Recensioni per
You are my only kink
di MissAdler

Questa storia ha ottenuto 85 recensioni.
Positive : 85
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/19, ore 13:52

“Per dio! Sherlock, esci da quel maledetto palazzo mentale e aiutami! Rosie ha fatto sparire le mie piastrine!”
[...]
“Hai perso i tuoi trombociti?”


Ed è così che esordisco la mia recensione, morendo dal ridere XDDD
ma ciao tesoro! Scusa immensamente per il ritardo! Avrei voluto passare appena hai pubblicato ma questa settimana FA SCHIFO, quindi ora che ho del tempo mi dedico finalmente a te *___* (in realtà ho letto non appena hai pubblicato, ma rileggerla è stato un puro modo di rallegrarmi la giornata, visto che tra un'ora attacco a lavorare... sigh, quindi grazie!)
Ma passiamo al dunque, che qui di cose da dire ce ne sono tantissime, una fra queste una rassicurazione: nelle note parli di uno Sherlock OOC, ma sappi che, almeno per me, quetsa visione di lui è assolutamente sublime. Sherlock Holmes infastidito dalla gente, che non riesce a stare troppo tempo con nessun altro che sia John, che cerca la sua compagnia ma allo stesso tempo cerca di renderlo libero, anche se ha un fastidio immane che sia legato ad altri (e questo, dolcezza, è canon!), che non si accorge delle attenzioni di John, del suo illuminarsi PERCHE' è con lui, sono tutti elementi che in primis assemblano uno Sherlock assoluamente IC, ne ricordano la natura umana e fragile, ma non per questo lo rendono debole. Insomma, hai centrato il punto, come sempre e certe cose vanno dette. Dubbi dissipati, andiamo avanti.
Con il Military!Kink potevi cadere nel cliché più scontato e invece tu, come sempre, ci crei sopra una trama che funziona, che intriga, specie la costruizione stessa della carriera militare di John, che nella serie viene solo accennata e mai vissuta. Con Sholto non abbiamo avuto modo di scoprire Watson in quei contesti, qui abbiamo i colleghi, che sottolineano troppo spesso John e le sue conquiste, e qui il disagio di Sherlock.
Nutre amore ed è affascinato da quell'uomo in divisa, eppure sembra irraggiungibile, specie in quei contesti "normali" dove Sherlock è costretto a inserirsi e lo fa solo ed esclusivamente per John, perché è sempre tutto per John.
Svicola, fugge, scappa e John è sempre lì a cercarlo, a volerlo vicino, a rassicurarlo perché sa.
Nel finale, quando Sherlock vede John dedicare gli occhi innamorati a qualcun altro, se ne avverte la sconfitta interiore del genio e dell'amante. Tenta di liberarsi di quell'opprimente stato di inadeguatezza, dove persino con l'unico essere umano che lo sopporta, ha fallito.
E INVECE NO. John parlava di lui e questo è... dolce. E' da loro. La testa di John e Sherlock porta per forza a certe conclusioni, dove invece di chiedere chiarezza, ci si fa un'idea sbagliata di ciò che realmente è eppure John è sempre quello pronto a dissipare i dubbi, a dire la verità, ad esporsi per entrambi, perché sa che Sherlock non lo farà mai.
Infine, il bacio, la passione, il kink di quella divisa che ha un po' buttato la bomba, che alla fine è esplosa.
Come ricordi nelle parole di Mary, Sherlock non è il primo, ma non è detto che non possa invece essere l'ultimo, e quindi l'unico.
Tesoro l'ho adorata! Penso che per ora questa per costruzione di trama e tematiche sia la mia preferita, sebbene anche le altre due mi siano entrate nel cuore *__*
Tornerò prestissimo su questi lidi!
Intanto ti auguro buona giornata, leggerti è sempre un piacere immenso!
Miry

Recensore Master
16/04/19, ore 14:19

Carissima MissAdler, <3

sono proprio contenta di aver scoperto il tuo profilo perché scrivi innegabilmente bene e leggerti è per me un vero piacere. Tra l’altro, il romanticismo velato di questa deliziosa shot divisa in più parti mi è piaciuto moltissimo perché dolce, ma mai eccessivo, così come ho apprezzato talune divertentissime frasi che costellano il capitolo, come questa, che mi ha fatto dire a bassa voce (sono pur sempre in pausa pranzo: “Beh, mica male.”) Non ne hai la minima voglia, vorresti solo rispondere al messaggio di Lestrade e correre al Bart's per esaminare quel cadavere, eppure sei qui, costretto in un completo extra slim che ti fa sentire come un qualsiasi modello belloccio su un catalogo di Hugo Boss.

