Recensioni per
The Silence Remains
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 87 recensioni.
Positive : 87
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/10/18, ore 19:41

Avevo proprio bisogno di regalarmi questa pausa di dolcezza e tenerezza questa sera, entrare nel mondo di Tony e Peter e proprio alle battute finali di questa storia, quando tutto si risolve. E l'atmosfera è cambiata fin dalle prime righe, Peter si è sbloccato proprio grazie all'amore per il signor Stark, Tony si sente sollevato ma resta all'erta, perché non si sa mai, e come al solito sdrammatizza, scherza affettuosamente con il suo ragazzino per riprendere una sorta di normalità dopo tanta angoscia.
E com'è da Peter essere trasparente, far capire a Tony tutto quello che pensa e che lo turba, e adesso il problema più pressante sembra essere quello di affrontare l'argomento del bacio, perché la paura di essere inadeguato, di essersi sognato tutto, di non essere "abbastanza" per un uomo come Tony Stark è sempre presente in Peter. E la cosa meravigliosa di questa OTP è che è vero anche il contrario: che anche Tony pensa di non essere la persona adatta a Peter, teme che lo farà soffrire, pensa che non sia bene legarlo a sé. E proprio per questi loro scrupoli e loro paure sono tanto perfetti e meravigliosi insieme, perché ognuno dei due si preoccupa per l'altro ed è questo che succede quando ci si ama veramente. Questo è quello che viene fuori dalle tue storie ed è esattamente ciò che penso anch'io!
Ma tornando alla storia, è un crescendo di emozioni e di piccoli grandi momenti speciali, che caratterizzano i personaggi in tutta la loro unicità. Tony si mette subito a messaggiare Peter, anzi non contento lo chiama, ha bisogno di sentire ancora la sua voce, forse per tenerlo sotto controllo, ma forse anche per convincersi che è tutto vero, che Peter si è davvero sbloccato e che possono di nuovo parlarsi, dirsi anche tante sciocchezze, battute, quegli scherzi affettuosi che fanno capire quanto si vogliono bene, quanto sono complici e quanto tengono l'uno all'altro.
E se non è straordinario il momento della gelosia di Peter! Guarda, prima ancora di continuare a leggere mi ero sentita io gelosa per lui, quella fitta allo stomaco era venuta prima a me quando avevo letto che Tony pensava di invitare a cena fuori zia May! Non ti rendi conto di quanto mi emozioni con le tue, io entro completamente in Peter e vivo ogni suo batticuore: Peter che si sente in colpa per aver fatto preoccupare il "signor Stark" e piange, e Tony che subito scatta, pronto ad accorrere da lui. E se Peter chiede soltanto qualche altro minuto al telefono, timoroso di disturbare, di essere solo un ragazzino molesto, di aver stancato fin troppo quell'uomo così speciale... beh, Tony nemmeno riflette, altro che stare al telefono, parte subito per andare da lui, e il cuore mi è scoppiato, proprio come penso sia scoppiato a Peter nel sentire quelle parole.
Te l'ho detto, mi fai vivere ogni emozione di Peter con le tue storie e per questo io non riesco nemmeno a finire di leggere con calma, devo commentare subito quasi frase per frase, ad ogni emozione, ad ogni sobbalzo del cuore, e poi le mie recensioni sembrano quelle di una schizzata ma è così che mi vengono, è questo che mi fanno le tue storie!
(Per cui caso mai è colpa tua... anche questa è una citazione, ovvio! XD).
E come sei stata eccezionale nel descrivere la scena, Tony che arriva sotto casa di Peter, Peter che sta ad ascoltare il rumore della sua auto e, appena si ferma, salta giù per raggiungerlo. Tony che è sfinito ma che è sempre lì per il suo ragazzino e Peter che non si nasconde più, che ammette di essere confuso e magari si vergogna degli occhi rossi, delle occhiaie, dell'aspetto stropicciato, ma in fondo è davanti al signor Stark, all'unico con cui non si deve preoccupare di queste cose, l'unico con cui può essere davvero se stesso nel bene e nel male. E questi sono davvero loro, sono le loro caratteristiche che vengono fuori da ogni gesto, pensiero, parola, e ogni volta fanno capire quanto siano meravigliosi insieme, quanto questa OTP sia perfetta e unica e speciale.
E arriva il momento della verità, e come sempre con le parole fanno entrambi un gran casino! Tony è quasi "offeso" perché Peter ha smesso di parlare e non ha fatto eccezioni nemmeno per lui (quante rivelazioni in questa ripicca di Stark!), ma non capisce cosa Peter voglia veramente da lui, non capisce ancora che la vera, grande, assoluta paura di Peter è quella di aver deluso lui, Tony, di aver deluso l'unica persona al mondo della quale non può fare a meno. A Peter non importa di come lo considera il resto del mondo, ma la stima di Tony è per lui essenziale. Tutto, ma non deludere "il signor Stark". Siamo al di là dell'attrazione, dell'amore, della paura di non essere ricambiato. E' sempre questa ansia di non essere "abbastanza" per Tony, di deluderlo, di stancarlo... Non ci sono parole per rassicurare Peter e comunque Tony non è mai bravo con le parole, per cui fa finalmente la cosa giusta e lo bacia, perché loro sono così, si comprendono con i fatti, le parole finiscono per confonderli.
La scena del bacio è di un'emozione unica e dolcissima, con i sentimenti confusi e felici di Peter che alla sua prima esperienza rimane adorabilmente stordito da qualcosa di infinitamente più grande di lui, un ragazzino che non riesce a gestire tante emozioni e sensazioni. Mi sono letteralmente sciolta con quella scena, con il cuore a mille proprio come quello di Peter!
E solo dopo viene fuori anche la paura di Tony, che è la stessa di Peter, quella di deluderlo, di fare qualcosa di sbagliato, di fargli del male. La paura che, come scrivevo all'inizio, hanno tutti e due, quella di non essere abbastanza l'uno per l'altro... quando invece tutto ciò che conta è quello che c'è alla fine, che loro ci sono sempre, l'uno per l'altro, e sono la cosa più giusta e meravigliosa che potevano essere, nonostante le loro paure o forse proprio per quelle. Tony è lì per Peter e ci sarà sempre, comunque vada. Basta questo, non c'è bisogno di altro, perché le difficoltà ci saranno ancora, gli ostacoli, le sofferenze, la vita è questo, ma loro possono viverla insieme e insieme sono più forti, insieme possono superare tutto, insieme sono completi e sono la parte migliore l'uno dell'altro.
Questa storia è stata tutta un susseguirsi di emozioni fin dal primo capitolo, ma ecco, oggi ti posso finalmente dire che sì, Tony si è fatto perdonare, si è fatto perdonare talmente tanto che stasera nemmeno mi ricordo più come avessi fatto ad avercela tanto con lui... mi sento talmente Peter in questi momenti!
Tutto quello che scrivi su Tony e Peter è quello che penso sempre anch'io, non puoi dare loro la felicità perfetta, non sarebbe realistico, la vita non è questo, ma è vero che possiamo farli stare insieme per sempre e così allora possono affrontare tutto.
Ti ringrazio per questa bellissima storia, sono talmente prosciugata di ogni emozione che mi tengo quella della challenge per un'altra volta, magari per domani... perché altrimenti vado davvero in burn out!
Grazie per esistere, per scrivere, per vivere Tony e Peter con questa intensità e per regalarmeli con tanta passione... non potrei più vivere senza.
Un abbraccio. <3
Abby
(Recensione modificata il 02/10/2020 - 04:53 pm)

