Recensioni per
Il viaggio del viandante
di Estel_naMar

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/06/20, ore 12:41
Cap. 5:

Buon pomeriggio.
Qui siamo scesi, questa volta, davvero quasi in un limbo dalla profondità inaudita, un viaggio addirittura fuori da sé stessi... un nuovo inizio.

Recensore Master
22/06/20, ore 13:32
Cap. 4:

Buon pomeriggio.
Sempre molto carino, questo breve testo. E' che per dare forza a un testo breve ci serve talento, non è facile trasmettere con poche parole.
Questo è assolutamente da riconoscere.
Tutto è un po' così... sognante, mi verrebbe da dire! Appunto per questo, interessante. E anche la speranza di sottofondo...

Recensore Veterano
19/06/20, ore 11:43
Cap. 2:

Ammetto di essere rimasto un po' confuso!
Dècade o decàde? Fino alla lettura effettiva della storia sono stato un po' confuso!
E non è che dopo lo sia stato di meno, sai! hahaha!
Scherzi a parte, mi è piaciuta molto questa breve raccolta! (Scusa per i troppi punti esclamativi!) Quasi poetica, molto riflessiva! Questo capitolo poi ha un nonsoché di malinconico! Quindi i miei complimenti! Una gran bella raccolta!

Recensore Veterano
18/06/20, ore 11:04
Cap. 1:

Ciao, finalmente riesco a passare da te perdona il ritardo!
Non mi capita spesso di leggere drabble, ma ormai posso dire di conoscere la tua penna ed ero molto curiosa di vederti all'opera! Trovo che l'idea in sé sia molto carina, mi piace in particolare l'utilizzo di termini con un doppio significato, amo quando un autore riesce a giocare con le parole, soprattutto perché la lingua italiana è così ricca di diverse sfumature da fornire un mondo di spunti davvero interessanti.
Il tema del viaggio è ormai un vero e proprio topos in letteratura, ma riesce sempre ad affascinarmi, come pure l'immagine di un personaggio misterioso che nel suo peregrinare semina vari scenari e frammenti di vita qua e là lungo il suo cammino. L'ho trovata un'immagine molto potente, così come quella di questo campo di miglio alle luci del tramonto, che il nostro narratore si accinge a percorrere, cogliendo l'occasione per rivangare momenti della sua infanzia. Le parole scorrono fluide e creano immagini suggestive, come quella di questo bambino che, accompagnato dal nonno, sfiora con le dita le spighe... ed ecco che nella mia testa parte "Now We Are Free" e mi teletrasporto nella Spagna del II secolo insieme a Massimo Decimo Meridio...Ok dai, a parte gli scherzi XD
"Intorno a me, la magia è l’unica cosa che ancora riesco a percepire con chiarezza" ed è davvero uno scenario magico quello che si apre davanti ai nostri occhi e penso che tu sia riuscita a cogliere tutta la poesia e la bellezza di questo momento di immersione nella natura. Bello, bello davvero, non posso che farti i complimenti!
Sicuramente proseguirò con la lettura di questa raccolta, secondo me dai il massimo in questo tipo di racconti!
A prestissimo! :*

Zob
(Recensione modificata il 18/06/2020 - 11:07 am)

Recensore Master
17/06/20, ore 19:41
Cap. 2:

Buona sera.
Quando i petali cadono, ha inizio l'avventura del frutto, portatore di semi, e... di vita ^^ nuova vita!
Altro testo piccino e adorabile :)

Recensore Master
17/06/20, ore 15:16
Cap. 1:

Ciao, finalmente giunto pure io per lo scambio del Giardino.
Ho impiegato più del previsto, ma non è stato facile ritagliarmi un'oretta per recensire, nonostante la storia l'avevo letta praticamente subito, appena hai accettato. Ma preferisco sempre recensire con cura e attenzione, al massimo delle mie, seppure limitate, capacità.

