Recensioni per
Non mi avete fatto niente
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/06/19, ore 22:10

Non so perché ma mi aspettavo che Albizzi dicesse a Giovanni: "Ti lascio solo nel castello, guarda pure in tutte le stanze che vuoi tranne l'ultima a destra all'ultimo piano" Giovanni, invece, ci andava e dentro trovava imprigionati tutti gli architetti che avevano osato pensare di finire la basilica con i loro progetti. Ok, ok leggere troppe favole mi fa male. Davvero Rinaldo pensava che Giovanni essendo un nobile, seppur decaduto, si sarebbe schierato automaticamente con lui e contro i Medici che nobili non sono? Non conosce ancora il nostro "ragazzino sfacciato" Questa dell'arresto di Cosimo non la dovevi fare Albizzi, non la dovevi fare!
A presto!
(Recensione modificata il 25/06/2019 - 09:39 am)

Recensore Master
13/06/19, ore 12:51

Carissima Abby,
oggi è un giorno "tranquillo" e finalmente posso continuare questa storia! Ho deciso di passare prima qui, se non ti dispiace, perché lo scorso capitolo mi hai decisamente lasciata senza fiato, con un mucchio di domande in testa e volevo sapere cosa avrebbe combinato Giovanni stavolta, e niente... io me ne innamoro ogni volta di più. Sarà la sua sfrontatezza, la sua arroganza, che però cela dietro un animo gentile, che non scorda le buone maniere, che mette i piedi in testa ad Albizzi, solo quando questo dice una marea di oltraggiose cavolate, e merita, in effetti, di essere messo a tacere con della buona dialettica, di cui Giovanni è parecchio provvisto XD Insomma, come si fa a non innamorarsene?

La faccenda della cupola continua a destabilizzare Firenze. Albizzi ha tutte le intenzioni di fermarne la produzione e d buttarla giù, mettendoci di mezzo i peccati da espiare, Dio, e pure la peste... come se Firenze stesse passando quello che sta passando, solo per colpa delle fisse architettoniche di Cosimo (e Brunelleschi, che ricordiamo sempre molto sentito nella realizzazione della stessa... lo si adorava per questo, nella serie ♥), e la cosa paradossale è come sia realistico il fatto che la gente creda a tutto, quando c'è di mezzo un capro espiatorio, una risposta a una tragedia, che però non è quella giusta. L'intervento provvidenziale di Giovanni è stato non solo salvifico, ma dannatamente intenso. Quando descrivi gli scontri verbali tra Albizzi e Giovanni io ti giuro prenderei i pop corn e me li divorerei, tipo al cinema. Cercando d vincersi a vicenda e sebbene Albizzi dovrebbe battere Giovanni per l'esperienza data dagli anni in più che ha, alla fine viene schiacciato sempre dalla furbizia, dall'intelligenza e dall'acutezza di quel giovane uomo che vuole solo rimettere in sesto il nome dei suoi antenati e il suo e... Beh, Cosimo non può far altro che lasciarlo parlare, convincere il popolo e portarlo dalla sua parte e... wow, la parte degli appestati nella chiesa, dove il punto di vista cambia su Rinaldo è wow! Sì, perché scopriamo i suoi veri pensieri. Se da una parte vorrebbe vedere Cosimo contaminato dalla pesta e morto ammazzato, si preoccupa però di quel giovane ragazzino che non ha fatto nient'altro che dargli filo da torcere a parole, ma che non ha di certo fatto uso dell'usura (la parola preferita di Rinaldo, tra l'altro XD nella serie l'avrà detta una cosa come un milione e mezzo di volte...a puntata XD) per farsi valere.

