leomon straordinaria e fine di cap bellissimo...
É una costante azzurra nella tua vita, lui e quei suoi grandi e particolari occhi azzurri, così ….suoi…unici.
Ti mette sotto al naso le foto della festa e un filmato, nonché una fetta di torta cioccolato e panna, con una fragola gigante sopra.
Siete nel solito vicolo, nel retro del locale del tuo capo.
La tua macchina come panchina, non sopporti troppo che ci si appoggi, ma alla fine non hai voglia di sprecare fiato e parole per dirglielo.
“ Cosa dovrei farci?”
“ Sono le foto della festa, e questo è anche un filmato, puoi vedere cosa è successo, e questa è la torta, la puoi mangiare, è ancora buona.”
Sbatti le palpebre. Non ci credi.
Non è una questione di essere stupidi o zerbini, lui è fatto così, si fida di te, ciecamente, e Dio solo sa cos’altro gli passa nella testa bionda sul tuo conto.
Non ti sembra una cosa molto normale, ma lui continua ad essere così..così…così…Isaiah…
Guardi svogliato le foto, e poi il filmato: “ Sì, bene, ho visto. Non te ne frega nulla di questi ragazzini che festeggiano, né delle cover che suonano nel gruppo del rosso, né dei regali da scartare.
Fai per andare via, ma lui ti dà la torta ed una sua foto.
“ Fai sul serio?”
“ Sono una fetta di torta ed una mia foto.”
Sì, lo vedi cosa sono, ma il punto è..Per tutti i diavoli..ci rinunci.
Afferri il pacchetto e lo saluti bruscamente: “ Va bene, ho preso tutto, ora va a casa.”
“ Mangia la torta, ok? “
Se ne va, e tu sali in macchina.
La tua auto nera è lucidissima e si fonde al buio tetro della notte.
Entri in casa, il silenzio ed il vuoto.
Tutto ciò che hai fatto nella tua vita e i fantasmi li lasci fuori dalla porta, non hai tempo per queste sciocchezze.
La torta la fai entrare però, e la foto la metti accanto al cd che ti ha dato lui tempo fa.
Nulla di speciale, solo uno scaffale, una mensola nera nella tua camera da letto.
Lo guardi sorridere dolcemente in questa stramaledetta foto.
Ha gli occhi troppo azzurri, e il sorriso candido, il volto dai lineamenti delicati, fini, i capelli biondissimi si poggiano con grazia sulle spalle esili, ma non è eccessivamente magro, è proporzionato, è uno che pensa troppo a te.
Non ti interroghi, certe cose non fanno proprio parte di te.
Non ci tieni a psicanalizzarti, né ad analizzare le situazioni, solitamente uccidi e basta, sai tutto sulla morte e così poco sulla vita, eppure, proprio per la sua brevità dovresti dedicarle molte più attenzioni.
Morire in pace.
Non ti interessa altro, che abbia ragione Marik, sulla cosa che avete in comune tu ed Isaiah?
Al diavolo, davvero non fa per te…non ci perdi tempo.
Un po’ di torta la prendi però, era da ….da …non ricordi l’ultima volta che hai mangiato un dolce, ed è davvero molto buona, ora, non è che siccome sei un assassino non puoi mangiare una dannata fetta di torta di compleanno, è il perché tu lo stia facendo e lasciarti l’amaro in bocca.
Il sapore del cioccolato è cremoso, pastoso, la panna fa risaltare tutto, è un’esplosione di dolcezza, ti siedi sul davanzale e pensi ancora una volta che certe cose non fanno per te, mentre la tua casa continua a parlare di Isaiah, la foto, il cd, la torta, il pacchetto lasciato sul tavolo della cucina.
Dal vialetto intravedi la tua auto, perfino lei ti parla di lui, perché ci sta spesso poggiato sopra, a scaldarsi le mani, mentre aspetta uno come te.
Perché uno come lui deve aspettare uno come te?
Perché deve aggiungere sofferenza a quella che ha già?
Poggi il piatto vuoto sopra il davanzale dove sei ancora seduto, e dove resterai.
A dominare la notte.
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