Allora il titolo mi piace, è semplice, nella sua formula soggetto+complemento banale ma sinceramente è la formula che mi piace di più e che anche io prediligo (quindi quel banale non è una critica, assolutamente), perché è quella che nell'accostamento più breve riesce anche a essere non soltanto diretta ma piena di sfaccettature, che a volte si comprendono, e forse mai tutte, soltanto a fine storia. Mi rassicura in un certo sempre e mi conquista sempre. In questo caso poi, mi è piaciuto molto il gioco di parole tra "viaggio" e "viandante", la ripetizione della stessa radice dona una musicalità che sembra contrarre il titolo, abbreviarlo ancora di più.
Ho notato poi che sei stata brava anche con l'introduzione. Sul sito mi è capitato più spesso di imbattermi in introduzioni poco curate o prive di un tono; la tua invece mi è parsa non solo accattivante ma professionale. Non manca di nulla. Hai presentato il tipo di raccolta e hai aggiunto anche un'anticipazione del testo (mi par di capire che lo sia la parte in corsivo) per dare anche prova della tua scrittura. Ed è da questo che ho notato cura, attenzione, e anche bravura. Mi è piaciuto ciò che ho letto, a primo acchito posso affermare che padroneggi molto bene la scrittura, che il tuo stile sembra vario, ricco e ben strutturato, con un'impronta decisa.
Ma tornando un attimino a titolo e introduzione, ciò che mi hanno presentato in maniera chiara mi ha attratto tantissimo. Si presenta un lavoro che vuole trascendere il solo racconto, ma più che un viaggio fisico, sembra molto introspettivo, sensoriale, esistenziale. Questo doppio viaggio mi affascina per la sua profondità - adoro lavori di questo tipo - e mi ha catturato subito per la metafora del campo di grano.

Come ti preannunciavo, mi è piaciuto il tuo stile, o comunque quello che hai attuato in questa drabble. Aiuta il fatto che non ho trovato il minimo errore, motivo per il quale faccio sempre complimenti (invidio gli autori che riescono a trovare tutti i propri refusi, i miei si moltiplicano).
A piacermi, innanzitutto, è stato il doppio significato del sottotitolo e il doppio senso in cui usi la parola "miglio": non solo per la distanza, ma anche come particolare tipo di spiga. Ho trovato lo stile molto metaforico, quasi ermetico in alcune passaggi, ma è anche uno stile fluido, sfaccettato, che usa una forma sintattica varia e mai uguale a se stessa, quindi risulta piena e matura. Il tono è un miscuglio di introspezione, ponderazione e malinconia. Mi ha trasmetto emozioni, cosa importantissima e non scontata visto la brevità del testo. In questo ti ha aiutato una struttura sintattica distesa, l'uso di periodi lunghi ma ricchi di pause, che mai appesantiscono a rallentano, ma scandiscono e accompagnano il flusso di pensieri.
Ho adorato il fatto che la drabble sembra iniziare in media res, quando il personaggio sembra già a metà del suo cammino o a un buon punto(e intendo di vita). Non so perché, ma leggendo ho avuto l'impressione di leggere i pensieri di una voce narrante di 28-30 anni di età. Il fatto di riuscire a dare, seppure solo nella mia testa, un'identità anagrafica al personaggio POV, mi ha aiutato a immedesimarmi in lui, a percepire con una certa prospettiva ciò che si prestava a raccontarmi.

Il testo - mi ripeto - è pieno di metafore, a cui io ho dato un mio personale senso. Spero non si sia allontanato troppo dal tuo, ma spero anche che qualora non sia perfettamente uguale, tu possa apprezzare la personalità con cui il tuo lavoro è stato percepito da me/lettore, perché penso sia un grande traguardo quando una storia riesca a essere interiorizza e si arricchisca delle sfumature degli altri: in qualche modo, sembra crescere.
Il campo pieno di spighe colpisce per la sua simbologia con il senso di casa. Credo che tutti noi abbiamo un luogo che finisce per rappresentare un po' la nostra vita. Facendo un esempio banale e usando qualcosa di molto famoso, direi che il campo per il tuo protagonista rappresenta quello che per Harry Potter simboleggia la stazione di King's Cross soprattutto nel settimo libro, nel finale. E' il posto a cui tutti torniamo, fisicamente ma anche spiritualmente e che diventa un po' la forma della nostra anima.
Mi è piaciuto il fatto che tu dia quasi un'anima alla natura, tanto che sole e vento diventano elementi di qualcosa di più grande che impersona l'aspetto materno (il vento culla le spighe). E' un natura benigna, amorevole, ma anche ciclica. Ho avuto l'impressione che l'aspetto naturale sia visto e concepito e compreso soprattutto nel suo aspetto più "istintivo": qualcosa di fievole, selvaggio e amorevole allo stesso tempo. Un luogo che non va incolpato per il bene o il male che fa, ma che va accettato per quello che è.
Un insegnamento, questo, che può essere impartito solo dalla saggezza e dall'esperienza; ed ecco che la figura del nonno diventa importantissima. Legata a essa ho colto diverse metafore, soprattutto quando dici:

Un lungo viaggio di cui non scorgo il termine, sebbene ne conosca, nella memoria, la sua destinazione ultima -> Un viaggio che copre una vita intera e la cui destinazione si raggiunge soltanto una volta e alla fine. Il nonno, forse, l'ha già raggiunta, ed è per questo che la sua ultima destinazione lui può soltanto ripercorrerla nella mente, perché forse ha già perso tante persone amate. Questo mi ha trasmetto molto malinconia, struggimento. Così come il fatto che lui, mentre lo percorre, vuole sempre sfiorare le spighe mi fa capire come sia un personaggio che ha saputo cogliere ciò che la vita aveva da offrire, ha vissuto, ha apprezzato, ha goduto, con uno sguardo pieno, consapevole, desideroso di riempirsi, di espandersi.

La parte che ho più preferito, comunque, è stata l'ultima frase, manco a dirlo:

- nel miglio che con mano percorro. -> Mi piace perché quel "miglio" non si capisce se sia quello della strada o quello della spiga. Le due definizioni si uniscono, si mischiano, si confondono e così facendo potenziano questa bellissima immagine. Qui mi hai saputo dare i brividi.

Forse c'è ancora qualcosa da dire - sicuramente - ma voglio fermarmi qui perché a volte è davvero difficile esprimere a parole quello che una storia trasmette. Questa non è soltanto scritta bene, ha qualcosa da dare. Ha un potere che vuole colpire, e con me ci è riuscita molto bene. Aggiungo intanto questa raccolta tra le seguite spero di poterla continuare con calma. Se lo farò, lascerò un segno del mio passaggio, come sempre faccio.
Intanto ti faccio i miei complimenti.
A presto!

Recensore Veterano
15/06/20, ore 10:54
Cap. 1:

Ciao!
Penso che la Drabble sia la tipologia di testo più difficile da scrivere perché, in un numero davvero limitato di parole, lo scrittore deve essere capace di scrivere una storia nel suo insieme compiuta, che sia capace di lanciare un messaggio chiaro al lettore. Proprio per questo motivo, penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro con questo primo capitolo, soprattutto se si tratta della prima Drabble che tu abbia scritto.
Quella che ci presenti è un immagine molto chiara del viandante che si trova in questo campo che si estende per oltre un miglio. Quello è per lui è un luogo molto familiare, visto che lo ha percorso infinite volte in passato insieme a suo nonno.
Se chiudo gli occhi, riesco proprio a immaginarmi questo campo di spighe, illuminate dal sole che tramonta e leggermente piegate dal vento che soffia. Mi piace quest’immagine del vento che avvolge e culla i chicchi tra sé e sé perché mi dà una maggiore idea di familiarità e di attaccamento che il viandante ha con questo campo.
Come da bambino, quando vi camminava nel mezzo, accarezzava con le dita le spighe dorate, compie quello stesso gesto mentre inizia il suo viaggio, mentre percorre quel miglio.
Il viaggio che lo aspetta sarà lungo, tanto che non riesce a scorgerne la fine, anche se conosce perfettamente quella che sarà la sua destinazione.
È una Drabble scritta molto bene, senza errori grammaticali o anche semplici sviste di battitura. Si vede che hai scelto con cura le parole da utilizzare e le hai inserite con cura all’interno della frase.
Devo ammettere che il tema del viaggio come metafora della vita è un tema che mi ha sempre affascinata molto e mi piace davvero molto come tu abbia iniziato a svilupparlo.
Trovo molto interessante l’idea di creare questa raccolta, dove le Drabble avranno ognuna un proprio significato intrinseco, ma saranno comunque legate insieme dalla figura del viandante. Penso proprio che ne verrà fuori un’opera davvero molto bella, profonda e con molti spunti di riflessione su vari aspetti della vita.
Per questo, sono veramente curiosa di leggere le prossime Drabble che ci proporrai perché, se saranno al livello di questa prima, meriteranno tantissimo di essere lette.
Alla prossima,
Jodie

Recensore Master
15/06/20, ore 10:18
Cap. 1:

Bongi, eccomi!!