Dicevamo?? XD
L’immagine di Watson in alta uniforme è stata bella al pari di questa riflessione più glamour; l’ho seriamente adorata e ho adorato tutti gli scorci della vita militare di John. Mi piace come hai costruito le riflessioni e i desideri di Sherlock a partire dalle fotografie. Le istantanee rappresentano un passato non condiviso, ne sono delle testimonianze importantissime. E quando amiamo siamo spesso gelosi del passato in cui non esistevamo, anche se è qualcosa di tremendamente irragionevole. Sherlock prova tutto questo e anche di più perché è esasperato dalla gelosia per Sholto e dai linguaggi, corporali e non, che non è in grado di cogliere, ma anche dalla consapevolezza struggente di non essere l’unico né il primo. E questa è un’altra cosa che ho apprezzato moltissimo. I tuoi protagonisti sono due uomini adulti e navigati, sebbene l’anaffettività di Holmes gli abbia sicuramente precluso molte cose/esperienze. È ragionevole che nel clima militare Watson abbia avuto relazioni sia con uomini che con donne e la frase che ti ho citato sopra è uno squarcio realistico che ho apprezzato tantissimo perché nel mondo delle fanfiction spesso si tende a sacrificare il realismo in nome del romanticismo. E che dolore capire che Sholto ama ancora! L’ho capito e compreso – perché l’hai descritto benissimo, fondamentalmente.

L’intera scena della festa è orchestrata in modo tale da farci sentire il cuore di Holmes e la sua sofferenza. La scena finale del taxi è il massimo climax che viene dopo una giustissima battuta di Watson che chiarisce il malinteso – tipico delle commedie da innamorati, ma messo benissimo in modo tale da confondere anche il lettore più smaliziato – mentre l’arrivo a casa, la casa condivisa, è intrisa di una passione che è stata descritta in maniera molto coinvolgente. Altra cosa che ho apprezzato nella mia sconclusionata recensione? Le piastrine: tornano in più punti del racconto non rimanendo mai un elemento così, sospeso e inutile ai fini della trama, ma anzi, raccogliendo un ruolo fondamentale: sono loro che Watson non trova, che Sherlock ruba, indossa e vede in fotografia. E questa circolarità mi piace tantissimo! **

Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo della storia, mia cara! Un saluto e buon proseguimento,
Shilyss :*

Recensore Master
14/04/19, ore 21:35

Uh signore!
Voi mi volete male, fra te che scrivi queste storie meravigliose e le altre che scrivono su Tony e Peter degli Avengers non so più quale recensione lasciare per prima ahaha di sicuro so che devo essere da sola quando le leggo, perchè se le vedesse il mio fidanzato non capirebbe xD
Detto questo, io amo la Johnlock... te l'avevo detto che sono una delle poche coppie slash che amo da morire? Non so, sarà che amo sia Sherlock sia John, entrambi imperfetti ma perfettamente incastrabili fra loro. E non solo a letto xD Quindi, intanto, ti faccio i miei complimenti per come riesci sempre a scrivere in maniera sublime di loro due, che sono così loro a ogni riga, a ogni paragrafo, in ogni scena, in ogni mossa, in ogni parola. Come qui, dove Sherlock gioca con John, lo suona come suona il suo Stradivari, pizzicando quelle corde che John neanche sapeva di possedere e finisce per farsi ammaliare; Sherlock che lo guarda con quel suo sguardo capace di entrargli dentro, che lo stuzzica, che lo tormenta, che lo studia come fosse uno dei suoi esperimenti scientifici... Tutto è così da Sherlock che questa potrebbe benissimo essere una scena della serie tv, se solo Martin e Benny non fossero così dannatamente occupati con altri film (maledetti loro -.-). E tutto è anche così John, il ridicolo desiderio di andare piano, quel suo essere incapace di osservare le mani di Sherlock, gli occhi di Sherlock, la figura di Sherlock, tutto del suo coinquilino che prima gli ha offerto un posto dove dormire e poi uno nel suo cuore.
Davvero complimentissimi più che strameritati <3 sei bravissima tresor
A presto
Alice

