Recensioni per
Wolfen - Vol. 1
di Primavere

Questa storia ha ottenuto 129 recensioni.
Positive : 129
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/01/22, ore 11:22

Ed eccomi pure qua. Questo è un capitolo bello lungo, più introspettivo, e gli avvenimenti significativi non mancano. Se c’è una cosa che mi piace di questa storia è proprio la caratterizzazione dei personaggi, che avviene sempre in maniera implicita. Nascondi scorci delle loro storie e personalità in punti della narrazione apparentemente improbabili.
Quello all’inizio del capitolo sembra un momento frivolo (ci sono due ragazze che litigano in maniera abbastanza immatura, e poi c’è Sasha, nascosto lì a origliare come cretino) ma cela dettagli che mi hanno fatto riflettere su Soraya e il suo ruolo nella storia.
Sarò di parte perché adoro i Vosikiev, ma Soraya mi piace. È un personaggio semplice da inquadrare ma decisamente efficace. È il “prodotto” di Ljuba, creato a misura delle necessità della famiglia Vosikiev in primo luogo e di tutti i vulkulaki di conseguenza.
Soraya non antepone i propri desideri personali (peraltro comprensibili) ai doveri che la legano invece alla famiglia, apparentemente non si lascia nemmeno troppo sconvolgere da quello che è costretta a fare. Si riesce proprio a percepire una somiglianza caratteriale tra lei e suo padre. Si “sente” che Soraya è sì figlia di Ljuba, ma non solo. È stata cresciuta da lui per adempiere a doveri che non si possono assolutamente eludere, perché questo porterebbe al disastro. In questo senso essere una Vosikiev è per lei una fortuna ma anche una condanna.
Ho trovato molto bella la parte in cui viene specificato quel suo desidero che è anche timore: diventare come suo padre. È plausibile che una ragazzina cresciuta in quel contesto faccia un ragionamento di questo tipo; la fascinazione per il Potere, inteso come forza incontrastabile, sia fisica che mentale, contrapposta al terrore di perdere sé stessi e la propria individualità nel donarsi anima e corpo a qualcosa che in realtà non si è mai stati liberi di scegliere.
Per quanto riguarda Ilyas, invece, ciò che mi più mi ha colpito della sua storia è il suo duplice significato. Il primo è quello letterale, quindi le esperienze che lo hanno fatto diventare quel che è attualmente. Il secondo è simbolico: il rapporto cacciatore-preda instauratosi tra Ilyas e il generale riassume perfettamente quelle che nella tua storia sono le dinamiche tra umani e vulkulaki. Di Ilyas comunque ti ho già parlato altrove, quindi non mi soffermerò troppo su di lui.

Chapeau come sempre per l’introspezione psicologica così fine e precisa; insieme al world-building i personaggi sono davvero la parte più bella <3
Passo e chiudo, a presto!

Nuovo recensore
01/01/22, ore 11:04

Rieccomi parte due.
Questo è un altro capitolo interessante: da un lato saltano fuori alcuni altarini che riguardano Raisa, dall’altro la vicenda di Sereb va avanti. Non so come potrebbe funzionare questa convivenza forzata tra lui e Andrej, ma di certo ne vedremo delle belle. Senza dubbio in Sereb la natura di lupo prevale su quella umana, e io non ce lo vedo molto bene confinato tra le mura di un condominio (soprattutto ora che ha più libertà di prima).
La vicenda di Raisa e della sua famiglia è preoccupante, se addirittura potrebbe incrinare la fiducia che Ljuba Vosikiev nutre nei suoi confronti (anche se di questo si parla nel capitolo successivo, se non sbaglio). Il conflitto di interessi c’è ed è bello forte. Questa Katrina sembra davvero un tipetto, e potrebbe sovvertire l’ordine dei Vosikiev, così cauti e attenti, portando il caos tanto nel mondo dei vulkulaki quanto in quello degli uomini.
Passo all’ultimo capitolo ;)

