Recensioni per
Fino In Fondo
di Cdegel

Questa storia ha ottenuto 116 recensioni.
Positive : 116
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/03/20, ore 13:52
Cap. 16:

Ed eccomi qui in questo capitolo dolcissimo! Tante coccole per Camus!!! <3 <3 è bello vederlo coccolato non solo da Elessar ma anche dagli amici. Isaac, Milo, Umbriel... Agasha! Dopo quello che ha passato ha bisogno di averceli vicini, ha ragione Elessar.
Anche se non è completamente chiaro cosa abbia passato, a dire, il vero, oltre a quello che ci hai raccontato. Camus fa fatica a parlare, "mi hanno svegliato con..." CON??? Oddei... ho paura... era legato... dei, povero diavolo, davvero, non meritava tutto questo.
E' lì visibilmente debole, con la febbre alta, eppure il suo primo pensiero corre ai suoi affetti, alla paura che rimangano feriti o puniti dal Santuario. Ecco uno dei mille e oltre motivi per cui amo follemente questo personaggio.
E amo anche Isaac... l'allievo avrebbe dovuto stare al Tempio, invece no, eccolo lì a sfidare i pericoli per vedere il suo maestro, l'abbraccio dei due è meraviglioso, così come la paura di Camus, che chiede disperatamente a Milo di prendersi cura di lui, del suo pupillo, perché non è in grado.
Cosa ha dovuto subire Camus in quella prigione, oltre alle torture? Sevizie?!? Tremo al solo pensiero!
Dolcissimo capitolo, adoro l'affiatamento che c'è tra loro, non mi stancherei mai di leggere! Un sacco di complimenti, questi sono davvero i miei capitoli preferiti! <3

Recensore Master
07/03/20, ore 16:41
Cap. 11:

Ciao! 
Torno su questa storia dalla trama tanto avvincente, quanto intricata. 
I rapporti fra i membri della nuova schiera di Gold Saints sono tesi come corde di violino: ci sono troppe cose non dette, troppi misteri. Ma capisco che un simile riserbo sia in massima parte funzionale a proteggere i propri camerata; così è per Camus, e anche per Shion – in riferimento a quest'ultimo, ben lo si percepisce dalla constatazione: "Come posso dirvelo? Ragazzi? Vi ho visti crescere." La stessa premura che avrebbe un genitore nei riguardi di un figlio. 
In merito ad Atena, devo ammettere che ne hai una visione alquanto dispotica, più confacente alla Saori bambina e appena adolescente che non a quella delle fasi successive: la sua noncuranza di fronte alle sofferenze dei propri cavalieri la rende molto simile a divinità quali Hades stesso.
Sarà per questo, che Sage ha deciso di prendere in mano la situazione e contravvenire ai voleri della Dea: probabilmente, dall'alto della sua secolare esperienza, la ritiene troppo miope per condurre al meglio le sue schiere in una guerra che, ad oggi, pare sarà la più dura mai affrontata. 
Attendo di vedere come si evolverà la situazione!
A presto, 
Irene 
 

