Recensioni per
«Are You Still There?»
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/10/19, ore 11:38

Tesoro mio! *_*
Avevo già letto questa shot e ce l'avevo tra le storie da recensire, ma come ben sai, i miei tempi sono quelli che sono e alla fine ho deciso di approfittare della catena e di rileggerla una seconda, terza e questa volta.
Perché sì, perché qui secondo me hai trattato un argomento per nulla facile e l'hai fatto con una delicatezza, una profondità e una capacità empatica sorprendenti.
Non era semplice interpretare i pensieri e le sensazioni di un adolescente come Peter. Nonostante lui sia Spiderman e si ritrovi a rischiare la vita ogni giorno, in quanto adolescente non credo che si sia soffermato più di tanto a pensare alla morte, non alla propria, in ogni caso.
E invece qui ci si ritrova. Muore. Solo per poco ma accade e gli resta dentro, come una sensazione che gli si attacca alle ossa e che non lo abbandona. Per me è come se una piccola parte di lui restasse effettivamente defunta, quella dell'innocenza, dell'ingenuità, come se prendesse coscienza della caducità umana e quindi anche della sua.
In questo Tony svolge un ruolo fondamentale, è ciò che lo riporta alla realtà, colui che lo tiene piantato a terra, che non gli permette di smarrirsi in quell'abisso di pensieri tetri che rischierebbero di portarlo troppo lontano, di nuovo, e di tenerlo prigioniero in una sorta di limbo.
Peter non ce la fa a dire tutto questo all'uomo che ama perché in fondo è un pensiero irreale, talmente astratto da sembrare ridicolo, se pronunciato a voce, lo so perché le paturnie dentro la testa sembrano sempre più grandi di quelle che sono, ma è anche vero che una volta esternate si riducono notevolmente, perciò spero che prima o poi Peter ne parli a Tony, in un futuro immaginario di questo tuo what if.
Ed è bellissimo che sia proprio la vita che scorre nelle vene di Tony, che gli fa battere il cuore e gonfiare il petto, ad allontanare Peter dai pensieri di morte, l'ho trovato un contrasto bellissimo, davvero.
Insomma, una shot che ho adorato, di cui avevo bisogno e che tu hai scritto magnificamente.
Grazie per averla condivisa con noi.
Ti faccio tanti complimenti e prometto di tornare presto a recuperare le storie che ho lasciato indietro.
Bacioni
S.
(Recensione modificata il 18/10/2019 - 11:41 am)

Recensore Master
18/10/19, ore 10:56

Buongiorno cara, eccomi qui per leggere il tuo ultimo aggiornamento! Un post Endgame e una grafica assolutamente meravigliosa mi fanno salire l’hype dopo aver letto la trama, e sono qui che quasi ho paura di soffrire a leggerti… ed ecco, lo sapevo… sapevo che mi sarei fatta male a leggere tutto questo orca miseria, perché c’è tanto di quell’angst dolorosissimo fino alla punta dei capelli, quello che fa male anche solo a sentirlo nell’aria, quello che tu sei in grado di far percepire in modo fisico proprio. Qui viene fuori il Peter che sa cosa voglia dire andare dall’altra parte, che se lo porta e porterà avanti tutta la vita questo pensiero e che non potrà mai dimenticare. Sei riuscita a mostrare un’ipotetica verosimile introspezione di una persona che è morta e ritornata – tanto di cappello per il concetto difficilissimo da trasporre su carta! – e al tempo stesso hai dato una visione di quello che sarà il suo modo di vedere le cose fino in fondo.
È cambiato Peter, perché ha perso qualcosa nella strada del ritorno: qualcosa che non può essere recuperato e che Tony tenterà di sanare mano a mano con il suo amore e la sua presenza. Un argomento difficile, un male che lascerà i suoi strascichi, ma un pensiero positivo a chi ha ancora l’anima segnata ma che ha avuto pure un’altra possibilità.
Credimi, non ho parole per descrivere quanta maturità d’autrice tu abbia dimostrato in questa breve OS che fa riflettere, e infine pure tirare un sospiro di sollievo e sperare, sperare che i due possano ritrovare un equilibrio e costruire qualcosa assieme. La stesura è perfetta, coinvolgente, a tratti tesissima ed a tratti dolce, con un lavoro di psicologia del personaggio in cui secondo me ti sei davvero superata.
È come sempre un vero piacere leggerti cara, buon lavoro, buona giornata e un abbraccio! :3