Recensore Master
14/04/19, ore 15:15

Ciao cara **
Posso dire una cosa? Anche io ho il kink per i militari. Ebbene sì, l'ho detto, quindi caro Sherlock, hai tutta la mia comprensione. A proposito di quest'ultimo, non l'ho trovato OOC, secondo me era molto credibile in questo contesto. Mi è piaciuta tantissimo l'idea di questo matrimonio a cui praticamente... DEVE andare, non mi pare abbia tanta scelta xD Mi ha fatto ridere un sacco. Insomma, si ritrova davanti i compagni di John che parlano di lui e delle sue tresche [??]. Ovviamente Sherlock è turbato, e io giuro, giuro che quando lo si mette accanto all'alcol è una cosa bellissima perché può succedere di tutto. Credo si sia lasciato andare molto proprio sull'onda del suo essere brillo, e a quel punto la sua gelosia viene allo scoperto, così come il fatto che ha un debole per John, debole che si è ben premurato di non dimostrare fino a quel momento.
Adesso abbiamo un John che cerca un attimo di farlo riprendere dalla sbornia, ma a quanto pare non è finita. Ooh, sarà divertente vedere cosa succederà.
Complimenti, ho adorato questa OS, alla prossima **

~ Nao

P.S I nomi di GOT sono un tocco di classe! Dai che stanotte torna **

Recensore Master
14/04/19, ore 14:45

Ciao! :)
Questa raccolta di one shot mi piace tanto, forse proprio per il fatto che non sono collegate fra di loro. Non ho trovato Sherlock OOC a dirla tutta, perchè nella quarta stagione si è vista così tanta umanità in lui che è impossibile che sia fuori luogo. Mi è piaciuta la trama che hai ricamato sopra, dell'addio al nubilato, il matrimonio e la tresca col Maggiore Sholto. Sherlock l'alcool non lo tollera, si sa.. xD non vedo l'ora di leggere il continuo, sono troppo curiosa ;)
a presto col prossimo aggiornamento! :)
R.

Recensore Master
14/04/19, ore 01:21

Per me, uno dei momenti più emozionanti di questo capitolo, è quando John balbetta sottovoce quel “molto bene” che, di fronte al silenzio assordante di Sh che lo guarda in uniforme, ha tutto lo spessore di una dichiarazione d’amore. Ed il consulting sta zitto, non perché non abbia cose da dire, ma proprio perché ne avrebbe troppe, da dire e da fare, ma è tutto così dannatamente difficile per lui.
Una scena intensa, questa, che mi ha trasmesso tutta la tensione del trovarsi l’uno di fronte all’altro, differenti dalla quotidianità del 221b, belli entrambi nel loro abbigliamento particolare. Sì, perché, come ci fai capire tu, non è solo Sh che rimane totalmente abbagliato dall’immagine di John in divisa ma è pure quest’ultimo che viene decisamente colpito dal consulting in completo sartoriale, con giacca blu navy (colore che mette pure in risalto gli occhi di Sh, ma l’interessato non lo sa…).
È una storia, questa, che mi ha lasciato un sapore intenso di qualcosa che si gusterà sicuramente, ma è l’attesa di ciò che costituisce il piatto forte della giornata.
Delle schermaglie amorose tra i nostri due ne è pieno il fandom da anni, da quando la BBC ha trasmesso la meraviglia di cui siamo (quasi) tutti dipendenti, ma hai saputo scrivere di loro in un modo fresco, originale, che mi è arrivato come qualcosa di nuovo, di ancora emozionante, nonostante il tempo trascorso e, ripeto, i milioni di parole spese in nove anni per descrivere lo stupore della Johnlock.
E qui ne hai espresso l’essenza, cioè il gigantesco malinteso per cui l’uno e l’altro si ritengono non adeguati per poter sperare in una risoluzione positiva delle loro speranze più nascoste e radicate, accese da subito, da quel primo incontro al Bart’s, complice il caro Mike, momento ormai mitico in cui i loro sguardi si sono incrociati e si può dire che non si siano più lasciati.
Qui siamo nel periodo post quarta Stagione, in cui si sta depositando la polvere soffocante sollevata dalla follia di Eurus, dai comportamenti allucinati ed allucinanti di un John che non esita a tradire la moglie, anche se solo mentalmente, e a picchiare Sh senza trovare una risposta alla sua rabbia disperata.
Un periodo, dunque, molto particolare e, se posso dire, le tue preoccupazioni circa l’OOC con cui temi di aver “sbiadito” la figura di Sh, non mi sembrano fondate. Infatti quello che abbiamo visto nella S4 è un consulting molto più umano delle precedenti Stagioni, più indebolito nello spirito e nel corpo dalla sua dipendenza da John e dagli stupefacenti: un gatto che si morde la coda, insomma, perché lui non può stare senza Watson e perciò si droga, ma questo lo fa allontanare ancor di più dalla possibilità di affrontare la realtà in modo pratico e deciso.
Qui io ritrovo, stupefacenti a parte, proprio quello Sh, perennemente alla ricerca di una via di comunicazione con John ed incapace di trovare un sistema per liberare ciò che ha dentro da troppo tempo.
A questo proposito, ho trovato molto pertinente la parte introspettiva che ci ha fatto entrare nel cuore di Holmes, con tutte le sue fragilità e il suo desiderio di amare e di essere amato.
Tutto ciò l’hai incanalato all’insegna del Military!kink, che hai rappresentato splendidamente in quel John inarrivabile nella sua splendida uniforme.
Uno dei particolari più significativi, con cui hai saputo alimentare una bellissima suggestione che fluttua sempre nell’atmosfera della Johnlock, è la sparizione delle piastrine di Watson che poi scopriamo essere state nascoste da Sh. E qui la nostra fantasia ricostruisce i momenti in cui sicuramente i suoi occhi le avranno rimirate a lungo, nel segreto della sua stanza, ed accarezzate, quasi che quei tocchi amorevoli si potessero trasmettere al legittimo proprietario.
Molto ben scritta la scena del matrimonio, del cameratismo con cui gli amici di John creano il marasma nel cuore di Sh, con foto che lo sconvolgono totalmente perché rappresentano, senza nessun’altra interpretazione diversa possibile, quello che è il capitano Watson di cui lui è perdutamente innamorato.
Nel clima della festa, che per Holmes festa non è, loro due spiccano distinti da tutti gli altri, definiti nel loro essere fatalmente destinati l’uno all’altro e tu, questo, lo sai trasmettere in modo credibile, senza banalità (“…John parlava di te. E aveva le pupille dilatate…”).
E che dire di quel “non ti ho dato il permesso di andare”, vera e propria chicca military, con cui Watson pone fine alle torture mentali che Sh sta infliggendo a se stesso. Grazie all’alcol, che lui non regge, la sua lingua si è sciolta ed ha riportato all’altro il problema più importante: è troppo bello per non esserne affascinati.
Qui chiudi, sul momento più critico, in senso ovviamente positivo, lasciandoci in attesa di quello che succederà poi…
Dal punto di vista tecnico ho apprezzato molto l’uso della seconda persona che permette a noi lettori di sentirci veramente coinvolti in ciò che racconti perché è come se ci rivolgessimo noi stessi a Sh, vivendo le sue ansie. Non è una strategia stilistica facile da usare perché si rischia di cadere nella lettera o nella pagina di diario. Tu, qui, invece, hai scritto una storia stupenda.

