Recensioni per
Nome in codice: Hati
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 247 recensioni.
Positive : 247
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/06/25, ore 17:39
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alle gentile attenzione degli admin di EFP.
Mi permetto di segnalare questa storia affinché venga inserita fra le "scelte" del sito.
Il racconto in questione meriterebbe di stare sugli scaffali di una libreria, invece l'Autore ha voluto generosamente farcene dono, pubblicandolo su un portale di scrittura amatoriale.
Il minimo che posso fare, come semplice lettore, è quello di sottoporre questa storia alla vostra attenzione, perché le venga dato il riconoscimento che merita. E perché venga dato un doveroso riconoscimento anche all'Autore stesso, che tanti bei doni ha lasciato qui su EFP.
Non pretendo di essere chissà quale scopritore di talenti, ma ho letto davvero tanto nella mia vita, e tanto ho anche scritto, e ritengo di ricoscere un'opera di talento quando me ne trovo una di fronte.
Questa storia merita di essere annoverata fra le "scelte" per svariate ragioni. Per le descrizioni precise, poetiche, evocative. Per l'accurata e fedele ricostruzione del periodo storico. Per l'assoluta competenza dell'autore. Per la trama avvincente e accattivante. Per i personaggi ricchi di spessore, incisivi, mai banali. Per gli argomenti trattati. Per il meraviglioso viaggio iniziatico che racconta.

Saluti,
Antagonista

Recensore Master
29/05/25, ore 03:46
Cap. 22:

Ciao, Old! ^^
Eccomi qui, dopo aver rimesso in sesto (si spera) qualche neurone. Anche questa sarà una recensione stile "stream of consciousness", perciò non ho idea di quanto verrà lunga, né della caterva di idiozie che troverai disseminate in giro. Fra vedere e non vedere, metti in sottofondo della buona musica, indossa quegli occhialetti con stampato sopra degli occhi aperti così da fingerti sveglio, e ogni tanto annuisci, giusto per farmi contenta.
Stavolta è davvero difficile salutare. Concludo questa storia con ancora l'acquolina in bocca. Del tipo che io avrei potuto andare avanti a leggere altri millemila capitoli. Potevi tranquillamente scrivere la "storia infinita" di Karl e Max e io l'avrei letta. E se mai ti venisse in mente di scrivere un seguito con qualche loro avventura.... ecco, ci siamo capiti. Io ci sarò.
Detto ciò, si parte! *-* E si parte in bellezza, dato che a inizio capitolo piazzi subito una bella scena in corsivo = scena figa.
Ma questa non è una scena figa qualunque. Questa è la numero uno. Credo sia stato uno dei momenti più belli dell'intero racconto. L'ho riletta non so quante volte.
Max, ancora incosciente, ha il suo ultimo sogno su Reiner. E questo è il vero Reiner, non il Reiner con il suo aspetto. Questo è proprio il momento dei saluti, il momento del passaggio del testimone. O, meglio ancora, dell'investitura. Ci mostri Reiner che avanza portando con sé un cavallo nero. L'uomo veste abiti da cavaliere, ed è armato di una spada. E poi la croce nera sul mantello... mi si è accesa una lampadina! Sbaglio o si tratta di uno degli ordini attivi durante il periodo delle Crociate? Ricordo di una croce nera, sono quelli dell'Ordine Teutonico? Non so molto di loro, lo ammetto. Ma da amante del periodo storico non ho potuto che apprezzare! *-*
Ad ogni modo, il momento è così bello che faccio fatica a trovare le parole per commentarlo. E' solenne, carico di spiritualità.
Reiner consegna la spada a Max. D'ora in avanti sarà lui ad affiancare Karl in battaglia.
Il cavallo, invece, non si lascia toccare. Trattandosi di un cavallo nero, mi viene da associarlo alla morte, o comunque a una sorta di traghettatore. Dunque il cavallo rimane con Reiner, e non si avvicina a Max, perché non è ancora il suo momento. Assolto il suo compito, Reiner si allontana, dicendo che non si mostrerà più.
E adesso, ovviamente, partono i miei vaneggi. Fermo restando che potrebbe trattarsi di un film nella testa di Max ancora incosciente, io ho voluto vederci altro. E se lo spirito di Reiner non se ne fosse mai andato? Se fosse rimasto su questo piano proprio perché legato a Karl? Magari è stato lo stesso Karl a trattenerlo inconsapevolmente. La morte è una separazione atroce, ma chi vive deve lasciar andare chi non c'è più, altrimenti impedisce allo spirito di proseguire. Forse Karl, o Reiner, o entrambi, hanno impedito questo naturale processo, che trova finalmente soluzione grazie alla figura di Max.
Karl ha un nuovo compagno, può andare avanti. E Reiner lo sa. Può riposare. Può andare avanti anche lui.
Fine del mio vaneggio.
Che dici? Chiamiamo la neuro? xD
Andando avanti, scopriamo che per fortuna Max è fuori pericolo. Il Werwolf gli ha salvato la vita per ben due volte. Ed è stato toccante leggere il momento in cui il tenente apprende tutto ciò.
Max sarebbe già pronto a correre da Karl, ma il suo fisico debilitato non glielo consente. Ammetto che mi aspettavo di trovare il Lupo Mannaro nei paraggi, invece se n'era già andato, ma aveva delle ragioni più che valide. Per quanto legato al compagno, Karl rimane una spia e i pericoli sono sempre dietro l'angolo per lui (tipo the Bishop spuntato a casa von Knobelsdorff).
Ed è proprio da von Thurn und Taxis che ci porti. E lo troviamo in pena per Max. Esitante, quasi. Matthesius lo richiama all'ordine, ma lui non può andare, non può farlo fin quando non ha notizie di Max.
Scopriamo inoltre che, contrariamente ai suoi propositi di restare da solo, Karl ha seriamente cominciato a vedere Max come possibile compagno, tanto da prendere in considerazione l'idea di addestrarlo.
*Parte ulro da stadio della sottoscritta*
E, infine, i due compagni si riuniscono nel modo più bello possibile. Karl è andato a salutare, ma Max non ha alcuna intenzione di separarsi da lui.
Il dado è tratto. Il battesimo di sangue c'è stato. Il nostro tenente è finalmente pronto. Pronto ad accettare tutto quell'intricato universo che il Werwolf rappresenta per lui.
Karl - che in realtà non aspettava altro che sentirsi dire certe cose - tenta un'ultima volta di far ragionere il tenente, ma il nostro ragazzo ha ormai fatto il famoso "salto" di cui parlavamo qualche capitolo indietro. E una volta che si salta, non si può più tornare al punto di prima.
Non sai che gioia ritrovarli impegnati in una nuova missione. L'ultima scena è stata un bellissimo regalo. ^^ E' stato bello ritrovarli complici e impegnati nelle loro schermaglie.
Che ci saranno andati a fare a Singapore? Dato che sono curiosa come un gatto, avrei proprio voluto saperlo *-*
Penso che come chiusura della storia non potessi trovarne una migliore, complimenti. E' così che volevo vederli per l'ultima volta.
Mi mancheranno, il Werwolf e Hati. Sono personaggi di fantasia, lo so, ma io ho il brutto vizio di legarmi in maniera viscerale ai personaggi, specie a quelli che mi hanno maggiormente appassionato. Perciò io li considero ormai dei vecchi amici, e a costo di sembrare una sciocca, auguro loro una buona vita. So che avranno cura l'uno dell'altro. E nonostante la professione rischiosa che si sono scelti, una parte di me spera che riusciranno comunque a invecchiare insieme.
Pensi che abbia finito? Anche no! Vorrei lasciarti alcune brevi considerazioni sui personaggi e sulla storia.
Max. L'ho adorato dalle prime righe, ed è rimasto il mio preferito fino alla fine. Di Max ho amato tutto, dal suo carattere indomito alle fughe ignominiose. E' uno di quei personaggi profondamente umani per cui è impossibile non provare empatia. E poi io amo i personaggi "grigi". Quelli che un momento li adori, e l'altro vorresti prenderli a calci nel culo. Sono stata felice di accompagnarlo in questo "viaggio iniziatico", adesso ha tutta una vita da scrivere davanti a sé. Bellissimo il nome Hati. Max insegue la Luna. Mentre il nostro Werwolf ha bisogno della Luna piena per trasformarsi. Figata! *-*
Karl. A parte essere un figo pazzesco da dichiarare illegale seduta stante, lui è stato un po' un moderno principe di Macchiavelli. Lui è "golpe e lione", astuto come una volpe e forte come un leone. Questo è proprio il genere di personaggio letterario che mi conquista a prima riga. E poi, come hai detto tu, è sicuramente un eroe romantico nel senso più aulico del termine. Ha una meravigliosa profondità, viene voglia di esplorarlo il più possibile. E infatti gli ultimi capitoli sono stati davvero preziosi.
The Bishop. Non posso non dire qualche parola anche su di lui. In una storia l'antagonista ha un ruolo cruciale, e tu hai creato un ottimo antagonista. Lo hai caratterizzato benissimo, gli hai dato un backgroud di tutto rispetto e delle valide ragioni a muoverlo. Siamo in guerra, non ci sono i buoni e i cattivi, specie fra soldati che eseguivano gli ordini senza sapere cosa passava per la mente ai burattinai dei piani alti. Perciò non ce l'ho mai avuta con Malcom, sebbene parteggiassi per i due tedeschi. La furia della caccia ha fatto perdere lucidità alla spia inglese. Il dovere è sfociato in ossessione.
Per concludere (sì, sto concludendo, giuro! xD) credo si sia capito che ho amato questa storia in modo particolare. Fino ad ora ho adorato tutto ciò che scrivi (sai quanto tengo ad Axel) ma questo racconto è stato una vera e propria sorpresa. Non ero preparata a tanto. Sono certa che ci saranno altre tue storie che mi colpiranno allo stesso modo, ma questa qua resterà sempre nel mio cuore. E' uno di quei racconti che non potrò mai scordare. Per la sua bellezza, per i temi trattati, per le avvincenti scene d'azione, per l'allure che si respira pagina dopo pagina.
Hai proprio un dono, ti auguro di non perderlo mai, e di rinnovarlo sempre.
Ecco, adesso ho finito.
Al solito, ci ritroviamo in altre avventure, e in altri mondi (tornerò presto!^^)
(Recensione modificata il 29/05/2025 - 03:58 am)

