Anzitutto ti dico che sono stata molto contenta di vedere un secondo capitolo e la scritta "In corso" per quanto riguarda lo stato della storia :)
Se dovessi curare delle raccolte antologiche di fanfiction di Lady Oscar, unite da qualche filo conduttore, eppure diverse, senza tirare in ballo considerazioni di preferenze personali che sono sempre personali e mai troppo simpatiche (tenendo conto, quindi, solo della natura dei testi), sarebbe interessante mettere nello stesso volume qualcosa di tuo, di Amantea, Mina e forse qualcosa di Paris di Anna Lisa (che sto leggendo ora).
Perché siete unite dal piacere indubbio verso il "bello scrivere", e da una netta attenzione al tumulto interiore dei protagonisti (con una predilezione per i tormenti di Oscar), unita ad una enfasi costante sull'amore come motore al centro dell'esistenza e ad un forte senso della salvaguardia dell'amore della coppia, specialmente da parte di André (l'Intruso, per esempio, ha provato a staccarsi e li ha fatti fare le loro belle scemenze, La Felicità ha fatto un salto con tripla giravolta... tanto per citare altre storie, ma ce ne sono tante di belle e molte io ancora nemmeno le ho lette!).
Poi Paris è molto cupa, Mina è più focalizzata su aspetti torbidi, il suo genere sfiora molto più il genere erotico-con-coinvolgimento-malinconico (è un rosso a se stante, sicuramente ben fatto, ma deve piacere, come tutte le cose), Amantea è più lirica e spirala allegramente intorno alla trama spargendo amore come fossero petali. Tu sei a tratti più analitica - infatti in questo capitolo ecco André che ragiona tutto intorno a se stesso e ad Oscar e a Fersen, e regala gesti ed allusioni, dice verità che passano inosservate (forse, perché qui Oscar sa) e pensa e guarda e intuisce e fa previsioni... senza mai baciarla e abbracciarla (ancora siamo nel periodo in cui il poveretto ci sta con la testa ;P)
Il bello delle antologie, si sa, è proprio questo: punti di contatto e differenze.
Le tue frasi che mi sono piaciute di più: "le foglie rosse e gialle del parco bruciano alle ultime luci d’autunno" e quella con cui chiudi "la pioggia sembra meno fredda".
Un'altra cosa che mi è piaciuta , proprio all'inizio, è stato André che pensa a cosa sarebbe potuto essere della sua vita se non ci si fosse mezzo di mezzo questo amore - tra l'altro, c'è una cosa che ogni tanto mi ritrovo a pensare, noi "amiamo" il possibile, anche se non ce ne rendiamo conto. Lasciamo di lato le infatuazioni da ragazzina per attori (ah Tom Hiddleston!) cantanti, ballerini o gente molto più grande di noi e fuori dalla nostra portata, lasciamo da parte anche gli amori per persone che non fanno parte del nostro "giro", come, nei film, la classica cotta scolastica della ragazzina giovane e apparentemente insignificante per il tipo alto bello ed ammirato da tutti, o la cotta del nerd intelligente e sensibile ma "fuori posto " per la stronzissima e bellissima.
Di solito il simile cerca il simile, è come se avessimo una bussola dei sentimenti che scarta a priori l'attrazione verso cose che non possono essere e cerca invece i punti di contatto che ci potrebbero rendere davvero felici.
Il nerd alla fine, nella vita reale molto più spesso che nei film, cerca la nerd, si scambiano fumetti, vanno a vedersi film discutono in birreria di serie televisive che seguono solo altri nerd come loro, si scambiano libri, vanno ai comicon, discutono di una pièce teatrale, comprano vestiti usati e vanno a mangiare sushi in posti non alla moda... si divertono insomma come matti tra loro, certo, la "bellisima e stronzissima" resta bellissima, resta capace di trovare un suo posto nel mondo, meglio di loro, affascinante e perfetta, magari si ricava pure uno spazietto come sogno proibito, ma la coppia che si forma (nella realtà) è di solito composta da persone felici di aver trovato un altro che li capisce, e che in parte li completa, ma in grossa parte può essere un complice.
André quella bussola non ce l'ha - è cresciuto con Oscar, potrebbe anche provare per lei affetto, amicizia, cameratismo, abitudine, mentre avrebbe potuto trovare normale cercare la confidenza per i suoi pensieri / progetti per il futuro / perplessità con qualcuno che lo potesse capire, una che serviva a Palazzo, come lui, ma che magari aveva dei propri progetti... è lui che ha l'esigenza di andare agli incontri nella chiesetta, lui che si interroga sul futuro del Paese, lui che soffre per amore, che sa di essere inadeguato anche se non privo di valore... qualche domanda sul suo futuro se la sarà anche fatta... ma Oscar, oltre a farsi amare, non ha tempo per ascoltare o per condividere qualcosa che è solo di André.
E' più sano Fersen (che pure ci fa arrabbiare): Oscar sarà anche innamorata di lui, non dico di no, ma è una creatura complicata, con opinioni molto decise, un forte senso dell'onore, molto ligia alle tradizione e sempre attenta a non disturbare manifestando un dolore o uno scontento (le finisce un ramo nel braccio e lei che fa? se lo toglie da sola a mani nude e passa ad altro e quasi quasi ci muore, mentre sanguina senza dire unna sola parola).
Molto francese, molto soldato, molto contenta dei suoi lati mascolini, anche in cose non da gentiluomo (vedi l'ubriacarsi ed il rissare in una taverna)... sarebbe stata la donna da presentare a mamma e papà? da portare in Svezia? La donna che oltre che un bell'ornamento avrebbe favorito la sua ascesa sociale facendo le chiacchiere giuste coi modi giusti al momento giusto? la donna che avrebbe accettato come parte del pacchetto e del gioco qualche infedeltà tanto per spezzare la noia di mangiare sempre lo stesso piatto per cena?
E a questo proposito... ma che bella questa similitudine (o quel che è, non sono forte in retorica e stilistica): "pregustando il sapore piccante dello scandalo, pietanza saporita che condisce la noia del vivere a corte".
(comunque André, debussolato resta comunque percettivo verso i casi di Oscar: mica se la immagina come sposina, ma come amante del bel Fersen!)
Interessante Oscar/adolescente: pensa all'amore i termini di passione e di sofferenza, molto romantica. E' lei!
Non so se ti perdonerò l'assenza di quell'incontro sotto la pioggia, con quel mantello gettato e condiviso, lo sguardo di gratitudine un po' malinconica e quasi di scuse - forse so che mi ami, ma ora penso ad un altro che non è in gamba come te, e non posso farci nulla - ma non è detto... c'è ancora un capitolo. Io quella scena l'adoro, è sensualissima senza essere rossa, con poco ti stende.
Nel caso... André che sta facendo? E' di sicuro già partito per raggiungerla a metà strada, protettivo e con il mantello per lei... resterà lì sotto la pioggia in attesa? Povero cucciolo!
Interessanti invece tutte le possibilità di questo snodo. Ti seguirò sicuramente con interesse :) (Recensione modificata il 14/01/2017 - 11:51 am) |