Recensioni per
Scrivi sui Pokémon, dicevano... sarà divertente, dicevano...
di _aivy_demi_

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/06/23, ore 19:27
Cap. 4:

Ciao,
scusa il ritardo, questo fine settimana ero a Cagliari per un matrimonio e sono arrivata un po' lunga! 😅
Questa OS è incredibile, potrebbe essere una poesia per quanto è musicale dal punto di vista della scrittura e per le emozioni che esprime.
Nel leggerla sembra di sentire il rumore dei passi che sprofondano nella neve e l'ansimare angosciato di Red che avanza nonostante il freddo e la stanchezza alla ricerca di Pikachu. La sua ansia mista alla speranza di sentirlo rispondere ai suoi richiami è palpabile e contagiosa al punto che speravo anche io di sentire la voce flebile di Pikachu rispondere a Red.
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è come hai descritto il manto di neve che ricopre tutto ad eccezione degli alberi sempreverdi che spuntano sulla neve. Una immagine al tempo stesso bellissima e angosciante perché testimonia quanto sia stata forte la tempesta e quanti sarà difficile trovare Pikachu! Sempre che Red riesca a trovarlo.
Trovo che sia riuscita a interpretare splendidamente i prompt proposti, complimenti, sei sempre più brava!
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Veterano
03/06/23, ore 21:46

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero!

Lavandonia, l'ho già sentita nominare. E quale scenario migliore, per far accadere cose " strane "? Abbiamo questo bambino, Ken, in compagnia degli amichetti. Una situazione apparentemente normale, ma ecco un monito: la nonna gli vieta di giocare con questi bambini di notte, mentre ti giorno non sembra farsi problemi. Ed io mi sono fatta mille domande: e se questi bambini non fossero umani? Se fossero i così detti " sbrilluccichii ", demoni con forma di bambini? O ancora: se fossero fantasmi? E se la nonna ne fosse al corrente, per questo non vuole che il nipote ci giochi di notte? Certamente, la comparsa dei due amichetti dal buio e sotto la finestra di Ken? Sembrerebbe avvalorare molto la mia tesi: quei ragazzini non sono affatto umani e forse, vogliono coinvolgere Ken in qualcosa di terribile. Forse vogliono che anche lui diventi come loro o forse vogliono che venga a conoscenza di qualcosa? Non lo so, sono piuttosto strani e devo dire che mi incuriosiscono parecchio. Ed il fatto che un cimitero di pokemon sia presente, alimenta certamente ancor più il mistero.

Pokemon è sempre stato in anime che mi ha un po' inquietata, chissà, mi ha sempre dato questi vibes un po' dark. Chissà perché, Ahahahah.

Stile vomee ed sempre impeccabile, la lettura mi ha presa e coinvolta. Non vedo l'ora di proseguire! Baci, alla prossima!

Recensore Master
03/06/23, ore 07:59
Cap. 4:

L'impatto delle prime righe mi è piaciuto, mi ha messo allegria, solitamente mi piacciono sempre i luoghi gelidi e mortali a causa della violenza della natura.
Capisco che la fregatura sta arrivando appena leggo le righe successive, con un Red allo stremo delle forze facendomi sorgere subito alla domanda sul motivo della sua presenza?
Lo scopro subito e fa sparire ogni allegria, il suo pikachu era dispero e trovarlo vivo sarebbe un miracolo.
È solo per disperazione e senso di colpa che lui avanza alla ricerca del pokemon. Ben oltre a cosa gli consiglierebbe il buon senso, probabilmente spinto anche dalla vergogna di questo suo fallimento come allenatore.
Anche solo trovarne il corpo potrebbe comunque alleviare il suo senso di colpa, potrebbe dire a sé stesso e a tutti di aver fatto ogni cosa in suo possibile per trovarlo. Ha sbagliato, ma ha dato tutto per rimediare.

