Recensioni per
La verità su Ingeborg Barrow
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 58 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/02/19, ore 09:55
Cap. 3:

Finalmente riesco a trovare un attimo tranquillo per leggere e quasi mi fai perdere la fermata della metro.
Comincio col dire che ho adorato una scena in particolare: vedere un libro di Hegel lasciato a morire ai Caraibi, che goduria.
Mi hai terrorizzata, almeno finché non è saltato fuori che la povera Inge in realtà era una bonacciona. Adoro il modo in cui hai descritto nel dettaglio le azioni di Austin per farci capire quanto sia preciso in tutto quello che fa, adoro le atmosfere, adoro tutto quanto insomma, come sempre.
Mi dispiace davvero tanto che sia già finita (anche questo lo dico sempre, vero?) perché anche questa storia l'avrei letta per anni e anni. Bello anche il fatto che alla fine il titolo della storia è il titolo del libro.
Bravissimo.
A presto!

Nuovo recensore
11/02/19, ore 18:53
Cap. 3:

La storia mi è piaciuta, perché scorrevole, scritta bene e tutti i motivi della scorsa recensione. Fai bene a ricordare che il revisionismo è reciproco, operato da movimenti, anche basati su esso, la cui premessa comune, alla fin fine, è il vittimismo - sebbene reputo quello operato da gruppi come l'associazione della storia superfluo, in quanto i fatti storici di grande portata parlano da soli (tranne forse il largamente occultato genocidio armeno). E fai bene a dire che sono reciproci anche i pregiudizi, che testimoniano chiusura mentale e che persistono ancora adesso. Quelli verso le minoranze perché l'attitudine ad avere un occhio di riguardo verso esse, vederle in modo benevolo, idealizzante (cosa che puó essere confusa con tutto il politicamente corretto, ma è la sua forma degenerata) non è diffusa a livello delle masse, dell'opinione pubblica.
La tua storia lascia giustamente immaginare che siano esistite possibili, molteplici forme, a seconda dei singoli casi, dello schiavismo, quello operato da bianchi cosí come quello tra neri (cosa che è anche il motivo per cui, a mio avviso, se hanno avuto la stessa portata sarebbe impossibile stabilire il meno peggiore tra i due).
Un bel messaggio.
Buona continuazione
(Recensione modificata il 14/02/2019 - 06:51 am)

Recensore Master
11/02/19, ore 17:17
Cap. 3:

E anche con questo finale sei riuscito a sorprendermi! Già mi ero immaginato una roba a metà tra Poltergeist e Ghostbusters, con Austin che affrontava il fantasma della villa vestito con una tuta verde e armato di un aspirapolvere (e ovviamente con la celebre colonna sonora: Who are you gonna call...Ghostbusters!). Questo però, lo ripeto, è una bella sorpresa. E così la proprietaria della villa non era così malvagia come l'avevano dipinta. Chissà poi perchè l'avevano fatto. Beh, in questi tempi politicamente corretti tutto è possibile. L'importante è che tutto si sia risolto. Austin ha completato il suo lavoro, Donovan ha avuto ciò che voleva, e il fantasma ha trovato un pò di pace. Un gran bel lieto fine, ci voleva proprio.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
11/02/19, ore 15:19
Cap. 3:

Bellissimo colpo di scena! La vecchia Ingeborg era una persona onesta e gentile, non il mostro che tutti credevano. Invero è reale il proverbio che dice che non c'è nulla di peggio di un buono che si arrabbia. Il fantasma adirato lo dimostra persino al concreto Austin, che non crede nel sovrannaturale.
L'uomo ha comunque mantenuto fede alla sua fama e il problema lo ha risolto alla fine dei fatti. Anche se non come pensava.
La domanda che mi resta è sul perché l'associazione storica avesse creato le dicerie sul conto della povera signora Barrow. Qualcuno deve ben aver nascosto la bara murata e tutti i registri contabili. Ma ci sta un po' di mistero.
Veramente una storia magnifica, ti faccio i miei complimenti! ^^

Recensore Master
10/02/19, ore 18:47
Cap. 3:

Ave OF, come da prassi arriva il Tuo aggiornamento e chapeau, sono spiazzata il fantasma si (s)muove per le calunnie di cui è oggetto, sei stato originale.. la Signora I. B. era una benefattrice, altro che l’aguzzina dipinta dalla sedicente Società Against the Slavery, di cui alle foto e agli opuscoli .. Non che quelle cose non siano occorse beninteso, ma NON sempre ..
Mi aspettavo qualcosa di apocalittico e splatter, invece.. Abbiamo un crescendo rossiniano, il nostro Mr A diventa quasi umano, dalle prime battute al modo in cui apparecchia la tavola, i metodi per smascherare le (in)certezze armato di piantine, chiavi e telecamere fino a giungere alla soluzione..
La signora B. trova la pace, la verità, ora comprendo il titolo, Donovan i suoi soldi .. Austin è davvero un solution-maker..
…“Ho stipulato un accordo: se ci sarà la garanzia che i documenti verranno pubblicati, gli atti di sabotaggio cesseranno.”
La voce dell’imprenditore assunse un tono di incredulità: “Con chi l’avrebbe stipulato, questo cazzo di accordo? La pubblicazione, poi, quanto mi verrà a costare?”
“Sicuramente meno di quello che al momento sta rischiando di pagare alla banca.” ..
In effetti, a vedere la festa inaugurale pare che tutto si risolva nel migliore dei modi possibili ..
Tutto bene quel che finisce bene, insomma, “…Mentre stava per allontanarsi in direzione della villa, un refolo freddo gli scompigliò i capelli. Percepì qualcosa come un bacio sulla guancia mentre nell’aria echeggiava, di certo per l’ultima volta, il canto che ormai aveva imparato a conoscere. “
As usual a great story, my wishes JQ

Nuovo recensore
10/02/19, ore 18:26
Cap. 2:

Mi sono permessa di ripubblicare la recensione in precedenza al capitolo primo, ora cancellata, per evitare di fare spoiler, anche considerato che non rischio di eliminare nessuna risposta.
Ho apprezzato la tizia dell'associazione, anche se di per sé è una rompiballe. Prima che qualche "anticonformista" salti su a dire che, visto che tutti i neri, come tutti gli appartenente a minoranze, devono essere buoni & perfetti per politically correct (a quanto pare cosí predominante nella società odierna da costituire uno dei mali del mondo), allora è vero il contrario, e quindi giú con il rappresentarli (tutti loro) sempre e solo negativamente e col vittimismo dentro, sconfinando nel negazionismo. Insomma, anticonformisti che ragionano generalizzando per categorie.
Per il resto, la storia si legge bene, è una lettura piacevole, davvero scorrevole, nonostante mi impunti sulla verosimiglianza (ma del resto, c'è o se ne sente la mancanza per tutta la storia). Si prospetta interessante. Buona continuazione
(Recensione modificata il 10/02/2019 - 06:52 pm)

Recensore Master
10/02/19, ore 16:02
Cap. 3:

Ciao^^
Attendevo da un po' questo finale e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa: mi aspettavo catastrofi o scoperte raccapriccianti, e invece ad aleggiare è una tranquilla pace, la soddisfazione di aver risolto un problema che da troppo tempo turbava il sonno di molti.
Finalmente il fantasma della signora Barrow ha ritrovato la pace tanto agognata, liberandosi delle calunnie che le erano state cucite addosso. La sua figura è stata riabilitata e il macabro museo degli orrori si è trasformato in un resort di lusso, senza fantasmi tormentati né paccottiglia sensazionalistica. Un po' l'opposto delle classiche storie di fantasmi, dove invece il fantasma conduce tutti alla pazzia e, spesso, anche alla morte.
Bello anche il "percorso" di Austin, che da workaholic incallito si dimostra una persona intelligente e ragionevole, che affronta il soprannaturale con quell'approccio pacato e razionale che lo contraddistingue e decide di arrivare fino in fondo senza lasciarsi impressionare. Devo dire che mi è piaciuto parecchio come personaggio, sebbene (se ricordi) all'inizio pensavo che mi sarebbe stato sulle scatole^^
Alla fine, quando lo spirito benevolo della donna gli scompiglia i capelli e gli dà un bacio di ringraziamento, è sembrato anche a me di percepire una ventata d'aria fresca sul viso.
Come sempre una bellissima storia, complimenti!
(Recensione modificata il 10/02/2019 - 04:03 pm)

