Cara Settembre, è stata una gradita sorpresa trovarti con una nuova storia che promette ,dalle premesse e da questo primo capitolo, di essere un autentico regalo che ci potrà portare a sondare gli animi dei nostri beniamini all’indomani di un evento, quello del famoso strappo, che è stato un punto di svolta, un punto di non ritorno, dove gli eventi hanno iniziato a marciare con un differente ritmo rispetto al passato, soprattutto rispetto al passato condiviso.
Ho amato tutto di questo primo capitolo, a partire dalla tua narrazione sempre così delicata e ricca di particolari, che ha il pregio di calarci perfettamente nell’atmosfera che le tue parole stanno creando. Penso che tutti coloro che hanno letto saranno riusciti a immedesimarsi nella Oscar di quella mattinata , con un doppio tumulto nel cuore: il ricordo della sera precedente e il suo ultimo giorno come colonnello delle guardie reali e quindi la parata d’addio dei suoi ufficiali. Tutto è stato descritto con dovizia di particolari, proprio per portarci nella piazza d’armi prima e poi nel salone per il rinfresco, dove Girodelle formulava nella sua mente i pensieri su Oscar e sul fatto che, di lì a pochi attimi, non l’avrebbe più potuta vedere. Sembrava che in quella giornata Oscar fosse cambiata e si rivolgesse a lui in un altro modo, meno distaccato, più partecipe, grata forse del tributo che le veniva fatto. Ma Girodelle sta cavalcando i pensieri fino alla riflessione che quella donna così tanto peculiare era quella che avrebbe voluto avere a fianco nella vita.
Come non notare invece lo smarrimento di Oscar di pochi attimi dopo mentre sta conversando con un sottotenente. E’ bastato avvicinare le mani e subito la sua mente è tornata ad altre mani, mani che l’avevano stretta, mani grandi che avevano racchiuso le sue risultate piccole e in quel momento indifese. Le mani di André. Per lei è difficoltoso riprendere l’aplomb avuta fino a quel momento, turbata dal ricordo, anche perché sa che lui la sta aspettando, come sempre aveva fatto, e sicuramente nel suo ultimo giorno di comando non si sarebbe comportato diversamente, nonostante tutto.
Bello anche l’episodio del sole che la acceca perché riflesso in uno specchio, ed ecco che torniamo indietro nel tempo ai ricordi di loro giovani, sempre insieme, a fare qualsiasi cosa insieme, a scoprire, a provare, a scherzare, a sostenersi. Un velo di tristezza ammanta il suo cuore, ripensando al tempo che porta via con sé l’innocenza della loro fanciullezza e li pone di fronte a situazioni che da adulti hanno difficoltà ad affrontare, pur conoscendosi e volendosi bene da una vita. Ora l’ostacolo da fronteggiare, quasi fosse un nuovo nemico, è vedere André incrociando il suo sguardo che, conoscendolo, sarà colmo di rimorso e infinita tristezza.
Come sai amo molto il tuo modo di narrare, poiché riesci con delicatezza a mostrarci le parti più nascoste dell’animo dei personaggi, i quali mantengono inalterato il loro carattere ma si lasciano mettere a nudo dalla tua penna affinché possa scavare nelle profondità di loro stessi e aiutandoli anche a conoscersi meglio.
Pertanto ti seguirò in questo nuovo viaggio che hai deciso di intraprendere, curiosa di vedere come approfondirai questo periodo di notevole importanza per entrambi e per coloro che ruotano loro intorno.
Bentornata e buon lavoro. Un caro saluto. |