Nuovo recensore
01/01/22, ore 10:57

Rieccomi. Mi piace leggere di personaggi come Sereb, che è il classico tipo che rigetta tutto: le regole del mondo in cui vive, il funzionamento dello stesso; si rifiuta di adattarsi, di inserirsi negli ingranaggi della storia e ha pure l’ardire di pensare di farla franca (^^°)
In sostanza nega la realtà (quella della storia, perlomeno). Ciò ovviamente non può andare avanti a lungo: quest’ultima arriverà prima o poi a chiedere il conto. E infatti questo succede a Sereb fin dal primo capitolo. Continua a scontrarsi malamente con la realtà che lo circonda, finendo poi con le gambe all’aria. E direi che non ha ancora imparato la lezione (ma a me va benissimo, è proprio questa la parte divertente).
Sereb è un personaggio tragico, a modo suo: ci prova ad avere una rigida scala di valori, a fare di testa sua, a elevarsi sopra gli altri lupi… Però non ci riesce proprio.
La sua inflessibilità appare più sciocca che nobile in un mondo in cui tutti sono costretti ad arrangiarsi data la fragilità degli equilibri. E infatti si ritrova puntualmente nei casini o prende mazzate da questo o quell’altro personaggio. Prima da Andrej, poi da quelli della druzina di Sergej, e ora da Raisa. A ogni modo, il suo passato, i motivi che lo spingono a comportarsi così e le sue anomalie sono ancora ignoti e io non riesco proprio a immaginarmeli.
In questa storia sto ritrovando tanti piccoli temi che piacciono e questo mi fa piacere, abbiamo gusti simili (anche se io tendo sempre a interpretare le cose a modo mio, quindi potrei pure sbagliarmi). Mi fiondo subito sul capitolo successivo! u.u

Nuovo recensore
01/01/22, ore 10:48

Ciao cara Primavere! Dopo secoli arrivo pure qui, spero che non ti dispiaccia u.u
Questo è un altro capitolo di grandi incontri: le sorelle Vosikieva parlano per la prima volta con il nostro improbabile trio, inaugurando definitivamente la saga di “Sasha e Soraya che continuano a incontrarsi anche se preferirebbero stare a chilometri di distanza”. A tal proposito, apprezzo molto il modo in cui differenzi i diversi punti di vista dei personaggi. Per farti un esempio: non c’è ancora stato un capitolo dal punto di vista di Soraya, dunque l’hai presentata attraverso il filtro di tre personaggi diversi, che la percepiscono in maniera altrettanto diversa. L’abbiamo conosciuta attraverso Raisa, che la conosce da molto tempo, e lì appariva forse un po’ sofferente ma sicura di sé. Poi attraverso gli occhi di Sasha, che non la conosceva ma che è rimasto abbastanza scosso dall’incontro. E infine la conosciamo tramite Aisha, decisamente più smaliziata di Sasha e meno incline a fidarsi, dunque qui appare pericolosa e anche un po’ inquietante.
Nel frattempo Ilyas becca sia Shanna che il generale Jagun, scontrandosi con ferite del passato evidentemente mai rimarginate, mentre Andrej continua a fare quello che sa fare meglio: trovarsi nei casini. Direi che in questo è secondo solo a Sasha ^^’
Vado all’altro capitolo! :)

Recensore Master
31/12/21, ore 14:01

Carissima eccomi giusto l'ultimo giorno dell'anno in tempo per farti gli auguri di Buon Anno e un pensiero su quest'ultimo capitolo, decisamente denso di avvenimenti anche se si svolge nell'arco temporale di poche ore! °-°

Sasha è l'involontario testimone di una conversazione molto scomoda, che però ci aiuta a comprendere meglio il modo di ragionare di Soraya, che sembra già proiettata a capo del clan guidato da suo padre. Tanto di cappello alla reazione di Leda, non so se avrei avuto la sua stessa forza, è ben tosta anche lei.
Con buona pace del giudizio misogino dei subalterni maschi.
Il giovane lupetto aristocratico sarebbe tentato di andare da Aisha, magari per condividere i suoi turbamenti con la ragazza, ma all'ultimo rinuncia... Riuscirà mai ad acquisire più fiducia in sé stesso? ^^

Lukas invece continua a vedersi affidati dei compiti "rognosi", prima i tre giovani lupi, poi l'ex di Raisa; non lo invidio, lo aspettano dei giorni difficili, specie se Raisa capirà che questo soggetto è tornato in città. Comunque direi che Lijuba fa bene ad essere prudente, l'infiltrato ha cambiato divisa così tante volte che io non gli affiderei nemmeno la lista della spesa!

