Recensioni per
Questo momento
di Macchia argentata

Questa storia ha ottenuto 636 recensioni.
Positive : 633
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
19/05/11, ore 20:32
Cap. 6:

Ciao! Oscar ha sempre indossato una maschera, ma freddezza, superiorità, altezzosità, non sono la vera lei. E' un meccanismo di difesa, così come isolarsi.
Se tieni lontane le persone, non possono ferirti. Se appari imperturbabile, nessuno godrà a molestarti.
Ma gli specchi le mostrano la verità, mostrano l'altra, quella che teme di somigliare a tutte le altre. E nei fatti, in superficie, non può negarlo: ha goduto di lui e, per tutti, lui è un servitore.
Anche se sa di non esser come loro, per quel non so che è dentro di lei, non può fare a meno di immaginarsi coi loro occhi. O forse, con gli occhi dell'altra Oscar, quella che non si sarebbe mai lasciata andare.
Perchè lei è OFDJ: drizza la schiena, alza il mento, punta i piedi e tira via dritta. Non senza quella capricciosa soddisfazione di centrare ogni singola pozzanghera! : ))
Lei è OFDJ, non ha bisogno di qualcuno, non ha bisogno di attenzioni, tenerezza, calore... Peccato che quel suo pestare i piedi, gelosa come mai, la renda così... adorabile, eh eh
Come ti ho detto, li vedo così: da piccoli erano una sola testa, testina, testaccia... Sono diventati un solo corpo, fondendosi senza riserve... E le loro anime? Si stanno avvicinando sempre più. Complimenti!

Recensore Veterano
19/05/11, ore 19:57
Cap. 6:

Mi ero persa 2 capitoli..!! Oscar mi è apparsa in preda a un attacco di gelosia e Andrè chissà cosa penserà ora!

Recensore Master
19/05/11, ore 16:20
Cap. 6:

Oscar si sente uguale alle dame corrotte della corte ma si sbaglia: il suo è stato un atto d'amore pulito, non uno di quegli incontri clandestini dovuti al solo piacere di nascosto al marito, a sua volta impegnato in cose simili, incontri magari con più persone a cui i saloni di Versailles erano avvezzi; naturlamente, la mentalità del tempo che non ammetteva storie d'amore tra servi e padroni, ha influenzato molto questa sua idea; ma non riesce a liberarsene, non riesce ad ammettere i suoi sentimenti nascenti verso André, neanche quando lo vede scherzare con la giovane collega, e sente la gelosia. Non capisco cosa provi adesso il bell'André.

Recensore Junior
19/05/11, ore 15:36
Cap. 6:

Mi è piaciuta molto l’idea dell’immagine di Oscar riflessa negli specchi di Versailles. Due immagini, due Oscar, due personalità che, come nel Ritratto di Dorian Gray, rappresentano due facce della stessa medaglia. Una è severa, fredda, distaccata, impassibile, l’altra è passionale, gelosa, volubile, fremente. Ma quale delle due rappresenta la vera Oscar, qual è l’immagine reale e qual’è quella riflessa? Solo chi è riuscito a leggere nella sua anima può darci la risposta, solo chi la conosce da sempre...
Andrè sembra aver preso alla lettera la decisione di ignorare gli avvenimenti accaduti. Ripeto “sembra”. Sono certa che il suo cuore si stringe in una morsa di dolore e frustrazione ogni qualvolta incrocia lo sguardo di Oscar o lei gli impedisce di starle accanto. Tuttavia la sua indole dolce e amichevole è tale da non tradire i sentimenti che il ragazzo prova, e i suoi gesti mantengono la leggerezza e la naturale allegria che gli sono propri... Nulla fu mai così provocatorio e, di fronte a questo apparente disinteresse, Oscar perde le staffe! Ha appena avuto il tempo e il coraggio di ammettere con se stessa che fare l’amore con Andrè non è stata una distrazione, che si crede sedotta e abbandonata, tradita dal suo più grande a...amico? amante? amore? Oh! Ma che gelosona la nostra Oscar! Fa piacere però scoprire che, dietro al distacco ostentato, il freddo comandante cova un sentimento così focoso! Del resto, se è vero che ripensa sospirando all’avvolgente godimento procuratole dal suo attendente vuol dire che c’è vita nell’universo! Ma tornando alla storia, come c’era da aspettarsi, Oscar non tollera l’affronto e, dinnanzi a una tale disfatta, lei – altezzosa e arrogante - reagisce nel peggiore dei modi. Denigra l’inconsapevole rivale, con sciocca prepotenza ristabilisce i ruoli e rivendica i suoi privilegi nei confronti del più debole. Non contenta, calpesta con gusto quello stesso fango che per altri era stato motivo di disagio, irridendo allo stesso tempo quel gesto gentile che il suo Andrè aveva riservato, per un istante, ad un’altra. Tuttavia picchiare i servi non è abbastanza, non ancora. Ma alla fine non le rimane che colpire se stessa e, con una vigliacca menzogna, trincera il suo cuore - troppo fragile e presuntuoso – nel vuoto della solitudine.
E ora? Non credo che Oscar, orgogliosa com’è, si lasci sconfiggere così facilmente da chicchessia e ciò indipendentemente dal fatto che il nemico sia lei stessa!

