Recensioni per
Cicatrici nell'anima
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/03/21, ore 22:13

Tesoro, buonsalve ♥

eccomi a continuare la tua bellissima storia originale: ero rimasta un po' con il fiato sospeso nel capitolo precedente, ed è un sollievo constatare che almeno Lucas e Sophie ce l'abbiano fatta: temevo davvero che uno di loro non sopravvivesse, e invece, aaaaw. Certo la riabilitazione, il recupero, e anche il sapersi perdonare saranno percorsi molto lunghi, ma finché c'è vita tutto è possibile.
Ma partiamo dall'inizio e da colui che è il vero protagonista del capitolo, ossia il piccolo Danny. Forse piccolo non è l'aggettivo giusto, considerato che è quasi più maturo lui a tredici anni, di tante persone quasi mie coetanee di mia conoscenza.
Danny nel carattere mi ha ricordato tremendamente me stessa, in più punti, e questo mi ha reso molto più facile affezionarmi subito a lui. Anche io in una situazione del genere, sebbene mi auguri di non viverla mai, reagirei esattamente allo stesso modo un po' da "riccio", pur senza risultare sgarbata, ovviamente. Anche io odio le frasi di circostanza, faccio fatica a tollerare i silenzi quando sono con qualcuno, a parte rare eccezioni, e, in particolar modo, faccio una gran fatica a dire ai miei familiari che li amo. Anche se sono incoscienti come è capitato con Lucas. Danny è pieno di limiti, di piccoli difetti, come ognuno di noi, ma la cosa bella, straordinaria nella sua semplicità, è vedere come riesca a metterli tutti da parte per cercare di rimanere vicino a suo fratello. Per prima cosa acconsente a rimanere solo con lui, di modo che i genitori possano staccare un attimo e andare a parlare con il medico. Poi, sapendo che al fratello occorrono stimoli e incoraggiamenti esterni, accantona paure e orgoglio, per, perdonami la melensaggine, aprirgli il suo cuore. Attraverso le sue parole e i suoi pensieri scopriamo quanto in realtà sia profondo il legame che lega i due fratelli, di come Lucas sia il faro, il punto di riferimento del fratellino minore, di come lo incoraggi a essere sempre al suo meglio. E be', bisogna proprio dire che Danny ha fatto tesoro di ogni insegnamento, perché la maniera in cui sprona il fratello a riaprire gli occhi mette veramente i brividi (in senso buono.)
Ti dirò: mi sono venute le lacrime agli occhi, proprio per il fatto che mi viene davvero facile riconoscermi in tanti lati di Danny, e pensare poi al mio rapporto con le mie sorelle e a come reagirei se capitasse a noi.
Passando a un momento più soft, aaaw, che cute la conversazione vera e propria fra loro due ♥
Urca, Luke è bello tosto per riuscire a parlare così tanto dopo essere stato intubato, ugh, be' direi che è un ottimo segno. Che gran tenerezza mi ha fatto vederlo allo stesso tempo tanto felice perché Sophie sta "bene" e allo stesso tempo "in colpa" perché invece Ollie e Maddie non ce l'hanno fatta. E' tutto così umano e realistico ♥
Potrà sembrare un luogo comune ma i suoi amici non vorrebbero comunque vederlo addolorato, anzi sono sicura che lo spronerebbero a vivere anche per loro senza dare più nulla per scontato e sono certa che sarà quello che Lucas farà.

Insomma, cara, davvero un capitolo molto toccante, realistico, che mi ha coinvolta profondamente. Come sempre scrivi benissimo e ho trovato assolutamente giusta anche la lunghezza, né troppo breve né troppo lunga. Per ora credo sia il mio capitolo preferito ♥

Alla prossima, ti abbraccio!

Bennina

Recensore Master
23/03/21, ore 13:03

Ciao, cara!
Non sai quanto mi dispiaccia averci messo così tanto tempo per riuscire finalmente a tornare da questa storia, ma insomma, finalmente ci sono.
Perché, lo sai, per me tornare dai tuoi personaggi originali è sempre qualcosa di bellissimo, perché hai saputo davvero costruire un universo narrativo e coerente in modo straordinario. Come sai, ti ho conosciuta leggendo la tua long su Harry Potter, quindi sapevo che sei molto brava a gestire un gran numero di personaggi (spesso anche originali) muovendoli su un arco narrativo piuttosto ampio, ma farlo con vicende e personaggi del tutto svincolati da un canon non è semplice. Soprattutto quando, come in questo caso, hai deciso di presentare i personaggi non in maniera organica in un’unica storia, ma poco alla volta, aggiungendo raccolte e racconti separati che, però, presi nel loro insieme sono capaci di andare a costruire un mondo molto solido, dando forma a personaggi perfettamente riconoscibili non solo a distanza di tempo per il lettore, ma anche quando vengono presentati in momenti così diversi della propria vita. Insomma, è bellissimo, e questa raccolta in particolare mi sta piacendo tanto. Perché qui, di nuovo, torni su un tema difficilissimo e doloroso, che tu sai affrontare con la tua consueta sensibilità e il tuo rispetto. Ed è bello come lo fai pian piano, quasi dissezionando il momento ed esaminandolo da tutte le angolazioni possibili, dando voce a ogni personaggio coinvolto. Ecco, questo è davvero interessante, perché non solo descrivi un evento da un punto di vista diverso, o mostrando una reazione differente, ma riesci proprio a far vedere quanto qualcosa possa avere un impatto e delle conseguenze diverse sulla vita di ognuno, a seconda di quale sia il grado di coinvolgimento e di come le cose funzionino, di quali siano le relazioni coinvolte e anche e soprattutto dell’età del personaggio in questione, perché ogni età ha un grado di comprensione della realtà diversa, e questo tu lo mostri benissimo dando voce ai pensieri di Danny.
Perché, io non lo so se te l’ho mai detto oppure no, ma tra tutti questi personaggi, che pure amo tutti, Danny è forse il mio preferito. Non lo so, mi fa sempre tanta tenerezza, e sapere quale sarà la lunga e difficile strada che dovrà percorrere (e che riuscirà a percorrere) mi stringe sempre il cuore. Insomma, ritrovarlo qui è stato straziante: perché se chiunque, davanti a un caro che lotta tra la vita e la morte deve fare i conti con questo straziante senso di impotenza, vedere un ragazzino come lui in queste condizioni è terribile. Perché Danny è grande abbastanza da capire che cosa c’è in ballo, ma resta pur sempre un ragazzino, con paure e affetti da ragazzino, e non può fare nulla. Insomma, il suo discorso è davvero bellissimo e toccante, perché secondo me si muove in maniera sublime su questo filo sottile che sta tra giovinezza quasi immatura di un ragazzino che parla al fratello a cuore aperto e nell’unica maniera che conosce, e quell’abisso di dolore che esiste quando qualcuno di molto giovane è costretto a crescere molto in fretta confrontandosi con delle situazioni difficili e dolorose.
Ed è bello, bellissimo questo rapporto fraterno: sono belle le loro dichiarazioni d’affetto, che si mescolano sempre a un punzecchiarsi che forse serve solo per stemperare la tensione e nascondere quanto certe parole siano vere e sincere.
Come al solito, hai uno stile interessantissimo, che riesce a rappresentare perfettamente tutto il panorama di sentimenti complessi e spesso anche contradditori che certe situazioni suscitano, e lo fai con una delicatezza che sa mitigare molto bene il dolore di questa situazione, pur senza mai sminuirlo.
Insomma, leggerti è sempre un piacere immenso, e spero di riuscire a recuperare prestissimo quello che ho lasciato indietro!
A presto!

