Ciao!
Eccomi qui, finalmente pronto a recensire la tua long! Mi sembra doveroso fare subito una piccola premessa: non sono ferratissimo sul fandom di Batman & Affini. Mi spiego meglio: mio papà mi ha trasmesso la sua passione per i supereroi, ma la sua collezione di albi e fumetti consta principalmente di quelli degli X-Men, ragion per cui sono stato influenzato principalmente da questi altri personaggi e dalle loro avventure. Conosco la maggior parte dei personaggi che compaiono nella tua long (se non altro di fama o grazie ad alcuni film e telefilm che ho seguito - Coff-coff... la Trilogia di Nolan... Coff- coff... - pur rendendomi conto che risulta essere molto riduttivo approcciarsi a dei personaggi complessi solo attraverso film che, molto probabilmente, non sono capaci di riflettere a pieno la natura e il carattere dei suddetti personaggi), ma spero mi perdonerai se non sarò capace di dirti con precisione se la rappresentazione che hai dato dei protagonisti è conforme a quella che emerge dai fumetti o dal materiale canonico inerente a questo fandom!
Allora, vediamo un po'...
Ho letto entrambi i capitoli della tua long e mi pare doveroso iniziare dicendoti che scrivi davvero molto bene: personalmente amo leggere scritti in cui la narrazione si articola in terza persona, perchè ho così la sensazione di essere io stesso presente sulla scena - potendo io stesso vedere e "vivere" quanto accade, libero di formulare i miei pensieri e le mie considerazioni: la narrazione in prima persona, invece, spesso sembra capace di spingermi verso riflessioni o sensazioni che, magari, io non avrei provato in una data circostanza (ma con le quali, immedesimandomi forzatamente nelle vesti del protagonista, sono obbligato a rapportarmici). E' un piccolo inciso personale, se non altro per dirti che leggere la tua storia mi è risultato essere non solo interessante, ma anche molto facile! Non fraintendermi, non è assolutamente un modo per sminuire il tuo stile, anzi! Pur ricorrendo talvolta ad espressioni anche ricercate, hai reso la lettura molto fluida e per nulla noiosa (ricca di descrizioni e riflessioni dosate al punto giusto, senza - a mio modesto parere - esagerare). Non ho notato alcun errore sintattico, nè di battitura (se non il nome di Rihanna, ma quello è il minimo ahahahahah) - mi permetto soltanto di dirti che, in un paio di punti, forse [e dico forse - magari mi sbaglio!] mancava una virgola per chiudere degli incisi, ma sicuramente non sono due virgole a pregiudicare l'impeccabilità di questi due capitoli!
Venendo alla storia e ai personaggi, devo dire che mi piace molto l'idea di narrare le vicende di supereroi e supercattivi ai tempi del liceo: lo trovo davvero interessante, perchè ti permette di giocare con le varie biografie così da creare situazioni divertenti e estremamente nuove (da ignorante quale sono in materia, non so in che occasione Joker e Batman si sono incontrati per la prima volta, ma mi elettrizza immaginarli compagni di classe - chissà, magari con Bruce che suggerisce trigonometria al "ragazzo delle cicatrici"!). Trovo sia bello costruire degli Alternative Universe pur partendo da elementi Canon, ma sono certo che ci voglia anche una grande abilità nel riuscire ad inventare senza però stravolgere alcuni tratti fondamentali dei protagonisti - e, approcciandomi a questi primi due capitoli, credo proprio che tu abbia davvero questo talento! Voglio dire, trovo che la rappresentazione di Catwoman ai tempi del liceo possa essere perfettamente resa dalla descrizione che hai dato tu di Selina - i suoi gesti, le sue frasi, il suo carattere tosto ma allo stesso tempo "civettuolo" nei confronti di Bruce... E' semplicemente perfetta! Indubbiamente non solo sei davvero tanto brava a scrivere e a creare situazioni interessanti, ma emergono anche chiaramente la passione e le conoscenze che hai sugli argomenti di cui scrivi - davvero tanti complimenti!
Del primo capitolo mi ha colpito molto - in positivo, ovviamente! - il coro di voci che si scontrano sulla scena, ognuna intenta a palesare una personale descrizione della città di Gotham (descrizione influenzata, per ovvietà di cose, anche dalle condizioni di vita e dalle esperienze che i singoli personaggi vivono): un cielo plumbeo e funereo per Bruce - intristito non tanto dal dover tornare a scuola quanto dall'anniversario della morte dei genitori - e, di conseguenza, anche per Alfred; un risveglio solitario e non molto più allegro del precedente per la forte (soltanto in apparenza?) Harleen; l'immotivata allegria del preside - che poi immotivata tanto non è: i professori e i presidi fanno tre mesi di vacanza all'anno come gli studenti, vorrei proprio vedere se hanno il coraggio di lamentarsi per il rientro settembrino!!