Recensore Master
28/05/25, ore 17:50
Cap. 21:

Ave, mostro sacro di Efp! ^-^
Ti informo che ho concluso la storia e dato che l'addio ai personaggi mi ha ovviamente tramortita (più mi lego a un racconto, e più soffro il distacco), meglio che comincio subito a commentare, così da trattenere Karl e Max ancora un po' con me. Andiamo subito al punto: me l'hai fatta un'altra volta. Questo capitolo è stato un susseguirsi di sorprese, colpi di scena inattesi e anche un momento talmente bello e struggente che mi ha portata ad annuire come un'idiota davanti allo schermo del pc e a ripetere: "Be', dopotutto si tratta di Old, perché ti stupisci ancora?".
Il nostro Werwolf in sella alla moto arriva infine alla tenuta dei von Knobelsdorff e in tutta la sua figaggine (i domestici di casa von Knobelsdorff mi hanno riferito di qualche fanciulla rimasta aggrappata alla motocicletta U.U) si presenta alla porta dei Baroni. E' stato un momento che ho apprezzato parecchio. Spesso nelle storie questo tipo di scena viene saltata di pianta. In un altro racconto, avremmo visto Karl piombare nelle scuderie così, puff, come un fungo spuntato dal terreno. Come se fosse stato onnisciente e avesse saputo da subito dove trovare Max. O come se avesse imparato la smaterializzazione da Harry Potter. E invece no, gente! Karl NON sa dove si trova Max, dato che la tenuta è anche bella grossa. Dunque lo vediamo parlare prima con l'inserviente, e poi con la Baronessa in persona.
Piccola osservazione inutile da parte mia: dicevamo di Max che vede le sfumature azzurre negli occhi di Karl, ma di Karl che riconosce i lineamenti del tenente nel volto della madre ne vogliamo parlare? Mi sa che il Gatto Mannaro non è messo meglio del Tenente Gomitolo. U.U

“Lei rischierebbe la vita per salvare Maximilian?”
Il Werwolf annuì.

Si sta molto bene sulla Luna, sai? ^-^
Ad ogni modo, mentre Karl - giustamente - cerca di capire dove si trova Max, arriva lo sparo. E tutto appare dorosamente chiaro.
E qui, devo dirtelo, mi hai piacevolmente colpita. E mi dispiace non esserci arrivata da sola, perché un pochino penso di averti capito, e avrei dovuto immaginare che la fine dell'antagonista non sarebbe arrivata con la cavalleria che, sotto forma di Karl, sfondava la porta e faceva fuoco e fiamme. Il fatto è che quel cavolo di forcone infilato nella pancia di Max mi aveva proprio fatto pensare al peggio, e non avevo minimante pensato alla pistola rimasta lì vicino. Non avevo considerato, in sostanza, che il tenente, seppur gravemente ferito, avrebbe avuto la possibilità di fare ancora qualcosa.
Io l'ho trovato geniale!
E tanto plauso al nostro caro tenente - un pezzettino del mio cuore, ormai ^^ - che nonoste lo choc, il dolore, e i sensi che stanno per abbandonarlo, riesce a impugnare la pistola e a fare fuoco.
Altro errore per The Bishop, che in tutta questa faccenda ha perso sempre più lucidità. Anche se aveva colpito Max, avrebbe dovuto provvedere a disarmarlo.
E poi... sempre per tornare ai miei vaneggiamenti... io c'ho visto un po' una chiusura del cerchio, e un riscatto. Reiner gravemente ferito, nel torrente, impugna una Mauser per colpire affrontare The Bishop, ma sappiamo che è conciato talmente male che non riesce neppure a sparare. Max, gravemente ferito, impugna a sua volta una Mauser, però riesce a sparare e a neutralizzare la spia inglese! Mi sono immaginata Reiner che, dall'Aldilà, berciava un: "Fanculo, stronzo!" rivolto all'inglese. Ma magari ha detto pure di peggio. Oppure non ha detto nulla e si è limitato a sogghignare, perché Reiner me lo sono sempre figurato come un gran signore.
Lo sparo, dicevamo, è il segnale che fa scattare il Werwolf, che finalmente raggiunge le scuderie. E the Bishop viene liquidato come un povero fesso. Un colpo e via. Anche lui nella Terra dei più.
Sono rimasta delusa? Bah. Il mega duello era molto atteso, è vero. Però già nel momento in cui Max spara e ferisce the Bishop ho capito che non era lì che volevi andare. Credo che tu abbia voluto dare una soluzione realistica alla vicenda, e io l'ho apprezzato. Insomma, nella vita vera il mega scontro fra rivali non capita mai. Nella vita bisogna far presto perché a perdersi in lunghi discorsi e in magheggi vari ed eventuali si rischia fin troppo. Karl, in quel momento, voleva soccorrere Max, chissene di The Bishop e della rivalità storica.
Fra l'altro, se vogliamo, possiamo leggerla come un'ulteriore conferma del fatto che il Werwolf sia una spia molto diversa da The Bishop. Karl, per quanto ci abbia provato ad esser freddo, resta un uomo emotivo, e ancora capace di lasciarsi guidare dai sentimenti. Perciò dà alla rivalità con l'inglese il tempo che trova, e pensa a ciò che in quel momento è più importante.
La fine di The Bishop è stata ingloriosa, vero. Ma, a ben pensarci, non mi pare molto diverso da ciò che lui ha fatto alla spia russa sull'Himalaya. Perciò, be'... sorry, Malcom.
A questa scena ne è seguita un'altra davvero tanto ma tanto emotiva.
Max e Karl si ricongiungono, ma nel più struggente dei modi. Io ero già pronta con un rotolone Regina di quelli che non finiscono mai, hai presente?
Leggevo i dialoghi, mi intenerivo nel constatare che finalmente i due erano finalmente passati al "tu" (era ora!! *_*) e poi mi deprimevo, dicendomi: "Adesso questo muore. Gli muore fra le braccia pure lui. No, non è possibile! Ma perché tutte al povero Werwolf? Old e Miss Norma non possono essere stati così sadici da ammazzargliene un altro!"
E invece... e invece non muore! Vuoi vedere che allora un Dio c'è? Till, carissimo, mi sa che dobbiamo ricrederci!
Amatissima la parte incentrata sull'introspezione di Karl. Il ricordo di Reiner che si sovrappone a Max. Qui si è vista tutta la tua maestria! E' stato davvero emozionante.
Credo sia stata una scena di altissima potenza emotiva. Del resto, c'è stato anche un pezzettino in corsivo, pertanto ero stata avvisata ^^
Il Werwolf, tanto chiuso durante la storia, in questi ultimi capitoli ci sta proprio mostrando tanto di sé. Che bellezza di personaggio! Mi sono molto commossa. E la trasfusione, il donare il sangue, è stato il meraviglioso completamento. Io posso sono complimentarmi con te per questa storia, per l'evoluzione dei personaggi, per i messaggi che trasmetti.
Quando si dice: amare così tanto da fare quella o quell'altra cosa... Be', il Werwolf ha dato il sangue, letteralmente. E non c'è nulla di più sacro, vincolante, viscerale.
Hai insegnato più tu sull'amore che tanti altri autori letti fino ad ora. E lo hai fatto senza tanti proclami, lo hai fatto con i fatti. Io prendo e porto a casa, perché la lezione è stata impartita anche a me, e spero proprio di averla appresa. Questo è uno dei tanti motivi per cui sono felice di essere approdata sul tuo profilo. ^^
Leggendo le tue storie ci si emoziona, ci si meraviglia, ci si incanta, e si impara.
Ho letto anche il finale, perciò so già cosa accadrà ai nostri amici. Il commento arriva, ma voglio mettermici con un po' di "testa" in più, perché oggi sono talmente morta che a stento ricordo come mi chiamo! xD Per adesso è tutto. Come sempre: tanta, tantissima stima e gratitudine. ^^
A presto!

