Recensioni per
Caming out
di Lupoide

Questa storia ha ottenuto 83 recensioni.
Positive : 83
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/05/20, ore 18:34
Cap. 2:

Buonasera <3
Avevi terminato il capitolo precedente con un nome: Diana. Ed è proprio da lei che si riparte con questo nuovo capitolo.
Virgilio si immerge in un racconto che si affaccia su un passato non troppo lontano, ma neanche eccessivamente vicino. Attraverso la sua parola, veniamo a conoscenza di qualche nuovo dettaglio interessante su questo personaggio. Virgilio è un uomo che sa il fatto proprio, sa come muoversi all'interno del proprio lavoro e soprattutto sa bene come gestire i propri clienti. Non solo, è una persona molto attaccata alla "logica", lui studia bene chi ha di fronte ed apre la bocca solo per fare centro. Mi piace questo lato del suo carattere. Inoltre lo trovo molto determinato, consapevole della propria abilità e molto self-confident.
Ad un certo punto mi immergo in due righe di descrizione che mi fanno letteramente volare via. Ti soffermi a descrivere il cielo e lo fai con una nota romantica che mi solletica e mi allieta moltissimo la lettura. So che è una virgola rispetto all'intero capitolo, ma sono quei particolari che mi fanno innamorare ancora di più di una storia. Perchè tu non hai scritto "c'è il tramonto e mò scende la pioggia", no, è come se avessi imboccato una strada panoramica per raggiungere il medesimo obiettivo, ma lo fai sfumando ogni colore di quello stesso tramonto che descrivi. E basta, con questa descrizione mi hai conquistata.
Anche qui, il motivo che spinge Virgilio ad entrare in quella cioccolateria potrebbe suonare "banale", ma la verità è che per un'insieme di cose non lo è. Il tuo stile, il tuo modo di descrivere ogni scena, ogni singola azione del protagonista, rende persino la scelta più ovvia, un qualcosa di non così tanto ovvio. Perchè mentre il tragitto indicato va da A a B, tu prendi la famosa panoramica di cui parlavo prima per toccare ogni infinito punto di congiugimento di quella retta. Rendi l'attesa di quel tragitto ancora più sospesa, ancora più bella da gustare e lo fai soprattutto inserendo molteplici descrizioni dello scenario e delle sensazioni che sta vivendo il personaggio. Per dire, il fatto che Virgilio abbia notato che non vi sono balconi, è una cosa che penso spesso anche io, che probabilmente in tanti pensano, ma nessuno lo dice ad alta voce. Non so se riesco ad esprimermi in questo mio pensiero, ma mi piace moltissimo poter seguire il personaggio così da vicino, poterlo conoscere attraverso quest'introspezione che ci regali. E così giunge alla cioccolateria e quale modo migliore per scaldarsi e ripararsi dalla pioggia? E' un passaggio splendido, ma che tu hai voluto intensificare con il pensiero diretto di Virgilio.
Virgilio è spavaldo, ma nel modo giusto. Nonostante il locale appaia pieno (e glielo conferma la cameriera chiedendogli della prenotazione), lui sfoggia un sorriso piuttosto sicuro di sé. Sa di poter avere la meglio su di lei, ma lo fa con garbo senza apparire eccessivamente sfacciato.
Mi fa sorridere il piccolo momento dedicato al nonno. Anche mia figlia è mancina, esattamente come mio padre. Ed anche mio padre, come il nonno di Virgilio, ha avuto seri problemi a scuola a causa della "mano del diavolo", così gli dissero. Anche mio padre quando ha scoperto che mia figlia era mancina si è rivelato terribilmente orgoglioso. "I mancini sono più intelligenti" dice sempre.
Una buona prima metà del capitolo si presenta molto riflessiva e introspettiva, mentre la seconda metà inizia con uno sketch quasi comico.
E qui non posso non aprire una parentesi lunga quanto la mia infanzia.
"Articolo D.I.D. secondo Filottete, Donzella In Difficoltà" IO TI ADORO. Con la premessa che Hercules è il mio cartone preferito, che Giancarlo Magalli è uno dei miei doppiatori preferiti, che Filottete come personaggio mi ricorda uno dei miei attori preferiti, che Filottete come personaggio è uno dei miei preferiti.... (prende fiato) ADORO questa citazione. Non potevi fare scelta più bella di questa. Un vero e proprio salto nei miei ricordi. Ho letto la frase con grandissima enfasi, quasi stessi ascoltando per davvero il cartone. E' assodato, io e te andiamo troppo d'accordo <3
Chiudo questa parentesi per riallacciarmi alla storia. Ovviamente l'appellativo di "donzella in difficoltà" fa proprio al caso di questa ragazza che senza timore si accosta al nostro (nostro, sottolineo) protagonista. Ammette di essere nei casini e di aver bisogno del suo supporto. E chi se lo fa ripetere di nuovo.
Mi piace moltissimo il dialogo che si instaura tra i due. Un po' finto, ma in fondo molto reale. Lui le regge il gioco con grande maestria.
"Fammi capire… per scappare da uno sconosciuto ti siedi al tavolo di uno sconosciuto chiamandolo amore?" con questa frase mi hai stesa. Ho riso talmente ad alta voce che mia figlia che stava guardando i cartoni vicino a me è saltata per aria dallo spavento XD
Diana mi è piaciuta sin da subito. E' una ragazza molto audace e -se così si può definire- sfrontata. Non si fa problemi a sedersi al tavolo di uno sconosciuto. In realtà è successa la stessa identica cosa anche a me una volta, perciò so bene cosa ti può spingere a fare una buona carica di adrenalina.
Nonostante lo sconosciuto sembra se ne sia filato, i due ragazzi restano seduti a tavolo per conversare tra di loro. Virgilio è il classico ragazzo che non può non piacere, perchè se ne esce con certe battutine puntigliose che, almeno personalmente parlando, trovo favolose. Io sono uguale, lo ammetto. Peccato che di fronte a sé non ha la prima donna viziata che se la prende per un'uscita infelice come quella (parlo della battuta sulla disoccupazione). Bensì Diana ribatte, eccome se lo fa! Diana è un tipetto interessante e che sicuramente terrò d'occhio.
In ogni caso il destino ha deciso per loro, trasformando un incontro/scontro come quello, in una piacevole oretta in buona compagnia.
ODDIO IL FINALE! Oddio il finale. Non ci posso credere. Diana, ma dove sei stata fin'ora? Ogni storia che si deve dovrebbe avere la sua Diana (nel mio caso, forse, potrei paragonarla a Sam in quanto sfrontatezza). Dopo averlo depistato, scroccato una cioccolata (certo, lei ha instito per pagarsi la propria parte, ma poi ha ceduto, perciò mi fa quasi pensare che anche questo gesto fosse premeditato), rubato un bacio furtivamente... lo frega in pieno raccontandogli una dura realtà: nessuno la stava pedinando.
E lì ti giuro, non sai quanto avrei dato per essere lì presente e vedere il volto del nostro caro Virgilio.
Un incontro indimenticabile, anzi, indelebile nella mente del protagonista. Ma sono davvero curiosa di scoprire se questa Diana manterrà tutta questa spavalderia o se, in un qualche modo, la presenza di Virgilio la cambierà. Io spero di no, per ora la trovo un personaggio favoloso!

