Ciao carissimo,
Eccomi qui a recensire l'ultimo aggiornamento, sperando vivamente di riuscire a pubblicarla prima del nuovo capitolo, ci terrei davvero molto. Da ciò che mi hai detto nella risposta dovrò vederne delle belle, dato che le tue rivisitazioni dei film di Naruto sono molto interessanti e ben elaborati, ricordo ancora come ha riscritto l'episodio di Amaru e del Villaggio del Cielo, ho qualche idea su come lo potresti trattare, ma gli elementi sono così pochi che è troppo presto per fare ipotesi ciò non toglie che mi hai messo una pulce bella grossa nell'orecchio, chissà che ruolo darai a Toneri. Per quanto riguarda il rapporto Obito/ Rin/ Kakashi e l'identità di Tobi che avevo sollevato nella precedente recensione, beh sapevo che avevi qualcosa in mente ben calcolato, ma non posso fare a meno di pensare che il Tobi che attaccò Minato non sia Obito, però non può essere nemmeno Madara, sarà stato forse uno Zetsu?
Prima di cominciare con l'analisi del capitolo ti elenco alcuni errori in cui sono incappata durante la lettura: Qual’è; donare le bestie (credo che qui intendessi domare); andava ogni limite (manca oltre); ancora tale (ancora tali); di insegnare la propria morte (Credo che intendessi inscenare); le cose sarebbero andate diversamente (fossero andate); a cui vicine; Sto badare (qui c'è una “t” di troppo).
Vediamo ora cosa ho colto da questo capitolo. Madara ha fatto il suo annuncio bomba sconvolgendo i presenti, che di certo non si aspettavano una dichiarazione di guerra in piena regola, ma allo stesso tempo ha sottolineato il fatto che contro di lui, e il suo “arsenale”, non hanno alcuna possibilità di vincere. La veridicità di quelle parole piomba come un macigno sui Kage, l'odio e la diffidenza che per anni hanno covato le varie Nazioni non è superabile con un semplice colpo di spugna e di questo i presenti ne sono coscienti, è un ostacolo non indifferente, come si fa a fidarsi di qualcuno che fino a qualche ora prima ritenevi il tuo più acerrimo nemico? Madara fa perno anche su questa debolezza e non lo nasconde, ma il ninja copia fa sfoggio della sua mentalità pragmatica e strategica rispondendo a tono all'Uchiha mascherato e aumentando i consensi degli altri verso la sua carismatica figura. Appena lo scomodo ospite sparisce è tempo per i Kage dimettere da parte i dissapori, fare il punto della situazione e impostare una strategia che sia efficace per contrastare la minaccia imminente. Ecco che vengono gettate le basi per l'alleanza degli shinobi con l'auspicio che questo clima collaborativo e di distensione si possa estendere oltre i confini del conflitto, tutto dipenderà da loro e dai loro eserciti. La discussione si sposta sul nuovo Hokage di Konoha che dovrebbe militare nell'alleanza, ma sulla scia della proposta del Kazekage tutti gli altri Kage appoggiano la candidatura di Kakashi, che grazie alla sua dialettica ha messo d'accordo quei capi di stato, anche il reticente Raikage. La sua innata diplomazia si nota anche nella risposta che dà agli astanti, ma da quel poco che si riesce a capire dai suoi pensieri sembra quasi che l'essere Hokage, anche se temporaneo, non rientra propriamente nei suoi programmi ma per il villaggio è deciso a farsi carico di questa carica (anche se secondo me intimamente spera che Tsunade torni a ricoprire la sua carica), nonostante tutto si affretta a ribadire che chiunque sarà eletto Hokage manterrà gli impegni che lui prenderà in seno a quel summit e all'alleanza. Altra questione spinosa, almeno al principio del summit, è quella di definire una linea di comando all'interno dell'alleanza, ma con l'entrata in scena di Madara e l'escamotage di Danzo la