Recensioni per
Sniper's soul
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 146
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/02/16, ore 21:48

E così finalmente Riza esce dal suo guscio e si avventura nel Mondo reale!
Certo che ha fatto un salto veramente alto!
Ma la preparazione fornitale dalla Signorina Elliot direi che la aiuta anche in questo posto.
E Riza incontra Rebecca!
Rebecca è proprio l'opposto di Riza, eppure le due diventano grandi amiche; è proprio vero che gli opposti si attraggono.
E' stato tenero e commovente l'incontro tra Riza e la Signorina Elliot, che ancora una volta si dimostra una grande donna, capace di capire le scelte di Riza senza giudicarle.
Ma alla fine arriva la mazzata!
Ecco che si fa concretamente strada la possibilità di essere chiamati al fronte e questo spaventa non poco le ragazze non ancora soldatesse.
Mi sa che il prossimo capitolo siamo dritti ad Ishival.
La cosa mi spaventa, ma non vedo l'ora di leggere.
Complimentoni e a presto.
Narclinghe
 

Recensore Master
01/02/16, ore 18:11

Quello che non mi stancherò mai di ammirare in Riza è il suo reinventarsi una sua quotidianità, anche dopo i traumi più crudeli, come quest'ultimo che ha subito.
Credo che per sopravvivere Riza non possa fare altro che provare indifferenza per quel suo "padre" e stargli lontana il più possibile, altrimenti impazzirebbe.
Ed ecco che in maniera del tutto inaspettata, per Riza, fa ritorno Roy; proprio il giorno della morte del suo maestro.
Per Riza la morte di Berthold non può essere vista in altro modo che come una "liberazione", adesso, come giustamente scrivi, le catene sono spezzate e la gabbia è aperta.
La parte più bella del capitolo e quella che mi ha più intenerito è stato vedere Riza denudarsi di fronte a Roy per fagli vedere il tatuaggio, l'ultimo segreto di suo padre; povera Riza, quanto imbarazzo!
Vero che Roy è un grande gentiluomo e si comporta in maniera magnifica, mettendo davanti prima Riza come persona e poi l'alchimia.
Sono curiosa di leggere come Riza prenderà poi la decisione di arruolarsi.
Vado al prossimo capitolo.
Complimenti per questo.
Narclinghe

Recensore Master
30/01/16, ore 21:42

Rebeccaaaaaaaaa!
niente, io adoro questa fanciulla, e se si parla di Riza che incontra il mondo esterno non potevamo evitare di incontrare la personificazione di tutto ciò che Riza non ha mai visto, ovvero la nostra Becky!
(a proposito, chissà se tramite i suoi contatti con Riza riusciremo a capire se c'è stata effettivamente una tresca con un certo ragazzo bello e muscoloso -e alto, dannatamente alto quell'idiota-)
nonostante il tono sempre introspettivo e sul filo dell'incertezza del capitolo, sono felice perchè abbiamo visto un passaggio di testimone, tra la signora Elliot, ferma, nobile e saggia come l'abbiamo sempre conosciuta, in grado di comprendere una scelta per quanto difficile sia, e Rebecca che invece vuole solo un bel ragazzo (Jeaaaaan! ti si cercaaaaaa!) e che non crede alla possibilità di finire in guerra.
sembrava che stesse andando tutto bene, come al solito, ma qualcosa ci frega sempre sullo scatto. eccolo, il bambino che scende in cantina. iniziamo già a sentire gli scricchiolii del mostro che si avvicina...
da adesso avremo Ishval... mi viene già da piangere, eppure bramo con tutta l'anima l'incontro con Roy e Maes. chissà se ne usciremo integri.
alla prossima ^^
Alsha

Recensore Master
30/01/16, ore 20:23

Ciao Riza, è bello vederti uscire finalmente dal tuo guscio.
Ha finalmente scoperto che il mondo non è soltanto una casa diroccata e due tombe, ma molto, molto di più. E questo "molto di più" è rappresentato anche da quella ragazzetta mora tanto diversa da Riza che dovrebbe fare qualunque cosa tranne che la soldatessa, lol. Il fatto che trasgredisca alle regole non la rende però una cattiva ragazza: semplicemente ha un approccio diverso alla vita ed è l'opposto di Riza. Mi domando come facciano a essere amiche, a parte l'esercito non sembrano avere molto in comune, ma si sa, a volte gli opposti si attraggono.

