Recensioni per
La morte è la curva della strada
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 74 recensioni.
Positive : 74
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/03/20, ore 14:07

Ho capito che questa parte sarebbe stata su Sirius leggendo del velo naturalmente, ma la conferma definitiva è arrivata leggendo: "Dovrebbe spegnere la luce delle stelle, annegandole in quel nero che ti porti accanto fin da quando sei nato." Hai unito le stelle e il nero (i due attributi del nome di Sirius) in una stessa frase, collegandole in modo meraviglioso nell'idea dell'annegare come idea del morire.
Ma l'idea della morte è collegata qui soprattutto alla visione. Morire è solo non essere visto è il verso preso in esame, eppure ho amato che tu lo abbia declinato in senso positivo: chi muore non può più essere visto, ma può anche finalmente vedere tutti i morti che prima gli erano preclusi. Ecco quindi che nell'incontro con James, enfatizzi proprio il fatto che Sirius vede e James viene visto. Chi altro avrebbe potuto accogliere Sirius nell'after life se non il suo migliore amico? Significativo è anche il fatto che lui non si volti indietro e il modo in cui nelle ultimissime parole hai "contato i passi" per far evocare proprio la distanza dal velo - e dunque dalla vita.
Ho amato questa parte, davvero. La cura di ogni dettaglio è perfetta!

Recensore Master
25/03/20, ore 13:52

Ciao cara Greta, ho trovato questo tuo nuovo lavoro su facebook e - prima ancora di leggere qualsiasi altra cosa - è stato il titolo a catturarmi. Apprezzo sempre tanto il modo in cui sfrutti "prompt letterari" - poesie o stralci di prosa - per articolarvi una storia intorno (come con "Love, walk the autumn, love" e le "Undici solitudini") e qui hai avuto un'idea geniale nell'utilizzare l'intera poesia di Pessoa, dedicando ogni capitolo a un verso, come hai illustrato nelle note. Mi piace veramente tantissimo questa idea di struttura, complimentissimi per averci pensato!
La trama poi di cui vuoi trattare è perfetta da accompagnare a questi versi e sono interessata a vedere questo spaccato after-life.
Il tuo stile è sempre incantevole - e nell'angst e nella declinazione prosa poetica (in definitiva: brevi testi dove è l'introspezione a emergere) le tue qualità di scrittura vengono sottolineate un filino di più del solito.
Non amo James, lo sai, ma questo suo risveglio sul nulla è stato davvero incisivo e realistico (per quanto possiamo immaginare realistico un esperimento dopo la morte ovviamente ahaha) e l'ultima frase ammetto che è stata un colpo al cuore. 
Bella, bella, bella. Vado a leggere il seguito:)

Recensore Master
25/03/20, ore 12:53

Non so davvero cosa dire, temo sarà una recensione breve, troppo breve, per riuscire a sperare di essere degna di questa flashfic.
Non riesco a fare un commento sensato sullo stile, sui personaggi, su qualsiasi cosa, perché sono immersa nello stato d'animo di Remus, incastrata nel suo dolore composto, desiderosa come non mai di stringerlo in un abbraccio.
Per fortuna c'è James.
Hai mostrato un momento cui non avevo per nulla pensato, ma è così intenso e così giusto che mi chiedo come abbia fatto a non immaginarlo mai prima d'ora – forse fa un po' troppo male, forse è questo.
Questa storia non mi è piaciuta, mi ha emozionata, che è diverso. Mi ha emozionata così tanto che in realtà scrivo senza scrivere niente, e probabilmente sarai impegnata a chiederti dove sia il senso della recensione. Ecco, temo non ci sia.
Il periodo è quello che è, ma leggere qualcosa che emozioni tanto riesce sempre lenire per alcuni istanti le preoccupazioni, conduce lontano, nel mondo del racconto.
Grazie di aver pubblicato questo momento, e grazie per aver reso così James e Remus i dialoghi e le interazioni tra i due.
Ti lascio prima che continui a scrivere senza scrivere niente!
Un abbraccio.