Recensore Master
14/05/20, ore 22:48
Cap. 3:

Ciiaoo carissimo, col mio consueto ritardo ma eccomi.
Ma nuuu come io fangirlavo tutta felice con la ship virgilio diana dirgy viana? Avevo già pronti anche i nomi😅😅 e invece pare che sia una falsa bugiarda egoista manipolatrice... ma anche dei difetti, lol, ho adorato 🤣🤣
Mi piace troppo quando fai uscire il personaggio dalla storia per fargli fare le sue considerazioni e battute.
Fai un uso dell'intreccio davvero particolare, mi piace, ha un che di interattivo.
E così conosciamo Desy, pensavo che Sis indicasse che era tipo la sua migliore amica e invece è proprio la sorella..aww ma quant è premuroso??? Cioè lei gli vomita sulla camicia, lo morde graffia e lui non batte ciglio.
Mi.piace un sacco come descrivi Roma, le sue vie e i suoi posti nel dettaglio, porti proprio il lettore lì.
Ci si legge presto😉 (uuhh quei malandrini)

Lu

Recensore Master
13/05/20, ore 18:22

No, non ci credo: davvero avevo lasciato questa storia in sospeso proprio a un passo da questa grande rivelazione?
Prima di concentrarmi su questo capitolo, ho riletto un po' gli altri per rirpendere le fila della narrazione e quindi mi sono ben accorta dello stacco netto tra questo capitoli e i precedenti. Diana Neri, insieme a Diane_Blackie_streamer (lei dice che sono un po' due persone diverse e io gliene voglio dare atto!), prende la parola, rubandola letteralmente a Virgilio. Che era un po' squilibrata era emerso già prima, ma qui dimostra effettivamente tutto il suo essere sopra le righe. Non tanto per il lavoro che fa (che non è proprio fare la panettiera, ma okay), ma più che altro per le attività da stalker e il proposito di far avere questo pvoero ragazzo conosciuto per caso (che poi il caso lo ha aiutato lei, in effetti) nella sua vita. La vediamo pulire la pistola: è lei che ha sparato dunque! La cosa non era scontatissima, considerato che anche con il padre il ragazzo aveva un vissuto rimasto aperto.
Il creare una seconda voce e il rivelare in pieno la natura complessa della psiche di Diana aprono un'altra linea narrativa e, invece di rallentare la suspance della trama, in un certo senso la aumentano. Come si è arrivati a questo punto? E cosa ha combinato Virgilio, o meglio cosa non ha combinato? Non rispondere ai suoi messaggi non è stata una bella mossa, ma del resto non mi sento di dire che invece risponderle e incoraggiarla sarebbe stato meglio. In ogni caso, ci vuole proprio un bel coraggio a chiamarlo per gioco "serial killer": da che pulpito!
Quello che più mi è piaciuto ancora una volta è il modo in cui hai gestito la prima persona, facendo emerge la personalità del personaggio in tutte le sfaccettature: ironia insieme a pizzico di follia in questo caso, vita comune e passato ancora una volta non facile. Il tono riesce a rendere tutto coeso e la lettura molto gradevole: tutto è raccontato con il giusto equilibrio.
Sono contenta di aver ripreso in mano questa storia!! Complimenti e al prossimo capitolo!

Recensore Master
12/05/20, ore 13:42
Cap. 2:

Carissimo Lupoide,
ho avuto modo, anche nel corso dell'anno scorso, di leggere molti tuoi lavori grazie alle attività proposte dal gruppo e, se c'è una cosa che non smetterò mai di dirti, è che il tuo realismo nelle descrizioni e nei dialoghi mi spiazza sempre.
A parte che essendo "compaesani" mi riesce facile immaginare le ambientazioni, specie in un posto come San Lorenzo, dove ogni studente che si rispetti è stato adottato dalle sue mura e storia per un po' (almeno quelli de La Sapienza almeno XD), ma sono proprio suggestive e piacevoli da leggere. E i dialoghi? Ancora di più.
Conosciamo meglio Virgilio, qui, che da quanto ricordo è ancora sanguinante e abbandonato lì nei meandri del primo capitolo ma, per quanto sia curiosa di capire cosa gli è successo, non posso non rimanere ammaliata da Diana e dal suo modo di fare.
In primi mi piace moltissimo come in un incontro casuale (e sottolineo casuale, reso molto bene dalla costruzione della situazione, che è verosimile e non un mero tentativo di smuovere il destino e basta, come accade a volte leggendo altri)questi due si siano incrociata; lui rifugiato lì per la pioggia e lei entrata dentro per una mera bugia, che però... be', se fosse stata davvero quella la motivazione del suo baldanzoso modo di fare, avrebbe comunque avuto una sua funzione interessante, e anzi... semmai dovesse succedermi una cosa del genere, prenderò di certo spunto da questa tua idea che non è affatto male ♥
Diana è una che lo ha puntato, il nostro Virgy. L'ha visto e ha voluto conoscerlo, come se ci fosse stato un magnete che l'ha attirata lì, senza che lei potesse farci nulla, ma l'intelligenza della scusa plausibile ne fa una ragazza di certo sveglia, un tipetto pepe che ha sempre l'ultima parola pronta e incastrata tra i denti, una sognatrice che inventa mestieri cuciti su Virgilio, scoprendo che è tutt'altro, dunque provvista di un'immaginazione fervida e un cuore che per ora, almeno per ora, mi sembra puro.
Due baci rubati a doppio senso fanno un inizio di qualcosa e, se non fosse per il ricordo lontano del primo capitolo, ti direi che un incontro del genere lo vorrei anche io :D Ma non lo so mica, se mi conviene desiderarlo, dato cosa mi aspetterebbe... insomma, intrigante, coinvolgente, dialoghi meravigliosamente costruiti, realistici, personaggi definiti in maniera ineccepibile e il tutto contornato da una Roma sotto la pioggia, che chiede si essere amata sorseggiando della cioccolata calda.
È sempre un piacere passare da queste parti, caro Lupoide.
Dunque alla prossima, spero,
Miry