scelta ricade sul Raikage, che a mente lucida è davvero un buono stratega, molte idee logistiche e non che propone per questa neonata alleanza sono brillanti e colpiscono positivamente Mifune e gli altri. Inoltre, data la gravità delle minacce di Madara anche i samurai, che si sono sempre tenuti alla larga dalle questioni dei ninja, decidono di combattere al fianco di coloro che hanno sempre guardato con sospetto e reticenza, il progetto di Madara, infatti, non lascerebbe scampo a nessuno neanche a loro. La questione “forze portanti” è una delle più spinose da considerare e subito Onoki solleva il problema: usarli o meno? Certo la tentazione di usarli in un conflitto così importante scatenando il loro potenziale bellico è allettante, ma d'altro canto Madara ha ampiamente dimostrato come per lui non sia affatto difficile catturare le forze portanti ed estrarne i Biju, se a questo si aggiunge il temperamento dei due jinchiuriki, beh è normale che si protenda per la scelta di tenerli nascosti. L'arrivo di Naruto fa calare il silenzio sulla questione anche se tutti sembrano in accordo sulla decisione di tenerli lontano dalle grinfie dell'Uchiha. Il biondo rimane scioccato dalla dichiarazione di Madara soprattutto perché, in tutti gli anni che aveva militato in Akatsuki, non era riuscito a giungere al bandolo della matassa e a scoprire a cosa doveva portare tutta la strategia dell'uomo. Questo Naruto, comunque, non è ottuso come quello originale e capisce che c'è dell'altro, ma viene prontamente distratto da Gaara che gli rivela che Killer B è ancora vivo ma latitante. Naruto è felice per la notizia: un suo fratello è sopravvissuto alla cattura gabbando i tirapiedi di Madara, tanto di rispetto a Killer B e alla sua astuzia, comunque decide di rendersi utile e grazie alla modalità eremitica rintraccia l'altra forza portante. Questo piccolo aiuto fa in modo che Naruto entri nelle grazie degli altri Kage, dimostra, infatti di non essere solo irruente e impaziente, ma anche risoluto. Il siparietto con lo Tsukikage mi è piaciuto, in primo luogo per la reazione di Naruto, infatti l'epiteto che usa il vecchio Onoki ferisce il biondino soprattutto perché è come se implicasse una perdita di identità che il ragazzo rifugge ribadendo seccamente il suo nome. Ragionandoci su: chiamare un individuo con un epiteto che snaturizza il tuo essere portandolo sullo stesso piano di un oggetto, status che da quando è nato pesa sulla sua esistenza, ribadire il nome significa ribadire che lui è una persona, un individuo che ha gli stessi diritti degli altri nell'autodeterminarsi, e questo sembra essere recepito da Onoki che nella sua risposta include sia il nome proprio del ragazzo e la parola “persona” riconoscendolo come individuo, insomma una piccola vittoria per il ragazzo biondo. L'idea di rimandare le altre decisioni ad un ulteriore summit mi piace, anche perché non si può decidere tutto su due piedi bisogna vedere e calcolare tutte le risorse che si hanno a disposizione sia umane che strumentali e procurarsi ciò di cui si è carenti, nulla può essere lasciato al caso la posta in palio è troppa alta. Sai la figura di Chojūro mi ha sempre incuriosito, è così timido e insicuro, ma ha un grande potenziale, altrimenti non sarebbe una delle guardie del corpo della Mizukage e uno degli spadaccini della Nebbia (e secondo Kishimoto ricoprirà il ruolo da Mizukage). Si arriva al commiato e tutti i Kage si allontanano con i propri seguiti pronti ad affrontare questa sfida, anche Kakashi e Naruto decidono di andare immediatamente a Konoha e Gaara propone di fare un po' di strada insieme. La scena si sposta su Danzo e il suo seguito. Sebbene