Recensore Master
22/03/21, ore 15:38

Franci, carissima! Eccomi qui **, sperando di aver azzeccato la long originale che mi avevi consigliato xD.
Non mi sembrava carino recensire solo il prologo, quindi ho pensato di fare un commento cumulativo di quello e del primo capitolo, che sono comunque molto legati.
E' un piacere fare la conoscenza di questi tuoi OC: da questi due soli capitoli si capisce già moltissimo, a mio avviso, quanto li ami, ed è una cosa stupenda, rende la lettura ancora più bella percepire la cura e l'amore che un autore mette nel curare le caratterizzazioni e il background dei suoi personaggi. Consente a chi legge di amarli allo stesso modo, quindi, per prima cosa, complimenti: in relativamente poco spazio mi hai già incuriosita tantissimo e fatta affezionare a tutti loro. Inoltre il tuo stile è sempre tanto delicato e pulito, ti consente di approcciarti all'angst e di farlo tuo con delicatezza, senza mai diventare morbosa e pesante. Non so bene come spiegarmi, ma è come se la tua luce e la tua dolcezza trasparissero e un po' attenuassero il dolore che racconti, senza comunque cancellarlo (non so se si sia capito quello che voglio dire, spero di sì ^^".)

Fra i due capitoli, sicuramente il prologo è quella di maggiore impatto: un vero e proprio pugno nello stomaco. Ah, in bocca al lupo per il contest di Bessie, tra l'altro :D. Per quanto mi riguarda, ha fatto il suo lavoro, ossia mi ha incuriosita e mi ha messo voglia di proseguire nel racconto.
Lo spaesamento e il dolore iniziale di Lucas sono assolutamente vividi, al punto che mi stavo sentendo male per lui e ho quasi urlato quando si è reso conto che l'amico accanto a lui era morto çç. Io credo sarei svenuta o avrei vomitato...
Ciò che gli permette di non crollare, però, è l'amore e la preoccupazione per Sophie, la ragazza meravigliosa che ha finalmente avuto la fortuna di baciare, al ballo della scuola. Che crudele, assurda, ironia, che questo incidente sia avvenuto proprio ora, quando sono al culmine della felicità e con tanti sogni e la vita tutta davanti. Anche il punto di vista di lei è agghiacciante çç, stesso discorso: io sarei andata nel panico e sarei svenuta, specialmente dopo aver visto la mia migliore amica sul sedile di fianco, morta.
I pensieri finali di Lucas non li considero affatto egoisti, ma umani e condivisibili al cento per cento.

Nel capitolo successivo troviamo due altri personaggi principali, molto importanti, mi pare di capire :)
La cosa che mi è piaciuta di più è l'alternanza fra passato e presente (io adoro i flashback!) che permette di capire come sia nata questa amicizia molto speciale fra Riley e Mike. Devo dire che ho adorato il loro incipit **, lei, sradicata dalla sua vecchia vita, arrabbiata coi genitori che l'hanno portata via dagli amici (per fortuna non ho mai subito il trauma di un trasloco in età scolastica çç) e lui che vorrebbe un nuovo amico con cui giocare a basket. Tsk, anche le ragazze possono giocare :P come poi scoprirà.
Riley fra i due è quella che ho apprezzato di più: ho letteralmente amato il suo modo di stare vicina a Mike in questo momento difficilissimo. Non lo compatisce, né gli ripete come va di moda oggi, che andrà tutto bene, ma gli promette che affronteranno tutto insieme come hanno sempre fatto. Combatte il suo dolore in modo concreto, con la sua presenza, e trovo sia la cosa più giusta possibile.
Davvero, mi è piaciuto tantissimo.

Stilisticamente nulla da dire, sei sempre una favola, e ottima anche l'impaginazione <3

Complimenti, tesoro, ti abbraccio e a presto!