Recensore Master
11/05/20, ore 09:53

Ed è così che fa il suo - tremendo - ritorno in scena Diana.
Ma prima di tutto: un Virgilio dove si trova? Chiedo per un'amica.
Una cena così...non sai quanto ne abbia voglia, soprattutto vista la quarantena a cui siamo (e saremo, per come la vedo io) costretti T-T
ma veniamo a noi e alla storia.
Mi è piaciuto moltissimo leggere della preparazione, della cena, degli obbiettivi di Virgilio, del voler Elena tanto quanto Elena vuole Virgilio, quasi con bestialità.
Sono molto belli in questo incontro-scontro: danno l'idea di potenza, di voluttà e lussuria da giocare in coppia. Hai dipinto una serie di scene di un erotico incredibile, fantastiche da leggere (e immaginare, anche se di mattina la cosa potrebbe creare dei problemi).
"ormai completamente in balia delle mie mani": e ci credo! Ma chi si sottrarrebbe ad una così intensa tortura? Una pazza! Quindi, brava Elena e bravo Virgilio, godete voi che potete farlo.
L'organizzazione del capitolo, con tutta questa atmosfera onirica alla Eyes Wide Shut, con il sogno nel sogno, l'imbarazzo, l'erotismo, il desiderio...beh, io ti faccio solo un grande applauso perchè di storie erotiche ne ho lette, ma spesso mancava quello che hai messo tu in questo capitolo, la (leggera, o comunque non troppo pesante in questo capitolo) violenza del bdsm che a me piace tanto e che non trovo spesso, o almeno, non trovo così ben gestita.
Il finale con Diana e la sua lingua lunga e senza rispetto è la ciliegina sulla torta di un capitolo che è un continuo crescendo.
Clap clap clap, dunque, mio caro.
Alla prossima (presto), L.

Recensore Veterano
10/05/20, ore 15:48
Cap. 2:

Ciao caro, sono contenta di essere tornata dal nostro caro Virgilio!
Lo ritroviamo al lavoro, in quella che si prospetta una giornata tranquilla e ordinaria: mi ha molto divertita il fatto che sia riuscito ad arruffianarsi la tenera coppia di vecchietti col "complesso del nipotino mancato", prenderò nota per usarla sul lavoro anche io ahahah
In questo capitolo abbiamo modo di conoscere meglio la personalità del nostro protagonista, di cui abbiamo avuto un assaggio gia nell'intro, che si dimostra un ragazzo che sa quel che vuole, ironico e molto attento ai dettagli, come lui stesso ammette, anche nella scelta del look.
Da fan dei Linkin Park, non ho potuto fare a meno di sciogliermi quando ho letto che si è fatto tatuare le fiamme di Chester dopo la sua morte, ed essendo anche io mancina, ho ridacchiato al ricordo dei mancati tentativi di correzione dei miei nonni ahahah. Beato te che hai avuto questo nonno così avanti, Virgì!
Capiamo subito che quel giorno apparentemente normale diventerà speciale anche grazie all'avvento del temporale, che sembra quasi dotato di volontà propria e che "preme" particolarmente per far entrare Virgilio in questa cioccolateria. E qui infatti avviene il fatidico incontro con Diana: un incontro che sembra davvero voluto dal destino e che mi ha fatto sorridere. Insomma, questa Diana sembra proprio un bel tipetto, e anche Virgilio ne sembra già incuriosito ed attratto, tanto da cogliere la palla al balzo e strapparle anche un bacetto ahahah.
Questo capitolo mi è piaciuto molto, l'ho proprio divorato in un sol boccone! Mi piace il modo in cui ci stai mostrando pian piano vari aspetti di Virgilio, seguendo in modo molto naturale le sue azioni, reazioni, guidando il lettore nella scoperta della sua vita e personalità senza fretta, prendendoti il giusto tempo.
Il dialogo tra i due protagonisti mi ha divertita e fatta emozionare, e infatti sto già fangrillando come una scema appresso a sti due ahahah e poi mi è piaciuta anche l'atmosfera che hai saputo creare in modo semplice ma efficace: una Roma bagnata di pioggia (e niente, già questo rende la serata PERFETTA per un incontro romantico!) una cioccolateria accogliente e piena di tipi assurdi (ma la coppia saltata fuori dagli anni 30? ADORO).
Ho assaporato assieme a Virgilio quella deliziosa cioccolata calda e ogni momento del dialogo con Diana. Veramente un ottimo inizio, sono davvero curiosa di sapere come si evolveranno le cose tra sti due!
A presto e complimenti!

