Recensioni per
Leo (Io non ho finito)
di Civaghina

Questa storia ha ottenuto 118 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
15/07/17, ore 10:28

Oddio che capitolo stupendo continua presto mi piace sempre più lo adoroo...❤❤❤

Nuovo recensore
14/07/17, ore 02:00

Per commentare questo capitolo basterebbe semplicemente quel "Facciamo a metà?"...mi ha fatto tremare il cuore!
Nella confusione di una bellissima atmosfera, l'immagine di Irene radiosa nel vestito preferito di Leo, rilassata, serena che trasgressiva si versa quel bicchiere di vino, mi ha commossa!
Ed è quel gesto "ribelle" che le fai compiere che mi ha scossa, perché versarsi del vino, gustarselo ed attendere la sua ebbrezza è un semplice piacere della vita...e poi mi emoziona sempre la loro affinità elettiva...
Asia amorevole e generosa, Leo birichino ma con il cordone ombelicale ben annodato, la loro mamma grata e compiaciuta dei suoi figli, ed il loro papà ospitale e rilassato mi hanno scaldato il cuore...e fatto inevitabilmente pensare al Natale di Cris, raggelandomelo...
Giuro che la situazione con Eleonora non mi ha "scaldata", l'ho trovata carina e buffa, diciamo però che "Una più grande! Bel colpo comunque!" sei Tu, mentre "Comunque...la prossima volta che c'è Ele per casa questa rimane aperta!", sono io! Ahahaha.
Rimane che la complicità e la protezione sono il frutto del medesimo semplicissimo folle amore per il nostro Re Leone e che questo amore, in qualsiasi modo e situazione, come la mamma, ha sempre ragione...

Recensore Junior
13/07/17, ore 11:36

Che tenerezza questo capitolo rappresenta la classica famiglia che si riunisce a Natale....
Troppo bello continua presto!

Nuovo recensore
11/07/17, ore 13:56

Proprio vero che l'ironia ti salva la vita! Se la possiedi di natura è una fortuna, se hai qualcuno che te la insegna hai svoltato! Eppure anche quella è un atto di volontà, in certe situazioni puoi perderla e trattenerla a volte è proprio dura!
Hai reso questo capitolo piacevole e allegro da leggere nonostante siamo sempre in ospedale e sempre ci racconti del nostro Leone in gabbia! Distogliere l'attenzione con una battuta su una momento poco piacevole come ad esempio la medicazione di una ferita, la sdrammatizza, la sgonfia, la rimpicciolisce e ti fa capire che sono davvero poche le cose su cui non si possa scherzare, ed è davvero un bel modo che hai di vedere le cose! E poi adoro questo Leo impertinente impossibile da sgridare perché capace di strapparti sempre un sorriso come il peggiore dei maliardi; e amo questa sua perenne protesta alla routine dell'ospedale, alla quale si deve piegare ma a cui è giusto non si abitui mai fino in fondo perché a 16 anni devi giocare fino a tardi con un amico e devi lagnarti come ti è consono al momento della sveglia!
E poi è già un Leader: è complice, è coinvolgente, è solidale, ed è attento nei confronti del suo compagno di stanza, preferisce il proprio dispiacere a quello degli altri quando alla fine quello che sta peggio di tutti rimane sempre e solo lui...rendi sempre Bellissimo il mio adorato Leoncino con la criniera corvina!

Nuovo recensore
11/07/17, ore 11:16

Che bello. Che bello questo ricordo, per la prima volta dolce, della mamma: fa male, ma fa anche sorridere, e una volta tanto il sorriso vince sul dolore. Sempre bella e accattivante, poi, questa quotidianità ospedaliera che riesci sempre a raccontare in modo delicato, credibile e mai banale anche nelle sue manifestazioni più piccole e "normali" (i prelievi, la febbre, gli esami...). E infine - ma lo sai - mi piace tantissimo la Lisandri: è proprio lei, professionale al massimo, con quel suo modo burbero che nasconde una partecipazione sincera alle vicende dei suoi pazienti. Forse non prova ancora per Leo l'affetto materno che abbiamo visto manifestarsi nella seconda serie ed "esplodere" nella terza: sicuramente, però, è una persona che nasconde un cuore grande... e sembra proprio che Leo, così come lo descrivi, in qualche momento stia cominciando, sia pure molto confusamente e per certi versi inconsapevolmente, a capirlo. O quantomeno ad accorgersi - e ad approfittarsene quando gli serve :D - che tutta la sua severità non le impedisce di subire il fascino del Leone! ;)
Alla prossima! :)

Recensore Junior
11/07/17, ore 11:00

È stupendo come sempre...capitplo sempre ricco di emozioni e sentimenti mi piace troppo!! Continua subito!!