Recensore Veterano
17/10/19, ore 22:15

Carissima, eccomi con il mio consueto ritardo, ma alla fine sono sempre più che felice di arrivare <3 
Questa volta non avevo dubbi sul voler aprire questa tua storia (anche se sono estremamente curiosa di leggere la storia su Wattpad per il contest di Halloween!) perché la sua meravigliosa delicatezza mi aveva già conquistata fin dalla piccola sinossi. 
Ormai, con te, un giro in preda alle emozioni e ai sentimenti è una garanzia e vera e propria, motivo per cui adoro scambiare con te. Oltre al fatto che, ultimamente, il fandom Marvel mi ha irritato un sacco quindi aprire le tue storie e trovate una boccata d’aria tra talento e contenuti di qualità... ecco, mi dà speranza. 

Leggere questa breve one shot mi ha sorpresa molto perché è stato un vero insight a proposito di un tema delicato come la morte. È una cosa a cui ultimamente penso un sacco, sono giunta alla conclusione che mi fa una gran paura ma, soprattutto, mi fa paura l’idea che possa arrivare così all’improvviso in un periodo in cui non si vive abbastanza. Mi sono ritrovata molto nei pensieri di Peter, quando ha affermato con sé stesso che ti fa rendere conto che, di fronte alla morte, la vita perde improvvisamente significato. È un pensiero terribilmente triste ma che trovo anche estremamente vero. Ed è per questo che spero tanto che Peter possa godere al meglio del tempo che gli è stato riportato indietro <3 
Perché chissà solo che trauma orribile è stato per lui, svanire nel giro di un attimo, ritornare e non solo rendersi conto che sono passati ben cinque anni, ma non è neanche in grado di descrivere questa sua esperienza a Tony. Perché non comprenderebbe, perché è terribilmente difficile e, a dirla tutta, non dovrebbe importare: l’unica cosa importante è che Peter sia tornato da lui, che possa felicitarsi di nuovo della presenza e del tocco di chi ama. 

Mi rendo conto che, ultimamente, le mie recensioni sembrano tutte uno sproloquio in preda ai sentimentalismi ma accade perché davvero sei in grado di veicolarmi emozioni che da molto tempo non dò per scontato. Ogni volta mi spiazzi, ogni volta c’è tanto da pensare e tanto da dire, tanto per cui tremare per il modo in cui descrivi le vicende di questi due, ogni loro attimo, ogni loro azione. Li amo, li amo i tuoi Tony e Peter, nonostante siano una coppia a cui raramente mi è capitato di pensare. Sono personaggi che senti, che vivi e che fai rivivere sempre attraverso le parole e boh, solo tanti complimenti come sempre <3 

Al solito, leggerti è stato meraviglioso, soprattutto a quest’ora, credo che questa storia mi concilierà il sonno *-* 
Un baciones grande grande xx 
Lion. 

Recensore Master
15/10/19, ore 19:19

Ciao carissima!!!! Cavolo non ci posso credere che non ti lascio una recensione da così tanto… sono PESSIMA!!!!!1
Bentornato Spidey!!!!!!
Cio
è parti citandomi una canzone spettacolare? Io MUOIO!!!!!!!!!!!!!!
Mi ha accompagnato attraverso tutta la lettura, mi ha cullato nel percorso delle loro emozioni… è stata un’esperienza MISTICA!!!!!!

«Ci sei? Sei qui con me?»

Questa domanda è focale.

Sarà perché mi rievoca un’altra melodia e una frase che è un chiodo fisso…

“… i wish you were here…”
Che non c’entra niente, chiedo venia… il mio cervello funziona MALE…

Le introspezioni le sensazioni.
Il bisogno di avere conferma dall’altro che arriva e ci scalda il cuore così tanto!!!!!
ADORO!!!!! ADORO!!!!!