La scena finale, è fatta di consapevolezze. Rinaldo e Cosimo giocano lo stesso gioco, e Giovanni è nel mezzo. Da una parte Rinaldo può tenerlo sotto controllo, se lo porta con sé (e so già che ora ne vedremo delle belle... mi fido di te!) e Cosimo sa che avere Giovanni intorno a Albizzi è un vantaggio, nemmeno pericoloso, siccome il giovane Uberti sa perfettamente come approcciarsi a quell'uomo rancoroso.
Bellissima poi la scena a cavallo, che mette le basi su qualcosa che sarà e che diventerà. Non hai idea dei film che mi sono fatta e con Giovanni confuso, nel bel mezzo di una lotta al potere, ci lasci in sospeso e io non vedo l'ora di scoprire cosa succederà adesso! Che cosa la tua mente geniale ha concepito.
Sai, Abby, poche storie mi prendono così tanto. Divorare capitoli non è sempre, a meno che non si sta leggendo un buon libro. Tu sei un buon libro e avolte dimentico che sto leggendo una "fanfiction". A volte mi sembra davvero che sto seguendo un romanzo, ed è tutto grazie alla tua inventiva (data anche dall'esperienza e dalle tante letture che so che hai nel tuo bagaglio culturale), per la tua meravigliosa e impeccabili proprietà di linguaggio e per i concetti sempre realistici e ben strutturati.
Insomma, leggerti è come bere un té caldo, in una giornata fredda e come leggere un buon libro sulla spiaggia, d'estate.
Cercherò di passare presto anche da Antonio, promesso. Perdonami, ma il tempo è dannatamente tiranno, ultimamente.
Un abbraccio forte,
Miry

Recensore Master
07/06/19, ore 21:45

Wow! Giovanni rapito su un cavallo bianco! Vabbhé non hai specificato il colore dell'animale ma non importa: se c'è da rapire qualcuno e portarlo nel proprio castello è sempre meglio un cavallo bianco! Penso anch'io che ad Albizzi non sarebbe piaciuto Antonio: lui ha bisogno di qualcuno che lo sfidi che gli tenga testa che gli dia in faccia del "gras de rost" (in dialetto lombardo "grasso dell'arrosto" sottointeso appiccicato a una padella da lavare, in senso figurato persona pesante, difficile da sopportare. Chissà come la prenderebbe Giovanni a sapere che Cosimo vuole usarlo come paciere tra lui e Rinaldo (senza però dirglielo) secondo me, non la prenderà benissimo.

Recensore Master
06/06/19, ore 09:16

E invece, caro Albizzi, pensa che la peste è stata mandata per mancanza di gatti e di igiene e conseguente proliferazione di topi le cui pulci causavano la peste. Non so se in questo periodo si desse ancora la caccia alle streghe e si vedesse nei gatti delle creature di Satana (che poi, se Dio ha creato tutto avrà creato anche i gatti, no? Nonché le pulci :(  )
Pensa un po' se Firenze fosse stata l'unica città senza Duomo. Nei secoli a venire tutti si sarebbero domandati di questa stranezza e la risposta sarebbe stata: "Mah... è venuto un tale Rinaldo Albizzi che ha fatto un tale baccano contro la cupola che Cosimo Medici, l'unico che avesse la grana per realizzarla, ha mandato tutti al diavolo" Ok ma farla qualche secolo dopo? Eh no! Era morto Brunelleschi, l'unico che sapesse come si potesse fare.
Quando Rinaldo l'ha trascinato nel vicolo per un attimo ho pensato che volesse menarlo (sai come Castiel con Dean in quella famosa scena), invece l'ha baciato! WOW! Non me l'aspettavo! 

