Recensioni per
Advent Calendar 2018
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 121 recensioni.
Positive : 121
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/19, ore 23:25

Eccomi^^
Fortuna che Sherly sta bene! Mi mette troppa tristezza che abbia paura di John, però almeno il dottore se ne è reso conto. Vagonate di tristezza anche quando il consulente ha detto che il vero John non poteva essere lì. Cavolo senza Ross e Strange sarebbe stato davvero impossibile.
Ps che figa l'auto della signora Hudson! Quando diventerò ricca me ne comprerò una anch'io.
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 23:10

In effetti questo cap è davvero breve.
Brutta cosa il ghiaccio invisibile. Io una volta ho tirato giù un semaforo prima ancora di rendermi conto di cosa stesse accadendo. Spero proprio che il consulente non si sia ferito. Speriamo che John arrivi presto, un po' come in ASIP dove sembrava la reincarnazione del suo Angelo custode.
Dai corro al prox cap
Béa
(Recensione modificata il 03/01/2019 - 11:13 pm)

Recensore Master
03/01/19, ore 23:03

Leggendo questo cap ho rivisto ogni attimo della serie tv. Quanto dolore. Peccato che nella serie tv, sempre se ci sarà un seguito, non ci sarà un cross over come questo.
Questo cap mi ha lasciato un senso di vuoto e di malinconia incredibile, sia x le serie tv, sia per la consapevolezza di quanto Sherlock si sia annullato x John. Ha sbagliato, ma ce l'ha messa tutta x fare bene. Almeno nella tuaff hanno ancora tempo, nulla è perduto.
(Recensione modificata il 03/01/2019 - 11:05 pm)

Recensore Master
03/01/19, ore 22:47

Ammetto che non sono un'amante dei cross over, ma questo è una perla inaspettata. Mi hai davvero colpito. Non me lo aspettavo proprio e la cosa funziona alla grande. Ora sono davvero curiosa di sapere cosa combinerà con John. Complimenti per l'originalità che non ti manca mai, ma qui ti sei superata.
Ps: che bello l'accenno alla Rossange. Oddio!

Recensore Master
03/01/19, ore 22:35

Rieccomi^^
Sono due completi idioti! Da una parte abbiamo Sherlock che sfarfalla completamente. Dall'altra abbiamo John che ha la testa di legno. Fortunatamente il suo cuore ancora perde un battito ogni volta che pensa realmente al consulente investigativo. E fortuna che esiste Martha Hudson. Fate un monumento a quella donna! Senza di lei saremmo ancora in un mare di lacrime (ghiacciate aggiungerei), invece finalmente intravedo la luce.
Questa storia mi sta coinvolgenda a 1000. Sono felice di aver atteso fosse completa se no a quest'ora ero in un angolo a mangiarmi le unghia dalla smania e impossibilità di continuare.
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 22:20
Cap. 7:

Tutto fila liscio, i pensieri di John e Sherlock sono chiari e logici, peccato siano totalmente distorti da rabbia paura solitudine rancore e tanto tanto dolore. Hai curato la parte introspettiva davvero bene.
PS: adoro la signora Hudson <3 Mi piace troppo la sua parte più tosta!
A dopo ;)
Béa
(Recensione modificata il 03/01/2019 - 10:25 pm)

Recensore Master
03/01/19, ore 22:10

Quando studiavo sociologia ricordo che avevamo parlato il aula del fatto che sia scientificamente provato che nei periodi di festa la percentuale dei suicidi è più elevata. Il dato è facilmente giustificabile da come la felicità degli altri sottolinea la propria infelicità. Questo cap mi ha ricordato quella lezione. È triste non avere proprio nessuno.
Baci,
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 21:59
Cap. 5:

E allora vuoi farmi piangere a tutti i costi! Ammetto che ci sei molto molto vicina. Adoro il parallelo tra le reazioni di Sherlock e l'articolo che sta scrivendo, ma d'altronde sappiamo bene che le tue ff sono sempre molto raffinate e nulla è lasciato al caso.
Infiniti complimenti.
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 21:31

Eccomi (connessione permettendo) ^^
Sto adorano le continue metafore che costellano questa ff. Mi sono dimenticata di dirtelo nella recensione precedente. Quel album bruciato fa male al cuore, ma John inizia a capire, per Sherlock lui esita. Sherlock gli ha fatto sì del male, ma è l'unico ad essere diverso da ogni cosa per lui.
Questa ff mi sta piacendo davvero moltissimo.
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 21:18

Rieccomi^^
Oh mio Dio cosa ho appena letto!!! Tutto assolutamente delirante e logico da fare paura. Questo è angst vero, dolore misto paura misto disperazione. In fondo John ha ragione, però lui ama Sherlock e la cosa che fa più male è che adesso il consulente penserà di essere odiato. Non è così, John lo ama profondamente, solo che ha sofferto troppo.
Dai Sherlock rifletti, nonostante tutto John non è andato con Mary...e non x le bugie.
Corrro al prox cap se no piango.
Béa