Recensore Master
28/05/25, ore 04:11

O___O
Compare di serraglio, io mi ero armata di fucile per abbattere i maledetti uccelli per diabetici in volo, poi ho realizzato di non avere la più pallida idea di come si fa a sparare... e i volaliti ci hanno sommersi.
Ebbene, dopo aver pronunciato l'idiozia quotidiana, a quale divinità dovrei appellarmi per salvare la vita al tenente? Vishnu? Allah? Yahweh? Enki ed Enlil, magari? Anu?? Per me non fa differenza, basta salvare Max perché non posso tollerare la sua dipartita! T_T
Comunque come indovina faccio proprio schifo. Per me la Stella della morte di Hokuto brillava su Karl, e invece...
Ma non è ancora detto. Magari in un impeto di salomonica fatality li trapasserai entrambi. Ma voglio proprio sperare di no!
E niente, non ce la si fa a scrivere una recensione seria. Colpa mia che mi metto a commentare alle 3 del mattino..
Immaginati la mia reazione.
Leggo le ultime righe del capitolo e la mandibola crolla a terra, bucando il pavimento. Sarà contento il tizio del piano di sotto.
Il fatto è che mi aspettavo che The Bishop lo rapisse, non che lo infilzasse con quel coso.
Be', un bel respiro e riparto dall'inizio, che è meglio. Ma non garantisco sulla lucidità della recensione, potrebbe davvero finire per esser piena di idiozie perché sono piuttosto sconvolta.
Al solito, ho molto apprezzato l'introspezione iniziale di Max. In brevi e precisi passaggi hai reso bene la sua sensazione di soffocamento. Il ragazzo si allontana da casa, diretto alle scuderie, e... trova proprio the Bishop. Ottimo come hai saputo gestire la tensione del momento, mi è venuto proprio da trattenere il fiato, e mi sono gelata come il caro tenente.
Pensavo che riuscire miracolosamente a scovare la spia inglese prima che la spia scovasse lui potesse rivelarsi utile per Max. Avere dalla sua l'effetto sorpresa poteva significare tanto.
Solo dopo ho capito, dannata pollaccia che non sono altro. Mi sa che Max l'effetto sorpresa non ce l'ha mai avuto. Mi sa che the Bishop si è semplicemente lasciato scovare dal tenente, fregando lui e me.
Nel mentre, il Lupo Mannaro, che non è uno stordito come la sottoscritta, ha ben fiutato il pericolo.
Non ti nascondo che vederlo agitato per le sorti del tenente è stata una gran bella soddisfazione per il mio solito romanticismo cosmico. Forse, al posto suo, non avrei perso tempo a parlare con il domestico e mi sarei subito precipitato a Rollwitz. Però in questi casi si può solo andare per tentativi e sperare di beccare quello giusto. Se Karl fosse riuscito a parlare con Max sarebbe stata una gran bella botta di fortuna, avrebbe potuto dirgli di infilarsi in un bunker e attendere lì il suo arrivo, per esempio.
E invece... niente.
Mi è piaciuto moltissimo il ricordo del primo abbattimento di Max, che riesce addirittura a salvare von Stade. Come sempre il combattimento aereo è stato davvero avvincente. Ti dirò, mi mancherà tutto questo. Mai avrei pensato che le battaglie aeree mi avrebbero appassionata così tanto... e invece!^^
Ad ogni modo, il successo di Max che salva il suo superiore mi ha portato per un attimo a pensare che avrebbe davvero potuto essere lui a far fuori the Bishop. Ho sperato troppo presto... Y-Y
Ho comunque apprezzato il suo coraggio, ma non dubitavo. Ho sempre avuto grande considerazione di Max, sapevo che non si sarebbe tirato indietro.Purtroppo the Bishop non è ancora un avversario alla sua portata, temo.
E mentre Max si prepara all'uno contro uno con the Bishop, con la tensione arrivata praticamente alle stelle, tu ci regali una delle scene più fighe della storia. Il Werwolf in moto con tanto di occhiali da pilota!
Strage di fanciulle germaniche che lo hanno incrociato per strada. Sono certa che molte abbiano faticato a riprendersi.
Sciocchezze a parte (in questa recensione ne ho sparate parecchie) la parte VERAMENTE bella è stata la successiva quando finalmente arriva il momento introspettivo che aspettavo da capitoli.
Mi avevi detto che sarebbe arrivato, e credo che in effetti questo fosse proprio il momento giusto. Finalmente ci siamo addentrati nell'animo di Karl.
Mentre lui divora la strada in modo, abbiamo un intenso flashback. Reiner non c'è più, e Karl chiede di poter continuare a fare la spia da solo, senza un altro compagno.
Sono felicissima di averci preso. Immaginavo che la morte di Reiner lo avesse sconvolto a tal punto da portarlo al rifiuto. Al suo posto avrei fatto lo stesso. Meglio in solitaria, così c'è solo da pensare alla propria vita e non c'è più nulla da perdere. Eh... anche su Karl ci sarebbe tanto da dire. Devo segnarmi un paio di cose.
Praticamente l'ultima recensione sarà una cosina lunga tipo l'Iliade o giù di lì.
Per adesso ti dico solo che la sua considerazione sui lupi che cacciano in coppia mi ha fatto tornare immediatamente sulla Luna (a 'sto punto ci prendo casa).
Credo che Karl sia l'emblema dell'eroe romantico per eccellenza.
Mi sono immersa completamente in questa parte dedicata all'amatissima spia tedesca. Mi ha suscitato una grandissima emozione. E quando è comparso l'animale selvatico in mezzo alla strada - sarà un vaneggio mio - ma a me è venuto da pensare che fosse un lupo. Forse Reiner? Reiner che lo scuote, lo riporta a focalizzarsi su ciò che in quel momento è realmente importante.
Davvero molto bello. Ormai ho terminato i complimenti, rischio di essere ripetitiva e scrivere a quest'ora della notte non aiuta, ma mi piace dare la mia impressione a caldo. ^^
L'ultimo flashback, con l'edificio che va a fuoco, è da brividi. Ci dimostra, ancora una volta, come Karl sia realmente un guerriero valoroso, uno che non teme la morte. Per avere ragione dei suoi nemici arriva addirittura a sfidare le fiamme, e ne esce indenne! E' forte, tenace, astuto. Io li adoro i personaggi così, c'è poco da fare! *-* Ecco perché amo i tuoi racconti.
E infine... si torna alla dolorosa chiusura del capitolo.
Me lo aspettavo? No. Non così. Me l'hai fatta.
A questo punto posso solo aggrapparmi alla speranza che Karl arrivi in tempo e faccia il miracolo. Ma non so quante speranze dare a Max, che si è beccato un forcone in mezzo all'addome. Non è proprio roba da poco... se sono stati colpiti gli organi giusti...
Sono curiosa e timorosa di andare avanti. Nel caso dovesse arrivare il Diluvio, mi auguro tu sia in qualche zona di montagna, così da scampare all'inondazione di lacrime.
Sicuramente ho apprezzato molto il realismo. Quando possibile, preferisco sempre che le cose vadano come devono andare. E quello che accade nelle scuderie ha perfettamente senso.
Ormai sono in dirittura d'arrivo. Cosa dirti? Questa storia è schizzata in alto, tanto in alto, molto in alto. Siamo oltre. Ma anche di questo voglio parlarne alla fine.
A presto! ^^
P.s. Miss Norma, come hai potuto fare questo al povero Max??? T-T
(Recensione modificata il 28/05/2025 - 04:15 am)

