Recensioni per
Cuori in rivolta
di Juliet00
Cara Juliet, sono sempre grata per questi tuoi aggiornamenti che mi conducono direttamente nella mente dei protagonisti. Riesci con le tue parole a riempire quei momenti di vuoto che, come dici tu per questioni di tempistiche, non sono potuti essere espressi nella loro pienezza rimandando così la loro dose di complessità. In questo quadro rivisiti una situazione canonica della quale avremmo voluto che, soprattutto da parte di Oscar, ci fosse finalmente una partecipazione maggiore: tu in questo caso specifico cominci a farla ragionare, magari anche lasciandola destabilizzata, ma comunque la lasci a porsi silenziosamente delle domande nell’intimità del suo cuore. Già perché il suo problema principale è scindere il suo doppio essere, cioè quello di soldato da quello di donna. E’ innegabile che ormai lei cominci a pensare a se stessa anche come essere umano appartenente al genere femminile che per tutta la sua vita le è stato negato. Le prove di questo suo essere le sono state dimostrate a più riprese da André che anche in questa occasione non si fa trovare impreparato e difende ancora una volta la sua donna dal male che avrebbe potuto toccarla. E’ imprescindibile da lui porsi a scudo di Oscar, lei è la sua ragione di vita, ma non vuole imporsi, Oscar deve con i suoi tempi (speriamo non biblici) prendere contezza di se stessa in rapporto a lui e a se stessa appunto. Alain è spettatore involontario di qualcosa che è palese agli occhi di un esterno alla situazione e fra sé sorride pensando a quando finalmente anche lei, il suo austero comandante, si renderà conto di chi ha avuto e ha tuttora vicino a prendersi cura di lei prima ancora di se stesso. André ha confessato ad Alain il suo amore impossibile e di contro lui gli ha detto di essersi accorto delle sue difficolà visive promettendogli che non ne avrebbe fatto parola con chi di dovere, perché comprende benissimo che Andrè non riuscirebbe a sopportare l’allontanamento che ne deriverebbe per l’impossibilità di espletare il suo compito di soldato ma soprattutto di protezione verso quella donna algida che lui non può smettere di amare, ben consapevole che per Andrè il rimanerle accanto senza poter essere corrisposto non fa che aumentare la sua pena con la quale convive da tempo immemore. Ma Oscar ha notato il calore della mano di André sul suo braccio che si è irradiata anche nel suo cuore e forse sta cominciando a modificare le sue percezioni ascoltando quello che le stanno dicendo con piccoli gesti. Sempre tutto molto accattivante pur proponendo eventi che conosciamo ai quali doni una marcia in più. Ti aspetto presto tempo e impegni permettendo. Un affettuoso abbraccio. |
Carissima Juliet, buongiorno! |
Ecco,adesso si sta' delineando uno scenario inedito ,credo sia l' anteprima del what if che è citato nelle note introduttive. Un André piuttosto audace che ,anziché chiudersi in se stesso e rincorrere alla bottiglia sempre più spesso, apre il suo cuore ad Oscar ancora una volta. Attenzione però a non ricadere in contraddizioni facili (che molto spesso ho letto),dichiarazioni improvvise e fuoco e fiamme sotto le lenzuola. Il vero André ,dopo lo " strappo" schivava Oscar, preferiva la compagnia di Alain e compagni, il vino e il menestrello parigino. Disdegno' persino la tazza di cioccolato che lei dolcemente gli porse in un certo,fatidico momento. La verità era che André si stava accorgendo di diventare cieco e cercò in tutti i modi di nasconderlo a colei che lo aveva rifiutato da " sano". Non aveva ricambiato il suo amore,ebbene non voleva la sua compassione. Il tuo André invece mi sembra in ottima forma. Ok ,ora che mi sono rimessa al pari,attendo aggiornamenti, sperando sempre in capitoli mediamente lunghi ma non troppo frequenti..... Buona serata! |
Ciao Juliet 00. |
Ciao Juliet00, complimenti. Queste what if sono davvero interessanti e verosimili. Non vedo l'ora di leggere i prossimi svolgimenti. |
Molto coinvolgente la parte finale del capitolo. Andrè cerca di far comprendere ad Oscar, attraverso l'amore che traspare dai suoi occhi e dalle sue parole, la meraviglia che è. Questa volta, però, lo fa in modo delicato e tenero, cercando in ogni modo di non spaventarla o irritarla. Lei si sente turbata e coinvolta dall' intensità emotiva di quelle parole e ... |
André in questa storia mi intriga, è più diretto nonostante la sua pacatezza, e così facendo fa si che Oscar conosca più a fondo sé stessa. |
Cara Juliet, da lettrice curiosa ti ringrazio per questi aggiornamenti ravvicinati che fanno mantenere al racconto il giusto grado di tensione e di sottile ansia che serpeggia nei rapporti fra i nostri amati personaggi. Oscar e André sono insieme a casa e al capezzale del generale Oscar ha trovato ancora una volta il conforto dell’amico di sempre, che una volta di più sta accettando di soffrire per la richiesta che il padre di Oscar gli sta facendo chiedendogli di accompagnarla al ballo dove avrebbe dovuto trovare colui che sarebbe diventato il suo sposo. Oscar viene destabilizzata ulteriormente dal comportamento mansueto e forse un po’ autolesionista di André che non si ribella ma accetta il suo destino come fosse una condanna, quello di vedere la sua donna, perché lui è così che la considera e la vede, scegliere un uomo che non è lui con cui condividere la vita. Anche in questa occasione Oscar non riesce a mantenere una aplomb distaccata e risponde inconsapevole di fargli del male