Certo che la vita sa davvero essere ironica! Quattro figlie e la speranza di un erede che vacilla.
Poi, finalmente nasce, ma la realtà è dura da affrontare: un erede malato, debole nel corpo.
Non deve essere stato facile affrontarla. Tutte quelle speranze in un attimo soddisfatte ed infrante ...
Sei riuscita davvero a rendere bene tutte le controversie di pensiero di Aleksej! Brava.
KissKiss KiraKira90

Eccomi finalmete a recensire quest'ultimo capitolo!
Che dire ... con poche parole sei riuscita a fare il quadro di un momento della storia. Hai ritratto una famiglia, i ruoli di ognuno e soprattutto la loro grande discgrazia. Non è da tutti! 
"I drammi umani non possono essere rappresentati con le parole" : in parte è vero, ma è solo raccontandoli che non vanno perduti. Tu sei riuscita a farmi rivivere quel momento, a farmici riflettere per il semplice fatto di averlo voluto raccontare qui. =) 
Complimenti, non hai certo scelto un momento semplice!
Brava! KissKiss KiraKira90

Eccomi finalmente a finire questa bellissima storia! =)
Tatiana ... un'altra vita spezzata. Mi piace la caratterizzazione che riesci a dare ai personaggi.
Ne delinei le personalità con molta disinvoltura e senza artifici. Hai dato ad ognuno un proprio spazio, una propria dimensione e al suo interno ti destreggi molto bene. Ti faccio i complimenti per questo! ^^
Al prossimo capitolo, KissKiss KiraKira90

Poco tempo fa mi chiedevo perchè i genitori non avessero promesso le principesse a nessuno. Fidanzate a nessuno. Olga e Tatiana almeno, non erano certo giovani. Se fossero state staccate dalla famiglia, a tempo debito, ora serebbero forse principesse o regine tristi. Eppur vive. Invece il caso e la storia hanno fatto si che queste principessine felici, siano finite in questo modo.
L'abbraccio della loro piccola famiglia è stato così asfissiante da non lasciarle andare neppure nella morte.

Aleksandra Fedorovna. Alix. Di lei non riesco avere così pietà, e un po' capisco l'odio dei Romanov e del popolo russo nei suoi confronti.
Per quanto amata da Nicola, per quanto sprovveduta, per quanto sola in terra straniera, era pur sempre una regina.
Doveva cercare di non isolarsi. Di non vivere solo per il figlio, distruggendo tutto il resto.
Dalle sue foto trapela sempre il suo carattere. DEgli altri non le interessava nulla. Non tentava neppure di sorridere. Di apparire "zarina".
Era chiusa nel suo eterno dolore. Incapace di comunicarlo agli altri, eccetto forse a Nicola e a Rasputin.
Capisco la depressione, ma non fino al punto di condurre alla distruzione tutto un mondo... :\

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Nicola Aleksandrovic è capitato tra capo e collo nella storia. Suo padre non l'aveva mai preparato ad affrontare un simile compito,
e il suo unico interesse sarebbe stato quello di fare il contadino nella sua amata terra russa. Amava l'aria aperta, amava gli esercizi militari,
ma più di tutto amava Alix e la sua famiglia.
Forse l'amore tra i sovrani porta davvero male. Se avesse badato meno alla sua piccola famiglia e più alla sua nazione, sarebbe probabilmente sopravvissuto.
Tuttavia, come lo si può accusare di qualcosa? Se non quello di aver isolato anche gli altri membri della sua famiglia, per proteggere il suo piccolo nido della moglie e dei figli.
Figura davvero tragica, quasi patetica, povero Nicola.

Ciao Penelope,
il tuo prologo toglie il fiato per la durezza descrittiva con cui parli della morte della famiglia imperiale.
La descrivi con la brutale efficienza di un documentario storico, cosa che ci sta tutta.
Anch'io mi sono interessata a loro in questo periodo, ai Romanov, e così sono giunta qui, curiosa di leggere.
Un bacione

Aily

o proprio non me n'ero accorta, ma ora veniamo alla recension... Marja... non so, questa è diversa dalle altre, ma devo dire che è una degna conclusione della raccolta, complimenti
diversamente dalle altre qui non c'è un ricordo specifico del passato, am devo dire hce la cosa le giova, " snellendola ". so che si parla solo di loro, ma dei Romanov uccisi dai bolscevichi ce ne sono così tanti * fa occhioni *
in ogni caso complimenti di nuovo per l'idea e per come l'hai sviluppata