Recensore Master
27/05/25, ore 19:07

Eccoci arrivati al dunque, caro Old. E per l'occasione penso che tornerò a rosicchiarmi le unghie, in memoria dei bei vecchi tempi andati.
Ma prima di parlare di The Bishop, parto dal principio.
Il nostro caro tenente lo abbiamo proprio perso, mi sa. Ormai non è più il von Knobelsdorff di inizio storia. Ce l'ho ancora davanti agli occhi: fiero, orgoglioso, desideroso di conseguire risultati e di ottenere l'agognato Pour le Mérite.
Come sai, adoravo quel Max. Quell'ardimentoso giovane con il fuoco negli occhi. Allo stesso modo adoro anche questa nuova versione di lui, una versione che è ancora in evoluzione, perché il punto d'arrivo non è ancora stato raggiunto. Se c'è una cosa che amo nelle storie è poter seguire la crescita dei personaggi, che non deve per forza essere positiva. Io, per dirti, amo molto anche le degenerazioni in villain, se fatte bene.
Non è il caso di Max, ovviamente. Per lui non prevedo un futuro come "cattivo", quanto piuttosto come spia al fianco del Werwolf. Io ci spero. Se poi non accade, pace all'anima mia.
Su Max conto di farti una lunga e dettagliata disamina alla fine, perché sicuramente è il personaggio che mi ha dato di più a livello emotivo ed esperienziale. Per adesso posso dire che mi è molto piaciuta la parte di capitolo dedicata a lui.
Mi riallaccio alla mia precedente recensione. Il Pour le Mérite, il rientro a casa con i pieni onori, l'adorazione dei soldati sul treno, l'incontro con il Kaiser in persona, l'orgoglio della famiglia... Non dovrebbe essere assolutamente felice? In teoria sì, in pratica no.
Questa inquietudine non deriva solo da quanto accaduto con Karl. Sicuramente il tenente è tormentato dal pensiero della sua fuga, ma non si tratta solo di questo. Sarebbe riduttivo limitare la sua insoddisfazione alla sola questione sentimentale.
Grazie alla missione fuori programma vissuta insieme alla spia tedesca, Max ha sperimentato "altro" e gli è piaciuto. Ci sta. Nella vita si evolve.
Fra l'altro, leggendo delle pluridecorazioni del padre, degli zii etc etc... non ho potuto fare a meno di pensare che quello di Max fosse un percorso già scritto, come in effetti lo erano a quei tempi (e in certi casi lo sono ancora adesso).
Ciò non significa che non ami pilotare un aereo e ingaggiare scontri con i nemici, semplicemente questa vita patinata che gli si pone davanti non lo interessa. Anzi. Lo mette piuttosto a disagio.
Questi turbamenti d'anima di solito anticipano grandi cambiamenti, ma solo se si ha il coraggio di afferrarli. Altrimenti ci si lascia "morire", si annega nell'inedia, si imposta il pilota automatico e si va avanti tanto per.
Spero che il caro tenente abbia la forza di reagire. Sta solo a lui. Sai quanto gli sono affezionata, sarò dalla sua parte fino alla fine.
Due righe sul viaggio in treno. Mi è piaciuto molto il confronto fra Max e i soldati di trincea che si avvicinano a lui con rispetto e ammirazione. E' stato un incontro che ha suscitato in me un'emozione particolare che però non riesco a descrivere. Oggi faccio schifo con i termini, non riesco a esprimermi ^^"" Si è sentito il confronto fra due realtà molto diverse. Sarà che le storie dei soldati in trincea mi hanno sempre devastata.
Insomma. Mi è piaciuto che tu abbia inserito questo confronto. Loro che lo guardano ammirati, lui che non sente più alcun entusiasmo per la decorazione ottenuta...
Allo stesso modo, mi è piaciuto il ritorno a casa del nostro eroe. E, lo ammetto, leggerei capitoli e capitoli della vita a casa von Knobelsdorff, perché ho una passione viscerale per i casati nobiliari.
Ovviamente ho adorato il momento introspettivo. Lo aspettavo. Max è disteso sul letto e osserva il soffitto affrescato (invidia... Y-Y). L'immagine di Fetonte che precipita dal carro del Sole gli dà modo di pensare. Si tratta di una scena dalla doppia interpretazione. C'è chi vede nella fine di Fetonte la giusta punizione nei confronti di chi vuole elevarsi troppo in alto, e chi, invece, si schiera dalla parte del semidio, ritendo la sua impresa eroica e degna di ammirazione. Personalmente non amo molto la figura di Zeus per svariate ragioni, e sono una fervida sostenitrice dei ribelli come Prometeo. Pertanto... be', io spero che Max decida di seguire l'esempio di Fetonte. Che salga su quel carro, e si diriga verso il Sole! ^^ Lui, poi, a differenza dell'inesperto Fetonte, è un abile pilota di aerei. Saprà guidare anche un carro ^^
Cambio scena, e si va da Karl.
Il nostro Lupo Mannaro è tornato nel suo ruolo e non dedica neppure un pensiero al tenente, almeno fino alla fine. Sa che The Bishop è in agguato, lo conosce, è certo che la spia inglese si trovi alle sue calcagna.
Il suo confronto con la dama della Pentecoste mi è piaciuto. A me piace la coerenza. Nel caso in questione, se una decide di fare la spia deve essere anche pronta a subirne le conseguenze.
Ad ogni modo, Karl apprende che The Bishop è in Germania. E grazie al quotidiano straniero, che mostra Max insieme al Kaiser, riesce a fare l'agghiacciante collegamento.
La sottoscritta riscopre la vecchia abitudine di rosicchiarsi le unghie.
Temo che il Werwolf sia in ritardo massimo. E temo di leggere il capitolo successivo...
Qualcosa mi dice che Karl morirà per salvare la vita di Max.
Sappi che se dovesse accadere, ci sarà un nuovo Diluvio universale, perché piangerò tutte le mie lacrime... Colpa mia che mi affeziono troppo ai personaggi... Y-Y
Detto ciò, ti faccio i complimenti per questo capitolo che ho veramente adorato. E' un assoluto piacere perdersi nei tuoi scritti. ^^
Ancora grazie di cuore per avercene fatto dono.
Un caro saluto! ^^

Recensore Master
27/05/25, ore 03:28
Cap. 18:

Caro Old, io sto già cominciando a deprimermi. Come farò senza l'adorabile "mappazza "? Osservo la fila di capitoli residui che si accorcia e, al solito, avverto quella sensazione di vuoto... Fermo restando che vorrò rileggere la storia da capo, e che ho ancora tantissime tue storie da leggere (ne ho individuata una che... *___* ma non voglio partire subito da quella, la lascerò a decantare ancora un po' e ne leggerò prima un'altra, se riesco a resistere alla curiosità U.U. ), sento già la nostalgia di Max, di Karl, di Herbert, persino di the Bishop! Y-Y
Ad ogni modo, partiamo!
Brrrrr.... freddino, eh? In quella macchina pareva di stare al Circolo Polare Artico. Mi pare di aver intravisto un orso polare che passava di lì, ma potrei essermi sbagliata.
Il werwolf l'ha presa male. E ne ha tutte le ragioni, lo si comprende benissimo. Nonostante il passato che ha alle spalle decide si mettersi in gioco, le prova tutte per far capire all'altro che c'è più di un interesse (mica è così facile trovare un uomo che sa cortegiare in modo così galante), Max lo bacia di sua spontanea volontà e poi... "Mi scusi".
E, ti dirò, all'ennesimo "mi scusi" pronunciato in auto ho seriamente temuto che il Lupo Mannaro staccasse la testa a Max con un morso! xD
Per fortuna non si è arrivati a esisti così cruenti.
Però la frattura c'è stata e si sente.
Io sto nel mezzo, nel senso che capisco entrambi. Solo perché Karl è più scafato non significa che non abbia dei sentimenti e non sia rimasto ferito dal comportamento del tenente. Anzi, la sua reazione mi fa pensare che ne sia uscito parecchio scottato. Per come la vedo, più uno si arrabbia, e più significa che ci tiene.
Quanto a Max, di lui ho già abbondantemente parlato nella precedente recensione. Lui è in balia di un uragano, la terra trema, e finché non riesce ad assestarsi un minimo difficilmente riuscirà a combinare qualcosa. Deve buttarsi. Ha il coraggio per farlo, deve "solo" tirarlo fuori. Ma posso solo immaginare quali fossero le convenzioni di quel tempo. Lui deve combattere anche contro quelle, ed è molto giovane. Non ho dimenticato i termini che gli ho sentito usare parecchi capitoli indietro...
La soluzione? Lasciarlo da solo per un po'. Lasciarlo cuocere a fuoco lento. E credo che il werwolf si muoverà esattamente in questo modo.
Del resto mi pare palese che non abbia rinunciato a lui, prova ne è la meravigliosa sorpresa a fine capitolo.
Max riceve l'agognato Blauer Max per un passato abbattimento. E qui può esserci solo l'intercessione mannara. U.U
Insomma, dal punto di vista di questi due mi sento di stare tranquilla, si troveranno. Con i loro tempi, i loro modi.
Tutta la mia attenzione è su Max, su questo importante percorso di crescita che sta facendo. E' tornato nella Jasta, sta facendo ciò che amava fare, è circondato dai suoi compagni, si è pure beccato il Pour le Mérite. Verrebbe da chiedergli: non sei assolutamente felice?
Risposta: no.
Sai cosa? Nei miei infiniti vaneggiamenti ho pensato anche questa. Ovviamente Max ha ottenuto a buon diritto il Pour le Mérite. Ma non è che Karl si è adoperato per farglielo avere anche per per metterlo di fronte alla nuova realtà? Della serie: lo volevi?, eccotelo. E adesso? A posto così? Sei sicuro?
E' stato un po' come metterlo di fronte allo specchio.
E Max ha veramente tanto bisogno di guardarsi allo specchio.
Fra l'altro, in questo capitolo si è avvertito tantissimo che qualcosa non andava. La lanterna si è rotta. Niente è più come prima. Persino il bel rapporto d'amicizia con Herbert.
Infine, impossibile dimenticare the Bishop.
Max ha un sogno quasi premonitore. Ancora una volta lui è Reiner (segno che ormai, almeno a livello incoscio, si identifica come compagno del Werwolf) e la spia inglese gli rivela il suo piano.
Temo che il sogno di Max non si discosterà così tanto dalla realtà. T-T
Ma i nostri due eroi staranno bene, vero? Vero? T-T
...
......
........ vuoi che muoro? T-T

Dal momento che è stata dalle mie parti, ti invio un'Amerigo Vespucci carica di complimenti. Al solito, sempre tanta tanta ammirazione. E penso ti faccia piacere sapere che il ritmo della storia è sempre stato piacevole e incalzante, non ho mai riscontrato momenti meno intensi (che potevano anche starci, ci mancherebbe). Mi sto avvicinando al finale e la "fame" di leggere non si è mai esaurita. Questo, per me, significa solo che la storia è stra-riuscita! ;)
A presto!
Antagonista
(Recensione modificata il 27/05/2025 - 03:30 am)