Recensore Master
06/02/19, ore 21:16
Cap. 2:

Non so... è quasi come se sia Austin, che l'avvocato, che lo stesso Donovan vogliano autoconvincersi che i fantasmi non esistono, che sicuramente "qualcuno" - in carne ed ossa... - di esterno alla magione si diverta a fare scherzi, e così via.
Si raccontano a vicenda queste rassicurazioni razionali, ma secondo me hanno tutti quanti una fifa blu.
Come può, del resto, una magione del genere esser stata messa sul mercato ad un prezzo irrisorio, senza ipoteche, pendenze e gabole varie?
Ci sarà di mezzo qualcosa di irrazionale, di insensato, ma di sicuro il povero Mr. Donovan non potrà fare della proprietà di Christineberg il resort di lusso dei suoi sogni.
Questa storia diventa sempre più avvincente, complimenti!
Un abbraccio

Recensore Master
05/02/19, ore 19:57
Cap. 2:

Il signor Austin-Risolvo-Problemi è un soggetto che non si lascia impressionare facilmente, né dalle entità paranormali o presunte tali e neppure dalla variopinta fauna di isolani, dall'avvocato reticente ai soggetti sciroccati della presunta associazione culturale.
Nemmeno loro, che sono stati rispettivamente curatore e proprietari della tenuta, quando l'uomo di Donovan vuole arrivare al dunque, si sbottonano su ciò che ha spinto questa magnifica proprietà a restare sul mercato invenduta per tanti anni.
Il risolutore di problemi intanto ha già notato delle "stranezze" nella villa, ma per ora le imputa ad un misterioso individuo che vive lì nascosto e che potrebbe spostarsi tramite dei passaggi segreti ne è così convinto da rassicurare l'ansioso imprenditore che gli sta col fiato sul collo.
Ma sarà proprio così?
Io sono per il "non è vero, ma ci credo!" :D

Recensore Master
05/02/19, ore 16:13
Cap. 2:

Ciao Old!
Un altro capitolo veramente interessante e coinvolgente, con molta carne al fuoco: anzitutto questo compassato personaggio, che nel modo in cui si presenta al suo sbarco sull'isola ricorda un po' il dottor Lecter a piede libero, poco prima di incontrare un vecchio amico per cena.... Finalmente anche noi entriamo nella casa, dove tutto tace ma molti particolari parlano eccome (genialata: all'inizio mi chiedevo come mai dei reperti del Museo della Schiavitù non abbiano parlato i precedenti gestori delle imprese di restauro, ma poi ho pensato che erano tutte notizie già note a Donovan, e che solo noi lettori scopriamo proprio ora). La signora Ingeborg ha il nome perfetto per un'aguzzina, quello che lascia un po' più perplessi è il clima di ostilità che il "bianco" Austin incontra all'Associazione Radici (= questa è una citazione ) di Saint John. In fondo sono passati due secoli da quei fatti...
Si ha l'impressione, leggendo questo capitolo, che tutti sappiano qualcosa ma che nessuno voglia dire niente. E la vicenda si fa sempre più coinvolgente...

Recensore Master
04/02/19, ore 21:14
Cap. 2:

Ciao^^
Ammirevole il pragmatismo e la tendenza al realismo di Austin, ma temo che prima o poi anche lui dovrà sbattere la testa su qualcosa di più grosso di lui. Solo io ho l'impressione che questi fantomatici "orrori" e le ciance dell'appassionata signora siano in gran parte frutto di realtà travisate? Del resto, lo sappiamo bene, cose del genere sono all'ordine del giorno.
Sono proprio curiosa di conoscere il segreto di questa tenuta... ma ho già il sentore che nulla sia come realmente appare.
Resterò in spasmodica attesa dell'ultimo atto.
Alla prossima^^