Visto il tono della storia ho davvero temuto che la signorina Elliot fosse morta di vecchiaia. D: Per cui non immagini il sospiro che ho tirato quando l'ho vista viva e vegeta. Te lo ripeto, amo questo personaggio. Fosse stata un'altra insegnante avrebbe redarguito Riza per la sua scelta probabilmente, ma lei non l'ha fatto. Comprende, forse, ciò che l'ha spinta a intraprendere una carriera del genere e non fa commenti negativi a riguardo. Nonostante il rigore resta pur sempre un gran bel personaggio, fattelo dire.

E veniamo infine a questo richiamo improvviso alle armi presso il fronte di Ishval. Ammetto che oltre a Riza, Roy e Maes avrei tanto preferito vedere Rebecca e gli altri del Team in guerra, sarebbe stato interessante. Ahimè, ci accontentiamo delle fanfiction. Tuttavia l'abilità di cecchino e i morti che causa (causerà) Riza sono e restano Canon e rappresentano il prezzo da pagare per un mondo migliore. Forse non se ne rende ancora conto ma Riza è una vittima sacrificale della guerra assieme a molti suoi coetanei. E' molto triste a pensarci.

Direi che nel prossimo capitolo ci sposteremo a Ishval, bene! Non vedo l'ora.

Alla prossima.

Recensore Master
30/01/16, ore 11:17

Ahahahah il sergente Hartman! xD
Ok, la finiamo, va'.

Dall'assoluta solitudine della villetta sperduta siamo arrivati all'affollatissima Accademia militare: un passaggio che per un tipo come lei sì, può essere molto forte. Ma il fatto di aver sempre avuto una metodica, di esser stata educata da un'insegnante eccellente e la sua inclinazione naturale hanno fatto sì che Riza appaia come una soldatessa modello.
Le ragazze -Ciao Rebecca!! :D- credono che essendo da poco tempo in Accademia non possano esser mandate al fronte, ma sappiamo bene che durante una guerra mandano dei soldati anche giovanissimi per rimpiazzare i caduti, come poi hai fatto intendere alla fine del capitolo. Hai fatto bene ad evidenziare come il sentimento patriottico - va beh, sappiamo bene che poi questi argomenti siano una copertura bella e buona- e le risorse economiche spingano le persone ad arruolarsi, senza contare che una volta arruolati, sembrano siano estraniati dall'effettiva guerriglia che si è scatenata.
D'un tratto si guarda in faccia alla realtà, nel momento in cui si viene a sapere dell'uscita definitiva dall'Accademia.

Rebecca è quella che fa decisamente da contraltare a Riza, è praticamente il suo opposto: è facile capire che con una ragazza espansiva come lei Riza trovi una compagna degna di questo nome.

Bellissima la visita alla maestra: la paura di essere giudicata a causa di fattori che hanno coinvolto la sua insegnante in prima persona è stata fortissima. Suppongo che anche la maestra abbia pensato che per lei sarebbe stato meglio un impiego più tranquillo.
Ma la donna è comprensiva: sa perfettamente che Riza si è scelta quella strada, complici le tante motivazioni che hanno infiammato l'animo di Riza. Primo fra tutti, di non volgere le spalle ad un mondo che si sta autodistruggendo, sulla falsariga del sogno di pace di Mustang.
Il problema sorge dal momento che una volta mandata al fronte anche lei potrebbe essere uccisa.

