Recensioni per
Una scatola color carta da zucchero
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 123 recensioni.
Positive : 123
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/22, ore 12:27

Ciao settembre17. Mi è piaciuta in questo capitolo la divisione in base ai momenti della giornata. Ho sorriso nel leggere di Girodelle. Non sa la verità riguardo il profondo di Oscar. Ho immaginato la donna nell'osservare André. Ho letto con interesse del rapporto tra Oscar e André dove mi è piaciuto in modo particolare il finale con la tua fantasia a rendere diverso il tutto. Mi è piaciuto leggere anche di Léonie. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/01/2022 - 12:29 pm)

Recensore Veterano
22/01/22, ore 09:34

Cara Sett, ci regali un altro episodio meraviglioso di questa storia perfetta: in una giornata quante emozioni! Oscar e André sono tesi l'una verso l'altra più che mai, in questo capitolo.
Tuttavia mi è piaciuto molto il fatto che non si siano immediatamente parlati appena rivistisi: bellissimo l'incontro sulla scalinata (foriero del ricordo della sera del ballo, per entrambi, da cui tutto iniziò a mutare..) e quella esitazione di André..
ma tutto è cambiato da allora: Oscar praticamente si disseta, con sguardo languido, della figura di lui, dei suoi movimenti ( ora pienamente notati), estraniandosi da tutto... "Sei magnifico André"..non più Fersen ( e quando mai ....).
Altra meraviglia è la difesa del ruolo delle donne da parte di André, proprio con il generale, che si dimostra contraddittorio e, diciamolo, ipocrita. Ho adorato davvero questa parte, in cui Oscar si vede con gli occhi "rivoluzionari" di André.
E non dimentico certo il momento in cui lui nota il fermaglio tra l'argenteria da lucidare...stupendo davvero. Mi è piaciuto moltissimo che questo momento, così profondo, sia stato inserito al termine di uno più ilare, grazie a Leonie: tale collocazione mi ha fatto percepire ancora di più l'emozione suscitata da quel piccolo oggetto.
E a proposito di Leonie: personaggio davvero ben inserito e strutturato...a cui i due belli Girodelle e Fersen "non fanno sangue" ...e come darle torto?
Meravigliosa anche la "fantasia" di Oscar, che fa da controcanto a quella di André di qualche capitolo fa.
E la gelosia di lei! L'hai resa in modo perfetto: la musica è un richiamo, che vuole essere appassionato (tanto da cullare fantasie sensuali) e invece viene percepito da lui come disperato, eco delle nefaste notizie ricevute dal generale.
E infine,Sett, che dire di quelle iconiche lacrime...!
Sei riuscita a racchiudere, nella scansione di una giornata, il crescendo di emozioni dei nostri amati: un "semplice" languore al mattino che si trasforma, intensificandosi, fino a divenire gelosia profonda e disperata la notte. Geniale!
Sett, sono sempre più entusiasta di questa tua stupenda storia!
Ma triste, perché ne annunci l'imminente fine.......
A presto! F.

Recensore Veterano
22/01/22, ore 09:20

Meraviglia delle meraviglie, questo capitolo!
Bellissimo come hai preso "frammenti" della storia originale e li hai incollati in modo diverso cambiandone il senso e la declinazione.
Meraviglioso quel "Sei magnifico, André" (stavolta Fersen non c'entra ;)) così come le false speranze di Girodelle (No, lo sguardo languido non è per lui) e il suo tempismo che si concluderà con un immancabile "2 di picche", così come la sgrammaticata Leonie che finalmente ha trovato l'uomo perfetto (e come darle torto?), così come Andrè che mette il Generale di fronte alle sue scelte. E poi?
Bellissima anche l'immagine di lei che vorrebbe sentire la benda anche sul suo viso per prendersi un pò del dolore inflitto a lui...e poi che vorrebbe prendersi anche lui, in tutti i sensi (di nuovo: come darle torto? ;))
E' una Oscar determinata a non sprecare altro tempo ma capace di una delicatezza infinita con quella carezza tra i capelli, nella notte.
Insomma cara Settembre, una standing ovation.
E due cose: la prima è che mi fai venire voglia di scrivere. La seconda, ed è l'unica nota dolente (non nolente XD) è che ormai la storia si avvia alla conclusione.
Bravissima!