Recensore Veterano
21/03/20, ore 15:20

Eccomi di nuovo qui.
Sirius è uno dei personaggi più belli della saga (come tutti i Malandrini per i quali ho molto più che un debole) ed è anche uno di quelli a cui JKR ha riservato la vita più miserabile tra la famiglia da cui proveniva, la perdita di quella che aveva scelto e l'errore giudiziario. 
Ma veniamo a noi: la morte di Sirius oltre il velo rappresenta per lui una catarsi, da quei dodici lunghissimi e terribili anni ad Azkaban, da tutto lo sporco che lo ha accompagnato in quegli anni, da tutto il dolore e le sofferenze che non ha potuto evitare. 
Ho adorato che anche lui sente il peso ai polsi, lo stesso che ha conosciuto James prima di lui. Del resto, Harry per Sirius rappresentava tutto: non soltanto il suo figlioccio ma anche (e qui Molly Weasley aveva ragione) il suo migliore amico.
L'amicizia tra James e Sirius è forse una delle più belle e drammatiche che siano mai state scritte, un'amicizia che sopravvive a tutto, persino alla morte. Ed è nella morte che Sirius e James finalmente si ritrovano.
Il fatto che Sirius lo veda appena morto è naturale: lui lo vede sempre ma all'immagine di James morto nel salotto della casa di Godric's Hollow ora si sostuisce quella di James finalmente "composto".
La frase di James "Come sempre. Lieto che tu ora mi veda, comunque" fa un po' da contraltare al "non siamo mai andati via". James c'è sempre stato, anche se Sirius non poteva vederlo.
Ed anche con lo stesso peso ai polsi, procederanno comunque insieme.
Perfettamente coerente con l'essenza di Sirius il non voltarsi verso il velo. Non sarebbe stato da lui indugiare, ripensarci: Sirius è morto esattamente come voleva. Non sarebbe mai potuto tornare indietro, nemmeno per Harry.
Aspetto le altre. Come al solito, il tuo stile è incredibile ed appassionante, delicato e commovente! Forse mi sono ripetuta ma davvero lo meriti.
Un abbraccio

 

Recensore Master
18/03/20, ore 18:26

Cara Blackjessamine,
anche questo capitolo mi ha lasciata col cuore pieno di cose da dire. L’amicizia vince su tutto. L’amicizia sopravvive alla morte specie se è, come quella tra James e Sirius, una vera e propria fratellanza. Loro non erano fratelli di sangue, ma si sono scelti. Devi sapere che adoro i rapporti di fratellanza e le amicizie e spesso storco il naso quando all’interno di quella che è una meravigliosa amicizia (come quella tra Black e Potter) si vuole vedere per forza un interesse di natura romantica, come a voler dire che l’attrazione fisica ci domina e basta. Per carità, siamo uomini e donne e ci innamoriamo, ma abbiamo anche amici, amiche, fratelli e sorelle per cui faremmo qualsiasi cosa, tranne baciarle. Ecco allora che tu esalti proprio questo, l’amicizia. Sirius è appena morto e nell’Aldilà trova, a fargli da guida, James, l’amico che gli è rimasto accanto per quindici lunghi anni. E Sirius accetta la fine della sua vita e si allontana da essa con una naturalezza estrema che mi fa pensare a Epicuro e ai filosofi greci. Il loro ritrovarsi è fatto di poche battute, ma a loro non serve altro, nient'altro.

Il riferimento alla tragica morte di James (e non di Sirius: interessante questa cosa, che il morto non ripensi a se stesso che attraverso il velo, bensì all’amico trovato cadavere, allo shock per una scoperta orrifica che si rivela anche essere la causa per una prigionia, come ben sappiamo, lunghissima) è l’unico elemento reale della drabble che ci colpisce come uno schiaffo, assieme al patto stretto tra i due, quel vincolo di fratellanza che tanto ho amato ritrovare. Insomma, la quarantena mi fa un po’ delirare ma questa recensione è per dirti quanto stia amando il progetto e quanto trovi profondi lavori come questo, la cui intensità colpisce perché si parla di verità e di rapporti umani. Un abbraccio e tanti, tantissimi complimenti, mi sono un po’ commossa, leggendoti <3
Shilyss

Recensore Veterano
16/03/20, ore 12:39

Ho inserito la tua storia tra quelle seguite. La sto letteralmente adorando e la poesia che hai scelto per dare ritmo e titoli ai capitolo è bellissima e straziante. James Potter è, in generale, uno dei miei personaggi preferiti dell'universo potteriano (unpopular opinion, lo so). I pensieri del tuo James, subito dopo essere stato ucciso, sono coerenti con quello che di lui ci è arrivato. È tutto appena accennato, in una dimensione onirica ed un po' ovattata. Il rimpianto che gli lega i polsi è alla stessa base del suo sacrificio, la speranza di Lily ed Harry che sopravvivono, ma non potrebbe mai trattenerlo dall' "andare avanti". "James ha sempre preferito mettere un passo davanti all'altro". È proprio così che James ha sempre vissuto in vita e resta coerente nella morte. Struggente il pensiero di Lily, che aspetta dopo la curva. Bravissima davvero! Non vedo l'ora di leggere il resto. Un abbraccio

Recensore Master
15/03/20, ore 13:29

Ciao!
 