Zob

Recensore Junior
10/05/20, ore 11:05
Cap. 1:

Buongiorno,
Colta da un'irrefrenabile curiosità, questa settimana innauguro gli scambi con la tua storia.
La tua introduzione mi ha strappato un sorriso. Io e te ancora non ci conosciamo, ma, come già accennato su FB, andremo MOLTO d'accordo. Chi mi conosce lo sa bene, non amo le storie "classiche", se non uccido almeno un paio di personaggi in ogni mia storia non sono contenta, se non stravolgo la trama non mi sento soddisfatta. Mi piace l'effetto sorpresa e la tua storia si preannuncia sin da subito molto allettante.
Mi sbottono insieme a te (e no, non pensare a nulla di malizioso), così da mettermi comoda per potermi godere questa storia.
Con mia grande sorpresa mi ritrovo dinnanzi ad un narratore in prima persona. Ho iniziato anche io una storia originale avente come narratore il mio protagonista e so benissimo quanto possa risultare difficile rendergli giustizia. Però è una scelta che da moltissime soddisfazioni, soprattutto perchè aiuta a rendere ancora meglio l'idea di introspezione che, diciamolo pure, con il narratore in terza persona in genere muore.
Chi ha avuto modo di fare scambi con me sa bene che tendo a fare recensioni un tantino lunghe, ma devo confidarti che lo faccio solo con le storie che mi piacciono veramente tanto. E, da quel poco che sto leggendo, credo proprio che ti toccherà subirti una recensione di quelle coi fiocchi!
Il protagonissta si presenta da subito raccontando di sé attraverso un flashback. Adoro questa metodica, ne abuso maledettamente anche io perchè aiuta moltissimo a "staccare" dal presente, per fare un salto nel passato e raccontare come un personaggio è evoluto nel tempo o, come nel tuo caso, come diavolo ci è finito una situazione così assurda come quella del povero Virgilio. E' un'arma a doppio taglio, perché se usata malamente, almeno secondo me, spezza l'armonia della storia. Nel tuo caso, al contrario, introduce il lettore al passato del protagonista e lo fai con grande abilità.
Ma parliamo di questo Virgilio, il cui nome rimanda subito alla Divina Commedia e, bon basta, mi hai già conquistata così. Amo le storie ricercate, che di base presentano richiami a conoscenze scolastiche o ricerche approfondite su argomenti meno conosciuti (nel mio caso penso di aver rotto le palle a chiunque con l'aviazione XD). Questo richiamo alla letteratura italiana l'ho apprezzato moltissimo!
Un punto in più a grifondoro... ehm, a lupoide per l'accenno ad HP!
Purtroppo il momento HP viene interrotto da un evento nefasto che ha colpito il padre nel profondo dell'anima. Padre che però viene descritto come un uomo dalle spalle larghe che, pur di rendere felice il figlio, si tiene tutto dentro. Mi piace come dal flashback hai raccontato il ricordo di Virgilio in merito a questa vicenda. Da questa scena si può evincere la tua abilità nello slittare tra il racconto di un uomo adulto e la visione infantile di un bambino in età scolare.
In poche righe sei riuscito a slittare tra un'atmosfera bella, gioiosa e comunque "normale", catapultandomi brutalmente in uno scenario che, ahimé, è molto comune oggigiorno. Il padre si ritrova disoccupato e per questo cade in depressione. Mi piace molto come hai affrontato questo tema così delicato e quanto tu sia risultato reale in tutto ciò. Te lo dico perchè purtroppo mio marito c'è passato e so perfettamente come ci si sente in quei casi. Nel padre di Virgilio ho rivisto mio marito e da moglie e madre la cosa mi fa sentire così impotente. Non ti ringrazierò per questo ricordo ahahaha però ti faccio i complimenti per averlo reso così tangibile e soprattutto per aver toccato una tematica che spesso nelle fanfiction può risultare tabù.
L'infazia viene sovrastata da un'adolescenza altrettanto problematica. Ho trattato questo tema anche io nella mia storia e, con una visione ben più matura, scopro e riscopro con gran stupore quanto sia difficile sopravvivere all'adolescenza. Anche in questo passaggio mi sei piaciuto moltissimo perchè hai trattato l'argomento con minuzia e intelligente, non sei risultato superficiale né scontato. Al contrario di tante storie felici, il tuo personaggio racconta il suo passato con gli occhi di un bambino "diverso" rispetto ai suoi pari, tanto da spostare il proprio interesso su gruppi di adolescenti più simili a lui, più "problematici" se così vogliamo definirli.
L'adolescenza di Virgilio è forse il tabù più grande che molti genitori -e lo dico in veste di mamma- non vorrebbero mai conoscere. Eppure è così che va e basta aprire un pochino di più gli occhi per svoltare nei vicoli più malfamati delle grandi metropoli (e non solo!) e ritrovarsi davanti ad uno scenario simile. Fa male da vedere, ma fa ancora più male fingere che non sia così.
Ad un certo punto racconti in un episodio in cui il protagonista si ribella all'autorità del padre e soprattutto descrivi l' "amore", visto con occhi diversi, con cui la madre lo soccorre. Anche questo è un argomento MOLTO delicato e mi piace come lo hai affrontato. Amore o forse timore delle conseguenze, questo è difficile da interpretare. Sono quelle situazioni che se non ci sei dentro fino all'osso non puoi comprendere.
E da un argomento così pesante, ancora una volta slitti su un altro per regalarci una perla di saggetta e una lezione di vita "se vai oltre i tuoi pregiudizi puoi incontrare persone veramente eccezionali". Adoro questa tua peculiarità. Sapevo che io e te saremmo andati molto d'accordo insieme ed ecco che già con solo l'introduzione della tua storia ne ho avuto la conferma.
Mi piace il tuo stile, questo voler raccontare ciò di cui nessuno in genere vuole parlare, il poter andare controcorrente sradicando la perfezione e rimpiazzandola con storie di vita comune.
Il personaggio di Virgilio cresce mano a mano che rivanga il suo passaggio. Si può godere di una buona maturazione che sboccia soprattutto con la maggioretà e con la possibilità finalmente di lasciarsi parte del passato alle spalle. Trova la sua indipendenza andando via da casa e con essa ritrova finalmente la spontaneità di fidarsi nuovamente delle persone. E questo passaggio è cruciale secondo me, perchè da al lettore la speranza che tutti possono trovare la propria strada seppur il punto di partenza possa apparire dei peggiori.
Finalmente riagganci il passato al presente, raccontando come è riuscito a voltar pagina fino ad intraprendere il suo attuale lavoro. Un passaggio molto lineare e tutto fuorchè forzato.
Il capitolo termina lasciando tutto in sospeso. In un certo senso sei riuscito a chiudere il cerchio che dal presente, aveva portato la lettura al passato per poi riportala al presente. Ciò nonostante ancora non so cosa gli sia successo, chi sia Diana e perchè ha una pallottola nel petto.
Inutile dire che ho BISOGNO di poter proseguire la storia per levarmi questo dubbio :)
Ero partita a leggere questo capitolo con aspettative altissime, anche perchè più di una persona mi ha parlato MOLTO bene di te, tant'è che se non me l'avessi chiesto tu, te l'avrei chiesto io lo scambio. E tutte queste aspettative sono state pienamente confermate. Sei bravissimo a scrivere, mi piace il tuo stile ed il tuo vocabolario alle volte ricercato. Soprattutto mi piace questo tuo rimanere con i piedi per terra raccontando storie di vita comune e tabù che molta gente spesso tende a nascondere o fingere che non esistano. Bravissimo!