Bennina

Recensore Master
12/03/21, ore 11:37

Inzaghina, finalmente eccomi a leggere anche questo capitolo *______*
Sto rimanendo un po' indietro con tutto ultimamente, ma non mi sono affatto dimenticata di questa storia, anzi!
Aaaaaaah ma che capitolo meraviglioso ho appena letto???? *-*
Sono una di quelle lettrici a cui piace inesorabilmente il dramma, che tradotto sarebbe: a cui piace inesorabilmente soffrire. Leggere questo capitolo, soprattutto la prima parte, mi ha fatto un male che nemmeno ti immagini: sei riuscita perfettamente a passare la criticità e l'angst del momento e, anche se so già come andrà a finire e quale sorte toccherà a Luke e Sophie, ho comunque sentito quel senso di oppressione che ha provato Mike mentre aspettava di ricevere notizie, all'interno dell'ospedale. Sapere che qualcuno che ami è sospeso tra la vita e la morte, attendere e non poter fare nulla per cambiare la situazione è una delle cose peggiori che possano capitare, una sensazione di impotenza tremenda... e ho apprezzato tantissimo la scena in cui il ragazzo ha deciso di lasciare l'ospedale, bisognoso di allontanarsi per un attimo da quella pesantissima situazione. L'ho apprezzato perché l'ho trovato profondamente umano: ci si aspetta che una persona "forte" rimanga lì in attesa fino all'ultimo istante, anche se gli fa male, perché forse nei film ci hanno insegnato così e ci hanno detto che andarsene è da codardi; nella realtà però le cose non vanno sempre così, non tutti riescono ad affrontare un contesto del genere con la stessa integrità. Magari qualcuno potrebbe dire che Mike sia "fuggito" e abbia lasciato Luke e Sophie "da soli" a combattere tra la vita e la morte, invece io l'ho trovato profondamente umano e credibile. Non nego che, in un momento del genere, anche io avrei fatto lo stesso.
E che tenera è stata Riley a seguirlo *______* perché in fondo a Mike stare da solo in queste condizioni non avrebbe fatto bene, tutti hanno bisogno di una figura di conforto durante un lutto o un momento di incertezza.
E c'è un'altra sensazione che hai lasciato trasparire in maniera nitida e diretta: lo spaesamento dei due ragazzi, talmente sotto shock che non riescono nemmeno a piangere i loro amici che non ce l'hanno fatta, non riescono nemmeno a realizzare tutto ciò che sta accadendo, gli sembra di essere stati catapultati in un incubo. La sensazione di perdita è qualcosa di indescrivibile, che nemmeno chi l'ha provato riesce a raccontare davvero, invece tu sei stata abilissima a gestirlo e trasmettere l'atmosfera, quindi ti faccio davvero tantissimi complimenti!
E aaaawwwww ma quanto tenero il flashback *_______* se c'è una cosa che amo almeno quanto il dramma sono proprio le kidfic, e la scena in cui Mike e Riley si sono conosciuti mi ha riempito il cuore di dolcezza e fluff! Perché sì, Mike all'inizio era contrariato (mi ha fatto morire quando ha detto che avrebbe preferito un maschio AHAHAHAH tipiche frasi da bambini, ottima caratterizzazione!), ma alla fine si è fatto piacere la nuova vicina talmente tanto che sono ancora amici dopo tutti questi anni! Mamma mia, adoro tutto ciò, quanti feels!
Hai un modo davvero speciale di parlare dei legami, per questo apprezzo sempre tantissimo i tuoi scritti! Complimenti davvero, questa long si sta rivelando un piccolo grande capolavoro, stai riuscendo a passare davvero tantissimo e a emozionarmi nel profondo *-*
Passerò al più presto a leggere anche il prossimo capitolo, ora sono troppo curiosa! ♥

Recensore Master
06/03/21, ore 14:52

Ottavo classificato
inzaghina.EFP/inzaghina

Cicatrici nell’anima
 
 
Tot: 48/50
 
 
Impaginazione: 1/1
L’impaginazione è corretta. Il font è molto gradevole, la grandezza è al limite ma comunque adeguata. Il continuo allineamento diverso dei paragrafi genera un po’ di confusione ma, comunque, niente di irreparabile. Nel complesso, un lavoro adeguato.
 
Grammatica e stile: 14.5/15 (divisi in 10/10 e 4.5/5)
La Grammatica è, come sempre, corretta. Non ho trovato imprecisioni, ma solamente un passaggio in cui grammaticalmente avrei preferito una scelta diversa a livello di suono, ma che non  ho chiaramente conteggiato al fine di stabilire il voto. Te la segnalo qui di seguito:
nonostante ricorda che (…) fosse → il testo è scritto al presente, quindi la tua scelta non è grammaticalmente scorretta, ma sinceramente suona molto forzato e avrei preferito l’uso del congiuntivo. Non è un errore, perciò non lo conteggio ai fini del voto, ma te lo segnalo comunque per una questione di correttezza.
Il resto del testo è molto curato e non sono presenti errori di sorta, l’ho trovato sicuramente molto scorrevole e semplice da leggere, ne è trasparita una grande cura (che, comunque, metti in ogni storia) che, come penso tu sappia, apprezzo sempre molto.
Stilisticamente, ho apprezzato molto la concitazione contenuta nel primo paragrafo, che reputo una scelta estremamente funzionale per ciò che concerne l’introspezione e, secondo me, è un esperimento stilistico pienamente e totalmente riuscito. Un discorso analogo, ovviamente, si potrebbe fare per il paragrafo finale: una chiusura ad anello assolutamente perfetta, mi è piaciuta moltissimo.
L’unico punto dolente della storia, se proprio devo trovarne uno, è secondo me il sacrificio di introspezione che hai fatto per favorire le parti dialogiche. È una storia che sembra dare per scontato che il lettore conosca i protagonisti, facenti parti di una serie precedente, ma nel mio caso non era così e mi sono trovata un po’ in difficoltà. Ma, di questo, ne parleremo meglio dopo.
 
Titolo: 4/4
Trovo che tu abbia un discreto occhio per i titoli, in quanto quelli che scegli dei titoli (scusa la ripetizione) che mi piacciono sempre moltissimo e per questo ti faccio molti complimenti. Questo, in particolare, gode di una spiccata poeticità – ma, quello che più mi fa impazzire è il forte rimando nel testo. Perché i protagonisti sono feriti e lo sono fisicamente, ma anche nell’anima e so che ti sto ribadendo l’ovvio, ma a me questa cosa è piaciuta veramente tantissimo.
Un titolo stupendo, complimenti.
 
Trama: 5/5
La trama mi incuriosisce parecchio, l’ho apprezzata molto nel suo non avere colpi di scena, ma nell’essere tutta un colpo di scena. Il punto focale della trama, l’incidente, è molto interessante e ben sviluppato e riesci a proiettare il lettore nel bel mezzo dell’azione, lì a soffrire con i personaggi. Mi è molto piaciuta l’alternanza passato-presente, che si dispiega con l’incedere della storia con naturalezza e senza mai eccedere, rischiando di confondere il lettore.
Molto bene!
 