Anche il nome "Gotham City" usato come anafora all'inizio di ogni singolo paragrafo dedicato ad un personaggio diverso da quello precedente contribuisce a creare un gioco di specchi, in cui tutti i protagonisti si approcciano alla stessa "cosa" evidenziandone, però, particolari diversi e soggettivi - pur trattandosi, alla fine, della stessa medesima città!
Del secondo capitolo, invece, la parte che più mi è piaciuta è indubbiamente la scena finale della tentata aggressione a Harleen: credo tu abbia una grande padronanza narrativa nelle scene di azione - davvero! La descrizione del crescente stato di ansia provato dalla ragazza man mano che la consapevolezza di essere nei guai si faceva sempre più concreta è davvero realistica; il gatto che si nasconde anch'esso, Harleen che ripassa mentalmente i punti in cui colpire l'aggressore per farlo desistere dal suo intento (o per permetterle semplicemente di guadagnare qualche istante per darsela a gambe)... Sono tutti elementi che rendono la scena davvero credibile! Brava!!
Per quanto riguarda i personaggi, invece...
Di Bruce non riesco a dare un parere molto ampio, se non altro perchè mi permetto di dire che la protagonista assoluta di questi primi due capitoli è Harleen; indubbiamente la nomea di "principino" è molto azzeccata - non perchè trovo Bruce vanitoso o con la puzza sotto il naso, ma perchè credo sia normale che l'eleganza o la compostezza che un ragazzo proveniente da una famiglia ricca e benestante può possedere possa distinguerlo, almeno a prima vista, dagli altri compagni. Mi riservo però la possibilità di commentare meglio nei prossimi capitoli (perchè puoi stare tranquilla che continuerò a seguire la tua storia - voglio saperne di più su personaggi che magari conosco poco, e poco importa se nella tua storia sviluppi un AU!). Rachel mi ha fatto quasi tenerezza: bullizzata e intenta a fare un conto alla rovescia aspettando la fine di quella tortura - per uno strano motivo, mi aspettavo di veder comparire qualcuno nei corridoi pronto a gettarle una granita in faccia in perfetto stile Glee (non so se lo seguivi ahahah). Mi auguro, ovviamente, che nei prossimi capitoli sappia almeno in parte riscattarsi - un piccola curiosità: Talia è sorella di Nyssa? Seguo Arrow ed è stata introdotta, da due stagioni a questa parte, una figlia di Ra's al Ghul proprio di nome Nyssa... E' solo una piccola curiosità! :3
I tre personaggi che, però, mi sono piaciuti di più sono ovviamente Selina, Harleen e Joker!
Selina, come ti accennavo poco fa, si è palesata nella mia mente - leggendo le tue parole - in modo del tutto naturale: l'ipotetico chewing gum da masticare ininterrottamente (magari con tanto di palloncino durante la spiegazione del professore!); lo sguardo e il sorrisetto malizioso che ti cattura; l'ergersi in difesa di Rachel se non altro per ottenere favori e perchè, così facendo, le si fornisce una "valida" motivazione per punzecchiare l'acerrima nemica Talia... Insomma, credo sia perfetta! Immagino poi che quello scambio di battutine con Bruce possa essere l'inizio di qualcos'altro...? Ok, non voglio davvero carpirti spoiler - attenderò l'evolvere della vicenda! [...] Harleen mi piace perchè appare come una ragazza forte, ma che in fondo custodisce insicurezze e debolezze tipiche di ogni essere umano. Mi piace pensare che vi sia una protagonista femminile dotata di attributi (perdonami l'espressione) ma non per questo esente da paure, debolezze e punti deboli. La fa apparire umana, e ciò permette di creare un sincero rapporto empatico con chiunque voglia davvero approcciarsi ad una storia con l'intento di vivere le emozioni e le sensazioni provate dai protagonisti! [...] E Joker... Beh, Joker è Joker! Già dalla sua sadica risata nel bel mezzo della lezione (ma questo non toglie che avrei preferito avere un compagno di banco come lui, piuttosto che quell'ameba che avevo vicino io!) cattura immediatamente l'attenzione del lettore - non solo per il suo aspetto, ma proprio per la forza evocativa con cui entra in scena. Un personaggio misterioso (e secondo me potresti molto giocare su questo carattere) e letteralmente inquietante, ma il cui intervento risulta essere provvidenziale. Per quello che conosco sul personaggio, credo sia davvero la nemesi di Batman - trovo riduttivo definirlo solo il suo più acerrimo nemico!
Concludendo, trovo davvero che questa tua storia sia molto, molto bella!
Continua così, davvero! Bravissima ancora! Spero di esserti stato almeno un po' utile!
Ciao!!
Matteo
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