Recensore Master
03/02/19, ore 21:12
Cap. 2:

Ave OF, la storia inizia a dispiegarsi, compare il work – alcholic, ovversia Mr Austin, the problem –risolver ..
Mr Donovan pare fidarsi davvero molto del predetto, se non altro per salvare le sue finanze.. Mr Austin controlla tutto, si informa di tutto, anche del più infimo “all You can eat” e vola in quel dei Caraibi per sciogliere i nodi della situazione. .
E dunque vediamo un poco: il nostro antieroe compie i suoi sopralluoghi alla villa .. già, una tenuta mastodontica pagata un decimo del suo valore, nessun sospetto, affari e colpi di c..o sono agli antipodi, in genere..
Pian piano ci avviciniamo, le descrizioni del tempo che fu, le privazioni e l’eugenetica, Dr Mengel anzi tempo..  E foto scolorite e manichini abbandonati.. sulle orme di IB, già proprietaria, assatanata e delittuosa, il cui nome è un anatema..
Il ritmo da cardiopalma sale.
E nulla, un poco ci trasporti sulle orme di Geilles Duncan, la strega, alla sua piantagione nei Caraibi .. (outlander della D. Gabaldon…) e alle sue perversioni ..
E intanto porte e finestre sbattute, che mi ricordano il buon S. King..
 Deliri a parte, in questo capitolo ci mostri il passato e che gli indigeni sappiano e tuttavia tacciano !! Una lenta zoomata verso la rivelazione..

Vodoo is in the air, isn’t it? Or ghosts..?
Fremo in attesa del seguito, la storia era già portentosa e qui si amplia.. un poco la casa-museo della società storica mi ricorda il mondo dell’amore… Un sostrato storico, un rinvio..
Good job, as usual.. My best wishes for Your fantasy, it’s fantastic.
E la tomba.. con le date di nascita e morte.. Sicuro che una (gran parte) del mistero sia ivi (in)sepolta..
In attesa del seguito, a la prochaine..  Jane Queen Empress
..  "and teach me wrong from right, and I'll show you what I can be."

Recensore Veterano
03/02/19, ore 18:49
Cap. 2:

Buonasera caro, mi hai colta di sorpresa. Non mi aspettavo che uscisse oggi e invece mi trovo un capitolo nuovo nuovo.
Come sempre, ti segnalo prima due errorini di battitura (incredibile che per quanto uno rilegga loro riescano sempre nascondersi tra le righe).
“perché lo chiede a me? -> la P andava maiuscola.
E hai scritto Tutankhamon una volta ma Tutankhamen la volta prima. Per quanto mi pare di ricordare che siano esistiti entrambi, mi sa che non era volontaria questa cosa.

A parte questo, che bello. Fantastico il "c'è qualcosa ma non lo vedo", fa sempre una paura assurda. Austin che come un pazzo folle dorme nella villa, ma come si fa? E poi si trova le finestre aperte e non se la dà a gambe?? Fosse per me darei fuoco a tutto e tanti saluti.
Considerando il modo in cui i neri trattano i bianchi e queste storie altamente infamanti, ho come l'impressione che la cara Ingeborg potrebbe anche essere stata solo una povera vittima innocente. In tutta la faccenda qualcosa puzza, puzza eccome.
Ora sono in crisi perchè voglio leggere tutto il seguito subito, come sempre. Maledetto te.
In ansia,
Edema Ruh

Recensore Master
03/02/19, ore 15:24
Cap. 2:

"I fenomeni paranormali non esistono" queste sono le esatte parole che si dicono quando qualcosa di paranormale sta per accadere.
Ad ogni modo, buon pomeriggio viandante! Come si trova? Spero bene! Io, decisamente, sono contento del fatto di aver aperto la zona delle storie seguite ed aver scoperto che un nuovo capitolo era pronto esattamente proprio quando avevo voglia di leggere e recensire qualcos'altro su dei fantasmi. Comunque sia, decisamente, questo è il capitolo investigativo dove cominciano a farsi strada i primi inquietantissimi dubbi e sospetti sulla sacralità della zona dove si manifesta 'l'haunting', ma comunque andiamo per gradi.
Allora, tanto per cominciare, Austin: mi piace parecchio come personaggio della storia, decisamente il classico risolvitore di problemi gelido e distaccato, che decisamente sono parecchio piacevoli, ed alla quale Donovan sembra fidarsi parecchio, dato che è un uomo di fiducia che controlla ogni cosa con considerevole dedizione e attenzione dei particolari. Inoltre, sembra essere il classico scettico - illuso - stile San Tommaso che deve vedere per credere, quando si tratta del demonio che prende possesso di un'abitazione.
E dunque vediamo un po': il nostro torna a vedere la villa maledetta, con la descrizione che, invece di renderci abbituati ad essa, finisce con il renderla sempre ancora più raccapricciante. Inoltre, qui vediamo anche meglio il museo che esisteva antecedentemente all'acquisto della Villa che, decisamente, non mette calma nell'animo umano: già per il fatto che questo luogo fosse un museo sulla schiavitù dei neri e su come venissero questi ultimi trattati in maniera orribile, e tutto un dire, poi però tutti sti manichini e ste foto e, sopratutto, le prove che sui neri venissero fatti disumani esperimenti, non aiutano a calmare l'ansia attuale. Come se non bastasse, le esperienze paranormali non tardano a farsi strada, e sbattono porte e finestre un po' ovunque. Insomma, classica haunting tipica, che molto probabilmente sfocierà in pioggie di sangue in casa, pareti ricoperte di frasi minatorie e gemelle nei corridoi.
Non vedo l'ora di passare notti insonni quando arriveremo a quel punto.
Come se non bastasse, l'Associazione Storica e l'Avvocato sanno qualcosa, ma col ca**o che rivelano.
Anche se, la prima, decide di spiegare un po' meglio la lore della villa: insomma, in quel luogo accadevano cose talmente disumane da far impallidire ogni singolo membro dell'Unità 731 sul posto, tra cui accoppiamenti tra schiavi, mutilazioni brutte brutte e orgioni di gruppo tra schiavi e padroni.
A sto punto mancano Satana, Papà Legba e qualche altro demone e siamo al completo.
Comunque sia, adesso la questione s'infittisce: Austin potrà essere scettico quanto vuole, però chiaramente l'aura della villa non è delle migliori, e i supoi padroni erano praticamente i figli di satana in persona, percui...
E chissà perché quella tomba? Sono sicuro avrà a che fare con il risolvimento del mistero che aleggia su quel luogo.
Non vedo l'ora di leggere il seguito, e ancora complimenti!
Alla prossima!

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Veterano
03/02/19, ore 13:56
Cap. 2:

Ciao, carissimo ^^

Finalmente un nuovo capitolo di questa inquietante ed intrigante storia di ectoplasmi caraibici! Lo attendevo con ansia^^

Conosciamo il nostro eroe, il signor Austin. Spero che mi perdonerai se me lo immagino come una sorta di Terminator in vacanza ai Tropici. Ha pure la faccia da Schwarzenegger!
Altro che Mai-Tai quello si beve l'alcool direttamente!

Delirio alcolico parte 2 finito.

In questo capitolo metti sul tavolo tutte le carte in gioco: scopriamo il passato della proprietà infestata e scopriamo come tutti ne siano al corrente ma nessuno parli.
Mi piace molto questo metodo di gestire l'horror: ti avvicini lentamente, parlandone senza dire molto, lasciando che sia il lettore a farsi un' idea. Così ognuno può dare all'orrore l'aspetto che gli è più vicino, spaventandosi più che non con una descrizione vera e propria.

Se posso chiedere, a titolo di curiosità, la signora Barrow è una citazione a Miranda di "Black Sails"? Perché sarebbe davvero incantevole.

La storia era già molto bella, ma con questo capitolo si arricchisce di un sostrato storico e diventa molto più profonda mentre a noi poveri lettori non resta che mangiarci le unghie per il nervoso mentre aspettiamo il seguito.

Un buon lavoro, davvero!