Recensore Veterano
22/01/22, ore 08:49

E' sempre stato evidente per me, guardando l'anime, come Oscar, dall'episodio drammatico da cui questa ff prende le mosse, non riuscisse a smettere di pensare ad André. Dalla scena sulla spiaggia in Normandia, maldestramente doppiata nell'adattamento italiano, all'arrivo in caserma non c'è nessun altro pensiero, a tal punto dominante, nella sua testa. Ed è anche diverso, da quel momento in poi, il modo in cui lo guarda, il modo in cui si guardano. Questo capitolo sviluppa questa evoluzione, questa graduale presa di coscienza dei sentimenti di Oscar, in modo delicato, ma assolutamente incisivo.
Nei capitoli precedenti era stato André a ricostruire, in un flashback accorato, la notte del dramma, ristrutturandola come avrebbe desiderato che si svolgesse, come avrebbe dovuto essere. Adesso è Oscar a tornare indietro con la mente ad un'alba in cui avrebbe voluto e avrebbe dovuto preoccuparsi molto meno dell'alba, senza nascondere quello che veramente le stava a cuore. E' una bellissima simmetria.
Ma parliamo di Girodelle, che si illude di essere al centro del mondo e che ci fa sorridere, davvero, con quel suo bearsi dell' essere oggetto dell'attenzione di lei, che pesca una di quelle frasi che possono andar bene quando non ascoltiamo con troppa attenzione il nostro interlocutore. Una scena irresistibile.
Il confronto in cui André, con quella garbata pacatezza che non è mai resa, ma tutto il contrario, provoca il Generale, facendogli constatare l'ovvio e l'incauta precipitazione con cui si è messo da solo con le spalle al muro ( "De te fabula narratur") è di grande effetto. Anche su Oscar, naturalmente, destinataria non vista, certo, ma destinataria principale, comunque, delle parole di André.
Una menzione speciale a Léonie, geniale nell'inquadrare le persone per quello che sono. Alain compreso.
Le diverse parti del capitolo sono intrecciate tra loro in modo perfetto e la rilettura e la diversa "utilizzazione" dei momenti dell'anime è convincente.
Mi piace moltissimo.
Complimenti sul serio e a presto.
Octave

Nuovo recensore
22/01/22, ore 00:11

L'ho letta assaporando parola dopo parola, emozioni rese vere e palpabili!!! Non vedo l ora di leggere il seguito 😍