Recensore Master
02/06/23, ore 20:41

Ciao! Ti chiedo scusa per l'enorme ritardo, non riesco a credere nemmeno io di averci messo tanto a passare! T_T

Mi avevi avvertito che i temi di questi racconti sarebbero stati difficili, ma anche preparandomi non pensavo di ricevere un tale pugno nello stomaco! Onestamente, la serie dei Pokemon è troppo variegata perché io potessi mai impegnarmi nel mettere insieme i pezzi della continuità, quindi so molto meno di quanto dovrei di una serie tanto famosa... XD Comunque, che la storia della madre di Jessie sia canonica o meno, l'ho trovata devastante.
Basta immaginare cosa significhi per lei aver messo tutta la propria vita in gioco, tutto per poter rivedere la madre un giorno... E scoprire che quell'obiettivo sia diventato ormai irrealizzabile non è solo deprimente, è letteralmente tutto il mondo che le crolla addosso. Senza contare il valore del legame appena reciso del tutto, una volta resasi conto che non avrebbe più rivisto Miyamoto.

Non è una notizia facile da gestire, ecco perché i capi del Team Rocket hanno voluto parlare solo con James prima; in fondo dopo anni e anni, lui è la persona che più la conosce e probabilmente la più sensibile e adatta a comprenderla. Però è anche un peso enorme, la responsabilità di dare alla persona con cui ha vissuto mille avventure una notizia così terribile... E fa ancora più male il fatto che Jessie abbia frainteso tutto come un moto di superiorità da parte sua; James non sapeva proprio come affrontare la questione e lei ha pensato che fosse perché si stava montando la testa, che avevano smesso di essere alla pari...

In mezzo a loro c'è il piccolo Meowth, che non sarà umano ma è capace di comprendere benissimo i loro sentimenti dopo averli "studiati" per tanto tempo, diventando il loro fido compagno, anzi molto di più; insieme sono ormai una famiglia. E' buffo come lui sia da considerare una sorta di "animale da compagnia", ma grazie al suo intelletto è praticamente pari a un essere umano, e quando sottolinei il fatto che non sia bravo con "le cose complicate degli umani" fai tornare il lettore quasi alla realtà, comprendendo quanto alcune cose siano troppo complicate anche per lui. E questo mi aveva fatto preoccupare che Jessie potesse rinfacciargli in qualche modo di non comprendere il suo dolore, ma quando arriva da loro non c'è nessuna differenza: tutti e tre si lasciano andare alle emozioni e James e Meowth cercano di stringere Jessie per trasmetterle la loro vicinanza. Perché anche se ci sono che non possono capire gli uni degli altri, ci saranno sempre per sostenersi.

Come al solito sei capace di affrontare tematiche tristi, pesanti, con la delicatezza di una piuma ma restando comunque diretta e realistica: non hai bisogno di "indorare la pillola" o "censurare" i contenuti. Tu fai venire i contenuti così come sono, li trasmetti con naturalezza e credibilità, colpisci e lasci poi il lettore ad affrontare le conseguenze, senza il bisogno di elaborare oltre. Hai questo approccio da "il giusto" che non può assolutamente essere criticato perché è sempre il modo giusto per approcciarsi all'argomento. Ti faccio davvero i complimenti, perché raccontare la morte di un personaggio è una cosa, far consegnare il suo messaggio a un altro è tutto un altro paio di maniche e trasmetterlo in modo che funzioni, rappresentando le emozioni reali e le reazioni in maniera così naturale e non scontata non è assolutamente facile!

Ti chiedo ancora scusa per il ritardo! Sono molto contento di aver finalmente letto questo racconto, spero di riuscire a riprendere il ritmo per poter passare presto a leggere altro!
Altair13Sirio

Recensore Master
01/06/23, ore 10:41
Cap. 4:

Ciao, eccomi a recensire anche questa storia in occasione dello scambio.

Insomma, la disperazione di Red è palapbile quanto il freddo che lo attanaglia, per non parlare dell'angoscia che prova in questa sfiancante ricerca. Perdere qualcuno di tanto importante come un amico e un compagno e saperlo in pericolo di vita è devastante, sapendo bene il rapporto stretto che lega un allenatore al suo pokémon. E leggendo, nell'immaginario di questo scenario innevato, il pensiero che questo esserino resti in attesa di essere ritrovato prima che il gelo se lo porti via mi spezza il cuore, devo dire che il prompt è davvero ben realizzato, complimenti!