Insomma, il mondo reale ha dei lati belli e dei lati brutti. Dalla prossima parte entra in scena la Riza implacabile della guerra, che troverà nel suo cocente rimorso la forza di proseguire questa carriera.

Blava! Continua così! :*

Recensore Master
26/01/16, ore 16:44

rubiamo dieci minuti allo studio per lasciare un parere a questo bel capitolo di transizione.
ah, i capitoli di transizione...
croce e delizia del lettore, che da un lato vorrebbe solo andare avanti e dall'altro va bene questo angoletto di quasi pace, in cui tutto sembra andare solo per il meglio.
in fondo Roy è tornato, e Riza può appoggiare anche su di lui il peso di tutti i suoi problemi, cedendogli il segreto dell'alchimia del fuoco.
solo io ho notato il parallelismo tra la "violenza" che Riza ha subito quando Roy l'ha studiata e quella infertale dal padre quando le ha tatuato la formula dell'alchimia sulla schiena? sembrava quasi che la scena si ripetesse, tragicamente, un'altra volta.
un'altra umiliazione, altro dolore.
eppure con quel bagliore di speranza negli occhi di Roy che vedono lei prima della formula, la persona prima dell'alchimia. sappiamo bene  cosa la porterà a fare quel bagliore di speranza, la promessa di un mondo migliore.
mi sento come davanti a quei film dell'orrore in cui sai già che il bambino scenderà in cantina e continui a gridare comunque "no! non andare! non farlo!", continuo a gridare a Riza di non arruolarsi ma lei non mi ascolta e puntualmente si arruola ogni volta. sigh.
comunque occhio ad un paio di refusi che ti sono sfuggiti, e magari correggi quel "puoi sederti nel divano" che sembra che Roy voglia fonderla con il mobile. "sul divano" magari.
e con questa pedanteria mi congedo
pace e amore ^^
Alsha

Recensore Master
24/01/16, ore 21:18

Influenza, come no! T-T

Ovviamente non può dire a nessuno ciò che ha subito da suo padre con quel tatuaggio. Hai fatto bene a chiamarla catena: quel tatuaggio le ha deturpato la schiena, andando a cambiare alcuni aspetti della sua vita, a partire dalla consapevolezza di avere segni della sua acerrima nemica sul corpo, senza contare che non deve vederlo nessuno non solo per ragioni puramente estetiche, ma anche perché è il risultato di anni ed anni di studi che non dovrebbero cadere in mani sbagliate.

Ciò che aveva sempre detestato, ciò che le aveva tolto fin dalla nascita una figura che teoricamente avrebbe potuto e dovuto amarla ora è stata impressa sulla sua schiena, ed è stato proprio lui a farlo. Si è curato soltanto che il suo lavoro fosse concluso prima della sua morte.

Sto facendo un pastrocchio, perdonami xD Sono infuriata con Berthold, concedimelo!

E' vero, quel tatuaggio è ciò che ora la lega a Berthold inevitabilmente, e non è strano che Riza ora desideri la sua morte: d'altronde, ha avuto sempre il sentore che a lui importasse poco di lei. Però, ora ha avuto la certezza di essere soltanto un mezzo, e di essersi illusa di avere finalmente un rapporto con suo padre per poi scoprire che in realtà era solo per i suoi fini personali.Peccato che la morte di Berthold le ricordi quella di sua madre, e il ricordo si riaccende così bruscamente che tutto intorno a lei sembra diverso, perché ora è terribilmente esposta come mai lo era stata in precedenza.