Recensore Master
03/01/19, ore 21:05

Eccomi^^
Vado subito al dunque perché prevedo decisamente molte recensioni su questa ff.
Mi piace molto molto come hai caratterizzato Mycroft seppur senza realmente tirarlo in ballo. Ho trovato molto buona le pensata per fare sparire Mary e Rosie da questa ff. Adoro la metafora del castello di carte.
In oltre ho trovato geniale il modo in cui hai insinuato il dubbio in John. Per Sherlock lui non conta niente, petrebbe andare dall'altra parte del mondo e per lui sarebbe ok. Molto IC e molto sofferta come cosa a rifletterci. Sherlock starà soffrendo come un cane e John si sta facendo un film mentale di prima categoria. Ottimo!
Al prossimo cap, baci
Béa

Recensore Master
02/01/19, ore 19:30

Ciao, ho lasciato che questa ff venisse completata prima di iniziare a leggere e dalle premesse ho fatto bene perché che un mare di angst se non ci fosse subito un cap successivo da leggere sarei fregata. Ok ma bando alle ciance, commentare con un papiro l'introduzione mi pare davvero un eccesso. Ci risentiamo dopo il primo capitolo ;)
Baci baci <3
Béa
(Recensione modificata il 04/01/2019 - 11:31 am)

Recensore Master
31/12/18, ore 12:15
Cap. 26:

Dopo la lettura (piacevolissima) di questo capitolo, scusa, ma non posso far passare inosservato quel rosso mantello, assai birichino, "agghindato con delle ghirlande di Natale" e che parrebbe accennare a "dei passi di danza".
Un contrasto piacevolissimo con il grugnito con cui Everett, che è davvero un modello di John all’ennesima potenza, si sveglia, a causa della sensazione di freddo improvviso e della mancanza del marito.

Ma il suo malessere dura pochissimo perché egli viene avvolto dalla strepitosa atmosfera natalizia che, altro mio sorriso divertito, è stata allestita dal mantello che gli chiede addirittura, nel suo silenzioso linguaggio, un parere.
Sappiamo che Stephen sta subendo i rimproveri di Wong per l’aver interferito, provocando un cambiamento, in vicende a proposito delle quali avrebbe dovuto comportarsi da semplice spettatore.
Simpatico quel tuo tocco “natalizio” anche nei confronti del burbero Servitore Occulto che mostra un veloce, ma chiaro, cedimento di fronte al vassoio di biscotti.
Ah, noto con piacere che hai pensato anche al parallelismo tra Universi nelle indicazioni delle vie perché qui siamo all'177A di Bleeker Street...
Una trovata, la tua, davvero simpaticamente riuscita.

Collegato a questa situazione, trovo anche il concetto che mi è piaciuto molto e cioè l'esistenza di tanti "alter ego" in giro per le varie dimensioni, in epoche e contesti diversi, ma sempre loro due.
E questa idea, di tanti Sh e John, mi sembra veramente interessante e gratificante per noi terrestrissimi johnlocker.

Grazie a te, vediamo da una prospettiva diversa il 221b ed i suoi abitanti, e siamo contenti nello scoprire che, ciò che è iniziato, continua e, siamo sicuri, continuerà. Un'ottima trovata quella di far concludere la tua long con la partecipazione di Everett e di Stephen, con il fantastico mantello rosso, cui assegni una dimensione di vero personaggio.

Non voglio scadere nella facile retorica ma questo tuo Advent Calendar è stato quello, per me, più ben scritto e ricco di sentimenti e situazioni avvincenti.

Colgo l'occasione per augurarti un buon 2019, all'insegna della realizzazione di ciò che più desideri.

Recensore Master
30/12/18, ore 13:09
Cap. 25:

Questo risveglio al 221b, raccontato con il tuo originale stile narrativo, vale già da sè tutta la dolcezza e l'importanza del titolo.
Infatti, sia per Sh sia per John, non potrebbe esserci regalo migliore che quello di scoprire, nello stesso momento, il volto bellissimo del loro amore, soprattutto dopo anni di malintesi, buio, gelo, silenzio assordante.
È proprio rassicurante immaginare il consulting, martoriato e vinto dalle ferite che la vita gli ha inferto in sette anni, riposare finalmente "a casa", la vera “casa”, accanto al suo "conduttore di luce" che è riuscito a vincere la sfida contro se stesso e la sua rabbia distruttrice. Distruttrice di sogni, di speranze, di futuro.
Come, del resto, è altrettanto appagante che tu ci trasmetta l'immagine di John che è giunto anche lui nel porto sicuro di ciò che veramente provano l'uno per l'altro. Ed è amore, unico, abbagliante, inesauribile.