Recensore Veterano
06/03/20, ore 10:45

Ciao! Eccomi per lo scambio, un po' in ritardo, ma oramai non tiro il fiato questi giorni XD
Allora, cominciamo.
Bellissimo il primo pezzo che sa proprio di tranquillità, quotidianità e tenerezza. Alba che si risveglia ancora sul tappeto, cercando subito la sua Agasha e la trova pronta a preparare il caffè. E' una pillola di pace, un momento che permette ai personaggi e ai lettori di tirare il fiato. A me piace tantissimo. Hai reso davvero bene questo momento tra loro, ho adorato anche il dettaglio di Oro che si allontana stizzita perché Alba si muove, insomma che modo è? Il mio cane fa la stessa cosa quando oso muovermi mentre lui riposa XD Comunque bella anche la parte dove hanno un breve confronto e Agasha spiega il perché di tanta segretezza. Mi ha fatto tenerezza come non osi sperare finché anche l'altro cavaliere di Gemini non sarà con loro, davvero. Forza pulcini, ce la farete!!! VERO?
Poi arriva l'emergenza. Mi è piaciuta tantissimo la riflessione e la tensione di Albafica quando deve combattere con Camus e Milo e realizza che non hanno un modo di squadra di lavorare, loro. Dopotutto loro sono i nuovi saint e lui e manigoldo sono una generazione a parte; c'è sicuramente un intento comune di pace, ma da qui a parlare di collaborazione e vera squadra è lunga! L'ho apprezzata tantissimo, non hai dato per scontato il lavoro di squadra e qui Albafica ha prso in mano la situazione, tornando il cavaliere sicuro che era sul campo di battaglia: nessuna esitazione, nessuna pietà per il nemico; bella l'idea di sfruttare il suo sangue e il ghiaccio di Camus per fregare il colossale nemico, l'ho trovata geniale e soprattutto ho apprezzato come lui non perda mai di vista la paura che il suo sangue faccia del male agli altri. Hai anche evidenziato di nuovo il legame con Manigoldo, di lui si fida e sa che può giostrarsi. Molto, molto carino!
Il post-scontro, poi, sa di amarezza: hanno vinto, ma quanto importante è questa vittoria? sicuramente ha dimostrato che i loro avversari sono forti se solo un piccolo soldato è stato capace di farli penare tanto. Cosa possono fare? Quante speranze hanno? L'urgenza di risolvere la situazione e capire come rinforzarsi è sempre più grande e sono certa che presto Agasha ci porterà nuove speranze. E' un'alchimista che ha dato tutto pur di proteggere albafica e arrivare a questo momento, sono sicura che i suoi assi nella manica non sono finiti.
Come sempre bel capitolo, me lo sono goduto tantissimo, scene leggere, dinamiche, si leggono con piacere!
Ci vediamo al prossimo scambio!
Ulvinne

Recensore Junior
04/03/20, ore 05:49
Cap. 17:

Ciao!
Certo che Aiolia in grado di attaccare i suoi stessi compagni, un Camus in quelle condizioni, non me lo sarei mai aspettato. Ma niente niente anche a lui hanno fatto una sorta di lavaggio del cervello o un incantesimo tipo quelli che da Minos? È anche vero che loro devono credere ciecamente alla loro Dea, però è stato doloroso vedere uno scontro del genere.
Camus mi fa sempre più tenerezza, perso dietro ai suoi tormenti, vecchi e nuovi, con la certezza che non è stato mai voluto.
Aspetto un tuo aggiornamento
LS

Recensore Junior
03/03/20, ore 13:53
Cap. 1:

Ciao! Ho ripreso a leggere la storia dal principio ed eccomi qui a scrivere le mie impressioni sul primo capitolo.
L'incipit è tranquillo: abbiamo il risveglio di Shion, le sue sensazioni e i ricordi. L'introspezione del personaggio è buona e mi permette di empatizzare con lui, soprattutto nel frangente in cui gli sovviene il momento drammatico in cui ha perso la vita; e, comunque, quest'inquietudine viene sdrammatizzata poi con un pizzico di umorismo. La condizione in cui si ritrova Shion al risveglio, infatti, è un po' imbarazzante. Ho notato che l'umorismo - che emerge con naturalezza nei dialoghi, e da situazioni varie - spesso scioglie il dramma e la tensione. Ne fai un uso sapiente, dosandolo con il giusto equilibrio dove serve.
Nel corso della narrazione compaiono gli altri Saint: alcuni estrapolati dalla serie classica e altri da LC. Inizialmente potrebbe sembrare un connubio che spiazza un po' il lettore, (magari proprio una lettrice come me, patita di Death Mask e Aphrodite, che qui sono stati estromessi per via del loro passato inglorioso, presumo 😅). Tuttavia la scelta non mi dispiace, apprezzo soprattutto il modo in cui stai muovendo i personaggi; e poi non possiamo avere tutti gli stessi gusti 😉
Mi piace come li hai resi, in particolare nella gestione dei dialoghi dai quali emerge benissimo la personalità. E, forse, i dialoghi rappresentano la parte più spinosa della narrazione, perché è proprio attraverso lo scambio verbale tra personaggi che una storia va avanti. Ti faccio davvero i complimenti per questo.

