"Soltanto a Gotham City il nevischio che scende giù dal cielo è già sporco prima ancora di toccare il suolo."
Una sintesi perfetta di Gotham e dei personaggi che la popolano.
Sono tornata dopo un tempo indefinito a dare omaggio alla tua storia, recensendo uno dei capitoli che più mi hanno fatta trasalire.
Sarà perché Suicide Squad è appena uscito, sarà che tu sei una brava autrice o sarà che leggere così tanto di Harley e Joker mi fa emozionare, ma ho amato alla follia questo capitolo.
Riesci a rendere perfetta l'idea della psiche di Harley -- quantomeno, perfetta per me.
C'è un divario notevole tra la Harleen dei primi capitoli e questa nuova Harleen, così piena di timori, ma così pronta a valicare il confine.
La prova di questa indecisione sta tutta nel libro di psichiatria che trafuga dalla biblioteca del padre: cerca di informarsi, di capire, di avere una sicurezza dove non c'è niente di tutto questo ed è un modo sottile per farlo capire, l'ho apprezzato parecchio.
Talia è un personaggio che trovo molto bello e che mi è piaciuto, anche grazie alle sfumature che tu le hai dato, ma in questo capitolo, con quel piccolo siparietto con Shiva, non so... mi è mancata di personalità.
Probabilmente la rottura con il Principe di Gotham le ha fatto più male del previsto, intaccando anche la sua solita verve, rendendola un po' piatta.
Sono sicura che tu l'abbia fatto volutamente e quindi ti confermo la riuscita del tuo piano!
Il siparietto tra Edward e Vicki è esaltante, amo quei due e li vedo bene assieme, sono un po' preoccupata in quanto hai confermato che la storia sta svolgendo al termine e mi dispiacerà non poco non avere più loro aggiornamenti, spero davvero che considererai l'idea di un Arkham Unsound 2, o quantomeno uno spin-off.
Ma non voglio ancora prendermi il tempo per pregarti di continuare la storia, c'è ancora molto da recensire, con i capitoli a venire -- mi auguro.
Alfred è una di quelle figure che riesce ad uscire bene anche con poco spazio e con poche battute, se ben gestite e tu sai gestire questi personaggi al meglio, rendendo giustizia ad ognuno di loro.
Ti ho già detto che ho amato questo capitolo?
Bruce, il tuo Bruce, è così oscuro, pieno di misteri, di pensieri cupi e di auto-commiserazione - quasi si piangesse sempre addosso, ma fosse troppo "eroe" per darlo a vedere - che è impossibile non amarlo.
Nemmeno con Alfred si concede uno sfogo, il dolore del Principe rimane ben affossato all'interno, represso troppo a fondo perché possa venire a galla, persino con l'unica persona a lui più fidata.
Poison Ivy è nata, è qui tra noi ed è magnifica.
Ho poco da dire sul pezzo dedicato a lei, l'azione è poca ma è una giusta combinazione di pensieri e descrizioni.
Si intravede ciò che sarà la nuova Pam e si capisce già quanto sia determinata, potente e vendicativa.
So che farai un ottimo lavoro con lei!
Il confronto nel cortile - in stile gangsta* - tra Selina e Crane è stato epico, mi sono immaginata la scena alla perfezione, sei stata brava, ironica ed intensa e mi è piaciuta ogni battuta.
Mi piace come riesci a destreggiarti fra una scena e l'altra, in questo capitolo - come hai detto tu stessa - hai inserito tutti i personaggi, ma ognuno ha avuto il suo giusto spazio e non ho davvero nulla da eccepire in questo.
Poi la suspence che si crea ogni volta, quei piccoli misteri che abilmente lasci tra una scena e l'altra riprendendoli più tardi nel capitolo o spiegandoli in quelli successivi è un qualcosa che mi tiene incollata allo schermo, complimenti.
L'unica nota un po' così la riservo solo allo spazio tra Rachel e Harvey, sarà che non sono una vera fan della coppia -- lo avrai capito, ormai.
Sicuramente succederà qualcosa di ecltante e sconvolgente al ballo organizzato da Rachel e non vedo l'ora di scoprirlo.
Qualcuno si ritroverà con mezza faccia bruciata...?! Oh-oh-oh.
Il litigio tra Mr. J e Harley mi ha fatto riflettere molto e spiega ancor meglio i dubbi di Harley, non l'ho affatto considerato pesante od oppressivo, sarebbe irrealistico ed enormemente sbagliato se Harley si gettasse a piè pari nella psicologia del Joker senza avere un minimo di reticenza, dei dubbi legittimi, delle paure reali.
E' un approfondimento che regala valore alla storia e che la rende più vera e viva.
E' ovvio che lei ne sia innamorata, ma provare amore è un conto, liberare le parti di sé stessi più recondite, annullando qualsiasi inibizione, freno, raziocinio è un'altra.
Una volta salita sulla giostra del Joker, Harley non sarà più libera di scendere, se non come cadavere -- è un pensiero oltremodo spaventoso, sebbene affascinante.
L'ultima parte del capitolo è spaventosa per varie ragioni, poiché raccontata dalla parte di Vicki e quindi il lettore è proiettato nelle sensazioni della donna, in quel che prova e sente e vede: orrore, paura, mistero.
Joker, visto da una persona non innamorata di lui, ed è la realtà dei fatti, quello che le persone normali vedono in Mr. J, sono cambi di punti di vista notevoli, che tu riesci a gestire bene, ma che non sono affatto facili da scrivere, me ne rendo conto.
Quindi un grande "brava" a te che riesci sempre a farmi immedesimare nella tua storia, facendomi passare dei bei minuti di lettura.
*Il riferimento alla soundtrack presente nel film Suicide Squad, "Gangsta di Kehlani", dovevo farlo. :) |