Poi adoro i Waht If!
^_^
Alla prossima (per una recensione più sensata)
Boingo

Recensore Master
14/10/19, ore 16:52

Ciao mia dolce Miryel <3
Perdona il ritardo, ormai non ha nemmeno più senso accampare scuse, però alla fine lo sai che arrivo, arrivo sempre.
Avevo già letto questo piccolo racconto su WP, e già allora mi aveva lasciato con un magone pazzesco addosso. Non ricordo se ti avevo oppure no lasciato un commentino, ma avendolo di sicuro letto prima del caffè i suoi effetti sulla mia povera psiche non possono che essere stati devastanti. Diciamo che oggi non è proprio il giorno ideale per leggere una storia come questa, ma mi consola il fatto che la persona che ci ha lasciati questa mattina ha avuto una vita lunga e piena (97 anni!). Per Peter il discorso è diverso, ovviamente: avendoti seguita nel corso di tutto questo anno so bene quanto per te la “morte” di Peter sia stata una specie di chiodo fisso. Peter è poco più di un adolescente, e, per quanto dotato di poteri eccezionali, sempre un ragazzo giovane rimane, e a quell’età la morte è poco meno di un concetto astratto, qualcosa che c’è, esiste, ma non si pensa ci possa toccare realmente, in prima persona. Da adolescenti ci si sente immortali, anche – e forse a maggior ragione – quando indossi una tuta da super eroe e combatti per salvare il mondo. Lo schiocco di Thanos ha ribaltato questa prospettiva: Peter è svanito nel nulla per cinque, interminabili anni e questo non può non avere avuto conseguenze su di lui, non può non avergli lasciato un buco nero nell’anima. Peter si sente quasi evanescente, come se fosse sempre sul punto di scomparire ancora una volta, perché adesso sa che può succedere, che anche se in questo what if Thanos è stato sconfitto lui rimane pur sempre Spider Man e chissà a quanti altri pericoli andrà ancora incontro. Chissà a quanti altri pericoli andrà ancora incontro Iron Man, perché pure con questo fatto ora Peter deve fare i conti. Persino Iron Man non è immortale, e se questa volta le cose per loro sono andate bene può essere che in futuro non sarà così. Peter si rende conto che la vita ha ancora tanto da offrirgli ma allo stesso tempo si chiede che senso abbia vivere, se tanto alla fine bisogna morire comunque. Eppure un senso c’è, c’è sempre, e lo trova proprio lì, tra le braccia di Tony, sempre pronte a sorreggerlo, a stringerlo, a proteggerlo. Tony vuole capire, sente che Peter è turbato e continua ad arrovellarsi e vorrebbe che lui gli confidasse cosa gli pesa sull’animo, vorrebbe in qualche modo rendere il suo fardello più leggero, condividendolo. Ma non si può spiegare la morte a chi non l’ha provata (e per fortuna che questo è un finale alternativo!) così Peter si limita a evitare la domanda e Tony, che di solito non ne lascia scappare una, per questa volta si limita a tenersi Peter ancora più vicino. Perché in fondo è solo questo che serve a Peter, per sentirsi, intero, vivo, di nuovo: gli basta ascoltare il cuore di Tony che batte accanto al suo per ritrovare se stesso. È il loro modo di amarsi, è così che Tony e Peter si dicono “ti amo”, non esprimendolo a parole, ma essendoci, sempre, l’uno per l’altro, ed è una cosa bellissima <3
Sposo pienamente l’idea di una nuova raccolta di what if, se queste sono le premesse. Metti tu un po’ a posto le cose, che dopo End game ce n’è bisogno.
Ti abbraccio e ti bacio forte :*
Tua,

padme

Recensore Master
13/10/19, ore 22:04

Ed eccomi qui, seppure in ritardo per lo scambio del giardino.
Nonnostante non ami gli Avengers come ben sai ho deciso comunque di cimentarmi in un altra su di loro.
Come sempre sei bravissima nello scrivere e riesci comunque a farmi leggere su un fandom che a me non piacere, un dono che io penso sia veramente da pochi.
L'argomento morte è una cosa assai delicata, che purtroppo il giovane Peter ha provato ed è una cosa che talmente lo ha traumatizzato e impresso per sempre nella sua anima non vuole parlarne, neppure con il suo amato Tony, ed è capibile nessuno di noi ama parlare di qualcosa che ci ha segnato molto in negativo, soprattutto una cosa simile.
Complimenti, bella anche questa one shot e complimenti anche per il tuo stile di scrittura, è stato un piacere anche questo scambio, ciaooo alla prossima

Recensore Veterano
10/10/19, ore 21:58

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del Giardino e scusa immensamente per il ritardo! Purtroppo l'Università mi sta risucchiando anche più energie di quelle che ho a disposizione!! Scusa quindi immensamente per il ritardo!!!