Ma... giustamente Lupus in fabula! Uno dei suoi "problemi rognosi" pensa di fargli visita all'alba e di utilizzarlo come antistress sessuale dopo una nottata difficile.
Che Ilyas gli piaccia è fuor di dubbio, ma Lukas è anche un uomo (pardon un lupo!) con dei principi e il nostro giovane ashkale va in bianco...
Spero che tra i buoni propositi per il 2022 tu abbia messo che questi due riusciranno finalmente a combinare qualcosa, insomma io ci spero molto!

Torno a preparare gli armamenti culinari per il cenone di stasera, nel mentre ancora auguri per un anno sereno e pieno di creatività! :D

Nuovo recensore
28/12/21, ore 10:28

Ciao! Non mi faccio sentire da tanto ma ho continuato a seguire la tua storia, ho recuperato gli ultimi capitoli questi giorni e wow! Mi piace tantissimo come si sta sviluppando la trama, non mi aspettavo la sorella di Raisa come nemica e sono contentissima finalmente di vedere Sereb in versione umana. Povero Andrej che ora ce l'ha in casa XD Li shippo senza vergogna, adoro quando due personalità così differenti entrano in contatto.
Mi è piaciuto anche questo capitolo, si capisce qualcosa di più di Soraya e Sasha è sempre troppo tenero anche quando si trova nelle situazioni più assurde. Non c'è nessun personaggio che non mi piaccia in questa storia in realtà perché sono tutti così ben caratterizzati che sembrano persone vere. I miei preferiti comunque rimangono Lukas e Ilyas che in questo capitolo... MAMMA MIA. Tra di loro sempre fuoco e fiamme brividi e lo ammetto, ci speravo. Però ho apprezzato tantissimo come Lukas si sia trattenuto, i suoi riguardi e anche il suo orgoglio: non vuole essere un "giocattolo", qualcuno da usare per una notte usato  tanto per scacciare i pensieri, come se al suo posto ci fosse un uomo qualsiasi. Con queste premesse son sicura si svilupperà una relazione più profonda, più rispettoso e molto più interessante, anche se più lenta (soffro ma resisto!).
Come al solito non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo! Complimenti come sempre e tanti auguri di buon anno :*

 

Recensore Master
17/12/21, ore 14:16

Ciao carissima^^
Sereb è e rimane un enigma. Pare una persona con un suo senso dell'onore, votata a una missione da portare a termine, ma allo stesso tempo sembra sperso, disorientato. Che sia vero che non si è mai trasformato? Oppure, più semplicemente, ha perso la memoria? E in quel caso, perché? È ancora tutto da scoprire, e ad andrej toccherà il difficile compito di gestirlo ed evitare che faccia guai.
Interessante il discorso sulla carne umana. Il concetto di "acquisire" il nemico sconfitto, e tramite la sua carne anche le sue virtù, è antichissimo e presente in molti popoli, quindi direi che non dovrebbe "scandalizzare" nessuno. Da quel che scrivi, pare ci sia un clan che organizza scorribande allo scopo di procurarsi carne umana, un clan che si sta avvicinando a Mosca con inqueitante velocità. Quale sarà il motivo? Visto che la carne di vulkulaki conferisce molto più potere della carne umana, non è che stanno arrivando per quello?
Come sempre, una narrazione suggestiva, che porta a figurarsi perfettamente le situazioni che descrivi. Complimenti enormi e a presto!

Recensore Master
14/12/21, ore 11:46

Carissima eccomi in un freddo quasi moscovita (così da entrare meglio nell'atmosfera del racconto :) .

Ancora una volta pagherei per vedere l'espressione allibita di Andrej, costretto ad occuparsi del nuovo ingombrante arrivato!
Non che a lui la cosa dispiaccia in senso assoluto come mi pare di capire, però mettendo sulla bilancia i pro e i contro, le incognite di ospitare un lupo senza memoria, che ha difficoltà a traformarsi e fatica ad accettare le regole della vita urbana sono di gran lunga maggiori dei possibili vantaggi.
Staremo a vedere, ma ho l'impressione che il nostro "lupo di città" dovrà correre parecchio e rimanere con un occhio chiuso e uno aperto nei prossimi giorni :D
A Lukas è andata male stavolta, dovrà farsi bastare i due fratelli, ma ance in questo caso presumo che le grane non tarderanno ad arrivare.

