Ciao!
Già, sempre io.. Finché ho tempo né approfitto per recensirti :)
Nuovo capitolo e nuovo personaggio. Prima che io scriva qualsiasi altra cosa, lascia che ti dica che secondo me hai avuto un coraggio immenso a provare a gestire un AU come questo. Non tanto per la storia in sé o per l'ambientazione, ma più che altro per le interazioni che ti saresti trovata a descrivere. Ten e Eleven lo sappiamo tutti come parlano, se si stanno simpatici o no, grazie al 50esimo. E più o meno anche Nine-Ten-Eleven. Il ruolo di John Hurt era stato pensato per Eccleston, dopo tutto. Certo, poi è stato sistemato e tutto il resto, ma alla fine il succo rimane quello, almeno secondo me. Ma Eleven e Twelve... Questo o è coraggio o è pazzia allo stato puro. E, mia cara, tu hai superato la prova a pieni voti. Già da questo capitolo mi era chiaro, ieri, che la storia non mi avrebbe potuto deludere. Perché si vede che conosci i personaggi, che li ami e che li hai interiorizzati con affetto ma anche con spirito critico. Twelve e Eleven. Due Dottori più diversi non esistono (anche se Twelve nella nona stagione si è addolcito), ma hanno un punto in comune: Clara. Clara e il potente affetto, la profonda connessione che li lega. Che poi è il punto cardine della tua storia, attorno a cui ruota tutto quanto. Non so se avremo mai un'interazione tra i due nella serie (e sinceramente dubito) ma questo è un validissimo surrogato.
Ho amato il soprannome che Twelve ha dato a Eleven. Lui che da soprannomi a qualsiasi persona incontri (e lo vediamo in parecchi episodi, da Deep Breath a Face The Raven, passando per The Girl Who Died) ne ha dato uno perfetto per il "figlio". Junior. Ovvio.
E il riferimento a Rose... Mi hai colto sul vivo. Prima di vedere Eleven-Twelve/Clara sullo schermo, era la TenRose la mia OTP dello show (ora occupano un validissimo secondo posto) e quindi il riferimento qui (e quelli più avanti) hanno fatto male. Mi sarebbe piaciuto sapere di più sulla storia con Rose, ma alla fine qui è importante per quello che "fa" a Eleven. Lo rende schivo e diffidente. Quindi al lettore -se non per curiosità personale come nel mio caso- non deve interessare di Rose, bensì delle conseguenze. Ed è una cosa ben pensata. Di nuovo complimenti.
Comunque la mia parte preferita rimane quella dove sono tutti e tre insieme. L'idea di chiamare sia Eleven che Twelve "John" è geniale e mi ha ricordato la frase che il Bad Wolf dice nel 50esimo: same software, different cases. Lì era riferito ai cacciaviti sonici e, per estensione, ai Dottori. Qui è una cosa che il lettore capisce bene solo in seguito, quando si sviluppano le storie d'amore. Ed è bellissimo.
Infine la parte su Twelve militare. Se non ho capito male, non racconti cose inventate, sai quello che scrivi. E secondo me trapela. Si nota. E rende la storia ancora più appassionante.
I.L. |