Ps. ti devo rivelare una cosa. Ho apprezzato doppiamente la scelta di inserire questo personaggio straniero all'interno della storia. E' una cosa che mi colpisce nel profondo dell'anima perchè, devi sapere, che quando ero alle superiori per tre anni conseguitivi abbiamo avuto in affidamento una bambina bielorussa, Yuliya. E niente, me l'hai riportatata alla mente <3

Recensore Master
10/05/20, ore 10:34

Voglio inaugurare questa settimana di scambi cominciando dalla prima persona che ha letto la mia storia, che mi ha motivato ad andare avanti, che mi ha sostenuto e che mi ha fatto conoscere il Giardino. Ti sono molto riconoscente, davvero. Grazie di tutto ♥

Beh, sappi che ho letteralmente divorato questo capitolo. Chissà perché… No, davvero non sono di parte o altro; semplicemente è tutto merito tuo perché hai dato vita ad un capitolo bellissimo. Troviamo Virgilio, ancora una volta, alle prese con un risveglio nel letto di un’altra ragazza (ovviamente la migliore che potesse conoscere xD). L’incidente che ha avuto, sommato all’incontro con i genitori, sono stati la causa scatenante di questo nuovo mancamento. Eppure Elena lo soccorre e si prende cura di lui. Una scena fluff che ho gradito tantissimo. A questa ne segue un’altra divertentissima, in cui mi sono sbellicata letteralmente dalle risate. Hai ragione: GLI SPAGHETTI NON SI SPEZZANO. Questa Elena non sa cucinare ahahah. Mamma mia, ho proprio immaginato la scena di Vergeellio che sposta di peso la ragazza per mettersi ai fornelli. Meno male che c’è lui a salvare la patria. Grandeeee! Il mio orgoglio nazionale è stato onorato dal nostro meraviglioso protagonista. Sappi che questa prima parte non ha fatto altro che alimentare la mia ship. Ecco, dato che Elena rimarrà a Roma fino al 3 di gennaio… magari potrebbero concedersi almeno un appuntamento? Uno piccolo, piccolo? Concedimi un altro capitolo così, prima dell’angst. TI PREEEGOOO!

Ok, mi calmo. Adesso passiamo alla seconda parte in cui Virgilio finalmente riesce a riscattarsi dall’aggressione subita, ribaltando completamente la situazione: passa in un attimo da vittima ad aggressore. Ok, sono contro la violenza e tutto quanto, ma cacchio quanto ho goduto leggendo questa scena. Porca miseria, finalmente quello st****o ha avuto ciò che si meritava. Tra l’altro spero per il bene di Virgilio che non si metta a cercare er Lince; anzi, conoscendolo credo che lo farà xD Non mi resta che attendere il seguito per scoprirlo.

E niente, complimenti per il capitolo. È ben scritto, non ho trovato nessun errore di battitura. Virgilio continua ad essere un personaggio molto interessante, reale, forte, determinato. Mi piace troppo. Sei proprio ma proprio bravo. Non farmi aspettare tanto per il prossimo capitolo!
Alla prossima,
by la tua FAN NAMBER UAN

Recensore Master
01/05/20, ore 22:42
Cap. 2:

Ciiiaaaaoooooo eccomi per il nostro scambio, siii urlo.perchè sto scodinzolando felice per quelli che ho appena letto 😍🤩🤩 che poi letto è riduttivo, io l ho proprio visto, mi sono goduta ogni dettaglio, ho visto la pioggia dapprima lieve poi scrosciante e il nostro caro protagonista (a proposito, AMO come riesci a parlarci di lui attraverso azioni, introspezione, descrizioni e dialoghi... il modo in cui si accalappia il lavoro, un po' furbo un po' ruffianello, un po' spinto da sentimenti veri e genuini😍) zuppo fradicio che si rifugia in quel bar (l'odore di cioccolata è arrivato anche a me, mi credi?🤩) e poi arriva Diana e il modo in cui si incontrano è degno delle migliori commedie romantiche (e vuole essere uno stra complimento, io AMO le commedie romantiche 😍😍😍) quando lei rivela che non c'era nessuno sconosciuto che la pedinava ma le andava di conoscerlo aaahhh questi due li stra shippo già 😍😍😍
Amo i dettagli, il tatoo dei linkin park, le vie e i luoghi di Roma 🤩
Bravo bravo bravo.
A presto spero, non facciamo passare altri tre mesi 😉🤗

Recensore Veterano
01/05/20, ore 16:29
Cap. 1:



Carissimo, finalmente riesco a passare da te (nella speranza che non mi crashi il computer da un momento all'altro, motivo per cui ti chiedo scusa se questa recensione ti sembrerà incasinata). Avevo già avuto modo di leggere una tua one shot horror, tempo fa e ricordo che mi piacque parecchio, perciò sono contentissima tu mi abbia chiesto uno scambio (ho sempre kinda evitato perché sapevo non eri molto familiare con lo slash quindi mi fa piacere il doppio). 