Però è ammirevole come voglia andare a fondo con i suoi acerbi piani dopo la morte di suo padre. Però ecco che una figura del passato si ripresenta proprio nello stesso giorno in cui suo padre muore. Noi lo sappiamo, e va beh, ma dev'essere stata una sorpresa rivedere Roy Mustang, per di più con la divisa dell'esercito, pieno di quegli ideali che tanto lo contraddistinguono in modo molto più consapevole, sebbene da molti definito idealista. La prospettiva di un mondo diverso in cui la guerra è l'ultima cosa da intraprendere l'ha animata di interesse, diversamente da come la pensava suo padre. In Roy ha avuto la visione di un mondo più bello e più condiviso, tutto l'opposto di un uomo che non ha avuto interesse per niente se non per la sua alchimia. Ed è ciò che ora decide di donargli. Sai, anche io ho avuto l'impressione che lo avesse fatto per vendetta nei confronti del padre. E comunque, voleva qualcuno che la liberasse di quel peso, e chi meglio di un uomo che vuole cambiare al meglio Amestris? Certo con le cicatrici il tatuaggio sarebbero rimasto in parte, ma il segreto sarebbe passato ad un altro gravando meno su di lei. E questo va oltre al semplice innamoramento fra i due, molto oltre. E' un'intesa verso qualcosa di più alto.

Il momento in cui gli fa vedere l'opera di suo padre, e quando Roy le confessa di doverle toccare la schiena è davvero tenera. Povera bambina, oltre che avere la consapevolezza di denudarsi davanti ad un uomo, il ricordo di quelle notti di orrore si assomma al cocente imbarazzo. Però per la prima volta da quella brutta esperienza qualcuno ha pensato a lei, ad un essere umano, prima che all'alchimia. Questo è uno slancio fondamentale per Riza: con questa reazione, e con la promessa di cambiare il paese, è come se avesse dato concretezza allo scambio equivalente senza conoscerlo. Se lei ha sofferto atrocemente quelle notti, rendendo il segreto del fuoco a Mustang, tutto ciò non sarà stato vano.

Ricordo "From dusk till dawn"! Meravigliosa! Infatti ricordavo lo scambio di battute! :D

Blava! :*

Recensore Master
23/01/16, ore 23:52

Noto che stiamo proseguendo a perdifiato verso la fase clou della storia. Bene, non posso che esserne felice, Ishval è ormai alle porte.
Ma prima di ciò andiamo a questo capitolo e a Riza che se non riesce a provare odio ha scoperto l'esistenza di un non-sentimento chiamato indifferenza. Tutto quello che può fare è ridurre al minimo i contatti con suo padre comportandosi come ha sempre fatto, ovvero ignorandolo il più possibile. "Profetica" è stata la ricomparsa di (non ancora) Fiammiferaio, che finalmente in divisa blu si fa vedere in tutto il suo splendore di sbarbatello ventunenne, e che sbarbatello, aggiungerei.

La morte di Berthold è stato un sollievo anche per me, finalmente Riza può fare un po' quel che le pare e tanti saluti. Beata lei che non prova odio, sembra quasi che il padre dell'anno aspettasse solo di rivedere il suo allievo per congedarsi da questo mondo. Per la serie "La famiglia tradizionale: un'istituzione sana dacché l'umanità è apparsa sulla Terra" gli diciamo addio senza troppi rimpianti.

La parte che ho gradito di più è stata quella in cui Riza temeva che il contatto delle dita di Roy sulla schiena sarebbe stata simile a quella del padre: niente di più sbagliato. Nonostante il dramma e l'imbarazzo il giovanotto dimostra di essere un vero gentiluomo. Ti dirò, tra tutte le versioni di Roy che ho letto questa è in assoluto la più IC. Perché sarà pure un (presunto) donnaiolo, borioso e con un ego smisurato, ma di certo ha un cuore grande, tanto. Non è solo bellezza e spocchia, c'è tanto di più dietro questo personaggio, per questo è stato il primo a cui mi sono affezionata. Non lo do a vedere ma resta il mio canon preferito in assoluto, e adoro "leggerlo" nelle situazioni più disparate, quindi ottimo lavoro.

