Recensioni per
The Silence Remains
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 87 recensioni.
Positive : 87
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/09/18, ore 17:40

Tesorooooo, ma guarda per me puoi continuare per l'infinito e oltre, lo sai quanto ami le tue Starker.
Okay, okay, stiamo tutti calmi adesso! Questo capitolo io l'ho tipo amato tantissimo, non ce la posso fare. Me lo sono immaginato il povero Peter, impossibilitato dal muoversi, fragile, mentre gli altri parlano davanti a lui. La verità è che Peter sa essere forte quanto debole, è come il vetro, affilato ma che se cade si rompe in mille pezzi. Credo che lui non si senta neanche all'altezza di stare vicino agli Avengers, quelli che considera i suoi eroi, mentre lui si sente così... fuori posto. Quando si è allontanato per andare sul tetto ho pensato, non è che ora questo fa qualche sciocchezza? Secondo me lo stesso pensiero ha attraversato la mente di Tony, perché quest'ultimo gli va dietro e da inizio ad un dialogo profondo e che ho amato alla follia: Peter mente, dice di stare bene, ma Tony lo sa che non è così, lui sa tutto, vuole prendersi cura di lui, vuole stargli vicino, non vuole lasciarlo da solo. Gli dice che si è preso delle responsabilità che nessuno gli ha chiesto di prendersi, e ha ragione, anche se Peter, poverello, credo non lo faccia neanche a posta, perché il senso di colpa può anche ossessionarti. E poi gli dice che lasciarsi andare ai sentimenti non è da deboli, e mai cosa fu più vera, io sono d'accordo. Come dice anche Tony... poi ci sarà tempo per parlare anche d'altro. E poi vediamo Peter ringraziarlo e lui baciargli la fronte, ma io muoio venti volte. E' bellissimo tutto ciò, ma poi al tramonto, ma come si respira, dimmi come?
Quindi il prossimo sarà l'ultimo capitolo? La sofferenza è grande e le tue storie bellerrime, #ionevogliodipiù.
Bellissimo capitolo tesoro, l'ho adorato T_T

Recensore Master
30/09/18, ore 16:18

Ed eccomi di nuovo da te carissima <3
Oh, finalmente uno sprazzo di luce!!
Nonostante mi aspettassi che la storia evolvesse in questo modo, è stato emozionante scoprire come ci saresti arrivata, e hai fatto benissimo ad aggiungere un capitolo in più: la situazione si sta stabilizzando, ma ci sono ancora un sacco di questioni irrisolte ed è giusto che Tony e Peter abbiano ancora un po' di tempo per capire i loro sentimenti e fare chiarezza una volta per tutte sulla natura del loro rapporto. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai fatto interagire i due sia nella prima che nella seconda parte del capitolo: se, da una parte, negli attimi immediatamente successivi alla tragedia Tony sembra quasi scocciato con Peter (ma noi sappiamo che non è così, perché Peter stesso non può sapere quanto Tony si stia dannando l'anima nel vederlo in quello stato – e il suo apparente distacco altro non è che un modo, per quanto brutale, per spingere il ragazzo a reagire), dall'altra, non appena il nostro Iron Man raggiunge il suo Bimbo Ragno in cima alla gru sono l'apprensione e, soprattutto, il sollievo ad impadronirsi del suo animo: nell'aatimo esatto in cui sente di nuovo la voce di Peter – e quanto deve essergli mancata per tutto il tempo forse non lo sa nemmeno lui – il cuore gli si riempie di un caleidoscopio di sentimenti contrastanti. Il pensiero poi che Peter si sia aperto con lui, PER LUI (bellissimo questo passaggio!), lo rende talmente orgoglioso e lo commuove al punto tale che io non ho fatto nessuna fatica e figurarmi distintamente l'espressione di pura gioia e sollievo che deve avergli levigato il viso in quel momento. Ero emozionata io per lui, figurati. Certo, il trauma non può essere già dimenticato, ma Peter finalmente si è lasciato andare, dopo aver preso coscienza che il dolore non si supera evitandolo, ma solo attraversandolo (frase rubata a Cesare Pavese, almeno credo: il mio cervello ormai totalmente fritto mi impedisce di ricordare con esattezza l'autore di questa massima). C'è ancora tanta strada da fare ma ora il ragazzo sa di non essere solo, "e chi non è solo non fallisce mai.": Tony è con lui, pronto ad offrirgli una spalla su cui piangere tutte le volte che ne avrà bisogno (e anche altro se lo vorrà, ma questa particolare questione spero che l'approfondirai nell'ultimo capitolo XD). Essere Spider Man, avere i poteri che Peter ha, comporta certamente delle enormi responsabilità, ma nemmeno un individuo con la forza incredibile che ha lui può sorreggere l'intero mondo sulle spalle: è ora che il ragazzo lo capisca, anche se la sua coscienza probabilmente non si libererà mai del peso di quelle otto innocenti vite spezzate. Ma Peter sa di non essere un assassino, e già questa consapevolezza fa una notevole differenza.
Ti chiedi se sono sollevata? Sì, enormemente. Adesso aspetto la degna conclusione di questa storia difficile e meravigliosa allo stesso tempo: so già che mi entrerà nel cuore, come già ci sono entrati Tony e Peter, e come ci sei entrata tu.
A presto e un bacio grande :****