Recensore Master
02/06/19, ore 17:24

Carissima Abby,
finalmente riesco a passare e, ti dico la verità, ho voluto continuare questa perché ci avevi lasciato col fiato sospeso e troppe domande, nello scorso capitolo. Cercherò di tornare presto anche da Antonio, ma ti giuro, era troppo troppo curiosa! E non sai quanto questo capitolo sia stato bello. Bello perché non mi aspettavo minimamente certi risvolti di trama, così... e presentati, come sempre, con una capacità narrativa e una conoscenza del lessico (che tu riadatti perfettamente nella chiave di quell'epoca), contornata da quest'aria di guerra intellettuale che si avverte totalmente. A volte mi chiedo davvero come tu ci riesca, io non sarei mai capaci di fare un mix del genere. Adoro i tuoi scritti anche per questo.
Ma passiamo a noi, anzi, a Giovanni.
Il poverino si tartassa la testa con le parole di Rinaldo... gli fanno eco nel cervello, non sa più che fare e per giorni, giorni interi, si chiede se dovrebbe chiedere in effetti spiegazioni a Cosimo e Cosimo.. gliele dà. Ecco, già questo denota nei Medici una grande fiducia. Se ha deciso di raccontargli tutto è perché Giovanni, con la sua schiettezza ma anche sincerità, ha dato modo a Cosimo di aver fiducia in quel giovane arguto e intelligente, che non ha peli sulla lingua e che è molto determinato a raggiungere il suo obiettivo: risanare il nome della sua famiglia.
E' vero che Cosimo ammette che suo padre lo ha usato e che questo ha poi scatenato la rovina degli Albizzi, ma non è forse proprio l'ammissione a differenziare Rinaldo da Cosimo? Laddove Cosimo ha avuto la decenza di ammettere gli errori e, soprattutto, i sensi di colpa, Rinaldo non ha di certo fatto lo stesso, anzi. Ha cercato di mostrarsi come unica vittima sacrificale di quella vicenda, senza prendersi una sola responsabilità.
La sua drammaticità, poi, si estende fino al cielo quando Marco Bello e Giovanni si ritrovano spettatori di quel suo discorso su Dio che... non solo è molto in linea col personaggio ma è anche molto bello! Specie quello poi di risposta che Giovanni elargisce, dando sempre più la dimostrazione della sua maturità, della sua sfacciataggine e del suo sapere. È un ragazzo giovane ma estremamente colto e intelligente. Lo adoro.
E qual è il miglior modo, da parte di un arrogante burbero permaloso come Rinaldo, di zittire un giovane così convinto? UN BACIO!
Io ci sono rimasta, ma piacevolmente rimasta. Ti giuro non me lo aspettavo, ma questo on significa che la cosa non funzioni ma che proprio Rinaldo e Giovanni sono esattamente questo. Quest'ultimo pur basito dalla cosa, non abbandona la sua arroganza, ma anzi lo sfida... e c'è un rapporto paritario tra i due, dove ancora Giovanni tiene testa di tutto e non si lascia zittire un'altra volta. Sebbene credo che Rinaldo lo avrebbe rifatto volentieri eh...
Come dice giustamente Giovanni, alla fine, non si è per forza costretti a stare dalla parte di qualcuno... insomma, mica è una partita di calcio! E poi è ovvio che tutti, bene o male, hanno sempre le loro ragioni e i loro torti. E questo fatto che lui non voglia prendere una posizione, denota sempre più quanto lavoro c'è dietro questo meraviglioso personaggio che hai creato. Laddove Antonio mi scalda il cuore, Giovanni me lo frigge. Ti giuro. E' davvero bellissimo.
Insomma, chiedendoti sempre scusa per i miei ritardi madornali nel recensirti, ti faccio i miei complimenti per questo bellissimo capitolo e, presto (spero) arrivo anche da Antonio. Non vivo troppo senza ♥
Spero che continuerai presto anche questa!
Un abbraccio grande, e alla prossima,
Miry