Preamboli a parte, devi sapere che il Romantico è uno dei miei generi preferiti -soprattutto quando manca lo zucchero diabetico, che casualmente non disdegno, ma preferisco di gran lunga la drammaticità, l'iper-realismo e sì, anche qualche riferimento a sangue e violenza come già il tuo caro Virgilio ci tende a precisare fin dall'inizio. Un intro e una frase semplice e d'impatto che subito fa scattare la curiosità nel lettore, inserita nel modo giusto al momento giusto e che subito ti fa comprendere che questa è una storia particolare, lontana da cliché e stereotipi spesso tipici del genere, soprattutto in contesti amatoriali. A tal proposito, correggimi se sbaglio, lo stile stesso mi ha fatto sorridere: semplicistico, in prima persona e velato di un sottile umorismo nero che pare scimmiottare proprio le classiche storielle da due soldi che iniziano con Hope che si sveglia e comincia a presentarsi e sciorinare inutili dettagli sulla storia della propria vita. E anche Virgilio, lo fa, ma in maniera completamente diversa. Qualcuno gli ha sparato, rischia di crepare dissanguato ed è come se tutta la propria vita gli scorresse davanti, come da leggenda. E, in questo caso, i dettagli si dimostrano tutti tranne che futili. Ci troviamo ben presto di fronte a un background solido e ben delineato, un film biografico davanti al quale non puoi che provare pena per non essere in grado di aiutare il protagonista come meriterebbe. 
Una storia interessante, quella di Virgilio, perché la sua infanzia è costellata di bei ricordi, di una buona condizione famigliare, fino a quando tutto non crolla a causa del fallimento del padre. Un padre che cambia da così a cosà -o che, forse, lascia emergere una parte di sé sempre rimasta nascosta ma che magari Virgilio non notava a causa dell'ingenuità dell'infanzia. Ma mi piace pensare che le persone cambino, purtroppo non sempre in positivo, specialmente quando schiacciate dalle difficoltà della vita (difficoltà, inoltre, che trovo estremamente realistiche e ben piazzate nel contesto quando si pensa alla situazione economica del nostro Paese, dove, proprio come dice il protagonista, farsi carico di un'impresa equivale a un suicidio). Ed è qui che inizia la sua adolescenza travagliata, una ricerca spasmodica di un'identità che possa portarlo il più lontano possibile dal padre, se non fisicamente almeno mentalmente, l'evasione attraversa uno sgangherato gruppo di amici, cameratesco e disagiato, sempre in mezzo alle risse, come se una bottiglia rotta in testa facesse meno male di una situazione famigliare e violenta. E, probabilmente, è così. 
Sicuramente, il momento più intenso del capitolo è quando Virgilio salva la sorella dalle vessazioni del padre e taglia tutti i ponti con i propri genitori, quando finisce per vedere la madre sotto una diversa luce e si rende conto di quanto la violenza del padre l'abbia plagiata nel fisico ma anche nella mente, finendo per renderla complice delle sue malefatte. Un coping mechanism, purtroppo, molto frequente nelle vittime di abuso domestico, specialmente con figli. E tiri un sospiro di sollievo quando, infine, ti rendi conto che questo ragazzo con un adolescenza terribile è riuscito comunque a realizzarsi, magari non trovando l'America, ma comunque sistemandosi con un lavoro, una casa propria... e poi torniamo al mistero, alle domande che lasci sparpagliate in giro, a Diana. Sono curiosa di conoscerla, di scoprire come la sua persona ha influito nella storia di Virgilio, se sarà la causa di quel buco nel petto che fa partire tutto. Sono hooked, insomma, quindi non ci penso due volte a buttare subito la storia tra le Seguite eheheh. 

Complimenti, davvero, è stato un piacere leggerti e non vedo l'ora di tornare <3 
Bacioness 
Lion. 

Recensore Master
29/04/20, ore 18:28
Cap. 1:

Ciao Lupoide,
ho già avuto modo di leggerti ed è questo il motivo per il quale ho deciso di tornare. Le tue idee mi sono sempre parse originali ed interessanti, ma la cosa che mi ha sempre tenuta incollata allo schermo, ammaliata, è il tuo stile.
Tu hai questa capacità di far sentire il lettore catapultato nella storia, avido di sapere, e nel caso di Virgilio ci hai messo un sacco di pulci nell'orecchio, e un sacco di curiosità. Ha una pallottola infilata nel corpo, sangue che sgorga e per quanto all'inizio avrei voluto almeno sapere il perché, quando ha iniziato a raccontare la sua storia, volevo saperne sempre di più su di lui, sui suoi trascorsi, su come sia arrivato sì a questo, ma anche CHI è Virgilio.
Virgilio è un ragazzo che, malgrado i trascorsi, alla fine ha anche trovato un'identità, una felicità ma sono anche convinta che tutto ciò che hai raccontato porta ad un solo scopo: quello che, puoi sforzarti quanto vuoi di fingere che il tuo passato non ti abbia cambiato, ma questo continua a vivere in te e a mostrarsi in eventi del presente, che vanno psicologicamente attribuiti a quei tempi. Come per esempio la scelta di un partner, o quella di rimanere soli e liberi, o quella di non avere figli, o quella di drogarsi, di uccidere... dipende tutto dall'individuo e come affronta i suoi demoni e, a mio parere, forse Virgilio ha proiettato i suoi traumi sulla ragazza che ha scelto, Diana, o magari l'altra di cui parli nell'intro? Donne e guai?
In sostanza, mi piace proprio questo approfondimento che hai dato al suo passato, che apre a milioni di diversi scenari, tutti plausibili, tutti psicologicamente corretti. Capito perché mi piace leggerti?

Poi volevo soffermarmi anche sul senso di unione e di abbandono. All'inizio Virgilio non ha un buon rapporto con Desy, la vede come una rivale, qualcuno che vuole soffiargli il posto in famiglia, poi però il legame si concretizza con gli anni, con la crescita, col bisogno di stare insieme in mezzo ad una famiglia non più salda, capitanata da un padre padrone che è crollato sotto le macerie di un fallimento e che sfoga la sua rabbia su di loro. E anche il legame con la madre, si spezza. E qui è un argomento delicato ma lo hai trattato benissimo: Una madre che difende un padre violento non lo fa di certo perché lo vuole, lo fa perché soffre anche lei, ma è anche vero che lo difende e quindi ne giustifica i gesti violenti che mai dovrebbe elargire a nessuno. Gli dà il via libera, in sostanza, divenendo complice e vittima e anche qui devo farti i miei complimenti per la tua analisi.
Dunque ci lasci ancora col dubbio, ci lascio con mille domande, con del sangue che scorre, con un uomo che ripensa al passato come se la vita gli stesse scorrendo davanti agli occhi per l'ultima volta.
Chissà se è davvero così, ma per ora ti faccio i miei complimenti,
proseguirò volentieri, se vorrai ♥
A presto,
Miry

