Ciao meraviglia!
Eccomi qua a recensire ancora, mi avrai in mezzo alle palle per ancoooora molto tempo :3
"Si alzò in piedi. Sembrava pericoloso, per la prima volta apparve così ai miei occhi. Alto, con le spalle larghe e il viso ostile.
Mi alzai ed indietreggiai leggermente, il cuore che batteva all'impazzata. Stavo sudando freddo. Ero terrorizzata.
Ad un certo punto, prese il tavolo per i bordi e lo scaraventò a terra. Il ripiano di vetro si spaccò in mille schegge brillanti, che si sparsero per tutta la sala.
Dovevo andarmene da lì, era fuori di sé, cercava di placare la rabbia ma non ci riusciva. Alzava freneticamente le spalle mentre riprendeva fiato e si voltò verso di me. Il sangue si raggelò nelle vene, l'istinto di andarmene prese il sopravvento.
Scattai verso la porta, ma lui fu più veloce di me e mi afferrò per i polsi. Mi sentii come mesi prima, mentre Ed mi teneva nella stessa maniera.
"Dimmelo, dannazione!" mi urlò in faccia.
Cominciai a piangere. "Lasciami, ti prego." mormorai.
Lo guardai negli occhi e vidi i tratti del suo viso rilassarsi, tornare come sempre. Scorsi qualcosa nei suoi occhi, ma probabilmente era solo la mia vista appannata dalle lacrime che me lo fece immaginare.
Tenne i miei polsi ancora per un po', tenendomi inchiodata con lo sguardo. Alla fine mi lasciò e si allontanò da me.
"Vattene Anne, è meglio.. per te." mi disse, cercando di mantenere un tono di voce calmo.
Recuperai alla svelta la borsa e prima di andarmene guardai indietro. Era scomparso. Già non c'era più."
Ho letto questo capitolo qualcosa come 475848 miliardi di volte e questa parte mi mette i brividi sempre di piu.
Zayn che spacca il tavolo mi fa paura. Ed io sto leggendo, mi metto nei panni di Anne che dovrà morire di paura.
Da come scrivi si sente il terrore di Anne, sento la tensione che c'è nell'aria.
""Ti ho trovata, finalmente."
Mi mancò il respiro, tutto il terrore che avevo provato in sala con Zayn si era raddoppiato, triplicato. Volevo urlare e scappare via, ma sapevo che non avrei avuto alcuna possibilità di sfuggire dalle sue grinfie. Mi voltai lentamente."
Occristo.
Anche se so già come va a finire il capitolo, so già cosa succede, rileggendolo mi è preso un colpo.
Calcola che sto sdraiata sul letto a "vedere" Sanremo e sono saltata quasi strillando. Meno male che mi sono morsa la lingua e non ho strillato sennó le urla di mia madre incazzatissima perchè l'ho svegliata li sentivi fino a Roseto (?)
Ed, perchè non vai a farti fottere eh, brutto stronzo che non sei altro?! ( evviva la finezza ahahah )
Che poi pensandoci, se Ed non avesse fatto del male ad Anne, lei non avrebbe avuto nulla da nascondere a Zayn e quei due non avrebbero mai litigato e adesso sarebbero ancora insieme, tanto tanto carini come sempre.
In conclusione, Ed VAFFANCULO e non rompere i coglioni a Zayn e Anne. ( io e la finezza siamo sposate è.é )
""Che succede? Non sei contenta di rivedermi?" chiesi, ironico.
"Che cosa vuoi ancora da me?" sputò quella domanda con un certo ribrezzo, ma la voce tremolante tradì la sua paura.
Sogghignai e mi arrestai ad un passo da lei. Sentivo il suo profumo, mi investì in una maniera indescrivibile. La desideravo ancora, volevo sentire la sua pelle contro la mia. Invece lei era scappata, se n'era andata e nessuno lascia Ed McWilliams, nessuno.