padme

Recensore Veterano
30/09/18, ore 14:30

Io non ce la faccio. No, davvero. Ho bisogno di un attimo per riprendermi. Sono arrivata alla fine del capitolo, convintissima che sarebbe stato l'ultimo, quindi avevo il cuore e lo stomaco in subbuglio perché - per quanto bellissimo - mi mancava comunque qualcosa. Arrivata all'ultima frase, mi sono presa qualche secondo di pausa per pensarci ed assimilare bene tutte le parole che avevo appena letto. Ed eccole ... Le tue piccole note a fine capitolo. Posso stappare una bottiglia al pensiero che settimana prossima troverò un altro capitolo? Grazie, per questa bellissima notizia. :3 Mi e' piaciuto, tantissimo. Nella parte iniziale hai attraversato il momento cruciale, quello appena dopo l'incidente. Gli adulti si ritrovano a non sapere cosa dire o fare, pronunciando semplici frasi di circostanza, quando invece ci metti di fronte ad un Peter che ha semplicemente bisogno di ... Altro. E Tony, lo sappiamo com'è fatto. Ciononostante e' stupendo il modo in cui gli rimane vicino, anche semplicemente dicendogli "Ti scriverò tutti i giorni". Ma quanto amore sono. QUANTO AMORE. Una stretta al cuore, proprio. Sei riuscita a descrivere benissimo il modo in cui il nostro piccolo Spider Man si sente, così come sono trasparite anche le emozioni di Tony nei riguardi di tutta la situazione. La parte finale .... Ragazza mia. Perfetta. Entrambi seduti a strapiombo. Un discorso toccante e perfetto. Non ho niente da dire, davvero. Per quanto si possa amare una persona, noi esseri umani non finiremo mai di ferirci a vicenda, spesso senza volerlo. Ma forse e' anche questo il bello dell'essere umani, non pensi?
Sono curiosa di vedere come hai intenzione di concludere il tutto.
Un bacione,
Eli.

Recensore Master
29/09/18, ore 19:49
Cap. 3:

Ciao tesoro **
Oh allora, quante cose, sono contenta che tu abbia deciso di prolungare un pochino di più la storia, di Starker non ce n'è MAI abbastanza.
Io ovviamente ho amato alla follia il primo pezzo, penso che una cosa bellissima di questa storia sia il fatto che hai messo in evidenza le debolezze, non solo di Peter che in genere viene visto come il più fragile, ma anche quelle di Tony, in genere quello più forte fra i due. E ho amato quanto ha portato via Peter, si è preso cura di lui e gli è rimasto accanto. Posso dirti che mi è piaciuto tantissimo anche come hai descritto l'attacco di panico, è stato realismo, e a quel punto Peter mi è sembrato più turbato e fragile che mai. Ho adorato poi la chiacchierata fra Tony e Bruce, quest'ultimo ha detto delle cose giuste, ovvero che l'altro dovrebbe prendersi le sue responsabilità e fare l'adulto. Non ci vuole un genio per capire che il buon Tony ha perso la testa e non sa neanche più nasconderlo. E poi c'è Peter che ancora gli fa prendere i colpi, andandosene a zonzo come se nulla fosse. Povero bambino, è da amare e basta, ci pensi lei signor Stark. E nulla, è stato un capitolo forte dal punto di vista emozionale con un finale che ti fa dire: OMG E ADESSO?
Che dire, sempre felice di legger qualcosa di due riguardo questa fantastica coppia.
A presto e un abbraccio **

Recensore Veterano
29/09/18, ore 18:15

Ma che amori che sono!😍
Sinceramente mi aspetto tante scene dolciose tra di loro in futuro, i meglio, le desidero, perché con la Marvel non si sa mai.