C’è voluto un attimo per metabolizzare quanto letto, nonché varie riletture, e ancora l’unica cosa che mi verrebbe da dirti è: meravigliosa, questa flash è semplicemente meravigliosa.
E probabilmente dovrei anche fermarmi qui, perché ho quasi il timore di rovinare la bellezza della flash con troppe parole inutili.
Credo che non ci sia scelta più giusta di quella che hai compiuto, per il dopo di Sirius: solo James poteva essere lì ad aspettarlo e accoglierlo, perché solo lui poteva rimettere tutti i pezzi a posto dentro Sirius. La loro amicizia è sempre stata uno degli aspetti più belli (e purtroppo meno indagati) della saga e credo tu abbia saputo coglierne il cuore con questa manciata di parole e dialoghi. Erano loro, e l’idea di Sirius morto non faceva quasi più male al pensiero che era di nuovo con James, o meglio, che ora lo vedeva di nuovo.
Mi è piaciuto moltissimo rintracciare anche qui quel rimpianto che lega i polsi dei protagonisti, a pelle è proprio un’immagine che mi ha colpita moltissimo sin dallo scorso capitolo.
So bene che quello di questa storia è il Sirius canonico, nonostante questo se leggo di un tuo Sirius non posso che ripensare a una certa ballerina e niente, la sua morte torna a fare male (credo sia più un riflesso dell’avvicinarsi inesorabile della fine de “La danza delle spade”, per cui ogni capitolo è un macigno, sapendo come finirà).
 
Rinnovandoti tutti i nostri complimenti, io e i miei ormai amici Nargilli ti salutiamo e attendiamo di lasciarci sorprendere ed emozionare dal prossimo aggiornamento.
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Master
15/03/20, ore 00:53

Semplicemente stupenda. Amo il tuo modo di scrivere, ogni parola è perfetta e capace di ricreare un'atmosfera delicata e onirica adatta al tipo di storia che stai scrivendo. Poi io ho un debole per le storie introspettive scritte in questo stile un po' astratto e poetico.
Non so che altro aggiungere ma ci tenevo a farti sapere che mi hai colpita tantissimo e sicuramente darò un'occhiata al tuo profilo per leggere altro di tuo
(Ah una cosa, ho provato a cercare il gruppo di cui parli su Facebook ma non l'ho trovato, potresti passarmi il link?)

Recensore Master
14/03/20, ore 16:01

Bellissima.
Mi hai quasi fatta commuovere, e ora non ho che poche parole per recensirti.
Hai praticamente messo nero su bianco un momento che ho sempre immaginato, sperato, ci fosse. L'amicizia che lega Sirius e James è qualcosa di così forte e viscerale che l'idea che potessero essere di nuovo insieme, almeno in un altro mondo, ha agito quasi da balsamo.
Mi è piaciuto tutto di questo racconto, dalle immagini ancora sussurrate (!) che disegnano il momento narrato sino alla lieve titubanza di James, in cui ho letto quasi il timore che Sirius scegliesse di non andare avanti, lasciarlo di nuovo.
I dialoghi si contano sulle dita di una mano, ma sono talmente giusti da sembrare naturali, e poi riassumono in loro un'infinità di non-detti tesi a chiamare in causa l'affetto senza confini che lega i due protagonisti.
James c'è sempre stato, e Sirius lo sa nonostante non sia riuscito a vederlo prima di attraversare il velo.
È una recensione terribilmente ripetitiva, mi dispiace, ma sono veramente a corto di parole. Mi hai emozionata.
Grazie ancora una volta di avermi "regalato" questa raccolta.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
12/03/20, ore 15:15