Tea.

Recensore Master
31/05/23, ore 16:10
Cap. 5:

Ciao <3
Mi è piaciuta molto questa storia dalle tinte così oscure, così come mi è piaciuta l'immagine che hai messo all'inizio, dire molto esplicativa. Ken Sugimori, un uomo ossessionato dal suo lavoro (un eufemismo.) Non so se era voluto, ma io ci ho visto un certo parallelismo con il lavoro nella cultura giapponese, dove uno veramente si ossessiona molto spesso e ci rimette in salute fisica e mentale. Quello di Ken poi è un lavoro dove ha delle scadenza serrate e dove anche i colleghi ci mettono il loro, avendo delle aspettative molto alte. E poi c'è sua moglie Atsuko, la quale ovviamente si preoccupa nel vedere lo stile di vita che fa il marito, non dorme più, non esce più, praticamente non mangia e se ne fa una malattia. Quindi Atsuko insiste, cerca di ritagliarsi dei momenti con lui, ma più cerca di aiutarlo, più Ken diventa indisponente e incattivito, come un tossico che ha bisogno della sua dose di droga. Ken non trova soddisfazione in niente, solo nei complimenti che gli fanno in ambito lavorativo, e a rimetterci poi è proprio la povera Atsuko, la quale viene ammazzata in modo atroce, addirittura Ken attribuisce il suo stress alla presenza della moglie. Adesso si sente meglio, quasi potesse respirare di nuovo e tutto avesse preso una piega diversa. Mi piace Ken come personaggio, è uno di quelli su cui ci si potrebbe scrivere un libro.
Complimenti, a presto :*

Nao

Recensore Veterano
29/05/23, ore 17:21

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino!

Allora, io non seguo più i Pokemon da anni ed anni ormai, tuttavia conosco benissimo i personaggi che in questo capitolo vengono citati: Jessie, James e Meowth. Il Team Rocket non mi è mai andato molto a genio, sono sincera. Ma qui sei riuscita addirittura a farmi commuovere, legegndo di loro e di questo momento un pò difficile per tutti.

Jess si rende conto che James nasconde qualcosa: ne è offesa. Lui, d'altro canto, non vorrebbe rivelarle quell'orribile verità che già sa: la madre è stata ritrovata, ma purtroppo è stata ritrovata morta. Lo capisco: non dev'essere semplice comunicare una tale notizia, già dare brutte notizie in generale non è mai bello. Il giovane ragazzo porta quel pesante fardello tutto solo, fino a quando Meowth non sopraggiunge in suo soccorso: il suo gesto di gentilezza, il suo piccolo grande gesto di gentilezza, fa si che l'uomo possa aprirsi e confidarsi, spiegare cosa sta succedendo e finalmente, condividere quel fardello con qualcuno. Con un amico fidato che è insieme a lui e Jes da tanto tempo.

Jes dal canto suo, ascolta di nascosto la conversazione: mille pensieri, mille sentimenti si saranno fatti strada in lei. Chissà cosa deve aver provato ad una notizia simile? Non vorrei mai essere nei suoi panni, lo ammetto.

Come sempre ti do un dieci e lode per il tuo stile e la tua bravura, riesci a far immergere il lettore direttamente nella storia e lo coinvolgi come se stesse proprio lì, accanto ai protagonisti: non mi aspettavo nulla di meno. Grazie per la bella lettura, mi auguro davvero ci ritroveremo per un nuovo scambio. Baci, alla prossima!