"Calma, mio dolce pasticcino. Sono venuto solo a riprendermi ciò che è mio." misi in chiaro le mie condizioni, sottolineando bene le ultime parole.
Lei era mia. Mi apparteneva. E non mi sarei arreso per niente al mondo finché lei non fosse stata un'altra delle mie conquiste.
"Mi fai schifo. Non voglio più vederti. Sparisci." replicò lei, disgustata.
"Sei proprio come ti ricordavo, e non c'è niente che mi manda più fuori di testa di così." dissi, avvicinandomi ancora di più a lei. Ovviamente indietreggiò, così io mi avvicinai ancora di più finché non sentii il suo corpo aderire al mio. Quel corpo, quelle curve. Mi stavano facendo diventare pazzo.
"Lasciami schifoso." mi disse lei allontanandosi, ma io la afferrai e la tenni stretta a me in una morsa micidiale.
"Una volta mi volevi tanto bene." le ricordai.
"No, una volta non volevo essere bocciata per colpa della matematica." replicò.
Sghignazzai. "Mi sei mancata." le dissi.
"Tu no. E adesso lasciami altrimenti mi metto a gridare." mi minacciò.
Mi guardai attorno, non c'era nessuno. "Se ti mettessi a gridare non ti sentirebbe comunque nessuno. Siamo solo io e te." le dissi, avvicinando la bocca alla sua. Lei si girò e reclinò la testa di lato.
"Porca puttana, lasciami." mi disse, dimenandosi.
Alla fine riuscii a baciarle un angolo della bocca, mentre lei si opponeva con tutte le sue forze.
"Ci rivedremo Anne, stanne certa." le dissi, mollandola. Non appena la lasciai cominciò a correre. "
Madonna santa oh, Ed mi fai sempre più schifo.
Non mi toccare Anne cazzarola u.u
""Uscirai con il figlio dei Collins, che ti piaccia o no." mi stava dicendo mia madre.
"No, maledizione!" urlai.
Non potevo crederci, mia madre e una sua vecchia amica avevano organizzato un appuntamento al buio per me e suo figlio.
"Samantha, è un ragazzo educato, intelligente e facoltoso. E tu ci uscirai e vi fidanzerete." replicò lei, con un tono che non ammetteva scuse.
"Te lo scordi! È la mia vita, faccio quello che voglio. E non uscirò con un venticinquenne che ancora vive con sua madre e non ha ancora una ragazza! Fatti delle domande se ancora non se n'é trovato una!" urlai, alzandomi dalla sedia.
Mia madre restò composta, mentre sorseggiava una tazza di tè. "Sabato, alle tre e un quarto di pomeriggio andremo nella residenza dei Collins." replicò, come se tutto ciò che avevo appena detto le era entrato da un orecchio e uscito dall'altro.
"Io sto con Josh, lo amo e non sarai tu ad impedirmi di vivere la mia vita come voglio!" urlai furibonda. Detto questo corsi di sopra, presi una valigia e iniziai ad infilarci tutti i vestiti che mi capitavano in mano. "
Ma che è sto capitolo oh, tutti litigano con tutti cwc
Ti prego risolvi la storia di Sam al piu presto, lei deve tirar su Anne, non deve essere triste cwc
""Se esci da quella porta non tornerai più sotto il mio tetto." tuonò mia madre.
Uscii e scesi gli scalini della veranda. "Prova ad uscirci tu con il venticinquenne mammone, io non ci tengo." le dissi, ironicamente.
"Samantha Josephine Cooper, non puoi andartene." mi disse.
"Ho quasi diciotto anni, faccio quello che cazzo mi pare." replicai. "
Applauso per Sam!
Ragazza, tu sì che c'hai le palle.
Nessuno ha il diritto di decidere al posto nostro della NOSTRA vita.
Mi sembro molto filosofa stasera ahahahaha
Brava Sam! Diglielo ad Anne che deve denunciare quello stronzo bastardo è.é
E poi ce li vedo Sam e Josh a vivere insieme. Chi se ne frega se hanno solo diciassette anni.