Nuovo recensore
10/07/17, ore 09:05

Pensi e ripenso a cosa scrivere. Il fatto è che il personaggio di Leo ci è entrato talmente dentro che non puoi non immedesimarti. E le tue parole ci fanno penetrare ancora di più in questi sentimenti tanto da provarli realmente. Grazie per l'accurata scelta delle tue parole così attente a descrivere Le emozioni e sensazioni provate da Leo. P.s. nel leggere non si può non ricollegare il viso di Leo con il personaggio che lo ha interpretato. Lo ha fatto così divinamente tanto da dargli una parte della sua anima

Nuovo recensore
10/07/17, ore 00:28

Mi piace Ulisse e il suo modo bonario di prendere in giro Leo e di arginare la sua allegra impertinenza! E mi piace l'idea che quell'angolo "magico" di ospedale fosse suo e che ha abbia voluto condividerlo con Leo di proposito. Significa che quel pischello ha già guadagnato il suo rispetto e ammirazione, come quando con la voce rotta gli dirà che la fortuna sta nell'onore di conoscere gente coraggiosa come lui, che ogni giorno, crocca su crocca, pigna su pigna, se mena de brutto con il tumore.
E proprio difronte a quel panorama incantevole sarà lui a dargli quell'ultima spintarella verso un nuovo tipo di coraggio che ancora gli mancava! La sensibilità nelle persone spiritose mi commuove sempre!
Continuo a pensare che la relazione con Giulia sia troppo "matura" ma forse è funzionale alla futura resistenza di Leo a lasciar andare liberi e manifesti i propri sentimenti...ma comunque non la biasimo in nulla!
Il destino ha riservato per il nostro Leoncino tante brutture e tante sofferenze ma continuo a pensare che alla fine sia nato sotto una buona stella e che ad ascoltarlo ci fosse anche lei tra le stelle dei desideri...loro, o chi per loro, in qualche modo sono riuscite ad esaudire il suo prepotente desiderio di vita!
Per fortuna un capitolo più rilassato ma intenso e bello come sempre!
Ps: io resto davvero! 😉

Recensore Junior
09/07/17, ore 22:50

Bellissimo.come sempre stupendo ed emozionante ho le lacrime agli occhi.. .
Continua presto Mary!!

Nuovo recensore
07/07/17, ore 11:48

Un'intera nottata non è bastata a farmi tornare le parole, quelle "giuste", quelle degne...stavolta ciò che hai scritto, e come l'hai scritto, mi ha lasciata senza! Ed ho paura! Paura di essere banale, sarò presuntuosa lo so, ma non sopporto l'idea di esserlo perché mi sentirei irrispettosa non solo davanti a ciò che la tua fantasia ha creato per il nostro Leoncino dalla criniera corvina, ma perché quell'inquietudine, quell'angoscia, quell'impotente disperazione la prova tanta gente ogni giorno...e quella non è fiction! Hai fatto in modo che fossimo tutti quel ragazzino terrorizzato che doveva festeggiare una nascita e invece ha dovuto accompagnare una morte! Io stessa ho provato questi mille sentimenti tutti insieme e mi son resa conto che alla fine prevale "l'egoismo": pensi a te senza quella persona, al come farai TU senza di lei, alla devastazione che quell'assenza lascia in te, più che all'immensa tragedia che sia LEI a dover rinunciare a vivere!
Irene deve lasciare il suo amore, i suoi bambini, il rapporto irrisolto con suo padre, i suoi fiori, le sue foto, il suo balcone sul porto...
Sai come va a finire eppure trattieni il fiato come a trattenere lei per tutto il tempo...perché alla fine è solo una gran ingiustizia...sempre...

Recensore Junior
06/07/17, ore 22:35

Come farmi piangere, sono riuscita a leggerlo tutto ma con le lacrime agli occhi è stupendo come un racconto possa rappresentare la realtà la morte di una persona cara fa sempre male al cuore... è un capitolo stupendo

Nuovo recensore
06/07/17, ore 20:47

Scusami ma non sono riuscita a leggerla fino in fondo questo capitolo....mi fa troppo male .

Nuovo recensore
06/07/17, ore 20:39

Dio mio, ma come fai? Come fai a scrivere in modo da trasmettere dolore FISICO a chi legge? Sapendo quello che penso di come scrivi, capirai che non riesco a farti i complimenti. Non perché non li meriti, anzi... ma in questo momento sono in quella stanza di ospedale con Leo. Credo che questo ti basti. Un abbraccio.

Nuovo recensore
05/07/17, ore 22:13

Bravissima...sei riuscita a rendere ancora più emozionante e coinvolgente la storia di Leo!

Nuovo recensore
05/07/17, ore 10:38

Mi fa sorridere questa adorabile spavalderia nei confronti degli aspetti quotidiani della sua vita: non si impegna a fondo a scuola eppure sa bene che il fascino e la simpatia che esercita sugli altri lo salverà sempre, non sopporta la matematica (come me!) ma a differenza mia non ne fa un dramma, il confronto con la sorella studiosa non lo offende o lo preoccupa, eppure non è un ragazzo indifferente alle cose, anzi sa semplicemente come sdrammatizzarle! È guascone, un adorabile monello che si fa rubare il primo bacio da una ragazza più grande (perché non è più un bambino e inizia ad essere attraente) ma che alla fine, proprio come un bambino si fa coccolare dalla mamma e ama "giocare" in cucina con lei! Dai, questo "Tipico Trucido Adolescente Italico" (cit.Olga) fondamentalmente è un gran mammone...lo adoro e mi strugge ancor di più il pensiero della sua perdita!
Anche il ricordo del nonno è stato tenero, probabilmente il suo primo vero faccia a faccia con la scomparsa di una persona cara però quel "trattore" citato e lasciato sempre in sospeso, ora ha un peso in una bella immagine bucolica serena! E poi quella masseria...in futuro...chissà...
Quando hanno iniziato a mangiare, con gusto, uniti e allegri, come al solito mi è venuto in mente il Natale di Cris...ma quella è un'altra storia e mi piace pensare che anche i suoi Natali futuri diventeranno così!