Originalità: 5/5
La storia ha un’originalità tutta sua, che non è tanto nella tematica, quanto più nella tua scrittura in sé e in come organizzi la narrazione. Leggendo l’introduzione – perché sono una di quei giudici pignoli che legge prima le introduzioni, sì – m’immaginavo tutto, meno che una storia bella come questa, e devo dire che mi hai sorpresa veramente in positivo.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Io trovo che, sia nelle fanfiction sia nei racconti originali, tu veramente eccella in questo parametro. È la cosa che ti riesce meglio e in maniera più naturale e io sono sempre veramente felicissima di poterti leggere a praticamente ogni mio contest. Detto questo, passiamo al sodo, che i miei sproloqui non interessano a nessuno. Trovo che tu abbia fatto una scelta molto azzeccata, nel propormi questa storia perché, oltre a essere uno dei tuoi lavori più belli che io abbia mai letto, secondo me i personaggi sono caratterizzati in una maniera che è ineccepibile. I personaggi mi sono piaciuti tutti, anche se trovo che vi sia una certa predominanza di Lucas, che considero il protagonista morale di questo prologo. I suoi pensieri dominano la narrazione in maniera molto piacevole, sono i suoi ricordi e le sue interazioni con gli altri personaggi – che tratti come personaggi di supporto ma che, per la natura dell’impostazione del tuo prologo, mi va benissimo – a far da padroni nella narrazione. Se devo trovare una pecca, che peraltro sono già riuscita a spoilerare come in ogni mia valutazione che si rispetti, avrei preferito un focus più mirato sui suoi pensieri a spezzare le parti dialogiche, che si susseguono in un botta e risposta senza soffermarsi sulle sensazione dei personaggi parlanti. Nel complesso, trovo comunque che la tua proposta di prologo sia stata molto azzeccata, e mi è piaciuto molto il tuo Lucas.
 
Gradimento personale: 9.5/10
Molto, ma molto bella! Questa storia mi è piaciuta un sacco e, devo dire, sono molto felice di averla letta. Partirei quindi con il solito punto dolente di queste valutazioni, cioè l’ormai trita e ritrita domanda: continuerei a leggere questa storia, dopo il prologo? In questo caso, la risposta è sì, sicuramente sì. Hai catturato la mia attenzione e l’hai tenuta stretta per tutto il prologo, hai fatto un lavoro quasi totalmente ineccepibile (purtroppo, come ben sai, la preponderanza di parti dialogiche non mi ha convinta del tutto) e io sono veramente entusiasta di aver letto questa storia. Mi è piaciuta molto nel suo svolgimento e, in particolar modo, nella conclusione così aperta che getta l’amo ai capitoli successivi che, a questo punto, spero di poter sbirciare molto presto.
Hai fatto un lavoro eccellente, cara, ti faccio i miei più vivi complimenti.

Recensore Master
10/02/21, ore 17:18

ciiaooo carissima,
riprendo questa storia molto voletieri.
Benedetta la tua ispirazione sì, hai tirato fuori un capitolo stupendo e molto emozionale.

trovo a che la prte sui flashback dei bambini sia ottimamente bilanciata col resto.

Il padre di Lucas pompiere, costretto a intervenire sulla scena di quell'incidente... è qualcosa che spezza il cuore, meno male non sei stata così crudele da far fare quel lavoro al padre di Oliver... poverini lui e Maddy e Mike che riflette su quanto successo è stupendo, il momento in cui Riley gli dà quella pessima notizia, tutta affannata... lui che cerca la testa della sorella nella folla, allarmandosi perché non la vede... hai descritto ogni cosa a meraviglia.

Io però Mike e Riley li shippo .. su su su facci un pensierino, magari fai imbroccare loro la strada giusta. ;)

complimenti, questa storia ha tutte le carte in regola per finire in una libreria <3

Recensore Master
06/02/21, ore 15:13

Allora, questo è stato per ora il capitolo più difficile da leggere – almeno per me. La storia inizia a prendere corpo, o forse sono soltanto le riflessioni del piccolo Danny che si sono contese tutto lo spazio del capitolo, cercando di metabolizzare quanto accaduto al fratello maggiore, nel modo migliore che può fare un ragazzino di 13 anni.
In ogni caso tra momenti ospedalieri che io non amo particolarmente leggere e songfic che di solito salto alla grande, questa volta posso dire di aver fatto l’en plein e non era nemmeno programmato! XD
In realtà per le songfic non mi piacciono perché molto spesso gli autori tendono a dare più spazio alla canzone, invece che alla storia vera e propria, cosa che secondo me fa perdere di importanza al fatto che si stia scrivendo una fic. Tu invece sei riuscita a utilizzare bene le strofe, a dar spazio sì ad esse, ma in modo che facessero da sfondo alla storia e non il contrario, cosa che ho davvero apprezzato.
E ci sono tante riflessioni profonde in questo capitolo, è in effetti un susseguirsi di pensieri in cui Daniel riflette sul proprio dolore, sul fatto che sia personale, che sia suo soltanto e che per questo non voglia mostrarlo a nessun altro – anche perché secondo lui non servirebbe a nulla. Alla fine, che sia vero o meno, ognuno affronta il dolore a proprio modo e con i propri tempi.
È molto carino il fatto che il ragazzo pensi che non vuole perdere quello che ha, la vita che avevano prima dell’incidente, le tante piccole cose che distinguevano la sua famiglia e suo fratello maggiore – cose che ora sembrano in bilico, perché Lucas è attaccato a un respiratore e anche non si è svegliato.
E ti dirò, la scena in cui si sveglia, se da una parte mi ha fatto battere il cuore perché ha risposto alle parole e al richiamo del fratellino disperato, dall’altra immaginarmi questo povero cristo che si risveglia con un tubo in bocca mi ha fatto accapponare la pelle. Sarà che mi fa venire alla mente flashback di guerra e ricordi orribili di un’esperienza che non ci tengo a ripetere, ma giuro che anche quando alla tv vedo gente intubata (e sveglia) ho l’ansia.
Ma allegri cazzi miei a parte (scusa la digressione XD), tornando alla storia – mi ha fatta sorridere che Lucas abbia sentito tutto il discorso del fratello e che glielo rinfacci nemmeno così poco spudoratamente una volta sveglio e “stubato”. È anche un momento in cui tirare un po’ il respiro, perché questo suo scherzare alleggerisce una tensione rimasta alta praticamente dall’inizio del capitolo, per quanto poi giustamente non si possa fare a meno di tirare in ballo i nomi dei due altri ragazzi morti e di Sophie, svegliata a sua volta – quasi fosse un segno del destino (wink wink!).
A conti fatti mi piace come stai portando avanti tutta la storia, guardare la stessa vicenda dai diversi punti di vista di tutti questi personaggi che girano intorno alla stessa tragedia, che si conoscono, si supportano e che – si spera – imparino anche a superarla insieme.
E il finale, in cui Daniel nonostante la sua giovane età abbia comunque la forza di dire al fratello maggiore che ce la faranno e passerà anche questo, l’ho trovato molto in linea con il personaggio – ma anche con il titolo se vogliamo. Così come la risposta di Lucas che sembra protendere per un futuro un po’ più felice ora che si è risvegliato.
Chissà. Vedremo immagino. Per adesso, come al solito, complimenti anche per questo capitolo e alla prossima! <3

