Recensioni per
I tarocchi della Papessa Nera
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 80
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
19/11/17, ore 13:49
Cap. 2:

Ed eccomi con un altro dei miei deliri!

Come scusa? Famigliari?
I novellini si trattano peggio degli inservienti, e i colleghi più rispettabili sono niente poco di meno che dei famigliari per voi?
Un consiglio ragazzi della polizia, mettetevi in pace con voi stessi. 
(Io i famigliari li tratto peggio delle zanzare che schiaccio la notte)

Comunque mi commuove davvero moltissimo il fatto che questi tipi si siano decisi a fare giustizia libera nei confronti di questi poveri ragazzini indifesi che venivano continuamente presi di mira da O'Hanigan. 
Anche se non so di fatto quanto abbiano fatto bene ad agire di propria iniziativa. (dato che sono loro i primi a dover far appello alle leggi)
Se O'Hanigan avesse colpito il figlio o la moglie di uno di loro sarebbe stato certamente più ovvio agli occhi di un normale lettore, ma in queste circostanze, è davvero curioso il loro modo di agire.


La casa misteriosa mi fa venir voglia di andar a frugarci dentro, per vedere se effettivamente c'è qualche fantasma. E credo che anche MacLeod ci vorrà tornare. Ma credo che la ragazza abbia fatto bene a condurlo via, o chissà che cosa sarebbe successo. 

Adamson, che si trova in un manicomio, pur sentendo la voce della Papessa Nera nella testa mi sembra il più sano di mente di tutti. Ma forse questa è solo una mia impressione.
Detto questo credo di aver finito di delirare per oggi.

A presto.

Gaia.

 

Recensore Junior
18/11/17, ore 11:36
Cap. 1:

Ehilà!
Ma che modo ripresentarsi così dopo tanto tempo! Tu garda!

Che bella questa storia! Mi sta piacendo un casino esagerato!
Però...
Ma l'agente Pierce era ritardato?
Senza offesa nei tuoi confronti.
Come cazzo gli è venuto in mente di andare a infilarsi in un edificio pericolante?

Comunque la figura più interessante è la donna misterioso. Ho detto tutto. 
Questi agenti di polizia sono un più inutile dell'altro a parer mio.
A parte MacLeod che forse sarà l'unico a voler scoprire la verità.

PS: mi dici quando sei attaccato al computer, così t'invio anche la seconda recensione.

A presto.

Gaia.

Recensore Master
05/11/17, ore 20:47
Cap. 4:

Quasi divertente il quadretto iniziale della folla! McLeod dovrebbe essere contento che Kelsey si sia limitato a trattarlo come un deficiente, invece che urlargli addosso. Decisamente comici i siparietti dei due becchini! Povero McLeod, come se una sepoltura cristiana bastasse a salvare qualcuno in questo tipo di storie.
Mi piace molto il modo in cui crei il collegamento tra le carte e lo 'stile' delle morti. Quanto ai nostri agenti, finalmente si sono decisi ad abbracciare metodi poco convenzionali. Li aiuterà?
Campbell è dubbioso (interessato la riflessione sul fuoco), e in effetti qualche ragione per stare in ansia ce l'ha, visto che la casa diventa più inquietante ogni volta che ci si entra dentro.
Riconosciamo a Wyndham il merito di aver almeno provato a reagire, anche se l'unico risultato è stato far scoprire un brutto cadavere a quei due poveri agenti. Ma credo che sia piuttosto in linea con il suo carattere l'esser stato lui a suonare la carica contro Catriona.
La gente che porta i dolci è ben accetta in tutto il mondo, in tutte le situazioni! Una bella scenetta cameratesca, cui fa contrasto un Campbell che si ritriva a contemplare la sua imminente morte in solitudine. Hai reso molto bene quello che sta passando, anche senza farlo parlare.
Davvero angosciante il ritrovamento delle carte (quella nuova doveva essere per McLeod, immagino?) e l'assalto della mummia. Conclusione un po'anticlimatica e affrettata, però, almeno per come la vedo io. È comunque ben reso il dolore di McLeod per la morte di Campbell.
Quanto alla tua domanda ... sì, per me va bene che sia morto Campbell. Forse la morte di McLeod avrebbe avuto più impatto, perché più giovane e siccome non c'entrava niente con la faccenda di O'Hanigan sospetto che Campbell non se lo sarebbe mai perdonato, però sei riuscito a rendere un'ottima scena anche quella con il morto effettivo.
Complimenti per l'ennesima bella storia!