Recensore Master
09/10/18, ore 10:05
Cap. 3:

Buongiorno pulzella, eccomi qui per la continuazione di questa long che mi sta gonfiando il cuore di malinconia e strappando a metà il petto da quanto angst ci hai messo. Lo so, hai pubblicato il primo capitolo per la nuova challenge, e probabilmente dovrei dare precedenza a quello; ne sono consapevole, ma questa storia al momento ha la priorità nella mia mente. Non riesco a staccarmi dall'idea di poter continuare a leggere, scoprire se cambierà qualcosa, come e quando. O peggio, se invece la situazione resterà drammatica così. Sono in feels profondissimi per questa idea meravigliosa che hai avuto, di presentare il lato fragile e traumatico di un supereroe: non sono tutti bravi, buoni, invincibili. Perché sono comunque esseri umani con delle emozioni, e questo complica il tutto. (Proprio come piace a me insomma, ahahah!)
Oddio, mi cominci con il momento in cui Peter è stato recuperato da Stark, subito dopo il crollo del palazzo: questa parte è stata dolorosissima da leggere, piena di terrore, odio, panico, rassegnazione e disgusto. Ci sono così tante sensazioni negative che si susseguono e si accavallano nella mente di Peter, che si sta distruggendo da solo piano piano, colpevolizzandosi di una cosa che non poteva controllare. Le ultime parole che il ragazzo ha pronunciato, prima di cadere nel mutismo, mi hanno fatto venire i brividi, come le reazioni di Tony a tutto.
Mi piace come hai accostato al turbamento di Stark la razionalità di Bruce, nel tentativo di aiutarlo a risolvere una situazione già disastrosa di per sé, peggiorata dal comportamento idiota dell'uomo. Perché diciamocelo, potrei capire la reazione al tentativo di Peter se l'uomo non fosse interessato, ma lui è completamente perso, preso, invaghito. E lo sa. E lo ha allontanato, nonostante tutto: un emerito idiota, e ne è consapevole lui, Bruce e io pure!
Coscendolo comunque, troverà il ragazzo dove ha intuito fosse, perché ci sta tutto. La chiamata di Ned terrorizzato è comprensibile, pensando ad un eventuale suicidio da parte dell'amico. Chi non ci avrebbe pensato? Fa che sia lì. Fa che sia lì! Lo stanno pensando tutti, e non vedo l'ora di leggere il momento in cui Stark lo incontrerà. Sento già la morsa al cuore, aspettando.
Ragazza, questo capitolo fa male sul serio: provoca dolore in chi legge, ma non c'è rassegnazione. Si conclude con una speranza, l'unica che muove Stark senza affossarlo nell'ansia e nell'esasperazione. Mi piace, un sacco: adoro come hai gestito le molteplici emozioni terribili, le consapevolezze, gli errori. Sono letteralmente innamorata di questa storia, e voglio tu lo sappia.
Alla prossima allora, sono già in attesa di poter leggere la continuazione! Buon lavoro cara :3

Recensore Master
09/10/18, ore 00:59

Ciao Cosa! ♥

Beh, iniziare con “Here comes the sun” è scorretto, sai? Già sto a piagne. Poi arrivo alla fine e me tocca ri-piagne perché ci sta pure la menzione e io so’ onoratissima.

Ma annamo per gradi: ‘sta storia o finiva al capitolo 5 o al 50. Ner senso, cor mutismo selettivo ce potevi tira’ fuori il mondo, dav(vero), ma pur “contenendo” la storia in una minilong, tutto risulta bilanciato. Insomma, il trauma c’è ed è anche un trauma bello lunghetto – ben due mesi – il nostro. Questo fiume finale di spiegazioni era indispensabile fosse in un capitolo separato, a mio avviso (niente, ho abbandonato il vernacolare), perché il lettore deve essere concentrato sul chiarimento e perché stacca ulteriormente dal capitolo 4, come a voler dire “c’è voluto, anche qui, tempo.”

È il trascorrere del tempo che rende la tua storia credibile sotto tutti i punti di vista. E certi dettagli come riconoscere l’auto dal motore (cosa vera) e il voler spiegare i silenzi. Tony e Parker avevano proprio in sospeso quel bacio cui hanno pensato e ripensato. E finalmente se lo raccontano, quello che c’è tra loro, se lo spiegano, se lo dicono e confermano il sentimento reciproco con un nuovo contatto giusto.

Ritengo che Stark abbia fatto bene a spiegare come il precedente bacio fosse sbagliato perché dato con una disperazione eccessiva e in un momento di confusione. Lo ha reso l’adulto della situazione. L’ammissione di Parker, allo stesso tempo, si colloca su un piano ancora diverso, di superamento del lutto e accettazione. Voleva essere degno del mart… basta, Loki! Tornatene di là non è sempre tua la scena, aho’! Guarda che te porto a cena dallo zozzone a Porta Maggiore! Poi sai che acidità de stomaco che te viene?!”

Scusa, cosa, Miryel, ‘sti dèi norreni pensano d’esse sempre ar centro dell’attenzione poi magnano du’cose e c’hanno la gastrite pe’ tre giorni. Questo poi è pure gracilino.