Recensore Master
13/04/19, ore 18:56

NON VEDO L'ORA DI LEGGERE LA SECONDA PARTE!!! Scrivi davvero bene, tutte le storie che fanno parte di questa raccolta mi piacciono moltissimo!

Recensore Junior
13/04/19, ore 16:05

Ti informo - cosa di cui non importa un fico secco a nessuno - che sto seriamente lottando contro la mia pigrizia cronica per stilare questa recensione (semi) seria. 
Dunque. Cerchiamo di andare con ordine. 
Il kink è perfetto per le corde di Sherlock e assolutamente canonico nella serie, considerando A) il suo sorrisino sghembo a Baskerville dopo l'ordine di John; B) la scena che sarebbe assolutamente ridondante di lui che spia le guardia che giocano, quando si infiltra a palazzo, se non fosse che appunto, lui per la divisa stravede; C) lui che si tradisce da solo quando parla delle ragazze che hanno tutte una cotta per gli uomini in uniforme, e a John tocca correggerlo perché il motto si riferisce ai marinai. 
Quindi il fatto che tu abbia scelto di sviluppare proprio questo, quando non c'è praticamente quasi nessuna fanfic che lo faccia in questo modo e con questa dovizia di particolari, è encomiabile (ne sentivamo tutti il bisogno, te lo assicuro!) 
Gradisco molto anche il fatto che pure qui, esattamente come nel capitolo prima, usi questo stile colloquiale che non è una prima persona, ma neppure una terza, fredda o più "scientifica". E' una via di mezzo, quasi come se tu narratore e noi lettori, parlassimo davvero con John o Sherlock, per far presente determinate cose e per tracciare il punto della situazione: questo dà al lettore una sorta di "vantaggio" sulla trama, e al contempo lo avvicina alla storia. 
L'unica pecca è che questo stile non è presente nel primo capitolo, che invece è totalmente in terza persona. 
Poi. Il contenuto. Che dire? Per me le scene che hai descritto sono magistrali: la descrizione del passato di John con poche istantanee, i sentimenti di Sherlock e i suoi pensieri che poi finiscono per straripare al punto da farlo somatizzare, mettendolo totalmente a nudo pure con indosso un completo di alta sartoria. 
Molto bella anche la contrapposizione netta che si nota tra l'interiorità densa e piena di Sherlock, e l'esteriorità scarna e di poche parole che lascia trapelare, anche quando ciò che prova diventa palese anche a John. Direi che questa dicotomia lancinante - quella per cui molti fans di Sherlock si sono allontanati o hanno gridato all'OOC nelle ultime due stagioni - è stata tratteggiata magistralmente e senza strafalcioni. 
Soprattutto perché non hai sacrificato la logica del consulente per il sentimentalismo: lui comunque continua a dedurre e a funzionare perfettamente, almeno fino alla sbronza, e la parentesi della passata deduzione su Sholto è un surplus di tutto rispetto (lo sai che io la penso esattamente così...lui lo aveva intuito fin dai primi secondi.) 
E da ultimo: John. 
Dio santo, John. Questo John burbero e sul precipizio della sua soglia emotiva, un vulcano neanche troppo silente pronto ad eruttare di colpo. 
Prevedo collisioni stellari. 
I NEED la seconda parte. 
GIMME DAT. 

