Recensioni per
Attesa
di baby80

Questa storia ha ottenuto 111 recensioni.
Positive : 111
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/06/10, ore 01:58

Ciao! Eccomi qui.. allora da dove cominciamo... ma dall'inizio è meglio... Come un altra volta le prime righe sono state pesanti.. cioè mi sono ritrovata a leggerle almeno 5 volte senza capirci nulla.. ma probabilmente vista l'ora è normale... Comunque dopo secoli sono riuscita a trovare la concentrazione e leggere fino alla fine..
Senti lo so che sono da strozzare ma alle ultime battute mi veniva da ridere.. cioè ti dico Oscar che riesce ad essere ironica anche durante il travaglio.. e il povero Alain che come comprensibile non sa che pesci pigliare.. scusa.. però dopo la domanda devo chiamare aiuto credo che se Oscar fosse stata del tutto in se gli avrebbe tirato qualcosa in testa.. Povero Alain più spaventato lui di Oscar.
Comunque apparte piacevoli digressioni.. devo dire che hai descritto molto bene le scene del travaglio e le sensazioni di Oscar.. davvero molto bene Bravissima!
Anche le paure che il bimbo possa venire al mondo senza che in casa ci sia nessuno credo siano Consone, tra l'altro le hai addattate proprio bene ad Oscar e al suo carattere
Brava.
Spero di non averti offeso!
Priscilla Corvonero

Recensore Veterano
03/06/10, ore 00:47

bene bene bene.. il piccolo grandier sta per nascere. non so perkè ma vedo molto difficile e complicato il parto di oscar. o mamma non è k anke ora qualkuno dei due ci rimette la pelle?? spero k andrè gli aiuti!k bello finalmente conosceremo il nuovo arrivato.. il piccolo demonietto grandier.. o piccola??

Recensore Veterano
02/06/10, ore 16:43

Ciao! sono contenta che Nanny stia da lei. Da sola non potrebbe farcela e Nanny è la sua vera famiglia. Il piccolo è sicuramente maschio e col caratteraccio della madre: povera Oscar! le toccherà subire quel che Andrè ha subito da lei! :) Per tutto il resto, ho caragnato, frignato ecc. tanto, come d'abitudine. Troppa poesia ... sob! Mi domando però una cosa: il generale borbotta, ma mi sa che si sta addolcendo, ma ... cosa penserà la madre? Non ne parliamo mai, di lei. Tu che dici?

Recensore Master
02/06/10, ore 12:19

Bellissimo. Devo dire che il blocco che avevi su questo ottavo capitolo lo hai superato alla grande; qualsiasi siano stati gli ostacoli che hai incontrato nel riempire queste pagine bianche, li hai oltrepassati con sapienza portando avanti nel migliore dei modi questa storia alquanto impegnativa in cui ti sei coraggiosamente lanciata.
Eh, sì! perchè con questo scritto ti sei fatta carico di un bel fardello: è una storia difficile e non per tutti!!! Non è per niente facile accettare la morte di Andrè, soprattutto se non ci si può consolare nel saperlo comunque insieme ad Oscar per l'eternità.
Chi ha deciso come me di intraprendere la lettura di questa storia ha dovuto farsene una ragione per forza. Una ragione che si può trovare in questo esserino che si appresta a venire al mondo: la ragione per cui Oscar torna a vivere, la ragione per cui ha senso continuare a perdersi nella malinconia che scorre fra queste righe, la ragione per cui i nostri cuori affranti trovano una sorta di pace, la ragione per cui questa storia esiste…
Oscar nella sua scelta di vivere per questo bambino fa un gesto di profondo amore: amore per la vita, amore per il suo bambino, amore per il suo uomo. Andrè avrebbe sicuramente voluto che questo bambino nascesse, avrebbe protetto e custodito la vita di suo figlio, così come ha sempre fatto con quella della madre, questo “demonietto” sarebbe divenuto la sua ragione di vita insieme ad Oscar.
Oscar in questa tua opera sta realizzando in qualche modo quel sogno per il quale Andrè ha vissuto la sua vita, quel sogno che avrebbe premiato con giustizia un’esistenza dedicata interamente all’amore.
La vita di Andrè riscattata da un destino ingiusto e crudele che si è battuto su di lui, attraverso il battito del cuoricino del suo bambino.
Questa tua storia è profondamente bella anche perché non cambia l’amore tra Oscar e Andrè; sebbene il destino abbia voluto scindere la luce dalla sua ombra, non è cambiato nulla. Questo amore indistruttibile ed eterno, che ha fatto il successo dell’anime e del manga, non è venuto meno in questo tuo scritto; sebbene i due protagonisti siano stati separati, le loro anime continuano ad appartenersi: questo amore è forte e presente nonostante la distanza abissale a dividerli, e tu in quanto autrice continui a renderlo evidente ed acceso in ogni capitolo.
Ho apprezzato davvero molto questo capitolo: Oscar che segue ed accarezza con lo sguardo ogni minuscolo cambiamento del proprio ventre e del figlio di Andrè che cresce in lei; Oscar che cammina per le vie di Parigi e si ferma in quei luoghi che l’hanno vista per l’ultima volta con Andrè; Oscar che ritrova un lembo di serenità in mezzo a tanta solitudine grazie all’affetto sincero delle persone care che le stanno accanto ogni giorno.
Trovo questa tua storia dolorosa, ma stupenda; ogni capitolo è impregnato d’amore; pura poesia intrisa di struggente malinconia… Se non facesse così dannatamente male leggerla, non sarebbe così dannatamente bella e travolgente.
Complimenti sinceri, perché “Attesa” è una storia di emozioni trasmesse.
(Recensione modificata il 02/06/2010 - 12:25 pm)