Recensore Master
26/05/19, ore 17:13

...con Brunelleschi, che esponeva con molta enfasi le sue idee sulla realizzazione della cupola
E chi si scorda quanta passione ci metteva Brunelleschi, nella serie, a spiegare la volta?? Non lo dimenticherò mai! Brunelleschi poteva vendermi pure i grissini, ma a quel modo ci sarebbe riuscito XD
e con questa premessa, rieccomi!
Visto che ho la domenica semilibera, ho deciso di continuare anche questa, perché ero davvero curiosa di scoprire cosa combinava anche Giovanni ** e Vedo che l'atmosfera a palazzo medici ha preso una piega migliore, con la sua presenza. Pietro ci ha fatto amicizia, e anche Lucrezia. Insomma... sembrano già una bella famiglia unita e sono felice che lui sia così ben voluto!
E la cosa più bella è la sua ostinazione. Ti ripeto, Giovanni e Antonio hanno sicuramente dei punti in comune, ma sono perfettamente distinguibili. Giovanni è estremamente sicuro di sé, sa parlare, sa farsi valere e non abbassa mai la testa. È un vero e proprio signore, un degno discendente degli Uberti, e non ha paura a dirlo e a sottolinearlo, quando prende la parola e interrompe Rinaldo, durante il consiglio. Il suo coraggio è ammirevole perché, se pure Antonio è coraggioso, si fa sempre avanti con titubanza e solo quando è richiesto farlo. Giovanni è più impulsivo e più scanzonato, il che lo rende semplicemente fantastico. Se Antonio è adorabile, Giovanni è affascinante. Davvero, che caratterino.
Già dalle sue prime impressioni su Rinaldo, quando lo incontrano e gli spiegano dei lavori, è un bellissimo momento narrativo. Ci poni davanti già quali sono le diatribe tra le due famiglie, e Giovanni ha già preso la sua posizione, e non fa nulla per tenerla nascosta. Anzi, vuole partecipare al consiglio per poter dire la sua. È un personaggio estremamente impavido, che ti giuro mi è già entrato nel cuore e il suo modo di fare, di parlare, di porsi, di farsi valere, è di sicuro ciò che lo rende umano e impossibile da non amare.
Ma, niente toglie la forza della caratterizzazione di tutti gli altri. Mi è sembrato davvero di rivederli tutti, quelli nella serie dei Medici. Come se avessero trasmesso la prima stagione ieri. Mi hai fatto affiorare ricordi bellissimi legati a questo show che mi ha rapita al tempo e tu l'hai reso col tuo stile unico, ancora più coinvolgente.
Questa storia ha toni completamente differenti rispetto all'altra e sei bravissima a saperle distinguere. Ho finito poco fa il capitolo dell'altra, siamo nello stesso universo, eppure è tutto perfettamente distinguibile.
Infine, bellissimo lo scontro tra Albizzi e Giovanni. Non dimentichi che, in fondo, anche Rinaldo ha subito le sue congiure, e che ha i suoi motivi per avercela con i medici. Dopotutto non si litiga mai a senso unico, no?
E, per quanto la guerra con Pisa sia finita e che tutto sembra finalmente poter trovare la pace tanto agognata, tra i due si scatena lo scontro verbale che, infine, sfocia in una proposta... quella che Rinaldo fa a Giovanni, di sposare la sua causa e andare dalla sua parte. Ed ora?
Ed ora non ci resta che attendere. Giovanni, così impertinente (per usare una espressione colorita di Rinaldo), cosa deciderà di fare, ora?
Lo scopriremo, spero presto! Insomma, siamo al secondo capitolo e già bolle qualcosa in pentola e io non vedo l'ora di scoprirlo. Dopotutto Giovanni affascina col suo modo di fare; quindi aspetto la sorpresa e me la godrò.
Come sempre sei capace di toccare corde dei sensi e della curiosità, come nessun altro. Il tuo stile mi incanta sempre, esattamente come i tuoi personaggi.
È una fortuna poter godere di questi scritti, perché mi salvano sempre. Grazie per quello che fai!
A presto,.
Miry