Un'altra, piuttosto grossa sembra, è in arrivo dai confini estremi della Russia e porta con sé morte e distruzione, fregandosene dell'equilibrio stabilito con gli umani.
Raisa la conosce bene e sembra nutrire verso di lei sentimenti ambivalenti, come spesso succede nelle famiglie complicate ^^

Sul cannibalismo non trovo nulla da eccepire, anzi direi che tecnicamente per un Vulkulaky (ma anche per i licantropi in generale) non si tratta di qualcosa di deviato, quanto piuttosto di mero istinto ferino e predatorio. Se poi ci sono clan o esemplari che scelgono di non praticarlo e di coesistere pacificamente con gli umani questa è comunque una decisione dettatata dalla fede, dai principi morali o da semplici questioni di convenienza.
Resta in sospeso la questione di sbranare i propri simili, che giustamente Andrej e Lukas si pongono, sono curiosa di vedere anche questo risvolto della complessa società che stai delinenando ^^

Adesso mi rintano nell'involucro di pile  da cui saluto i tuoi lupetti :D
 

Recensore Master
25/11/21, ore 10:51

Ciao carissima!^^
Raisa si rivela molto più potente di un "normale" lupo mannaro, e in effetti è una Rusalka. Mi piace molto il suo modo di fare pacato, controllato ma al tempo stesso inflessibile.
Sereb sembra una specie di Ilyas, anche lui è rabbioso, aggressivo e pensa di poter fare tutto da solo, senza l'aiuto di nessuno. Spesso ha un atteggiamento di sfida che sembra fine a se stesso, solo per la volontà di porsi in contrapposizione. C'è da dire che il mistero di Sereb è ancora quasi intatto, per cui non sappiamo niente di lui e del perché si comporti in un certo modo.
Allo stesso tempo, assistiamo a un "momento di panico" di Ilyas. La comparsa del generale lo ha gettato nel panico, al punto da spingerlo a comportamenti irrazionali (più irrazionali del solito). per fortuna in tutta la faccenda la sorella riesce a rimanere più lucida, forse perché meno coinvolta a livello personale, e lo convince a ragionare.
Si può intuire quello che è successo tra lui e il generale, ed è cosa che non ha a che fare nè con la diserzione nè con il furto del DNA (o meglio, con la seconda cosa forse sì, in maniera indiretta). Ma queste sono mie congetture, aspetto di leggere il seguito con la massima curiosità.
Come sempre gradissimi complimenti per le ambientazioni, le descrizioni e i dialoghi efficacissimi. A presto!

Recensore Master
24/11/21, ore 11:49

Eccomi intirizzita, ma tuttosommato ancora funzionante a commentare questo nuovo capitolo dove finalmente il peloso bianco si è preso il suo spazio!
Si anche qualche scrollone e un paio di "ruvide carezze" da Raisa, però finalmente trasformato e forse persuaso a lasciarsi aiutare dai... Lupi di città (o almeno ascoltare quello che hanno da proporgli).
Nella caccia che si è scatenata immediatamente dopo la sua fuga sono emersi i problemi che hanno i lupi nel passare inosservati agli occhi degli umani: frenare il loro istinto, simulare interesse, confondere idee e tracce e soprattutto procurarsi degli alibi credibili.
Alcuni lo fanno con naturalezza come Raisa, altri meno... Quanto ad Andrej penso sia ancora sconvolto :D

In parallelo c'è la vicenda di Ilyas e Aisha, anche loro "stranieri", lupi "quasi" selvatici.
Ilyas forse ha visto la caccia come un "segno", quasi un monito sulla loro sorte e collegandolo alla presenza dell'ufficiale ha tirato le somme e si è lasciato prendere dal panico proponendo la fuga alla sorella.
Lei è riuscita a persuaderlo, ma penso sia perfettamente consapevole che la loro situazione è sempre più a rischio.
Nella malaugurata ipotesi che i due fratelli siano ritenuti delle "cavie" preziose non penso he un soggetto come Jagun si faccia problemi a prelevarli dalla druzina scavalcando le regole non scritte in vigore tra mafiosi e militari.