Una cosa che però mi ha sorpreso è stata la scelta di far resuscitare i Saint con i traumi fisici ancora in corso, invece che completamente ristabiliti. Forse la divinità che li ha riportati in vita non ha tutto questo potere, e non mi è chiaro - o mi è sfuggito - se la loro rinascita sia avvenuta per mano di Athena. Anche se presumo di sì.

È toccante il passaggio in cui tutti pian piano si ritrovano riuniti e con, appunto, traumi da superare e brutti ricordi pregressi; proprio come amici di vecchia data che s'incontrano al ritorno da un lungo viaggio. È difficile muovere tanti personaggi tutti insieme eppure riesci a ritagliare il giusto spazio per ognuno. Il capitolo è molto ricco e, malgrado ciò, è scivolato in fretta grazie alla prosa fluida e al modo piacevole con cui hai gestito i dialoghi che, ti ripeto, ho apprezzato particolarmente.
La caratterizzazione di Saori Kido ricalca bene il personaggio della storia originale, è altezzosa ma ho avvertito un pizzico di cinismo in più oltre al solito distacco nei confronti dei Saint che non si chiamino Seiya di Pegasus, il futuro Sagittario di cui si accenna credo. Sono curiosa di vedere come si comporterà Athena in questa nuova situazione.

Bene, credo di aver detto tutto, anche se purtroppo mi sfugge sempre qualcosa. Mi ha fatto davvero piacere leggerti.

Un abbraccio, a presto!

Nuovo recensore
02/03/20, ore 18:31
Cap. 16:

Milo, Umbriel e Isaac sono meravigliosi insieme! È un capitolo intenso, questo, l'ansia dei Saints per Camus, unita all'incredulità e alla rabbia nei confronti del Tempio sono palpabili, eppure quei tre sono riusciti a farmi sorridere. Certo io posso sorridere, perché sono totalmente dalla loro parte (meglio che lo sappiano subito, non si sa mai😊). Chiunque abbia fatto del male a Camus, invece, avrà poco da ridere o da star tranquillo - mortale o divinità che sia - nessuno sano di mente li vorrebbe come nemici. Se poi al trio di cui sopra si aggiungono Albafica, Manigoldo, Endien e gli altri, prevedo tempi difficili anche per i "cattivi". Chissà se questi cattivi - sto vaga perché ho troppi sospetti - avevano previsto che i Saints potessero diventare una famiglia. Non sono tutti uniti, sappiamo che qualcuno non appoggia il piano di Camus, ma gli altri si sono affiatati tanto da sembrare davvero una famiglia, persino Minos ormai è un membro a tutti gli effetti del gruppo e ne sono davvero contenta: sta diventando un personaggio sempre più interessante. Temo però che non avrà vita facile a tener a freno le teste calde del gruppo!
Infine Elessar...per ora la ragazza assiste il suo amato Acquario, ma il suo è un nome "parlante", per cui credo che la fanciulla si rivelerà ben presto cruciale per la storia. Mi piace molto, in generale, come stai seminando qui e lì piccoli riferimenti al Signore degli Anelli: sono ben calibrati e amalgamati al contesto, tanto da poter passare inosservati.
Non mi resta che aspettare gli sviluppi e farti ancora i miei complimenti.
Kiku
(Recensione modificata il 02/03/2020 - 08:57 pm)
(Recensione modificata il 02/03/2020 - 10:15 pm)

Recensore Master
29/02/20, ore 18:14

Ciao!
Questo è stato un capitolo impegnativo da leggere, soprattutto per la crudezza dell'episodio.
Il senso di impotenza e terrore che attanaglia Albafica – assolutamente inusuale, per un Saint del suo calibro – lascia trasparire quanto il precedente scontro col Grifone abbia psicologicamente segnato Pisces, tanto da farlo apparire praticamente inerme di fronte al nemico. Come se il trauma subito fosse così grande da paralizzarlo. 
Non lo biasimo, comunque: ho trovato il Giudice infernale decisamente inquietante, nella sua malefica perversione. Certo, però, che da Camus, Shura e Shion mi sarei aspettata qualcosa di più XD   
Se ho ben capito, Agasha avrebbe scisso lo Specter da quello che è il cavaliere di Ofiuco, come se si fosse trattato di una sorta di possessione ... spero di non aver preso un granchio!
A presto, onde poter fugare i miei dubbi!
Irene