Much Love, 
Your Demolition Lover.
 

Recensore Junior
13/04/19, ore 15:56

Eccolo, il military!kink, quello che credo proprio Sherlock apprezzi di più tra tutti. Mi ha troppo intenerita la parte delle piastrine, e non perché la storia in sé sia tenera, ma per Sherlock che non riesce a prendere la cosa di petto e allora si ritrova a rubare le piastrine di John, a indossarle di nascosto e ... a lasciare mano libera alla fantasia, in tutti i sensi. E quant'è dolce poi la scenetta di John che rientra e lo ritrova addormentato con Rosie stretta a sé? L'emozione e le palpitazioni per le semplici braccia di John che prendono Rosie per portarla a letto, Sherlock che annaspa e fa cadere il cellulare al pensiero di John in uniforme ... hai fatto bene a inserire una prima parte a rating giallo secondo me, lasciando così spazio all'atmosfera più intima, ancor più intima di quella sessuale, perché più sentimentale, romantica, nascosta, focalizzando così per un pò l'attenzione generale sulla 'cornice' del racconto, e preservando la bomba per una seconda parte. Ciò non toglie che ne sono uscita frustrata come non mai, e che a questo punto sono in attesa di un capitolo rosso fuoco, scarlatto, corallo, amaranto, ciliegia, cremisi, Valentino, Chanel, di tutte le sfumature che riesci a pensare, senza freni e senza remore proprio. 
Parlando del resto. Tenerezza a parte, Sherlock con le piastrine sul petto, non scherzo, mi fa un certo effetto XD. Sul serio, è sconvolgente quanto un atto così semplice e forse banale possa divenire hot oltre ogni misura. E signore e signori, siamo ancora nel rating giallo (*non sa se sbuffare o se esserne felice*). Per non parlare delle foto di John, e davanti a quelle dodici shortini erano il minimo. E poi, beh, c'è la parte drama queen, in cui l'essenza più pura e distillata di Sherlock emerge in tutta la sua magnificenza, con una bella scenata di gelosia da manuale. Scenata che alla fine si rivela essere provvidenziale, perché altrimenti col piffero che John si sarebbe deciso a far trapelare qualche dettaglio. E poi l'idiota che deduce tutto e non si rende conto dell'ovvio sarebbe Sherlock. 
Insomma, alla fine tutto meravigliosamente nella norma. Con le bellissime piccole perle che tu hai aggiunto. Mi piace rivedere Sholto, di tanto in tanto, anche perché poi dovrebbe essere di default quando parliamo di soldati, esercito e Capitano John Hamish Watson (nessuno potrà mai convincermi che non siano stati insieme, James e John, quella frase di Mary era volutamente troppo allusiva!!!!). Spero che non debba soffrire ancora troppo, poveraccio, che già ne ha avute abbastanza. Last but not least, il buon John. Qui l'introspezione è quasi esclusivamente focalizzata su Sherlock, quindi di quel che succede sappiamo solo quello che sa anche lui. Ed è in questo modo che anche i pensieri di John vengono fuori: che anche lui sia interessato, tanto da parlare di Sherlock con 'gli occhi a cuoricino', e di come Sherlock in un bel completo lo faccia impazzire. È una cosa che ho notato a livello narratologico, e che mi è molto piaciuta. 
Mi metto in attesa, adesso. A presto! <3
 