Or dunque, dicevamo, Parker matura anche nella sua consapevolezza di essere DEGNO di Stark e del suo ruolo. Un finale molto dolce e tenero che ben si adatta a una minilong che, per tutto il tempo, gioca con delicatezza sui sensi di colpa e sull’amore che ci lega alle persone. A presto cosa ♥!
Un caro saluto,
Cosa lì, Shilyss.
(Recensione modificata il 09/10/2018 - 01:00 am)

Recensore Master
08/10/18, ore 18:51
Cap. 3:

FINALMENTE sono riuscita a leggere e recensire questo capitolo bellissimo.
Vengo per lo scambio di recensioni del gruppo, ma questa storia mi ha presa tantissimo e purtroppo non sempre riesco a star dietro a tutto; per fortuna, l'iniziativa del gruppo, mi permette di salvarmi sempre qualcosa da leggere eheh.
Che dire, in primis, se amo la Starker è solo grazie alle tue fan fiction.

Per quanto riguarda il capitolo ti volevo segnalare solo un errorino di battitura, un "avanto" anziché "avanti" ma ovviamente è un refuso, quindi correggi pure quando vuoi.

Mi è piaciuto leggere in questo capitolo del contrasto interiore di Tony; quel suo volere Peter tanto da lamentarsene con Bruce, fino ad arrivare a un "Ora lo vado a prendere". Bello. Come se i loro due cuori fossero connessi e... niente.
Mi dispiace per la sofferenza di Peter, forse l'ho già detto, a volte l'apatia è anche peggio della disperazione. Se ti disperi almeno sei vivo dentro.

Hai reso tutto molto bene, ti faccio i miei più sinceri complimenti.

Recensore Master
08/10/18, ore 17:04

Ed eccomi a recensire l'ultimo capitolo di questa bellissima storia.
E' un misto tra tristezza e gioia quello che provo in questo momento: tristezza per la fine di un percorso che mi ha emozionata moltissimo e gioia per il tanto agognato happy ending **
Ho amato tutto di questo capitolo, dal fatto che Tony non possa fare a meno di messaggiare con Peter anche se se ne è separato solo da pochi minuti al segreto desiderio di quest'ultimo proprio di ricevere un ulteriore premura da parte del "suo" Sig. Stark. Adesso che il giovane Parker è tornato a parlare Tony non si lascia certo scappare l'occasione di continuare su questo percorso, e lo chiama subito invece di limitarsi ad un semplice testo scritto, anche perché è palese che non si stancherebbe mai e poi mai di sentire parlare Peter. Secondo me anche in condizioni "normali", vale a dire senza tutto il dramma dell'esplosione e del conseguente mutismo di Peter, Tony non si sarebbe comunque mai privato del piacere di ascoltarlo (pur non ammettendolo nemmeno sotto tortura, s'intende XD)... comunque, l'importante è che questi due in qualche modo abbiano trovato la strada per capirsi e avvicinarsi: è vero, Tony sa dei reali sentimenti del ragazzo – tenerissimo tra l'altro come l'uomo scherzi sulla gelosia di Peter, ma non con malizia, solo per stuzzicarlo e distrarlo un po' da pensieri assai più cupi – ma non è facile gestire la situazione tutta insieme, in un momento di così grande fragilità, poi. Peter ha ancora paura – di essere rifiutato da Tony, in primis, ma anche di non essere in grado di riuscire a stare lontano dall'abisso nel quale per poco non è sprofondato – e poi è consapevole della preoccupazione che ha destato in Tony, e non riesce a togliersi dalla testa il pensiero di averlo deluso. Mi ha spezzato il cuore quando si è messo di nuovo a piangere, ma ancora di più lo ha fatto Tony che, nonostante la stanchezza, si precipita da lui – perché il dolore di Peter è il SUO dolore, e non lo può sopportare, non può starsene con le mani in mano senza fare niente. Alla fine, l'ultimo incontro fra i due che ci descrivi è chiarificatore, e la tensione si scioglie in un bacio dolcissimo e desiderato da entrambi, capace però di ridar loro speranza, di gettare delle basi solide per un futuro che, se non sarà tutto rose e fiori (ma quando mai?), almeno li vedrà insieme. Perché hanno bisogno l'uno dell'altro, perché stare insieme significa questo: esserci sempre l'uno per l'altro, senza però impedirsi di camminare ciascuno sulle proprie gambe. Peter DOVEVA riprendersi da solo dal trauma, per se stesso e non esclusivamente per Tony, altrimenti la sua sarebbe stata solo una vittoria a metà. Peter è giovane e ha ancora tanta strada da fare, ma la lezione più importante credo che l'abbia già imparata: dobbiamo prima di tutto accettare noi stessi, con i nostri difetti, le nostre mancanze e le nostre debolezze, riconoscerci come individui completi e autonomi, perché solo così possiamo donare interamente il nostro cuore e ricevere e custodire a nostra volta quello degli altri. Ora che ci penso, nonostante la differenza d'età, mi sa che anche Tony può far tesoro di una lezione del genere... e, a questo punto, meno male allora che c'è Peter ad insegnargliela XD
Ti ringrazio infinitamente per la dedica a fine capitolo: ha significato molto per me, davvero <3
In conclusione, complimenti, complimenti e ancora complimenti! Mi dispiace che questa storia sia finita, ma sono felicissima perché ne hai già cominciata un'altra, che so già che adorerò e non vedo l'ora di sapere come prosegue ** Passerò prestissimo a commentarla!
Un bacione :***

padme

Recensore Master
07/10/18, ore 19:33

Bambinaaaa, ma grazie a te per tutto **
Grazie per avermi fatto innamorare della Starker e grazie di farmi fangirlare ogni volta. Non è solo una ship per me, è anche una cosa che mi fa pensare a te, quindi sono doppiamente contenta. Questa storia è stata sin dall'inizio permeata di dolcezza e malinconia, e io ho amato ogni singolo istante. Qui finalmente le cose si rivolvono quasi del tutto. E sì, perchè sia Peter che Tony hanno appreso qualcosa di molto importante, questo non è che l'inizio . Gli scambi di messi tra i due mi hanno sempre fatto morire, sia di risate che di dolcezza. A parte che l'accenno di gelosia di Peter è stato qualcosa di MAMMA MIA, ma poi quanto può essere cavaliere Tony che va sotto casa sua?
Ci mancava solo che Peter si affacciava dalla finestra alla tipo Romeo e Giulietta, sto adorando.
Comunque sia, finalmente parlando a tu per tu, e io qui mi sono sciolta e poi ricomposta. Peter da finalmente voce al suo male interiore, spiegando che quando Tony si è scansato da lui, ha avuto paura di averlo deluso. Ma prontamente Tony lo rassicura, lo abbraccia, lo stringe a sé e gli spiega il perché dietro quel suo gesto. Penso sia stato molto bello questo suo gesto, l'ha protetto davvero in tutti i modi, anche facendo male a se stesso. Nessuno dei due adesso è solo e so che si sosterranno quando ce ne sarà bisogno. Questa storia è stata breve quanto intensa, e non sai quanto sono felice di averla letta.
Alla prossima **