Recensore Master
29/02/20, ore 14:11

Non c'è niente da fare! Per quanto legga, e rilegga, questo capitolo, è sempre una pugnalata al petto, in uno strazio che mi appesantisce il cuore nel vedere le condizioni in cui versa Camus (come se io lo trattassi con i guanti, per dire, XD cosa che infatti non avviene, ma leggere di lui così fa sentire sempre il cuore piccolo piccolo).
Ma procediamo con ordine, in quella che, ti anticipo, sarà tutto tranne che una recensione breve!
Partiamo da Albafica e poi Minos, prima di sclerare con Camus, così almeno questa recensione partirà in maniera lucida prima di sforare in... altro!
Ho apprezzato tantissimo il ritorno del buon, vecchio Albafica, che finalmente si rende conto di chi sia e di cosa è in grado di fare. Dopo il dialogo avuto con Camus, la sua sofferenza, non può che reagire davanti alle condizioni sempre più critiche del compagno, che precipitano nell'arco di poche ore. Era Albafica dei Pesci qui, dopo tutte le esitazioni avute, l'orgoglioso e forte Saint della dodicesima casa, in tutto e per tutto. Vederlo lavorare in sinergia con Minos e poi Agasha per un obiettivo comune, è stato fenomenale, da faville, semplicemente meraviglioso, mi fa rendere orgogliosa di essere Pesci.
Sto cominciando ad adorare sempre di più Minos, il suo modo di fare, il suo "trollare" il Santuario con una proiezione di sé stesso, in barba alle regole e a tutto, massìììì vai così, Ophiuco!
Anche l'arrivo di Agasha è stato provvidenziale, lei incanala le forze per salvare Camus, lei riesce a mettersi in contatto con Elessar, indispensabile per far star meglio Camus. Una ragazza d'oro, ed io sono tanto contenta che sia amica del nostro Cam, lo merita davvero.
Ok, questa è la parte sana della recensione, che termina qui, dando spazio al mio sclero... CAMUS! C***o, Camus! Che diavolo ti hanno fatto per ridurti così?!?
Allora allora allora... andiamo con ordine... cioè più o meno! Dopo il dialogo avuto nello scorso capitolo, qualcuno avrebbe potuto pensare che il peggio fosse passato, invece no, il peggio è qui! Non è chiaro quando Camus abbia cominciato a stare così male, perché nel momento in cui arriva Agasha lui è già scomposto sul letto, con le ferite suppuranti, la febbre alta e preda di un delirio crescente. Le sue condizioni peggiorano a vista d'occhio, tutto il procedimento della cura è ulteriormente traumatizzante, perché passa da un dolore atroce... non c'è una parte del suo corpo sana, ferito, con una infezione in corso e avvelenato... sarebbe veramente morto in una maniera che... niente, non riesco a dirlo, mi si stringe il cuore, che ora è piccolo piccolo.
E' lì che soffre, ed io ho sofferto con lui, mentre urla i nomi di Elessar, Milo e Isaac... i suoi punti di riferimento in un universo di dolore... piccolo! :(
Molto esaustivo il biglietto di Milo, bagnato dalle sue lacrime, ben rende il personaggio e il suo dolore nel sapere di Camus in quelle condizioni, senza poter fare praticamente niente... un grandissimo personaggio Milo, non si può non amarlo.
E veniamo ora ad Elessar, la ragazza ha una sorta di visione sulle torture di Camus (ha dei poteri speciali? Oppure è l amore che prova per lui?), il che mi fa temere, ancora di più, che al nostro povero Aquarius abbiano fatto qualcosa in più, di terribile, ma chi?! La visione... il vederlo torturato così, senza poter far nulla, deve essere stata tremenda! Camus non ha urlato, non era da lui, ma deve aver provato un male insopportabile, prima di essere trascinato via. Io... io non ho parole, tutta questa violenza su di lui, come diavolo hanno potuto?! Ci credo che Elessar voglia sapere chi lo ha ridotto così, ne ha pieno diritto!
Il "Mi manchi tanto" di Camus rende idea dello stato, non solo fisico, ma anche psicologico del nostro Acquario... è debole, si sente solo, fragile, dannatamente fragile, e non può fare altro che invocare le persone amate nel delirio... verrebbe così voglia di coccolarlo...
Camus ha concretamente bisogno di sentire i suoi affetti intorno a sé, solo così potrà, lentamente, tornare quello di un tempo, malgrado il trauma subito. So già che gli altri gli staranno vicini, mi si riempe il cuore e rileggere i prossimi capitoli, ma, di questi, ne parlerò nelle recensioni apposite, che già qui mi sembra di aver scritto una storia a parte, quasi! XD
Complimenti per questo capitolo dalle tinte fosche e crude, siamo tutti con Camus, trepidanti nell'attesa di vedere quando starà meglio!
A prestissimo e grazie per aver scritto un così bel capitolo!