Recensore Master
04/02/21, ore 20:15

Ciao Francy,
ero indecisa su cosa leggere del tuo profilo, ma ho scelto alla fine di concentrarmi su una storia originale principalmente perché ero incuriosita dalla possibilità di leggere qualcosa di nuovo – specialmente se nella sezione introspettivo. Il titolo poi l’ho trovato subito intrigante, quindi eccomi qui.
Il prologo nella sua brevità riesce secondo a catturare subito l’attenzione perché si apre in medias res – insieme a Lucas si palesa davanti agli occhi del lettore la scena di un incidente stradale – su una scena che è, appunto, molto traumatica e d’impatto. Il prologo va avanti a sufficienza per mostrarci a pieno la scena: non soltanto sappiamo che Lucas è vittima di un incidente, ma ci mostri anche (e, nota bene, mostri senza dirlo, ma facendolo vedere attraverso i dialoghi e lo svolgersi degli eventi) chi è con lui nell’auto e qual è il destino possibile degli altri. Lucas e Sophie stanno bene, ma Oliver e Maddy sembrano essere morti.
Non manca anche qualche informazione su cosa è successo prima; dai frammenti dei ricordi di Lucas sappiamo infatti che si trovavano tutti ad una festa, così come che tra lui e Sophie in quella festa c’è stato un ballo e un bacio. È un ricordo bello che quasi stona nell’inferno in cui sono catapultati e forse proprio per questo sembra alla mente del ragazzo lontano, quasi irreale. Tra l’altro ho avuto modo già di incontrare Lucas e Sophie nelle flash che avevi presentato a un mio contest, quindi è stata una sorpresa ritrovarli qui: ho “assistito” al loro matrimonio, quindi mi ha incuriosita vedere questa parte precedente del loro rapporto, come si sono avvicinati, insieme a questo trauma che hanno vissuto insieme.
Insomma, sei riuscita secondo me a centrare perfettamente la focalizzazione sul punto di trama, a dare una prima spolverata su chi sono i personaggi e quali sono i loro legami e ti sei anche fermata al punto giusto. Ci lasci infatti a quel discorso interrotto tra i due sopravvissuti: Sophie non risponde e Lucas, disperato, la chiama prima di soccombere anche lui. Sono vivi? Quali sono le loro reali condizioni? E gli altri due amici sono davvero morti come sembrano? Insomma, è un cliffhanger riuscito che chiude il capitolo in maniera proprio azzeccata, proprio perché di fatto non lo chiude – e un primo capitolo, secondo me, è sempre bene che resti il più aperto possibile.
Un complimento a parte lo merita lo stile, responsabile quanto la scelta di trama della buona riuscita del prologo. La scelta del tempo presente, il breve flashback del dialogo e la centralità dei dialoghi per mostrare la situazione attuale di Sophie e Lucas riesce a rendere la narrazione ancora più immediata, ritmata e “concitata”, facendo quasi avvertire la frenesia e lo smarrimento che Lucas sta provando dopo questo risveglio traumatico. Da fanatica della “forma” non ho potuto poi fare a meno di apprezzare tanto la costruzione quasi speculare del primo paragrafo e dell’ultimo che lasciano pieno spazio all’introspezione di Lucas, passando dalle prime impressioni sensoriali nel risvegliarsi agli ultimi pensieri prima di addormentarsi – apertura e chiusura, dunque. Ma la specularità è non solo di contenuti ma anche di forma, appunto: sono infatti due piramidi con allineamento centrale (l’ultima una piramide perfetta), dove le frasi sono poste in ordine di lunghezza. Il prologo si apre dunque con una piramide crescente dove le frasi si allungano man mano, mentre si chiude con una piramide decrescente dove le frasi diminuiscono invece fino a spegnersi. Quel “Caos” si oppone dunque nettamente alla consapevolezza finale: “Vuole vivere”.
Come puoi immaginare, dunque, come incipit mi ha catturato molto e trovo sia riuscito su tutti i fronti, sia di trama che di stile. Ho trovato tutte le scelte molto azzeccate.
Complimenti e spero a presto, un bacio!