Allora so che il Tony/Peter è una delle più quotate ship dopo Spiderman o Avenger Infinity War, ma non sono una fan di questa coppia, forse perchè vedo in loro un rapporto assolutamente padre-figlio talmente bello, che non posso vederci malizia o quant'altro.

Tralasciando questo sproloquio sul nulla cosmico, e scusa per questo, parliamo del capitolo.
A livello di layout mi piace come la hai suddiviso i vari paragrafi, mi piace la grandezza del testo (per me che sono cieca), ed il tutto rende realmente più piacevole la lettura.
Inoltre posso dire di non aver trovato eccessive ripetizioni e di non aver trovato errori di nessun tipo e ciò fa vedere la tua dedizione per questa One shot.

Parliamo ora della storia. Mi piace ciò che hai scelto di raccontare e fa venire i brividi per quanto sei stata brava. Tutto ciò ha fatto realmente venire i brividi perchè si parla di un qualcosa che fa paura a tutti. Della morte. Si parla della morta come un qualcosa di vissuto e fortunatamente lontano ora e quel vissuto fa paura, perchè nessuno realmente può capirlo. Solo Peter, perchè Tony per quanto può provare ad immaginarlo, non può capirlo realmente. E mi è piaciuta la maturità di Peter; non voler far soffrire il suo amato con storie che, tanto, rimarebbero incomplete. Veramente una scelta di scrittura molto toccante ed azzardata, ma ti è venuto veramente più che bene!!
Quindi che dire oltre a tutto ciò??
Complimenti e bravissima!!
Veramente!!
Spero di leggerti nuovamente, perchè mi piace il tuo stile di scrittura! **

A presto, spero
Talia

Recensore Master
10/10/19, ore 02:11

Ciao!
Un’altra Peter/Tony – coppia che devo ammettere, prima di te non avevo mai considerato – e un’altra bellissima opera d’introspezione. Capisco la difficoltà dell'integrare questo contesto con quello di Endgame, ma non importa: ci sono tante realtà, lo dice anche il caro Strange.

Il tema della morte è un’ottima scelta di argomento per questi due personaggi. La “morte” di Parker in Infinity War, che ha scatenato pianti e dolori nei fan di tutto il mondo (oltre ai meme, ma quelli li fanno su qualunque cosa), e la morte effettiva di Tony Stark in Endgame, dopo una vita complicata e sofferta, dopo il sacrificio definitivo per il bene di tutti quanti, lasciandosi alle spalle due famiglie concentriche: quella di sangue, con Pepper e Morgan, e quella degli Avengers che la contiene.
Soprattutto, come fai notare, con la giovane età di Peter. Peter che deve ancora capire molte cose, e non può avere da Tony tutte le risposte.

La morte non è un argomento facile da narrare in prima persona, ma da come ne parli sembra che tu l'abbia vissuta in prima persona. Pesante ma non morbosa, disarmante e delicata, piena di paura e di vicinanza, con metafore elaborate e mai banali.
Anche il trauma di Peter, dei cinque anni scomparsi ad opera di Thanos, è molto ben tratteggiato. Si percepisce il bisogno di conforto del ragazzo, di essere tenuto stretto e rassicurato una volta di più, come nell'abbraccio tardivo che avrebbe poi ricevuto in Endgame o allo stesso momento della sua scomparsa.
Paura, rassegnazione, timore che succeda ancora. Tutto molto forte, ma mai fuori controllo.
Difficile scegliere la mia frase preferita, c'è una cornucopia di espressioni meravigliose ed eleganti, che si appropriano con delicatezza del momento. Se proprio dovessi, sceglierei senza alcun dubbio questa: "Chiude gli occhi, e spera solo che la vita torni presto ad appartenergli, perché ha ancora troppe cose da sanare". Deliziosa, forte e devastante. Un vero gioiello.