E a proposito di donnaioli... Ma Grumman? Dov'è quel vecchiaccio?

Alla prossima.

Recensore Master
22/01/16, ore 18:16

Capitolo stupendo e molto intenso!
Pieno zeppo di emozioni!
Ma partiamo dall'inzio:
la signorina Elliot, l'unico punto di riferimento che era rimasto a Riza, parte, va ad East City, lasciando la ragazza completamente sola, o meglio, con un padre di cui ha un oscuro timore.
Ora questo padre si ammala di tisi, la stessa malattia che ha ucciso sua madre, e ora, per forza di cose, padre e figlia sono costretti ad avere un contatto anche fisico, e Riza sembra perdonare suo padre per tutto quello che ha fatto.
Poi esplode la follia di Berthold; capisce che non ha più molto tempo per vivere, capisce che il suo ultimo segreto può finire in mani sbagliate, e allora decide di tatuare la formula sulla schiena di Riza, compiendo così sulla ragazza una terribile violenza fisica e psicologica.
Davvero complimenti, soprattutto la parte della "tatuazione" mi ha fatto venire la pelle d'oca tanto era descritta in modo realistico.
Ancora complimenti e a presto.
Narclinghe

Recensore Master
21/01/16, ore 18:08

Alla fine la guerra è arrivata!
Questa è una doppia guerra, da una parte la guerra di Ishval, all'apparenza così lontana, ma sembra anche così vicina.
Prima di oggi per Riza la guerra era un qualcosa di astratto da leggere sui libri di storia, ma ora la sente terribilmente vicina al suo mondo, soprattutto per la seconda guerra che si sta scatenando a casa sua, tra suo padre e Roy.
Le conseguenze le conosciamo tutti; Roy non ce la fa più a sopportare il suo maestro e se ne va, lasciando la povera Riza completamente sola.
La scena della terribile notte dove lei, terrorizzata dall'ira paterna si raggomitola sotto al tavolo per difendersi e proteggersi, mi ha fatto davvero tanta pena e tenerezza.
E per fortuna che c'è la signorina Elliot a portarle conforto e aiuto.
Capitolo molto bello; un preludio ai fatti tragici che accadranno alla povera Riza, sola con un padre del genere.
Vado al prossimo capitolo.
Narclinghe