Recensore Master
19/05/11, ore 15:32
Cap. 6:

Certo che Oscar è da prendere a schiaffi eh è.é
Lei non vuole "stare" con Andrè e pretende quasi che si faccia frate, è irrecuperabile, benedetta ragazza U.U
Scherzi a parte, come sempre hai tratteggiato perfettamente le personalità di entrambi, vedremo come se la caverà Oscar con la gestione della gelosia ;)
Complimenti vivissimi ^-^

Recensore Master
19/05/11, ore 14:53
Cap. 6:

E' proprio tipico di Oscar questo comportamento, non c'è che dire !
Lei si sta arrovellando e scervellando per tentare di capire perchè per lei è stato così naturale concedersi ad Andrè, è ben consapevole che non si tratta di pura e semplice carnalità, ma nello stesso tempo vuole nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi pur di non guardare in faccia la realtà !
Chissà se si renderà conto che il suo exploit finale, arrivando addirittura a trattare così la povera Juliette, ha un nome ben preciso...Gelosia ragazza mia...pura e semplice gelosia !
Bravissima ...sempre più appassionante e coinvolgente ;)

Nuovo recensore
19/05/11, ore 14:14
Cap. 6:

Molto bello, soprattutto lo scatto finale e la conclusione, così da Oscar.
Poverò André... non può farci nulla se è gentile e si sente spinto a soccorrere donzelle in difficoltà. XD
Battute a parte, ottima la descrizione minuziosa della scena a cui assiste Oscar: è evidente che non le sfugge nessun dettaglio e che analizza con cura ogni gesto, rosa dalla gelosia.

Recensore Veterano
19/05/11, ore 13:03
Cap. 6:

"Procedere a testa alta anche se si vorrebbe fuggire. Anche quando fa paura. Anche quando fa male".Quanta verità in questa frase... l'ho trovata meravigliosa ed adatta a ciò che è Oscar ed a ciò che lei rappresenta nella società in cui vive. Una società fatta di intrighi, sotterfugi, infedeltà di ogni ordine e grado. Nulla di quello che si vede a corte è la realtà.
"Non ho alcun bisogno che qualcuno si prenda cura di me, io." Quest'altra frase è sempre da Oscar, si percepisce la stizza, la gelosia che l'ha colta improvvisa come un fulmine a ciel sereno, e lei, come al solito, ancora non si è resa conto di quello che le si agita dentro. Ancora complimenti.

Recensore Master
19/05/11, ore 12:32
Cap. 6:

