Ciao^^
Ahah, l'abominevole miscela! Se penso a quanto ne ho bevuto...
Detto ciò, molto bello anche questo capitolo. Il ferito sta un po' meglio, ma a questo punto è Maturin, ovviamente, che come suo solito ha vegliato e digiunato senza minimamente pensare a se stesso, e come ovvia conseguenza crolla per la fatica.
Il capitolo si chiude con la suspense: cosa sarà mai successo?
Di nuovo complimenti per come riesci a rendere bene il "clima" dei libri di O'Brian. Non è che avresti tempo di finire quello che lui ha lasciato incompiuto?^^

Ciao^^
la situazione si fa sempre più drammatica. Riesci come sempre a rendere molto bene il clima di sofferenza sia del ferito che di tutta la nave. Considerati gli spazi angusti, è ovvio che quelle navi diventavano un po' come famiglie, nel bene o nel male.
Tutti hanno piccole commoventi attenzioni per Pullings, nel tentativo di aiutarlo quanto più possibile. Addirittura Maturin, che non dimentichiamo è quello che ha sezionato e messo sotto vetro due agenti francesi, si prodiga cantando una ninna-nanna in gaelico per il poveretto.
Davvero un bel capitolo, complimenti!^^

Ciao^^
Ahah, il Maschione di prua! Sono morto dal ridere! Peraltro complimenti, perché sei anche riuscita a inserire nella tua storia una delle caratteristiche celebri di Maturin, ovvero la sua cronica incapacità di imparare i termini nautci. E dire che i termini medici non sono mica meno complicati...
A prte ciò, come era da aspettarsi, il povero Pullings peggiora, gli viene la febbre e non riesce ad alimentarsi. Immagino il patimento, poveretto. E con lui, naturalmente, il patimento, di tipo diverso ma sicuramente ugualmente intenso, di tutti coloro che gli voglono bene.
Sei sempre bravissima, è un piacere leggerti, complimenti!^^

Ciao^^
la situazione naturalmente si complica. Ovviamente, senza asepsi, con le procedure mediche dell'epoca...
Comunque, il nostro eroe passa una notte terribile, e questo ovviamente suscita in tutti, ma in Jack Aubery in particolare, i ricordi strazianti di notti del genere che l'hanno preceduta, seduti al capezzale di qualche amico sofferente con la consapevolezza della propria impotenza di fronte al dolore.
Sempre molto bella questa vicenda, complimenti!^^

Ciao^^
accidenti che catturone... se penso che una volta facevano così veramente...
In ogni caso, tutto descritto benissimo, dalle procedure mediche dell'epoca alle emozioni dei vari pertecipanti al dramma, tra preoccupazione, pena e dolore.
Il povero Pullings è decisamente ridotto male, e se non fossi già sicuro che le cose andranno alla fine bene, posso dirti che sarei decisamente preoccupato!
Bravissima e alla prossima!^^

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Ciao^^
eccomi qui, ero troppo curioso di leggere il seguito. Sempre molto ben scritta e molto aderente ai personaggi di O'Brian, anche nei dialoghi e nel linguaggio che hai scelto.
Il povero Tom se la passa decisamente male e con lui anche Aubrey, che in effetti è molto affezionato a ognuno dei suoi uomini, compreso il devastante "goffo" Davis e Killick.
Maturin fa del suo meglio per assisterte Pullings. Chiaramente sappiamo già come va a finire, nel senso che Pullings sopravvive, anche se con un'orribile cicatrice in faccia, ma leggerti non manca comunque di emozionarmi.
Complimenti e alla prossima!

Ciao, piacere di conoscertiì^^
io di solito non leggo fanfic, ma ogni tanto faccio qualche incursione in fandom a me noti. Devo dirti che non mi sono affatto pentito di essere passato di qua: la tua storia è molto IC, come si dice, i personaggi sono quelli di O'Brian pari pari. In effetti, l'episodio del ferimento di Tom Pullings è trattato un po' di sfuggita (io ho letto tutti i libri, compreso l'ultimo rimasto incompiuto e visto il film) e diciamo che la tua storia ha riempito il "buco". Mi è paiciuto molto che tu abbia scelto di non indulgere in lamentazioni "mediterranee", in fin dei conti nella marina inglese dell'epoca quello che succede a Pullings era all'ordine del giorno e la gente più o meno ci aveva fatto l'abitudine, nondimento sei riuscita a descrivere molto bene la preoccupazione e il dolore di tutti i personaggi coinvolti, rispettando il carattere che O'Brian ha dato loro.
Quindi complimenti, questo capitolo è stato davvero una lettura piacevole, adesso me la metto nelle seguite e mi leggerò anche gli altri.^^

E mi sono divorata anche questa ahaha!!!non conosco il fandom ma questo Tom sembra proprio il personaggio adatto da tormentare, certo che l hai fatto proprio soffrire, beh, ho troppo goduto....ma perché sono cosi sadica ^^Fic di questo tipo dovrebbero durare tremila capitoli x me!!!complimenti ancora

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Sono cosí fiera di questa storia ** é scritta benissimo, in modo scorrevole, ma non manca certo di particolari. I personaggi sono perfettamente IC e si avverte la tua conoscenza del mondo creato da O'Brian. Poi va beh, che te lo dico a fare... L'Hurt/Confort é sempre bene accetto hahahah. P.S. sarebbe che adesso voglio la mia tazza di caffé. (Killick sempre nel cuore)