Recensioni per
Una scatola color carta da zucchero
di settembre17
"Ovunque il guardo io giro, immenso Andrè ti vedo": parafrasando quel Tizio di Tagaste, ecco la situazione poco gradevole in cui so trova Oscar: vorrebbe consultare una mappa di Parigi, ma le viene ricordato che chi conosce la città come le sue tasche è Andrè; entra al caffè Procope, e si ricorda che Andrè lo frequenta; si parla di venti nuovi che spirano sulla Francia, e l'immagine che le viene alla memoria è Andrè che legge Rousseau e la porta a una strana riunione in una chiesa sconsacrata....bella l'inversione dei ruoli canonici: ora è lui a essersene andato alla villa in Normandia. Ci dirai, vero, che cosa c'è nelle due scatole? A presto, e grazie per la tua scrittura misurata e sempre sorvegliatissima, D. |
Ciao Settembre17 |
Si fa molto interessante, hai cambiato le carte in tavola è Andrè ad andare in Normandia..... mi piace e mi stuzzica la curiosità non vedo l'ora di leggere quello che la tua mente ha partorito, bellissima. |
Ciao Sett ! Altro capitolo meraviglioso! |
Quindi in questa tua versione scopriamo che è Andrè ad andare in Normandia, non lei. |
Molto, molto interessante! |
Ciao settembre17. Hai considerato un momento davvero molto difficile per André che hai ben descritto, dove mi è piaciuto il dettaglio riguardante il grattare il legno. Ho riflettuto sul fatto che, come scritto, ad André quel bacio non fosse piaciuto. Mi è piaciuto leggere dell'uomo in questi momenti terribili. facendomi volare con la fantasia. Ho letto con interesse i pensieri di André riguardo la Regina. Emblematica l'espressione nel finale con i pochi passi e l'abisso. Grazie per queste emozioni. Sarò davvero curiosa di leggere il seguito. Un caro saluto. |
Il coraggio di tagliare via ciò che non è essenziale è cosa assai rara. In tutte le espressioni artistiche. |
Carissima e intensissima Settembre17, |
Mia cara Settembre, |
Eh sì André, l'hai fatta grossa! Grossa e brutta. Adesso, il trauma lo avete tutti e due! |
Cara Settembre, |
Cara Settembre, è vero: l'episodio 28 è terribile per chi scrive. Ma tu hai colto tutta l'essenza racchiusa in quei fotogrammi, secondo me. O almeno io ho sempre percepito ciò che tu hai scritto: solo rabbia improvvisa da parte di Andrè e frustrazione (tanta) per tutto ciò che lei voleva cancellare; la loro vita insieme, le risate e i sorrisi, quelli solo per lui. E per cosa? Per qualcosa che non era nemmeno vero? Non ho mai creduto ci fosse lussuria nel suo gesto e mi trovo perfettamente in linea con le tue frasi: "quel maledetto bacio, che nemmeno gli era piaciuto, che aveva cancellato dalla sua memoria con una tale forza che ora non ricordava nemmeno più che sapore avesse" e "Aveva visto il suo seno? |
Stupendo capitolo Sett! |
Cara Sett., |