Recensore Master
13/04/19, ore 14:49

Eh, si, te lo faccio sapere cosa penso: dall'alto del Paradiso delle Shipper - visto che ho il biglietto - vedo una voragine aprirsi sotto i tuoi piedi, e l'inferno delle Kinker inghiottirti nelle sue fiammone! \*0*/
Come hai potuto, donna malconsigliata, unire nella stessa fiction le piastrine e le divisa di gala di John? E poi pretendere che Sherlcok abbia un comportamento decente, se non addirittura coerente?
Vuoi troppo! A parte che voglio andare al bar a bere con Ned, non tanto con Jaime, ma se viaggiano solo insieme perché sono "amiconi", va bè... mi arrangio. Poi, tornata dalla birreria devo chiedere a Rosie di restiturmi i leucociti, perchè sentivo qualcosa di spostato a livello fisico. Ah, no, erano le ovaie esplose, che sbadata.
E ora la dico qualcosa che abbia senso, eh? la dico?
Sì! La storia è deliziosa e questo l'avrai sospettato, e non oso pensare alla seconda parte; ah, il Johnlock, che gioie che può riservare... ma anche qui non manca nulla. Il nostro povero investigatore si trova provocato oltre misura, (Sherly, che hai fatto con le piastrine di John addosso, eh? perchè ci vengono certi sospetti? *-*) prima per un tipo di gelosia - John ha amici che lo invitano, mi sento solo - poi per una molto più grave. Il maggiore Sholto, un uomo che: 1)certo, solo in italiano, ma ha un nome che fa troppo ridere x prenderlo sul serio 2) mi dispiace tanto per lui, ma purtroppo non si può più dire "attraente", è una cosa oggettiva 3) è più grande e a Johnnino piace la roba fresca, ché Sherly ha 4-5 anni di meno ed è bello come un giglio bianco. Però la gelosia acceca, e complice la familiartà degli ex-commilitoni quando parlottano e John ha gli occhi lucidi e dilatati, e sembra felice a quella pallina di insicurezza che è Sherlock può solo passare per la mente (non sempre geniale) che non si possa trattare di lui. Per cui diventa nervoso, irritabile e apre bocca per dire stupidaggini.
La reazione di John è anche peggio, peggio in sneso kink, ovvio, perché risponde con aggressività ** e durezza *-* e poi chiudendosi con fare rabbioso e militaresco nella macchina *________*
Insomma, una sessione di tortura. Ma anche per me!!!
non so se ridere, piangere, o incitarti a non tardare con al seconda parte. Questo ammesso che saremo vive dopo la 8x1, chiaro.
Mi hai dato allegria e... BIIIIIIP
baci a - 24 ore,
Setsy

Recensore Master
13/04/19, ore 10:24

Ciao, come dicevo anche su Facebook questo genere di storie mi piace sempre molto e in primo luogo perché mi piace il miltary kink. Non che io ce l'abbia di mio, anzi proprio no, ma semplicemente credo che Sherlock ne abbia uno gigantesco (e su John poi si amplifica persino dato che è innamorato perso di lui) e trovo sempre molto IC le storie in cui questo kink è al centro di tutto. Lemon o non lemon, mi piace moltissimo sempre. Questo unito al fatto che comunque di storie così non ce ne sono moltissime, mi ha fatto davvero amare questa prima parte. Trovo a questo proposito la tua decisione di dividerla molto saggia, nel senso che come prima parte era già parecchio corposa di suo (non pesante ovviamente) e beh, poi e dipende da quando sarà lunga la seconda, ma tutto questo per dire che condivido la scelta che hai fatto.

Per quel che riguarda Sherlock, John e la trama, dunque sì come trama non è niente di effettivamente innovativo, ma quale lo è davvero? Sinceramente? Molto poche. E mi ci infilo io per prima in questo discorso. Però c'è una forte componente introspettiva, che poi è la parte che mi è piaciuta di più, dato che io adoro l'introspezione e quando una storia ne priva per me è come se fosse monca. E poi il punto di vista incentrato su Sherlock, con questa seconda persona molto efficace... Insomma, da un punto di vista tecnico non ho niente da dire, ottima scrittura come al solito. Con una grammatica perfetta e una sintassi convincente, mi piace il modo in cui usi le frasi e come permetti alla seconda persona d'essere fluida e non tutti la sanno usare bene.