Recensore Veterano
26/02/20, ore 14:05
Cap. 9:

Ciao cara! Eccomi qui per lo scambio!
Allora, il capitolo è stato davvero bello. Mi è piaciuto tantissimo come Albafica senta questa rivalità e gelosia nei confronti di Camus, il rapporto tra l'Acquario e Agasha è oggettivamente profondo e ci sta che il Saint di Pisces si senta in qualche modo minacciato dalla presenza di un'amicizia così forte. Bella la reazione di Camus quando ha affrontato il cavaliere della dodicesima casa, duro e senza peli sulla lingua, lo mette davanti ad un diverso punto di vista e lo fa privo di tenerezza, ma forse era proprio questo che serviva ad Albafica, se non per capire Agasha, almeno per andare a chiederle "Perché?" invece di stare lì a rosolarsi nei suoi stessi pensieri a fuoco lento.
"Io l'amo" un sussurro. Che non sfuggì all'altro.
"Non è a me che lo devi dire" Camus sembrava infastido.
Qui in particolare: 92 minuti di applausi per il nostro Camus, esatto! non è a lui che devi dirlo! Vai da lei, Pescetto traumatizzato! VAI!
E infatti ci va: quando ho letto che era andato da lei non ti rendi conto come stavo gongolando!
Tutto il dialogo tra ALbafica e Agasha è come sempre di una tenerezza che è quasi doloroso, dopo essersi perduti e poi ricercati per tanto, troppo tempo, è tuttavia ancora difficile per loro stare insieme, perché la situazione è pericolosa, perché ci sono state tante cose non dette, perché il destino si diverte a giocare con i loro fili. Quando lui l'ha abbracciata trasmettendole l'intensità del suo cosmo ho avuto i brividi, perché quel gesto trasuda intimità, vicinanza, è stato intenso e, devo ammetterlo, mi ha fatto trattenere più il fiato di quando si sono baciati, l'ho sentito davvero tanto, come momento. E mentre lei raccontava tutto, infine, non vedevo l'ora di vedere la reazione di Albafica, sperando che capisse perché io ero già pronta a riempirlo di pizze! Ma per fortuna non c'è stato bisogno, e davvero complimenti!
Ti segnalo solo una cosa a livello stilistico: ammetto che la punteggiatura di questo capitolo mi ha fatto davvero tanto, tanto faticare. Ci sono infatti troppi punti che spezzano tantissimo la narrazione, a volte anche dopo una sola parola e riprendere il ritmo è molto difficile. I punti causano l'effetto opposto dei puntini di sospensione, ma non per questo sono meno ostici, quando ci si mettono. Sotto questo punto di vista il capitolo andrebbe riguardato perché come contenuto è letteralmente perfetto, garantito! Ovviamente spero che tu non prenda questa mia segnalazione come un'offesa perché non lo è assolutamente :)
Rinnovo i miei complimenti e al prossimo scambio cara!
Baci,
Ulvinne