Nuovo recensore
27/09/18, ore 21:36

Ciao, tesoro, eccomi qui per lo scambio recensioni. ^^

Aiuto… questa mini-long si prospetta un altro piccolo capolavoro.
Il tema che hai deciso di affrontare è molto forte e sicuramente toccante; nemmeno io sono esperta in materia, ma credo che il chiudersi in se stessi a livelli estremi - nel caso di Peter, il mutismo totale - sia assolutamente realistico e struggente.
E immaginarmi Peter che non parla, che risponde solo scuotendo la testa in segno di assenso o di diniego e che si è completamente estraniato dal mondo è una cosa che mi distrugge.
Tengo davvero tanto a Peter e questo lo devo solo a te, perché mi sono affezionata tanto a lui proprio grazie ai tuoi scritti… e vederlo così distrutto è tremendo.
In tutto questo, poi, Tony non demorde: ogni giorno la fatidica domanda, ogni giorno è un tentativo di riavvicinamento, ogni giorno è con la speranza che Peter gli risponda.
E quando finalmente lo fa, quando accetta di vederlo, non gli dice però come sta, e quindi Tony resta comunque in bilico.
Il senso di colpa di Peter è tanto grande che rischia di rimanere schiacciato e oppresso da un momento all'altro.
Ed io spero con tutta me stessa che Tony lo salvi.
Perché Peter è Spider-Man, Peter salva le persone; ma in questo caso è lui quello che va salvato, e solo Tony può farlo.
Che altro dire, tesoro… non vedo l'ora di continuare perché questa storia mi ha già conquistata e sono solo al primo capitolo.
Complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
24/09/18, ore 22:37
Cap. 3:

Ciao, cara, eccomi di nuovo da te ^^
Avevo pensato di recensire la flash (per una volta) gioiosa della raccolta (che comunque commenterò a breve, perché mi è piaciuta tantissimo), ma poi sono tornata sui miei passi e ho deciso di proseguire con questa storia, la quale, devo dirti la verità, in qulche modo mi tocca molto da vicino. Già, perché devi sapere che il Piccolo Padawan al momento... non parla. E tu ti chiederai "ha solo tre anni, che cosa dovrà mai dire?", ebbene, pensavamo anche noi che questa domanda fosse lecita, ma in realtà non è così: se un bambino entro i due anni non dice un tot di parole e non è in grado di elaborare una frase semplice, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va. Non sto qui a specificare cosa non abbiamo passato nell'ultimo anno, tra logopedisti, foniatri, neuropsichiatri, psicologi e diagnosi pronunciate magari solo a mezzabocca ma comunque sufficienti a farti accapponare la pelle (il tutto mentre ero incinta del Piccolo Sith, naturalmente: non so nemmeno come abbia fatto ad uscirne viva). Resta il fatto che il Piccolo Padawan ad oggi non parla: fa un sacco di versi, ha una mimica incredibile per farsi capire a gesti, ma non ha mai detto nemmeno una volta "mamma". E' una sorta di mutismo selettivo che stiamo cercando di abbattere ma che, per adesso, rimane un muro quasi impossibile da scalfire; il punto è che fin che rimane con noi è un conto – io, che sono pur sempre sua madre, riesco bene o male ad intuire quello che vuole e di cui ha bisogno anche se non parla, almeno la maggior parte delle volte (in alcuni casi invece no, non capisco, ed è una sensazione che non auguro a nessuno di provare) – ma fuori di casa è un altro (non abbiamo avuto una bella esperienza al nido e adesso che ha iniziato la materna ho paura che possa ripetersi lo stesso loop). Tutto questo per dire che, pur con tutte le ovvie differenze, io Tony lo capisco. So perfettamente cosa si prova quando una persona a cui vuoi un bene dell'anima non comunica con te, e non importa se si tratta di sentimenti posti su piani diversi, l'amore è sempre amore, e la preoccupazione è sempre la stessa. Ci si sente impotenti, nonostante la piena consapevolezza di essere gli unici a poter far qualcosa – ma non si sa cosa, non c'è un manuale con le istruzioni per l'uso in questi casi, si procede a tentoni essendo però coscienti di avere il 99,99 % delle possibilità di sbagliare. Almeno Tony sa a cosa è dovuto il mutismo di Peter, e in qualche modo si attiva per aiutarlo, perché per lui farebbe di tutto, farebbe tutto ciò che è in suo potere e anche di più, pur di restituirlo a se stesso, per il bene del ragazzo prima di tutto, perché l'amore è questo, è mettere l'altro davanti a sé (e questo Tony lo sta imparando passo dopo passo). Io ancora non so perché il Piccolo Padawan non parla, se è solo questione di tempo o c'è qualcosa di peggio sotto (puoi facilmente immaginare allo spettro di quale condizione io mi stia riferendo), quel che è certo è che farò tutto il possibile per aiutarlo, esattamente come Tony... e poter sperare che lui ci riesca magari potrà dare un po' di fiducia anche a me per ottenere lo stesso risultato. Leggo questa storia in bilico tra il piacere che mi dà ogni tua interpretazione del rapporto tra Peter e Tony e il groppo alla gola che deriva dal sapere esattamente come si sente quest'ultimo; per cui, sì, non ti preoccupare, hai saputo descrivere benissimo il senso di angoscia opprimente che ti assale in questo genere di occasioni. Certo Peter non è un bambino, e ha tutti gli strumenti per riprendersi dallo schock che questa terribile esperienza gli ha procurato, grazie anche e soprattutto all'aiuto di Tony e dei suoi amici (mi ha fatto una tenerezza assurda Ned in questa occasione: vuole bene a Peter, e se gli succedesse qualcosa – se Peter alla fine decidesse di compiere un gesto assurdo – lui per primo ne rimarrebbe distrutto).
Scusa se mi sono lasciata andare a questo sproloquio: forse non era necessario ma volevo farti capire fino a che punto questa storia mi coinvolga. Poi puoi immaginare che non abbia molte possibilità di parlarne con qualcuno, e a volte diventa tutto molto pesante da gestire.
Aspetto con ansia l'ultimo capitolo, sperando in un lieto fine, naturalmente ;-)
Un bacione grande e... grazie :*