Recensore Veterano
06/10/18, ore 14:08

SONO LA PRIMA ? :3 Scusami. Sono leggermente di fretta perché in teoria avrei già dovuto cambiarmi per uscire, ma quando mi sono accorta che oggi era sabato - finalmente, oserei anche dire - mi sono ricordata che oggi ci sarebbe stato l'ultimo capitolo e, per curiosità, sono entrata a vedere se lo avessi già postato.
Ed eccolo qui. Magnifico, un finale degno di essere chiamato finale. Ho amato davvero come hai gestito tutto: la storia, i personaggi vari, i protagonisti ... Le emozioni ed i sentimenti. Sono diventati un po' parte di noi lettori. Almeno, ti parlo per quanto mi riguarda. Mi sono trovata a sperare insieme a Tony. Mi sono trovata a piangere insieme a Peter. Mi sono trovata con il cuore distrutto, come entrambi. Ho percepito l'amore di uno e dell'altro e li ho fatti miei e compresi. La paura di Peter nell'esporsi. La paura di Tony per le mille difficoltà che ne sarebbero derivate. Eppure ... Quando l'amore c'è ... Cosa possiamo fare? Niente, se non accettarlo e combattere per i nostri sentimenti, perché sono loro che sanno tenerci in vita, che ci fanno battere il cuore ... Quel farfallio nello stomaco di fronte a due occhi. Ah. Sarà che sono un'inguaribile romantica e ultimamente ho una situazione un po' complicata che tuttavia mi sta facendo provare grandi emozioni e alla quale non vorrei rinunciare - anche se la domanda rimane spesso: vale la pena combattere? Per Peter e Tony, direi ovviamente di sì. Fantastica tu. Fantastica la storia. Fantastico il tuo modo di scrivere. La scena del bacio e' stata perfetta, non avrei potuto immaginarla migliore: Tony che capisce quanto Peter ha ancora bisogno di lui e lo raggiunge perché anche Tony stesso ha bisogno di Peter. Mi sembra di avere ancora quindici anni nello scrivere questa recensione, ma davvero ... Mi ha emozionata tantissimo questo capitolo.
Spero di leggere presto altri tuoi lavori. Un bacione,
Eli.

Recensore Master
05/10/18, ore 01:38

Ragazza buonasera :) ^ ^ Recensito da poco questa storia, non potevo fare a meno di tornare a leggere il secondo capitolo. Stupenda l'idea che sta alla base di questa long, per una persona così giovane ed emotiva come Peter che è tanto shockato da non sapere esattamente come tornare a vivere, e se farlo di nuovo. Speriamo l'incontro con Tony possa portare a qualcosa di positivo... Tu non hai idea di quanto adoro tutto questo, l'H/C che sta già alla base di questa storia con la conclusione del primo capitolo, la sofferenza dopo un trauma subito e le relative conseguenze. Quando tratti la ship Starker, non la rendi mai facile, tutta rosa e fiori, tutta farfalline e acqua alle rose: se non ci metti dell'angst, della sofferenza più che giustificata, lacrime e parole non dette, non sei tu. Proprio per questo adoro il modo in cui scrivi su di loro, lasciatelo dire!
Mi sono immaginata nitidamente davanti agli occhi l'espressione di Tony nel ritrovarsi davanti Peter in quelle condizioni: mi credi se ti dico che mi si è stretto il cuore? Poi figurati, sto ascoltando un mix di canzoni da pianoforte e proprio ora un brano malinconico all'ennesima potenza sta accompagnando la lettura. Ti giuro, sembra composto apposta ahahah! Il dialogo a senso unico di Stark fa quasi male a leggerlo: si sente preoccupazione, quasi fastidio, la voglia di scuotere il ragazzo dal torpore, rendendosi conto di non essere in grado di farlo.
Un piccolo spiraglio c'è: mantiene il mutismo, ma comunque risponde scrivendo. Ritengo sia un grande passo avanti, importante, anche se ancora lontano alla conclusione del problema. Quando Tony gli ha chiesto della tuta, io ho pensato: "ma sei completamente rincoglionito?!" Perdona il termine, ma ci stava tutto. Ha superato un limite, chiedendolo, e questo ha dato delle reazioni a Peter, che lo hanno spinto a scrivere. Poi qualche cosa si è mosso, nel loro sfiorarsi.
Peter scoppia, letteralmente. Libera lacrime senza freno, che avevano bisogno di uscire. Incredulo, riceve un bacio sulla fronte. Un gesto che non è esattamente ciò che Tony desiderava fare, ma che sembrava la soluzione migliore.
Lo bacia. Il ragazzo si avvicina e lo bacia! Oh mamma! :O sono restata così, incapace di reagire per un attimo perché non avrei mai creduto in uno slancio simile. Difficile, emotivo, straziante e pieno di dolore. E che fa quello stronzo? Lo allontana. Peter sta male, finalmente cerca un contatto, un confronto, e lui lo allontana campando scuse in cui neppure crede. Lo avrei strozzato, ti giuro: se fosse stato fisicamente qui davanti a me, lo avrei strattonato prendendolo a sberloni! Lo ha fatto andare via, quando avrebbe potuto avvicinarlo ed alleviare le sue sofferenze. Si è sempre comportato da idiota, e per una volta, avrebbe potuto fare di meglio.
Ha decisamente sbagliato.
Idiota.
Idiota!
Un finale amarissimo, che mi porta a desiderare ardentemente di poter continuare la lettura ed immergermi nuovamente in tutto questo angst favoloso!
Ciò che ho apprezzato molto qui, per assurdo, sai cosa è stato? Il fatto che Tony non fosse diverso da nessuno qui, che non fosse fin da subito sul piedistallo dei pensieri di Peter: il tutto dimostrato dal mutismo ancora presente, nonostante l'assenso alla proposta di vedersi. Una situazione diversa dal solito, dove si vede il ragazzo adorante che tiene la mente occupata con Stark e la sua presenza.
Questo giovane sofferente fa male, fa davvero male vederlo in questi stati: eppure mi piace dannatamente, appunto perché è svanita la sua aura innocente, il suo essere sempre allegro in presenza degli Avengers, e soprattutto dell'uomo. L'altra facciata della medaglia insomma, quella del trauma e della sofferenza di quando un eroe sbaglia, senza poter recuperare.
Fantastico, davvero bellissimo anche questo secondo capitolo. I tuoi protagonisti sono davvero ben delineati, emotivi al punto giusto e differenziati nel gap generazionale, proprio come ci si aspetterebbe da una lettura matura dei caratteri dei presenti. Che dire, con te la Starker ha qualcosa di magico, che mi ipnotizza tutte le settimane! U///U
Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Master
04/10/18, ore 20:44

