Catriona... sai che è un nome perfetto? Forse per l'assonanza con Matrona, dà l'idea di quelle madri matriarche: perfide, cattive, stronze fin nel midollo e capaci non di crescere figli ma mostri, degna della madre di Ed Gein, che non sarebbe divenuto il mostro che era se avesse avuto una madre amorevole e sana di mente.
***MacLeod si chiese speranzoso se per caso non fosse bastato l’intervento suo e di Campbell per vanificare l’incantesimo, un po’ come succedeva quando da ragazzino toccava le uova di un nido, e poi chi le aveva deposte percepiva l’odore estraneo e non le covava più.***
Questa è la frase più triste di tutto, non solo perché descrive un'immagine triste ma anche per la metafora dell'abbandono. In fondo a parte Alistaire per il resto sembra un luogo in cui tutti si lasciano andare alla deriva scegliendo di fregarsene di tutto, di ignorare tutto; fingendo di prendersi le proprie responsabilità e di seguire le regole.
***“Ma signore, e quelle carte? Non vedete che sono tutte collegate ai modi in cui gli agenti sono morti? Il carro, la torre, la ruota...”
“Tu sei troppo suggestionabile, ragazzo,” lo interruppe Kelsey. Raccolse le carte, le unì al resto del mazzo e appoggiò il tutto sul comodino. “Ecco qui: i tarocchi cattivi non ci sono più. Adesso va', in Centrale mi aspettano cose importanti.”***
Dai che finalmente il più antipatico crepa! Magari appena portano via il corpo della vecchia gli crolla addosso tutta la casa. ^^
Non è semplice antipatia verso di lui, il fatto è che tra i tanti poliziotti "colpevoli" lui è quello più colpevole, strafottente e menefreghista, mica come Campbell che avrà fatto mille errori, e ciò o rende tanto diverso da Alistaire, ma è molto empatico come quest'ultimo.
Carissimo, dovrei andare in palestra! Vabbè, aspettano loro! Voglio sapere come finisce! :P
Proseguo...
***“Non scavano con questo freddo, la metteranno da qualche parte finché non si riescono a fare le fosse.”***
Vedi che gente strafottente e superficiale! Succedono tante cose da fare mille scongiuri, trovano la vecchia e invece di fare tutto per bene "specialmente con lei" - suggestioni o no, meglio non rischiare - le mettono da qualche parte. Io avrei fatto una pira e dato fuoco. ^^
***Poi, rivolto Kasparian:*** a Kasparian
***raggiunsero la porta d'ingresso, che come al solito cedette dolcemente quando venne abbassata la maniglia.***
mi fai morire più con quel "dolcemente" che col "cedette". ^^ Fa risaltare il contrasto con quello che di agghiacciante possono trovare in quella casa. Io continuo a incrociare le dita perché Charlie e Alistaire si salvino entrambi, ma accetterò la fine che farai fare loro.
***sembrava che qualcuno avesse malamente cancellato con una spugna bagnata tutti i segni che erano stati tracciati intorno alla cornice. Righe di colore rosso colavano giù come sangue imbrattando il vetro.***
Magari c'è davvero qualcuno nascosto. Chissà forse addirittura il figlio - il quale poteva essersi liberato, e una volta tornato a casa aveva fatto credere di esser morto, e pazientemente aveva architettato la sua vendetta aspettando pure per i giusti periodi, così da farli morire di paranoia e di paura prima che di una morte vera e propria. XD Lo so, sarebbe un po' troppo. Domani è Halloween e fantastico più del solito. :)
Aspè, ho altre due idee folli: le ha prese la strega buona perché non è mai stata buona; le ha prese il libraio, che non vedeva l'ora di metterci le mani sopra, e magari è lui che ha combinato tutto quel macello per far credere a cose paranormali perché vuole farci bei soldoni. ^_^
***Dovette armeggiare parecchio, prima di riuscire a far scattare a serratura, quindi per non perdere tempo a richiuderlo. Lo lasciò solo accostato, più che altro nel timore di rimanere poi chiuso dentro.***
Non spezzerei la frase. ... quindi, per non perdere tempo a richiuderlo, lo lasciò solo accostato,... però vedi tu.
***Il giovane agente si divincolò con tutte le sue forze, ma era come cercare di togliersi un collare di ferro, che però si stava inesorabilmente stringendo.***
Lo sai che non molto lontano da dove sto io c'è una cattedrale dove dopo la messa della domenica i fedeli si mettono in fila per farsi mettere attorno al collo il collare di ferro che secoli fa aveva tenuto il santo del luogo legato a una pietra per non so quanti anni. Io quel collare di ferro l'ho provato ma leggere questo capitolo e pensare a quello... farò gli scongiuri per tutto il giorno.
E sono arrivata alla fine. Certo, mi è dispiaciuto molto che Campbell crepasse e mi piacerebbe tanto rivederlo vivo e vegeto in un'avventura meno raccapricciante per lui, ma è anche vero che un finale tragico e lacerante è più bello e fa sognare più di un lieto fine (parlo per me, che i miei happy ending sono quando i buoni si colpevolizzano a vita).
E tu che sei l'autore di questa meraviglia, quando pensi a questi due personaggi che sembravano sulla buona strada per mettersi insieme, come li immagini? Pensi che Campbell, ora che la vecchia è morta (e a lui rimane qualche alito di vita) si salverà in quanto non è più destinato a morire? O pensi che sarebbe una forzatura, che la storia non poteva andare diversamente e che è più sensato e più onorevole per Ally restare solo e avere l'opportunità di impartire numerose lezioni di vita a chi le merita? Questa storia sarebbe maggiormente da "esempio" per i suoi colleghi. Pure io ti ho mandato un po' di turpitudini da leggere. |