con la sufficienza che avrebbe utilizzato un nobile con un servitore. Quello che accade al ballo è cosa nota, André è rimasto fuori da quell’ambiente non per lui confacente, ad attenderla, sorprendendosi di vederla riapparire dopo così poco tempo. André con la grazia che gli è propria anche quando deve dire parole di peso le ammanta di delicatezza soprattutto quando si tratta di far comprendere ad Oscar il suo pensiero affinché possa giungerle nella maniera ottimale e possa raggiungere quella parte del suo cervello e del suo cuore che è in grado di incamerare il discorso e rielaborarlo. Lui con il suo sentire vuole che lei comprenda che tipo di donna sia realmente, non la donna che ora suo padre si aspetta che diventi, forse per alleggerirsi la coscienza per la scelta scellerata di aver cresciuto una figlia femmina come se fosse stata un maschio, ma per ciò che è sempre stata e che lui ha sempre amato. Il suo amore per lei lo afferma con forza, è una parte di lui ormai, vuole solo che lei prenda contezza di se stessa e capisca cosa si agita nella profondità del suo animo, che a piccoli passi sta mutando. Anche al bacio che lui le dona sulla fronte, Oscar non indietreggia né si arrocca sulle sue posizioni di difensiva, anzi resta piacevolmente turbata mentre lo guarda allontanarsi nella notte. Sicuramente sarebbe stato un possibile prosieguo per quella sera del ballo questo colloquio fra loro due, per nulla al di fuori delle loro rispettive sensibilità. Ti aspetto presto con il coinvolgente ed introspettivo seguito. Un caro saluto. |
In questo capitolo, sempre così tanto fedele all'anime, hai cercato di dare ampio spazio anche alla descrizione dei sentimenti dei vari personaggi in gioco: come Girodelle quando decide di parlare a cuore aperto ad Oscar mentre nella mente di quest'ultima affiorano riflessioni sull'amore, sui suoi sentimenti e su quelli del tenente che sono stati paragonati con quelli che André ha sempre provato per lei. |
Carissima Juliet, come puoi vedere sono tornata a distanza di qualche oretta per poter proseguire questa storia che mi ha colpito molto per la sua attinenza al vero ma con qualche piccolo dettaglio in più pensato diversamente. |
Hai iniziato questo capitolo con una delle scene che mi sono sempre piaciute di più e che sono state in grado di scaldarmi il cuore: André che viene picchiato dagli altri soldati in quanto considerato una "maledetta spia dei nobili". |
Carissima Juliet, |
La scena del fazzoletto, rappresenta un altro dei tasselli che vanno a comporre lo sbocciare dell' amore di Oscar. L'espressione del suo viso verso di lui cambia, in quel momento di sofferenza, Oscar ritrova la dolcezza di un tempo e supera la ferita dello "strappo". Lui, come sempre, è lì per lei e con lei. Oscar comincia a lasciarsi avvolgere dall'amore sconfinato di Andrè che inesorabilmente finirà per travolgerla. |
Secondo me nel prossimo capitolo ci regalerai delle belle soddisfazioni 🥰 |
Velocissima come un fulmine Juliet o come uno sparo nel buio ci hai regalato un altro frammento di vita dei nostri amati personaggi. Oscar si trova costantemente di fronte all’ennesimo bivio che le prospetta una scelta; ma quale scelta può operare lei che ha sempre avuto tutta la sua vita preordinata da altri? Se lo sta chiedendo ascoltando il parlare accorato di Girodelle che è venuto fino in caserma per manifestarle il suo sentire, ma la mente di Oscar è troppo frastornata da ciò che è accaduto poco prima ad André e poi dalle parole rivoltele da un suo sottosposto che era riuscito a leggere in fondo al suo animo come neanche lei sapeva fare.Girodelle ha però giustamente diritto ad una risposta che, come suo solito, rivolge in maniera netta e recisa senza poter dare a Girodelle il tempo di un eventuale contradittorio. Neanche a casa sua, a palazzo, riesce però a trovare quella quiete che le occorre per razionalizzare e che forse solo quando era insieme ad André poteva trovare, con il loro parlare intimo e che aveva una memoria antica che solo loro potevano condividere. Il padre ha nuovamente deciso per lei come se si fosse trasformata in una delle sue sorelle per essere data in sposa a un qualsiasi nobile, che però a lei possa piacere, senza minimamente considerare che ha Oscar dinnanzi con la vita che ha vissuto e che tuttora conduce. Oscar può solo continuare a isolarsi con l’aiuto del suo pianoforte che non riesce tuttavia a riservarle le stesse sensazioni che provava una volta. Poi qualcosa di traumatico viene a rompere quella parvenza di quiete che vuole dare alla sua vita con la notizia del ferimento di suo padre. E ancora una volta giunta a casa addolorata e pensando forse al peggio trova l’appoggio di André, morale e fisico con la sua presenza, che senza parlare è lì solo per lei per condividere il suo dolore e per non fare in modo che si senta sola in quella traversia che attraversa la sua vita. Scene dal racconto canonico ma con un approfondimento di pensieri e visione del comportamento tenuto da Oscar in questa occasione che vanno a confondersi appunto con le scene dell’anime molto più stringate e parche di dettagli. Il bello è poter entrare nella testa di Oscar in questo caso ma in generale dei personaggi che popolano il tuo racconto facendoci percepire quelle sfumature che abbiamo potuto vedere solo in maniera accennata. Attendo pertanto un altro passaggio di questo itinerario che hai immaginato per loro. Un caro saluto e a risentirci spero prestissimo! |