Recensioni per
Jours de gloire
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 231 recensioni.
Positive : 231
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/07/22, ore 14:44
Cap. 4:

Rieccomi Sett, a lasciarti un pensiero su questa tua incantevole storia. Incantevole perché è davvero difficile, se non impossibile, non farsi trascinare nel mondo che descrivi. Un mondo dove Oscar, finalmente, vuole essere egoista e pensare a sé stessa per un po'. Follia: agire d'impulso, assecondare un istinto che, in questo caso, è solo l'istinto da sempre represso di essere e voler essere felice. Magari con l'uomo che da sempre ama e che ha finalmente scoperto (e accettato) di amare...Poi, arricchisci il tutto con il parallelismo con Marcel ed è qualcosa di stupendo. Per non parlare dei dettagli in quella stanza che portano tutti ad André: il cognac, il disegno, il libro...tutto questo parla di Oscar e tutto questo parla ad Oscar di André. Perché, in fondo, sono un'unica cosa, da sempre...come fai, Sett, ad emozionare così? Bravissima sempre e sempre di più.
A presto! F.

Recensore Master
10/07/22, ore 21:40
Cap. 4:

Che cosa vuol dire sapere scrivere?
Vuol dire costruire per il lettore un mondo più vero e, spesso, più bello di quello in cui vive;
vuol dire saper far vivere, sulla carta, ai propri personaggi, quello che nella vita le persone interpretano male;
vuol dire avere l'assoluta padronanza della lingua, con un lessico preciso e una sintassi affilata, con un periodare che sembra chiedere: "Leggimi ad alta voce, ti prego: leggimi ad alta voce!" (e quando lo faccio, resto incantata):
significa spiazzare con un finale dell'episodio che non poteva che essere quello, e che, tuttavia stupisce.
E quindi, sei condannata - hai capito? CONDANNATA - ad aggiornare presto, mia cara, perché ora dobbiamo sapere tutto a propisito di "Mademoiselle Lotte", di Monsieur Vertère e dello schizzo con le rose di Arras (particolare ripreso dalla pudica affermazione di Oscar di fronte a un André estasiato per il quadro che non vede, e cui tu dai verità e quasi consistenza)...
Passerei ore a leggerti e rileggerti!
Bravissima, ma lo sai, lo sai sempre perché lo sei invariabilmente,
D.

Recensore Master
10/07/22, ore 09:46
Cap. 4:

Ciao Settembre. Ho letto con interesse riguardo il padre di Marcel e quest'ultimo e mi dispiace per lui. Sogno e realtà, realtà.e sogno in questo capitolo. Quello che mi é piaciuto di piú é quanto scritto riguardo l'appartamento immaginando Oscar nel suo agire. Mi sono immersa nel suo stato d'animo attraverso la tua caratterizzazione. Sono stata lieta di leggere nel finale che Oscar ha dormito come mai aveva dormito prima. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 10/07/2022 - 09:47 am)

Recensore Veterano
09/07/22, ore 21:36
Cap. 4:

Capitolo bello, bello, bellissimo!
I nostri eroi che condividono il piacere della lettura e soprattutto di certe letture.
I dolori del giovane ... potevano essere benissimo i dolori del nostro André.
Ma  i libri servono anche per  trovare un destino diverso, da quello di Lotte e del Sig. W.  Giusto? Ed Albert -Girodelle  lo teniamo lontano (giusto?)
"Che cosa aveva fatto? Una follia! Una follia!" quanto è bello impazzire, almeno ogni tanto!
 
(Recensione modificata il 09/07/2022 - 09:37 pm)

Recensore Master
09/07/22, ore 19:59
Cap. 4:

Sett del mio cuore, che cosa non mi hai fatto provare con questo capitolo!
Credo di avere addosso la stessa sorpresa che avrai tu a leggermi così celermente XD (l'isolamento forzato ha i suoi vantaggi, mi sa ahahah).
Parto col dirti che sono sempre commossa e travolta dal modo che hai di descrivere l'amore e le sue sfaccettature e per amore non intendo solo quello romantico, anche con il padre di Marcel sei stata superlativa.
Ma vogliamo parlare di Oscar e André? Adoro e venero i tuoi dialoghi interiori tra i due, sono di una bellezza disarmante e neanche sto a quantificarti la grandezza del mio sorriso alla scoperta del proprietario della casa: Monsieur Vertère e Mademoiselle Lotte mi hanno fatta commuovere di gioia, se ho compreso - e un po' (tanto) ci spero - devo dire che raramente ho trovato un espediente narrativo così perfetto e pieno d'amore e reciproca conoscenza. Ovviamente, a questo punto, vorrei davvero sapere come e da quanto Monsieur ha questa deliziosa casa!
Evocativa e di una potente carica emotiva l'immagine del disegno, un tassello perfetto per questo puzzle di rara bellezza che stai costruendo per noi. Cavoli se sei sbalorditiva, grazie e grazie davvero!
Marcel, invece, con i suoi spigoli e le brutture che la vita gli ha inferto, è decisamente un personaggio impossibile da dimenticare: il modo in cui lasci che il rancore e la frustrazione per quel che vede e che lui (mi auguro creda ma che non sia proprio così XD) crede di aver perduto mentre altri lo sciupano, è un qualcosa che atterrisce e al contempo infiamma, davvero davvero un capitolo scritto con impareggiabile maestria.
La storia di Joss (che il cuore me l'ha polverizzato, spezzato sarebbe riduttivo) e la tensione che inavvertitamente crea, tra i nostri in quanto a similitudini, è veramente elettrica e la si sente tutta ma proprio tutta durante la lettura.
Grazie, infine, per aver ammantato di ulteriore tenerezza la figura di d'Agoult, splendida la sovrapposizione con André, perché, personalmente, ho sempre trovato in entrambi questa dote in comune: la gentilezza mista ad empatia che porta a preoccuparsi realmente.
Che dire? Non mi lancio in pronostici rosei però lo ammetto: questa storia è veramente una dipendenza e la sensibilità con cui ci guidi al suo interno mi ha conquistata a prescindere da come finirà. Complimenti e a presto,
A. :D

Recensore Veterano
09/07/22, ore 15:52
Cap. 4:

Bellissimo che Oscar sogni l’entrata di una casa che si rivelerà molto somigliante all’appartamento che ha attirato ogni sua attenzione!
Come se l’inconscio riesca a vedere oltre. Un segno del destino che inesorabile la porta dritta verso l’unica persona possibile.
Lo stesso posto che entrambi avrebbero voluto mostrare all’altro quando si incontrano nella piazza d’armi qualche capitolo fà.
Chissà se anche quel poco che accade nel sogno, e cioè un breve scorcio di vita quotidiana e felice, si avvererà nella vita dei Nostri in un futuro spero non troppo futuro!
Un sonno finalmente sereno che spero sia il preludio di una nuova vita.
Tanta roba e un finale dolcissimo che fa ben sperare!

Recensore Junior
09/07/22, ore 15:06
Cap. 4:

Cara Settembre, è meraviglioso vedere Oscar ridere, ridere di cuore, ridere con la bocca aperta, ridere da tenersi la pancia. Perché in quell’incantevole appartamento, con lei c’è Andre’: nel suo cognac preferito, nello schizzo a matita appeso al muro, nell’unico libro in tedesco e con la quarta di copertina un po’ bruciacchiata, in quel nome solo apparentemente oscuro ma carico di significato per chi è cresciuto assieme. In fondo è come se lui l’avesse già portata lì con se e allora quel sogno altro non è che l’anticipazione della realtà perché una vita in cui lui rientra a casa e lei gli risponde felice è possibile. Nonostante la differenza di rango, i rispettivi ruoli, la rivoluzione imminente e la malattia. Nulla è impossibile all’amore perché il vero amore tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Il vero amore non avrà mai fine perché vive il presente attimo per attimo senza curarsi del domani e così diventa eterno. E questa verità quando germina nel cuore non può essere ignorata, neanche dalle persone più misurate e razionali, poco importa se agli occhi degli altri sembri una follia.
Accade allora che la rabbia di quel ragazzo a cui questo amore è stato negato da un padre che ha sbagliato pensando di fare il suo bene, non può più essere taciuta a costo di mancare di rispetto al suo comandante e di meritare una settimana di rigore. Perché in fondo lui ammira e rispetta quel comandante così puro nella sua integrità e vuole bene a quel compagno d’armi così silenzioso, misurato e gentile.
Dorme Oscar, finalmente senza sognare e senza tossire e aspetto anch’io con ansia di vedere sorgere la nuova alba.