Cara Macchia argentata, purtroppo in questo periodo ho davvero poco tempo per riuscire a recensire questa storia come meriterebbe, e mi dispiace tanto.
Ma veniamo a questi ultimi due capitoli. Tu hai definito il capitolo precedente “di passaggio”, io ti dico che l'ho trovato stupendo, fra tutti è il mio preferito. E' vero che non succede nulla di eclatante, ma ci sono stati due passaggi che mi hanno molto emozionata: il primo, quando Oscar si rifiuta di farsi servire il vino da André; il secondo, quando il nostro caro attendente lascia scivolare nelle mani di Oscar la biglia dell'abaco, per non dimenticare. Un capitolo bello, bello, bello in ogni dove.
Abbiamo un André sicuro di sé, com'è giusto che sia, vuoi per l'età, vuoi perchè ciò che è accaduto tra lui e Oscar vorrà pur dire qualcosa e vuoi, soprattutto, perchè non conosce ancora il dolore e la frustrazione che logorano l'anima nel vedere la donna che ami struggersi per un altro uomo. In queste pagine Oscar si consuma nel pensiero di André, e brucia soltanto per Lui.
André non è uno sprovveduto, conosce Oscar come e meglio delle proprie tasche; conosce benissimo la sua confusione, la tempesta che si sta agitando dentro di Lei, ma è anche consapevole del fuoco che arde nel suo corpo diafano e che si accende quando Lui le si avvicina più del consentito. La asseconda, o meglio finge di assecondarla, perchè nel momento stesso in cui le dà quella pallina di legno, le sta rimarcando, senza bisogno di parole, che nulla sarà più come prima, che non riusciranno mai e poi mai a far finta di nulla, perchè dimenticare è impossibile!!!
E André non si sbaglia. Quest'ultimo capitolo infatti ci mostra quanto Oscar sia in verità inquieta; riusciamo a sentire quel turbamento che agita il suo cuore e lo dilania. Cocciuta e testona, come solo lei sa esserlo, si sta facendo del male con le sue stesse mani: si ostina a voler tenere André distante, quando ne sente tremendamente la mancanza e.. mente, mente a se stessa più di una volta.
Quando dice “Non so cos'è stato”, sarebbe stato troppo difficile per lei dire invece: “Ho paura di pensare a cos'è stato.” e poi ancora quando dice “Non ho alcun bisogno che qualcuno si prenda cura di me, io.” quando in realtà ogni fibra del suo essere sta gridando l'esatto contrario. Oscar ha bisogno di André come dell'aria che respira: Lui è il suo porto sicuro, la sua casa, la sua famiglia. Oscar ha bisogno di André tanto quanto Lui ha bisogno di Lei. André già lo sa, le loro anime già lo sanno, ma la mente di Oscar deve ancora razionalizzarlo.
Una storia bellissima, fatta di capitoli brevi, ma intensi. Una storia che si legge, si vede, si sente... si vive!!! Non ho parole davvero, splendida proprio! E tu, tu sei bravissima a evocare sensazioni ed emozioni e... immagini, profumi, odori, colori e rumori. Complimenti.

Recensore Veterano
19/05/11, ore 11:13
Cap. 6:

Bene, vedo che la proverbiale freddezza dell'algido colonnello sta lasciando il posto ad un groviglio di emozioni e sentimenti che le i non riesce anccora decifrare. Certo,  l'essersi scapicollata per le scale per arrivare a interrompere eventuali liason del bel moro con la nanetta dal nome inutile, dovrebbe per lo meno farle capire che non sarà così semplice fare finta di niente....Non sarà facile arrendersi ai propri i sentimenti, che deve ancora elaborare, ma dovrà farlo.  Il tuo racconto è magico, scritto  con assoluta maestria. E ci consente di sentire e vivere pienamente le emozioni  vissute,ance attraverso immagini originalissime e deliziose  come quella  della pozzanghera.
Continua così. Bravissima. Ti adoro.
 

Recensore Junior
19/05/11, ore 10:00
Cap. 6:

certo certo, non ha bisogno di nessuno che si prenda cura di lei, ma quando immerge lo stivale nella pozzanghera vorrebbe che Andrè la sollevasse gentilmente come ha fatto con la cameriera. E' divertente vedere come anche Oscar, in preda ad un attacco di gelosia, trovi difetti alla cameriera, sottolineando il fatto che è talmente bassa da mettersi sulle punte per togliere le lenzuola dalla pioggia. Chi di noi non ha trovato difetti "all'altra", anche se difetti non ve ne erano? Complimenti, è una storia molto molto bella. Aspetto il seguito!

Recensore Master
19/05/11, ore 09:39
Cap. 6:

Aha...forse non sa che si chiama amore ma di certo sta provando una gelosia da farle corrodere il fegato!
Riesco a vederla, incazzata ( si puo' dire? ormai l'ho detto) che esce sotto la pioggia pestando i piedi.
Se facesse un altro piccolissimo sforzo introspettivo, forse arriverebbe a realizzare la natura del suo problema.
Come sempre, queste perle di flash fic sono bellissime, ben scritte e piene di emozioni.

