Recensioni per
La piratessa
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
29/02/20, ore 13:56

Allora, come avrai capito dalla mia precedente recensione, la storia l'ho letta tutta, è il tempo tiranno che scarseggia.
Mi piace molto il tuo modo di descrivere luoghi e tempi così lontani. Con gli occhi della mente sembra di vederli.
Pian piano si inizia a delineare il nuovo mondo di Demelza, in cui ruotano personaggi nuovi molti diversi da quelli che conosciamo del vecchio mondo.
Padre Colin mi sembra un uomo saggio, conosce la Jamaica e le sue regole oscure.
Se a Demelza tutto sembra così diverso e travolgente e strano, temo che dovrà scontrarsi con molti problemi di coscienza.
Padre Colin ha ragione, gli ideali, i principi, a volte bisogna metterli a tacere se si vuole vivere senza problemi. Perché abbiamo già visto quanto può essere crudele un uomo ricco e potente come Copper.
La tua storia ha un fascino speciale, spero di rivedere presto Ross.
❤❤❤

Nuovo recensore
28/02/20, ore 20:55

Ciao. Ho letto che probabilmente non continuerai questa ff. Mi spiace, perché sono una tua avida lettrice, anche se soprattutto in forma anonima. Vorrei solo dirti che, da parte mia, ho fatto davvero fatica a leggerla fin dall’inizio e non per le tue idee o per l'ambientazione esotica, ma perché partiva dalla serie 5 che ho trovato totalmente assurda e fuori dalla saga, che adoro. Quindi non entrare in crisi, tu nn c'entri affatto. Neanche gli attori. Avrei preferito che si finisse con la quarta serie, piuttosto che una sceneggiatura così squilibrata da travisare il carattere dei protagonisti. Spero che ci allieterai ancora con la tua splendida scrittura.
(Recensione modificata il 28/02/2020 - 08:59 pm)

Recensore Master
24/02/20, ore 23:23

Ciao Sara, aspettavo con curiosità un tuo nuovo capitolo che ci facesse entrare un poco di più nella storia da te narrata. L’incontro scontro con Copper è stato parecchio interessante, poiché ha fatto comprendere a noi lettori ma soprattutto a Demelza quale è il mondo in cui dovrà vivere, giostrandosi e confrontandosi con personaggi completamente diversi da lei, e non solo per estrazione sociale, dalla sua educazione e dal suo modo di vivere e di concepire la vita in generale. Uomini che hanno il massimo disprezzo per la vita altrui, che pensano al loro tornaconto infischiandosene bellamente se le persone, che loro non reputano tali e che tengono sottomesse ai loro voleri, vivono in condizioni accettabili o peggio ancora muiono. A Dem è parso di cadere nella trama ordita astutamente da Copper che le ha regalato quella ragazza in modo che anche lei diventasse padrona di un altro essere vivente e si mettesse al suo stesso livello, e quindi Dem, seppur a malincuore, ha accettato di prendere con sé la ragazza per salvaguardarne la vita, mettendo però subito in chiaro con la ragazza stessa che mai più sarebbe stata una schiava vivendo con lei bensì una persona che avrebbe potuto aiutarla vivendo insieme alla sua famiglia allargata. La giovane Maria, ancora non concepisce la scelta di Dem, e la stranezza è che parli di se stessa come un oggetto e non come un essere vivente con bisogni e desideri, con gioie e dolori. Decisamente un mondo, quello che considerava la schiavitù come una ricchezza da sfruttare, barbaro ed estraneo al nostro modo di pensare, al pari del pensiero di Dem, la quale sapeva benissimo cosa stesse passando la ragazza che aveva subito percosse, proprio come lei da giovane dal padre, anche se però nulla era paragonabile a quello stato di non considerazione assoluta. Maria è stata accettata di buon grado da tutti i componenti il nucleo allargato di Dem,persino da Prudie che, compreso che avrebbe potuto alleviare il suo lavoro, ha smesso di borbottare. Bella e nostalgica la parentesi sulla spiaggia con Dem e Maria che ascoltano i canti degli schiavi: l’atmosfera che hai creato mi ha dato la sensazione di udire quei canti che hanno in loro la nostalgia e il dolore per aver lasciato la loro terra tanto amata e che sanno a priori che mai più potranno rivedere. Anche non comprendendo le parole di quel linguaggio sconosciuto giunge una melodia che pare parlare da sola. Dem è rimasta affascinata dal racconto di Maria sulla sua terra natia, quell’Africa tanto meravigliosa quanto sconosciuta, con i suoi animali mai sentiti primi e le sue imponenti montagne che dominano la savana, dove ogni giorno si scontrano la vita e la morte degli esseri chela popolano. Curioso poi alla fine il ritrovamento di quella spada dall’elsa elaborata, segno di importanza, che pare donare una sicurezza e una consapevolezza nuove a Dem che decide di non privarsi di quell’arma, riflettendo che in quel mondo ostile avrebbe potuto tornarle utile un giorno. Insomma ci siamo addentrati nel modo di vivere dell’isola, ora ti aspetto, tempo e lavoro permettendo, per saperne di più non dimenticandoci di dare uno sguardo anche a quanto sta combinando Ross in Inghilterra. Un affettuoso abbraccio e a risentirci spero presto!