Recensore Master
05/11/17, ore 13:49
Cap. 3:

E finalmente riesco ad arrancare di nuovo fino a questa storia!
Allora, caro McLeod, un cuscino in faccia non ha molte interpretazioni metafisiche. Scherzi a parte, mi è piaciuto il suo dialogo con Campbell, perché come in tutti i litigi ben descritti, si può sinpatizzare allo stesso tempo con le ragioni dell'uno e dell'altro.
Bello quell'inizio di dilemma morale che si stava facendo McLeod, perché alla fine il cuore del problema è quello, poi interrotto dall'arrivo inquietante della signora velata e dal gradito siparietto comico. Ogni tanto vanno bene anche nelle storie più cupe, per spezzare un po' la tensione!
Ecco, e infatti neanche l'avvertimento riesce a salvare Adamson.
Davvero molto inquietante l'esplorazione della casa. Sbaglio o qui hai preferito rinunciare all'ambiguità che recentemente ho visto nelle tue storie, rendendo l'elemento soprannaturale ben evidente? Comunque, la faccenda dell'armadio e della candela ha sicuramente fatto il suo effetto.
Molto interessante l'incontro con l'armeno, personaggio davvero affascinante con la sua tendenza a filosofare.
Da non credere sì, McLeod ha finalmente trovato un alleato! Era ora che Campbell si decidesse a collaborare. Anche se forse è solo perché ha capito che questo ragazzo rischia di farsi ammazzare andando avanti così, e cerca almeno di limitare i danni ...
E di nuovo molto inquietante la nuova esplorazione della casa. Che schifo, chi ha lasciato lì il cadavere di quella tipa? Comunque, finalmente anche liro hanno notato le associazioni... adesso saranno deliziati dallo spettacolo della mummia che si alza e va a mettersi vestito e scialle?
Di nuovo complimenti, un altro capitolo davvero intrigante!

Recensore Master
03/11/17, ore 12:17
Cap. 4:

Beh!
Cominciamo dalla fine!
Se fosse dipeso da me avrei fatto sopravvivere Campbell, ma io sono per l'Happy Ending costi quello che costi, inoltre, come tu ben sai shippavo amabilmente i tuoi poliziotti!

Però!
Ci sono state delle esigenze "di copione" chiamiamole così, oltre ad una esplicita richiesta dei promotori del concorso sul fatto che il racconto dovesse contemplare la morte di un personaggio rilevante e dato che tu hai costruito non sono un Horror, ma anche un giallo, era necessario che ogni tessera andasse al proprio posto per non far traballare tutta l'architettura della storia.
Campbell era l'ultimo dei poliziotti implicati nell'assassinio del figlio della Papessa e anche se il suo ruolo era stato marginale il cerchio andava chiuso.

Il finale nella cripta del cimitero è degno di un grande romanzo gotico e rimarca ancora una volta l'importanza che il paesaggio, gli scenari e l'atmosfera plumblea della Londra invernale ha avuto in tutta la vicenda.
Che dire ancora?
Che vorrei qualcos'altro a tema vittoriano naturalmente :3

Recensore Junior
01/11/17, ore 19:19
Cap. 4:

Oh no, povero Charlie! ho letto trepidante il tuo epilogo, e fino alla fine ho sperato che si salvasse almeno uno dei colleghi veterani di Alistair!
Certo, quello che aveva fatto sette anni prima non era stato mica bello o giusto, lo so. Ma morire in un modo orrendo per una zombie immonda, poveretto non se lo meritava proprio..
Sarebbe stato bello se Mac e Campbell fossero riusciti insieme a sconfiggere il male e a festeggiare il Natale, ma capisco che sarebbe stato troppo facile e tu Oldy non ami le cose facili, per questo sei un autore tanto bravo e credibile.
Adesso penso al dolore di Alistair, per le cose orribili che ha dovuto vedere e per la morte del suo amico: perché Charles era un buon amico per lui, non solo un collega più anziano.
Davvero tristi e cupe le atmosfere della Londra vittoriana, mi sa che di strane e misteriose morti ce ne saranno state sul serio!
Ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti per la tua bravura!
A presto e grazie :)
 

Recensore Master
01/11/17, ore 17:20
Cap. 4:

Carissimo,
non poteva che finire così. E non tanto perchè Allistair è il protagonista, e quindi "il protagonista di una storia non può morire", ma perchè Campbell era nella lista nera della strega, che voleva vendicarsi dell'uccisione di suo figlio.
In un certo senso, e secondo i canoni distorti di un demonio, "Giustizia è stata fatta". La madre Demetra punisce la violazione della figlia Proserpina, colpendo duramente Ades. Campbell ha dovuto pagare il fio, lui stesso in un certo senso lo sapeva e si sentiva predestinato a ciò, era rassegnato: ci scherzava su, persino ("...sempre che a Natale io sia ancora vivo..."). Mac Leod è stato uno spettatore impotente, nonostante avesse tentato il tutto e per tutto per fermare Catriona e per salvare i colleghi dal loro nefasto destino. Toccante la scena finale, in cui vediamo Allistair sconsolato e con Charlie esanime tra le braccia...
Bellissimo, questo tuo modo di vedere l'horror. A me non dispiace questo tipo di horror "vecchia maniera", un po' alla Edgar Allan Poe, che si avvicina molto al thriller e che lascia spazio all'introspezione: non  è splatter fine a se stesso ed autocompiaciuto.
E come scrivi bene tu, con il tuo stile elegantisimo, renderesti appassionanti pure le ricette di cucina, con la lista degli ingredienti.
Complimenti amico carissimo, per questo tuo ennesimo gioiellino narrativo.
Un abbraccio.
Marilou

Recensore Junior
01/11/17, ore 01:19
Cap. 4:

Ciao eccomi di nuovo qui a recensire il gran finale. E cavolo ho pensato sul serio fino all'ultimo minuto che Ally ci rimanesse secco e invece la Papessa Nera si è presa la vita del povero Charles, portando a termine il suo intento. L'ultima scena è stata straziante mi sono quasi messa a piangere e non sono di lacrima facile (Alterego: Seee ci credono tutti).
Lasciami dire che hai uno stile bellissimo così come i tuoi personaggio a cui dai dei modi di dire e di fare così azzeccati al contesto dove si muovono che ti permettono di immaginare luoghi e situazioni. Ancora complimenti e per la questine di Campbell, per quanto mi sarebbe piaciuto vederlo sopravvivere il finale che gli hai dato è stato azzeccato e ti direi di non cambiarlo.
Complimenti ancora e buon All Hallows' Eve

Recensore Master
31/10/17, ore 12:45
Cap. 4:

(John Spangler è seduto davanti al suo computer. All'improvviso, il suo volto si deforma e diventa quello di Bluto Blutarsky, il personaggio di John Belushi in Animal House)

Porca vacca. Oh, porca vacca!

(Spangler torna normale)

Caro mio, questa storia si è conclusa col botto, lasciatelo dire. Una degna conclusione di una storia che mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine. Ed oggi è pure Halloween!