Aspetto gli sviluppi sotto il piumone con una tazza di tè caldo (ma senza samovar ^^)

Recensore Master
05/11/21, ore 09:16

Ciao^^
che capitolone, mamma mia!
Come sempre, nella tua storia c'è la contrapposizione tra Natura e "civiltà", come poi nei tuoi personaggi, che hanno una duplice natura umana e animale. È come se attraverso quella loro caratteristica percepissero con maggiore precisione la dualità insita in tutte le cose.
Mi è piaciuta molto la descrizione di Mosca, fredda e austera, inospitale, grigia. Mi fa venire in mente, per contrasto, la descrizione della città nella canzone "Moskau" dei Rammstein. Anche quella, in effetti, è un omaggio a questa città dalle mille facce, antica e affascinante.
Tutto, peraltro, nella tua storia, evoca fascino e inquietudine, esattamente come i tuoi lupi, che attraggono ma allo stesso tempo spaventano.
Hai descritto molto bene anche le interazioni fra lupi, guardinghe, caute come sempre accade fra creature molto potenti e pericolose, cosapevoli di quello che comporterebbe non rispettare l'etichetta e arrivare allo scontro.
Inessa mi pare una versione femminile di Ilyas, mentre per Soraya do ragione ad Aisha: nasconde molto più di quel che mostra.
Il capitolo prosegue di colpo di scena in colpo di scena. Ci fai sorgere i peggiori sospetti con la comparsa del leopardo, che va tranquillamente a salutare Ilyas, dando l'idea di una confidenza preesistente. Cosa sarà successo tra Ilyas e il generale?
La trasformazione di Sereb è la sorpresa finale: chi è? "Cosa" è? Perché si è trasformato proprio in quel momento?
Non vedo l'ora di scoprire tutto quanto.
Nel frattempo come sempre complimenti, sei bravissima!

Recensore Master
03/11/21, ore 13:54

Carissima, rediviva dal weekend lungo (e ci voleva proprio!) eccomi a commentare le vicende dei nostri pelosi russi :)
Questo capitolo è davvero denso di avvenimenti e il fatto che succedano tutti nell'arco di poche ore rende ancora più drammatico il crescendo, che culmina con la trasformazione di Sereb (pagherei per vedere la faccia di Andrej in quel momento ^^).
I due fratelli intanto per quanto provino a tenere un profilo basso non ci riescono, prima l'incontro con le figlie di Lijuba che li ha messi non poco in difficoltà, poi quello col generale, che temo li abbia messi ancor più negli impicci.
Anche io come Lukas vorrei conoscere i loro trascorsi nell'esercito, ne trapela qualche indizio nel corso della storia e s'intuisce che non abbiano avuto una vita facile, per cui non mi sento di biasimarli se hanno disertato.
Adesso mi aspetto la reazione del Volk alla (brutta) sorpresa della gabbia vuota ^^
Come sempre sono bellissime le descrizioni dei vari contesti, sono un supporto efficacissimo e mai ridondante alle vicende e alle caratteristiche dei personaggi.
A presto, vado a involtolarmi nella copertina e attendo gli sviluppi :D


 

Recensore Master
18/10/21, ore 10:04
Cap. 12:

Ciao carissima,
mi piace molto la struttura che hai dato a questo capitolo: comincia con una festa tradizionale e pian piano perde sempre più connotazioni ufficiali per assumere un aspetto sempre più arcaico, nel bene e nel male.
Le interazioni formali si trasformano pian piano in rapporti fra clan e poi fra singoli. Su tutto aleggia la dualità della natura di uomo e lupo, che riesce a congiungere il mondo delle interazioni della mafia e quello dei clan tribali.
Molto bella la descrizione della Siberia, terra cupa e pericolosa, ma piena di ricchezze nascoste. Soprattutto terra ancestrale, luogo ideale prima che fisico, di ritorno alla sovranità della Natura sulla cultura.
Molto bello anche il discorso della caccia, che si rifa agli antichi riti sciamanici. L'uccisione non è solo sfamarsi, ma anche entrare in un ciclo infinito nel quale la vita e la morte esistono l'una in funzione dell'altra. Il nutrimento tramite la preda nasce dalla morte, ma diventa vita per il predatore, che a sua volta morendo nutrirà altre vite.
In effetti è vero, più la società si distacca dalla natura, più si perde la confidenza con la morte, finendo per dimenticare che essa è parte della vita.
Come sempre un bellissimo capitolo, sei davvero bravissima!