il suo piano sia andato in fumo, Danzo non demorde anche se furioso ragiona sulle sue prossime mosse e quindi ritiene necessario eliminare Tsunade, vero ostacolo alle sue macchinazioni, e impedire al ninja copia di arrivare a Konoha e rivendicare il suo ruolo così come deciso, avrebbe architettato un governo fantoccio... la sua mente diabolica aveva elaborato in poco tempo una contromossa per riuscire a raggiungere il suo fine ultimo. Finalmente è arrivato il momento del confronto tra Naruto e Gaara, sinceramente è la scena che mi è piaciuta di più, adoro la loro amicizia e il loro profondo legame. E' naturale che Naruto percepisca un certo disagio, dopotutto Gaara è il primo amico che rincontra da redivivo e la sua reazione potrebbe essere un banco di prova in previsione di quella un pochino più spinosa che potrebbe avere dagli altri. L'espressione che mi ha colpito è stata quel “mi odi” così mesto e pieno di rammarico, secondo me in quella piccola frase è chiuso un mondo e la vera paura di Naruto. Lui ha sempre vissuto questo sentimento, nell'infanzia essendone oggetto e nell'adolescenza dandovi sfogo, ora che sta raggiungendo una sorta di equilibrio tra ciò che era e ciò che vorrebbe essere, il timore di cadere di nuovo in quella spirale di odio, soprattutto di essere odiato da coloro che lo hanno sempre (o quasi sempre) amato e sostenuto che gli ha sempre teso una mano nell'oscurità e non si sono mai arresi neanche difronte al suo autodistruttivo ostruzionismo. Naruto riesce a mettere a nudo la sua anima e le sue parole fluiscono in modo così naturale con Gaara, semplicemente perché lui ha bisogno della sua amicizia e se ne accorge proprio in questo frangente, con lui riesce ad esprimere le sue più recondite paure perché lui lo capisce, ha condiviso la stessa sorte di forza portante rendendoli simili a fratelli. Ipotizza le varie reazioni, quella di Sakura che potrebbe risultare alquanto dolorosa, ma che lui è pronto a incassare se questo permettesse a entrambi di restaurare quell'amicizia che il tempo e le circostanze hanno davvero messo a dura prova. Per quanto riguarda gli altri alcune reazioni non lo preoccupano data la natura bonaria dei suoi amici, altre, invece, sono delle vere e proprie incognite visto il carattere più chiuso o austero. Per quanto riguarda Kiba, non ha un sensazione positiva sul loro incontro visto che ha cercato di ucciderlo quando aveva partecipato alla missione per il recupero del Sanby, d'altro canto gli aveva dato molto fastidio vederlo in un atteggiamento fin troppo confidenziale con Hinata, inoltre, a volte ha pensato che nel periodo in cui gli altri lo credevano morto i due potessero essersi avvicinati e magari una sua ricomparsa non poteva far così piacere al ragazzo. Infine, l'incontro che forse lo terrorizza di più: quello con Hinata. La sua paura più profonda è che la ragazza che non ha mai provato odio o disprezzo verso di lui, anche quando tutti gli altri lo ghettizzavano, colei che aveva smosso mari e monti, che non lo aveva giudicato per la sua condotta mentre militava nell'Akatsuki e che ha messo a repentaglio la sua vita per salvarlo, possa detestarlo con una forza tale che lo avrebbe ferito in modo molto profondo. Credo che Hinata, sebbene si senta ferita dall'atteggiamento del biondo non può far a meno di perdonarlo soprattutto quando le dirà le motivazioni che lo hanno portato alla messa in scena della sua tragica dipartita, perché lo ama sinceramente e senza riserve e poi tempus fugit e con una guerra alle porte bisogna cogliere l'attimo senza rimuginare in fastidiosi pensieri. Diverso è il discorso del riuscire a perdonare se stessa per le scelte che ha