""Ne sei certa? Intendo, avete solo diciassette anni. Pensi che sia la cosa giusta?" le chiesi.
Lei non ci pensò un attimo, rispose senza la minima esitazione. "Si, credo che sia la cosa più giusta. Voglio passare il resto della mia vita con Josh, e voglio un bambino. E comunque tra pochi giorni divento maggiorenne, cara mia." disse.
Sorrisi, era strano ma anche tenero vedere Sam che fantasticava sul suo futuro con Josh. E soprattutto mi sorprese il fatto che volesse un bambino.
"Lo chiamerò Beelzebub." disse. Scoppiammo a ridere e fummo entrambe serene e spensierate per un attimo. "
È cosi tenera Sam che fantastica sul futuro con Josh *---*
E poi Beelzebub ahahaha
Ma perchè Zayn sparisce sempre?
Me lo chiedo da tipo 47488 capitoli.
"Ero di nuovo persa in quel mondo intricato di pensieri e problemi, quando sentii dei passi veloci alle mie spalle. Li ricollegai immediatamente a Ed e mi voltai terrorizzata, facendo scattare in avanti un braccio. Il rumore secco e definito del mio schiaffo sulla guancia di Jake riecheggiò nel corridoio. Era Jake, non Ed!
Barcollò leggermente all'indietro, portandosi la mano sulla guancia. C'era l'impronta ben definita della mia mano.
"Ma ti ha dato di volta il cervello?" mi chiese, massaggiandosi la guancia.
"Dio, scusa. Non pensavo che fossi tu. Fa tanto male?" chiesi.
"Un po'." ammise."
Ma povero Jake, vabbè che è un rompi coglioni ma che pizza che si è preso, mi immagino il rumore ahahaha
E poi non si deve mettere in mezzo pure lui, già basta e avanza Jake a rompere le palle.
""Cos'é quell'aria da cane bastonato, Jenkins?" scherzò il professore."
Tiè Jake, ti sfotte pure il professore ahahaha
"Fai un tiro, poi manda giù un bel sorso di birra."
No Zayn, no cazzarola.
Che poi io lo ripeto sempre che non si risolve nulla con il fumo e l'alcol, ma Zayn non mi dà retta è.é
"Qualcuno bussò alla porta, con fare frenetico e frettoloso.
Mantenni la sigaretta in equilibrio tra le labbra e posai la bottiglia di birra, ormai vuota, per terra vicino alle altre, anch'esse vuote.
Scesi le scale, barcollando, e aprii la porta. Era Sam. L'ultima persona che mi aspettavo di vedere.
"Che ci fai tu qui?" biascicai.
"Levati, fammi entrare. Io e te dobbiamo parlare, caro mio." mi disse, muovendo una mano per farmi scansare. Le lasciai il passaggio libero e richiusi la porta.
Quando mi voltai, vidi Sam immobile, a fissare il tavolo ribaltato e tutti i vetri sparsi a terra.
"L'hai fatto davvero." disse.
Non risposi, mi limitai a fare un tiro. Aspirai il fumo, sentendolo bruciare in gola.
"Basta con queste cazzo di sigarette. E basta con questo tuo cazzo di comportamento. Se hai un problema scappi, ti nascondi. Sei un codardo, un coniglio. Adesso tu ti fai una bella doccia perché puzzi peggio di una birreria e poi fili da Anne. Dovete parlare." mi disse, togliendomi la sigaretta dalla mano.
"Non posso." risposi.
"Per quale motivo? Sentiamo." ribatté lei.
"Perché Anne non si fida di me, perché lei non mi racconta mai niente." replicai.
"Ha paura." sospirò lei.
"Paura di cosa?" domandai.
"Di te, o meglio, delle tue reazioni. Hai spaccato un tavolo, e hai rotto il naso a Jake. Anne non vuole immischiarti nei suoi casini." disse lei, come se fosse una cosa ovvia.