Recensore Junior
01/06/10, ore 21:44

Splendido anche questo capitolo, come i precedenti! Oscar alle prese con la maternità è davvero un incanto, è così dolce, così tenera... Mi diverte il modo in cui l'hai fatta mettere in imbarazzo per le tre torte alle mele! Fa solo un po' male non vedere André, il modo in cui lui avrebbe reagito alla notizia di un figlio concepito in quella unica notte d'amore che hai descritto con tale trasporto che mi sono commossa... Ma i genitori di Oscar, come l'hanno presa?

Recensore Junior
01/06/10, ore 11:27

Capitolo meraviglioso come al solito,forse meno intenso dei precedenti ma molto,molto bello.Che tenerezza Oscar e la torta di mele. Aspetto con ansia il lieto evento,ciao.

Recensore Master
31/05/10, ore 11:43

molto bello questo capitolo, come al solito. Ma quando Oscar , riferendosi alla voglia di torta di mele, dice che è LUI che ha voglia di torta, vuol dire che sente che avrà un maschietto? Complimenti ancora.

Recensore Veterano
31/05/10, ore 02:16

Ciao! Senti probabilmente non ci crederai ma prevedevo che avresti aggiornato a dire la verità oggi pm ho acceso il pc in cerca del tuo aggiornamento..
Comunque un capitolo molto carino soprattutto verso la fine ero sbregata dal ridere, adoro Alain.. poco da fare è un mito.. altro che André.. niente di personale ma ho sempre preferito Alain.. Poi per mia gioia c'era anche Bernard altro personaggio che ho sempre adorato...
Insomma e poi con la storia delle torte... bè magnifico tre torte di mele.. insomma ma almeno rosalie e bernard potevano parlarsi no? Non immagino se non fossero sposati..
Poi il viaggio di ricordi per parigi è stato un pochetto malinconico, però mi ha divertito..
Per il resto complimenti! Brava..
Ovviamente senza offesa
Priscilla Corvonero

Recensore Veterano
31/05/10, ore 01:39

dolce, dolcissimo questo capitolo. eh già. il bimbo avrà preso la mania delle mele dal padre ...! cmq molto carino il pensiero di alain rosalie e bernard d soddisfare Oscar. è stato quasi divertente leggere la scena delle torte e immaginare nanny cambiare espressione. dico "quasi" perkè la mancanza di andrè, si sente sempre e fa salire un ansia e un nodo allo stomaco. questa storia è bella, ma fa un pò male leggerla, porta sofferenza. delle volte, nn vedo l'ora d leggere l ultimo capitolo sl per nonn piangere più. certo, potrei nn leggere, ma è talmente bella anke se triste k devo per forza leggere. ciau alla prox ^^

Recensore Junior
28/05/10, ore 21:31

Un capitolo straordinario,dove la disperazione di Oscar è sconvolgente,bellissimo e intenso.Sei veramente brava e leggere le tue storie è un vero piacere.Al prossimo aggiornamento ciao

