Recensioni per
Leo (Io non ho finito)
di Civaghina
Oddio che capitolo stupendo continua presto mi piace sempre più lo adoroo...❤❤❤ |
Per commentare questo capitolo basterebbe semplicemente quel "Facciamo a metà?"...mi ha fatto tremare il cuore! |
Che tenerezza questo capitolo rappresenta la classica famiglia che si riunisce a Natale.... |
Proprio vero che l'ironia ti salva la vita! Se la possiedi di natura è una fortuna, se hai qualcuno che te la insegna hai svoltato! Eppure anche quella è un atto di volontà, in certe situazioni puoi perderla e trattenerla a volte è proprio dura! |
Che bello. Che bello questo ricordo, per la prima volta dolce, della mamma: fa male, ma fa anche sorridere, e una volta tanto il sorriso vince sul dolore. Sempre bella e accattivante, poi, questa quotidianità ospedaliera che riesci sempre a raccontare in modo delicato, credibile e mai banale anche nelle sue manifestazioni più piccole e "normali" (i prelievi, la febbre, gli esami...). E infine - ma lo sai - mi piace tantissimo la Lisandri: è proprio lei, professionale al massimo, con quel suo modo burbero che nasconde una partecipazione sincera alle vicende dei suoi pazienti. Forse non prova ancora per Leo l'affetto materno che abbiamo visto manifestarsi nella seconda serie ed "esplodere" nella terza: sicuramente, però, è una persona che nasconde un cuore grande... e sembra proprio che Leo, così come lo descrivi, in qualche momento stia cominciando, sia pure molto confusamente e per certi versi inconsapevolmente, a capirlo. O quantomeno ad accorgersi - e ad approfittarsene quando gli serve :D - che tutta la sua severità non le impedisce di subire il fascino del Leone! ;) |
È stupendo come sempre...capitplo sempre ricco di emozioni e sentimenti mi piace troppo!! Continua subito!! |
Pensi e ripenso a cosa scrivere. Il fatto è che il personaggio di Leo ci è entrato talmente dentro che non puoi non immedesimarti. E le tue parole ci fanno penetrare ancora di più in questi sentimenti tanto da provarli realmente. Grazie per l'accurata scelta delle tue parole così attente a descrivere Le emozioni e sensazioni provate da Leo. P.s. nel leggere non si può non ricollegare il viso di Leo con il personaggio che lo ha interpretato. Lo ha fatto così divinamente tanto da dargli una parte della sua anima |
Mi piace Ulisse e il suo modo bonario di prendere in giro Leo e di arginare la sua allegra impertinenza! E mi piace l'idea che quell'angolo "magico" di ospedale fosse suo e che ha abbia voluto condividerlo con Leo di proposito. Significa che quel pischello ha già guadagnato il suo rispetto e ammirazione, come quando con la voce rotta gli dirà che la fortuna sta nell'onore di conoscere gente coraggiosa come lui, che ogni giorno, crocca su crocca, pigna su pigna, se mena de brutto con il tumore. |
Bellissimo.come sempre stupendo ed emozionante ho le lacrime agli occhi.. . |
Un'intera nottata non è bastata a farmi tornare le parole, quelle "giuste", quelle degne...stavolta ciò che hai scritto, e come l'hai scritto, mi ha lasciata senza! Ed ho paura! Paura di essere banale, sarò presuntuosa lo so, ma non sopporto l'idea di esserlo perché mi sentirei irrispettosa non solo davanti a ciò che la tua fantasia ha creato per il nostro Leoncino dalla criniera corvina, ma perché quell'inquietudine, quell'angoscia, quell'impotente disperazione la prova tanta gente ogni giorno...e quella non è fiction! Hai fatto in modo che fossimo tutti quel ragazzino terrorizzato che doveva festeggiare una nascita e invece ha dovuto accompagnare una morte! Io stessa ho provato questi mille sentimenti tutti insieme e mi son resa conto che alla fine prevale "l'egoismo": pensi a te senza quella persona, al come farai TU senza di lei, alla devastazione che quell'assenza lascia in te, più che all'immensa tragedia che sia LEI a dover rinunciare a vivere! |
Come farmi piangere, sono riuscita a leggerlo tutto ma con le lacrime agli occhi è stupendo come un racconto possa rappresentare la realtà la morte di una persona cara fa sempre male al cuore... è un capitolo stupendo |
Scusami ma non sono riuscita a leggerla fino in fondo questo capitolo....mi fa troppo male . |
Dio mio, ma come fai? Come fai a scrivere in modo da trasmettere dolore FISICO a chi legge? Sapendo quello che penso di come scrivi, capirai che non riesco a farti i complimenti. Non perché non li meriti, anzi... ma in questo momento sono in quella stanza di ospedale con Leo. Credo che questo ti basti. Un abbraccio. |
Bravissima...sei riuscita a rendere ancora più emozionante e coinvolgente la storia di Leo! |
Mi fa sorridere questa adorabile spavalderia nei confronti degli aspetti quotidiani della sua vita: non si impegna a fondo a scuola eppure sa bene che il fascino e la simpatia che esercita sugli altri lo salverà sempre, non sopporta la matematica (come me!) ma a differenza mia non ne fa un dramma, il confronto con la sorella studiosa non lo offende o lo preoccupa, eppure non è un ragazzo indifferente alle cose, anzi sa semplicemente come sdrammatizzarle! È guascone, un adorabile monello che si fa rubare il primo bacio da una ragazza più grande (perché non è più un bambino e inizia ad essere attraente) ma che alla fine, proprio come un bambino si fa coccolare dalla mamma e ama "giocare" in cucina con lei! Dai, questo "Tipico Trucido Adolescente Italico" (cit.Olga) fondamentalmente è un gran mammone...lo adoro e mi strugge ancor di più il pensiero della sua perdita! |