Recensore Master
25/01/21, ore 21:44

Ciao, cara!
Approfitto dello scambio per tornare in tempi brevi (brevi per i miei lentissimi standard, ovviamente) su questa mini-long che mi sta intrigando tantissimo.
E forse non te l'ho detto recensendo il prologo, ma ora mi ritrovo ad affermarlo con molta più cognizione di causa: adoro l'idea che sta dietro a questa storia, e ti ammiro moltissimo per esserti buttata nella costruzione di qualcosa di corposo e strutturato partendo proprio da alcuni prompt così casuali. Insomma, non era affatto una sfida facile, ma ora che la storia ha cominciato un pochino a entrare nel vivo devo dire che apprezzo moltissimo questa scelta.
Questo capitolo mi ha spezzato il cuore: insomma, forse un pochino avrei dovuto aspettarmelo, visto il pugno allo stomaco che è stato il prologo e la situazione a dir poco tragica in cui ci hai lasciato, ma, insomma, mi ero lasciata distrarre dal prompt a inizio capitolo. E invece no. Hai saputo scrivere una kidfic (che, ormai credo tu lo sappia, io adoro alla follia) dolcissima, ma tutta questa dolcezza risalta ancora di più per la situazione tragica e drammatica in cui ci troviamo.
Prima di arrivare al capitolo vero e proprio, però, lasciami dire che ho particolarmente apprezzato il titolo che hai scelto: è molto evocativo e poetico, e in un certo senso va a preannunciare tutto il tono del capitolo, che sarà, come ormai è tua peculiarità, narrato con una delicatezza unica, ma saprà fare un male cane. Proprio come questi sogni, che infrangendosi non fanno rumore, ma piuttosto producono un fragore, che sì, forse in un certo senso è anche un termine più forte, ma ha in sé una pulizia maggiore, qualcosa di più limpido (non so se abbia senso quello che sto cercando di dirti, ti giuro che nella mia testa vorrebbe averlo). E al tempo stesso questo fragore fa male, perché ovviamente, oltre al dolore e al terrore che qui prova Mike, trovandosi a dover crescere in tutta fretta, richiama inevitabilmente anche il fragore prodotto dalle lamiere che hanno infranto per sempre i sogni e la vita di Maddie e Oliver. Insomma, un titolo perfetto per trasportarci in questo capitolo doloroso.
Ho molto apprezzato come hai saputo giocare con i piani temporali, riallacciandoti dapprima direttamente al prologo e mostrando il momento subito successivo all’incidente, ma da un punto di vista diverso. Sei stata secondo me molto brava a rendere tutta la concitazione e il terrore di chi invece si trova all’esterno, a guardare da fuori l’incidente, incapace di poter fare qualcosa e temendo per la sorte delle persone care. Tra l’altro, ho adorato l’uso che hai fatto del signor Evans: è un personaggio con una forza d’animo immensa, e mi ha commossa tantissimo la sua determinazione nel proseguire nelle operazioni di salvataggio (e tra l’altro mi ha ricordato un po’ il mio papà, che per anni è stato volontario della Croce Rossa, e ogni volta che era di turno mi chiedeva di fare la brava e stare attenta, perché il suo incubo peggiore era ritrovarsi a intervenire in un incidente in cui fossi coinvolta anche io).
Sono stata tanto contenta di poter leggere questo approfondimento sul rapporto tra Mike e Riley: credo tu abbia trovato anche il modo perfetto per inserirlo proprio in questo momento specifico della storia, rendendo Riley un vero e proprio pilastro per Mike in un momento difficile, insomma, rendendola proprio una vera amica. Non è facile stare accanto a qualcuno a cui vogliamo bene in un momento come questo, ma lei ci è riuscita, ed è stato tenerissimo ripercorrere la nascita della loro amicizia, con quell’inizio un po’ travagliato perché lei era una femmina e quindi non poteva giocare a basket fino ad arrivare a quell’insieme che, cosa te lo dico a fare, mi ha commossa non poco.
Insomma, credo che tu stia riuscendo davvero molto bene a trattare delle tematiche difficilissime: la cosa non mi stupisce, perché conosco ormai da tempo la tua sensibilità, ma per me è sempre un piacere tornare in compagnia di questi personaggi.
A presto!

Recensore Master
20/01/21, ore 18:08

Inzaghina carissima *-*
Da quando hai pubblicato questa storia la stavo tenendo d'occhio e ora finalmente ho avuto l'occasione di passare a leggere!!! Ho ancora diverse cose da recuperare su questa serie e non vedo l'ora di trovarne il tempo, perché sono sempre curiosissima per questi tuoi personaggi che ormai ho imparato a conoscere e amare *____________*
Wow. Che dire... è pure difficile trovare le parole adatte per commentare una scena del genere... perché ti spiazza. Non oso davvero immaginare cosa significhi vivere un incidente del genere, vedere letteralmente la morte in faccia, poi capire di averla scampata e vivere comunque l'incubo di veder morire le persone che ti stanno accanto, senza poter fare niente per cambiare le cose. Il fatto che Sophie abbia subito pensato di aiutare Maddy, pur essendo lei stessa in una situazione critica, mi ha veramente spezzato il cuore: forse questa è la partw peggiore. Insieme alla consapevolezza di essere vivi praticamente per miracolo, e che come è capitato ai loro amici sarebbe potuto accadere anche a loro.
Ma forse - sembrerà una cosa stupida, ma io ci credo fermamente a queste cose - il fatto che Sophie e Lucas ce l'abbiano fatta dipende dal fatto che sono riusciti ad aggrapparsi l'uno al pensiero dell'altra; la consapevolezza che l'altro era sopravvissuto ha dato loro quel briciolo di forza per lottare e mantenersi a galla, su quel confine così sottile. Perché, diciamoci la verità, anche se all'epoca la loro conoscenza era ancora in una fase iniziale, tra loro è sempre esistito una sorta di legame magico, una connessione che ha aiutato enttrambi a tirarsi su... e forse li ha aiutati anche in questo caso.
Mi piace molto la scelta di inserire quelle parti così frammentate all'inizio e alla fine e di spezzare il testo con quel flashback tratto dalla serata, che rende tutto ancora più credibile: non ho mai vissuto un evento del genere, ma immagino si provi una certa confusione e un grandissimo smarrimento, e che tornino in mente ricordi apparentemente scollegati dalla situazione. Davvero, mi piace molto come hai gestito questo prologo *-*
Complimenti Inzaghina, come al solito riesci a catturarmi con i tuoi personaggi e le loro vicende! Spero davvero di riuscire a passare presto anche dal nuovo capitolo :3
Alla prossima!!! ♥

Recensore Master
19/01/21, ore 11:36

Ciao, cara!
Mi rendo conto di essere in un ritardo mostruoso, ma insomma, mi ero segnata questa storia e non vedevo l’ora di riuscire a passare con un po’ di calma per darle le giuste attenzioni (nel frattempo tu sei diventata un treno e stai continuando a pubblicare un sacco di cose e io vorrei urlare, perché non riesco a star dietro a tutto, ma insomma, ormai lo sai, prima o poi in qualche modo riesco ad arrivare).
Io sono tanto, tanto contenta che tu stia continuando a scrivere di questi personaggi: non credo di aver letto tutto quello che hai scritto su di loro, ma mi ricordo bene le prime storie che hai dedicato a questo universo narrativo, a che bella sorpresa fosse stata trovarti anche in un contesto diverso da Harry Potter, e adoro come le loro vite e i loro intrecci siano emersi come in un mosaico: le loro storie emergono da tanti frammenti e dettagli diversi, si intrecciano e crescono in vari progetti, ma alla fine quello che si riesce a vedere è un affresco vivido, concreto e coerente, dove si può arrivare a conoscere questi personaggi da moltissime prospettive.