Ciao tesoro bello :) arrivo più in ritardo questa volta rispetto alle altre volte, ma eccomi comunque qui, a cercare di recensire al meglio questo capitolo meraviglioso in cui la storia raggiunge il suo picco, anche se forse dico così perché non ho ancora letto l’ultimo capitolo. Immagino già quanta cotale bellezza ci sarà, sarà di una bellezza totale, lo so già. 
Ma andando per ordine... sono contentissima di aver letto questa nuova parte del flashback che avevi già iniziato nel capitolo precedente. Sai già bene quanto io ami, adori, veneri i modi in cui rendi i personaggi Marvel, la loro psicologia resa con una tale capacità da apparire stupefacente.Di Natasha te l’ho già accennato, la rappresenti così come è: dura, pratica, una vera spia. Ha un animo forte, pensieri pratici, a volte sembra quasi di granito per come risolve i problemi esclusivamente con la testa. Si percepisce una nota di compassione nella sua voce mentre parla con Peter, forse per una sua dolcezza che lei stessa a volte non riesce a controllare, come abbiamo notato più volte. E poi è in una stessa scena con Bruce? Il mio cuore scoppia di gioia? Bruce, che tanto spazio ha avuto in questa storia e che me lo hai fatto amare ancora di più. E Clint? Come ti ho già detto: un padre e un soldato solitario, un uomo che crede nelle seconde possibilità (Natasha) e che molto spesso è diventato la guida delle nuove reclute (Wanda). Il riferimento a Steve era d’obbligo... chi ha consolato Wanda dopo il disastro in Nigeria? Chi ha rimesso in piedi la squadra? Ha l’anima del Capitano. È parlare di lui così, di sfuggita, è stato un tocco di classe, una padronanza del mondo di cui stai trattando. Perché sarebbe facile perdersi a citare tanti personaggi rendendo tutto ‘pesante’ e invece tu hai creato la scena di un film. 
TI ADORO! 

Parlando della SCENA. Ma sai che emozione anche per me leggere di Peter che risponde a voce a Tony? E come mi si è sciolto il cuore a leggere di come Tony si sia comportato da adulto, da persona matura, finalmente. Tony ma quanto devi farci penare per attuare il giusto comportamento? Quante cavolate devi prima compiere? E poi ci fai sciogliere così e ti perdoniamo tutto :)) Hai reso tutto perfettamente, hai spiegato quell’enorme conflitto che ha sempre attanagliato il nostro bimbo e che è il filo rosso di tutto SpiderMan Homecoming... Peter e SpiderMan. Due diverse identità o in realtà una sola? Sono così inconciliabili? Sei bravissima, mi hai fatto emozionare tantissimo, tantissimo. Hai dato tantissima speranza con questa storia, hai dato vita, hai dato tutto. 
Loro sono superbi, stupendi in ogni frase, in ogni sfiorarsi, in ogni sguardo. Hai parlato di temi più che importanti, fondamentali nella vita di ciascuno, come solo tu potevi fare. 
OVVERO DIVINAMENTE. 
Sei un portento tesoro. Ti adoro e non penso di averlo reso perfettamente, ma ci ho provato tantissimo. 
Aspetto con ansia il prossimo capitolo, non vedo l’ora :)
Bacioniii!

Recensore Master
03/10/18, ore 08:50

Buongiorno ragazza! :) Ora che la challenge dei baci è finita, posso finalmente cominciare a leggere questa tua long nuova nuova di balin (come si dice dalle mie parti ^ ^). Mi sono innamorata della storia già dalla presentazione che hai lasciato nella descrizione: come potrei non amare tutto ciò che è stato scritto, visto che si parla di un pairing che adoro con tanto di quell'angst che per raccoglierlo bisogna smuoverlo con uno spazzaneve?!
Hai cominciato con una vera e propria scena da film, dove l'intrepido eroe crede di farcela, e lo credo pure io... Poi? Una svista, un errore madornale, la gente muore. Non è facile trovare una ff dove muore qualcuno, anche se sono personaggi secondari senza nome, ai fini della trama. Qui il senso di colpa è decisamente l'emozione principale che permea ogni singola parola pubblicata, portando alla fine della carriera di Spider man: non c'entrano le parole degli altri, le dita puntate contro o quello che dicono i mass media. Peter ha scelto di sua spontanea volontà di scomparire. Sul serio, davvero, per sempre... Chiunque degli Avengers sa benissimo che un errore può accadere, perché si è sempre comunque umani (ok, a parte Stark che è mezzo umano mezza macchina praticamente, Hulk che si trasforma, Cap che è un bombato di steroidi sperimentali ritirato fuori tot decenni dopo, Thor che è un dio... Mmmh ok vabbè non cerchiamo il pelo nell'uovo dai), ma nessuno di loro è riuscito a smuoverlo dal fatto che ciò che è successo poteva accadere a ognuno di loro.
Silenzio.
Questa è la soluzione che ha trovato Peter. Chiudersi in se stesso tanto da voler scomparire, nell'apatia più totale.
Tony continua a cercare giornalmente un contatto, un modo di sentirlo, di comprendere come sta: cerca invano, aspettando che il ragazzo risponda. Sa che è turbato, che ha reagito come la sua indole lo avrebbe portato a fare. Continua giorno per giorno, fino a quando un mese e mezzo dopo Peter si decide a rispondere alla richiesta di poterlo vedere. (Ha risposto! Non ci speravo più...) Chissà come andrà l'appuntamento, non vedo l'ora di sapere! Anche perché ho paura che il ragazzo possa cedere davanti all'uomo e mostrare tutta la sua emotività repressa ed accantonata.
Un appunto speciale per l'amico di Peter: a vederlo così, nel tentativo di riuscire a farlo stare meglio assecondando la sua apatia, deve avere fatto un grande sforzo. Contenta di questo, perché così riesce a sollevare un poco del disagio che il ragazzo prova giorno per giorno nel vivere.
Con questa storia non hai idea di quanti feels hai scatenato nel mio povero cuoricino: un'idea che mi è decisamente piaciuta un sacco, qualcosa che mi ha spiazzata per quanto fosse dura da sopportare, con le reazioni di un semplice ragazzo che ha sulla coscienza la morte di otto persone. Dobbiamo ricordare che l'esperienza in campo, la maturità e le capacità da sviluppare sono quelle di un semplice adolescente, quindi il tutto deve essere letto in una chiave un poco diversa. Perché una cosa che non tutti ricordano secondo me quanto scrivono, è l'età dei personaggi con conseguenti pensieri e comportamenti. Peter ha reagito così perché è giovane, scosso ed emotivo. E va bene che sia così, perché è soltanto un ragazzo.
Ho già tantissima voglia di proseguire con la lettura del prossimo capitolo, sono curiosa, malinconica, presa benissimo cara! :D
Alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Master
02/10/18, ore 12:21