padme

Recensore Master
24/09/18, ore 22:29
Cap. 3:

Cara Miryel,

Eccomi finalmente a recensire la tua storia! Dice bene Bruce: “l’unica cosa che non funziona è la realtà.” Sulla carta è tutto perfetto, ma convivere con la propria fallibilità, sopravvivere quando alcuni sono morti, è tremendo. Un pensiero che ha scatenato (tra le altre cose) anche Civil War stesso e che Stark ben conosce, ma… come spiegarlo a un giovane Parker. Hai colto un tassello importante in questa storia: che l’Uomo Ragno non è disincantato come un adulto, ma è uno che crede nelle seconde opportunità. Non è un caso, forse, che coso là, come si chiama, Loki ecco, prenda con lui un hot dog in un notissimo episodio a fumetti.

Ma non tutto si può aggiustare e credo che questa sia una consapevolezza amara che solo l’età adulta porta con sé. Purtroppo. L’ultima parte della shot mi è molto piaciuta perché Ned è proprio lui – la spalla per eccellenza – e l’intera situazione si avvia verso una svolta. In fondo, se Peter desidera davvero vedere il luogo del delitto c’è uno spiraglio per riprenderlo dal tunnel in cui è precipitato. O forse no?
Nell’attesa (ma te pare taglia’ così il capitolo XD) ti dico che è molto bello questo tuo fragile Peter letto attraverso gli occhi di Stark. Lo hai analizzato bene questo adolescente anche inserendo un significativo gap temporale tra l’incidente e questo momento. In tal modo l’intensità della storia è aumentata. Approvo anche la presenza di Bruce, che qui fa da saggio contraltare a Tony ed è davvero funzionale al contesto che descrivi. E quindi niente, mi prenoto per il prossimo capitolo e mi aspetto fiumi di lacrime, perché è un trauma insuperabile fallire come supereroe, forse. Ah, e zia May: anelo a un chiarimento anche con lei, ma mi rendo conto che sarebbe straziante… come si fa?

Un caro saluto e a presto per questa shot che, come spesso succede, è lievitata! Ma è un bene e poi dai, ti sei contenuta: solo quattro capitoli… ^^

Un carissimo saluto e dimmi se devo preparare i fazzoletti e aspettarmi di vedere il mascara stile Profondo Rosso (o Infinity War, ormai diventerà sinonimo di lacrime). ^^
Shilyss

Recensore Veterano
22/09/18, ore 23:25
Cap. 3:

TADAAAAAN. Son salita su EFP così giusto per fare un giro in un tranquillo sabato sera di relax e ho trovato la tua risposta che praticamente insinuava nella mia testa la speranza che tu avessi aggiornato ed eccolo qui, il capitolo. Ok. Penso di essere abbastanza straziata nell'animo dopo averlo letto - non so se sia stata un'ottima idea buttarmici a quest'ora quando il mio cervello e' molto debole emotivamente parlando. Io sono innamorata di Tony Stark. Mi e' venuta voglia di rivedermi tutti gli Iron Man e persino il film con il nostro magnifico Peter. :3 Ormai non ce la faccio ... Ogni volta che li rivedrò sullo schermo, non potrò fare a meno di immaginarmeli insieme. Mi hai mentalmente deviata - grazie, adoro questa cosa! *w* Detto ciò ... Mi piace anche l'introduzione di Banner. L'ho sempre visto come un personaggio molto pacato, in grado di comprendere le situazioni altrui - pacato quando non si scatena Hulk, ovviamente. E questa amicizia che hai descritto con Tony e' così sincera e genuina. Tony ha bisogno di qualcuno che gli dica le cose come stanno - bravo Banner. Chi e' l'adulto della situazione? Fa' male sentirselo dire perché spesso e volentieri quando ci troviamo di fronte al desiderare un'altra persona, siamo spaventati a morte. Ed e' così a tutte le età. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Un bacione,
Eli.