Dunque, i nostri poliziotti londinesi preferiti, Alistair McLeod e Charlie Campbell, sembravano essere arrivati alla conclusione del caso. Avevano perfino chiamato i loro superiori e i becchini per togliere di mezzo il cadavere della Papessa Nera coi suoi tarocchi infernali. Pensavano di poter tirare un sospiro di sollievo, e invece...

...BUM! Sorpresina. La magia della strega ha continuato a colpire. Prima Wyndham (poveretto, che brutta fine che ha fatto), e poi Charlie Campbell, che è morto lottando contro il cadavere rianimato di Catriona. Beh, almeno la strega non nuocerà più a nessuno, e il povero Alistair non dovrà più avere timore di trovarsi davanti una vecchia vestita di nero.

In quanto alla domanda finale, per me va tutto benissimo così com'è. Sì, mi spiace che Charlie sia morto (ormai mi ero affezionato non solo a lui, ma anche a tutti gli altri personaggi della storia), ma la sua dipartita si incastra alla perfezione nell'atmosfera della storia, cupa e tenebrosa. Dico davvero, un finale più perfetto di così non ci poteva essere.

Chiudo ringraziandoti per aver scritto questo piccolo capolavoro e augurandoti un buon Halloween (se lo festeggi). Alla prossima!

Recensore Master
31/10/17, ore 12:42
Cap. 4:

Ciao carissimo!^^
Cavolo, che finale, e che bella storia!
Prima di tutto ti faccio l'ennesima lode per le atmosfere, che trovo rese benissimo e che mi hanno dato davvero l'impressione di trovarmi nella fatiscente e derelitta, ma a suo modo affascinante, realtà realtà londinese di fine Ottocento.
Davvero angosciante il climax che segue l'occultamento del cadavere: Taggart dilaniato dai cani, che si scopre quasi per caso da titolo di un giornale, Wyndham che muore di fronte agli occhi dei colleghi in quello che sembra un macabro incidente, e infine la scena del cimitero.
Che beata illusione credere che la minaccia fosse stata eliminata una volta per tutte. Come sempre, l'unico ad aver preso sul serio la questione è Ally, e mi chiedo: se qualcuno, oltre a Campbell, invece di frignare e temere l'ora fatale gli avesse dato ascolto fin da subito, sarebbero forse cambiate le cose con quella Papessa? Chissà.
Alla fine si è rivelato tutto inutile, e Charlie muore difendendo quello che mi considero a tutti gli effetti il suo migliore amico. La scena dell'addio è stata molto toccante: commovente, ma non sdolcinata, senza piagnistei. Io adoro il Männerbund platonico che hai costruito intorno a loro due, e sì, mi è dispiaciuto parecchio che alla fine Campbell sia morto, anche se l'ha fatto per proteggere il suo compagno. Non so dirti se avrei preferito un finale diverso, però sarei curiosa di leggerne una versione alternativa, in cui entrambi sopravvivono, risolvono altri casi e trascorrono il Natale insieme^^

Ah, e ho apprezzato molto anche la scena dei biscotti in ufficio e il discorso sul cameratismo, ma tu sai già bene come sono fatta!^^

Come sempre, bellissima storia, bellissima ambientazione e bellissimi personaggi. Ma non avrei potuto esprimermi in maniera diversa.

Alla prossima!^^

Recensore Master
31/10/17, ore 11:43
Cap. 4:

Catriona... sai che è un nome perfetto? Forse per l'assonanza con Matrona, dà l'idea di quelle madri matriarche: perfide, cattive, stronze fin nel midollo e capaci non di crescere figli ma mostri, degna della madre di Ed Gein, che non sarebbe divenuto il mostro che era se avesse avuto una madre amorevole e sana di mente.

***MacLeod si chiese speranzoso se per caso non fosse bastato l’intervento suo e di Campbell per vanificare l’incantesimo, un po’ come succedeva quando da ragazzino toccava le uova di un nido, e poi chi le aveva deposte percepiva l’odore estraneo e non le covava più.***
Questa è la frase più triste di tutto, non solo perché descrive un'immagine triste ma anche per la metafora dell'abbandono. In fondo a parte Alistaire per il resto sembra un luogo in cui tutti si lasciano andare alla deriva scegliendo di fregarsene di tutto, di ignorare tutto; fingendo di prendersi le proprie responsabilità e di seguire le regole.