Recensore Master
09/07/22, ore 14:10
Cap. 4:

Ciao Settembre.
Grazie di regalarci un ristoro per il nostro cuore in queste giornate cosi faticose.
È sempre un piacere leggerti

Recensore Master
09/07/22, ore 12:49
Cap. 4:

Carissima Settembre,
quanto si possono sentire vicini dei personaggi con le loro vicissitudini, se la narrazione riesce a trovare la via del cuore, e non solo della mente, del lettore?
Bellissimo e travolgente questo nuovo passaggio che ci hai regalato e che contiene veramente tanta, tantissima “ciccia” con la quale fare un banchetto.
Non c’è alcun momento che venga lasciato al caso. Tutto è preciso e fluido, tanto che sembra incastrarsi perfettamente, proprio come accade alle magiche tessere di un mosaico capaci di mostrarci poi uno splendido quadro d’insieme.
Il tuo intercalare i piani temporali sta dando frutti preziosi, perché sempre meglio entriamo nell’ottica di quello che vuoi raccontare, percependo ogni singolo respiro che ha fatto giungere i vari protagonisti proprio lì dove tu li vuoi portare.
Come non sentire un afflato di empatia per il colonnello d’Agoult, il quale vede Oscar, intenta nelle sue faccende, mentre sa che freme dentro di sé per la sorte dei suoi soldati, con le parole che le rivolge e che sanno di premura e di una buona dose di affetto. Lui la vede stanca e provata e comprende che abbia bisogno di un attimo di stacco dalle vicende che premono per essere risolte, ma che stanno languendo in un apparente limbo che snerva il corpo e la mente. E lei docile accetta, forse proprio in virtù del tono di voce usato dal colonnello: deve averne avvertito la preoccupazione e quindi obbedisce e si ritira nei suoi alloggi. D’altronde quel pomeriggio è stato pesante, anche per l’incontro con Monsieur Laroche, il quale si era presentato a chiedere il suo intervento affinché suo figlio Marcel, insieme agli altri soldati, potesse avere salva la vita. Le aveva addirittura dato dei soldi, e anche altri all’occorrenza, come se fossero l’unica via di uscita per comperare la libertà di quel suo ragazzo, a cui ritiene di aver fatto solo del male, rivestendo il suo comportamento di premura e preoccupazione per il suo futuro, condannandolo di fatto al dolore, dolore che prova anche lui perché da quel figlio il perdono certamente non lo riceverà mai!
E mentre dorme sogna, ma il sogno sembra così reale. Due dimensioni, realtà e sogno, che si sovrappongono confondendo i confini l’una dell’altro. Ma il sogno è persistente, tanto che rapita da ciò che ha percepito come reale, si sveglia e si fionda nel luogo che già l’aveva chiamata a raccolta, come se quel posto dovesse essere suo da sempre, suo e di qualcuno che ama.
Bello anche come hai fatto svolgere il primo incontro con l’avvocato e la figlia che curano quell’appartamento per conto di una terza persona. Non vuole neanche vedere per il momento come sia l’alloggio, vuole solo avere la consapevolezza che potrà essere suo, dove potrà sentirsi libera di essere se stessa, lontana da tutto, certa di riuscire ad immergersi nella stessa situazione di beatitudine che le regala il cuore quando pensa ad André.
Poi assistiamo a tutta quella sequenza sulla piazza d’armi, con lei e Marcel, e André che osserva ma non parla. Lui ha già compreso perché Oscar si sta ostinando a far sparare Marcel, vuole semplicemente che sia pronto e non rischi la sua vita, ma ancora il giovane soldato non lo sa e non capisce quell’intestardirsi con lui. Fino a quanto ritiene che la misura sia colma e, con quello che è un atto di insubordinazione, si rivolge al suo comandante esponendo una situazione che Oscar sa essere la verità ma che non può esternare. Marcel ha compreso molto bene cosa intercorra tra il soldato Grandier e il comandante, ma entrambi, secondo lui, sono folli a non vivere quello che di bello può regalare il sentimento che li lega. Parole che entrano nella mente di Oscar che si vede costretta a punirlo. Ma, prima di tornare alla normalità e lasciare André, un altro gesto che fa allargare il cuore anche del lettore: quello sfioramento delle dita dei due che paiono accarezzarsi, sentendosi uniti anche in quella frazione di secondo, molto più di quanto non ottengano quando si parlano e sono vicini. Un gesto che dice tutto, che colma il cuore di entrambi. Tutto giocato sulle sensazioni che restano sulla pelle e imprigionate nella mente e nel cuore. E allora benvenuta la follia che fa correre Oscar verso l’appartamento, poiché sente l’esigenza di vedere quel luogo che le ha parlato. E, al visionarlo, la sorpresa è talmente grande da lasciarla piacevolmente tramortita. Piccoli particolari a corollario dell’atmosfera che quel luogo crea, e non da ultimo un libro galeotto, che la convince della bontà della sua azione che pareva avventata. Non conosceva il nome del proprietario dell’immobile, ma ora sa per certo chi sia. Non torna in caserma e tantomeno a palazzo Jarjayes, si ferma a dormire lì, luogo dove assapora la pace di una notte serena, fatta di riposo, sogni e senza colpi di tosse.
Quanta sapiente magia in questo capitolo. Grazie e sempre per le emozioni che ci regali.
Un augurio per un tranquillo fine settimana.
(Recensione modificata il 09/07/2022 - 12:49 pm)