Attenzione! Questa umile recensione è per omaggiare lo tuo grande talento di disegnatrice, cara Autrice! ♥ Grazie!

Cara Miryel,

Facile per la spia russa Romanov parlare. Addestrata a combattere, al posto della stomaco probabilmente ha il pelo di un cinghiale e così vale per Occhio di Falco, membro dello S.H.I.E.L.D. (il suo personaggio, ahimé, non mi ha mai detto nulla, ma subodoro che non facesse l’uomo sandwich prima di entrare al servizio di Fury e compagnia cantante). Facile ignorare l’emotività se si è Hulk/Banner, un geniale scienziato o un miliardario che prima di trovarsi delle schegge vicino al cuore sostanzialmente vendeva armi di distruzione di massa. È facile pure essere Rogers, ombra assente/presente perché lui era (è) nato per essere un soldato.

Ma Peter è un newyorchese che va al liceo. Un ragazzino che legge fumetti e che non era pronto a fallire. È molto da Peter quel suo lasciarsi penzolare nel vuoto proteggendosi con una felpa logora, come è molto da Stark incespicare in una veste che gli appartiene, ma gli va un po’ stretta: quella di mentore saggio. Tony non è saggio, Tony è Dedalo e Icaro insieme e proprio la sua umanità nella sua accezione migliore e, allo stesso tempo, più bieca ne fanno il personaggio che amiamo.
Hai fatto bene a creare questi innesti introspettivi, credo che la storia ne avesse bisogno per entrare in maniera più vivida nella mente e nel cuore del lettore. Percepiamo il dolore di Parker e il rammarico di Tony, che forse manca le parole giuste da dire e non comprende che, forse, avrebbe dovuto pronunciare solo un “non mi hai deluso Peter.”

Ogni riferimento a zia May mi fa salire il magone, anche se è un breve accenno, e tutto il capitolo è delicato e pieno di metafore e frasi molto belle: questa, ad esempio. “Sospirò di nuovo, afflitto, dilaniato da un dolore al petto che sembrava in procinto di dividerlo in due e avrebbe preferito aprirsi, scucirsi dall'interno, pur di smetterla di sentire quella sensazione di esserci e non esserci che lo stava facendo impazzire.”

È veramente bella e forte l’immagine di un petto che si scuce, complimenti. E grazie anche per la delicatezza e dolcezza con cui stai portando avanti questa storia. E per il meraviglioso disegno, ovviamente! ♥

Un carissimo saluto da
Shilyss, Munin e Coso ♥

P.S.
Pensa come lo avrebbe consolato bene Thor: “Peter, rallegrati: i tuoi morti banchettano nel Valhalla insieme a mio nonno Bor!”
Loki: “Fratello, tu sei deficiente. Mortale, ma di che ti preoccupi? Le loro vite erano misere senz’altro, per me gli hai fatto un favore…”
Asgard, la patria della psicologia.
…è uscita così, scusa ♥

Recensore Master
02/10/18, ore 00:09

CIAO!!!! Eccomi qua! Alla dine riesco a fare anche per questo capitolo una recensione DECENTE! (l’avevo fatta ma… siccome son un casino! L’ho persa!)
Adoro i FlashBack! Mi piace fare improvvise escursioni nel passato! O rivivere solo in un secondo momento avvenimenti già passati!
Hai tenuto bene l’attesa mentre riviviamo cos’è successo immediatamente dopo il fatto.
Che bello veder comparire Clint (te l’avevo detto che c’è stato un periodo in cui adorato Occhio di Falco e Jeremy Renner? Mi piacerebbe tanto un film su lui e Natasha! Ma temo non lo avremo mai!
Comunque è stato bello vederli assieme a preoccuparsi per Peter, e il pensiero di Tony per Steve.
“…«Peccato Rogers non fosse con noi. Lui avrebbe potuto sicuramente tirarti su di morale e confortarti. È la sua specialità», disse Tony, e fu l’unica cosa che disse, e fu l'unica cosa che mai avrebbe dovuto dire, specie con quel tono aspro…”
Adoro Cap!

Peter che ricerca le parole di Tony che non comprende che solo le sue parole pottrebbero confortare il ragazzo… momento stupendo!

L’incontro tra Tony e Peter e il loro scambio di parole e finalmente la voce di Peter! La gioia di Tony era palpabile!

“…Dagli auricolari Tony poté riconoscere una vecchia canzone di Bessie Smith, e ne fu sorpreso. Davvero quel ragazzo ascoltava certa musica? …”
Ce ne stupiamo tutti, Peter sei così Vintage!