Sulla trama, come ho detto io sono sicurissima che Sherlock ce l'abbia eccome il kink per gli uomini in divisa e mi piace il fatto che qui non lo nasconda nemmeno a se stesso. Diciamo che lui e John sono in una fase delicatissima, perché è passato del tempo dalla morte di Mary e ormai vivono insieme a Baker Street, ma ufficialmente non c'è ancora niente. Certo, da qualche dettaglio si intuisce che anche John è interessato a Sherlock. Sherlock ormai è palesemente innamorato e lo si capisce da ogni pensiero che fa, c'è tutto: amore, devozione, attrazione sessuale e il tutto unito a questo piacere nel vederlo in divisa che si manifesta anche in modi buffi. Penso alla stupenda scena della sigaretta, e a come Sherlock abbia perso addirittura la voglia di fumare. Ma anche a come guardava le vecchie fotografie di John, con interesse ed eccitazione. Quasi non era geloso delle vecchie conquiste, tutte donne. Lo è invece di Sholto, ma di questo ne parlerò dopo. Quindi su Sherlock non c'è nessun dubbio. John invece, essendo filtrato dal punto di vista di Sherlock, lo si percepisce un po' meno. Sembra anche lui piuttosto preso e da certe sue frasi si capisce che è così, ma anche dal fatto che l'ha voluto con sé a un matrimonio. Lo si capisce dal modo in cui si imbarazza quando i suoi amici iniziano a parlare delle conquiste che faceva, del suo essere il famoso: "Tre Continenti Watson". John non sembra apprezzare, anzi, arrossisce e finisce con lo scappare perché troppo imbarazzato o forse perché teme che, nel sentire tante vecchie storie, Sherlock finisca con farsi delle idee strane. E questo perché si può supporre che non gli piaccia l'idea che si parli davanti a lui di certe cose. Quindi sì, John è innamorato perso di Sherlock. Ma ovviamente non è tutto facile e Sholto direi che è l'elemento "Disturbante" della faccenda. Anche se, se guardi bene, il problema è dentro di loro non sta nel maggiore Sholto in sé. Sholto è semplicemente un ex, sì è ovviamente ancora innamorato di lui ma si tiene da parte e non fa di tutto per dividerli. In questo l'ho trovato un personaggio positivo e che scatena in Sherlock una buona dose di gelosia. Gelosia che finisce col farli litigare, anche se per ora non è stata nemmeno nominata questa parola. Diciamo che è significativo che Sherlock non sia geloso delle ex femmine di John (e non lo è perché ne ha viste tante, tra cui Mary che ha persino sposato), ma lo è invece di Sholto, e non solo perché è la persona meno socievole che John abbia mai conosciuto, ma perché c'era qualcosa tra di loro e suona come un'eccezione alla regola del "Solo donne e non sono gay" che sbandiera spessissimo ai quattro venti. Sì, di questo Sherlock è geloso marcio. E lo è eccome e al punto che sbaglia persino deduzione, finendo col macerare nella propria gelosia e con urlare contro John cose che da sobrio non direbbe nemmeno mai. A questo proposito, io non lo trovo OOC. C'è da considerare il suo stato che è fondamentale in questo caso, Sherlock è ubriaco da più o meno metà del capitolo, il che giustifica il suo reagire in una certa maniera ed esprimersi con voce particolarmente acuta e dicendo cose che di norma non direbbe mai. Si può parlare di cliché forse, ma di OOC no davvero.

Ora non mi resta che aspettare e vedere cosa succederà, alla prossima.
Koa

Recensore Master
13/04/19, ore 00:07

Tu giochi con i sogni mica solo di Sherlock, porca pupazzola!
Cioè John Watson...il capitano John Watson è letale, LETALE!
Sherlock perde la ragione ma ha tutta la mia comprensione. Ho già detto quanto John sia letale? Perché puoi giurarci che lo è. Ho la tachicardia, seriamente!
Scrivi così bene che potresti tranquillamente farlo ad occhi chiusi mentre parli con qualcuno di altro che creeresti comunque una meraviglia!
"Non ti ho dato il permesso di andare." CRISTOFORO COLOMBO che caldo!
Aspetto con ansia il tuo prossimo lavoro e anche la continuazione di questa storia! 😘