Recensore Master
15/05/19, ore 23:22

Carissima Abby,
giungo qui ad un orario spaventosamente tardo, perché in questi giorni sto avendo dei problemi e non ho mai avuto tempo di passare (e nemmeno di scrivere...) e di questo devo chiederti immensamente scusa ma, davvero, l'intenzione c'era solo che una serie di eventi non piacevoli mi hanno tenuta lontana sia dalla scrittura che dalla lettura; spero comprenderai.
Ho visto proprio ora che hai aggiornato col secondo capitolo, e quindi mi accingo a leggere il primo, così che poi presto possa proseguire (e anche con Antonio, sono veramente contenta di avere due storie parallele da leggere, scritte da te! Per me è come prendere un té caldo al pomeoggio, quando mi rilasso. Sei come un giorno di sole, che in questo periodo ci ha un po' abbandonati, almeno a Roma.)
detto questo, voglio farti prima di tutto i complimenti per una cosa: mi avevi detto di aver paura di creare una storia troppo simile all'altra, ma sappi che già da qui si intende che non ci riuscirai. Giovanni e Antonio possono somigliarsi nella gentilezza, ma credimi sono due cose completamente diverse. Giovanni è più razionale, più propenso a pensare prima di parlare, a mettere davanti l'enventualità di mentire, se serve. Una cosa che, sinceramente, si discosta già molto dal carattere del giovane Orsini. Giovanni è anche molto intuitivo, molto meno "ingenuo" di Antonio, almeno in questo primo capitolo. Non ha paura di dire cosa pensa – tratto che anche Antonio ha ma che palesa in modo diverso. Antonio è più genuino, Giovanni almeno ora sembra decisamente più maturo, più calcolatore e sappi che la sua caratterizzazione mi ha già conquistata. Le sue intenzioni di conoscere Cosimo, di sapere che un uomo tanto famoso è per forza ritracciabile, donano al giovane una capacità di intuizione davvero notevole, e difatti le sue speranze sono subito accontentate.
Cosimo e Pietro sono in giro, eleganti, importanti. Si avvicina con una delicatezza e gentilezza, ma anche con una sorta di coraggio che avvalora la mia tesi che sì, è decisamente diverso da Antonio, la quale l'approccio con Messere Pazzi è stato decisamente meno naturale e diretto, ma sentito e genuino. Due realtà parallele che sottolineano ancora non solo la tua capacità narrativa, ma anche quella di saper creare dei personaggi che sono veri, reali e che si fondono perfettamente con una realtà che ci è stata mostrata. Come Antonio, anche Giovanni è un personaggio che sembra essere sempre stato lì, sembra essere nato nei racconti della serie... davvero, ti devo fare i miei più sinceri complimenti come sempre, anche se sono ripetitiva, ma ci tengo a dire le mie impressioni a caldo, caldissimo.
La loro conversazione è intelligente, e sebbene Giovanni menta su alcuni aspetti della sua vita, Cosimo li deduce e non ne vede assolutamente intenti oscuri. Riconosce nel giovane delle intenzioni totalmente buone, che non minano alla famiglia Medici e che ne fanno, a quanto pare, un buon partito lavorativo. Bugie a fin di bene, comprese dal giovane Cosimo, che lo accoglie non solo come "collega" – tra l'altro in un momento difficile per Firenze, ma anche a casa sua, come ospite e questo, sono certa, sarà l'ingranaggio che darà inizio alla nostra vicenda.
Sono felice di poter ripercorrere anche la prima stagione, con un personaggio tutto tuo e, chissà se verso il finale, Antonio e Giovanni si incontreranno? Sai che sarebbe proprio una cosa carina?
Insomma, questa storia ha tutti i presupposti per essere amata come l'altra. Giovanni è già spendente nei miei occhi, vicino ad Antonio e non posso far altro che amarlo e accoglierlo nella mia testa, dove mi farà compagnia nei momenti bui e ne ho tanto, tanto bisogno.
Grazie mille per aver scritto ancora una volta di un salvataggio; di aver preso a cuore questi personaggi, di averli fatti tuoi anche qui e avermeli presentati come li voglio... e per non cadere MAI nello scontato; non lo sei, non lo sarai mai, per questo i tuoi scritti sono tanto coinvolgenti.
Ti chiedo ancora scusa per il ritardo, appena potrò passerò di nuovo e risponderò anche alla tua bellissima recensione che, credimi, è stato un colpo di gioia in giornate non del tutto serene.
Carissima amica mia, ci sentiamo presto e, per favore, non smettere mai di scrivere dei tuoi personaggi.
Miry

Recensore Master
15/05/19, ore 22:02

Lo stolkeraggio continua!
Sapessi quato ho riso nell'immaginare Albizzi che parlava, parlava, parlava... e Giovanni a zittirlo! Ci vorrebbero più Giovanni per zittire certi politici logorroici! Chissà da che parte si schiererà Giovanni? Medici o Albizzi? Non vedo l'ora di scoprirlo!
Unico errorino: "la gente non ha cibo, non ha lavoro e, mi dispiace tanto deludere le vostre aspettative, ma in realtà il nostro esercito non sta vincendo affatto!”
Quando una frase è fra due virgole, come in questo caso, è come se fosse fra parentesi quindi togliendo la frase in corsivo verrebbe fuori "la gente non ha cibo, non ha lavoro e ma in realtà il nostro esercito non sta vincendo affatto!" A presto!

Recensore Master
07/05/19, ore 20:21

Ero su FB, ho visto che c'è una nuova storia ed eccomi qui... Oddio detta così, sembro un po' una stalker... Il prestavolto mi piace molto anche perché somiglia a Sam nelle prime stagioni. Un discendente degli Uberti, avevo studiato a scuola il cantico della Divina Commedia in cui compare Farinata degli Uberti. Sebbene Danti lo mandi all'Inferno perché eretico (ma se la fede è un dono perché punire quelli che non ce l'hanno?), mi era sembrato che anche il poeta lo stimasse molto, quindi perché non avrebbe dovuto stimarlo Cosimo de Medici? Comparirà anche Brunelleschi? A presto!
(Recensione modificata il 19/06/2019 - 03:07 pm)

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