***“Ma signore, e quelle carte? Non vedete che sono tutte collegate ai modi in cui gli agenti sono morti? Il carro, la torre, la ruota...”
“Tu sei troppo suggestionabile, ragazzo,” lo interruppe Kelsey. Raccolse le carte, le unì al resto del mazzo e appoggiò il tutto sul comodino. “Ecco qui: i tarocchi cattivi non ci sono più. Adesso va', in Centrale mi aspettano cose importanti.”***
Dai che finalmente il più antipatico crepa! Magari appena portano via il corpo della vecchia gli crolla addosso tutta la casa. ^^
Non è semplice antipatia verso di lui, il fatto è che tra i tanti poliziotti "colpevoli" lui è quello più colpevole, strafottente e menefreghista, mica come Campbell che avrà fatto mille errori, e ciò o rende tanto diverso da Alistaire, ma è molto empatico come quest'ultimo.
Carissimo, dovrei andare in palestra! Vabbè, aspettano loro! Voglio sapere come finisce! :P
Proseguo...

***“Non scavano con questo freddo, la metteranno da qualche parte finché non si riescono a fare le fosse.”***
Vedi che gente strafottente e superficiale! Succedono tante cose da fare mille scongiuri, trovano la vecchia e invece di fare tutto per bene "specialmente con lei" - suggestioni o no, meglio non rischiare - le mettono da qualche parte. Io avrei fatto una pira e dato fuoco. ^^

***Poi, rivolto Kasparian:*** a Kasparian

***raggiunsero la porta d'ingresso, che come al solito cedette dolcemente quando venne abbassata la maniglia.***
mi fai morire più con quel "dolcemente" che col "cedette". ^^ Fa risaltare il contrasto con quello che di agghiacciante possono trovare in quella casa. Io continuo a incrociare le dita perché Charlie e Alistaire si salvino entrambi, ma accetterò la fine che farai fare loro.

***sembrava che qualcuno avesse malamente cancellato con una spugna bagnata tutti i segni che erano stati tracciati intorno alla cornice. Righe di colore rosso colavano giù come sangue imbrattando il vetro.***
Magari c'è davvero qualcuno nascosto. Chissà forse addirittura il figlio - il quale poteva essersi liberato, e una volta tornato a casa aveva fatto credere di esser morto, e pazientemente aveva architettato la sua vendetta aspettando pure per i giusti periodi, così da farli morire di paranoia e di paura prima che di una morte vera e propria. XD Lo so, sarebbe un po' troppo. Domani è Halloween e fantastico più del solito. :)

Aspè, ho altre due idee folli: le ha prese la strega buona perché non è mai stata buona; le ha prese il libraio, che non vedeva l'ora di metterci le mani sopra, e magari è lui che ha combinato tutto quel macello per far credere a cose paranormali perché vuole farci bei soldoni. ^_^

***Dovette armeggiare parecchio, prima di riuscire a far scattare a serratura, quindi per non perdere tempo a richiuderlo. Lo lasciò solo accostato, più che altro nel timore di rimanere poi chiuso dentro.***
Non spezzerei la frase. ... quindi, per non perdere tempo a richiuderlo, lo lasciò solo accostato,... però vedi tu.

***Il giovane agente si divincolò con tutte le sue forze, ma era come cercare di togliersi un collare di ferro, che però si stava inesorabilmente stringendo.***
Lo sai che non molto lontano da dove sto io c'è una cattedrale dove dopo la messa della domenica i fedeli si mettono in fila per farsi mettere attorno al collo il collare di ferro che secoli fa aveva tenuto il santo del luogo legato a una pietra per non so quanti anni. Io quel collare di ferro l'ho provato ma leggere questo capitolo e pensare a quello... farò gli scongiuri per tutto il giorno.