Recensore Veterano
21/01/22, ore 23:26

Carissima Settembre,
appena ho scorto il titolo del capitolo 7, già mi pregustavo la lettura del suo contenuto. Ovviamente, hai ampiamente superato le mie aspettative, come sempre, ma ogni volta è una bellissima sorpresa.
Innanzitutto, azzeccatissima la suddivisione del capitolo - stavolta attraverso le parti della giornata - che è il tuo marchio di fabbrica. 
Il rientro di Andre’ ‘spiato’ da Oscar, attraverso il finestrone del salotto verde, è descritto magistralmente in ogni gesto e ci fa capire quanto Oscar aspettasse questo momento. Il povero Girodelle, purtroppo, si illude che lo sguardo languido e assorto di Oscar scaturisca dalla sua presenza (gli piacerebbe…).
Andre’ ci sa fare con il Generale e sa toccare l'orgoglio e i tasti giusti per portarlo dalla sua parte, con il suo atteggiamento “deferente, ma tenace”. Peccato per la notizia sconvolgente che Andre’ riceverà quella stessa sera e lo porterà a ubriacarsi, dopo una giornata in cui il ritrovamento della forcina d’argento col profilo di Marte e l’arruolamento tra i soldati della Guardia sembravano avergli infuso una certa speranza riguardo al futuro, una strada da percorrere.
Questa Oscar innamorata e gelosa, immersa nelle sue fantasticherie, è magnifica, sia a cavallo (“Sei magnifico, Andre’”… altro che Fersen!), che in camera di Andre’ (“Perdonami, Andre’), che al pianoforte (“Mi senti, Andre’?”… certo che ti sente!). Nell’anime, purtroppo, la vediamo fantasticare su se stessa e su Andre’ solo la notte tra il 13 e il 14 luglio, quando tutto è ormai perduto; perciò mi consola che la tua Oscar si sia resa conto molto prima dei suoi sentimenti.
Stavolta anche le note struggenti e disperate del pianoforte sono dedicate ad Andre’ e non a Fersen! Tali rivisitazioni sono meravigliose.
Oscar, dopo una giornata passata a cercarlo, lo trova per caso di notte, semicosciente e in lacrime, mentre la prega di non sposarsi…anche qui, magistrale!
Sempre eccezionale e sgrammaticata la tua Leonie, volente e dolente (sto ancora ridendo!), che finalmente ha trovato chi “le fa sangue” (e come biasimarla?!)! E chi altri poteva essere se non il guascone Alain?! Lo hai reso perfettamente nello sguardo diretto e aperto, nella stretta di mano energica, nelle battute argute e nella subitanea intesa con Andre’. Fantastica!
Grazie di cuore per questo splendido capitolo, sublime ed emozionante dall’inizio alla fine. Semplicemente perfetto. Non vedo l’ora di leggere l’ottavo!
Un forte abbraccio carissima e buon fine settimana! Tua G88
(Recensione modificata il 21/01/2022 - 11:36 pm)

Recensore Master
21/01/22, ore 23:01

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo che l'uomo giusto per Léonie può essere solo un tipo come Alain! Anzi, proprio Alain (benché anche André quanto a camicie aperte sino all'ombelico o quasi, lo sappiamo, non scherzi proprio per un cavolo!)...
E anche Léonie si accorge della prestanza di André, via! Ci voleva! Sempre tormentato, e quindi fuori dal suo target, ma con certe braccia possenti, da abbracciare tutta la Francia, e con il viso di chi sembra aver trovato e attinto dalla fonte dell'eterna giovinezza!
Mi piace come riannodi con intelligente astuzia i fili della storia originale, i suoi snodi e le battute diventate ormai topiche e immortali!
Io adoro questa tua Léonie: lei sì che conosce la vita, altro che le intellettuali gemebonde! E quanto alla sua opinione su Girodelle, con la quale ci delizia, dopo il giudizio netto che ci ha dato, nel precedente episodio, sul bel Fersen, devo rivelarti, in stretta confidenza - ché qui non ci legge nessuno, a parte le centinaia di tuoi estimatori - come anche io abbia sempre pensato che il vice di Oscar fosse il tipo da tenersi specchi alle pareti e sul soffitto della camera da letto. L'occhio vuole la sua parte, no?
Quanto al capitolo nel suo insieme, mi verrebbe da intitolarlo come un romanzo della Cornwell di qualche anno fa: "Un lavoro inadatto a una donna". Quello di amministratrice di Honorine, si capisce, per il quale André deve esplicitare agli occhi dell'ottuso Generale l'esempio domestico per eccellenza di donna che svolge un mestiere maschile; quello di comandante dei soldati della guardia metropolitana, che il Generale pensa di evitare a Oscar con un bel matrimonio con Girodelle, per metterla al riparo dal contatto con quei tipacci in caserma.
E quanto mi piace questa Oscar languida, che guarda André, lo scruta, lo osserva, assaporando ogni suo minimo gesto, ogni linea del corpo, assumendo quel contegno quasi sognante e distratto, quello sguardo liquido sino a farsi languido che fanno sognare - ahilui senza costrutto - il sontuosamente crinito Girodelle.
Mi piace tanto questa Oscar che si scopre innamorata, e che, siccome quando si scopre di voler passare il resto della vita con qualcuno, si vorrebbe che quel resto della vita cominciasse il più presto possibile, è persino gelosa del tempo che André passa nello studio del Generale, come se il padre glielo rubasse:

"Che cosa stava facendo suo padre? Le stava rubando André?
È mio, è mio!
Suo padre che lo manda in Normandia, suo padre che per un mese tiene una fitta corrispondenza con André, suo padre che evidentemente sta pensando come impiegare André ora che lei…., suo padre che dopo cena si chiude nel suo studio con André.
Gli offrite anche da bere, padre?
André, vieni da me!
Dedica il tuo tempo a me! A me, André!"
Mi piace tanto, questo tuo racconto: tanto che me lo figuro, nella mia testa, con le immagini, le linee e i colori dell'anime. Aggiorna presto,
firmato: una sett-dipendente.
d.
(Recensione modificata il 22/01/2022 - 07:29 am)

Recensore Master
21/01/22, ore 22:38

Cara Settembre, questo tuo capitolo ha il crescendo di certe sinfonie. Parte in sordina, con Oscar che "spia" il rientro di Andrè a Palazzo, con Girodelle che si è inventato una scusa per poterla rivedere e che, come nel giorno della parata di commiato, fraintende...e pensa che quell'aria distratta e languida sia per lui. Poi ci sono i momenti più accesi, quelli del calore che nasce dal ritrovare gli affetti più solidi, la nonna e Leonie, e qui è Oscar ad essere in sottofondo, nei ricordi della sera della loro "rottura", nel ritrovamento della forcina d'argento. Tutto il dinamismo di Andrè è finalizzato a non fermarsi, a non pensare. Il fulcro di questo capitolo si concentra in quel fugace incontro sulle scale, che ricorda ad entrambi il momento in cui Oscar si è palesata donna per la prima ed unica volta, in incognito per tutti tranne che per Andrè. Quando arriva il momento di agire/reagire, lui si arruola, grazie al fortunoso incontro con Alain, lei suona tutto quello che prova, sperando di raggiungerlo con la musica.
E poi il tonfo finale.  Qui Andrè sa della proposta di matrimonio ancor prima di lei,  e tutta la sua resistenza crolla.
Hai costruito  questa storia in modo pazzesco, trascinando il lettore attraverso gli stati d'animo dei protagonisti, e come Andrè, ci lasci attoniti e disorientati.
Personalemnte adoro le fic che si soffermano sul percorso che fa il cuore di Oscar, dalla delusione per Fersen e dal rifiuto di Andrè a scoprirsi innamorata di lui. Dai voce e immagini a qualcosa che nella storia originale non viene mai esplicitata: non è facile e ci riesci splendidamente.
Grazie!!!! 

Recensore Veterano
21/01/22, ore 21:36

Buonasera Settembre,
tornare a casa e trovare un tuo aggiornamento è un modo piacevolissimo di iniziare il fine settimana.  
Se il tuo capitolo fosse una canzone sarebbe una canzone di Battisti: E penso a te
È troppo grande la città Palazzo  Jarjayes Per due che come noi
Non sperano però si stan cercando, cercando


Oscar e André sono due rette parallele che stanno per incontrarsi, se non fosse per questa molesta richiesta di matrimonio da parte del capellone!
Tuttavia quando prende una decisione, Oscar è irremovibile. Confido quindi nella sua caparbietà, nonché in questa sua genuina possessività. Questa Oscar, che si scopre gelosa del tempo che André dedica a suo padre il Generale, è magnifica.
Infine dieci minuti di applausi per André, che difende le capacità del genere femminile, e lo fa proprio con il Generale: ineguagliabile.
Sono incantata dal tuo modo di scrivere. Un caro saluto!