Recensore Veterano
12/04/19, ore 22:57

Eh no! Non ci puoi lasciare così! Con tutta la tensione che stava crescendo pian piano 😭😭 Non penso che Sherlock vada poicosi in OOC, è sbronzo per tipo metà della storia, e lo sappiamo tutte che ha un debole per il suo soldato. Forse è più John che è andato un po' fuori dal carattere originario, ma questo giusto per me, perché non credo che abbia avuto esperienze omosessuali nel corso della sua vita. Cioè fantasie sì, ma vere e proprie esperienze non esattamente, magari giusto qualcosina di molto fugace, però ovviamente interpretazioni di questo tipo stanno alla sensibilità personale. In ogni caso magari la storia ti è venuta più lunga di quello che pensavi, però non si è appesantita eccessivamente, anzi, un po' di contesto ci sta bene, e anche se all'inizio ci sta un po' di angst bello potente alla fine tutto si rivolge rapidamente (per nostra delizia) per il meglio, visto che tutti e due non si fanno troppi problemi e John ha già scoperto di essere tremendamente attratto da Sherlock. Certo che lo sposo ubriaco potevi anche chiamarlo Robb, già che siamo in tema GOT, anche se forse poverino, è un po' macabro (la sto aspettando ansiosamente anche io da circa un mese, e considerando che esce il giorno del mio compleanno posso dire onestamente che la HBO mi ha fatto il suo regalo personale) Scusa l'italiano, questa volta mi sembra di aver scritto un po' in aramaico.
A presto
Vedra

Recensore Master
11/04/19, ore 02:15

Ciao carissima! Eccomi qua per lo scambio del Giardino!
È un piacere scambiare con te, apprezzo molto in Fandom in cui scrivi!
In generale apprezzo la figura e le storie di Sherlock!
Prima di tutto mi complimento con te, bellissima la Fan Art, hai fatto proprio un bel lavoro!
Bellissima apertura per la tua storia!
Dolcissima come la storia stessa.
Breve ma intensa e coinvolgente!
Devo dire che rendi molto bene l’idea dei personaggi.
Le sensazioni le hai rese davvero bene e che dolce John! È adorabile!!!
“…“Ora ti preparo la cena e se non mangi giuro su dio che...” Si china su di lui e gli bisbiglia qualcosa all'orecchio, mordendogli appena il lobo e soffiandogli aria calda sul collo…”
Che dolce chiusura!!!
C’è un forte senso di familiarità e di confidenza! Adorabile!!!
Piacevole scoperta, felice di aver scambiato con te, sperando che sia la prima di molte altre!
Alla prossima!!!
Boingo!!!

Recensore Master
08/04/19, ore 21:20

Carissima Miss Adler, ^^

come concludere al meglio un lunedì sera? Ma leggendo una storia d’amore, passione e musica, ovviamente. C’è una similitudine potentissima tra il modo in cui Sherlock suona il violino e “suona” John, piegando entrambi al suo ritmo. Lo strumento musicale si fa manifestazione di un desiderio erotico che è palpabilissimo e che si esaspera al suono della musica, che incanala il desiderio di entrambi. John osserva Sherlock suonare e ciò lo eccita terribilmente perché il muovere l’archetto del pregiato strumento è un fare l’amore. E l’amore è qualcosa di scoordinato, sregolato, istintivo, che tu hai ben reso anche nella necessità di John di porre fine alla sua eccitazione sia nella scena ricordata della doccia sia dopo aver ascoltato il concerto privato (non so se è corretto definirlo così, in musica ammetto di non essere particolarmente ferrata!) E poi, su tutto, domina anche l’aspetto visivo, essenziale: John vede Sherlock suonare e trova che sia bello, lo ammira, lo preda, se così si può dire, ma vuole essere preso, toccato.

Il risultato che sei riuscita a creare è un episodio autoconclusivo perfettamente bilanciato e strutturato che si inserisce proprio lì, nell’enorme what if in cui c’è questa famiglia di fatto in cui i due adulti non devono fare altro che guardare meglio nei propri cuori e capire che il bisogno quasi maniacale di essere uno nella vita dell’altro ha un nome. Il bacio nel vicolo lercio è stupendo perché è realistico. I baci si prendono, si ghermiscono. C’è un momento in cui è l’unica cosa da fare e si fa. Ed è qualcosa di scoordinato, hai usato un termine semplicemente perfetto e io adoro che venga fatto ciò, che si cerchi di raccontare la passione e si trovi il modo giusto – né troppo melodrammatico né troppo asciutto – per dirlo. Sherlock che suona è un consapevole seduttore che mi ha ricordato certi antichi miti greci dove le divinità s’invaghivano della grazia naturale e non artefatta di qualche giovane e s’incantavano nella loro contemplazione. Lo stile, particolarmente curato, contribuisce a far immergere ancora di più il lettore – cioè io XD – in questo clima di tensione amorosa e di passione che, finalmente, esplode. Ho apprezzato anche il momento più fluff, quando John accusa Sherlock di averlo fatto apposta: pare un dettaglio di poco conto, invece per me è stato un elemento potentissimo perché richiama l’intesa fortissima che esiste tra Holmes e Watson. Prima di essere amanti sono stati amici – due anime affini. Bellissima, davvero complimento! **

Ti auguro di trascorrere una piacevolissima serata,
Shilyss ^^