Recensore Master
29/05/23, ore 11:25
Cap. 5:

Ciao carissima,
Eccomi a proseguire la tua storia.
Purtroppo il capitolo 4 non sono riuscita a leggerlo, perché da cellulare il testo viene fuori come una sola linea verticale, appena riesco lo recupero.
Passando però al capitolo attuale, devo dire che forse fra tutti quelli letti finora è quello che mi ha colpito di meno. Forse è stata la mancanza di Pokémon, sia nominati sia visti effettivamente nella narrazione, sia il fatto che non sono riuscita a identificare subito i personaggi (cioè gli unici che mi sono usciti scrivendo nome pg e poi Pokémon sono effettivamente persone reali, il che mi ha un po' turbato). La tensione che si respira è comunque bella, la discesa di Ken, la preoccupazione di Atsuko fino al tragico e scellerato gesto del marito. Però sul finale quelle bozze dei personaggi potrebbe riferirsi effettivamente ai Pokémon, e quindi tutta la vicenda è assolutamente ambientata nel Mondo reale, alias il nostro Mondo.
Il mio turbamento aumenta con questa ipotesi XD attendo delucidazioni a riguardo cara, sono curiosa di vedere se ci ho azzeccato. XD
Un abbraccio forte e alla prossima 😘
Elgas 🪷

Recensore Master
28/05/23, ore 15:05
Cap. 3:

Sono andato a informarmi su Mimikyu, dopo aver letto questa storia, e trovo che questo racconto rende pienamente giustizia alla sua difficile esistenza.
Un racconto in cui si prova un genuino dispiacere per lui, oppresso da i limiti che la sua stessa natura gli impone. Ho letto che si tratta di un pokemon estremamente intelligente, forse è proprio questo il suo problema perché fosse più simile a un animale forse non troverebbe così difficile la sua condizione e magari vivrebbe con maggiore serenità.
Invece il piccolo Mimikyu si pone domande, vorrebbe avere degli amici o anche solo un contatto con altri al di fuori della madre e questo causa il disastro.
Un finale triste ma che non toglie la speranza di una salvezza.

Recensore Master
27/05/23, ore 21:16
Cap. 5:

Ciao cara, eccomi qui 🥰
Mentre leggevo la One Shot ho ricordato che anche in un altro capitolo, quello dedicato a Lavandonia, il protagonista si chiamava Ken, senza contare che anche in questo caso si parla di oscurità, di ombre e fantasmi, quindi mi viene da pensare che forse si tratta dello stesso Ken — in ogni caso, trovo ben costruito il collegamento, mi è piaciuto proprio tanto.

Questa storia mi ha molto colpita perché degenera in un modo che non mi sarei mai aspettata e credo che sia proprio questo il suo punto di forza, perché coglie il lettore impreparato: quella che inizialmente era la storia di un uomo oberato dal lavoro, alla disperata ricerca di un'idea, un'ispirazione che porti alla luce tutto il suo genio (anche se qui forse è meglio parlare di ombra) e che arriva a lavorare a orari improponibili facendo preoccupare la moglie (che davvero, è l'unica creatura al mondo che fa di tutto per lui, perché nemmeno il dottore è da considerarsi chissà quanto utile) si trasforma inesorabilmente in un'inquietudine perenne, un cambiamento dopo l'altro che lo portano alla pazzia, tra i tremori delle mani e il mutamento dell'aspetto fisico.

È assurdo pensare come la moglie stessa, la povera Atsuko, sia diventata a tutti gli effetti il fattore scatenante dello stress di Ken, al punto tale che è arrivato a privarla della vita pur di ritrovare la pace, pur di sentirsi meglio e addirittura smettere di tremare.
Questa storia è stata davvero geniale, mi è piaciuta tantissimo ed è creepy al punto giusto, complimenti.
Alla prossima! ❤️

M a k o

Recensore Master
27/05/23, ore 20:26
Cap. 5:

Ciao cara, eccomi finalmente a recensire...

