Recensioni per
La spada che divenne farfalla (Def.)
di Brume

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/11/23, ore 20:10

Che bella storia, ho aspettato a leggere sperando che terminava. Oscar e André finalmente vicino alla loro casa e alla tranquillità, spero che il generale si riavvicini a loro. Spero che Alain non parta e trovo amore con Christine. Però la presenza di Fersen mi da una brutta sensazione.

Recensore Veterano
06/02/23, ore 21:15

Ok quando ho letto Cristine , mi sono detta , e questa adesso che vuole ?, poi mi sono tranquillizzata , il colpo di scena è stato il lascito della villa in Normandia, poi tutto sommato capitolo tranquillo , aspetto aggiornamenti

Recensore Master
06/02/23, ore 16:00

Carissima Brume,
ti confesso che, fresca come sono della lettura degli Episodes della Sensei Ikeda, leggere il nome di Christine mi ha fatto un poco vacillare, ma vedere il ritrovarsi dei nostri eroi, e la dolcezza e insieme la passione di André mi ha confortata, e mi fa sperare che finalmente, una volta giunti nel luogo legato a tanti ricordi d'infanzia felici, si possa aprire per Oscar e André una fase di serenità. E magari, che dici, anche per Alain si può prospettare una situazione sentimentalmente felice? Magari con una giovane il cui nome inizia con C.?
Sempre in attesa di tuoi aggiornamenti, un saluto caro,
d

Recensore Master
06/02/23, ore 00:40

Che bella sorpresa per André, allora forse il generale non è così arrabbiato davvero! La sua amica è molto affezionata a lui, si vede.

Recensore Master
26/01/23, ore 14:41

Mia cara Brume,
con colpevole ritardo, arrivo adesso a scriverti qualche impressione di lettura, insieme, sugli ultimi due capitoli di questa long,
che ha uno dei titoli più belli che abbia mai letto (insieme a "MILLE FILI, UN SOLO DESTINO", o "Des ombres qui passent"...). Seguendo la traccia labile e malcerta di una vecchia divisa, ecco che Oscar ritrova la sua famiglia, e suo padre. Ma la famiglia Jarjayes che ha riparato in monastero, trovando forse provvisoria salvezza, è spezzata dagli eventi della Rivoluzione; o, almeno, lo è il Generale. Mi sono spesso interrogata anche io su che cosa debba essergli successo nei giorni successivi al 14 luglio 1789, su come possa avere cercato affannosamente il nome della figlia negli elenchi dei caduti, come deve avere accolto la notizia, chiara e inequivocabile, della sua morte avvenuta per sostenere le ragioni degli insorti; ed è in fondo credibile che si sia chiuso in quel mutismo, addolorato e rancoroso, proprio di chi prima ritiene di aver perso la sua figlia amatissima, e per giunta dopo che ella ha tradito la causa per cui è stata allevata, e poi la ritrova, così diversa. Ma ora i nostri stanno andando verso la loro nuova vita, ad Arras: e spero che ci mostrerai almeno uno spicchio del loro prossimo futuro, e che sia, finalmente, un futuro lieto.
A prestissimo, e grazie. per la tua fantasia (lo so, continuo a ripeterlo, ma è così), e per i tuoi dialoghi fitti, amabili, sommessi, dolci.
Ciao, e a presto,
d

Recensore Master
22/01/23, ore 15:14

Un incontro amaro, quello tra Oscar ed il generalone, che li ha riconosciuti benissimo, oh sì!, ma è troppo cristallizzato davvero in un mondo sbagliato e, per fortuna, finito.

Recensore Veterano
22/01/23, ore 14:51

Ahh il generale! Cocciuto quanto la figlia, però rivedere la madre e la nonna secondo me le ha fatto bene e lo ha fatto ad entrambi , adesso è ora di andare avanti e di riprendersi la vita, dopo tante sofferenze ci sta almeno sono insieme e si amano di un amore immenso

Recensore Veterano
08/01/23, ore 22:44

Finalmente barbara sei tornata e wlla grande , spero proprio che riescano a trovare nanny e che oscar si rimetta e anche presto e arrivino ad arres sani e salvi

Recensore Master
08/01/23, ore 22:05

Che sorpresa per Oscar questo ritrovamento dopo una ricerca che ha dell'incredibile! Certo Nanny e gli altri non devono essere troppo lontani.

Recensore Master
01/01/23, ore 17:17

Che tenero questo André che bussa ancora, da gran gentiluomo qual è, alla porta della stanza che condivide con Oscar, e che confessa di essere troppo stanco per poter immaginare di fare altro che abbracciarla, e poi crollare addormentato!
Questo tuo aggiornamento, però, aggiunge alla storia, sempre caratterizzata dai tuoi dialoghi fitti fitti, sommessi e confidenziali, un elemento di giallo: da dove viene la giacca del Generale sfoggiata dallo sconosciuto alla locanda? E' davvero Nanny la persona che l'ha venduta? E che cosa aspetta i nostri eroi a Compiègne? Hai saputo davvero suscitare la nostra curiosità: la mia, quanto meno, di sicuro! Un abbraccio, carissima, e a presto; e anche qui, buon anno,
d

Recensore Veterano
27/12/22, ore 18:00

Bene, sembrerebbe che i nostri siano sulla strada giusta.
Chissà a cosa è dovuto il malore di Oscar. Solo stanchezza?
Ho la sensazione che la vecchina non creerà nessun problema ma al contrario, li aiuterà. Soprattutto dopo che saprà chi è lei in realtà.

Recensore Master
27/12/22, ore 12:49

È difficile che una persona nota come Oscar sia passata inosservata, ora dovrà dire la verità. La sua ricerca, anche se necessaria, è assai pericolosa.

Recensore Veterano
03/12/22, ore 16:26

Capitolo molto delicato in tutti i sensi! Come dice tenilde hai descritto benissimo tutto , l addio a parigi è doloroso per loro ma almeno sono insieme vivi e Oscar sta bene . Aspetto con ansia il prossimo

Recensore Master
03/12/22, ore 16:19

Era ovvio che il momento del commiato dovesse arrivare, anche se doloroso. Complimenti per le descrizioni, sembra di guardare un film!

Recensore Master
17/11/22, ore 17:09

Carissima Brume,
doloroso, ma tanto necessario questo ritorno di Oscar nella sua casa, cui dare un ultimo saluto, quale ultimo lacerto della sua esistenza passata, prima di cambiare definitivamente vita trasferendosi ad Arras.
Fa tenerezza la devozione del vecchio giardiniere Marc, personaggio plausibilissimo di tua creazione, legato ancora alle forme di un mondo che sta agonizzando; fa ancora più tenerezza la tua Oscar, che si commuove rivedendo i roseti della casa dove è cresciuta e che vuole fare incetta dei suoi amatissimi libri, per portarsene via quanti più può (come la capisco!); ma il cuore si stringe e sanguina un pochino quando, complici i brandelli di tessuto bianco e rosa, André rievoca la notte del ballo cui Oscar partecipò in abiti femminili. Tu immagini che - strazio ulteriore - sia stato André a condurre a Versailles la carrozza su cui viaggiava Oscar; io immagino di no; ma poco cambia, perché, come fai dire saggiamente alla nostra eroina: "Sì, ma è servito anche a me... a noi".
E, sopra tutto, di questo capitolo, come degli altri, apprezzo i dialoghi, così fitti e intimi: me li immagino proprio, Oscar e André, parlare pacati e con voce piana e bassa, le teste avvicinate, i riccioli biondi di lei che si confondono con quelli neri di lui.
Brava, bravissima: mi è piaciuto tanto.
A presto,
d

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