Recensore Veterano
09/07/22, ore 10:24
Cap. 4:

Carissima amica,
Ma questa è una "ciccia" dolcissima, oserei addirittura definirla dessert! Meraviglia delle meraviglie!
Quanta tenerezza mi hai fatto provare verso Marcel e il suo amore perduto. E quanta tenerezza anche verso il padre che ha commesso un grave errore e non sa più come rimediare. E Marcel, che ha perduto l'amore, non può non infuriarsi contro chi l'amore potrebbe viverlo a pieno, ma non osa.
Il sonno ristoratore ha portato a Oscar consiglio e si è diretta subito dove l'hanno guidata l'istitnto e il cuore. Come sarebbe bello nella vita avere delle intuizioni o dei sogni premonitori che ci guidino nelle nostre scelte. È una decisone migliore la nostra Mademoiselle Lotte non la poteva prendere. Quando ho letto di tutti gli indizi disseminati nell'appartamento mi si è scaldato il cuore. ❤️‍🔥
Fantastica! Un capitolo a dir poco perfetto. Grazie di cuore.
Un abbraccio e un buonissimo weekend!
G.

Recensore Veterano
09/07/22, ore 07:03
Cap. 4:

Cara amica, altro che "ciccia"...questo è un vero e proprio pranzo pantagruelico che però non appesantisce e va giù liscio come birra fredda in queste giornate roventi.
C'è la realtà che prende la consistenza del sogno e il sogno che VUOLE diventare realtà. Non sono più sufficienti le parole nascoste dietro frasi di circostanza o gli sfioramenti accidentali. E' ora di prendere il largo, come quella nave verso la Martinica sulla quale però bisogna salire in due...e allora ecco che "quel posto" sognato prende vita e parla già di loro...è già loro. Siamo al 3 luglio 1789 e Oscar ride fino alle lacrime con il cuore colmo d'amore; no...la sensazione è che il destino sarà ben diverso da quello del giovane Werther (pardon, Vertère ;)) e di Mademoiselle Lotte...
Un abbraccio
A presto

Recensore Veterano
09/07/22, ore 05:21
Cap. 4:

Da dove possiamo cominciare?
Suggestioni. Ciò che accade quando la ragione, finalmente, è costretta a tacere, e sono i sensi a guidarci. Uno stato di grazia in cui i sogni e la realtà diventano indistinguibili. "... le immagini di quel brevissimo sogno conficcate nella memoria, l’impressione quasi tattile di aver appena vissuto e non sognato, la necessità imperiosa di andare in quella piazza, a Saint-Eustache."
Sensazioni. Il doppio fondo di una comunicazione che è perspicua per i diretti interessati - Ti amo, André
“Dimmi, Oscar…”
Lo so, ti amo anche io
“Raccontami di Laroche”
Voglio sentire la tua voce, André"-
e, ormai, non soltanto per i diretti interessati - la familiarità evidente in quei gesti di lui che anticipavano di frazioni di secondo gli ordini di lei, i passi morbidamente distesi con cui lui raggiungeva la sua postazione, come se non subisse la pressione di avere un simile comandante, e lei… lo vide! lo vide lo sguardo di lei, assottigliato e ingentilito quando si rivolgeva verso la sagoma lontana e di spalle di lui, e vide anche lo sforzo, reso evidente in quella piccola esitazione quando si rivolgeva a lui, di chiamarlo per cognome -
I piani logici, cronologici, sensoriali, si intrecciano tra loro ed il risultato è irresistibile - Per un istante brevissimo vide negli occhi gentili del colonnello quelli di André, vide un André più anziano che le stava dicendo: “Vai a dormire, Oscar. Per un po’ ci penso io” -
Si intrecciano e si confondono anche la fiducia, comunque sempre un po' folle e temeraria dell'essere umano di fronte ai suoi limiti ed il dolore, cieco ed insuperabile, che ci costringe a confrontarci con questi limiti. "Chiuse forte gli occhi e incitò il cavallo, per non vedere, per non pensare, mentre il castello di carte dei suoi sogni veniva spazzato via."
Ma che cosa importa, alla fine, se possiamo sparigliare le carte con una mossa a sorpresa? Con un colpo di testa capace di confondere persino noi stessi? Con un gesto di pura follia?
Infine, ma non per importanza, un piccolo libro con una data e una bruciatura sull’angolo della quarta di copertina. Monsieur Vertère e Mademoiselle Lotte. Il riferimento letterario ci sorprende e ci delizia, completando la magia. Tutto il resto è in scacco: largo alla follia!
Bellissimo.
Complimenti e a presto.
Octave
(Recensione modificata il 09/07/2022 - 05:23 am)

Recensore Veterano
09/07/22, ore 01:15
Cap. 4:

Che bello questo capitolo è il desiderio di normalità di Oscar che ricade nei sogni e che sogni " andre ? Sei a casa Oscar? Si sono qui"questa è la realtà che doveva essere e la casa che lei riconoscere essere del suo André. Dorme senza tosse Oscar dorme tranquilla come una bambina al sicuro ! Aspetto l altra ciccia

Recensore Master
08/07/22, ore 22:55
Cap. 4:

Eh, si, decisamente tanta ciccia, cara Settembre.
Ritroviamo un'Oscar un po' più consapevole dell'originale, attenta al mondo di sentimenti che le ruota attorno (l'amore di Andrè ma anche l'affetto di D'Agoult, la disperazione dei Laroche, padre e figlio..) e il desiderio di "darci un taglio", che è cominciato con l'addio alla Guardia Reale, prende sempre più consistenza con la decisione di prendere casa a Parigi, da sola. E che sorpresa scoprire che il padrone di casa è proprio lui! Che potere ha l'amore,  che fa sentire forti e pieni di possibilità, anche di fronte ai responsi dei medici e ad una tosse che non perdona!
Anche chi legge si sente contagiato da tanta felicità!
Bella, originale, romantica...c'è solo quel titolo a mettermi un po' di ansia addosso...
(Recensione modificata il 08/07/2022 - 10:56 pm)

Nuovo recensore
08/07/22, ore 22:49
Cap. 4:

Ciao Settembre, hai ragione, c'è tanta ciccia, talmente tanta che ho letto d'un fiato e ora sono senza respiro. Non tanto per la lunghezza (ne avrei voluto ancora!), ma per l'intensità, per la tensione emotiva, per l'attesa di qualcosa che deve avvenire, che si percepisce dai pensieri di Oscar, dai suoi strani sogni, dalla cronologia del tempo che si avvicina sempre più a eventi significativi; e poi quella casa in affitto che sembra un richiamo...
Meravigliosa!
Hai ragione, ora mi serve un caffè freddo!