Recensore Master
19/05/11, ore 01:32
Cap. 6:

come ti ha già detto la storia mi piace e da flashfic oramai è diventato un vero e proprio racconto capitoli.Allora la nostra oscar è gelosa delle attenzioni di Andrè per le altre il suo modo di rivolgersi alla cameriera nno lascia dubbi i nproposito è ancora più algida e cattiva e si rivolge a lei ocn tono sprezzante ma è evidente che è pura gelosia e che vorrebbe tutte le attenzioni di Andrè per sè.io ocntinuo a seguirti ocn piacere.Ciao e buonanotte

Recensore Junior
18/05/11, ore 15:40
Cap. 5:

L’hai definito un capitolo di transizione ma a me è sembrato tutt’altro! Il momento che tu narri infatti doveva arrivare! E, come al solito, meglio di così non poteva essere descritto.
Da che mondo e mondo ogni azione produce una conseguenza. Dopo il “folle gesto” ecco arrivare il blocco, i ripensamenti, la paura, la voragine dell’incertezza che trascina per i piedi verso il suo fondo oscuro. Oscar è fragile più che mai di fronte a se stessa, fragile di fronte al suo corpo che, sconosciuto, esige azioni illecite, fragile di fronte ai suoi sentimenti… Ma, adesso che ci penso, quali sono i suoi sentimenti? L’unico che sembra manifestare un trasporto autentico è Andrè. Infatti, pur aspettandoselo, egli reagisce con rabbia al rifiuto di Oscar di dare un senso a ciò che è accaduto; forse subisce anche l’umiliazione di vedere le azioni provocate dal suo cuore – perché lui è già innamorato – classificate come errori, come qualcosa da dimenticare, o peggio da ignorare. Nonostante tutto, acconsente alla richiesta di Oscar ma non la lascia andare impunita. Le regala una biglia, a memento di ciò che forse sarebbero potuti essere, di ciò che forse avrebbero potuto avere, a ricordarle che la magia dell’infanzia non può durare per sempre.
C’è solo un dettaglio che mi ha lasciata un po’ perplessa, ma questo è solo il mio umile parere. Mi ha sorpreso quando Andrè, pur di fronte al Generale, chiama Oscar con il suo nome di battesimo senza usare altri appellativi. Se si fosse rivolto a lei con un “Madamigella Oscar, gradite del vino?” o semplicemente “Madamigella Oscar?” si sarebbe sottolineato con più forza non solo il divario che la società impone loro. Si sarebbe potuta dare maggior enfasi allo stridere fra il desiderio e la morale, fra ciò che si deve e ciò che si vuole, fra le intemperanze del cuore e il buon costume, fra l’amore tra un servo e il suo padrone, tutti elementi che, a mio avviso, stanno alla base dell’equivoco in cui Oscar e Andrè sono sprofondati.
Questo Andrè con l’argento vivo addosso mi piace da matti! E’ impavido e cosciente. Tiene fra le mani il destino trasformato in biglia e con esso ci gioca fintamente incurante. Se lo passa fra le dita, lo fa roteare nell’aria come se ciò che rappresenta non avesse importanza. Mi chiedo cosa succederà adesso che “quel” destino è passato nelle mani di Oscar…

Recensore Veterano
17/05/11, ore 23:21
Cap. 5:

Caspita che bella questa storia!!!!!!!! Scrivi divinamente. Mi hai emozionato ancor piu' della stessa Ikeda ( per quanto io l'adori), perche' cio' che combinano  Oscar e Andre 'nella tua ff  non solo e'  possibilissimo per forza di cose ma anche inevitabile secondo me. Visto che i due sono poco piu' che  adolescenti  e li lega un forte sentimento  di fratellanza e di amicizia un po' indefinito,  e' normale e umano, che sia successo.......... il fattaccio! Un po' prima dei 34 anni (meno male),  spinti  da una serie di situazioni. Ma che altro avrebbero dovuto fare quei due poveri ragazzi, terribilmente soli, belli e giovani se non amarsi tra loro? quindi torno a ripeterti molto bella la tua versione e spero di leggere ancora il seguito in tanti altri capitoli.