Recensore Master
26/05/25, ore 17:51

"Sentimentalismo e romanticherie, su Rieducational Channel!"
E menomale che hai messo questo annuncio qui, così almeno mi sono preparata (defibrillatore a destra, pallone ambu con maschera a sinistra).
A una certa ho avuto il forte sospetto che tutto l'armamentario servisse più al tenente che a me... ^^ Max, adorabile gomitolo, ma cosa hai combinato? *facepalm*
In realtà il nostro tenente lo si comprende bene. Per quanto maldestro, ha le sue ragioni, e non me la sento di giudicarlo. Spero che il Werwolf sia dello stesso avviso.
Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio.
Per prima cosa ci tengo a dirti che questa sottotrama romantica non stona per niente nel contesto della storia. Quindi capisco la tua precisazione iniziale, il tuo voler rassicurare sul fatto che l'azione tornerà presto centrale, però mi sento di rassicurarti. La relazione fra Max e Karl è una parte importante della trama, ed è giusto che abbia i suoi spazi. ^^
Quello che mi piace delle tue storie, e in particolare di questa, è il fatto che sono molto ricche di spunti e contenuti. In questo caso, oltre ad avere una meravigliosa ricostruzione storica del periodo, oltre alle avvincenti battaglie aeree, alle fughe al cardiopalma, ai combattimenti, agli intrighi fra spiee e alle rivalità fra nemici giurati, ci stai raccontando anche la bellissima storia di due meravigliosi personaggi che si incontrano e rimangono letteralmente travolti l'uno dall'altro. Da un lato abbiamo Karl, un uomo che ha già subìto un grosso lutto, che si è chiuso (anche per ragioni professionali), ma che vede le proprie barriere incrinarsi quando davanti ai suoi occhi si presenta questo ragazzetto che ha ancora così tanto da apprendere dalla vita. Dall'altra abbiamo Max, un giovane ardimentoso con tanta voglia di mettersi alla prova, un ragazzo che deve ancora trovare il suo posto nel mondo e scoprire se stesso e la propria sessualità.
Persomente sto apprezzando molto questo tuo bel lavoro di introspezione. ^^
Penso che chiunque abbia letto o leggerà questa storia ne uscirà arricchito su vari fronti.
Detto ciò, adesso devo tenermi buona perché altrimenti finisce che do il peggio di me e tu, con la tua consueta gentilezza, e con cortese sollecitudine, mi accompagnerai alla porta, invitandomi a tornare sulla Luna insieme ad Astolfo e alla follia di Orlando. Però, diamine, quando romanticismo chiama, Anta risponde! *-*
Ebbene...
Il capitolo si apre con Max in contemplazione del portasigarette d'oro. Il giovane tenente è davvero molto tenero (spero non ti dispiaccia se lo definisco tenero, è che mi suscita proprio tanta tenerezza, nel senso buono del termine) mentre riflette sul piccolo pegno che gli è stato lasciato dal Werwolf. Ci si rivede facilmente in lui, ed è molto facile provare empatia e simpatia nei suoi confronti. Fra l'altro sono venuta a conoscenza delle Sobranie, di cui ignoravo completamente l'esistenza. E siccome ormai lo sanno pure i muri che sono una maledetta romantica, anche io, come Max, ho dato a quel dono, e a quelle sigarette, un certo significato.
Non mi aspettavo che Karl tornasse tanto presto a far visita al tenente, ed è stata una piacevole sorpresa. E direi che il Werwolf ha dato proprio il meglio di sé. Restando sulla metafora del gatto e del gomito, il gatto ha cominciato a passarsi il gomitolo da una zampa all'altra.
Ho amato moltissimo i dialoghi. Molto sentiti, molto coinvolgenti. Karl è un fascinoso e intrigante seduttore. Dice ma non dice. Usa molti sottintesi.
“Ha paura di bruciarsi?”, chiede.
Una domanda apparentemente innocente che però ne racchiude tante altre più o meno nascoste.
Questo sottile gioco di seduzione porta il povero tenente a mettersi ancora di più sulla difensiva. Lui ce l'ha eccome, la paura di bruciarsi.
Il Werwolf, però, sa come prenderlo. Lo sfida. E credo sia stata la chiave giusta.
Bellissima e poetica la scena della cavalcata. Adoro i cavalli, i miei zii avevo un maneggio. Ho potuto ammirare questi nobili animali. Purtroppo da bambina sono stata aggredita da uno di loro (chissà cosa avevo combinato per farlo arrabbiare così tanto ^^) e non me la sono mai sentita di imparare a cavalcare. Ad ogni modo, è stata una scena davvero coinvolgente, vivida, evocatica. Una corsa nella natura incontaminata, lontani da tutto. Insomma, un abbandonarsi.
Karl e Max sono proprio belli da leggere. Il loro rapporto mi ricorda quei solidi ed epici legami del passato, giunti fino a noi, che hanno caratterizzato Achille e Patroclo, ad esempio.
Oppure Alessandro ed Efestione.
Ho apprezzato la sincerità del Werwolf, che a un certo punto parla a carte quasi scoperte. Ed è stato bello il ricordo di Reiner, con le parole che ha rivolto a Max in sogno.
A un tratto Karl pensa di tornare indietro. Non ha senso calcare troppo la mano, specie se Max non è pronto. In questo capitolo c'è tanto Max, mentre i pensieri del Werwolf sono lasciati più ai margini. La scelta è giusta, è Max che dobbiamo seguire. Tuttavia sono riuscita a cogliere tanto anche da parte di Karl, grazie alle sue pause, ai suoi silenzi. E mi sono detta che comunque quest'uomo, nonostante le sofferenze passate, è ancora disposto a mettersi in gioco, e non è cosa da poco.
Che fosse proprio Max a prendere l'iniziativa non me lo aspettavo. Mi aspettavo invece la reazione successiva. Ossia... la fuga.
A seguire ci sono stati i rimbrotti della sottoscritta! xD
In realtà, la reazione di Max è stata assolutamente coerente col personaggio, e anche molto umana. Si tratta di un bel salto da fare. Un salto bellissimo, ma salto rimane.
Spero che Karl lo comprenda. Lui è un uomo fatto e tanti traguardi nella sua vita li ha già raggiunti. Max deve ancora lavorarci.
Ok, dopo aver praticamente riscritto La Commedia, direi che è ora di chiudere.
Bellissimo capitolo, davvero complimenti. Ormai non so più cosa dire, temo di cadere nel banale...
Immagino che nel prossimo capitolo ritroverò the Bishop. Mi devo preparare...
A presto!
Antagonista

Recensore Master
26/05/25, ore 04:17

Alla fine il defibrillatore l'ho usato io U.U
Old, benedetto dalle Muse, ancora una volta non posso che complimentarmi con te. Questo nasce come un racconto storico e d'azione - e lo è, eccome se lo è! - però ci narra anche tanto altro. Il rapporto che, di riga in riga, si viene a creare fra Max e il Werwolf è qualcosa di bellissimo e travolgente. Hai creato un meraviglioso momento fra i due. Fra loro c'è chimica... ma anche fisica, biologia, storia, geografia... mettiamoci pure tutte le materie!
Sono due personaggi che appassionano, c'è poco da fare. E li trovo anche molto originali. Insomma, fra un combattimento aereo e una fuga sul treno, hai regalato a noi lettori anche una bella storia romantica. ^^
Fatta questa doverosa premessa...
Annuntio vobis gaudium magnum: habemus nomen! (Oh, siamo ancora in periodo, no?) Il Lupo Mannaro ha un nome, ed è pure un principe!
Max sarà felice, non è un insolente borghese! xD
Il principe Karl Ludwig Amadeus von Thurn und Taxis - che noi chiameremo affettuosamente solo Karl - si mostra decisamente più affabile adesso che è dietro le linee tedesche, la missione è conclusa e non ha the Bishop alle calcagna (per ora).
Cosa posso dire se non che adorato l'intero dialogo? E credimi, sto trattenendo al massimo il mio lato fangirl, altrimenti mi toglieresti il saluto. xD Abbiamo Max che sta sui tizzoni ardenti, e Karl che per l'occasione si è trasformato in gatto (Max è il gomitolo di lana).
Il nostro tenente deve farsi sveglio, perché il Werwolf sa e può rigirarselo come vuole.
Ad ogni modo, il ritorno dei compagni è un'ottima via di fuga. E ritroviamo Hoffmeyer di ottimo umore! Lo adoro, quel ragazzo! Ce la facciamo a tenerlo in vita fino alla fine? Sì? Please?
Max torna indietro, ma di Karl manco l'ombra. Ormai ci siamo abituati alle sparizioni del Werwolf. In compenso, troviamo un delizioso pegno.
*Ecco, questo è il punto in cui ho avuto bisogno del defibrillatore! xD*
Com'era prevedibile... the Bishop col piffero che si faceva mandare altrove. Eccotelo già perfettamente mimetizzato in territorio tedesco.
Fantastico lo stratagemma con cui riesce a ottenere informazioni! Meno fantastico è il pensiero di come intende usarle.
The Bishop ha capito tutto. E ora si che sono uccelli per diabetici.
Ma non voglio ancora precipitare nel pessimismo. Non sono pronta.
Perciò passo a parlare del "corsivo".
Si torna a Reiner. Ogni volta che penso a quella scena mi viene il magone. Che cosa terribile per il Werwolf. Leggere di Reiner morto mentre guardava nella direzione in cui stava scappando il compagno mi ha dato il colpo di grazia... The Bishop si chiede cosa possa aver provato Reiner nel veder fuggire il compagno.
Sollievo? Amarezza?
Mah.
Sollievo... può essere. Amarezza no di sicuro.
Per me ha provato nostalgia e struggimento. Perché fa sempre male lasciare andare chi si ama. Ed è terribile dire addio.
Fra l'altro... abbiamo Werwolf e Fenrir. Comincio a pensare che Hati sarà il nome di battaglia di Max.
Ultimissima cosa.
"Perché gli amanti, per paura di apparire meschini agli occhi dei propri amati, e gli amati per lo stesso motivo, affronteranno volentieri il pericolo per soccorrersi a vicenda".
Questa è poesia.
Ok, penso di averti tediato abbastanza! ^^"""
Mi eclisso, e a presto!
Anta