Recensore Junior
21/01/22, ore 21:31

Tutto questo capito e non si scambiano una sola parola...Ma non è possibile...Lei che lo rincorre ....Lui che si arruola e poi zac, zampata finale, il generale ha deciso di darla in moglie a Girodelle...E no...Dopo tutta st'ansia, dopo tutta st' agonia... questo no....Settembre di un po' hai cambiato stile....Di solito sei molto più psicologico...Ti trovo diverso....
(Recensione modificata il 21/01/2022 - 09:35 pm)

Recensore Master
21/01/22, ore 21:08

Oscar si sta rendendo conto di quanto la sua giornata sia vuota senza André.. non immagina di ritrovarlo nella sua nuova caserma! Però il colpo finale da parte di Victor non ci stava!

Recensore Junior
08/01/22, ore 22:58

Cara Settembre,
È un capitolo davvero denso. Denso di ricordi, di rimpianti, di scoperte e di conferme. Denso di personaggi con uno spessore incredibile partoriti dalla tua meravigliosa fantasia e specchio di quella società complessa e stratificata in cui si muovono Oscar e Andre’. Denso di amore declinato in tutte le sue forme. Perché Jacques, Leonie, Fersen, ognuno di loro in fondo ama, anche se in modo completamente differente.
E poi giganteggiano Oscar e Andre’ e il loro universo interiore che nell’anime è spesso inespresso o accennato.
Hai saputo raccontare con profondità e nello stesso tempo semplicità ed ironia, concetti come libertà e servizio. Si, servizio e non servitù. Andre’ non si è mai considerato ne’ comportato come servo. Ha semplicemente messo la sua vita al servizio della persona che ama e ora che è libero anche agli occhi del mondo, scalpita per riconfermare questa sua missione: il dono di se. In fondo l’amore vero ama senza chiedere nulla in cambio e quindi è pronto ad esserle vicino pur rispettando ogni sua scelta, per quanto dolorosa o sbagliata possa essere.
Il rimorso di Oscar mi ha stretto il cuore. Si strugge per aver trattato Andre’ come un oggetto di sua proprietà senza mai pensare al confine tra la sua vita e il suo lavoro. Il problema è che Andre’ non ha mai lavorato per Oscar: ha vissuto con e per lei. Ed Oscar inconsapevolmente ha bevuto ogni stilla di vita vera che solo lui le ha donato. Questa tua Oscar, così consapevole, così matura, ora capisce che quello che hanno vissuto insieme è stato sempre e solo amore. Tutto. Anche il ricordo straziante riaffiorato tramite quell’ultimo sorprendente lembo di stoffa intriso del suo sangue e conservato nella scatola dei ricordi di lui.

Recensore Master
08/01/22, ore 19:38

Cara Sett, bellissimo capitolo! 
Comincio con l'apprezzamento sul "tuo" personaggio, Leonie, ben caratterizzato e per nulla banale, che si discosta dalla classica figura della "cameriera" altre volta trovata nelle fic del fandom. Non è la tromba-amica (perdona il francesismo) ma una donna pratica e intelligente, ben inserita nella storia e nell'epoca.
I nostri personaggi compiono il loro percorso: quello di Andrè è simile all'originale, ma nella tua storia permetti al personaggio di assaporare la "distanza" da lei e dalla situazione, non lo vediamo imbruttito e ubriaco, è molto centrato su suoi sentimenti, torna da lei con un'altra consapevolezza e, oserei dire, con un'altra libertà, perchè ormai lei sa e non deve più reprimere nulla.
Il percorso di Oscar è più coinvolgente, forse perchè nella storia originale è praticamente assente: in fondo passiamo rapidamente dall'ep. 28  alla notte di St.Antoine, e quello che porta Oscar a pronunciare il fatidico "il mio Andrè" è lasciato all'immaginazione dello spettatore. Tu ci racconti, invece, la tua Oscar, e quella maschera insanguinata, custodita insieme alla forcina, è stato davvero un "colpo di scena". Hai anche ricordato il fotogramma in cui Andrè si immobilizza, di ritorno a palazzo Jarjayes, pensando a cosa gli è costata quell'azione di salvataggio di Oscar...e ti fa rendere conto, come dice lo stesso titolo dell'episodio, che il rischio era stato calcolato ed accettato, per amore.
Tutto davvero bellissimo, e questo superlativo non è abbastanza per descrivere la tua bravura!