Questo prologo, poi, l’ho trovato veramente impattante: e non solo per la scena che rappresenta, che ovviamente è un momento durissimo ed estremamente drammatico che, a mio parere, tu sei riuscita a rendere al meglio, mostrandola al lettore senza “spiegazioni esterne”, ma lasciando parlare solamente i personaggi e seguendoli nella loro devastante presa di coscienza di ciò che li circonda. L’ho trovato un inizio molto impattante anche perché, nella sua brevità, riesce a costruire un quadro vividissimo, andando a collocare i personaggi in un contesto preciso e al tempo stesso spazzando via ogni certezza, mostrando quanto la situazione sia tragica. Insomma, io ho letto sapendo già come fossero andate le cose, ma credo che sia un prologo che funziona perfettamente anche per chi non dovesse ancora conoscere i personaggi.
Insomma, è davvero struggente accompagnare i pensieri di Lucas, che cerca di ricostruire la serata, che si sofferma sulla gioia nell’aver baciato Sophie e poi si va a scagliare in maniera dolorosissima sulla consapevolezza di che cosa gli sia successo.
Ho poi adorato l’espediente grafico che hai utilizzato per racchiudere questo spezzone, perché non si tratta solo di un vezzo stilistico, di una cosa carina da vedere, ma serve proprio a creare quasi un “imbuto emotivo” in cui condensare le emozioni fortissime di questa storia.


Insomma, mi rendo conto di essere stata molto breve e un po’ superficiale, ma tutto questo per dirti che sono contentissima di avere una tua nuova storia da leggere su questi personaggi!

A presto!

Recensore Master
16/01/21, ore 10:07

ciiaoo carissima , eccomi per la catena.
Viva me, prima leggo questa pensando sia una one shot a sè e poi scopro che fa parte di un'altra storia con gli stessi protagonisti (ora vorrò leggerla <3 )
ma veniamo a questa. Caspita, che tematica difficile e come l'hai affrontata bene.
L'inquietudine di Lucas e la sua confusione si percepiscono tutte.
Immedesimarsi in chi ha avuto un incidente (e come il titolo e l'introduzione preannunciano ne porterà le cicatrici) non deve essere affatto facile.

L'intreccio fra presente e il flashback del primo incontro l'ho adorato.

Il finale fomrattato in quel mondo, con quelle frasi con la giusta lunghezza che via via si riducono sempre più ... boh, se non esiste come figura retorica, credo tu l'abbia appena inventata.

Mi spiace un sacco per Oliver e Maddy... ora tengo tutto incrociato per i nostri protagonisti <3
bravissima, ottimo inizio. Alla prossima <3

Lu

p.s. il gruppo dei 'caffè e calderotti' mi spaventa un sacco con tutte quelle iniziative.. il giorno che ci entrerò lo farò quando avrò qualcosa che ci tengo molto a promuovere ^^' ) per me sarà la fine XD

Recensore Master
15/01/21, ore 14:18

Eccomi qui! Anche se ti odio un po’ perché cerchi sempre di rendermi cieca con i tuoi font minuscoli, avrai notizie dal mio avvocato!
Allora, io non sono una grande fan di questo tipo di impaginazione, dove a un certo punto le parti vengono scritte sulla destra per far risaltare il flashback; ma so che viene fatto spesso perché a molti piace così, quindi vabbeh, questione di gusti personali.
Venendo invece alla storia… Innanzitutto sono contenta di aver finalmente potuto fare la conoscenza di altri due personaggi: Michael e Riley, amici d’infanzia che si sono conosciuti dopo il trasferimento dalla Florida di quest’ultima. E non hai idea di quanto sia stata felice di leggere il piccolo flashback che li riguarda perché – non so se ne ho mai fatto menzione – ma adoro le kidfic, per un qualche motivo mi riempiono di gioia e tenerezza. E il primo approccio tra questi due (più la sorella di Mike) è stato tenerissimo, inoltre Mike che sbuffa perché è arrivata un’altra femmina e si è visto infrangere i suoi sogni di giocare a basket insieme mi ha troppo fatta sorridere.
Ma tutto prende piede dall’incidente di Lucas. E, questa volta, la scena si sposta direttamente a scuola dove Mike viene avvisato di quanto è appena accaduto lì vicino e insieme ai compagni di squadra accorre fino alla macchina, ritrovando anche i vigili del fuoco e quindi il padre di Lucas. E quella menzione, quando l’uomo prende le redini del salvataggio e non fa una piega è stata interessante perché è servita a sottolineare che l’uomo ha nervi d’acciaio anche in questo genere di situazioni, dove invece sarebbe normalissimo crollare e rimanere sconvolti.

È comunque un capitolo che, oltre a farci percepire molto bene il dolore di Lucas davanti alla perdita dei due amici, ma soprattutto all’operazione di sua sorella che non si sa come finirà, ci regala anche momenti di intimità tra lui e Riley, portando alla luce un’amicizia profonda in cui il ragazzo trova un minimo di sollievo da quanto sta accadendo sotto ai ferri in ospedale, e non ha nemmeno paura di lasciarsi avvolgere dal silenzio, perché con Riley può affrontare qualsiasi cosa, come da bambino, quando lei gli ha promesso di potersi rivalere insieme contro la maestra se questa fosse risultata antipatica. E qui comunque nella mia testa il pensiero si è formato con naturalezza: Maledetti piccoli teppisti! XD
Scherzi a parte, sebbene questo tipo di impaginazione non sia il mio forte, ho invece apprezzato tantissimo la scelta dei tuoi flashback e il momento in cui li hai inseriti entrambi – si allacciano benissimo alle vicende che stanno avvenendo ora e mi piace questo gioco in cui il passato si accavalla al presente, lo richiama e poi sfuma via, per tornare al giorno d’oggi, alle due altalene su cui i due ragazzi cercano di darsi slancio il più possibile sfidandosi per vedere chi vola più in alto. E’ chiaro che sia un modo per non dare modo ai brutti pensieri (alla paura) di trascinarli giù e anzi, non so se è un caso, ma ho trovato bellissima l’immagine di Lucas che all’inizio si accascia sull’altalena, si chiude in se stesso, come privo di forze e completamente sopraffatto dagli avvenimenti. Poi, però, con Riley accanto, lui trova la forza non solo di dondolarsi con l’altalena ma di arrivare il più in alto possibile, spalancando anche le braccia più libero e più leggero di quando è arrivato e tutto per merito della sua amica e dell’effetto benevolo che gli fa.

