Ciao dolcezza <3
A volte mi chiedo come fai. Come fai ad entrare così dannatamente bene nella testa di questi personaggi? Come riesci a scriverne e a renderli così vivi che quasi sembra che vogliano uscire dalle pagine per prenderti a pugni? Come fai ad analizzare ogni volta aspetti tanto diversi del loro rapporto? Poi mi citi anche Rostand, e "il naufragar m'è dolce in questo mare".
Adoro Tony e Peter, ADORO il modo in cui tu li costruisci pezzo su pezzo fino a renderli veri, pulsanti di carne e di sangue.
Si torna sempre lì, a girare attorno ad un Tony più spaventato che mai davanti a ciò che prova nei confronti del giovane Parker, e quest’ultimo invece è così saldo, così sicuro riguardo ai propri sentimenti, consapevole non solo dei più intimi e segreti desideri del suo cuore, ma anche di quelli di Tony, attraverso il quale riesce a guardare come se fosse una finestra aperta. C’è anche una vena di incoscienza nel suo modo d’agire – ma è tanto giovane, santo cielo, è più che legittimato ad esserlo! – ma allo stesso tempo c’è saggezza nelle sue parole, e la logica con la quale mette alle strette una vecchia volpe come Tony ha un che di aritmetico, chirurgico, quasi. Ineluttabile.
Ma non basta questo per scalfire i muri che Stark ha eretto a protezione del cuore, per sconfiggere la sua paura, per oltrepassare i limiti morali e sociali dai quali si sente irrimediabilmente imbrigliato. Tony reagisce a questa palla da demolizione che lo colpisce in pieno petto nell’unico modo che conosce, allontanando Peter, salvo poi pentirsene cinque secondi dopo. Nonostante tutto, Tony è un uomo impulsivo, si controlla, la maggior parte delle volte, ma di fronte a Peter vacilla, sempre, anche se dentro sé cova l’implacabile certezza che se dovesse avvicinarglisi ancora di più lo distruggerebbe, e questo è il terrore più grande di tutti, per lui, perché Tony a tutto può sopravvivere, tranne che al dolore di Peter.
Il loro baci sono poesia pura, così istintivi, passionali, ardenti, tanto a lungo desiderati quanto altrettanto temuti… E i loro sguardi, il modo in cui si incatenano l’uno all’altro, quasi fossero l’uno per l’altro una calamita il cui influsso è oltremodo impossibile da ignorare. E quanto può diventare bollente l’abitacolo di una spider, se sono proprio loro due a guardarsi, cercarsi, chiamarsi? Ma, a quanto sembra, le giornate di pioggia non perdonano il povero Peter, che si affloscia tra le braccia di Tony preda di un malessere che credo solo in parte sia dovuto al virus dell’influenza (ma avrebbe effetto sul suo corpo geneticamente modificato un virus? Domanda puramente tecnica).
E Tony, ovviamente, proprio perché è Tony, si preoccupa tantissimo, anche se in pratica lotta con tutto sé stesso per non mostrare il panico che lo assale al solo pensiero che Peter non possa stare bene.
Oh, adesso voglio l’ultimo capitolo con un hurt\comfort di quelli belli però, che mi scaldi il cuore e non solo quello, if you know what I mean.
Non vedo l’ora che sia sabato mattina ù.ù
A prestissimo tesoro, ti mando un bacione grande :*
Con affetto (l'affettato mi sarebbe un po' complicato mandartelo),
padme |