Comunque Tony ha un modo tutto suo di scuotere incoraggiare! Spronare! Ma alla fine Funziona! Peter Parla!!! E OLAAAAA!!!! Che bello!!!!!


“…«Non fallirai. Perché non sei solo, e chi non è solo non fallisce mai»…”
Ovazione e applausi per Tony!!!!

Davvero la fine di questo capitolo è così dolce che potrei sciogliermi!!!

“…«D’accordo, signor Stark», disse semplicemente, «grazie mille quello che sta facendo per me», mormorò poi.
Che cavolo mi stai facendo, ragazzino?, pensò Tony prima di baciargli di nuovo la testa, tornando poi a guardare il tramonto che poteva godere da quell'altezza, concedendosi per un po’ il tepore di quella piccola gioia nel cuore.
La voce di Peter…”
Io adesso mi sono fatta mille film su cosa accadrà nell’ultimo capitolo di questa FF.
È tutto così dolce che davvero… Tony che si scioglie di gioia e noi assieme a lui, abbiamo quasi l’impressione di sentire la voce di Peter ç__ç
Siamo all’ultimo capitolo!!!! Ç__ç la fine di un percorso… sigh…
(beh non smettere mai di scrivere ti prego! I need it! Ho bisogno di leggere le tue opere!!!)
A presto per l’ultimo capitolo!!!
Boingo!!!

Recensore Master
01/10/18, ore 22:54
Cap. 3:

CIAO! Passiamo per una recensione un po’ più seria ;-))
Rispetto al delirio cosmico scritto su WattPad XD XD
Già che c’ero ho riletto! Che è sempre cosa buona e giusta!!!!!
Il racconto di quanto accaduto in quel fatidico giorno è un colpo al cuore! Grazie, adoro tutto questo Angst! E il modo di Tony di essere così protettivo con Peter!


“…Più Tony lo guardava, più lo vedeva spegnersi. Più cercava di afferrarlo, più Peter gli scivolava dalle mani.
«Sono qui, ragazzo. Ci sono. Non vado da nessuna parte».
«Sono un assassino», pianse Peter, irrigidendo le spalle e cercando di staccarsi dalla presa sulle sue guance, improvvisamente schifato da quel contatto.
Schifato di sé stesso. Schifato di aver permesso a qualcuno di toccare una feccia come lui.
Quelle furono le ultime parole che Tony Stark sentì pronunciare dalla bocca di Peter Parker. Un’accusa ingiusta, una menzogna, che Tony in nessun modo poteva togliere dalla testa di quel ragazzo…”
Questo momento stato meravigliosamente straziante L’incombente silenzio di Peter!
E poi arriva Banner che è la voce della ragione e della verità che acupte Tony lo stimola!
Davvero il rapporto tra Banner e Tony è troppo Brotp a parer mio davvero troppo poco sfruttato nei film! Fortuna ci sono le FF perché sappiamo che hanno lavorato assieme PREUltron… ma mica poi molto… mannaggia!!!!
Chissà che avrebbe detto in occasione di Civil War!
Comunque lo hai descritto davvero bene!!!
“…«Signor Stark… ho provato ad andare da Peter e non l’ho trovato in casa. Sua zia dice che si è svegliata questa mattina e non c'era già più; il suo zaino e alcune sue cose sono sparite», gli disse Ned, svelto, il tono di voce che esternava una crescente ansia…”
Ecco qui mi volevi far morire! NON C’E’??? e dove cacchio è andato a finire????
Fortuna che Tony ha capito tutto!!!! Mannaggia!!!!!!!
“…L’unico posto che un assassino pentito visiterebbe:, pensò Tony, Il luogo del delitto…”
O_o
(non ritrovando quanto già sritto le ho rifatte e via… -__-“ Essere rintronati e con computer incasinati….)
a tra poco Boingo!