Recensore Master
22/09/18, ore 16:29
Cap. 3:

Broken Heart è il mio cuore perché io come farò ad aspettare un’altra settimana dopo questo meraviglioso capitolo? 
Ciao tesoro, qui è tua moglie che ti scrive e che ti dice contenta che è felicissima di sapere che hai voluto aggiungere un capitolo ai tre di partenza, perché questa storia è magnifica e dovrebbe non finire mai più *_____*
Miliardi di punti in più perché hai inserito il flashback: prima di tutto ti trovo sempre più brava, sempre più attenta nelle scene descrittive. La scelta lessicale si amplia di più ad ogni capitolo che scrivi, ad ogni storia che pubblichi. Ero già dentro, immersa in questo mondo invece che nella vita di tutti i giorni, alle prime due righe, alle prime parole lette. È molto IC Tony che afferra Peter e lo porta via grazie all’amico di sempre, mi ha riportato ai tempi tragici di Civil War e ai meravigliosi tempi di SpiderMan Homecoming. Splendido, già dall’inzio ero in brodo di giuggiole. Peter è sconvolto, completamente a pezzi, ma Tony per un momento riesce a riportarlo tra i vivi, purtroppo non riuscendo realmente ad aiutarlo, ma anzi assistendo impotente al modo in cui muore dentro e al modo in cui decide del tutto di spegnersi pur di non provare più nulla. È stata così viva, piena e sincera questa parte che hai descritto, il modo in cui ci hai sbattuto questi sentimenti graffianti, che di nuovo mi sono emozionata tantissimo e sono rimasta senza parole. Fa male, fa malissimo, ma questo accade quando si legge un testo ottimo, vero. Si provano emozioni, si provano a 360 gradi. 

Milioni di complimenti per il modo in cui hai gestito Bruce. Già nello scorso capitolo era stato citato e qui lo troviamo in scena, e sono rimasta con gli occhi spalancati per il modo in cui è perfettamente IC. Oltre il fatto che io amo la BROTP tra loro due. Fin dai tempi di Avengers, loro due si sono trovati, Tony è stato il primo, ancora prima di Natasha, a trovare il modo giusto per interagire con lui, a capirlo, a vedere il genio dietro il mostro verde. Ricordiamoci che Bruce torna a New York a combattere grazie alle parole di Tony e che Tony sapeva sarebbe tornato, ne era certo. Questo splendido rapporto, proprio così come è, è stato bellissimo ritrovarlo qui e leggerlo così perfetto. Sono gli stessi due amici folli che hanno creato Ultron, che si sono sempre spalleggiati. Non è assurdo quindi che Bruce capisca Tony, che sia l’unico ad aver capito la natura profonda dei sentimenti di Tony per Peter. È molto dolce quando è solo Bruce, e infatti anche qui cerca di consolarlo, ma anche di farlo ragionare così come farebbe ogni buono e valente amico. Altro IC? Ned. Perfetto. Tutta la chiamata è stata perfetta, i gesti di Tony (tutti cavolo, tutti!) sono estremamente studiati, lo hai osservato perfettamente o forse ormai adesso lo senti nel sangue perché io leggo e vedo il Tony Stark dell’MCU. Perfettamente lui. 
Straziante Ned che piange, straziante il dolore di Tony e anche i tentativi di Bruce di volerli aiutare entrambi. Ci hai lasciato con il fiato sospeso e io aspetto trepidante il loro confronto finale. 


Ma quanto sei brava? Io ormai non so più come dirtelo. Sei magnifica! Questa storia è stupenda, davvero. Come tutte le tue *____* 
A presto tesoro! 