E sono arrivata alla fine. Certo, mi è dispiaciuto molto che Campbell crepasse e mi piacerebbe tanto rivederlo vivo e vegeto in un'avventura meno raccapricciante per lui, ma è anche vero che un finale tragico e lacerante è più bello e fa sognare più di un lieto fine (parlo per me, che i miei happy ending sono quando i buoni si colpevolizzano a vita).

E tu che sei l'autore di questa meraviglia, quando pensi a questi due personaggi che sembravano sulla buona strada per mettersi insieme, come li immagini? Pensi che Campbell, ora che la vecchia è morta (e a lui rimane qualche alito di vita) si salverà in quanto non è più destinato a morire? O pensi che sarebbe una forzatura, che la storia non poteva andare diversamente e che è più sensato e più onorevole per Ally restare solo e avere l'opportunità di impartire numerose lezioni di vita a chi le merita? Questa storia sarebbe maggiormente da "esempio" per i suoi colleghi. Pure io ti ho mandato un po' di turpitudini da leggere.

Recensore Master
31/10/17, ore 10:50
Cap. 4:

Oooooh no :(
L'addio a Campbell tra le braccia di MacLeod (che era sconvolto a dir poco) è statao davvero, davvero tristissimo. Mi dispiace moltissimo per lui, davvero.
Dunque, scusami per questa puerile esternazione di sentimento, ma sono rimasta davvero colpita. Adesso passo alle cose serie. Le indagini si sono chiuse, anche se avevamo scoperto da tempo come questa storia fosse cominciata, in qualche modo doveva finire. Più che altro, il capitolo l'ho letto spaventata dall'inizio alla fine perché pensavo che a morire fosse proprio MacLeod... invece no, è stato Campbell e la cosa mi ha colto letteralmente di sorpresa.
Adesso è tutto finito, ma credo che per MacLeod non lo sarà mai del tutto: chissà che trauma, poveretto, tra l'altro a chi lo potrà mai raccontare che capisca quello che hanno passato prima che gli agenti irrompessero nella stanza? Credo che dovrà convivere da solo con tutti i suoi incubi.
Ad ogni modo... per me è perfetto così. Non vedo perché uccidere MacLeod invece di Campbell. Anche perché tutta la questione dell'invito a casa per Natale è stata straziante alla fine e il dialogo che ne è scaturito è scritto così bene che temo che riscriverlo al contrario non venga così bene per forza di cose. E' sentito, e il parere dell'autore è quello che conta primariamente: qualcuno doveva morire e hai scelto Campbell. E va bene così. Lo accetto e penso che tu abbia avuto ragione. Non cambierei niente di questa storia, godibile e terrorizzante dall'inizio alla fine, accurata in ogni suo aspetto, storico ed empatico.
Con la speranza che la storia terribile della Papessa Nera sia finita per sempre per il nostro eroe sopravvissuto!

Come sempre... bravissimo! <3
_morgengabe

Recensore Junior
26/10/17, ore 12:58
Cap. 3:

Ciao Old, scusa se sono sparita, ma ho passato un brutto periodo per un lutto in famiglia e non avevo la testa per leggere...
Ritorno sul sito e trovo questa tua nuova e bella storia: di solito non mi piace l'horror come genere, non guardo i film e non leggo libri di questo tipo, ma sei capace di scrivere l'horror in modo tale da piacermi, perchè questi misteri della strega Catriona sono molto anche da genere fantasy. 
Mi sembra quasi di respirare la nebbia di Londra di fine ottocento: mi sento un po' Sherlock Holmes che investiga insieme a Mac Leod. L'agente è giovane e sarà anche inesperto, certo però che ha svolto benissimo le indagini sulle morti improvvise dei collegi anziani e ha scoperto la verità.
Ho solo paura che la megera zombie possa fargli del male!
Ho divorato questi tre capitoli e aspetto con ansia il prossimo!
Sei sempre super bravo!
caterina