E così si celebra il grande ritorno a casa di Spider-Man, il ragazzo che ha trovato in Tony Stark quello che gli mancava. Anche l'IC è ottimo, ho sentito le voci dei nostri doppiatori pronunciare le battute. Una storia corta ma davvero d'impatto, con poco dialogo ma esattamente quello che serve, e su un argomento di cui non è facile parlare.
Complimenti vivissimi, davvero un'altra ottima lettura. Un grande abbraccio e alla prossima.
Lady R

Recensore Master
09/10/19, ore 14:40

Io avevo un’altra serie da proseguire, ma appena ho visto questa shot non ho resistito alla curiosità. E quindi eccomi qui.
La lettura di questa piccola shot mi ha lasciata con il magone, c’è di base una tristezza così rassegnata e così disillusa da parte di Peter che proprio mi ha stretto il cuore, perché da uno come lui – che un po’ per l’età e un po’ per carattere è tutto un’esplosione di adorabile caos e ottimismo – non ti aspetti questa crudezza: “Morire significa scoprire che la vita, dopotutto, non è servita a niente. A niente di niente.”
Non te lo aspetti e proprio per questo fa più male, perché alla fine morire – scomparire forse, più che morire – gli ha lasciato in segno e la parte più triste è che, nonostante sia tornato da Tony, nonostante sia tra le sue braccia, sia con lui, sia vivo (lo siano entrambi), Peter comunque si sente scivolare. E anche il fatto che così giovane abbia conosciuto la morte e che quindi, ora, ne abbia paura…

Più di tanto non mi sono mai preoccupata di pensare ai personaggi “morti” durante IW e a come fosse stato per loro “morire” e poi tornare in vita. Come l’avrebbero vissuta se. Ma questa tua versione di Peter è così triste e, in fondo, così realistica che fa male. E nonostante tutto, per quanto l’intera fic sia attraversato da un senso di malinconia straziante che dura fino alle ultime parole, Peter non smette di prendersi cura di Tony, di avere cura di mentirgli affinché non si preoccupi per lui – e poi Tony che lo tiene abbracciato, che gli bacia la fronte e gli chiede se c’è ancora? Mamma mia la dolcezza. Ha così tanto potenziale questa coppia che mi chiedo, sul serio, com’è che non me ne sia interessata prima.

Anche in questa fic, ho riscontrato la stessa naturalezza nel rapporto tra questi due che avevo riscontrato in Empty Hands. Un po’, come già ti dicevo, è anche merito del tuo stile e del modo in cui sei capace di descriverli alla perfezione – li conosci, li gestisci egregiamente e grazie a questo riesci a ricreare una situazione che non stona affatto, che sembra naturale e in cui questi due personaggi si intrecciano alla perfezione come due ingranaggi di un orologio. Sembra una ship così canon quando è tra le tue mani – ma poi vogliamo parlare della bellezza di certe frasi che hai usato? In generale sono rimasta col fiato sospeso fin dall’inizio, c’è una poesia intrinseca in tutta la fic che ho adorato, una delicatezza nella scelta delle parole e una bellezza drammatica nei concetti che mi ha fatto desiderare non finisse mai.
Cose come: “Peter ne ha bisogno, o non avrà più un motivo per combattere l’ombra di ciò che è stato. Di ciò che non è stato. Vorrebbe dimenticare la morte e tutto il resto, solo che è spento; è diviso. Metà è qui, tra le braccia di Tony e l'altra ancora su Titano, ad aspettare che qualcuno lo salvi.”
Ah! Il mio cuore. Il mio povero cuore!

Complimenti davvero!