Recensore Master
23/02/20, ore 19:38

Ancora incertezze e diffidenza albergano nell'animo di Albafica, il fatto che il cavaliere dell'Ofiuco abbia le fattezze di Minos è qualcosa che gli mette ansia e disagio. Ancora di più se pensa al fatto che gli abbia in qualche modo messo le mani addosso.
Eppure pare proprio che la sua guarigione prodigiosa e repentina sia opera sua, un modo forse per buttarsi il passato alle spalle e mostrare che non ha niente a che vedere con le azioni del vecchio giudice degli Inferi.
Un'urgenza più importante ed impellente richiama sugli attenti i Gold Saint. Un male oscuro e senza nome sembra servirsi delle schiere infernali per estendere il suo dominio. Un essere così potente da poter assoggettare anche Hades, e contro il quale nemmeno con tutta la loro potenza avrebbero possibilità di vittoria.
Una notizia avvilente e sconfortante, che getta nel dubbio e nel panico tutti i presenti. Cosa fare quindi? Come agire per impedire che le schiere di Athena perdano com'era avvenuto secoli prima?
Forse Agasha possiede una possibile ed insperata soluzione. La ragazza indugia a parlare e svelare così il segreto degli arcani. Teme che ciò che ha tenuto per sé possa ferire Albafica. Purtroppo però ciò che adesso c'è in ballo è molto più importante e pericoloso di uno screzio con colui che ama.
Presto anche il Gran Sacerdote convocherà tutti, e il momento di mettere le carte in tavola e proporre una strategia d'attacco sarà inevitabile.
Non resta che attendere, e vedere il supporto di Agasha quanto sarà indispensabile per questo oscuro e sinistro nemico. Dialoghi molto ben caratterizzati nonostante la presenza sulla scena di molteplici personaggi. Un buon lavoro davvero, a risentirci alla prossima.

Recensore Junior
23/02/20, ore 11:40
Cap. 16:

Eccomi, in immane ritardo, ma ci sono.
Intenso questo capitolo ed anche inquietante. Che Athena voglia la morte dei suoi uomini? Che pretenda che non vincano questa imminente e mostruosa guerra sacra?
Il tutto lascia perplessi e turbati. Sempre che io abbia ragione, anche se mi auguro di no.
Certo che sono proprio in guaì seri e, mai come questa volta, non vedo l’ora che appaia Kanon.
A presto!
LS

Recensore Veterano
18/02/20, ore 19:09

Ciao cara! eccomi qui.
Allora, questo capitolo, nonostante sia molto tranquillo in quanto ad eventi in sé -insomma, si fa il piano della situazione- non lo affatto emotivamente parlando. E questo mi piace. La tensione si può creare anche solo con i dialoghi, con le sensazioni, e in questo capitolo è forte, pesante come un macigno sul petto!
E', inoltre, un capitolo carico di tenerezza, che sia di Lugonis verso il discepolo che finalmente inizia a stare meglio, sta iniziando a tornare il solito Albafica che ricordava, che sia la solidarietà dei cavalieri verso Minos, qualcosa che ho apprezzato davvero tanto. magari non ancora da parte di tutti, ma stanno iniziando a capire che lui era nel giusto e che è stato una vittima seviziata dallo spirito dello specter non meno di Albafica. Anzi, è stato forse la marionetta più vessata di tutti e questa cosa mi ha fatto davvero tanto, tanto male.
Premetto poi che al bacio tra Albafica e Agasha ho squittito come un ragazzina, perché io adoro questi due e non vedo l'ora di vedere un'altra bella scena tra loro. Ovviamente sto ancora preparando i moduli di adozione per il Pescetto, must protect tutta la vita.
Altra cosa che amo dei tuoi capitoli: i saint sono umani; piangono, hanno paura, hanno insicurezze e non si fanno remore a dimostrarli perché sembra esserci comunque, nonostante le preferenze tra i rapporti, un legame di fiducia che sento sarà fondamentale tra loro!
Torno a dire solo una cosa, non odiarmi: se avrai modo di rigurdare i capitoli, evita di usare i puntini di sospensione troppo a lungo, perché prevedono di per sé pause moooolto lunghe, ma a volte lo sono troppo e spezzano la narrazione quando non serve. usa dei punti e virgola, delle virgole o ancora, evidenzi le pause nel narrato, è un modo come un altro molto utile :D
Ah, ti segnalo un errorino di battitura: Albafica e Manigoldo sarebbero andati avanti mezz’ora a battutacce, di lì in aventi, -> immagino fosse da lì in AVANTI, giusto?
Concludo dicendo che anche questo scambio è stato davvero interessante e molto piacevole e che continuerò volentieri, sono sempre più curiosa, riesci a riempire il lettore -o almeno, con questa lettrice ce l'hai fatta sicuro- di domande e curiosità che impongono di continuare la lettura...insomma, io DEVO sapere! XD
ancora complimenti, ci si becca al prossimo scambio :D
Baci,
Ulvinne