Leggendo questa storia mi sono riconosciuta molto in Ken inizialmente, se non altro perché conosco bene la sensazione di profonda insoddisfazione e frustrazione che si prova quando un lavoro non riesce come vorremmo o, anzi, non riesce affatto. E quando più ci provi più sprofondi nello sconforto, come la mettiamo? Certo, continuando nella lettura le cose cambiano, la povera Atsuko si preoccupa, cerca di farlo ragionare di curarlo sebbene la sensazione di fastidio di lui si faccia sempre pià oppressiva e protente... La fine non me la aspettavo, con Ken che uccide la moglie in un momento di follia, per scoprirsi poi libero, improvvisamente felice e soddisfatto di aver tolto di mezzo la ragione del suo stress, della sua mancata concetrazione e motivazione. Stavolta il prompt è davvero ben realizzato, visivamente e "uditivamente" direi, perché mi ricordo molto bene il rumore del tremore del tavolo ad ogni passata di gomma sui fogli stropicciati, fogli che a volte si strappavano per la forza che ci mettevo a cancellare un lavoro di cui non ero assolutamente soddisfatta, appallottolando pezzi di carta su pezzi di carta... - Io disegno!- Amo leggere le tue storie perché in esse trovo sempre un'anima, sono sentite e scritte davvero bene, come sempre d'altronde.

Alla prossima!

Tea.

Recensore Master
27/05/23, ore 18:52
Cap. 5:

Ciao, eccomi qua per lo scambio libero. Scusa l'enorme ritardo, non sono riuscita a passare prima.
Ero già pronta a leggere ancora di qualche altro Pokemon, curiosa di vedere cosa gli capitava, quando... oh, tò, che roba.
Sei andata a scomodare niente popò di meno che il "papà" dei pokemon in persona. Sono andata a leggermi la sua biografia, perché ammetto di non conoscere bene che sta a dietro a tutti gli anime e... ed eccolo lì. E ho visto che non hai scomodato solo lui...
Diciamo che questa tua storia potrebbe essere la perfetta vetrina di quello che succede nella vita e nella mente di un mangaka. Confusione, nervosismi, orari sballati, irritabilità immotivata con tutti e un solo desiderio, la pace per potere disegnare senza interruzioni e distrazioni.
E la povera Atzuko, ahimè, si è trovata nel mezzo. Vista come un impedimento, doveva essere eliminata. E, poverina, fa una fine ignobile. Lei, che voleva solo il bene del marito e si era molto preoccupata per lui. E poi? La pace tanto agognata è arrivata? Mah, si direbbe di sì, ma nel profondo credo di no perché quando terminerà il lavoro, il caro Ken, si ritroverà a fare i conti con una realtà brutale che, questa volta, potrebbe davvero condurlo alla follia totale.
Come al solito il tuo stile è impeccabile e molto coinvolgente. Grazie mille per avermi catapultata in un mondo così contorto anche se per poche righe.
Al prox scambio, ciao, Chiara.

Recensore Master
27/05/23, ore 04:10
Cap. 5:

A questo punto volevo passare anche al tuo ultimo capitolo, incuriosita anche dal prompt e devo dire che anche qui non posso che complimentarmi.
A parte che sono rimasta spiazzata dal protagonista, non avevo intuito subito chi fosse ma poi rileggendo bene il nome mi si è accesa la lampadina. L'idea l'ho trovata molto originale e sicuramente inaspettato. Visto i precedenti capitoli della raccolta dove i pokemon sono parte del mondo, qui invece non vengono nemmeno nominati, ma anzi, abbiamo il disegnatore in persona.
Allora, forse questa storia mi ha preso di più perché, essendo artista pure io, le sensazioni di Sugimori le ho capite tantissimo. So inoltre che in Giappone quei lavori sono DAVVERO sfiancanti, roba da mettersi le mani tra i capelli, e qua vengono percepiti tutti gli stati d'animo: l'angoscia, la frustrazioni, la disperazione...
Il fare e rifare, non sentirsi mai abbastanza, sentire che il proprio lavoro non vale niente.
L'aver sprecato tempo prezioso e quella vana speranza di affidarsi al domani. Al pensare ingenuamente che il giorno seguente le cose andranno meglio, che quel blocco passi e che finalmente si realizzi qualcosa di concreto, qualcosa che ti faccia sentire appagato.
Sono tutte sensazioni che mi hanno lasciato un magone assurdo. Capita a tutti nella vita di sentirsi così, ovviamente ognuno lo affronta in maniera diversa, ma non è mai facile. Specialmente se ne fai del tuo lavoro.
E la storia è tutto un crescendo di queste emozioni, un lavoro nato come passione che si trasforma ben presto in ossessione dettata dalla paura di fallire.
Arrivi ad un punto dove inizi a pensare che ogni altra cosa al di fuori di quel mondo sia superflua. Arrivi a rinchiuderti in te stesso, ad affogare nel dolore.
Scaricare tutte quelle tensioni, quella frustrazione, verso qualcun altro. A pensare che se non riesci nel tuo intento, è per colpa di qualcuno, non tua.
E così che i pensieri di Sugimori si spostano sulla povera moglie.
Oddio lei mi ha fatto una pena incredibile.
Vedere come quella donna si preoccupava per lui, come cercasse solo di rincuorarlo e in cambio veniva trattata in maniera così fredda e insensibile. Mi si stringeva il cuore.
Per un momento ho sperato davvero finisse bene, quando Sugimori aveva ripreso ad uscire. Ma purtroppo non è successo.
E' tutto pieno di angoscia e anche inquietante, specialmente verso la fine, quando sembra aver trovato una sorta di "pace" con la morte della moglie. Nuove idee, nuove ispirazioni.
E non so, ripensando anche a quello che il collega gli aveva accennato, sul fatto di pensare a nuove idee per tipi buio, spettri ecc, rende tutto ancora più tetro.
E' particolare e l'ho apprezzata molto, le emozioni che descrivi ogni volta riescono a farti sempre immergere appieno nell'atmosfera.
Eeee che dire, resto in trepidante attesa per il prossimo aggiornamento!
A presto ❤