Recensore Master
22/09/18, ore 15:18
Cap. 3:

Volevo tenermela per domani o per lunedì, ma non ce l'ho proprio fatta e, non appena ho letto, ho avuto la compulsione a recensire immediatamente! Che dire? Questo capitolo è veramente un capolavoro e mi piacerebbe poter pensare che, magari, in un'infinitesima parte, è anche merito mio (perché ho insistito per avere un capitolo in più, o magari anche centoventi... e per il pezzetto in cui Tony, nel flashback, riesce a comprendere meglio di chiunque altro il panico e l'orrore che prova Peter perché anche lui ha provato lo stesso dopo i fatti di Sokovia). Davvero, ho amato ogni parola, è semplicemente perfetto.
La prima parte, il flashback, è un capolavoro di emozioni, di concitazione, di eventi... è Tony che tira fuori Peter dalla situazione e lo porta via, cerca in ogni modo di confortarlo, facendogli sentire più che può la sua presenza, il suo affetto, la sua comprensione. Ecco, lì è stato veramente il Tony che avrei voluto vedere, peccato che questo sia accaduto prima e che lo stronzo lo abbia fatto poi... ma meno male che se lo dice anche da solo! Ho vissuto ogni scena con l'angoscia e l'ansia, come se fossi anch'io in macchina con loro e vedessi lo sgretolarsi progressivo di Peter sotto il peso dolorosissimo della consapevolezza di ciò che non è riuscito a fare... e Tony sempre vicino, sempre tentando di contenere le sue angosce e i suoi sensi di colpa. Veramente meraviglioso!
E la seconda parte, poi, è stata... eccezionale! Hai reso Banner perfettamente, era proprio lui al 100% (e non quella macchietta che hanno osato proporre in Infinity War!), e non poteva che essere lui a accogliere Tony e a aiutarlo, non solo perché è un suo caro amico, ma anche e soprattutto per la sua esperienza personale. Se c'è qualcuno che deve convivere ogni giorno con il peso di enormi sensi di colpa, quello è proprio Banner. E' un personaggio profondamente tragico, ma riesce lo stesso ad essere dolce e comprensivo e per questo è anche uno dei miei personaggi preferiti (in alcune vecchie ff l'avevo shippato con Pietro Maximoff... vabbè questo la dice tutta!). In questa parte hai alternato alla perfezione momenti drammatici (quando Tony controlla ansiosamente il cellulare, poi la scoperta della fuga di Peter, il pianto di Ned... oh Tony, ma possibile che non li sai proprio trattare questi poveri ragazzi???) a momenti addirittura esilaranti. Cioè, mi sono rotolata quando ho scoperto che TUTTI sanno che Tony è innamorato di Peter, ma che per gli altri è una cotta passeggera, mentre Banner ha compreso quanto quel sentimento sia importante per il suo amico. E gli accenni a Hulk... beh, alla fine dello scorso capitolo non mi sarebbe dispiaciuto che Hulk avesse rifilato un paio di bei ceffoni fatti bene a Tony! Che invece qui, finalmente, ammette di essere stato uno stronzo e un codardo...
«In tempo per non cedere e ricambiare», spiegò e sperò con tutto se stesso di non vedere Banner perdere la calma e dover affrontare la questione con il gigante verde, perché ci mancava solo quel confronto ed era davvero a posto.

«È una vita che ti lagni su quanta paura hai di esser visto da lui solo come un padre ed ora che hai la conferma che non lo pensa, lo hai scansato?».

«Non è questo, Bruce! E se ci penso mi sento davvero un imbecille. Avrei potuto ricambiare, dargli prova che il suo non è un interesse a senso unico ma… come si fa a vivere con la consapevolezza che sei l’unico motivo che tiene in vita qualcun altro?».

«Non puoi esserlo? Non vuoi questa responsabilità addosso? È solo un ragazzo, Tony! Per una volta penso che tu invece debba fare l’adulto e prenderti le tue responsabilità per il bene di qualcuno e non pensare solo al tuo!».
Ecco, ho letteralmente adorato questa parte, veramente IC non solo nei personaggi ma anche nello stile, che mescola il dramma della situazione all'ironia, proprio come accade nei film Marvel. E che dire delle parole di Banner? Una standing ovation per lui, ha detto proprio quello che avrei voluto dire io, solo che io l'avrei fatto nelle vesti di Hulk... XD
Ultime due osservazioni che mi sono venute fuori dalla lettura di questa storia:
Tony DEVE agire. Sa che Peter è scappato e deve muoversi per cercarlo, non solo perché è preoccupato per lui, ma anche perché solo facendo qualcosa tiene a bada i pensieri negativi, e questo è assolutamente IC con Tony, è tutto lui. E poi, in genere, lui è più bravo con i fatti che con le parole, anche quando deve dimostrare i suoi sentimenti...
Tony risponde a Banner che non vuole che Peter viva solo per lui. Interessante, perché questo è stato proprio il punto centrale dell'ultima OS che ho scritto. Dunque, Tony afferma di non volere che Peter dipenda da lui e che lo fa per il suo bene, e in teoria è tutto legittimo e giustissimo. Però poi io mi chiedo: quanto è giusto che sia lui a decidere per Peter? Chi gli ha dato il diritto di giudicare cosa sia meglio per lui? E se il meglio per Peter fosse proprio vivere in funzione di lui? E quindi mi viene da pensare che anche questo in realtà sia solo un alibi per Tony, per evitare di esporsi troppo e di impegnarsi fino in fondo: già, perché se davvero per Peter la cosa migliore fosse legarsi a lui fino in fondo, allora lui dovrebbe prendersi le sue responsabilità, accettare e ricambiare senza risparmiarsi l'amore del ragazzino. E forse, e dico solo forse, Tony non è comunque pronto per una cosa del genere...
Insomma, questo capitolo è stato talmente bello e ricco di spunti da avermi non solo incantata, coinvolta, emozionata e divertita, ma mi ha anche dato tante cose su cui riflettere... e questo è quello che fanno i veri, grandi scrittori.
Tantissimi complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
22/09/18, ore 11:45