Aaaaw, per prima cosa ti faccio i complimenti per esserti voluta accostare al magico mondo delle drabble *^*! Ricordo che quando ne scrissi una per la prima volta ero agitatissima, avevo il terrore di sfociare oltre il limite consentito e di non riuscire a esprimere quello che avevo in mente. Ora invece le amo e amo ancora di più trovarne di ben scritte.
Per prima cosa adoro il titolo della raccolta, oltre a questa idea di creare un filo conduttore tra le varie drabble che ci permetta, al pari del viandante, di fare anche noi un viaggio all'interno dell'esistenza.
Il titolo della prima drabble è veramente insolito: miglio. Ho imparato il significato di questa parola quando ho visto per la prima volta il Miglio Verde, ma per fortuna qui il significato è molto meno straziante xD.
L'immagine iniziale mi ha fatto salire le lacrime agli occhi, nella misura in cui rievoca un'infanzia perduta e il ricordo di una figura importante che forse ora non è più lì. Ma la memoria sì, quella è rimasta, assieme alla magia che ha sempre permeato quel luogo, e che ora appare più concreta che mai (e infatti il Viandante, ci dici, riesce a percepirla con chiarezza.) E' invisibile, ma è in ogni cosa.
So che non c'entra probabilmente nulla, ma mi sto immaginando questa scena come quella del Gladatorie, quando Massimo accarezza le spighe di grano <3
C'è aria di addio: questo è solo il punto di partenza del viaggio, eppure la sua importanza nel cuore del protagonista è più che palpabile, e sei riuscita a trasmettermi un grandissimo struggimento all'idea di lasciare questo luogo <3

Bravissima, come sempre!
ti mando un abbraccio e rinnovo gli auguri per questo progetto <3

Benni

Recensore Veterano
13/06/20, ore 09:46
Cap. 1:

Ciao :)
Devo dire che era mia intenzione passare a recensire qualche racconto più lungo, ma ho aperto questa serie per curiosità e ne sono rimasta affascinata.

La tua capacità di dosare le parole, scelte con cura e ben limate per ben inserirsi nella frase che costruisci quasi come un'architettura, in questo tipo di narrazione assume un potere ancora più grande.
Non ho mai scritto drabble, ma immagino che la difficoltà maggiore stia nella scelta del termine esatto. Quando hai poche parole/caratteri a disposizione, non puoi permetterti di inserire un termine che non sia esattamente quello che vuoi dire e mi sembra che tu sia stata molto brava a scegliere le parole giuste.
(Scusa se questa riflessione suona un po' confusa, nella mia testa aveva senso, giuro ahah. In poche parole, la tua capacità di scelta delle parole che avevo notato nelle storie più lunghe, qui risulta potenziata per il grandissimo valore che assume la singola parola).

Leggendo questa drabble, l'immagine che avevo intesta era tutta dorata, a partire dalle piante fino alla luce calda del sole. È una visione molto pacifica e piacevole, che hai saputo evocare perfettamente. Nel testo ho percepito una certa malinconia (soprattutto in quel riferimento al nonno), ma anche una certa voglia di guardare avanti, di proseguire il viaggio insieme a quella magia che sembra rimanere al fianco di chi narra.

Mi piace molto anche l'idea di creare una raccolta legata da un filo comune (che mi pare essere molto interessante), ma soprattutto ho trovato geniale l'uso dell'ambivalenza di queste parole italiane. Alla fine si ritorna al discorso della tua capacità di scelta dei termini, in questo caso una scelta arguta e decisamente interessante.
Sono davvero curiosa di vedere come questa serie si evolverà e sono convinta che saprai usare tutta la tua capacità evocativa per condurci in un viaggio emozionante e coinvolgente.

Sono molto contenta che tu abbia deciso di scrivere questa serie e non vedo l'ora di leggere di più :)

Alla prossima,

M.
(Recensione modificata il 13/06/2020 - 09:49 am)

Recensore Master
11/06/20, ore 19:45
Cap. 3:

Buona sera.
Decisamente poetico questo testo, davvero, soprattutto l'ultima frase, che è proprio fantastica.
E' molto suggestivo questo tuo progetto, poche frasi ma studiate, una sorta di viaggio tramite immagini trasmesse da un testo davvero rilassante da leggere.

Recensore Master
11/06/20, ore 14:44
Cap. 1:

Ma ciao!
Arrivo con rapidità perché ho visto che eri l'ultima alla catena, mi hai incuriosita con questa breve drabble e ho deciso di passare subito, tanto avevo il pc sottomano. 
Il genere introspettivo, già lo sai, mi piace un sacco, quindi anche partendo da questo presupposto immaginavo che la drabble non mi avrebbe delusa. E poi mi piacciono molto i racconti così piccoli, ogni tanto mi diletto anche io nella stesura, e so quanto siano complicati perché è vero che sono testi molto brevi, ma in realtà bisogna fare in modo che ogni frase sia al suo posto, con un numero limitatissimo di parole devi creare una storia ed è più difficile di quanto possa sembrare. In questo caso è una raccolta di drabble, e finita la prima mi piacerebbe già averne una seconda da leggere, ma attenderò!
Intanto, posso commentare questa, che - come penso si sia capito - mi è piaciuta parecchio. Il tema della raccolta è interessante, soprattutto applicato alle drabble: un viaggio nell'esistenza. 
Il protagonista senza nome, che conosciamo come il viandante, sfiora le spighe di grano con le dita, e questo mi ha fatto percepire una sorta di amore verso la natura, l'ambiente. C'è dolcezza nel modo in cui sfiora le spighe e c'è dolcezza nel fatto che condivide questi momenti con il nonno. L'immagine che crei parlando del sole e del vento, cullando i chicchi, è bellissima; e in generale il momento, sospeso in poche parole, mi è quasi apparso un istante onirico, quasi come se fossimo persi tutti in un sogno, sia i personaggi che il lettore. 
Il viandante è davanti a un viaggio che sembra non avere fine, eppure ne conosce la destinazione - pur non coinvolgendo il lettore, pur non dicendoci dov'è che sta andando. Però c'è magia intorno a lui, e questa è una certezza. E questa drabble dice tantissimo e al tempo stesso non dice niente, forse sta proprio qui la magia, nel lasciare soffusi i significati che potrebbero essere tanti e al tempo stesso nessuno. 
Ci ho letto un sacco di significati, ma penso che quello corretto sia che prima il protagonista percorreva quel viaggio con a fianco suo nonno, adesso, all'inizio di un nuovo e lungo viaggio, si ritrova a percorrerlo da solo.
C'è dolcezza e malinconia, in questo piccolo testo, e con poche parole mi hai trasmesso le giuste emozioni.
Complimenti anche per questa drabble. Non ci sono dubbi, l'introspettivo è decisamente il tuo genere.
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
11/06/20, ore 13:25
Cap. 1:

Ciao!
 
Innanzitutto, non avendo mai letto prima nulla di tuo, mi permetto di dirti che è stato proprio un piacere prendere un po’ di “coraggio” e avventurarmi nel mondo delle originali e farlo proprio con una tua storia: generalmente leggo solo nei due fandom in croce che conosco, ma sei stata davvero una bella scoperta!
 
I complimenti da farti sono doppi: non solo hai racchiuso un mondo in queste cento parole, ma era addirittura la tua prima prova con delle drabble. È un tratto che apprezzo davvero moltissimo, quello di saper essere essenziali ma riuscire allo stesso tempo a dipingere con delicatezza e in modo potente delle immagini, e sinceramente lo invidio anche un pochino, perché non credo sarò mai in grado di fare lo stesso. Ma tu, sul serio, sei stata bravissima in questa prima prova con l’essenzialità (sì, non riesco a definirla brevità, cento parole sono davvero pochissime).
Qui sei riuscita a racchiudere in una piccola perla il passato del tuo viandante – quando percorreva con il nonno il campo prima del raccolto – dando una sola scena che però mi ha trasmesso molto di più: non l’ha percorso solo, il campo, lo ha fatto con una persona a cui si capisce fosse molto legato, e si percepisce tutto il senso di familiarità di quest’abitudine ripetuta nel tempo che ha scandito il prima. Ora che il protagonista ripercorre quello stesso campo, all’inizio di un lungo viaggio, il viaggio della sua esistenza, e lo fa solo, il ripetere il gesto di accarezzare le spighe e l’attraversare questi stessi campi sembra accompagnarlo e rendergli più lieve la partenza.
Ho davvero trovato particolarmente calzante, per espandere il tuo testo e le suggestioni che provoca oltre gli stretti confini delle parole, l’uso della parola miglio con i due significati: credo sia stata davvero un’ottima idea per queste drabble, perché ti consente davvero di creare due piani paralleli che si intrecciano e lungo i quali sviluppare la narrazione. Insomma, trovo che tu abbia saputo “raggirare” con maestria il limite delle parole!
 
È stato davvero un piacere leggerti: sono mesi un po’ impegnativi, questi, ma spero davvero di riuscire a tornare su qualcosa di tuo!
 
Alla prossima,
Maqry
 

Recensore Veterano
11/06/20, ore 12:44
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio a catena.
Per essere la tua prima drabble è scritta molto bene, ed anche molto leggera da leggere. Alla prossima

Recensore Master
09/06/20, ore 06:20
Cap. 1:

Buongiorno.
Carino come testo, sereno, mi è piaciuto.
L'atmosfera di campagna poi l'ho gradita ancor più ^^

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