Recensore Junior
21/01/16, ore 10:51

E qui siamo all'apoteosi. No, davvero, questa storia per me è un climax di emozioni fortissime, mi piace da morire! Te l'ho già detto a voce cosa ne penso, perché davvero dei complimenti in diretta te li meritavi assolutamente. Sai quanto amo questo genere di drammi... E tu sei stata bravissima perfetta dal mio punto di vista, perché è proprio questo quello che mi aspettavo da te! Ma andiamo con ordine.
Il capitolo inizia con una tranquillità che rispetto all'ultima parte (sì, l'ho riletto più volte!) ha un che di inquietante. Sembra la quiete prima della tempesta e già si può avere il sentore che gli equilibri nella vita di Riza stanno per sgretolarsi. La signorina Elliot  si trasferisce a East City, lontana da lei. La sua routine quotidiana ne viene stravolta, niente più lezioni. A quattordici anni, la ragazza deve iniziare ad imparare a camminare da sola, ad essere quasi in tutto e per tutto indipendente. A questo si aggiunge la matattia di suo padre: l'uomo è stato uan figura presente ma distante per tutti quegli anni, ed ora Riza con lui ha un contatto che mai avrebbe pensato di avere. L'orologio ticchetta, Berthold ha un destino segnato che mano mano lo consuma Interessante è secondo me notare come la tisi sia deteriorando il suo corpo quasi come una somatizzazione della sua follia latente, nascosta, che pian piano affiora e esplode nell'ultima parte del testo.
Lui e Riza entrano in contatto come non mai in quei mesi, tanto che lei riesce ad arrivare a perdonarlo per la freddezza con cui l'ha sempre trattata. Pare quasi un punto di svolta, povera bambina illusa...
E poi la tragedia. Berthold, ormai conscio del poco che gli resta da vivere, vuole fare in modo che i risultati degli studi a cui ha dedicato la vita non vadano perduti, ma teme la possibilità che finiscano in mani non degne. E con lucida follia mette in atto il suo terribile piano. Su questa parte potrei scrivere dieci pagine di recensione, davvero. Come ho già anticipato, qui la pazzia che aveva trattenuto probabilmente per anni si riversa su sua figlia. Da una parte pare completamente insensibile alle sue suppliche e alla sua paura, dall'altra confonde sia Riza che il lettore, mentre si lascia andare a dei gesti per la prima volta all'apparenza amorevoli. Le accarezza la schiena nuda, mentre lei è sdraiata sul tavolo, completamente inerme. Quelle carezze mi fanno venire in mente la venerazione che si potrebbe avere per un un corpo che sta per essere sacrificato, perché lei lo è: Riza è il sacrificio umano sull'altare della scienza alchemica. Questa parte mi ha dato molto l'idea del rito, una specie di cerimonia che si ripete per cinque notti, che si ripete e che termina sempre alla stessa ora, ma non solo. Dato che io sono come Freud, vedo sessualità malate dappertutto, come ti ho detto a voce, mi è sembrato di leggere una sfumatura allusiva in questo punto. Non c'è stato ovviamente nessuno stupro, eppure ho trovato tutte quelle violenze fisiche tremendamente simili ad una violenza carnale: Riza è immobilizzata, spogliata, privata del proprio pudore, il suo corpo viene violato come un pezzo di carne senz'anima da parte della persona che più al mondo avrebbe dovuto proteggerla e che invece le è sempre stato distante, diventando in questo caso addirittura il suo carnefice. Terribile è la mancanza di empatia di Berthold, mentre in un certo senso distrugge l'innocenza di sua figlia scavandone l'epidermide.
La storia di Riza a questo punto secondo me sarà segnata da diverse "perdite della verginità" in questo senso:appunto il tatuaggio appena vergato indelebilmente sulla sua schiena, la guerra di Ishval che la segnerà per sempre, le ustioni inflitte da Roy, e ultima quella in senso proprio del termine (io ci spero sempre nella royai anche atipica, anche se non so bene se tu voglia mettere il loro rapporto su questo piano in questa storia... Sappi che io caldeggio come sempre per la coppia, anche solo per un attimo di debolezza, quando i tempi saranno maturi...)
Benissimo, sono pronta per il TSO mi sa a questo punto!XD
Un abbraccione enorme! <3
Lolly 

Recensore Master
20/01/16, ore 17:51

rosso.
e tutto torna, no?
rosso come il sangue di Berthold sulle lenzuola macchiate, rosso come il fuoco, come l'inchiostro sotto la pelle di Riza. rosso come saranno gli occhi degli Ishvalan che Riza sarà a breve costretta a uccidere, rosso come la pietra filosofale, e sappiamo come finirà.
sembra un segno del destino, lunghissimo, che lega assieme tutte le sofferenze di questa povera ragazza.
manca solo la signorina Elliot che parte per East City (e mi viene da chiedere se si rivedranno maiuna volta finita la guerra, quando Mustang formerà il suo team proprio nella stessa città). in fondo è necessario che tutti i legami vengano recisi perchè Riza possa poi partire.
e Berthold sembra voler accelerare il processo.
debilitato dalla stessa malattia che gli ha portato via la moglie raduna quel poco di forza che gli resta e la muta in follia, decidendo che se a breve morirà, resterà immortale nella memoria del mondo con la sua formula perfetta per l'alchimia del fuoco. e il suo già distorto amore per la figlia si tramuta nella sensazione che lei possa essere l'unica a custodire i suoi segreti.
in un certo senso, la sua azione deriva dalla fiducia che nutriva in Riza. si sarebbe portato il segreto nella tomba, altrimenti.
emblematico che le abbia fatto ripulire lo studio. forse un altro sintomo di quello che sarebbe dovuto essere legato alla follia. o forse no.
credo che solo Berthold potesse saperlo.
i cinque giorni in cui le tatua la formula dell'alchimia di fuoco sulla schiena scorrono come una processione funebre, che terminano sui quindici anni in cui il tatuaggio è completo, e suonano tanto come una lapide.
o come se in quell'esatto momento Riza fosse diventata donna. diversamente dalla questione biologica, adesso per Riza cambierà davvero tutto.
sarà costretta a diventare più grande di quanto non fosse mai stata prima.
questo capitolo, soprattutto nella parte finale, lascia un senso di vuoto terribile.
chapeau-
Alsha