Recensore Veterano
21/02/20, ore 14:34

Allora, un capitolo bellissimo.
Posso solo immaginare cosa si dovesse provare nell'affrontare un nuovo mondo. Colori, odori, sapori e abitudini estremamente diverse da quelle del vecchio mondo. Doveva essere pauroso per un uomo, figurarsi per una donna incinta con due bambini e il cuore spezzato. Per fortuna sta per incontrare le sue amiche e, credo, avrà un buon alleato nel sacerdote.
Discorso diverso per Lilith, lei è davvero disperatamente sola in un mondo che non conosce.
Ho subito pensato, nel precedenti capitoli, che la piccola andava incontro ad un destino terribile. Era evidente che suo padre è il responsabile della morte di sua madre. L'ha picchiata? L'ha gettata giù dalle scale?
Comunqueè un uomo crudele, avrà già in mente un buon marito per sua figlia. Di fatto ne vuole controllare ogni aspetto della sua vita, fiananco le letture.
Chissà, forse Demelza potrà fare qualcosa per lei. Lo spero.
Mi spiace non poter recensire con più costanza, a volte vorrei essere una ricca signora con tutto il tempo del mondo per annoiarmi o da dedicare a tutte le mie passioni. Ma bisogna lavorare per vivere.
❤❤❤

Recensore Veterano
11/02/20, ore 14:42

Allora, povero Ross, tante speranze, tanto amore, tutto finito in un attimo.
Ha sbagliato, ha peccato di eccessiva sicurezza. Visto il loro passato avrebbe dovuto pensare che un colpo simile avrebbe potuto uccidere un amore, seppur immenso come il loro.
Ha sbagliato perché lui è rimasto sempre fedele, sempre innamorato, ma gli altri, Demelza soprattutto, non potevano saperlo.
Ora lo scotto da pagare è altissimo, forse troppo.
Aspetto con trepidazione il seguito, anche se, come ti ho detto, ho letto tutti i capitoli che hai pubblicato.
❤❤❤

Recensore Veterano
11/02/20, ore 14:35
Cap. 6:

Allora, mentre a Nampara Ross aspetta la fine della sua missione che gli è costata tutto ciò che amava, Demelza sta per raggiungere la sua nuova vita.
Per fortuna ha i suoi bambini da cui trarre forza, ha Prudie per aiutarla, ma non basta a farla smettere di soffrire.
L'incontro con la contessIna mi fa presagire guai, perché Demelza è giovane, bella e sola. Se la figlia è così arrogante non oso immaginare quanto sarà dura se incontrerà il padre.
Il finale di questo capitolo è davvero commovente.
La vita che cresce in lei non può rimanere celata, nonostante la sua preghiera. E spero che sia la forza che le serve ora.
❤❤❤