Recensore Master
27/05/23, ore 03:39
Cap. 4:

Oddio, ma come hai fatto?
Una storia così breve, eppure riesce a trasmettere tanto. Un'atmosfera gelida, sia nello spazio circostante, che negli animi del povero Red, i pensieri che gli pervadono la mente, la speranza di ritrovare Pikachu che mano a mano si affievolisce col passare delle ore.
Ci fosse stata una scena così nel gioco addio proprio.
Me lo sono immaginato bene, li immerso in quella bufera che chiama più volte il nome del suo compagno di viaggio e chissà se una volta cessato quel brutto tempo, riuscirà davvero a trovarlo.
E' una speranza che rimane li, piccolina. Contornata dalla disperazione e all'angoscia. La negatività che sta prendendo il sopravvento..
Prompt azzeccatissimi e complimenti davvero. Raccontare una tensione del genere in maniera così breve per me è tanto di cappello.
Io sono molto prolissa e sarebbe impossibile fare una cosa dl genere, ammiro tantissimo quando leggo voi autori che ci riuscite ❤

Recensore Master
25/05/23, ore 21:27

Lavandonia... come dimenticarla? Un trauma infantile, una colonna sonora da brividi e una tristezza di fondo che, all'epoca, ti uccideva dentro. Ma anche adesso.
Io personalmente ogni volta che, nel gioco, ci passavo, andavo con la bicicletta per non sentire troppo a lungo il motivetto; a volte spegnevo direttamente il volume. Mi angosciava troppo.
Così come mi ha angosciato questo tuo capitolo da quanto è reso bene! E' quel tipo di inqueitudine che ti rimane dentro, nella testa e nel cuore.
Che ci fosse qualcosa che non andava era percepibile già dall'inizio, al di là del titolo e di conoscere, o non conoscere, la città di Lavandonia: un bambino che vive con la nonna in un paese mezzo deserto e con i due amichetti che gli chiedono frequentemente di uscire di notte... cosa potrebbe mai andare storto?! XD
Hai reso splendidamente la curiosità del bambino, il fatto di non poterlo trattenere per sempre, le mezze frasi della nonna... prima della tragica, quanto inevitabile, conclusione.
La fine, anche se intuibile, ti conficca un pugnale in pieno petto. Sembra quasi di poterlo percepire il piccolo Ken che viene allontanato per sempre dalla nonna, così come la vecchia signora, caduta a terra, che lo vede sempre più distante. Davvero straziante quanto bello!

Sei molto brava a rendere queste scene, ed io non posso che sguazzarci dentro perché ci sono i Pokemon, c'è l'angoscia e ovviamente l'angst, tantissimo angst. Complimenti! :)