Tesoro **
M alo sai, si vede proprio che ti piace scrivere del POV di Tony. Semplicemente perché la sua introspezione è così splendida e i suoi pensieri così teneri. E' proprio vero che Peter gli confonde le idee, in genere è il ragazzo quello in difficoltà, che non sa come approcciarsi, qui invece assistiamo alla situazione opposta: Tony non sa mai cosa dire o cosa fare, Peter è talmente fragile - come un cristallo - che teme che qualsiasi cosa o parola sbagliata possa frantumarlo. Per non parlare poi del sentimento che li lega che farcisce il tutto di angst, perché c'è la solita cosa del "Non possiamo". Ma da come il capitolo si conclude, ho l'impressione che Tony abbia deciso di mandare a quel paese la ragione per buttarsi in qualcosa... che potrebbe essere pericoloso, ma alla fine chissene [?] Tra l'altro, vedere il mio piccolo Peter in queste condizioni mi spezza decisamente il cuore, quindi Tony, ti prego, dagli una mano come solo tu sai fare. Titolo azzeccatissimo per il capitolo, mi è tanto piaciuto, e questa storia è un perfetto mix di dolcezza e amarezza.
Alla prossima tesoro **

Recensore Veterano
22/09/18, ore 11:09
Cap. 3:

Ehi!
Incredibile, finalmente riesco a palesarmi. Ho letto tutte le tue Starker e le ho amate tantissimo, purtroppo però la vita è un male che incombe perennemente ma, a dispetto suo, non potevo ignorare questo capitolo: mi ha troppo emozionata.
La prima parte è stata a metà tra una stilettata nel cuore e occhi a cuoricino per quel patato di Tony che non posso che amare nella sua versione mama bear e avrei voluto formare una sorta di catena del tipo "Tu consola Peter (povero cucciolino 😢) e io consolo te". Ma questa è una cosa che mi nasce spontanea ogni qualvolta si parli di lui quindi passiamo oltre ahah.
Giuro, è straziante vederli così. Pete che non riesce ad impedirsi di sprofondare in quel baratro da cui, prima o dopo, tutti gli Avengers sono stati risucchiati e Tony che non riesce a trovare il modo per fermarlo in tempo, forse proprio a causa dei sentimenti che sente di provare per il ragazzo ma che è impegnato a combattere.
Questa lotta emerge per tutto il capitolo e sono troppo contenta che tu abbia inserito il personaggio di Bruce perché, lo credo anche io, è davvero la persona ideale per aiutare Tony in questo momento; sa perfettamente bilanciare l'essere duro con l'essere comprensivo ed è ciò che serve al suo migliore amico.
Mi uccide troppo vederlo devastato dai sensi di colpa🙈
La telefonata con Ned l'ho trovata super IC e anche per lui mi è dispiaciuto un casino: insomma, anche io sarei preoccupata a morte per la mia BFF (ahah, oddio, questo gergo da elementari che mi esce prepotente).
Sigh, il luogo del delitto, piango. L'istinto di mettermi a urlare a squarciagola «NON è un delitto!! Peter, non tormentarti così, per favore.» è immenso. Mi sale il desiderio di entrare nel testo per fargli capire che se non fosse intervenuto sarebbe stato molto peggio e che non poteva fare di più. Speriamo che Tony riesca a migliorare in parte la situazione (e che si decida a rispondere a quel bacio😍).
Miryel, sei davvero bravissima e adoro il modo in cui scrivi di questi due, riesci a dargli vita. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo - anche se sarà l'ultimo, uffa - e per ora ti faccio tantissimi complimenti.
Un bacio,
Ghillyam