Recensore Veterano
11/02/20, ore 14:26

Allora, questa storia è sempre più avvincente.
Se Demelza crede di aver perso tutto, Ross va avanti solo grazie alla speranza di potersi riunire alla sua famiglia. Per lui è solo questione di tempo, non può sapere che sarà qualcosa di ancora più doloroso il suo futuro.
Dolcissimo il suo sistemare la culla per un bimbo che già ama.
Trovo bellissimo questo dualismo tra Ross e Demelza.
Lui ama già suo figlio in modo incondizionato, lei non riesce a "sentire" e accettare quello che è frutto di un amore che lei pensa finito.
❤❤❤

Recensore Master
09/02/20, ore 15:33

Ciao Sara e ben tornata con la tua storia, e a questo proposito prima di commentare il capitolo vorrei dirti che sono rimasta sorpresa dalla risposta che mi hai dato in precedenza circa il fatto che tu non riuscissi ancora a sentire questa storia che vai scrivendo e me ne stupisco: sarà forse perché è così distante dalla storia canonica, o sarà per l’ambientazione completamente nuova e lontana che si discosta drasticamente da ciò a cui siamo stati abituati a leggere o forse per aver dovuto o voluto dividere i due protagonisti per saggiare quanto grande potesse essere il sentimento che li legava anche con un oceano che li distanziava? Ma vedo che hai ricominciato a raccontare e il capitolo in questione ci parla della nuova vita di Dem e delle persone che la attorniano in quella nuova realtà in cui si sono volontariamente trasferiti e che deve assolutamente diventare la loro casa. A tal proposito con l’aiuto costante di Kitty e Cecily, entrambe presenze di vitale importanza per lei che è la sola adulta non potendo considerare Prudie un aiuto fattivo, è riuscita ad avere un posto tutto suo dove poter condurre una vita con la sua famiglia, per poter essere nuovamente indipendente come aveva imparato dalla sua vita precedente ad essere, e capire se avrebbe potuto farcela da sola, perché avrebbe dovuto comunque provvedere da sola affinché i suoi figli vivessero al meglio non tornando con il pensiero a quel padre che ora è tanto lontano e mai più forse avrebbero potuto rivedere. In questi mesi trascorsi anche i suoi figli sono cresciuti, si sono presi cura di lei, circondandola con la loro solarità e con il loro affetto, misurando pensieri e parole affinché lei non si adombrasse e si sentisse triste. Ma la tristezza ha colto Dem comunque, soprattutto la sera quando si reca in riva al mare e lascia che le lacrime possano scorrere libere e i pensieri possano tornare a Ross e al suo sentimento per lui che è ancora così profondo e sentito nel fondo nel suo cuore, e soprattutto a quella bambina che fra poco tempo nascerà e che ancora, a differenza di Jeremy e Clowance, fatica a percepire come sua figlia, forse perché porta a galla momenti che preferirebbe dimenticare, continuando a dirsi che non avrebbe dovuto essere concepita se il matrimonio con Ross era già sulla via del naufragio. Inevitabilmente i suoi pensieri sono anche volti verso la vita che Ross starà conducendo con Tess, che resta per lei una ferita aperta. Ma i suoi due bimbi oltre che esserle di supporto morale sono anche due discoli che girovagando per l’isola la portano in un luogo che anche lei al pari dei suoi bambini definisce magico: una grotta nascosta da una cascata che per un qualche recondito pensiero le sovviene che potrà essere utile un domani, non sa perché e non sa come ma sa per certo che quel luogo potrebbe essere una sorta di salvezza per tutti loro. Sulla via del ritorno però l’incontro con uno dei signori dell’isola nell’atto disumano di frustare una ragazza fanno riemergere il suo carattere fiero e battagliero che chiede conto della motivazione per la quale si stia accanendo su una ragazzina povera e inerme. La risposta spavalda che le rivolge l’uomo, che scopre essere Vincent Copper il padre della ragazzina incontrata sulla nave, la lascia sgomenta e nel tentativo di argomentare con lui si accorge che quell’uomo è scaltro anche con le parole tanto da essere riuscito a metterla all’angolo con le sue considerazioni. Lui pensa che Dem possa sentirsi superiore a lui perché ha provato compassione per una persona che secondo lui non la merita e lui per mettere la stessa Dem al suo livello le regala quella ragazza certo di farle un affronto poiché dalla discussione emersa fra loro Dem non vuole avere schiavi al suo servizio, ma se lei non prendesse quella ragazza sotto la sua ala protettrice, rimangiandosi un poco del suo orgoglio, per quella povera ragazzina sarebbe la fine poiché il gran signore dell’isola potendo farne quello che vuole potrebbe ucciderla se la cosa gli aggrada. E così senza stare tanto a pensare decide di portare a casa sua la ragazza spaventata e stremata per tutto ciò che ha appena subito. Ora ti aspetto presto sempre curiosa di leggere queste loro nuove avventure. Un affettuoso abbraccio.