Ciao!
Pur continuando a prediligere le recensioni spontanee – sono antica, sigh –, devo riconoscere che, spesso, le iniziative de "Il Giardino" si rivelano utili; senza lo scambio a catena, probabilmente, non sarei mai arrivata su questa storia, giacché di norma non frequento il fandom di Harry Potter. 
Le tue parole sono intrise di una mirabile delicatezza, che sfiora il lettore proprio come "la carezza di una madre sul viso" – tanto per usare la tua stessa espressione.
Il tutto si svolge in una bolla di luce bianca, dove il niente viene percepito non come un qualcosa di desolato, bensì quale sinonimo di quiete. C'è del rimpianto, sì, ma esso è solo l'inevitabile conseguenza di aver vissuto ed amato: la consapevolezza di ciò lo rende dunque perfettamente sopportabile e, anzi, funge a James da motore per iniziare ad aspettare coloro che ha lasciato temporaneamente indietro – tra i quali, ovviamente, spicca Lily. 
Trovo che, con questo scritto, tu abbia descritto la sorta di "limbo" delineato nel settimo libro ancor meglio di quanto non abbia fatto la Rowling stessa. 
A presto, 
Irene

Recensore Master
11/03/20, ore 18:55

Non ho avuto dubbi quando ho dovuto scegliere la storia da recensire per lo scambio a catena, Greta - anche se non ti nascondo di aver anche adocchiato una piccola novità riguardante Lily e James.
Come sempre trovo che il tuo stile sia estremamente delicato e che si adatti alla tematica trattata in maniera sublime; non conoscevo questa poesia, ti ringrazio anzi di averla condivisa, e trovo che tu abbia preso spunto in maniera splendida dal suo primo verso, per condurci insieme a James nella sua "vita" dopo la morte. Hai un vero dono con le parole e riesci sempre a farmi entrare in intimità con il protagonista, a farmi vivere le emozioni che lui sta vivendo e a farmi sentire circondata da ciò che lui trova attorno a sé.
Il rimpianto per essere morto troppo giovane lascia spazio alla consapevolezza che quella fosse la scelta giusta: proteggere suo figlio e sua moglie a ogni costo. James se ne rende conto e sceglie di andare avanti, seguendo la curva dolce che appare di fronte ai suoi occhi; sono più che convinta che non avrebbe mai atteso un treno.
E poi arriva la frase finale, a colpirmi con la stessa forza di un abbraccio di Grop, perché James sente, lo percepisce, che anche Lily compierà la sua stessa scelta e che lui sarà li ad aspettarla quando sarà il suo turno di trovarsi al cospetto del rimpianto di aver abbandonato il proprio figlio, morendo prima del tempo.
Mi rendo conto che questa recensione è quantomeno sconclusionata, ma, come credo di averti già detto, è quello che mi succede quando una storia mi tocca in maniera particolare, come questa.
Trovo che Rosmary ti abbia dato un prompt splendido, che non vedo l'ora di continuare a esplorare e che, spero, ci permetterà di vedere anche Harry...
Aggiungo la storia alle seguite e ti ringrazio per averla condivisa.❤❤
Un abbraccio,
Francy

Recensore Master
11/03/20, ore 11:56

Ciao!
Inizio ringraziandoti per aver accettato il mio promtp e averci strutturato addirittura una raccolta! Non so dove ti e ci porterà questa avventura, ma sono davvero felice di poter sbirciare oltre il velo dei miei amati Malandrini – e di altri personaggi che si uniranno.
La poesia di Pessoa scelta, oltre a piacermi in generale, mi piace nel contesto di questo progetto, perché gli dà una direzione specifica, in un certo senso orienta il percorso delle storie, come se fosse il binario da percorrere (per restare in tema!).
Sono contenta che tu abbia iniziato proprio con James, che sperduto si ritrova in quella stazione nebulosa tesa a chiedere sibillina se andare avanti o tornare indietro – a differenza di Harry, però, James sa che tornare indietro non significa avere un'altra possibiità, ma restare ancorati al passato, vivere in quel rimpianto che vibra tra le tue parole. Mentre leggevo le sue riflessioni, il suo tumulto, mi sono detta che fosse proprio da lui darsi coraggio e andare avanti.
La aspetterà, li aspetterà tutti, oltre la curva, perché lui sa vivere solo così: "un passo davanti all’altro" (un'espressione che mi è piaciuta molto perché, ancora, ho rivisto proprio l'indole del personaggio, il suo continuo procedere in avanti senza mai voltarsi indietro).
Lo stile l'ho trovato sussurrato, e ora immagino ti chiederai cosa voglia dire! Intendo un misto tra evocativo e descrittivo, una narrazione che più che detta o evocata viene sugggerita, sussurrata con poche pennellate utili al lettore a immergersi in questo sogno a occhi aperti vissuto dal personaggio.
Complimenti e ancora grazie di aver sviluppato il prompt!
Ci risentiamo al prossimo capitolo! **

