Recensioni per
Ein glückliches Leben
di Angelika_Morgenstern
Povera povera Anna. |
Sono di nuovo qui a rompere le balle. |
Ciao! Ed eccomi qui. |
Eccomi! |
Ciao! Oh mio dio! Ciao! Oh mio dio! |
Eccomi, finalmente riesco a recensirti dopo questo weekend di fuoco! XD |
Tadaaan! Eccomi di nuovo qua! In questo capitolo c'è più azione che in un film con Denzel Washington! A parte il paragone improbabile, passiamo alla recensione: Qui Anna scopre sostanzialmente la differenza tra il farsi una trombata (passami il termine) e fare l'amore. Okay, chiariamoci: Kaspar ha usato la sua vagina come si può usufruire di una lavanderia a gettoni, una dose in cambio di un orgasmo, senza curarsi se lei si potesse sentire a suo agio o senza comunque ricambiare il favore, mentre Oliver, spinto chiaramente dall'affetto, si è preoccupato prima di lei che di sé stesso, dando vita a degli amplessi ben strutturati e -quasi- con più senso. Qui Anna se ne accorge e, clamorosamente, nella sua mente inizia a balenare l'idea che FORSE Kaspar non è una persona così "brava" come vuole sembrare, sebbene Chiara l'avesse messa in guardia da sempre. E proprio qui tutti i nodi vengono al pettine: Anna capisce tutto molto, troppo tardi, senza riuscire ad evitare quella che poi cadrà in una tragedia. Cerca di sfuggire alle grinfie di quel depravato, ma senza successo e, fortunatamente, Chiara arriva in tempo, dimostrando fino all'ultimo di essere una sorta di angelo custode per lei. Inoltre, la scoperta dei suoi sentimenti, mi ha lasciata letteralmente sorpresa: La donna continuava ad amare la bionda nonostante sapesse già di non essere ricambiata e, il piccolo dettaglio della descrizione del loro primo incontro con tanto di commento di Chiara, ha contribuito a rendere il tutto ancor più realistico. Spesso nelle storie viene incluso il soggetto omosessuale solo se in grado di essere ricambiato (magari sono io che leggo i testi sbagliato, eh xD), mentre qui troviamo un soggetto che si è già scritto il destino da solo e lo accetta in silenzio, senza fare tutte le cerimonie che scatenerebbe la nostra bionda di Tor Bella Monaca. Nonostante siano passate due settimane dalla lettura di questo capitolo, ricordo ancora i miei occhi incollati sullo schermo del cellulare a catturare ogni parola, tanto che i miei protestavano dicendo che ero sempre "attaccata a quel telefono a chattare".. Vorrei fargli leggere questa fanfiction per fargli capire il mio stato d'animo! Ancora una volta mi complimento con te e la tua fantastica capacità di utilizzare le parole, e di saper gestire i registri in base al calibro del personaggio trattato: stau dimostrando di non essere un semplice narratore, ma una persona che vive i personaggi e, dunque, ne spiega le azioni; data la complessità di alcuni, non è affatto facile! Ora, chiedo venia, ma devo scappare: Ho una casa da riassettare e sono indietro come i gamberi! Spero di recensire presto il prossimo capitolo! Un abbraccio, Daphne |
Cara Angelika, Eccoci qua finalmente con una nuova recensione di.. Miss Ritardataria 2015! In questo capitolo ci assorbiamo tutti gli strascichi del lutto di Anna, che si rifugia ancora una volta nella droga e, per procurarsela, cade addirittura nel giro della prostituzione: Sta letteralmente toccando il fondo! In parte, questo capitolo, un po' per l'ambientazione e un po' per le vicissitudini, mi ricorda "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino"; sebbene mi piacerebbe credere che sia solo un "cliché" della trama, purtroppo bisogna ammettere che è l'amara verità e che, tra le altre cose, chiunque ci si può trovare coinvolto. Il fatto che differenzia il tutto è, però, che la nostra protagonista -in certi momenti, se escludiamo la dipendenza fisica- pare drogarsi per indursi ad auto-vittimizzarsi e, anche con sé stessa, sta dimostrando di aver completamente toccato il fondo. Come se non bastasse, gli effetti dell'eroina si stanno facendo sentire a tal punto da indurla a compiere fatti contro la sua volontà e a farsi Oliver, che le ha addirittura mostrato di provare qualcosa per lei, ma il suo innato egoismo non le ha nemmeno permesso di ascoltare una parola delle sue e l'ha fatta agire, per soddisfare unicamente il suo istinto. Sì, Anne, hai toccato proprio il fondo. La scena post coito, devo ammettere, è profondamente realistica: le dita di Oliver che l'accarezzano, sembrano scavarle un solco nella pelle; potrà sembrare una sciocchezza, ma questa osservazione mi ha colpita molto, perché non c'è niente di più autentico del fastidio provato nel momento in cui una persona che non si corrisponde