Eccomi, in ritado come mio solito, ma finalmente sono arrivata anche io!
Un capitolo critico! MWAHAHAH
Come mio solito prima mi concentrerò sui dettagli più insignificanti e poi darò la mia visione di insieme ù.ù
Inizio d'effetto, mumble mumble... come al solito in medias res, con un piccolo accenno a quella sensazione magnifica mentre si ascolta musica, in due parole descritta quasi come se avesse una consistenza materiale, la consistenza strisciante di un piccolo rettile, che fa rabbrividire la pelle, anche se in questo caso, in senso assolutamente positivo. Si sa che che le medicine sono amare, i rimedi sono sempre difficili, le verità sono scottanti e costa molto ammettere di essere vissuti in una bolla di sapone, tanto per usare la tua stessa metafora.
Lo so, sono un po' noiosa, sempre a ribadire questo argomento all'inizio di ogni recensione, ma mi sembra una tematica chiave ed è bello vedere come riesci a smufarne la presenza, che in ogni capitolo è sempre meno prepotente, sempre più eterea, però è comunque alla base di tutto. C'è stata una specie di climax nel capitolo di scontro Billie-papà ma adesso è diventata una consapevolezza, il profumo della libertà o il suono spumeggiante dei primi Green Day (purtroppo io comincio ad essere troppo critica sulla loro musica, e sto rivalutando solo i primi dischi <.<).
Poi pian piano ci si riimmerge nella vita quotidiana di Amy in cui, dormire in un sottoscala con un coinquilino, frequentare un gruppo di spiantati (mitico Trè con il suo vestitino a pois e la parrucca stile marilyn *_* ), servire ai tavoli per poter fare la spesa è una realtà quasi divertente, sicuramente un'avventura.
Ma il quadretto era troppo idilliaco; c'è ancora un insignificante problemuccio che non ci scordiamo!
Ebbene si, la nosta Amy adesso, crede di avere un qualche diritto sul suo coinquilino-bello-da-Dio a cui ha sbattuto la porta in faccia quando era il momento di passare ai fatti e da qui nascono gelosie inaspettate per miss Amy Munray (me lo ricordo bene il cognome vero? <.< ) , che ancora una volta fa la parte dell'innocentina e corre a buttarsi fra le braccia del primo idiota che trova. Qualcosa mi fa pensare (guarda caso!) che tutto sommato il coinquilino non solo ha percepito l'ondata di gelosia feroce, ma poi si sia anche risentito del moto di ripicca della nostra CioFine. Morale della favola: invece di sfogare i vostri desideri frustrati l'uno su una tizia in minigonna e l'altra sul primo palo della luce che è un trionfo di nauseante marroncino...non fate la guerra, fate l'amore!
In tutto questo ho un amore profondo per Meggy "the strange", che mi ricorda un soriano dagli occhi gialli, allungati, le pupille a fessure e l'ombra di un sorriso sotto quei baffi lunghi, color della luna. C'è un che di profetico in quella donna, una misteriosa natura e forza della natura, piena di vitalità quando si tratta di saltare a suon di musica e batteria, vezzosa e incredibilmente femminile quando si tratta di aggrapparsi al braccio di un certo Mike Dirnt xD
Ma andiamo alla scena finale...
Ho inteso che non sono il tuo forte le scene in rosso eppure ti assicuro che non lo hai affatto rappresentato in modo meccanico come capita a molti principianti (me per prima T.T ).
Contribuiscono molto la prima persona, l'attenzione ai singoli gesti che appaiono molto lunghi, vellutati, delicati e sensuali; a proposito dell'aggettivo "sensuale", si ripete un po' troppe volte e diventa un po' ingombrante alla fine, come a voler sottolineare troppo insistentemente il concetto.
Poi, personalmente, detesto il paragone uomo-dio greco perchè lo trovo terribilmente banalizzato almeno quanto sole-cuore-amore xD
Una cosa è chiara: Bille è molto idealizzato, quasi fosse un essere perfetto e lei non sia degna di essere guardata o toccata da lui, cosa che non mi ispira molto (preferisco gli uomini agli dei, sono più affascinanti come personaggi xD ) però ammetto che è inevitabile essendo comunque una narrazione in prima persona...sarebbe strano che non accadesse!
Ultimo: per la povera Amy, avrei consigliato qualche piccolo preliminare in più, diciamo che rende meno doloroso l'atto xD
Anyway te la sei cavata egregiamente, è stato allo stesso momento dolce e sensuale allo stesso tempo, pieno di pathos e sembra davvero durare un'eternità con un'uscita di scena che lascia sospeso in un eterno presente quello che è accaduto, anche se in poche righe, tanto lentamente da farlo durare secoli.
Bueno bueno, darlin', ho letto che ti sei rimessa al lavoro! Mi chiedo adesso questo rapporto fin troppo amabile fra coinquilini se prenderà una qualche forma oppure adotteranno un comodo metodo alla "Brian Kinney" . Non ci vedrei male il tuo Billie nei suoi panni! ghghghgh
Alla prossima, mon cherìè,
Misa |