fatto durante il suo delirio post mortem del suo amato, l'essersi lasciata ammaliare da quel corpo putrefatto, l'aver tradito e colpito le persone che amava e l'amavano per rincorrere quell'utopico delirio, tutto ciò potrebbe portarla a non fidarsi più dei palpiti del suo cuore, di non sentirsi degna del perdono degli altri e della considerazione del biondo e potrebbe influire sull'atteggiamento verso quest'ultimo. Inoltre, dopo aver avuto un confronto con la dolce mora, Naruto dovrà parlarle, non senza imbarazzo, del patto che ha fatto con la Volpe e del suo ruolo, cosa non semplice presumo, ma che potrà risultare molto divertente e a tratti paradossale, ma comunque coinvolgente. Non vedo l'ora di leggere di questo incontro, la mia curiosità cresce ad ogni aggiornamento... non sto più nella pelle!!! Un altro argomento spinoso quanto cruciale è quello del sogno di Naruto, Gaara gli chiede se desidera ancora diventare Hokage. Certamente il biondino pensa che ormai non sia più possibile realizzare quel sogno, quindi ai sentimenti finora analizzati dobbiamo aggiungere la rassegnazione per il suo grande sogno e l'amarezza che ne deriva, ma Gaara gli fa tornare la determinazione che lo aveva sempre contraddistinto spingendolo a non mollare a tenere duro e credere in chi crede in lui. Tra l'altro non sa che quel sogno così ambizioso era stato preso in prestito e custodito gelosamente da colei che lo ha strappato alle tenebre. L'altro argomento “spinoso” è Sasuke. Finora abbiamo visto come questo rapporto si sia raffreddato negli anni entrambi hanno eretto una cortina per poter perseguire i loro scopi mantenendo intatta quella rivalità che aveva da sempre contraddistinto la loro amicizia. Naruto si è sempre dimostrato freddo e distaccato verso Sasuke, giudicandolo e biasimandolo, ma ora a Gaara mostra ciò che prova veramente verso l'amico perduto. Lo definisce il mio migliore amico, e cerca di capire fin dove Sasuke si è spinto prima parlandone con Gaara e poi con Kakashi, capendo che ciò che Itachi temeva si stava realizzando e molto presto avrebbe dovuto costatare egli stesso fin dove la sete di vendetta aveva fatto spingere il suo primo amico. L'incontro con Sai si rivela una doccia fredda per Naruto, che sicuramente sperava di riflettere meglio su ciò che lo aspettava a Konoha durante il viaggio di ritorno, invece ora il momento che sperava di rimandare il più possibile si sta avvicinando e lui non si sente ancora pronto, forse non lo sarebbe mai stato. Con lui ci sono i suoi pupilli, chissà cosa penseranno di quell'incontro e dei ninja di Konoha. Inoltre dopo il passaggio di Madara ad Ame non credo che quel villaggio sia sicuro per quei ragazzi, senza contare che Masato con la sua peculiarità nelle sue capacità oculari avrà bisogno di essere protetto da persone come Danzo e allenato da ninja che sanno usare quelle abilità innate come gli Hyuga. Passiamo ora allo scontro tra Killer B e Kisame. Beh a grandi linee non ti distacchi molto da ciò che ci ha descritto Kishimoto, ma devo dire che lo hai reso molto bene. Mi piace come descrivi le scene con degli scontri. Killer B è un mito mi fa morire come rima e come interagisce con il suo demone. Nel prossimo capitolo, oltre lo scontro tra questi due titani mi aspetto di vedere lo scontro tra Sasuke e Danzo e magari qualcosina del gruppo di Konoha. Ti lascio stare perché credo che questa recensione sia stata abbastanza corposa, quindi ti risparmio. Come puoi vedere anche questa recensione è stata scritta “a rate” nei ritagli di tempo, ora, però devo dedicarmi agli aggiornamenti di una nostra conoscenza... Credo che questa volta Dario mi lincerà XP.
A presto
Arcx |