Ciao Cara,
ho sempre moltissimo apprezzato le tue storie che mi piacciono molto.Questa in particolare mi da delle suggestioni particolari e fa nascere in me un sentimento spontaneo per la famiglia imperiale di Russia qualsiasi siano state le loro colpe.Sai descrivere, infatti, in modo vivido e sensibile i loro stati d'animo prima della fine.
Continua così sai davvero scrivere molto bene, spero solo che il mio pensiero ti giunga gradito,
un saluto affettuoso
Paolo

Tentativo ben riuscito di umanizzare le figure di cui la storia ci da i nomi e nulla più. Anche loro era persone dopotutto :) Una buona analisi psicologica, sostenuta da una buona documentazione, anche se è inevitabile la storia mi risulti un pò troppo "di parte"...

Molto intensa :)
Da annotare qualche virgola fuori posto, ma è buon prologo... Forse solo un pò troppo giustificatorio nei confronti della parte "bianca"
<< la disfatta del popolo Russo >>: in fin dei conti fu proprio il popolo, una parte abbastanza consistente a sollevarsi, e le ragioni per farlo c'erano... Sarà interessante, dopo questo intro così "oggettivo" sentire le opinioni degli sciagurati protagonisti :)

Ciao! Ho letto con piacere la tua storia! Anche io sono un appassionata di storia russa e ho trovato davvero adatta questa scelta di presentarci le ultime ore della famiglia Romanov attraverso la voce dei suoi componenti. Solo una cosa: ho visto che la ff è completa ma non hai trattato il punto di vista di Marija, come mai?
Venedo alla storia: non sapevo dei presagi della fine come la gallina morta a poca distanza da casa Ipatiev e il sangue dello zar mentre si fa la barba, avevo letto che, la domenica prima della strage, fu indetta una funzione religiosa per la famiglia e al momento della liturgia dei defunti, i Romanov caddero in ginocchio.
Mi è piaciuto come hai descritto in particolare Anastasija: un pò altezzosa forse lo era davvero, infatti pare che dalle testimonianze di una sua cugina la granduchessa, da piccola, pensava di dover troneggiare su tutti per essere la figlia dello zar. Non so quanto ci sia di vero in questi racconti, ma mi pare impenasabile anche quell'aureola di santificazione che si è diffusa con il mito della sua presunta sopravvivenza, a cui io non credo ( anche se Santi i Romanov lo sono diventati davvero).
Come detto in una recensione all'altra storia sulla stage di Ekaterinburg: la trovo una delle pagine più nere della storia russa.
Scusa se mi sono dilungata...ma dei Romanov starei a parlare per ore!

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Che capitolo triste e angosciante, povero Aleksej :(
Mi dispiace tanto per lui e la sua famiglia, che fine tragica speriamo che nella morte abbiano trovato un po' di serenità!
Eccomi giunto alla fine della raccolta, mi complimento con te per averla scritta,in modo super-perfetto, e per avermi fatto passare del piacevole tempo leggendola.
Leggerò con molto piacere qualcos'altro di tuo :D
Brava brafa ù.ù
Buona notte
Angelo Amnell- il rompiscatole di efp v.v

Anche qui le speranze per un futuro migliore spazzate via da un colpo d'arma di fuoco.
Che Dio li abbia salvati davvero, quegli assassini!
Il modo in cui sei riuscita a rievocare i sentimenti e i pensieri di queste persone è... perfettamente perfetto,sì!
Mi avvio verso la lettura dell'ultimo capitolo di questa bellissima raccolta *_*

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Bene arrivato al quinto capitolo e... ma come sto già per finire la raccolta? Ah già,vero: i membri della famiglia reale sono solo sette...
Tornando al capitolo: la voglia di vivere di queste persone, dal destino tragico, ti colpisce al cuore
facendoti odiare tutte quelle "usanze" di quel periodo.
Povera la mia olga e povera famiglia reale ç_ç
Sei stata molto brava a descrivere i sentimenti e le azioni di persone che fino a qualche ora prima non immaginavano neanche la tragedia imminente.
Brava brava :DD