Recensore Master
20/09/18, ore 10:52

Ciao Miryel! **

Perdona l’attesa ma questi giorni sono stati davvero, davvero frenetici. Le cose brutte non dovrebbero capitare alle brave persone. Sa di karma sballato e al contrario eppure… eppure… qui abbiamo il caso che si accanisce contro un adolescente. Che Stark, tra tutti, comprenda il suo dolore per affinità intellettive mi pare giusto, così come la disperazione di Parker che si sente responsabile e non riesce ad accettare la propria infallibilità. Ho anche apprezzato che Stark si comporti da adulto di fronte allo slancio emotivo di Peter: è vero che navighiamo in acque Starker, ma giustamente lo stato emotivo del ragazzo era tale che proseguire sarebbe stato sbagliato. Prima di lanciarsi in una relazione con Tony deve iniziare a superare quel lutto che gli stringe il cuore. Mi piace moltissimo che Tony si riferisca a Coso <3, a Bruce durante il corso del capitolo, perché con il dottor Banner da canone c’è una profonda stima e Hulk ha dato più volte prova di una straordinaria empatia nel corso dei film a lui dedicati (poi vabbè ha quella cosa che non gestisce bene la rabbia, ma lo capisco soprattutto quando rimango imbottigliata nel traffico). Nel testo ho trovato tantissime espressioni belle come “Peter gli morì davanti” che mi hanno davvero colpita. Per quanto concerne il Bimboragno, sono curiosa di vedere che piega darai a questa sua problematica. Sai che mi piace l’introspezione e prevedo già un percorso lungo e sì, ci sta che abbia bisogno di una figura “adulta” che lo guidi e lo supporti nel dolore. Straziante la rinuncia a essere l’uomo ragno – una parte di se stesso che Parker, però, giustamente qui rifiuta in toto, come la parola.

Insomma, tirando le fila non posso che dirti – da brava recensora pallosa – che aspetto il terzo capitolo e che la cosa della fiducia tradita di Stark ci sta tutta.

Ah, per colpa dell’altra tua storia sono entrata in fissa con le Soulmate!AU. No, ma grazie eh, me ce mancava. XD
Un carissimo saluto e a presto :*

P.S.
L’angolo ottuso mi ha fatto venire in mente L’Ottusangolo della Gialappa’s <3

Recensore Veterano
18/09/18, ore 22:04

Sto soffrendo tantissimo. Ti avevo detto che grazie a te mi sono innamorata ancora di più di Tony e Peter ... Tu che me li hai fatti vedere in un modo totalmente diverso e, chissà, forse un po' sbagliato ... Ma non fa' niente. Mi piace. Mi piacciono. Era già una serata un po' strana, sai? Pensavo anche io all'uomo per cui provo un sentimento indefinito e che non sono in grado di esternare e per farmi ancora più del male ho iniziato a girovagare su EFP, tuffandomi nel tuo profilo che son sicura nasconda tante altre prelibatezze che ho bisogno di scoprire, iniziando stasera questa. E ... Wow. Ho bisogno di spegnere tutto e fissare il soffitto, consapevole che non sarò in grado di prendere sonno al momento. Peter ... Piccolo Peter, come lo capisco. Non per il trauma, che comunque penso tu abbia gestito bene. Non sono specializzata nemmeno io in medicina o psicologia e tutte quelle discipline così complicate che riguardano il fisico e l'animo umano ... Ma trovo che tu abbia descritto molto bene quello che lui sta provando, il trauma che ha subito ... Il volersi allontanare da quel mondo che pensava di poter salvare e che invece ha visto morire. Lo capisco per l'amore. Quell'amore e quella stima che lui prova indissolubilmente per Tony Stark. E da una parte riesco anche a comprendere il nostro amato Iron Man. Un uomo ed un ragazzino? Come potrebbe essere possibile? Dicono che in amore l'età non conti, e forse quando sei giovane ed un po' ingenuo, ti ritrovi davvero a crederci perché tu vuoi viverle, quelle emozioni, vuoi viverli quei sentimenti, vuoi baciare quelle labbra che tanto desideri e stare con quella persona ... E allora l'adulto si ritrova a dover scegliere se fare la parte dell'adulto o lasciarsi andare e vivere ed essere probabilmente odiato o deludere l'altra persona. E non lo so' ... Non so' se la decisione di Tony sia giusta o sbagliata perché Peter ha bisogno di aggrapparsi alla vita e non semplicemente ad un'altra persina. Deve ricominciare a vivere e Tony lo vuole aiutare, ma non in quel modo, non in quel momento, non così. Straziante, davvero. Stupenda, nella sua complessità di argomento. A presto, Eli.