Recensore Master
26/10/17, ore 12:34
Cap. 3:

E anche l'ex agente che sperava di scamparla e di essere al sicuro tra le mura del manicomio ce lo siamo giocati...
La Maledizione della Papessa nera sebra implacabile e inarrestabile, ma Alistair sta mettendo in fila gli ultimi tasselli mancanti tanto da azzardarsi ad una seconda e addirittura una terza perquisizione nella casa maledetta.
L'ultima per fortuna in compagnia dell'amico e collega, che forse si sente chiamato in causa dato che anche lui aveva partecipato alla spedizione punitiva contro madre e figlio e sembra meno disposto degli altri poliziotti a classificare le morti dei colleghi come "incidenti".
Interessante la figura del libraio armeno, apparentemente collaborativo e disinteressato nel fornire consigli preziosi agli agenti, ma che probabilmente vuole guadagnarci qualcosa, considerando quanto era potente e temuta l'orrida fattucchiera!
Come sempre i paesaggi nebbiosi e crepuscolari della Londra invernale sono degni coprotagonisti degli eventi e contribuiscono a rendere il clima ancora più angosciante e opprimente :3
 

Recensore Master
25/10/17, ore 12:32
Cap. 3:

Realtà dei fatti o farneticazione di un pazzo? Bella domanda, Alistair. Abituati come siamo a pensare in modo razionale, propenderemo tutti per la seconda ipotesi. E nella realtà, sarebbe anche l'ipotesi giusta. Ma questa non è la realtà. Questo è il magico mondo della fantasia, dove tutto è possibile, anche che il fantasma di una strega malvagia torni dalla tomba per vendicarsi di quelli che le hanno ammazzato il figlio.

Allora, in questo capitolo il buon agente McLeod continua nella sua ricerca della verità. E continua anche a scontrarsi con i suoi simpaticissimi colleghi. I quali, più ci penso, più credo che debbano avere un motivo più che valido per comportarsi in questo modo. Le parole di Campbell mi hanno fatto riflettere. "Vedi le cose solo da fuori, come i giornalisti e i giudici, perché non ti ci sei ancora calato dentro". E' una cosa sensata, in effetti, e che si potrebbe applicare anche a certe situazioni contemporanee. E' facile dire che un poliziotto dovrebbe sempre reagire adeguatamente a certe situazioni, ma che ne sanno del nervosismo e dello stress che accompagnano gli agenti praticamente ogni giorno? Su questo, concordo pienamente con Campbell. Ciò non toglie che lui e gli altri veterani avrebbero anche potuto essere un pò meno criptici con il giovane McLeod.

Anche qui, c'è stata una visita della vecchia in nero, e anche qui è morto un agente. Stavolta è toccato ad Adamson, che secondo me tanto pazzo non era. Alistair è riuscito a scoprire qualcosa di più sulla casa e la Papessa Nera, grazie al libraio ebr...pardon, armeno, Kasparian. Ecco, lui è una delle poche persone gentili apparse finora. Ogni tanto è bello incontrare personaggi così. E dopo la chiacchierata, Alistair riesce a convincere Campbell ad andare con lui nella casa della strega.

E qui, meraviglia delle meraviglie (o meglio, orrore degli orrori), trovano una bella sorpresa (bella per me, almeno, che amo i particolari macabri): un cadavere ammuffito, quello di Catriona, con tanto di carte dei Tarocchi a rappresentare gli agenti morti e quelli ancora in vita. Curiose le rappresentazioni delle carte di questi ultimi...chissà come moriranno, e soprattutto se Alistair riuscirà a fermare questo massacro. Il particolare finale, quello della scarpa dalla suola infangata e ancora umida, mi ha fatto venire i brividi. Ora abbiamo la conferma che la vecchia ha a che fare con la Papessa Nera.

Alla prossima settimana!