Recensore Veterano
08/02/20, ore 14:38

Allora, che capitolo triste. Addio è una parola straziante. Cambiare tutta la propria vita, dire addio a tutti e a tutto è un vero choc. Oggi la tecnologia, gli odierni mezzi di trasporto fanno sì che la parola Addio non abbia più un connotato così straziante, così definitivo.
Hai saputo descrivere benissimo lo strazio di dover lasciare tutto.
La contessIna sembra aver colpito Jeremy, ma non Clowance. Isabelle -Rose, nome bellissimo. Di sicuro ha già l'amore dei suoi fratelli e avrà anche quello della sua mamma.
❤❤❤

Recensore Veterano
08/02/20, ore 14:27
Cap. 3:

Allora, amo leggere romanzi, ma difficilmente mi emozionano. Questo tuo racconto, permettimi di definirlo romanzo, mi ha davvero commosso.
Non sono due bambini viziati, nella loro ingenuità hanno pensato che tra la mamma e il papà è stato solo un malinteso, un litigio. Se loro avessero parlato con Ross tutto sarebbe andato a posto.
Hanno visto con i loro occhi che la realtà è più brutta di quella che ha descritto loro Demelza.
E Jeremy si sente investito di un compito difficile, proteggere le donne della sua famiglia. A dieci anni è una impresa titanica, ma lui è un Poldark.
Bellissimo capitolo.
❤❤❤