Recensore Master
26/05/25, ore 02:23

Chi di valchiria ferisce, di valchiria perisce. U.U
Hoffmeyer si divertiva a prendere in giro il povero tenente, e adesso si becca le sue paturnie notturne. Il karma è una brutta bestia!
In realtà Hoffmeyer è in lizza per diventare il mio migliorissimo amico, visto che le sue uscite hanno insinuato il cosiddetto tarlo nella mente di Von Knobelsdorff. E il bravo tarlo adesso lavora...
Idiozie mie a parte (ormai starai diventando immune), questa prima parte mi è piaciuta moltissimo. E mi ha trasmesso anche tanta tenerezza. Qui ci si rende conto che Max è, a conti fatti, ancora un ragazzo. Mi pare che il Werwolf avesse detto diciotto anni, giusto?
Ad ogni modo, il tenente è giovane... e in tanti ci siamo sentiti così, a rigirarsi nel letto con in testa una determinata persona, a porsi mille domande... L'ho trovato davvero emozionante! ^^
*Scena in corsivo = Parte l'Old-alert*
Ammiratissima per come hai descritto le scene di equitazione. Io... io... boh, non so più cosa dirti... Sono assolutamente conquistata.
Poi ci regali una scena che è un appassionante connubio di tensione, agonismo e sensualità. Una scena talmente epica e poetica che mi ha lasciata letteralmente senza parole. Dovevo essere preparata, perché l'uso del corsivo non mente (xD), ma sono comunque stata travolta dalla bellezza della scena. Dalle emozioni fortissime. Dalla naturalezza con cui è successo.
E così sappiamo che il nostro tenente aveva già conosciuto in passato quel meraviglioso trasporto che adesso lo lega all'agente segreto.
Vedremo se anche questa volta si tirerà indietro come con von Wangenheim, o se invece sarà diverso.
Detto ciò...
“Ti stai rivoltando come un bue sul girarrosto. Vatti a fare una passeggiata se non hai sonno, ma lascia dormire me.”
Hoffmeyer, ti adoro! <3 Ho riso tantissimo!
Dopo essersi arrostito per bene, Max torna finalmente sul suo aereo! Rivederlo volare è stato un piacere! *-* Mi sono immersa con gioia in un'altra delle tue splendide scene di volo e combattimento aereo. E proprio mentre stavo festeggiando insieme al tenente il settimo abbattimento... ecco la secchiata d'acqua gelida. Fortuna che Kunz lo ha salvato giusto in tempo.
Approvo assolutamente questa scelta di trama. Mi piace che Max faccia il galletto, e che commetta degli errori. La perfezione non è di questo mondo. Certo, un personaggio nel corso della storia si evolve (in meglio, o in peggio) e sono sicura che anche Max avrà le sue evoluzioni, però in questa scena l'ho trovato assolutamente coerente. Così come ho trovato realistico il fatto che mentre il ragazzo festeggia gli inglesi non festeggiano affatto e lui rischia la pelle.
La reprimenda di Kunz ci sta tutta, anche se dispiace che Max resti a terra. Il tenente si indispettisce, continua a sostenere le sue ragioni. Ah, questi borghesi! xD O tempora, o mores!
Von Knobelsdorff continua ad essere un puledro imbizzarrito ^-^
Ma qualcosa mi dice che presto resterà a corto di parole.
Qualcuno chiede di lui. Io e Astolfo, ancora sulla Luna, siamo pronti a scommettere che si tratti del Lupo Mannaro con un altro nome.
Tra vedere e non vedere, corro a procurarmi un defibrillatore.
Per me, e per von Knobelsdorff.
Complimenti per questo capitolo stupendo, ormai ho finito le parole. Ma sempre tanta, tantissima, ammirazione.

Recensore Master
25/05/25, ore 18:20

Stavolta parto proprio dall'inizio, ossia dal tuo messaggio pre-capitolo.
Ben venga la tua mappazza, ben venga! Sappi che la sottoscritta non ha la minima intenzione di "perdere l’abitudine", pertanto pregherà le Muse affinché continuino a ispirarti!
Questo capitolo mi ha strizzato parecchio l'occhio. O meglio, era quel pettegolo incallito di Hoffmeyer a strizzarmi l'occhio, mentre pungolava il povero tenente. E non sapevo se sbottare un "E basta, su, lascialo stare!" oppure pregarlo di insistere con la torchiatura! xD
Prima di passare per una frivola fanciulla senza speranze, torno seria e passo a commentare il capitolo.
Von Knobelsdorff viene improvvisamente creduto e ottiene nuovamente il suo posto nella Jasta. Mh. Come mai?
Nell'esercito tedesco sono tutti impazziti? Hanno deciso, di punto in bianco, di dare assoluta fiducia a una potenziale spia?
In realtà è palese che c'è stato l'intervento di qualcuno. Qualcuno c'ha messo lo zampino. O meglio, la zampa (di lupo). E anche il tenente lo sa.
Sappi che io ho iniziato a sdilinquire in questo preciso istante. Ossia quando ho scoperto che il Lupo Mannaro in realtà è mannaro solo con alcuni. Il fatto che lui abbia pensato a Max, e alla situazione in cui avrebbe potuto trovarsi... Vabbe', non proseguo, oppure rischio di stenderti con tutte le mie chiacchiere sdolcinate.
Dicevo... grazie alla più che probabile intercessione mannara, von Knobelsdorff torna nella Jasta, ma le cose non sono più come prima. E' stato spiazzante, perché non è passato così tanto tempo dalla sua partenza, eppure è tutto cambiato. Alcuni compagni sono morti, e in più abbiamo un nuovo capo (simpatico come una martellata nei denti). Constatare in quanto poco tempo le cose siano cambiate mi ha fatto riflettere. Ha perfettamente senso. In battaglia si muore da un momento all'altro, e si viene sostituiti. E' chiaro che una determinata situazione possa cambiare da un momento all'altro.
Credo sia un concetto molto forte. Come vivevano questi soldati? Questi ragazzi?
L'introspezione di Max è sempre bellissima. Amo molto leggere i suoi pensieri, i suoi ricordi. La parte del viaggio alla volta della sua compagnia è stato emozionante. Ho adorato il pezzo del pianoforte!
Molto bello anche l'incontro con i compagni.
Sei stato bravissimo a far percepire sin da subito questo senso di alienazione latente. Max è a casa, ma non si sente più a casa. E' come se una parte di lui avvertisse di non trovarsi più nel posto giusto. Bella la metafora della "lanterna magica". Credo che questa esperienza "da spia" lo abbia profondamente segnato. Max ama ancora essere un pilota, però gli si è aperto un mondo completamente nuovo davanti... oltre al fatto che il ricordo dell'agente segreto non lo abbandona. Tant'è che Hoffmeyer lo becca subito. Nessuna Valchiria, ma un Lupo Mannaro molto affascinante. U.U
I sintomi ci sono tutti, e la diagnosi è incontrovertibile: il nostro tenente si è preso una cotta pazzesca! Anzi. Azzarderei qualcosa di più di una cotta.
Il Lupo Mannaro, però, latita. Speriamo nella prossima Luna piena!
Un'ultima riflessione sul comandante Kunz, alias mr simpatia. Ti dirò, per quanto ruvido e brutale, da un lato lo capisco anche. E' un uomo pragmatico. Poca poesia, più fatti.
Credo che alla fine, per quanto spigoloso, non si rivelerà tanto male.
Che adoro ciò che scrivi lo sai, vero? Sì. Che sono innamorata dei tuoi personaggi? Sì, sai anche questo.
E che ogni volta mi incanto a leggere la tua prosa? Accidenti, ma sa che sai pure questo! xD
Insomma, ogni volta finisco per ripermi.
Credo che andrò avanti con la lettura, pertanto temo ti ritroverai con un macigno di recensioni. Ti prego, tu prendila alla stra-tranquilla, ok? Non metterti problemi di sorta. ^^