Recensore Master
28/05/10, ore 11:05

Un capitolo bellissimo, nonostante la tristezza che trasmette.
Un capitolo dove è possibile riconoscere nella tua Oscar, il personaggio della Ikeda.
Un capitolo profondamente toccante, dove affiora tutta la disperazione di un cuore straziato.
Un capitolo forte ed amaro; un capitolo serio che fa riflettere.
L’attesa, un percorso di vita che sa di miracoloso e di magico, può rappresentare per una donna sola, un periodo non facile, duro e faticoso, fatto di momenti critici e delicati.
In queste righe tu ci presenti proprio uno di questi momenti; un momento di totale sconforto.
Ci racconti di una Oscar distrutta, scoraggiata, angosciata; una Oscar disperata che si sente tremendamente sola.
Ci mostri quella Oscar morta insieme ad Andrè, quello stesso giorno; la stessa Oscar che abbiamo visto davanti alla Bastiglia ad agognare la morte come liberazione; la stessa Oscar del manga, nella sua straziante supplica: "uccidetemi! Vi prego colpitemi. Strappatemi il cuore o trasformatemi in un sasso! Altrimenti lasciatemi impazzire"; la Oscar della Ikeda che non può sopravvivere ad Andrè.
In questi versi c’è l’urlo disperato di questa Oscar il cui unico e solo desiderio è raggiungere Lui, il suo Andrè. E In queste lacrime che torna a versare copiosamente, c’è un po’ di lei stessa che se ne va, quella parte di lei che ha deciso di seguire Andrè, di ricongiungersi finalmente a Lui; quella parte di lei che non poteva più vivere da sola, che non avrebbe potuto continuare ad esistere senza Andrè.
Una Oscar morta dentro, che si sente in colpa nei confronti del figlio che ha in grembo, per questo suo atteggiamento autodistruttivo.
In queste tue parole, inoltre, c’è anche la Oscar che ha paura; quella Oscar che senza Andrè si sente del tutto impotente, incapace di contare sulle sue sole forze.
Nel manga c’e un passaggio in cui Oscar abbracciata ad Andrè pensa “Stammi sempre vicino in modo che io non debba mai avere paura! Tu… riscaldi eternamente i miei giorni!”
Nelle prime righe, in cui descrivi il freddo di febbraio che coglie Oscar, ebbene in quel freddo io ho scorso il gelo della separazione, dell’abbandono; quella sensazione di mancanza, di vuoto, che fa scivolare sulla pelle quegli stessi brividi intensi e prolungati del freddo pungente.
In questo capitolo, verso la fine, troviamo quella Oscar che si è chiusa in se stessa, fino all’annullamento, a riflettere e a interrogarsi per capire il proprio destino, a dare un senso alla solitudine, a tutta questa sofferenza. Una Oscar che sceglie la vita alla morte; una Oscar che nonostante il dolore inestirpabile decide di continuare a vivere per questo figlio, ultimo dono del suo Andrè; questo figlio, il solo, in grado di dare ancora significato alla sua vita.
Una Oscar che con la solitudine nel cuore e senza André, con il quale condividere le proprie angosce, i propri timori, deve riuscire a riconoscere, nonostante le difficoltà, la propria individualizzazione in questo ruolo del tutto nuovo per lei: non più soldato, un ruolo che conosce alla perfezione; neppure moglie, un ruolo che avrebbe intrapreso volentieri con Andrè accanto; nulla che avrebbe potuto immaginare e per il quale si sarebbe sentita più adatta, ma unicamente madre.
Un capitolo complesso, gestito con intelligenza e grande sensibilità, come sempre.
Indubbiamente Brava!!!

Ho letto la tua mail, alla quale risponderò con piacere appena riesco, contaci!!!
(Recensione modificata il 28/05/2010 - 12:13 pm)

Recensore Junior
27/05/10, ore 21:50

Come sempre questo capitolo è sconvolgente nella sua crudezza...povera Oscar! Ridotta davvero a far conto solo sulle proprie forze, superando gli ostacoli più grandi della sua vita completamente da sola e con il peso di un altro essere vivente indifeso sulle spalle.
Come al solito il tuo stile è inconfondibile e segue alla perfezione il susseguirsi dei pensieri dei protagonisti.
Complimenti!

Recensore Veterano
26/05/10, ore 18:33

Ciao! che triste! Proprio una brutta situazione per una come lei abituata ad agire e comandare, dover sottostare ai capricci del piccoletto, che mi pare abbia un po' il carattere della mamma. Al freddo, tutta sola, lei che da sola in realtà non è stata mai. Povera Oscar, sempre in conflitto: uomo e donna, prima; viva e morta, ora. Che tristezza ... Bello e triste! SOB!!!

Recensore Veterano
26/05/10, ore 16:30

Davvero un capitolo molto intenso e sicuramente colmo di eventi simbolici. Oscar che si confronta con una parte di sé, quella più complessa e fragile che è morta per sempre con Andrè, che prende consapevolezza delle proprie fragilità e dei propri limiti di donna sola che si confronta con il ruolo di madre e teme di non essere all’altezza. Oscar che brama la pazzia come unica via d’uscita e come elemento di consolazione.
Brava come sempre, scrivi in modo sublime, non mi stancherò mai di leggere le tue storie. Ogni riga è emozionante e è difficile non commuoversi. Con la tua scrittura, ci consenti di vivere ogni emozione con l’intensità dei personaggi.

Recensore Veterano
25/05/10, ore 19:07

bello questo capitolo, molto significativo, oscar dice addio a quella sua stessa parte k è morta il giorno in cui è morto andrè, quella parte di se k lei ha rilegato nel suo cuore qnd ha scoperto di essere incinta, di aspettare il figlio del suo andrè. quella parte k se pur rilegata era ancora viva in lei e spesso tornava in vita. oscar vede la vecchia se camminare insieme ad andrè. scopre k una parte di lei è morta quel giorno, raggiungendo Andrè. la oscar k nn voleva essere madre ma solo moglie, la oscar che non voleva avere in se il peso di un figlio ma quello dl suo uomo è morta quel lontano giorno ed è cn Andrè .. . perkè lei è una nuova Oscar. una oscar madre k ama sentire dentro di se il peso del figlio di Andrè.
nn so come fai a descrive così bene ogni capitolo senza renderlo pesante e ripetitivo .. oscar cmq è alla settimo mese, dovrebbero mancare altri due capitoli alla fine? nn posso far a meno di congratularmi ancora cn te, anche se ti rivelo, che leggere ogni tuo capitolo è tanto bello quanto straziante. fa sempre più male vivere cn oscar la sua gravidanza insieme al dolore per la perdita del suo uomo. un saluto alla prox