Recensore Master
27/01/20, ore 12:35

Ciao Sara, ho letto in una tua risposta che non stavi bene e spero tu ti sia ripresa, come dimostra il capitolo che hai scritto, che ci ha dato maggiormente la possibilità di sondare il nuovo mondo di Demelza e dare anche uno sguardo a quello dove si sta dibattendo Ross. Il nuovo mondo per Dem e la sua famiglia è fonte di scoperte e continue novità, ma nella testa e nel cuore di Dem ogni tanto vola il pensiero che i suoi figli possano pensare al loro padre e non le dicano niente per non farla stare male, ma prima o poi avrebbe dovuto affrontare con loro la questione direttamente perché non si facessero dei preconcetti, potessero pensare che loro c’entrassero qualcosa in ciò che era accaduto, e soprattutto non voleva sminuire e svilire la figura di Ross agli occhi dei suoi figli. Intanto anche lei sta pensando alla situazione nella quale tutti, in conseguenza della decisione di partire, vengono a trovarsi e un po’ è intimorita dal fatto che quando avrà trovato sia Kitty sia Cecily, loro possano giudicarla per il suo comportamento, e questo fatto la angoscia e la mette in una certa ansia. Ansia che evapora come l’acqua del mare quando incontra le due donne che sulle prime sono sorprese di vederla insieme ai suoi figli, ma poi le si fanno presso e l’accolgono come si accoglie un famigliare che è stato a lungo lontano da casa. Ecco Dem insieme a quelle due donne che si sono mostrate sin dal primo momento disponibili si sente a casa. Ma lei ha anche desiderio di indipendenza, perciò vuole trovare un posto che sia tutto suo dove poter ricreare l’atmosfera di quella che con nostalgia ricorda come la sua casa. Kitty con la quale ha parlato lungamente, ha compreso il suo bisogno di aprirsi e di sfogarsi, con una persona che potesse comprendere in quali ambasce si era dibattuta per tutto quel tempo tenendo tutto per sé per non impensierire la famiglia, e Dem gliene è infinitamente grata, poiché dopo due mesi di viaggio può finalmente esternare i suoi pensieri senza venire giudicata per la decisione presa. Kitty però la avvisa che quello nel quale ha deciso di iniziare la sua nuova vita è un mondo difficile, dovrà scendere a patti con la vita e le regole di questo nuovo mondo anche quando forse non sarà propriamente d’accordo, ma sicuramente troverà il suo posto e di conseguenza la serenità cui tanto anela. Serenità che viene turbata da un canto nostalgico e con punte dolorose che Dem ascolta in compagnia di Kitty sul far della sera mentre rimirano il mare e che proviene dalla foresta dietro la casa e che altro non sono che i canti degli schiavi che piangono la loro terra e la loro vecchia vita quando erano considerati uomini e non bestie da lavoro senza alcun diritto. Poi diamo anche uno sguardo a come si sta svolgendo la vita di Ross da quando tutta la sua famiglia è scomparsa e intorno a lui si è fatto il vuoto: non può più contare sulla vicinanza, il supporto e soprattutto l’amicizia di Dwight e Caroline che lui è sicuro sappiano dove si sia diretta Dem, gli resta solo il lavoro alla miniera e gli uomini che vi lavorano che hanno compreso che qualcosa di grave sia accaduto alla sua famiglia. Ma il mutismo in cui si è rintanato per settimane, annegando il dolore in un bicchiere di alcolici che gli stordissero la mente, non può durare in eterno, e Ross è ben cosciente che si impone una scelta, e questa sua scelta si concretizza dopo aver a lungo riflettuto sull’accettazoine se ancora possibile dell’incarico di spia per la corona inglese. Wicham lo accoglie non troppo sorpreso della decisione anzi essendo rimasto in costante attesa visto che su di lui aveva puntato molto ritenendolo un uomo in gamba. Così agendo Ross pensa di avere la possibilità di avere qualche notizia in più per potersi muovere alla ricerca della sua famglia che pare scomparsa nel nulla. Ora ci attendono sicurametne nuove e appassionanti avventure sia da un lato che dall’altro dell’oceano, perché sappiamo che la distanza tra Ross e Dem non è mai impossibile da eliminare anche se si tratta di un intero oceano. Il richiamo delle loro anime è troppo forte e penso si farà sentire presto o tardi. Ti aspetto presto pertanto e in bocca al lupo per la guarigione.

Recensore Veterano
25/01/20, ore 14:38
Cap. 2:

Allora, non ho creduto nemmeno per un attimo che Demelza si sarebbe liberata veramente del suo bambino, non lei. Non dopo tutto ciò che ha sofferto.
Anche se lei non lo sa quel bambino è stato concepito con amore, non si sarebbe mai perdonata se lo avesse fatto.
In casa dei suoi amici non sarebbe sola, ma non potrebbe mai dimenticare, anzi no, dimenticare è impossibile. Vedere Ross con un'altra sarebbe davvero troppo.
Con curiosità continuo la storia.
❤❤❤

Recensore Veterano
23/01/20, ore 14:47
Cap. 1:

Allora, inizio con il dire che hai talento, molto talento.
È emozionante questo inizio. Hai il potere di dare voce al cuore, ai pensieri, al dolore.
Senza molti dialoghi, mi hai incatenato alla lettura.
Spero che tu concluda la storia, è tr belle e intensa per lasciarla incompiuta.
❤❤❤

Recensore Master
14/01/20, ore 12:26

Ciao Sara, lo sbarco ha portato Dem e la sua famiglia al gran completo a doversi confrontare con il nuovo mondo appena incontrato. Un mondo così differente da quello che conoscevano, pieno di colori e di gente rumorosa e, sembrava, felice, nonostante le condizioni di vita non fossero all’altezza del luogo lussureggiante dove si trovavano. Infatti tutto ciò che vedevano intorno a loro erano casette per lo più improvvisate e fatiscenti che però non sembravano mettere nelle ambasce le persone che vi abitavano e che, dai vestiti che indossavano, non dovevano condurre delle vite semplici anzi al contrario avevano dei lavori duri da affrontare senza peraltro farsi abbattere dalla loro condizione. Ora anche loro avrebbero dovuto cercare di uniformarsi a quel mondo in quanto senza solidi mezzi finanziari a disposizione avrebbero dovuto tutti reinventarsi. L’idea di andare alla chiesa del paese è stata una giusta intuizione poiché lì Dem era sicura di poter trovare almeno un supporto per le informazioni che cercava. Ma appena messo piede in chiesa e incontrato il prete che era il pastore di quella piccola comunità si è accorta di aver trovato molto più che delle semplici informazioni. Il prete le ha dato una idea della vita sull’isola, ne ha fatto una panoramica ampia e non ha sottaciuto anche i rischi che su quell’isola potevano corrersi, ma ha altresì esaltato quella popolazione che, pur così povera e non considerata, avrebbe volentieri diviso il poco che aveva con persone sfortunate quanto lo erano loro. Il loro è stato un discorso ad ampio raggio, poiché Dem appena entrata in chiesa e vista la spinetta è stata fagocitata dai ricordi che lo strumento le ha riportato alla memoria, a quando la suonava nella sua casa a Nampara e il suo Ross non aveva occhi che per lei, mentre adesso chissà come stava stringendo Tess fra le sue braccia. Ha condiviso alcuni di questi pensieri con il prete che l’ha compresa e l’ha incitata a non perdersi d’animo nella stessa maniera in cui lei aveva deciso di crearsi una nuova vita in un posto tanto lontano e diverso. In tutto il discorso fatto il prete ha anche toccato l’argomento di chi sia effettivamente il padrone dell’isola: di fatto non c’è una vera e propria autorità ma coloro che hanno denaro detengono il potere sottomettendo la popolazione che ha dovuto suo malgrado adeguarsi e lui per cercare di aiutare quei poveri derelitti cercava di non mettersi contro nessuno delle cosiddette persone potenti del luogo, proprio come Copper, che Dem gli nomina per saperne di più. Un pensiero a parte merita tutta la disquisizione fatta sulla schiavitù che regna e domina sull’isola a cui per il momento nessuno può fare qualcosa per combatterla e che né Dem né il prete approvano, e qui il ricordo alle battaglie di Ross ritorna prepotente alla mente di Dem. Intanto era anche andata lì per un motivo, cioè chiedere informazioni su dove potesse trovare sia Cecily sia Kitty, e saputo dove cercarle, con la sua famiglia che la sta aspettando fuori la chiesa, decide di incammniarsi verso le loro abitazioni, non prima di aver promesso di andare a suonare la spinetta durante le funzioni e accettando così l’offerta del prete di un primo piccolo aiuto nella sua nuova vita. Ora attendo l’incontro con Kitty e Cecily per sapere come si sono ambientate in quel contesto e per sapere come vivono, una donna bianca da sola insieme ad una donna di colore libera e con un figlio appena nato da un marito bianco, in quella società che pare tenere ben distinte e a distanza le persone che non sono gradite alla loro mentalità ristretta purtroppo. Ti aspetto presto!