Recensore Master
19/01/16, ore 17:25

oh no
no no no no no
Roy, ma cosa fai? non capisci che non puoi lasciarla sola? sola in mano a quel pazzo, a suo padre!
in effetti, chissà cosa sarebbe accaduto se solo non fosse partito, se solo la differenza di vedute tra lui e il suo maestro non fosse stata tanto ampia da spezzare il legame che in qualche modo teneva assieme la vita di Riza.
un saluto freddissimo, e la vita della nostra ragazza va in frantumi.
tutto così asettico che sono dovuta arrivare in fondo alla pagina per capire che forse stava accadendo una catastrofe. purtroppo era tardi per gridare a Roy di non fare sciocchezze, se n'era già andato, e l'incubo di Ishval già incombeva.
e la casa della signora Elliot resta l'unico rifugio in cui Riza possa sopravvivere a quello che le sta accadendo.
arriverà la guerra Riza... è così vicina...

mi dispiace per la recensione breve, e il meraviglioso capitolo successivo lo recensirò domani, perchè ora sono davvero davvero stanca.
complimenti, questa storia non delude mai
Alsha

Recensore Master
19/01/16, ore 10:09

Separarsi da una figura così centrale nella vita è un duro colpo, soprattutto perché a conti fatti ora restava soltanto lei, la sua insegnante, a farle da guida, e il pensiero di rimanere a casa da sola dalla mattina alla sera, con una presenza dicui lei ora ha un certo timore, non normale soggezione come prima dell'arrivo di Roy- a proposito, ha cominciato ad interessarsi al mondo al di fuori della sua villetta, e quando Riza fatica ad immaginarlo in quel momento in cui è così lontano è sintomo di quanto manchi una figura qualunque che conosce, dal momento che ha assimiliato l'assenza di Elliott. E si aggrappa al ricordo di Roy, dello scontro con suo padre, e del "rifiuto" di continuare a vivere senza fare niente.

Ritornando a noi, la malattia di Berthold le rammenta quanto tutto sommato fosse un uomo, malato e prossimo alla morte nella stessa maniera della moglie, e non può far altro che averne compassione, di avere quel contatto che è mancato fin dall'inizio. E non desiderando altro, ci si è aggrappata.

Non mi stupisce che dopo essersi reso consapevole che la malattia stava avanzando in modo precipitoso, lui abbia deciso di studiare più assiduamente per lasciare la teoria dell'alchimia di fuoco completa alla figlia.
Effettivamente, a lui non importa altro, e la speranza di una vita modestamente più lunga non è niente contro l'impellente urgenza di finire ciò che aveva cominciato.

