Recensioni per
La verità su Ingeborg Barrow
di Old Fashioned
Finalmente riesco a trovare un attimo tranquillo per leggere e quasi mi fai perdere la fermata della metro. |
La storia mi è piaciuta, perché scorrevole, scritta bene e tutti i motivi della scorsa recensione. Fai bene a ricordare che il revisionismo è reciproco, operato da movimenti, anche basati su esso, la cui premessa comune, alla fin fine, è il vittimismo - sebbene reputo quello operato da gruppi come l'associazione della storia superfluo, in quanto i fatti storici di grande portata parlano da soli (tranne forse il largamente occultato genocidio armeno). E fai bene a dire che sono reciproci anche i pregiudizi, che testimoniano chiusura mentale e che persistono ancora adesso. Quelli verso le minoranze perché l'attitudine ad avere un occhio di riguardo verso esse, vederle in modo benevolo, idealizzante (cosa che puó essere confusa con tutto il politicamente corretto, ma è la sua forma degenerata) non è diffusa a livello delle masse, dell'opinione pubblica. |
E anche con questo finale sei riuscito a sorprendermi! Già mi ero immaginato una roba a metà tra Poltergeist e Ghostbusters, con Austin che affrontava il fantasma della villa vestito con una tuta verde e armato di un aspirapolvere (e ovviamente con la celebre colonna sonora: Who are you gonna call...Ghostbusters!). Questo però, lo ripeto, è una bella sorpresa. E così la proprietaria della villa non era così malvagia come l'avevano dipinta. Chissà poi perchè l'avevano fatto. Beh, in questi tempi politicamente corretti tutto è possibile. L'importante è che tutto si sia risolto. Austin ha completato il suo lavoro, Donovan ha avuto ciò che voleva, e il fantasma ha trovato un pò di pace. Un gran bel lieto fine, ci voleva proprio. |
Bellissimo colpo di scena! La vecchia Ingeborg era una persona onesta e gentile, non il mostro che tutti credevano. Invero è reale il proverbio che dice che non c'è nulla di peggio di un buono che si arrabbia. Il fantasma adirato lo dimostra persino al concreto Austin, che non crede nel sovrannaturale. |
Ave OF, come da prassi arriva il Tuo aggiornamento e chapeau, sono spiazzata il fantasma si (s)muove per le calunnie di cui è oggetto, sei stato originale.. la Signora I. B. era una benefattrice, altro che l’aguzzina dipinta dalla sedicente Società Against the Slavery, di cui alle foto e agli opuscoli .. Non che quelle cose non siano occorse beninteso, ma NON sempre .. |
Mi sono permessa di ripubblicare la recensione in precedenza al capitolo primo, ora cancellata, per evitare di fare spoiler, anche considerato che non rischio di eliminare nessuna risposta. |
Ciao^^ |
Non so... è quasi come se sia Austin, che l'avvocato, che lo stesso Donovan vogliano autoconvincersi che i fantasmi non esistono, che sicuramente "qualcuno" - in carne ed ossa... - di esterno alla magione si diverta a fare scherzi, e così via. |
Il signor Austin-Risolvo-Problemi è un soggetto che non si lascia impressionare facilmente, né dalle entità paranormali o presunte tali e neppure dalla variopinta fauna di isolani, dall'avvocato reticente ai soggetti sciroccati della presunta associazione culturale. |
Ciao Old! |
Ciao^^ |
Ave OF, la storia inizia a dispiegarsi, compare il work – alcholic, ovversia Mr Austin, the problem –risolver .. |
Buonasera caro, mi hai colta di sorpresa. Non mi aspettavo che uscisse oggi e invece mi trovo un capitolo nuovo nuovo. |
"I fenomeni paranormali non esistono" queste sono le esatte parole che si dicono quando qualcosa di paranormale sta per accadere. |
Ciao, carissimo ^^ |