Recensioni per
Jours de gloire
di settembre17
Rieccomi Sett, a lasciarti un pensiero su questa tua incantevole storia. Incantevole perché è davvero difficile, se non impossibile, non farsi trascinare nel mondo che descrivi. Un mondo dove Oscar, finalmente, vuole essere egoista e pensare a sé stessa per un po'. Follia: agire d'impulso, assecondare un istinto che, in questo caso, è solo l'istinto da sempre represso di essere e voler essere felice. Magari con l'uomo che da sempre ama e che ha finalmente scoperto (e accettato) di amare...Poi, arricchisci il tutto con il parallelismo con Marcel ed è qualcosa di stupendo. Per non parlare dei dettagli in quella stanza che portano tutti ad André: il cognac, il disegno, il libro...tutto questo parla di Oscar e tutto questo parla ad Oscar di André. Perché, in fondo, sono un'unica cosa, da sempre...come fai, Sett, ad emozionare così? Bravissima sempre e sempre di più. |
Che cosa vuol dire sapere scrivere? |
Ciao Settembre. Ho letto con interesse riguardo il padre di Marcel e quest'ultimo e mi dispiace per lui. Sogno e realtà, realtà.e sogno in questo capitolo. Quello che mi é piaciuto di piú é quanto scritto riguardo l'appartamento immaginando Oscar nel suo agire. Mi sono immersa nel suo stato d'animo attraverso la tua caratterizzazione. Sono stata lieta di leggere nel finale che Oscar ha dormito come mai aveva dormito prima. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Capitolo bello, bello, bellissimo! |
Sett del mio cuore, che cosa non mi hai fatto provare con questo capitolo! |
Bellissimo che Oscar sogni l’entrata di una casa che si rivelerà molto somigliante all’appartamento che ha attirato ogni sua attenzione! |
Cara Settembre, è meraviglioso vedere Oscar ridere, ridere di cuore, ridere con la bocca aperta, ridere da tenersi la pancia. Perché in quell’incantevole appartamento, con lei c’è Andre’: nel suo cognac preferito, nello schizzo a matita appeso al muro, nell’unico libro in tedesco e con la quarta di copertina un po’ bruciacchiata, in quel nome solo apparentemente oscuro ma carico di significato per chi è cresciuto assieme. In fondo è come se lui l’avesse già portata lì con se e allora quel sogno altro non è che l’anticipazione della realtà perché una vita in cui lui rientra a casa e lei gli risponde felice è possibile. Nonostante la differenza di rango, i rispettivi ruoli, la rivoluzione imminente e la malattia. Nulla è impossibile all’amore perché il vero amore tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Il vero amore non avrà mai fine perché vive il presente attimo per attimo senza curarsi del domani e così diventa eterno. E questa verità quando germina nel cuore non può essere ignorata, neanche dalle persone più misurate e razionali, poco importa se agli occhi degli altri sembri una follia. |
Ciao Settembre. |
Carissima Settembre, |
Carissima amica, |
Cara amica, altro che "ciccia"...questo è un vero e proprio pranzo pantagruelico che però non appesantisce e va giù liscio come birra fredda in queste giornate roventi. |
Da dove possiamo cominciare? |
Che bello questo capitolo è il desiderio di normalità di Oscar che ricade nei sogni e che sogni " andre ? Sei a casa Oscar? Si sono qui"questa è la realtà che doveva essere e la casa che lei riconoscere essere del suo André. Dorme senza tosse Oscar dorme tranquilla come una bambina al sicuro ! Aspetto l altra ciccia |
Eh, si, decisamente tanta ciccia, cara Settembre. |
Ciao Settembre, hai ragione, c'è tanta ciccia, talmente tanta che ho letto d'un fiato e ora sono senza respiro. Non tanto per la lunghezza (ne avrei voluto ancora!), ma per l'intensità, per la tensione emotiva, per l'attesa di qualcosa che deve avvenire, che si percepisce dai pensieri di Oscar, dai suoi strani sogni, dalla cronologia del tempo che si avvicina sempre più a eventi significativi; e poi quella casa in affitto che sembra un richiamo... |