Ed ecco che la vista del sangue di suo padre si trasforma in qualcosa che Riza neanche immaginava, qualcosa di molto più atroce. Quando entra nella stanza di suo padre quasi mi ha ricordato Nina, e il trionfo cieco di Tucker prima della trasmutazione - infatti pensavo stesse avendo inizio il tatuaggio, solo che qui succederà qualche tempo dopo, quando tutto sembra andare per il meglio dal punto di vista relazionale; quando, mi è sembrato, Berthold ha compreso quanto si sia ingraziato la figlia - modalità cinismo: ON - al punto da credere che lei avrebbe fatto ciò che le veniva chiesto nonostante fosse imbarazzante e ripugnante.
E' una violenza anche psicologica quella a cui è stata sottoposta quella notte e per tutte le successive. Terrificante come hai accentuato la follia quando hai descritto quanto amorevoli fossero le mani del padre sulla sua schiena, per poi abbassarle i pantaloni, come quando hai descritto le improvvise premure di un padre, che in realtà sono premure dettate dalla soddisfazione di aver compiuto il suo dovere, il quale non ha niente a che vedere con quelli paterni. Fa venire i brividi.
La sofferenza da cui è stata privata durante l'esecuzione del tatuaggio però non la risparmia dalla sensazione di dolore bruciante successivo, dal senso di smarrimento, dal pudore violato.
Dalle gocce di sangue viste di suo padre arriviamo al fuoco delle ferite e dallo stordimento della droga.
E' anche a causa del ricordo di tutto questo, tenuto costantemente segreto, che si stabilirà quel legame con Roy così forte.
Sembra persa anche la speranza di quel barlume di volontà di intraprendere una vita nuova.

Il concetto di vita dignitosa che la sua insegnante le ha lasciato lo applicherà a suo modo, come sappiamo. Ma riuscirà a farlo perseguendo il sogno di Roy, dopo che tutto ciò che narra il manga e l'anime sarà finito.

Che capitolo! Complimenti ancora e ancora! *-*

Recensore Master
18/01/16, ore 21:19

Fattelo dire, godo quando leggo capitoli come questo.
Premetto col dire che purtroppo dovrò trattare anche io l'argomento "tatuaggio di riza" con dovizia di particolari, quindi non citarmi per plagio. XD

Detto ciò, iniziamo con la partenza della signorina Elliot.
Da qui abbiamo l'inizio della fine: d'ora in poi Riza dovrà cavarsela da sola, non avrà più il supporto di quella figura che tanto le ha dato. Come se non bastasse ci si mettono pure i problemi di salute di Berthold. Entrambi fattori che stravolgono la vita di questa povera creatura che avrebbe voluto fare l'insegnante... Chissà come sarebbero andate le cose se Riza fosse diventata una maestra, sarebbe stata perfetta come il mestiere di bibliotecario lo sarebbe stato per Vato.
Le improvvise manifestazioni di affetto di zio Bertoldo mettono i brividi anche a me. XD Ma è normale in fondo: non aveva mai rivolto determinate attenzioni nei confronti della figlia, tant'è che inizialmente lei aveva creduto fosse un rimpianto del padre per tutti gli anni trascorsi a non calcolarla. Tuttavia la realtà non è tardata ad arrivare: per come hai descritto la parte in cui le viene intimato di denudarla sembra quasi che voglia abusare di lei, chiunque avrebbe frainteso le sue azioni e invece no, si è andati oltre. Devo dire che la forma di insanità di Berthold è inesplorata e al tempo stesso originale, non trovo altro aggettivo per descriverla. Non sapremo mai se Riza fosse consenziente o se sapesse davvero cosa le stesse facendo suo padre, fatto sta che la versione che hai dato tu è del tutto plausibile e credibile. Detto tra noi potremmo inscrivere questa ellissi narrativa nell'insieme delle altre ellissi di cui vorremmo tanto uno spin off ufficiale assieme alla storia su come si è formato il team Mustang.

E insomma, che bel compleanno per Riza. Mi sorprendo di come lei non abbia avuto nessuno squilibrio mentale dopo quello che ha subito, ma sappiamo bene quanto lei sia emotivamente forte, molto più di Roy se vogliamo essere sinceri. Che altro dire? Finora è stato il mio capitolo preferito.

Alla prossima.