Recensore Master
28/04/20, ore 18:51

Ciao caro! Eccomi qui, in una rara pausa tra cugina piccola che è tipo cozza allo scoglio e studio.
Sai quanto mi sia affezionata al tuo modo di scrivere, che è sincero e crudo, ma non meno bello di quelli ornati e delicati, e che soprattutto è adatto alle cose che racconti.
La prima parte è tutta dedicata al bastardino che Virgilio ha raccattato per strada, un bastardino che avrebbe volentieri sbranato il gatto, un randagio che staccherebbe a morsi la mano di Virgilio, un cane che nell'esatto momento in cui viene a trovarsi di fronte a Desy - Desy che è forte e delicata e sottoposta a violenze - non fa altro che iniziare a leccarle la faccia, come un cane dolce che non è stato preso per strada mentre tentava una rissa con un gatto.
Mi è piaciuta moltissimo l'introspezione dedicata al rapporto tra Desy e le cose brutte che le accadono, alla pulizia che diventa il modo in cui la ragazza ritrova l'ordine interno, l'equilibrio a cui far riferimento per andare avanti e mi è piaciuto molto anche come hai reso paraculo Virgilio, fratello maggiore che fa il gentile, il dolce, che si liscia la sorella prima di scappare via di casa mollandole il nuovo arrivato che - ovviamente - è sporco come la strada da cui viene e che ha appena messo le zampette sudicie sul pavimento lindo di Desy. CHissà se questo sporco e questo caos porteranno del bene e della felicità alla ragazza (io penso proprio di sì). Un Natale in tre: un Natale che sa di famiglia, di casa calda e odorosa di cibo preparato con amore, una casa che è Casa con la C maiuscola, quella che ti protegge e ti tiene al sicuro. Mi piace moltissimo la scena familiare che Virgilio si immagina!
Ma come sappiamo, la tranquillità e la pace non hanno mai lunga durata e così un guaio dopo l'altro in una serie che comincia con un problema di base sciocco - seppur rognoso - come le guance squarciate, che peggiora con i 7000 euro da trovare in due settimane e che culmina con un colpo alla testa e l'oscurità che avvolge Virgilio.
Virgilio che comunque è una brava persona, che raccoglie i randagi per strada, che chiede scusa alla segretaria del commercialista per averle urlato al telefono, Virgilio che ha il sacrosanto diritto di dire "No, non ho una sigaretta" in un momento di giramento di scatole e che la cosa che ottiene in cambio è una botta in testa. E penso di peggio, anche se non lo dici qui.
Adoro la suspence con cui chiudi il capitolo, così come mi piace un sacco il capitolo nel complesso, partendo dal titolo che è molto dolce e che tre in inganno, vista la chiusura del capitolo.
Molto bravo, come al solito. Leggerti è sempre un piacere.
Baci e a presto L.

Recensore Master
28/04/20, ore 12:50
Cap. 9:

Carissimo Lupoide da quanto tempo! Finalmente hai aggiornato “Caming out” rendendo felice una delle tue fan. Mi hai lasciato con un dubbio amletico colossale per molto tempo e prima di recensire il capitolo vorrei ribadire il mio punto di vista: DIANA NON MI PIACE. No, non sono di parte e non tifo per Elena. No. Avrò solo dato una impressione sbagliata xD

Alloraaa a quanto pare almeno per una volta Virgilio riesce ad ottenere qualcosa di positivo dalla vita e sono davvero felice. Durante la sua esistenza ha vissuto delle esperienze dolorose e anche l’esperienza dell’aggressione appena vissuta si somma con quelle passate. Penso che questa positività sia un bel regalo di natale che qualcuno ha voluto fargli. Eppure arriva il momento in cui vuole mettere in chiaro quello che sta vivendo ma soprattutto chiarire una volta per tutte con il suo passato. Ho proprio sentito la rabbia che prova nei confronti dei genitori a causa del male che hanno provocato sia a lui che a Desy. Il passaggio del “confronto” con il padre è stato molto forte ma di una veridicità tale che ho provato dei brividi mentre leggevo. Finalmente Virgilio ha avuto la sua vendetta, se così possiamo definirla. Ha chiuso i conti con un passato difficile, triste, orribile. Quello che mi piace di questo personaggio è che non si è lasciato schiacciare dalle avversità della vita né tanto meno ha assunto le sembianze della “vittima della crudeltà vita”. No, ha preso il toro per le corna, ha provveduto a sé stesso, è andato avanti con coraggio e facendo molti sacrifici. Virgilio è un personaggio vero e che mi piace tantissimo. Ecco perché mi reputo la fan number one di questa storia. Oh, non togliermi il primato eh? Altrimenti mi trasformo in Hulk… xD

Ma passiamo alle due bionde che confondono la testa già spaccata del nostro eroe: la prima bionda, Diana, è da scartare. Non mi fiderei a prescindere di una persona che architetta piani per ottenere quello che vuole. Non lo dico perché sono di parte ma perché francamente non è una ragazza della quale mi fidere, per cui pensaci bene. Elena invece è una ragazza semplice e che secondo me farebbe molto bene a Virgilio, soprattutto per ciò che ha vissuto. Quindi caro Lupoide, perché non rendere la mia ship reale e far concludere tutto con un “vissero per sempre felici e contenti”? Mi sa che sto chiedendo troppo ahahah

Nell’attesa del prossimo capitolo ribadisco che mi piace molto il tuo stile di scrittura, adoro le tue idee e la caratterizzazione che hai dato a Virgilio. Sei proprio bravo. Per cui non farmi aspettare tanto per il prossimo capitolo, pliiiissss.
A presto!
PS: sono stata breve xD

Recensore Veterano
28/04/20, ore 11:41
Cap. 1:

Buonciao! Finalmente mi sono tuffata in qualcosa di tuo e devo dire che leggendo mi sembra perfettamente nelle tue corde, nel senso che mi aspettavo di trovare una storia ambientata in una città che conosciamo entrambi dal timbro un po' ironico e un po' malinconico. Non amo le storie sdolcinate, ma mi piacciono quelle romantiche (perché sì, si può scrivere qualcosa di romantico senza scadere nello zucchero e onestamente trovo questo tipo di approccio anche più riuscito). A parte che adoro il nome Virgilio perché avrò letto la Divina Commedia un milione di volte e ho una crush secolare per lui, ma andiamo avanti. Come intro mi è piaciuta anche se solitamente sono un po' diffidente con gli inizi che "raccontano" tutta la vita di qualcuno, e nonostante questo sei riuscito a essere coinvolgente pur raccontando una vita, non dico ordinaria, ma veritiera e simile a tante realtà che purtroppo esistono. La cosa che forse ho apprezzato di più è stata l'evoluzione psicologica del padre di Virgilio, non ti sei limitato a mostrarcelo come uno stronzo violento ma ne hai descritto tutti i passaggi che l'hanno portato a essere così, a partire da una ferita che invece di rimarginarsi e permettergli di voltare pagina è diventata sempre più profonda. Praticamente ho apprezzato il fatto che tu abbia lasciato intendere come ci siano più sfaccettature del suo carattere, stesso discorso per la madre che reagisce in modo similare a tante vittime di violenza domestica, assecondando per motivi che non mi sento di giudicare i comportamenti del marito.
Sul finale il cerchio si chiude e ci lascia con una grande domanda: come cacchio ci è finito lì quel proiettile? Alla fine non hai parlato di una vita criminale o di grossi guai con la legge, a meno che non ci sia dell'altro sotto che si scoprirà con il tempo.
Per concludere mi ha coinvolto e mi ha dato quell'input per voler sbirciare nella sorte del tuo protagonista. Stilisticamente ho due robette da segnalarti:


- e questo influì moltissimo nell’asprimento del suo carattere. --> credo sia più corretto "inasprirsi"
- da qualche parte hai scritto 15 a numero, probabilmente è una svista considerando che poco dopo lo scrivi esteso

Alla prossima!

Trix

Recensore Veterano
27/04/20, ore 12:10
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo acambio!
Confesso che inizialmente avevo pensato di buttarmi sull'originale fantasy, poi ho letto questo preambolo, mi sono incuriosita, e ho iniziato a leggere...e non mi sono più fermata!
Come prologo colpisce dritto allo stomaco e lascia intravedere tutti i presupposti di una storia dal sapore agrodolce e per nulla stucchevole.
Ho molto apprezzato il modo in cui hai deciso di introdurre il nostro protagonista, che troviamo intento a tamponare una ferita d'arma da fuoco. Subito nasce nel lettore la morbosa curiosità di sapere cosa gli sia successo, chi gli abbia sparato, come, perché eccetera.
Come si dice di solito in questi casi, il protagonista si vede scorrere d'avanti la propria vita e coglie l'occasione (forse l'ultima?) per lanciarsi in un lungo racconto di quella che è stata la sua storia: una storia segnata dalla violenza e dalla rabbia nei confronti di suo padre, un uomo profondamente depresso e debole e che, come tutti i deboli, sfoga le proprie frustrazioni su chi è più indifeso. Ho trovato straziante l'intero percorso di questa persona, all'apparenza semplice ma fondamentalmente buona, che da padre taciturno ma allo stesso tempo sensibile si trasforma pian piano, prima in un essere apatico e distante e poi in un orco arrabbiato col mondo e aggressivo. Una storia come purtroppo ne esistono tante nella realtà. Non ho potuto fare a meno che provare pena soprattutto per la povera Deisy, la sorella adottiva di Virgilio, che forse proveniva da un contesto ancora più misero e che invece di trovare la felicità, si è vista bloccata in una famiglia con altrettanti problemi. Molto bello il modo in chi hai costruito il suo rapporto con Virgilio, che dapprima appare infastidito da questa nuova presenza estranea in casa e che si comporta come un qualsiasi fratello maggiore di fronte all'arrivo del fratellino, di cui è inevitabilmente geloso (da primogenita ne so qualcosa eheh) ma pian piano, con l'aumentare della distanza dai genitori ecco che si accorcia quella tra questi due ragazzini, che diventano così complici e alleati nel gestire la difficile situazione.
Ma le cose cambiano in fretta anche per Virgilio: l'ennesima violenza imposta da suo padre è quella di scaricare su di lui tutte le responsabilità sulla gestione dell'azienda familiare che lui non è stato in grado di gestire e quindi priva il figlio della possibilità di scegliere il suo futuro, obbligandolo a reprimere la sua naturale predisposizione per materie umanistiche in nome di un futuro più "solido". Le difficoltà economiche sono sempre un peso enorme da sopportare, soprattutto nell'età dell'adolescenza, quando un paio di scarpe griffate o il cellulare all'ultima moda possono decretare l'accettazione all'interno di un gruppo, che in questa fase della giovinezza è fondamentale per la propria crescita. Ancora una volta mi sono molto rivista in Virgilio, nel suo senso di impotenza e frustrazione perché tempo fa ho vissuto la sua identica situazione (con risvolti meno drammatici, grazie al cielo). Ma questo contribuisce a rendere Virgilio ancora più solo e insicuro e a spingerlo verso la ricerca di un nuovo tipo di "famiglia" a
più consona a lui e al suo stile di vita. Inizia allora la fase delle risse, delle bevute con gli amici, dei giri in motorino in una Roma che, agli occhi di un adolescente, appare improvvisamente un nuovo mondo tutto da esplorare con le mille sfaccettature e i tanti personaggi complicati e poetici che si nascondono anche nei luoghi più impensabili (molto bella la breve apparizione di Moira e la sua commuovente storia).
Alla fine, per fortuna, crescendo Virgilio è riuscito a trovare un suo equilibrio: un lavoro stabile e una vita tutto sommato confortevole, costruita con impegno, pazienza e fatica, mattone dopo mattone. Eppure, quel vuoto che ha nel cuore c'è sempre e spunta fuori ogni volta che si trova in una relazione che minaccia di diventare più seria e di privarlo di quella liberta che si è faticosamente guadagnato.
Oddio, mi rendo conto di aver scritto un papiro ahahaah ma di cose da dire ce n'erano davvero tante e una storia come questa meritava di essere sviscerata per benino. Ti faccio tantissimi complimenti, come inizio promette benissimo!
A presto!

Zob