Recensioni per
Jours de gloire
di settembre17
Carissima Sett, in ritardo mostruoso, giungo finalmente qui e credo che approdo più gratificante non potesse esserci per me. In questo capitolo c'è tutto ciò che mi fa emozionare e commuovere nelle tue storie: empatia, dolore, amore (che traspare sin dal primo istante) e anche un velo di rimpianto. Quest'ultimo lo associo al suggestivo racconto di Marcel e alla perdita dell'amatissima Joss. Finalmente si scopre di più anche circa le dinamiche familiari e le relative differenze di veduta. Con un po' di sforzo si arriva a comprendere, sebbene non ad accettare, la scelta del padre: un uomo figlio del proprio tempo e che si è fatto da solo. Cosa posso dirti io? Ormai credo di avere una cotta spropositata e spudorata per il tuo figliolo, d'altro canto Alain che richiama all'ordine e capisce - perché la sua peculiarità è sempre stata la dote di capire persone e situazioni - è detentore di uno dei momenti che più mi hanno commossa per la sua sensibilità. |
Cara Sett, ho apprezzato davvero tanto entrambe le parti di questo capitolo: la storia struggente di Marcel e il dialogo tra Oscar e la regina. Nell'anime è tutto centrato sulla situazione di Parigi, ma nel manga Maria Antonietta parla di Fersen, richiamato in Svezia e perciò lontano da lei. Si chiede tra le lacrime perchè Dio non abbia concesso una vita normale ad una donna normale come lei. Io sento più vicina alla realtà la tua visione dei pensieri della regina, una principessa veniva cresciuta con la ferma convinzione di avere un ruolo preciso per volontà divina: almeno questo ideale verrà davvero spazzato via dalla Rivoluzione Francese, impregnata delle idee illuministe. |
Ciao Settembre. Suggestivo l'inizio del capitolo con la luna e purtroppo quei soldati in prigione. Mi sono immersa nell'atmosfera del racconto come fossi anche io lí. Conosciamo riguardo il passato di Marcel e ho immaginato l'incontro con la sua amata, i sorrisi, i saluti dalla finestra. Mi é dispiaciuto per Marcel e per il destino della sua amata. Una storia triste per lui e Joséphine dove mi ha commossa quel sussurro portato dal vento. Ho percepito attraverso le tue parole lo stato d'animo di Maria Antonietta nel dialogare con Oscar. La parte che mi ha piú interessata in questo capitolo é quella riguardante Marcel e hai ben scritto il tutto. Un personaggio che arricchisce la tua storia. Un caro saluto. |
Cara Settembre |
Arrivo tardi, come sempre ormai, ma dovevo prendermi un poco di tempo e fare un respiro profondo per riordinare le idee che mi suscita questo tuo aggiornamento. |
Settembre carissima, nostra Musa, |
Le storie sono importanti per sfuggire alle sbarre, reali o meno che siano e l'uomo, da sempre, ha bisogno di storie, reali o meno che siano. |
Carissima Sett, è sempre davvero un gran piacere leggere questa tua storia. Io credo che in questo capitolo tu abbia accostato due posizioni opposte. Nella prima, il fatto di perdere l'amore della vita perchè la società dell'Ancien Regime, così legata alle "caste", impediva a due giovani di essere felici. Nell'altra metà, abbia il simbolo dell'ancien regime, che è infelice anche lei ma che nonostante tutto, è convinta che le cose siano immutabili e debbano restare così per volontà di Dio e quindi si opporrà anche con la forza ad ogni cambiamento. |
Capitolo meraviglioso, come sempre Sett ed emozionante in tantissime parti. Due storie raccontate da due personaggi diversi, in contesti radicalmente differenti: una cella e un villaggio artificiale nella Reggia. Eppure, mi pare che, in realtà, queste due vite siano raccontate in due prigioni, per quanto diverse siano. Poi, la Regina dice di sé stessa, in quel monologo che scopre il suo io, "Se lo amassi, non dovrei lasciarlo andare? Invece non lo lascio mai andare ...Se lo amassi, non dovrei lasciarlo andare?" E qui, in un certo senso, ci vedo forse la sconosciuta Josephine al contrario... (Oltre che Oscar, per altro verso...) |
Settembre carissima, che altro meraviglioso capitolo ci hai donato, pieno di quella sensibilità e di tutte quelle emozioni che, come noto sempre più di frequente, passano direttamente dall’autrice al lettore del momento, come se le vicende dei protagonisti di questa splendida storia si trasferissero al lettore finale, lasciandogli così un bagaglio di sensazioni su cui poter riflettere una volta fatto suo il contenuto del passaggio appena letto. |
Nei momenti più bui, in cui davvero non sappiamo cosa ci aspetta, non c'è niente di meglio che una storia, per farci coraggio ed esorcizzare i fantasmi. E questo vale sia per chi la racconta, rivivendo tutto ciò che quella storia ha significato, che per chi la ascolta e la riempie di tutto ciò che il suo cuore spera o vagheggia. |
Ma quanto è bello questo capitolo? |
Due confessioni amare, sia quella di Marcel che quella della regina.. peccato solo che la seconda sia sbagliata e distruttiva! |
Un capitolo magnifico e terribile, in una atmosfera più angosciante, che malinconica. Quei cani legati che abbaiano tirando la catena li hai fatti percepire anche a noi. |
Ciao Settembre. Mi é piaciuta l'espressione "l'esotica emozione di essere una contadina." Ho immaginato André nel suo sentire attraverso le tue parole in questa giornata di giugno, in modo particolare nei confronti di Oscar. Terribile leggere quanto accade in quell'edificio. Mi sono immersa nel finale nella conversazione, come scritto, privata e inappropriata tra un comandante e un soldato. Bello che ti sia confrontata con altre persone per scrivere una parte di questo capitolo. Sempre bello aiutarsi e condividere quello che si sente. Ho apprezzato il dettaglio riguardante la canzone che ha arricchito di piú questo capitolo. Un caro saluto. |