romantici e passionali
Esci dal bagno, solo un asciugamano legato in vita, i capelli neri umidi, goccioline d’acqua trasparente sul petto, le cicatrici, e poi sul polso, il tatuaggio del corvo con la piuma insanguinata.
Esci da quel maledetto bagno e non puoi credere ai tuoi occhi, lui ti ha disubbidito di nuovo.
Dannazione!
Sei arrabbiato, di nuovo.
Semmai hai cessato di esserlo…
Non è andato a letto, non è andato nella tua stanza, è lì, mezzo nudo, in piedi davanti al divano in pelle, blu scuro, blu notte, dove devi dormire tu.
In pochi passi gli sei davanti, lo sguardo duro, di rimprovero.
Nessuno parla.
Nessuna parola.
Solo la luna, il silenzio, la casa semibuia.
La finestra.
Il respiro.
Quando dico che sono innamorato di te….
Vittime
Che stronzata, tu non sei una vittima, non sei nato -vittima, hai sempre deciso di lottare.
Quando dico che sono innamorato di te….
Quando dico che sono innamorato di te….
Così ha detto.
Quelle parole ti si sono conficcate dentro. Meschine, vorresti ignorarle…
Allunghi una mano, lui non si ritrae, gli accarezzi il viso delicato, e poi un dito passa sulle labbra piene, morbide, a forma di cuore, ha gli occhi troppo azzurri.
Tu sei la notte e lui non vuole cambiarti, ti fa da stella…
Sta lì, immerso nel tuo buio, è solo un puntino di luce…
Ti abbassi, avvicini la tua bocca alla sua.
Lo baci, morbidamente, languidamente, profondamente, e tutto è bagnato, ogni tanto schioccano le labbra, mischiate i sapori, gli odori, gli ormoni si accendono, ha la bocca soffice, come alcuni dei vostri baci, altri sono più bagnati, più intensi, e le lingue si toccano, di continuo, e tu vuoi divorarlo.
Indossa solo la tua maglia nera, la spalla nuda, le gambe semi-scoperte…
Cosa stai per fare?
Non devi.
Lui…
“ Non posso…” Bisbigli.
“ Sì che puoi…” La sua voce meno udibile della tua.
Sì che puoi.
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