Recensore Master
10/03/20, ore 22:07

Ciao Blackjessamine!
Questa storia è struggente e mi è piaciuta tantissimo, semplicemente. Hai creato un connubio tra poesia e testo veramente molto bello, caratterizzato anche da interessanti figure retoriche (fatto di niente, fatto/affatto) e altre di natura strettamente concettuale: nella morte di James, sopravvenuta in giovane età e ancora carica di rimpianto, c’è una sospensione delle sensazioni, ma non un annullamento della coscienza. James sente di dover stare aspettando la moglie, e sicuramente in quella stilla di rimpianto c’è il pensiero che non vedrà mai Harry crescere né potrà essere orgoglioso dell’uomo che diventerà, però c’è già una profonda distanza tra la vita perduta e questo stato di sospensione oltre la curva, di grandissimo effetto.

Certo, è una citazione, ma non tutti sanno cogliere o apprezzare di un determinato autore proprio quel verso, quel dettaglio, quell’insieme di parole. Poi, passando a un altro elemento concettuale che mi è piaciuto molto, c’è il gioco di prospettiva. Io ho voluto leggere nella sua assenza la perdita del futuro che è, appunto, una visione ipotetica e in prospettiva – dio mio, com’è straziante. A tale proposito, torno a ribadire come sei riuscita a dare a James la medesima distanza e tranquillità emotiva, anche nell’attesa dell’amatissima Lily, che appartengono a personaggi danteschi come Pia de’ Tolomei. Sono felicissima di sapere che sarà una specie, se ho capito bene, di Antologia di Spoon River: amo la raccolta e amo anche il disco di Faber, quindi qualsiasi opera che richiami anche lontanamente quel tipo di concetto mi fanno andare letteralmente in un brodo di giuggiole. Con questa bella espressione desueta segno evidente che stare a casa fa decisamente male, ti ribadisco che ho adorato! Buona serata, mia cara! A presto,
Shilyss

Recensore Master
10/03/20, ore 15:48

Ciao!
 
Io lo so di avere in arretrato tante cose tue da recuperare, però… però non potevo esimermi dallo sbirciare questa raccolta e innamorarmi dell’idea di fondo, davvero, per cui ora eccoci qui. E ti avviso, ho tipo uno sciame (si muoveranno a sciami?) di Nargilli negli occhi dopo aver letto questa meraviglia.
 
So di ripeterlo a ogni recensione, e credo che lo rifarò in ciascuna di quelle future, però adoro davvero il tuo modo di scrivere, e come riesci a essere impeccabile sia con storie più complesse (a pelle credo che quando non hai nessuna limitazione di spazio e totale libertà di movimento tiri davvero fuori il meglio) che con poche manciate di parole. In questo secondo caso, poi, mi piace molto come giochi con lo stile e le immagini, rendendo con giusto l’essenziale un intero mondo di sensazioni – cosa si prova, dopo essere morti?
Ecco, passando alla tematica scelta, devo dire che è davvero intrigante e non vedo l’ora di scoprirne tutti i futuri risvolti, anche se dovesse significare ritrovarsi a raccogliere pezzi di cuore.
Adoro da impazzire come tu sia partita dal canon, facendo “risvegliare” James in una stazione, e dando al tutto una rivisitazione sospesa tra nulla, luce e infinito.
Bellissima anche l’immagine di questo rimpianto che è sia carezza che presa sui polsi, due immagini che mi paiono quasi opposte e poi finiscono per fondersi quando il rimpianto diviene un peso leggero che accompagna James.
L’immagine finale di James che si incammina a piedi lungo i binari, senza aspettare nessun treno ma solo la sua Lily, appena oltre la curva… si sente che sto piangendo come una fontana? Era davvero stupenda, sul serio.
Infine, ultimo ma non ultimo, mi piace moltissimo come tu abbia legato la flash al primo verso della poesia di Pessoa e più in generale l’idea di incentrare le storie della raccolta di volta in volta su un differente verso: la trovo una scelta intrigante, ora sono qui curiosa di scoprire che verso racconterà chi.
 
Complimenti, davvero, leggerti è sempre un immenso piacere e un tuffo in nuovi scenari interessantissimi!
(Ora cerco di raccattare un po’ di dignità tra tutti questi Nargilli per prepararmi ad affrontare il prossimo capitolo…)
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

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