Recensore Master
25/05/25, ore 17:42

Ciao Old, e buona domenica! ^-^
Avevo da poco fatto quella riflessione su the Bishop, sul fatto che è questione di punti di vista, e in questo capitolo è arrivato proprio ciò che aspettavo. Scopriamo che the Bishop ha un nome e un cognome, e che sotto l'involucro del segugio spietato e infallibile si trova un uomo come tanti altri. Un uomo che ha avuto le sue perdite e ha sofferto, esattamente come il Werwolf.
La vicenda del suo ex allievo mi ha molto colpito. Come mi ha colpito il fatto che i suoi superiori siano andati a dire proprio a lui di occuparsi della vicenda. Crudele, ma ha senso. E' stato the Bishop a selezionare e preparare il ragazzo, ne deve perciò anche rispondere.
Mi domando: Richard sapeva che l'uomo con cui si stava intrattenendo era il Werwolf? Nel senso, sapeva di aver intrecciato una relazione con una spia tedesca e quindi faceva volutamente il doppio gioco, oppure era stato completamente raggirato? Opterei per la seconda soluzione. Credo che il povero Richard non avesse minimamente intuito di essere caduto nella trappola del nemico.
Ad ogni modo, the Bishop cerca di rimediare all'errore, ma i suoi proiettili centrano il suo ex allievo. E' stata una scena molto forte, e anche toccante. Chiaramente ha suscitato empatia.
Apprezzo che tu abbia inserito questa parte, sto scoprendo sempre più cose sulla spia inglese e devo ammettere che mi sta piacendo sempre di più questo personaggio. E apprezzo anche il fatto che in questa storia non ci sia IL buono e IL cattivo. Semplicemente, sono due fronti che si scontrano.
Detto ciò, non credo proprio che la spia inglese rinuncerà alla caccia. Sono certa che lo rivedremo ancora...
Intanto von Knobelsdorff non se la passa benissimo. Per fortuna i soldati tedeschi, pur non fidandosi di lui, hanno deciso di soccorrerlo e curarlo, ma rimane il fatto che non c'è modo di dimostrare la sua identità.
Il Maggiore Klaus Wrede mi è piaciuto molto, mi è parsa una persona con la quale è possibile confrontarsi. Chiaramente però lui esegue gli ordini.
Purtroppo tutto sta andando a sfavore di Max. Apprendiamo che von Stade non c'è più. E' stato un duro colpo per la sottoscritta, perché lo trovavo davvero un bel personaggio, mi stava simpatico ^^
Adesso chi potrà mai dimostrare che Max è effettivamente un soldato tedesco?
Intanto il nostro tenente sente molte delle sue certezze e sicurezze vacillare. Credo sia anche normale, dato ciò che ha passato. E pensa all'agente segreto.... *-*
Mannaggia, Old, stai mettendo a dura prova il cuore della sottoscritta! xD
A presto!

Recensore Master
25/05/25, ore 04:26

*tiro un enorme sospiro di sollievo*
E alla fine ce la fecero, grazie a tutte le entità benefiche esistenti, e all'Autore che ha avuto pietà di loro! ^^
Altro capitolo al cardiopalma. The Bishop è così accanito che si mette pure di fronte a un aereo in procinto di decollare! E riesce pure a colpirlo! Bisogna ammettere che quest'uomo è proprio un osso duro.
Ancora una volta tanto tanto tanto orgoglio per von Knobelsdorff che riesce a gestire una situazione che avrebbe fatto impanicare i più! Che sangue freddo, che intuito, che carattere! *-*
E' stata bellissima la scena del decollo, quando lui si affida al suo istinto per capire quando è ora di prendere il volo! Questo ragazzo è proprio una sorpresa!
Purtroppo quando l'Autore decide di metterci lo zampino non c'è nulla da fare, dico bene? Prima la benzina, poi lo zelante artigliere tedesco che decide di bersagliare dabbasso =_=
Ma il nostro tenente è dotato di attributi, e alla fine arriva a destinazione, più o meno.
L'agente segreto, invece, in questo capitolo è stato più defilato. Ha lasciato che fosse Max a gestire la situazione, ed ho apprezzato. Anche se ho una curiosità: quando l'aereo è atterrato, Max si accorge che l'agente non c'è più e subito dopo viene raggiunto dagli inglesi. I soldati vengono messi K.O. E' stato il Werwolf? Oppure sono stati i soldati tedeschi che arrivano poco dopo?
Comunque, è fatta.
Max è tornato "a casa", anche se ovviamente dovrà dimostrare di non essere una spia.
Ahia le bende attaccate alle ferite. Staccare quella roba dalla carne viva è bestiale. Be', un po' di "morfa" e via! Se non altro garantisce al nostro tenente di dormire un po'...
E vai di corsivo! *_*
Che sogno che ci regali! Che immagini bellissime ed evocative!
E la canzone! Sai, vero, che sono andata a cercarmela? Con te si impara sempre qualcosa, mi arricchisco ogni volta, e di questo non posso che ringraziarti.
Belle le considerazione di Max sul sacrificio, sull'amor di Patria. Sono pensieri che inducono a fare tante riflessioni... ma te le risparmio! xD
Infine, colpo di scena, compare Reiner. Max non può sapere di lui, eppure lo ospita nei suoi sogni. Che sia una sorta di passaggio del testimone?
“Si muore per rinascere. Diglielo.”
Concordo. Anche io la vedo così.
Ma credo che questo Reiner con le sembianze di Max voglia dirci anche altro. Max vorrebbe essere Reiner? Si identifica in lui? Vorrebbe essere per il Werwolf ciò che un tempo è stato Reiner?
Sarebbe bello, ovviamente. Ma non lo vedo un percorso in discesa. Sarà, piuttosto, una bella salita. Anche perché il nostro agente segreto ha già perso un compagno in modo tremendo, sarebbe disposto ad accoglierne un altro? Non sarebbe meglio proseguire da solo? Da solo deve badare unicamente a se stesso.
Inoltre, Max avrebbe da imparare tipo... tutto! Anche se su questo sono fiduciosa ^^
E dopo questi miei vaneggiamenti, mi eclisso esprimendoti la mia eterna ammirazione! *_*
Un caro saluto,
Antagonista

Recensore Master
25/05/25, ore 03:35

Ciao Old!
Ti dirò, un giorno lontano da questa storia mi ha devastata. Mi sono mancati Max e il Werwolf, mi è mancato pure the Bishop. Ad ogni modo, i vampiri sono sistemati per un bel po' di giorni, pertanto posso tornare a questo racconto che - lo ammetto - mi interessa molto più delle vicende di Lucas&co (sarò una cattiva autrice? Y-Y).
Veniamo a noi!
The Bishop che si accusa di essere stato troppo buono... Ok, ho capito cosa intende, ma mi viene difficile pensarlo tenero, considerato il trattamento riservato al povero tenente. Quanto alla tecnica segreta del Werwolf... chissà, magari il nostro agente tedesco sarebbe anche disposto a insegnargli. Naturalmente the Bishop dovrà subire la manovra, così da apprenderla meglio U.U
Ecco, ho iniziato la recensione da quanto? E fino ad ora ho scritto una badilata di idiozie. In realtà - e torno seria - adoro anche the Bishop. Primo, come ho avuto già modo di dirti qui si tratta anche di punti di vista. Se tu avessi scritto la storia dal punto dell'inglese, quasi certamente sarei qui a fare il tifo per lui. Secondo, una bella storia ha bisogno di un antagonista che si rispetti.
Quindi, si vuole bene anche al the Bishop.
Passando al nostro tenente... che vuoi che ti dica? Io sempre più fiera. Mi è piaciuto moltissimo Max in questo capitolo. Che riscatto! Non che ne avesse bisogno, per me. Von Knobelsdorff ha la mia simpatia dal primo capitolo. Stavolta però ha dato davvero prova di essere un giovane ardimentoso di valore. Dopo essere sopravvissuto alle torture di the Bishop, salva la vita al Werwolf, lo aiuta a scappare, si occupa delle sue ferite e infine gestisce tutta la "questione aerei". Mi è parso di vederlo "in controllo", l'ho percepito sicuro, e questo mi ha reso molto felice.
Ormai penso che tu abbia capito che tendo ad affezionarmi molto ai personaggi, tanto che a volte finisco per trattarli come se fossero persone vere (^^"""). Quindi, quando li vedo emergere così, non posso che essere fiera.
E speriamo che von Knobelsdorff riesca a portare se stesso e il Lupo Mannaro al sicuro. Dopo tanta fuga, non sarebbe male vederli un attimo più tranquilli.
E veniamo a lui, al Werwolf, che mi sono lasciata per ultimo. Quest'uomo così misterioso pian piano comincia a svelarsi. In questo capitolo è toccato a Max essere la figura un po' più forte, mentre l'agente segreto - ferito e comprensibilmente stanco - si lascia andare a qualche ricordo del passato. Oro per la sottoscritta, che non vede l'ora di conoscerlo meglio.
Poche righe in corsivo (eh, quando mi piazzi il corsivo... U.U) e arrivano tutte le emozioni che devono arrivare. Reiner. Che sia proprio lui la figura di cui ti parlavo qualche capitolo fa? Che sia il ricordo di Reiner la ragione per cui il Werwolf non se l'è sentita di abbandonare Max?
Della breve conversazione fra i due, il Werwolf e Reiner, mi ha chiaramente colpito l'assenza di formalità. Infatti sono fra i pochi personaggi a darsi del "tu". E poi il comportamento del Werwolf, che appare addirittura disperato. Be', la situazione è effettivamente disperata. Hanno the Bishop alle calcagna.
Però leggere del Werwolf in questi termini è stato un bel colpo.
Posso solo immaginare che cosa sia stato lasciare Reiner indietro. Credo sia una di quelle cose che ti restano dentro tutta la vita. Il Werwolf aveva una missione da compiere, e Reiner era probabilmente già spacciato... ma chissà quante volte il nostro agente si sarà tormentato chiedendosi: "E se non me ne fossi andato? E se avessi fatto questo, oppure quello?". Rabbrivisco solo pensandoci. Che tragedia.
Per quanto doloroso, è stato comunque un momento importante nella storia. Chiaramente Max non è Reiner, ma potrebbe essere un bel riscatto per il Werwolf riuscire a concludere la missione insieme a lui.
Lasciamo i nostri due sull'aereo, pronti ad andarsene. Ce la faranno? Lo scoprirò presto! *-*
Per il resto... lo sai. Complimenti a profusione. Sono ripetitiva, lo so. Ma scrivi meraviglie, e questa storia mi si è agganciata all'anima. Tanto che penso di leggerla una seconda volta dopo che l'avrò conclusa. Pensa come sto messa! xD
A presto!
Antagonista
(Recensione modificata il 25/05/2025 - 03:39 am)