Recensore Master
09/10/19, ore 00:00

Bellissima! Appoggio in pieno l'idea della serie What if! ^^
Diciamocelo: la fine di End Game potevano risparmiarcela. Bastava che facessero restare Thanos dov'era invece di incasinare il multiverso.
(Che poi, proprio perché l'hanno fatto, tanto valeva che ci concedessero la versione "migliore", una in cui Tony vive e Cap non fa l'idiota restando nel passato!).
Chiarito questo, mi piace molto come hai fatto affrontare il ritorno alla vita a Peter: concordo che non può essere un'esperienza così semplice da affrontare (ho avuto modo di pensarci molto giocando a D&D).
Mi piace il senso di smarrimento, di non essere completamente ancorato di Peter, e mi piace molto la curiosità di Tony. Non solo perché riguarda Peter, ma per il loro essere diversi dai comuni mortali, l'essere "supereroi" (persino Tony, il cui unico super potere è un'armatura, in fondo), la morte è uno spettro sempre dietro l'angolo e quindi trovo che sia molto appropriato che Tony cerchi di capire.
È molto bella l'immagine di Peter che ascolta il cuore di Tony perché in questo contesto ha un significato più profondo che mai, proprio per il senso di vita che ha un cuore che batte.
Inoltre, pensando a questi due che parlano, così, in questo contesto, mi è venuto in mente che la loro differenza di età è aumentata ancora... e col fatto che Tony era morto non ci avevo pensato.
Spero davvero scriverai un nuovo corso per questi due, già non vedo l'ora di leggerlo!
Non ho niente altro da dire se non che, come sempre, nella tua brevità riesci a dire tutto e leggerti è un piacere immenso.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
08/10/19, ore 17:16

Ciao, carissima!
Dato che ho terminato "If I were you" (e già piango al pensiero che sia in pausa), ho deciso di buttarmi su questa one-shot fresca fresca di pubblicazione, e devo dire che non me ne sono affatto pentita.
Non so davvero da dove cominciare per spiegarti quanto abbia adorato questa storia.
Comincio con la cosa più "banale": il modo in cui è scritta. Il tuo stile si presta benissimo alle storie comiche come a quelle serie e angst. Adoro come scrivi, il modo essenziale e immediato che hai di far passare le cose, di trasmetterle con chiarezza e forza, senza fronzoli, senza arzigogoli. Il tuo è uno stile asciutto, ma non per questo "povero", anzi: riesci a far immergere chi legge in ciò che scrivi e ho provato una miriade di emozioni mentre proseguivo nella lettura.
Non avevo fatto per nulla caso alla lunghezza della storia, e quando sono arrivata alla fine, le testuali parole che ho pronunciato sono state: "Ma no!", perché davvero, ero talmente presa che mi è dispiaciuto dover tornare alla realtà e lasciare le atmosfere di questa meraviglia.
Questa storia è molto diversa dall'altra tua che ho letto (e, da quello che ho capito, le ambientazioni che prediligi sono più vicine a questa che all'altra), quindi all'inizio mi ha fatto strano (in senso positivo, ovvio) leggere una tua storia su questi toni, che poi sono quelli che io adoro, come ti avevo già detto in un'altra recensione. Ho trovato pane per i miei denti, insomma.
Non ho mai pensato a Tony e Peter come coppia, ma adoro il personaggi di Tony e mi piace il rapporto che ha con Peter, perciò ce li ho visti molto bene insieme, soprattutto complice il modo in cui hai costruito il loro amore. Tony è quello che è e, soprattutto, è un uomo adulto e maturo, pertanto è normale che le sue dimostrazioni d'amore lo siano altrettanto: sono pacate e quasi implicite, ma non per questo meno cariche di trasporto o sentimento. Sei riuscita a far passare alla perfezione ciò che lui e Peter provano, l'affetto che li lega e li unisce. Hai trasmesso alla perfezione anche la preoccupazione di Tony verso l'altro, il suo volerlo sapere al sicuro, ora, senza più l'ombra della morte su di lui. Per contro, Peter non vuole far preoccupare Tony, tenendogli dunque nascosti i suoi pensieri: ma il loro legame supera anche i silenzi e le cose non dette, così Tony comprende che Peter non gli sta dicendo tutto, glielo fa notare, ma lo accetta. Intensissimo il momento in cui lo stringe tra le braccia, accarezzandogli i capelli e baciandogli la fronte: con immediatezza, si riesce a intuire perfettamente quanto Tony tenga a Peter, quanto sia disposto a fare per proteggerlo. Ho adorato il momento di straniamento di Peter, quel suo sentirsi scivolare via dalle braccia di Tony, per poi essere subitaneamente riportato alla realtà dal suo tocco. Ho amato quest'immagine che hai creato, di Peter ancora parzialmente attaccato alla morte, alla sua idea, e che rimane ancorato alla realtà grazie a Tony e al suo amore.
La morte, nel suo senso più filosofico, mi ha sempre molto affascinata, e adoro le storie in cui viene analizzata in ogni sua sfaccettatura. Cosa significa perdere qualcuno in determinati contesti? Cosa significa morire? Com'è scampare alla morte? Sono domande a cui, in questa one-shot, cerchi di dare risposta, attraverso gli occhi di qualcuno che la morte l'ha vissuta davvero, per poi tornare alla vita. È impossibile, per noi, sapere cosa significhi perdere la vita e poi resuscitare, ma tu, in questa storia, ne hai data una visione secondo me molto realistica. Hai reso bene lo stravolgimento interiore di Peter, la sua confusione per ciò che ha vissuto, il suo sentirsi straniato e sdoppiato, quasi, come se la morte, una volta che ti ha preso, non ti lascia più andare davvero. Come se, in qualche modo, le apparterrai per sempre, anche se sei riuscito a sfuggirle.
Hai fatto un'analisi davvero attenta e ben riuscita, coerente e realistica, unendola a un momento di dolcezza e struggimento davvero ben scritto e coinvolgente.
Ho davvero AMATO questa tua storia. L'ho anche riletta, per quanto mi è piaciuta.
Davvero complimenti, cara!
Un bacio, alla prossima :)