Recensore Master
15/02/20, ore 11:15
Cap. 14:

Dopo aver letto, e riletto, questo capitolo una quindicina di volte, minimo (eh sì, mi è piaciuto molto, mi metti Camus in una situazione simile, non può non piacermi per via delle emozioni che mi suscita), mi appresto ora, finalmente, a lasciarti la recensione! :)
Dunque, la partenza parte dal focus di Albafica che, consegnatosi ai soldati, si risveglia in una prigione, nudo, con questi aguzzini che si apprestano a fargli le peggio cose, anche se mi chiedo se sappiano del suo sangue venefico e quindi sul rischio che correrebbero pure loro, ma immagino siano stati avvertiti, essendo guardie del tempio.
Il tempo di raccapezzarsi, di percepire che non è solo lì, che, ricordando gli insegnamenti del Maestro (mi sono sciolta quando lo ha chiamato papà <3 ), Albafica riesce infine a risvegliare il cosmo, che gli era stato bloccato (intervento divino?) e a svolgere a suo favore la situazione.
Ma qui l'amara verità: il compagno che è stato sbattuto lì con poca grazia, altri non è che Camus, conciato non male, di più. Frustato, con il respiro affannoso, ferito praticamente ovunque... basta per il momento, ma ho al netta sensazione che non si siano limitati a torturarlo (troppo soft, altrimenti), ma qualcosa di ben peggiore, essendo il Saint traumatizzato... cioè... che diavolo gli hanno fatto a quel poveraccio?! Veleno?! Infezioni?! Stupro?!? Qualcos'altro di peggio?!? Per gli dei... si sono accaniti perché accusato di tradimento... ma... ma... Camus?!? Con il cuore immenso che ha?!? ç__ç
Comunque... so che non era il momento ma nell'immaginarmi la fuga dei due (nudi!!!) un risolino mi è scappato, perché me li sono proprio mentalmente immaginati!
Fortuna che Agasha aveva parlato ad Albafica del rifugio, ciò permette al Saint di Pishes di prestare le prime cure al povero Camus (anche se è discretamente un macellaio, ma meglio di niente!). Molto vivide le immagini delle medicazioni, con Albafica che, pur non essendo un esperto, prova tutti i modi e le maniere per farlo stare meglio, riuscendoci (anche se solo per il momento!). Molto intensa l'immagine di Camus che affonda il viso nel cuscino, preda di un dolore più forte di lui. Nonostante, questo, eccolo, ore dopo, a tentare di alzarsi, a parlare, e a preoccuparsi per i suoi Isaac e Hyoga (questo assolutamente degno di lui, sei coperto di sangue, traumatizzato, ma i tuoi pensieri corrono agli allievi, ai tuoi affetti, oh, Camus! <3 ).
Davvero, il Saint di Aquarius ha una forza di volontà incrollabile, un altro aspetto che tu hai sapientemente descritto e che lo accomuna alla mia versione di Camus (sai, ogni tanto penso che ci leggiamo quasi nella mente, da quanto siano simili su certi aspetti) ciò mi rende felice. Ammiro la sua forza di volontà, il fatto di resistere, anche se allo stremo, di non crollare, persino in una situazione simile in cui ha dovuto subire le peggiori angherie. E poi... il fatto che non si preoccupi per gli antibiotici, che dovrebbero farlo stare meglio, ma di coloro che sono al Tempio, me lo rende assolutamente delizioso!
Ora ho smesso di scriverti questa recensione chilometrica, stai tranquilla! XD
Come sempre, complimenti, malgrado qualche errore di battitura, di cui non sono esente nemmeno io, questo, al momento, è uno dei miei capitoli preferiti in assoluto! Non vedo l'ora di leggere il seguito, poiché... dopo l'angst, c'è sempre il comfort! ;)
A prestissimo!