Nuovo recensore
08/01/22, ore 19:35

Oddio non vedo l ora che tu vada avanti... La tua scrittura ti trascina nel racconto!!!! Grazie mille, aggiorna presto!!!!

Recensore Veterano
08/01/22, ore 19:21

Carissima Sett, non ho parole. È un capitolo meraviglioso, perfetto. Mi è sembrato come un cerchio che si chiude.
Oscar, che nonostante due notizie che la intristiscono, rimane di buon umore: le basta guardare la forcina o evocare il nome di lui per essere accogliente, accomodante, gentile...ed esserlo alla odiosa, per quanto sollecita, " gentilezza" di Girodelle nel cederle Jacques ( come un oggetto, poi..) ce ne vuole!
Tuttavia, l'ebrezza dell'amore appena riconosciuto ed accettato, rende possibile ciò, anche il tollerare Jaquerelle ( che ridere!), così diverso da André...
Poi, André: bellissima immagine di lui sul cavallo, libero.. ho visto l'immagine, Sett.. ho sentito il vento sul viso..l'hai descritto con una potenza incredibile!
Che dire di Leonie: ha praticamente fornito, in poche parole, la descrizione di Fersen. Fortemente idealizzato da Oscar, è un uomo in realtà tutt'altro che privo di difetti! E Leonie, nella saggezza tipica di ragazza vissuta, lo ha compreso.
Ma Sett, davvero, il capolavoro arriva qui ( o meglio, si eleva di più): in sostanza, uno scritto quantomai profondo sulla libertà e la servitù (Seneca, giusto?). Mi hai dato molto da riflettere... E leggendo quelle parole, immaginando André sulla spiaggia, in solitaria, con ormai una decisione ferma nel cuore, mi sono commossa col sorriso sulle labbra...
quella dichiarazione d'amore...una libertà possibile solo se incatenato volontariamente a lei...Perfetto, semplicemente sublime.
Ed infine, di nuovo Oscar: il cerchio si chiude, ma con dolore.
È come se avesse sceso gradualmente una scala, sempre più giù, sempre più in fondo... deliberatamente, sottoponendosi ad un giudizio di se stessa severo, impietoso.
Non come un servo, non come un uomo, ma come uno schiavo sente di aver trattato André..privandolo della libertà, della dignità.
D'altronde, la lontananza che c'è ora fra loro, impone ( e favorisce) un'analisi del loro rapporto...
E mentre lei è ancora in fase di elaborazione, macchiata dal senso di colpa ( e forse anche dalla paura di lasciarsi andare completamente), André è ormai pronto, consapevole, deciso...libero.
E credimi se ti dico che, alla fine, con Oscar mi son commossa davvero anche io.
Mi chiedo l'incontro fra i due a cosa porterà...
Cara Sett, questo capitolo è stato magistrale, con un equilibrio a dir poco perfetto tra ilarità, filosofia, emozione, commozione, riflessione.
Credimi se ti dico che sono estasiata e totalmente entusiasta di questa tua ff, che ad ogni capitolo, diventa sempre più meravigliosa... vorrei non finisse mai!!
Mi hai tanto emozionato...
Ti auguro una buona serata ed un buon anno (siamo nella prima decina del mese, ma permettimi ancora questi auguri tardi..)!
Un caro saluto. A presto! F.
(Recensione modificata il 08/01/2022 - 08:11 pm)