Recensore Master
23/05/25, ore 17:22

Eccomi di ritorno! ^^
Io a implorare il Werwolf affinché tornasse a riprendersi il tenente, e lui era già sul treno! Ma pensa un po'!
Ne sa una più del diavolo, anzi, oserei dire che è più astuto del diavolo in persona. Un bastone sulla schiena e via, a-ribeffati gli inglesi. Troppo tè delle cinque, lo dicevo io! xD
Ma voglio partire dall'inizio, perché questo capitolo è così bello che merita di essere esaminato pezzo per pezzo. (Quante altre volte mi ritroverò a fare questa considerazione? Milioni, mi sa, dato che stiamo parlando di racconti scritti da te).
Ad ogni modo, sappi che quando i miei occhi scorgono parti scritte in corsivo io già avverto il segnale. E' un po' come se risuonasse l'Old-alert.
Corsivo = scena figa
E io ormai so che devo prepararmi, so che resterò imbambolata a leggere e rileggere quel pezzo. So che passerò i successivi minuti a dirmi: "Ma come diamine ha fatto? Come cavolo gli è venuta questa? Vabbe', è chiaro che non è di questo mondo! Adoro!" e via discorrendo. Il sogno di von Knobelsdorff è qualcosa di sublime. La foresta, le riflessioni sul ciclo della vita. E poi l'ululato, che ormai sappiamo a chi associare. Creature stupende i lupi, fra l'altro. Demonizzati ingiustamente. Sono animali versatili. Estremamente leali. Una volta che si scelgono non si lasciano più. E poi c'è quell'augurio, "in bocca al lupo" a cui molti replicano con un ingiusto "crepi". In realtà la bocca del lupo (nel caso specifico, quella di mamma lupo) protegge, accudisce i cuccioli.
Ed ecco che nelle brume del sogno compare il Werwolf. E porge un ramo di quercia. La quercia... la forza. E' stato un passaggio potente, e molto emozionante. Non ti nascondo che ho avvertito qualcosa al petto, e mi si sono inumiditi gli occhi.
Poche righe e, dopo esserci accertati delle condizioni pietose in cui si trova il povero tenente, ecco che parte un'altra scena, che però è un ricordo. Il ricordo di un combattimento nei cieli.
Anche questa è stato un pezzo importantente.
Ho apprezzato il fatto che Max abbia trovato la forza non solo nel pensiero del Werwolf, ma anche nel ricordo delle gesta dei compagni.
E' stato un perfetto binomio. Le vecchie esperienze e la nuova che si combinano insieme. Max attinge da entrambe. Per dirla alla nerd, è salito di livello, ha acquisito quel quid in più.
Si finge moribondo, e funziona! The Bishop non lo ritiene in grado di ribellarsi e pensa a tendere la trappola al Werwolf, commettendo, in un certo senso, lo stesso errore che aveva imputato all'agente inglese in addestramento (morto per mano del Werwolf ).
E parlando del Werwolf, eccotelo sul tetto del treno, mentre i soldati inglesi non se lo figurano neppure. L'agente si impone di non cedere ai sentimenti, e questo mi ha fatto sorridere. Avessi potuto parlargli, gli avrei detto: "Carissimo, mi sa che è tardi, altrimenti non ti troveresti appollaiato sul tetto di un treno pieno zeppo di inglesi, con tanto di tuo arcinemico che ti aspetta a braccia spalancate".
Ad ogni modo, felicissima che non se ne sia andato! Anche perché ormai voglio un gran bene al tenente!
La scena del salvataggio è stata al cardiopalma. La descrizione del silenzio mi ha subito rimandato alla scena del bordello, quando il Werwolf si sveglia è c'è totale assenza di rumore. Mi è sembrato come un ciclo, e mi è piaciuto tantissimo. Mi è piaciuto che ad accompagnare il Werwolf ci fosse lo stesso ovattato e teso silenzio che aveva anticipato the Bishop. Questo, a mia modesta opinione, ha dato dimostrazione di ciò che tu dici dall'inizio. Ossia, che il Werwolf e the Bishop sono avversari destinati, entrambi allo stesso livello.
Max urla che è una trappola, e io ho avvertito quel grido nelle orecchie. Ma ormai si è in ballo. E avviene un altro bellissimo scontro fra i due agenti segreti.
Ho adorato che Max abbia aiutato, mettendoci del suo. Continuo a provare un feroce orgoglio nei confronti del tenente. Il nostro ardito non è un bamboccio. Non lo è mai stato, o non avrebbe sopportato ciò che ha sopportato. Ha "solo" bisogno di adattarsi, e non ne ha avuto neppure il tempo. Ma apprende in fretta, e non gli manca il coraggio e la resilienza.
I nostri due eroi sono finalmente riuniti. Io, ancora sulla Luna, non posso essere più felice di così *__*
Purtroppo il salvattaggio ha richiesto un tributo di sangue, e il Werwolf è rimasto ferito. Come ferito è lo stesso Max.
Questo dare il sangue l'uno per l'altro ha un che di epico, e mi ha ricordato con piacere Il segno di Cernunnos, dove Glauco e Lupo versano entrambi il sangue.
Il messaggio, per me, è arrivato forte e chiaro.
E niente, col cuore gonfio di emozioni bellissime, ti faccio come sempre i complimenti per questo bellissimo capitolo.
Grazie. Grazie per aver condiviso questa storia. Grazie per la magnifica esperienza di lettura che ogni volta mi regali.
Un saluto,
Antagonista
(Recensione modificata il 23/05/2025 - 05:23 pm)

Recensore Master
23/05/25, ore 04:12

Povero von Knobelsdorff!
Prima il corso accelerato per spie, adesso pure il corso accelerato per le torture. E' stato un capitolo molto intenso, e non oso immaginare cosa sarebbe stato se il racconto fosse stato a rating rosso, dato che so di cosa sei capace (ho ancora in testa la tragedia dei poveri ragazzi della Bravo 1). Comunque, anche senza entrare nei dettagli più brutali, ti assicuro che sei riuscito a trasmettere la gelida aspettativa, l'angosciante attesa e il dolore.
The Bishop non si è risparmiato. E non so quale sia il momento in cui mi ha fatto più paura: se durante la tortura, o addirittura prima, con quella melensa cortesia. Oserei dire che si tratta di uno che ama giocare con la preda. Anche quelle velate insinuazioni sul Werwolf e su Max... voleva chiaramente provocare.
Non so che metodi utilizzi il Werwolf ma a questo punto spero che ricambi presto il favore.
Tu citi le armi, io vado subito a googlare. Quella nagajka è decisamente inquietante. Ripeto, spero che il Werwolf ricambi la cortesia U.U
Ma il Werwolf, al momento, non è pervenuto. Per quanto ne sappiamo, potrebbe essere già parecchio lontano, dato che il treno sta continuando la sua corsa.
Io continuo strenuamente a parteggiare per il giovane tenente. E posso dire di essere orgogliosa di lui, di come si è comportato. E' solo un ragazzo. E, come intuisce subito anche the Bishop, si tratta di un giovincello con le mani morbide, di certo non abituate alla fatica o a maneggiare un'arma. Chiunque non avrebbe scommesso su di lui. Invece Max resiste, incassa. Per un po' riesce anche a fare il gradasso.
Che goduria quando risponde "Fritz"!
Poi, chiaro, alla fine è troppo e crolla. A quel punto, però, anche se avesse voluto parlare, be'... informazioni a disposizione non ce n'erano, perciò...
Considerato che non prevedo una dipartita del protagonista così presto, immagino che qualcosa dovrà accadere. E spero proprio che quel "qualcosa" sia il Werwolf che torna sul treno con intenzioni poco amichevoli. Però, dovesse succedere, sarebbe l'ennesimo errore commesso per il tenente.
Vedremo.
Le conclusioni? Le solite, caro autore che mi pregio di chiamare compagno di serraglio. ^^ Cos'altro posso aggiungere per farti capire che adoro tutto ciò che scrivi? Rischio di essere davvero troppo ripetitiva.
Ho però una domandina frivola. Ma quella scena che a un certo punto viene mostrata fra il tenente e il Werwolf è un vaneggio del tenente, oppure è successo davvero? Mannaggia, non puoi piazzarmi una scena del genere. Per citare te e Bastianich, vuoi che muoro?
E niente, stanotte mi sa che non dormo direttamente. A domani con le altre recensioni! ;)

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