E, come già ti avevo fatto cenno in uno dei tuoi post, non posso non farti i complimenti sul titolo di questo capitolo perché semplicemente l’ho trovato di una bellezza struggente. E, come nel capitolo precedente, lo riprendi nella storia e ne fai cenno quando parli dei sogni infranti dei due ragazzi ormai morti, che avevano davanti a loro tutto un futuro e che invece ora non ci sarà più niente ad aspettarli se non un funerale e tante lacrime. E mi piace che questo omaggio sia dedicato proprio a questi due personaggi che ormai non ci sono più, perché ancora una volta mette in mostra come tu sia un’autrice attenta a tutti i tuoi personaggi e che non decida di toglierli di torno “così tanto per” e te ne dimentichi non appena giri l’angolo.

Uh, un’altra menzione d’onore va a quello che dici tra le note: il rapporto di Riley e Mike è platonico. Si vede e mi piace e ti faccio i miei complimenti, perché non appare affatto forzato. Nel senso che io ho un problema, quando scrivo se non scrivo di una coppia tendo ad annoiarmi e le pochissime volte che ho tentato la via dell’amore platonico o mi sono incartata da sola, o ho fallito miseramente, oppure l’ho trovato difficile da morire – tu invece sei riuscita a portare alla luce un legame molto forte tra di loro, che è speciale, si sente, ma che non per questo deve essere visto in chiave romantica. Lo trovo dolcissimo e secondo me questo tipo di dinamica tra di loro è ciò che li rende due personaggi molto, molto interessanti.
E adesso non vedo l’ora che esca il terzo capitolo <3

Recensore Master
08/01/21, ore 15:56

Non potevo rinunciare alla possibilità di leggere ancora dei tuoi personaggi che, ormai, anche se non benissimo, ho imparato a conoscere. Tra l’altro sono proprio Sophie e Lucas, di cui ho letto l’ultima fic natalizia, quindi li ho abbastanza freschi nella mente – inoltre li trovo una coppia dolcissima e mi fa piacere leggere di loro.
Parto prima comunque col farti i complimenti per il titolo, sia della minilong che del capitolo, perché li trovo entrambi molto belli ed evocativi (nel senso che evocano un sacco di angst, quindi sì, ero già pronta coi fazzoletti ç_ç) – e con “Il peso dell’assenza” il mio cuore ha subito perso un battito a pensare che uno dei due potesse per qualche motivo mancare all’appello proprio nel momento del bisogno. Dato che l’altra volta eravamo rimasti con Sophi incinta, la prima cosa che ho fatto è stata preoccuparmi dell’assenza di Lucas – magari per qualche motivo non sarebbe potuto essere presente al parto? Poi però ho iniziato a leggere e mi sono ricordata dell’incidente di cui si era fatto menzione in un’altra delle tue fic (e no, ovviamente mi ero completamente persa la nota nell’intro in cui segni il contesto come “scolastico”, facciamo finta di niente). Comunque, questo per dire che mi è venuto un coccolone ed è tutta colpa tua, sallo e prenditi le tue responsabilità!
Se però sono sopravvissuta è perché comunque so che alla fine per questi due tutto si risolverà per il meglio, ma leggere comunque di quel momento è stato davvero commovente.
E veniamo quindi al prologo vero e proprio che è quindi il momento esatto in cui, dopo l’Homecoming in cui Lucas riesce finalmente a baciare la ragazza di cui è cotto, qualcosa va storto e loro due e gli altri due amici hanno un incidente stradale nel quale si risvegliano sottoshock, solo per poi ricadere nell’oblio.
Della fic mi piace che hai richiamato una delle scene di una tua vecchia fic, ma in generale mi piace come trovi sempre il modo per richiamare vecchi dettagli e creare quindi qualcosa di più coeso in queste storie che è sempre chiaro facciano parte di qualcosa di più grande. Sono personaggi che ritornano, situazioni che ovviamente lasciano segni (alcuni belli, alcuni come questo incidente decisamente meno belli) e che li hanno resi i personaggi che sono e tu cerchi sempre di darne un quadro il più completo possibile.
Un’altra cosa che ho notato e che mi è piaciuta non molto, ma di più, perché io vado in brodo di giuggiole quando noto questi accorgimenti da parte dell’autore, è il modo in cui inizi e concludi il prologo.
All’inizio le frasi partono brevi e mano a mano si allargano, e riescono a dare un bellissimo effetto quasi cinematografico perché, se consideriamo la situazione, è come una goccia di sangue che parte singolarmente precipita e tocca la pozza in cerchi concentrici che si fanno sempre più larghi. Il finale invece l’effetto è invertito e se all’inizio abbiamo un risveglio e con il tuo gioco stilistico crei l’effetto di allargare il campo visivo, in questo finale la visione che ho avuto è quella degli occhi del povero Lucas che non riesce a tenere aperti e mano a mano che li chiude, anche la sua vista si offusca (le frasi si accorciano) fino a scivolare nel buio più completo, dove l’ultima cosa che rimane è quel desiderio intenso di non voler morire.
L’ho veramente adorato.
Inoltre un’altra cosa dolcissima è che l’ultima cosa che Lucas sia riuscita a vedere sia proprio Sophie e che il suo ultimo pensiero sia in qualche modo legato a lei, al fatto di essere finalmente riuscito a conquistarne le labbra e che proprio per quello non è giusto che muoia senza la possibilità di godersi il momento – di goderselo insieme a lei. È un pensiero egoista, ma come tu ben scrivi è anche molto umano e secondo me perfettamente in tinta con i pensieri di un ragazzo della sua età (ma ti dirò, lo troverei coerente anche con una persona adulta, perché alla fine ci sta l’attaccamento alla vita attraverso questi piccoli dettagli, sono i bei ricordi e le belle cose alla fine che ci tengono in piedi e ci danno forza nei momenti bui e lui giustamente ha bisogno di quella forza).
A questo punto sono curiosa di sapere come andrà avanti e come i due affronteranno quanto è accaduto – e tra l’altro mi chiedo se comparirà anche l’ex di Sophie (di cui per ora ho dimenticato il nome perché ho davvero una pessima memoria per i nomi… lo so, sono una persona orribile…).
Alla prossima <3

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