Ciao carissima!
Ma che meravigliosa storia, complimenti!
Innanzitutto è scritta benissimo, con lo stile scorrevole e preciso che ricordavo, e poi tratta di un argomento decisamente interessante, per cui penso che non sarà proprio un problema leggere i 30 capitoli che hai già scritto.
Ci dipingi un mondo inquietante, gelido, in cui paradossalmente si sente più freddo e si corrono più rischi nel covo della mafia russa che nelle strade innevate di una città algida e lontana, silenziosa come gli astri e con la stessa impersonale crudeltà.
Non ci sono rifugi, non c'è niente da prendere in un posto del genere. Sembra già una carcassa vuota, fantasma di se stessa. Il lupo mannaro che proviene da fuori vi si addentra colmo di disprezzo, ma guidato da un sogno del quale sono curiosissimo di leggere i particolari.
Viene scambiato per un vero lupo. Si intuiscono tante cose da queste prime sequenze: ci sono umani, lupi e lupi mannari, i lupi sono quasi estinti ma preziosi, i lupi mannari spesso si confondono fra gli umani.
Questo mannaro, invece, che si confonde tra i lupi, pare essere un'eccezione.
Facciamo poi la conoscenza con colui che l'ha catturato. Lui è l'opposto, è un mannaro che si confonde tra gli uomini. Dà l'idea di essere una persona che ha dovuto cavarsela come poteva fin dalla più giovane età, è spregiudicato, cinico, ma anche intenzionato a far scappare l'altro mannaro.
Vedremo se e come ci riuscirà.
Questo primo capitolo mi è piaciuto moltissimo, ha dei toni cupi, lugubri, inquietanti. Leggendolo si sente lo stesso freddo che aleggia ovunque, si percepisce la stessa sensazione di pericolo che ognuno, per un motivo o per l'altro, ha addosso.
Non c'è gente al sicuro, e anche chi è in cima alla metaforica catena alimentare deve comunque guardarsi le spalle.
Insomma, sono ansioso di leggere ancora!
Complimenti, un grandissimo primo capitolo! |