Recensore Veterano
11/02/20, ore 12:23
Cap. 7:

Ciao cara! Eccomi per lo scambio!
Allora, con il rischio di sembrare noiosa, esordisco dicendo che anche questo è un ottimo capitolo. Anzi, è proprio IL genere di capitolo che mi piace, dove gli scontri sono emotivi e personali, e non veri scontri tra nemici. I rapporti tra alleati spesso sono i più difficili da costruire e mantenere e tu hai reso benissimo quanto sia forte questa difficoltà! Bello come la prima parte del capitolo sia focalizzata su Minos, anzi Ofiuco. Un cavaliere che per tanto tempo non è stato più tale e ora si trova costretto a portare il peso delle nefandezze commesse dal Giudice, non dal Cavaliere; l'ho trovato molto realistico, davvero, e molto, molto azzeccato. Lugonis è stato di una tenerezza disarmante e anche portatore di quell'umanità di cui Minos aveva davvero bisogno. Lui ha la maturità e il distacco necessari per capire quanto Ofiuco sia innocente e non più la marionetta del giudice, ho apprezzato tantissimo.
Così come ho apprezzato Albafica, che finalmente a modo suo, nonostante la paura, riesce ad affrontare la paura di Minos e chiarire con lui. Era una scena intensa, irruenta ma carica di bisogno da parte di entrambi di arrivare a quel punto! E vabbé, plauso per l'adorabile manigoldo, adoro che i gold siano così fisici ed emotivi, li rende più veri e meno "macho man", soprattutto perché li hai presentati come molto legati tra loro!
La scena finale di Agasha e Oro nemmeno ci sarebbe bisogno di commentarla. Dopo tutta la tensione del capitolo, è come prendere un respiro profondo e potersi rilassare, è come tornare a casa dopo una lunga e faticosa corsa. Bellissimo il dettaglio che Oro capisca benissimo quando una persona ha bisogno di lei, ovviamente tutti casi difficili come ha detto Agasha XD Eh, mamma Oro, oramai te li sei scelti i tuoi cuccioli complicati! Davvero, è di una dolcezza disarmante, anche il fatto che Agasha si metta accanto a lui senza timore, carezzandolo e osservandolo mentre dorme. E Albafica che solo con lei e Oro riesce a dormire mi ha fatto davvero sorridere piena di tenerezza.
Insomma, ancora complimenti e al prossimo scambio se ti va :D
Ulvinne

Recensore Master
10/02/20, ore 19:20
Cap. 4:

Ciao!
Finalmente mi sono approcciata a questa storia: era da tempo che mi ripromettevo di farlo.
La trama mi sembra piuttosto complessa, sia per le vicende (il modo particolare con cui sono state ricomposte le schiere dorate, il fatto di aver accostato figure di epoche diverse, la necessità di costruire un contesto implicante una nuova guerra sacra), sia per le interazioni fra i personaggi: non deve essere facile creare delle relazioni interpersonali dal nulla, fra soggetti che o non si conoscono, o non si vedono da circa due secoli.
Devo confessarti che, rispetto alla raccolta parallela, qui il tuo stile mi è parso lievemente più confusionario ... ma forse è colpa delle mie carenze su LC e le sue dinamiche XD
Il personaggio di Albafica - che, sin qui, è stato protagonista - mi sta piacendo molto: ho un debole per le figure tormentate, e il cavaliere di Pisces ne è un esempio magistrale (con buona pace di Aphrodite, povera anima!). Sto apprezzando, altresì, il rapporto fra questi e Manigoldo: c’è sempre stato un legame fra i cavalieri della Quarta e della Dodicesima Casa, e loro due non fanno eccezione.
All’austerità del Saint dei Pesci, il Cancro oppone la sua indole scanzonata ma, in fondo, premurosa e attenta ai disagi dell’amico; un po’ come accade fra Milo e Camus, in effetti. 
Ho una domanda relativa al capitolo in questione: ma la storia dei sigilli e delle forze portanti è una tua idea? Perché la trovo estremamente accattivante! 
Sull'entrata in scena - non esattamente "tempestiva" - di Milo non c'è molto da dire: la cosa parla da sé! Ma qualcosa mi dice che i due, passato il momento, non abbiano ripreso sul serio ... spero di sbagliarmi!
A presto, 
Irene