Devono recuperare il tempo perduto, devono ritornare al calore potentissimo di quel primo sguardo al Bart’s, reciprocamente significativo, che è stato l’inizio di una delle più belle storie d’amore.
Ed allora tu ci racconti di uno Sh dolcemente "spalmato" sulla schiena di John, di uno Sh che, con le braccia, stringe possessivamente il suo ex migliore amico, che protesta perché John va al bagno o che s'illumina perché, appunto, il suo "conduttore di luce" lo invita a stare con lui anche sotto la doccia.
Come di consueto, ci racconti questa mattinata con il tuo linguaggio chiaro, in cui s'indovina un'affettuosa compartecipazione a ciò che, finalmente, succede al 221b tra i nostri due.
Mi è piaciuto molto quell'atteggiamento indagatore del consulting che è felicissimo di potersi occupare di quanto è riferibile ai fenomeni biologici che riguardano il suo John, come ad esempio, la crescita della barba e delle unghie, o le caratteristiche che lo connotano come amante.
Verrebbe spontaneo pensare subito: "Povero, John!" ma sappiamo che lui, e glielo fai dimostrare con l’inesauribile desiderio che ha del suo genio pazzoide, è felice perché tra loro "non ci sono più barriere".

Sh che si perde in questi apparentemente astrusi ragionamenti è, invece, completamente IC, perché intuiamo che la sua eccezionale intelligenza, mescolata alla sua personalità riluttante all'accettazione di tutto ciò che può essere "normale", lo possa proprio portare a trasformare in tenerissimi gesti d'affetto i suoi incessanti "esperimenti" sulla realtà che lo circonda.
Ed ora, meravigliosamente, John è quella realtà e perciò diventa il campo prediletto, anzi, unico, d'indagine per quella scoperta splendida di Sh che si traduce nel fatto di non essere più solo ma assieme a chi ama con il carisma dell'unicità.

Travolgente l'esperienza che racconti di ciò che succede in bagno e mi trovo perfettamente d'accordo che sia Sh il kink di John...
E che dire del "regalo" che quest'ultimo offre al suo, ormai, compagno?! Ho trovato molto efficace ed originale l’effetto che fai fare al “Ti amo” che John pronuncia: persino il mitico Mind Palace ne è travolto, come quando una raffica di vento spazza via ciò che si trova in una stanza. Ma questa raffica non è certo quella con cui hai iniziato il tuo Calendario.
Infatti quel "Ti amo", ripetuto con sicurezza, sincerità e gioia è davvero il sigillo prezioso a questo capitolo e, direi a tutta la tua storia.
(Recensione modificata il 30/12/2018 - 01:10 pm)

Recensore Master
29/12/18, ore 22:27
Cap. 24:

La voce di Sh è proprio l’ingresso ad un mondo magico e meraviglioso in cui il povero, ma felice, John sta per perdersi ed in quanto all’effetto che essa ha, mi trova perfettamente d’accordo.
A proposito del ruolo che assegni ai due, ho notato anch’io il tuo optare, in questa storia, per la Top Sherlock e ti confesso che mi hai spiazzato.
In primis perché tu, solitamente, se ben ricordo, preferisci che sia John ad essere chi “guida le danze”, ed io condividevo questo tuo orientamento. I motivi che riguardano la mia preferenza sono vari e sicuramente inficiati dal modo di vedere la vita ed i rapporti tra le persone.
Una delle ragioni è che John l’ho sempre considerato più navigato di Sh, ed ho immaginato il suo passato con esperienze numerose.
Non a caso, nel canone di Doyle, di lui, a proposito di donne, si dice che ha una vasta esperienza, che si estende addirittura su “molte nazioni e tre diversi continenti”. Dunque mi risulta naturale immaginarmelo “top”.
Poi ha un’età maggiore del consulting ed anche questa potrebbe essere una motivazione per pensarlo più navigato ed “attivo”.
Però, procedendo nella lettura, di quanto d’auspicato ed atteso succede tra i due, mi convinco sempre di più che questa versione di Sh, mi piace quanto l’altra, anzi, accresce il suo fascino.
Lo Sherlock-vergine è una versione più diffusa di quella che trovo qui, ora, ma pensare alla bellezza magnetica del consulting, con, in più, il bagaglio affascinante di esperienze e di “abilità” acquisite, beh, è una situazione molto più intrigante di quella che considera Sh molto impreparato e timoroso di fronte all’espressione fisica di quanto prova nei confronti del partner.
Inoltre, la tua abilità di raccontare e di occuparti di esperienze le più disparate, mi ha convinto anche a proposito di questo Sh così sensuale ed insinuante, esperto a tal punto che suscita la gelosia di John (“…di chiunque sia stato con te in passato…”).
E questo è un punto molto valido perché anche Holmes riconosce lo stesso sentimento di “possesso” esclusivo nei confronti del suo blogger.
In tutta questa scena d’amore emerge chiaro il significato più profondo di quel brevissimo verbo che costituisce il titolo che hai scelto per il presente capitolo: “Dare”, perché amare è donare tutto di se stessi, perdersi nell’altro senza più chiedersi perché. La stessa cosa che fanno John e Sh nei confronti l’uno dell’altro.
Una lettura indubbiamente trascinante e sorprendente.