Recensore Master
10/01/20, ore 11:52

Ciao Sara, in questo capitolo ci hai dipinto un eden dal punto di vista paesaggistico che nasconde verità che solo vivendo in un tale posto possono venire alla luce. Ci hai raccontato anche delle paure recondite che due persone tra loro diversissime hanno provato appena dopo lo sbarco su quell’isola, il cui arivo era agognato da entrambe. Per Dem e la sua combriccola al completo la paura è dovuta all’ignoto del destino cui stanno andando incontro, non conoscono nessuno e tutto è nuovo ma così tanto diverso dalla amata Cornovaglia che sono stati costretti a lasciare, ma ora che sono giunti a destinazione sia Dem che Prudie, cominciano a farsi delle domande. Il problema primario per loro è la sussistenza che potranno trovare in questo posto dove sembrano esserci persone varie ma che hanno come punto comune la povertà che si denota dagli abiti stracciati che indossano e dal fatto che siano piuttosto magri da far pensare a malnutrizione, e persino le loro case sembrano dei ripari più che abitazioni vere e proprie. Il primo sgurado dato a quell’isola meravigliosa per la natura ha messo in evidenza anche delle incongruenze con le quali dovrà venire in contatto. Un primo impatto shock, almeno per Dem, è stato il bambino che li convinceva ad andare a vedere uno spettacolo nella piazza: un pirata che veniva impiccato, come se fosse uno spettacolo e non qualcosa di drammatico.I bambini ancora non sono entrati nell’ordine di idee del posto in cui saranno costretti a vivere ma Dem è pronta per farli tornare sui loro passi dando loro le spiegazioni del caso. Nel frattempo parlando con un uomo mentre si dirigono alla chiesa del paese, Dem sente il nome di Copper e le torna alla mente la piccola Lilith incontrata sulla nave. Mentre Dem e i suoi stanno affrontando questi primi momenti concitati del dopo sbarco, Lilith sta per incontrare suo padre, quel genitore che non vede da anni e di cui si ricorda poco. Con lo sguardo anche lei ha abbracciato quel luogo nuovo e diverso da Belfast e ha già decretato in cuor suo che non le piace, ma ciò che la destabilizza enormemente è l’incontro che da lì a breve avrebbe avuto con il padre, del quale tanto ha sentito parlare e non sempre in maniera lusinghiera soprattutto dai nonni. Sa che sia un uomo potente ma non appena si incontrano le tornano alla memoria i suoi ricordi e li confronta con la realtà del momento: forse non è proprio come lo ricordava in particolare quando per una sua leggerezza, del tutto non voluta, costringe uno degli schiavi che erano stati mandati a prenderla al porto a subire una punizione con delle frustate per il solo motivo di averle rivolto gentilmente la parola ad una sua domanda. Tutto ciò che cerca di fare cade nel vuoto e lo schiavo subisce la punizione proprio sotto le stanze a lei assegnate dove l’hanno condotta. Penso che sia stato un arrivo traumatico per una bambina di quell’età che però ho idea non si piegherà molto facilmente al volere di un padre padrone data la sua indole combattiva. Ha tentato con la sua domestica di riprendere in mano il suo cipiglio di sempre trattandola con durezza, ma sicuramente ha compreso che la sua domestica si è rivolta a lei con confidenza per trasmetterle vicinanza e comprensione, sperando in cuor suo che la ragazzina potesse comprendere immediatamente come avrebbe dovuto comportarsi in quella sua nuova realtà in maniera che altri non dovessero pagare ingiustamente per una sua leggerezza. Decisamente un capitolo dove abbiamo avuto due punti di vista differenti circa il posto e le persone con cui dovranno vivere. Ora ti aspetto per sapere come Dem e famiglia riusciranno a sistemarsi, non dimentandoci di dare sempre uno sguardo a Ross, che testa calda quale è, ne ha sempre bisogno. Un affettuoso abbraccio e alla prossima!

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