Restai zitto e mi fissai le mani. Ero un ragazzo violento, ecco cosa ero. Incutevo timore, trasmettevo distruzione.
"Sono uno stupido." mormorai.
"Si, lo sei. E adesso sbrigati, quella povera ragazza si starà tormentando. Ha bisogno di te, così come tu hai bisogno di lei." mi disse, con un sorrisetto fiero.
"Non posso oggi. Domani." dissi.
"No, tu ci vai adesso. Altrimenti poi sparirai, ne sono più che certa. E io ne ho già abbastanza di vedere Anne depressa che fissa fuori dalla finestra per ore intere." mi disse lei, scocciata.
"Te lo giuro, domani le parlerò." dissi, supplicandola.
Rimase in silenzio. "E va bene. Domani, non un giorno di più." cedette alla fine."
SAM TI FACCIO UNA STATUA!
Brava che sei riuscita a convincere Zayn a parlare con Anne *----*
Mi si stringe il cuore a leggere il sogno di Anne cwc
"Stavo insaponando un bicchiere, quando un lieve ticchettio scosse il vetro della finestra che avevo difronte. Alzai lo sguardo e cercai in tutti i modi di non urlare. Uscì solo un rantolo di terrore.
Ed era in piedi difronte alla finestra, con un ghigno sulle labbra e uno sguardo perverso e possessivo negli occhi.
Il bicchiere che avevo in mano cadde a terra, provocando una pioggia di scaglie di vetro.
Feci scattare subito la mano verso il cellulare per chiamare Sam, ma mentre digitavo il numero, Ed posò un foglietto contro il vetro e se ne andò.
"Tornerò." c'era scritto.
Iniziai a piangere e aspettai che Sam rispondesse."
FANCULO ED!!!
Ti prego dimmi che non fa nulla ad Anne, ti prego!
E tu, Zayn, smettila di bere cazzo.
"Lo sconosciuto ordinò due birre, dopodiché si voltò verso di me.
"Edward." mi disse, porgendomi una mano.
Non gliela strinsi. "Zayn." risposi.
Lui annuì. "Che ci fai qui, Zayn?" mi chiese.
"Bazzico sempre in certi posti." risposi. "E tu? Non ti ho mai visto in giro." dissi.
"Sono appena arrivato in città. Cerco qualcuno con cui spassarmela prima di tornare dalla mia ragazza." rispose.
"E perché mai dovresti passare la notte con qualche sgualdrina invece di stare con la tua ragazza?" chiesi, senza capire.
"Be', lei ha un certo caratterino. Non ci siamo visti per un po' e adesso fa un po' di capricci, ma tornerà da me, fidati." rispose, fiero di sé. Spocchioso e ricco. Lo sopportavo sempre di meno.
"Tu invece? Ce l'hai qualcuno con cui ti diverti ogni notte?" mi chiese, con un sorriso perverso. Questo qui è malato.
"No, preferisco avere una ragazza seria che mi ama sul serio." risposi, infastidito.
"C'è qualcosa sotto, si capisce dal tono di voce." osservò lui, mandando giù un sorso di birra.
"Si, c'è un coglione di mezzo." risposi, presi la mia bottiglia di birra e mi alzai per andarmene. "
Sì, e col coglione che sta in mezzo ci hai appena parlato, ne sono sicura.
Edward, Ed. Non importa il nome, è un coglione uguale.
Sto a riempì sta recensione di parolacce ahaha
Ma vabbè, capiscimi, sta storia mi prende troppo. Mi sembra di stare là accanto a Sam e ad Anne e a Zayn e anche a quello stronzo di Edward.
Pensa, piangevo anche io con Anne.
Oddio ma quanto ho scritto?! Ahahaha voglio doppio Oscar stavolta tesoro (?)
Finiro questa recensione/ poema come l'ho iniziata.
Ciao meraviglia <3 |