ci porta le mani addosso. Oltretutto, non dimentichiamoci dello spettro di Doom che continua a infestare la vita di Anna.. Come se non bastasse! Se non ricordo male, Paul ha visto l'italiana in compagnia di Kaspar e, da ciò che ha detto, sa di chi si tratta, e qui vedo già uno spiraglio di luce per le situazioni future (a buon intenditor poche parole) e, sempre se la memoria non mi inganna, anche Christoph sa chi sia.. E se il ragazzo che tanto gli somiglia fosse un suo parente? Che so, un figlio illegittimo? Qui si spiegherebbero molte cose. Quello di Chiara -parallelamente- si sta dimostrando un personaggio molto piacevole: funge da grillo parlante della situazione e ha dimostrato di saper accettare Anna per ciò che è. Quando si dice "capovolgimento dei ruoli"! A tradimento delle mie recensioni in ritardo, ti dico che questa storia mi intriga sempre di più, capitolo per capitolo, tanto che ogni volta che aggiorni leggo, nonostante il poco tempo che posso dedicare a Efp. Nonostante la lunghezza di ogni tuo aggiornamento, il tuo stile così scorrevole permette alle parole di correre sempre più velocemente sotto i miei occhi. Complimenti! Ora ti saluto, provo a recensire il prossimo, ancor più movimentato e -soprattutto- più vicino a un grande momento di svolta! Un abbraccio, Daphne |
Ciao! Eccomi di nuovo qui. |
Ciao! Oh cielo ne sono successe di cose in questo capitolo! |
Eccomi! |
Ciao! |
Ci sono riuscita alla fine. Tra una pausa e l'altra eccomi qua. |
Ciao! Eccomi qui. |
Cara Angelika, Eccomi qui finalmente, prima o poi mi rimetterò in pari.. Spero. Questo è stato decisamente un capitolo molto scuro, intriso di sensazioni forti e contrastanti, contornate da uno scenario difficile. Mi aspettavo che la madre di Anna avesse avuto qualche problema, ma non sarei arrivata ad una conclusione così "premeditata": Allontanare una figlia (perché è questo quello che è per quella donna) e soffrire a costo di darle un futuro migliore, allontanandola da tutto quello schifo a cui -sapeva- sarebbe andata incontro ad effetto imminente. Quando si suol dire "L'amore di una madre non ha confini"..! Oltre al fatto luttuoso ci hai posto davanti ad una difficile realtà italiana: La corruzione, la gerarchia economica e tutto ciò che vi orbita intorno. Ancora nel 2015 esistono fatti di questo genere, e lo trovo terribile quanto retrogrado. L'onore di una donna che si è sempre sacrificata per tutti non è niente in confronto al portafoglio a fisarmonica di un pazzo malavitoso. È davvero uno schifo, e Anna, con il gesto dei fiori, ha dimostrato che l'umiltà rimarrà la ricchezza dei giusti, e -mi piace pensare- che questa gente dopo tutte le sofferenze arrecate, marcirà all'Inferno, alla faccia di chi ha subito comportandosi correttamente, meritandosi il Paradiso. Sono letteralmente rimasta di sale quando ho scoperto del pignoramento dei beni di famiglia, mi sono sentita morire dentro al posto di Annerose: Una madre costretta a morire in un letto spoglio, circondato dal completo nulla, all'interno di quattro fredde pareti spoglie. E pensare che solo il calore dell'affetto della figlia avrebbe potuto contrastare quel gelo. Questo rimpianto la bionda se lo porterà con sé per sempre: Non aver chiamato, anche solo per circostanza, chi l'ha allevata, spassandosela tra amici, ragazzi e droga non è di certo tra le azioni più meritevoli che le si possano attribuire. Dopo tutto quello che le ha fatto tribolare, almeno un sms sarebbe stato d'obbligo. A proposito del grande tasto dolente del momento: Con questo grave lutto, Anna non si è di certo sentita incentivata come fino a qualche ora prima a smettere di drogarsi, anzi, arriva fatta addirittura al funerale della madre. Come se non bastasse, ho pregato tutte le divinità esistenti e non affinché Till la scoprisse, ma niente da fare. Quello che avrebbe dovuto fare la romana in quel momento, sarebbe stato rifugiarsi nell'affetto di chi la circonda: Non capita tutti i giorni di trovare sei uomini che (a modo loro) sono disposti a tutto per te! Ci sarebbero mille e mille cose da dire su questi argomenti, ma sento di essermi già spesa sul capitolo in sovraimpressione -oltretutto sono anche stanca morta-. Concludo con un commento basato sul tuo stile praticamente impeccabile. Sei riuscita ad emozionarmi, a lasciarmi l'amaro in bocca dopo questo capitoli, a farmi sentire quel nauseabondo vuoto incolmabile dentro il cuore, alimentato da una solida malinconia. Non mi capita praticamente mai di farmi coinvolgere in questo modo, quindi prendilo come un SUPER complimento. Detto ciò ti saluto. Un abbraccio, Daphne |