Recensore Master
01/10/18, ore 19:16

Io non ho per niente fretta che tu finisca questa storia, anzi come ti ho già detto altre volte sarei contenta se i capitoli aumentassero ancora! Lo so che così non si conclude, ma è una storia talmente bella e anche talmente profonda che gli approfondimenti la rendono ancora più interessante e coinvolgente.
Già solamente dalla prima parte mi vengono fuori tantissime riflessioni. Innanzitutto è bellissimo vedere gli Avengers che si preoccupano per Peter, che forse non possono capire del tutto quello che sta provando, visto che loro sono adulti e hanno avuto tante esperienze negative da superare per andare avanti... ma ci provano, ognuno a suo modo. Ho amato tantissimo il contributo di tutti i personaggi, ognuno caratterizzato perfettamente, anche in poche righe, e mi è piaciuto particolarmente il fatto che tu abbia messo attorno a Peter il nucleo originario degli Avengers (a parte Steve, che non ho capito bene perché non ci fosse...). Sai, il mese scorso ho rivisto il primo film degli Avengers, forse non lo avevo mai visto tutto intero ma di certo non con questa attenzione (tipo che ne guardavamo dieci/quindici minuti per volta, ci abbiamo messo un mese a vederlo tutto! XD). E le prime volte mi veniva da piangere perché pensavo: sono loro gli Avengers, sono loro, io non ne voglio altri, non mi frega niente di Ant-Man o di Captain Marvel, se ne stiano fuori dalle scatole, io voglio i MIEI Avengers e ci voglio Peter nel mezzo! E tu in questa storia hai fatto proprio questo, hai messo Peter in mezzo agli Avengers, lo hai fatto interagire con loro (oddio, interagire non tanto, vista la situazione, ma diciamo che loro hanno cercato di interagire con lui!). E questo è anche ciò che sarà nel mio mondo: gli Avengers resteranno sempre loro, potrà aggiungersi qualcuno, come T'Challa, come Wanda e Visione, così come ha fatto Peter, ma saranno sempre loro il nucleo portante e fondatore del gruppo.
Un'altra cosa che ho pensato leggendo la prima parte: noi siamo abituati a vedere Peter come un ragazzo allegro, tenero, buffo... ma anche lui ha il suo "lato oscuro". Peter è un ragazzo estremamente sensibile e empatico e questo lo può far passare dal più grande entusiasmo, dalla gioia e dall'orgoglio per essere diventato un Avenger alla devastazione più profonda (come accade nella tua storia per non essere riuscito a salvare tutti). Nei film viene messo in luce solo il suo carattere solare, ma io sono convinta che proprio perché è così sensibile e trasparente, proprio perché vive così intensamente le emozioni, allora può anche cadere nella tristezza e nella disperazione. Non ha le barriere emotive per filtrare tutto ciò e si lascia trasportare da quello che prova, anche se ne è dispiaciuto, anche se vorrebbe dire al signor Stark e agli altri che ha bisogno del loro aiuto, che non li sta rifiutando, è solo che non sa come fare. E questa non è una caratteristica dovuta solo alla giovane età di Peter, è una cosa che avrà sempre perché nasce dalla sua spiccata sensibilità che lo rende incapace di gestire le emozioni più forti (succede anche alle persone cosiddette adulte, io sono proprio così, posso vivere dei grandi entusiasmi così come fare delle tragedie anche per piccole cose). Ecco, io vedo questo in Peter e secondo me in questa storia lo mostri chiaramente anche tu, facendo vedere tutte le sfaccettature di questo personaggio che è molto di più di quello che vorrebbero farci credere con i film.
La seconda scena, poi, è il motivo per cui vorrei che questi capitoli durassero ancora tantissimo! Il discorso di Tony è meraviglioso, è proprio da lui, non c'è niente di consolatorio e nessuna "frase fatta", ma è semplicemente la verità di quello che la gente fa con gli Avengers. Finché sono i salvatori del mondo va tutto bene, anzi, è quasi come se facessero il loro "dovere", poi basta un errore e vengono considerati mostri, si devono nascondere, devono essere schedati dal Governo (vedi i fatti di Sokovia e tutta la faccenda degli accordi). Il bello è che in questo discorso Tony, senza accorgersene, ha iniziato a parlare come Steve, che rifiutava questa visione degli Avengers perché voleva proteggere Bucky... e Tony, che in Civil War era favorevole agli Accordi di Sokovia, adesso pensa solo a proteggere Peter. E anche su questo ci sarebbe tanto da dire, io ho un sacco di film mentali su Tony che continua a sentirsi in colpa per l'errore commesso con Ultron... che lo ha cambiato tantissimo, e Peter che cerca di confortarlo e di fargli capire che lui non è un mostro, che non voleva fare del male a nessuno. Qui le parti si invertono e Tony deve far capire a Peter che il vero mostro è il terrorista che ha messo le bombe, non certo lui, anche se non è riuscito a disattivarle tutte.
E... che colpo di scena quando Peter riprende improvvisamente a parlare, come se non avesse mai smesso, senza nemmeno stupirsi di averlo fatto. Forse perché con Tony lui riesce ad ammettere cose che non ammette nemmeno con se stesso, forse perché da lui si sente contenuto e protetto. Con lui parla, da lui accetta quelle giustificazioni che non avrebbe ascoltato da nessun altro e finalmente si lascia andare, si sfoga, piange e poi, stretto tra le braccia sicure di Tony, riesce perfino a riprendere lo spinoso discorso del bacio... e lì è Tony che lo stoppa, perché quella cosa ha sconvolto molto più lui di Peter!
E il finale è dolcissimo, Tony riprende a scherzare, Peter abbozza una specie di risatina e si affida all'uomo che ama, all'unico che poteva salvarlo da se stesso. E Tony capisce sempre di più quanto il suo sentimento per Peter sia profondo... eh sì, perché in questa storia non c'è solo Peter che deve essere salvato dalla disperazione, ma anche Tony che deve essere salvato dalle sue paure, dall'egoismo, dalla riluttanza a mettersi in gioco.
"Che cavolo mi stai facendo, ragazzino?, pensò Tony prima di baciargli di nuovo la testa, tornando poi a guardare il tramonto che poteva godere da quell'altezza, concedendosi per un po’ il tepore di quella piccola gioia nel cuore.
La voce di Peter."
La risposta potrebbe essere: lui sta salvando te come tu stai salvando lui.
Un vero gioiello questa storia, qualcosa che davvero non si poteva racchiudere in pochi capitoli, troppe cose ci sono in ballo, troppe riflessioni vengono fuori da ogni situazione.
Meravigliosa, davvero!
Abby

Nuovo recensore
01/10/18, ore 15:54

Ciao, tesoro!
Eccomi qui per lo scambio recensioni. ^^

Dunque, che dire… questo capitolo mi ha letteralmente maciullato il cuore.
Già quello precedente mi ha fatto provare emozioni tremendamente intense e contrastanti tra loro, quindi figuriamoci questo, dove è già passato un po' di tempo da quando Peter si è chiuso nel suo mutismo e Tony tenta in tutti i modi di aiutarlo.

Per tutto il capitolo mi è sembrato quasi di fare un giro sulle montagne russe: prima tutto "tranquillo", se così si può dire, soprattutto quando Peter dava cenni di avvicinamento nei confronti di Tony e si sentiva a proprio agio; poi, però, arrivavano quei punti in cui tutto cominciava ad andare veloce, il cuore batteva forte e mi sembrava di essere sospesa in aria andando a velocità supersonica.
E tutto questo è accaduto nelle parti in cui Peter mostrava sgomento, nelle espressioni del suo viso che avvisavano Tony di aver superato un confine delicato e quando il ragazzo è stato respinto proprio da Tony nel momento in cui lo ha baciato.
È stato un colpo al cuore fortissimo.
Comprendo, da un certo punto di vista, la visione di Tony. Però, allo stesso tempo, comprendo anche le disperate esigenze di Peter.
Alla fine, Tony vuole solo fare del bene, ma c'è quella parte del suo carattere che lo fa agire in maniera sbagliata o ambigua.
Ed è questo che più gli dispiace, che gli fa rabbia che lo fa soffrire.
Sia lui che Peter soffrono e già solo questo è un colpo durissimo, per me.

Inutile dire che il POV di Tony ti riesce sempre alla grande e mi è piaciuta molto questa alternanza con il POV di Peter nel primo capitolo.
Poi, come sempre, adoro vedere Peter attraverso gli occhi di Tony.
E in questo caso, l'effetto che ha avuto su di me è stato tremendamente amplificato.

Tesoro, che altro dire?
Spero con tutta me stessa che questa situazione si risolva sotto tutti i punti di vista, perché entrambi meritano solo del gran bene e soprattutto meritano di essere felici insieme.
Non vedo l'ora di continuare con la lettura, questa storia mi ha letteralmente conquistata.
Complimenti e alla prossima,

Jill ~