Recensore Master
07/10/19, ore 11:07

Non shippo Tony e Peter, cioè come ship mi è indifferente ma trovo molto interessanti i loro PG e adoro questo fandom, quindi eccomi qui molto ben volentieri. Vorrei cominciare con il tema che hai deciso di affrontare qui: la morte. Considerando gli eventi del canon la trovo una scelta azzeccatissima e l'hai sviluppata davvero bene. Non è qualcosa che si supera facilmente e ci vorrà del tempo e quindi apprezzo tantissimo come in questa fic si vede palesemente Peter ancora alle prese con questo 'trauma'. L'incipit è scritto molto bene (come tutto il resto), come hai descritto la sensazione provata da Peter mi è piaciuto tantissimo e complimenti per le immagini che hai evocato, mi sono piaciute tutte. Hai uno stile molto curato, le parole sembrano tutte così precise, mirate e mi piace, mi piace quando leggo uno scritto e mi dà la sensazione che le parole siano state pensate e scelte con cura, che lì non si poteva usare un sinonimo, no, serviva proprio quella sfumatura. Scrivi davvero bene ed è stato piacevolissimo leggere questa fanfic con questo stile così bello e questa introspezione così attenta e delicata, mi sarebbe dispiaciuto perdermela solo perché la ship mi è indifferente, quindi grazie e complimenti! E vorrei aggiungere anche che ho trovato molto bella e molto originale questa scelta di parlare della morte: né il canone (con i film) né fra le fanfic che ho letto avevo trovato questo argomento sviluppato ed era davvero un peccato perché considerando IW era una cosa così importante! E quindi a maggior ragione grazie, perché con questa storia delicatissima hai riempito uno spazio che secondo me c'era davvero bisogno di riempire :)

Recensore Master
07/10/19, ore 00:13

Avevo promesso di passare oggi. E dunque eccomi in perfetto orario.
Allora... posso confermare senza ombra di dubbio; ti sei veramente superata... e lo dico in assoluta sincerità. C'è tutto in questa piccola perla e l'amore di Peter e Tony assume un tono decisamente più malinconica. Ecco cosa sprizza questa OS; malinconia da ogni poro possibile, esistente sulla faccia della terra, dell'intero universo. Vi è condensato tutto l'amore tra LORO...! Loro unito ora da una riflessione tremendamente malinconia e al tempo stesso profonda; una domanda, una domanda che assale chiunque, una domanda che tutti ci siamo posti; una domanda che stuzzica la mente di Tony e tormenta quella di Peter. Una domanda a cui Peter sa rispondere, ma non vuola darla. Non a Tony, poiché per quando abbia provato su di sé questo peso immaginabile; egli sa che l'unico modo per liberarsene è guardare e godere fino in fondo di ogni istante con l'uomo che ama. Trovo perfetto il paragone che usa il ragazzo per descriverla; si abbia bene al suo carattere e alla sua più non giovanissima età, ormai è quasi un uomo e il fatto di non liberarsi così facilmente dei propri tormenti lo rende molto più uomo.
Ho fatto molti giri di parole, ma trovo che questo... sarebbe un ottimo missing moment da inserire magari alla fine di EndGame... Per insomma... migliorare il finale eh eh <3
Grazie ancora per la splendida lettura .... mi hai veramente tolto il fiato. <3
Elgas