Recensore Master
17/10/21, ore 17:49
Cap. 12:

Carissima col solito ritardo ho recuperato il nuovo capitolo, questo mese è davvero pienotto anche per me, dici che gli italiani si sono svegliati tutti in una volta e reclamano le nostre attenzioni? :D

Anche a Mosca noto un certo movimento comunque, la festa di fine inverno è finalmente arrivata e si capisce perché i vari clan la stavano aspettando con impazienza; se il resto dell'anno lo passano a spiarsi o a farsi la guerra a vicenda questa settimana rappresenta un'occasione unica per tessere alleanze, accordi e per sfoggiare il prestigio delle varie famiglie
Presumo che anche la scelta dei vari "accampamenti" non sia casuale e dipenda dal potere che ciascun clan detiene.
Ilyas e la sorella provano ad integrarsi con la fauna locale e il ragazzo ha modo di fare sfoggio delle sue abilità coi coltelli (Lukas l'aveva testato di persona anche :D), Aisha sceglie una posizione più defilata, parla poco, ma sente e vede molto, Sasha forse è quello messo peggio, praticamente è stato tirato dentro un mega progetto dello zio e ho idea che le sue proposte sono di quelle che non possono essere rifiutate...

Sempre magnifica la cura che trovo nelle descrizioni ambientali e l'attenzione dedicata anche ai personaggi secondari, come i vari membri delle druzine, ognuno col suo vissuto , così apparentemente simili, perché appartengono tutti allo stesso sttobosco criminale, eppure unici nelle motivazioni che li  fanno agire o nei vari tratti caratteriali.

Da ultimo temo di sapere che tipo di regalo hanno portato allo zio di Sasha e perché Andrej a questo giro non s'è visto... °-°

Aspetto sviluppi nella copertina di pile, che fa freddissimo!

Nuovo recensore
17/10/21, ore 14:12
Cap. 12:

Ed eccomi qua.
Prima di tutto, ho trovato molto bella l’atmosfera festiva della Maslenitsa, luogo in cui convergono davvero persone di tutti i tipi. E anche in questo capitolo compaiono nuovi personaggi, questa volta antagonisti: in primis il famigerato (e, per quanto mi riguarda, attesissimo) Boris Novikh. Un tipo scaltro e inquietante, da cui bisogna guardarsi e che, ecco, sarebbe preferibile non invitare a una scampagnata. Boris Novikh cerca di tenersi vicino il nipotino Sasha, ma certamente non lo fa per spirito altruistico o per affetto familiare. Che sospetti qualcosa sul suo conto? Interessanti anche i simboli delle varie famiglie. È affascinante questa contrapposizione tra i Novikh e i Vosikiev: la prima famiglia governa la popolazione umana dell’intera Russia, mentre la seconda governa i vulkulaki del medesimo territorio. E le due prima o poi arriveranno a uno scontro.
Tramite Lukas, poi, conosciamo meglio quest’altro personaggio, il generale Jagun, che sarà un antagonista minore suppongo. Le sue malefatte non sono ancora note ma ci sono dei dettagli che suggeriscono che non sia proprio un agnellino – ad esempio la reazione di Raisa nel capitolo scorso. Hai detto che c’entra con Ilyas e io sto cercando di non farmi nessuna idea a riguardo, perché sarebbero una peggio dell’altra ^^”
Il mondo a cui il generale Jagun sembra anelare, questa sorta di regressione dell’uomo a uno “stato di natura”, in fondo non può che allacciarsi proprio a quello dei vulkulaki. Questi sono infatti uomini-lupo, esseri duplici. In loro convivono serenamente tanto le pulsioni tipiche dell’uomo quanto le necessità più bestiali, vicine alla loro natura ferina. Quelle pulsioni che, per quanto viva in società, secondo il pensiero di Jagun l’uomo non riesce mai a sopprimere del tutto, andando incontro a contraddizioni (l’uomo che “va in cerca di una bella scusa” per soddisfare l’istinto di uccidere, eccetera eccetera). Nei vulkulaki invece non esiste questa contraddizione, proprio per la duplicità che li caratterizza. Il pensiero di Jagun da un certo punto di vista sembra una profezia di quello che potrebbe accadere in futuro. E chissà, magari pure lui sotto sotto sa qualcosa dell’esistenza degli uomini-lupo…
*faccine che pensano*
Alla prossima! ^-^