Recensore Master
06/10/19, ore 19:24

Ciao tesoro mio <3
Dopo un enorme ritardo imperdonabile, eccomi qui a commentare quest'altra tua perla, che mi ha fatto piangere, lo ammetto! 
E intristire, e avrei voluto entrare dentro lo schermo, prendere Peter e abbracciarlo così forte da romperlo... 
Ma forse è proprio questo il suo problema, al momento, no? Il fatto che non solo si senta spaccato a metà, ma che lo sia anche davvero... inesorabilmente, perchè tornare dalla morte non deve essere facile - così come non lo è ricominciare a vivere - e Peter ha bisogno di capire come fare a rimettere in moto un pezzo del suo cuore e della sua anima che non gli appartengono più. Quanto deve essere stato straziante, per lui, rendersi conto di stare per sparire - al contempo aspettando un miracolo che non sarebbe avvenuto, che non è potuto avverarsi? Vedere sparire gli altri prima di lui, posare gli occhi su Tony e rendersi conto che non l'avrebbe mai più rivisto - abbracciato, amato, desiderato? Non ci si pensa mai abbastanza, a questo, come se lo schiocco avesse riportato tutti esattamente nel solito punto, al solito momento. In parte è stato così, in parte no... e tu sei stata bravissima nel descrivere questo spaccato nella mente di Peter. Bravissima nel rendere la sua angoscia e il suo dolore, l'incapacità di esprimere a parole un concetto troppo astratto e nello stesso modo troppo reale da riuscire a spiegare. Come è possibile farlo? Si può? Non solo chi è rimasto ha dovuto affrontare un mondo senza gli scomparsi, ma anche gli scomparsi hanno dovuto sperimentare qualcosa dove il mondo non esisteva più. E la sofferenza di questo, tu sei riuscita a trasmettercela appieno...
E niente, non so mai cosa dire di sensato ogni volta che ti leggo, perchè sei meravigliosamente brava e mi eri mancata tanto! 
A presto <3 <3
Alice
P.S. No ma comunque ho visto delle vignette dove Tony e Peter vengono paragonati a Mufasa e Simba e ho pianto l'anima T_____________T

Recensore Junior
06/10/19, ore 18:12

Eccomi qui per lo scambio del giardino!
Prima di tutto vorrei porre una rosa sullo stile dell'impaginazione e sulla decisione dei caratteri utilizzati. Molto spesso non ci si fa caso, eppure sono importanti per invogliare nella lettura. Tu sei stata molto attenta e molto ordinata. Mi è piaciuto molto e ho voluto farlo notare.
Ho deciso di puntare a questa OS perchè ne sono stata catturata, leggendo la descrizione.
Mi è piaciuta davvero, ed alla fine ci sono arrivata senza rendermene conto e volendo di più. Di più perchè era tutto così intenso che mi sarei bevuta ogni loro conversazione con attenta avarizia. Eppure, devo ammettere, che proprio questo assetto, ha dedicato al momento il giusto spazio, la giusta quiete. Come a voler fare in modo che ora i due possano restare un attimo tranquilli. Lontani dagli eventi e da noi.
E non ho bisogno di riferirmi al finale di Endgame.
Hai dato una spiegazione perfetta al concetto vissuto di morte e il decidere di tacerlo per Tony mi ha fatta impazzire. Soprattutto perchè, bisogna tener a mente che Peter ha dovuto comunque processare il tutto da solo in questo caso.
Ad ogni modo, hai trattato il tema in maniera attenta ma non pesante o banale. Davvero brava.
Son felice di avere avuto il tuoi account sotto gli occhi per scoprirti e iniziare a leggerti!
Alla prossima, spero presto!

-Manu