Recensioni per
All we can do (is keep breathing)
di Yoko Hogawa

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/12, ore 22:20

posso dirti quanto mi sono goduta la lettura di questa fic?non mi sembrava neanche di leggere quanto di guardare un telefilm d'azione...diciamo a metà tra "trappola nel tunnel" e uno scritto di ken follet.ritmo incalzante e buona introspezione psicologica..mi è piaciuto molto il lato disperatamente umano di sherlock.di come fosse assolutamente concentrato sull'obbiettivo di raggiungere john e non vedesse altro intorno a lui.tra l'altro anche se ti scusi sulla pochezza delle tue nozioni,invece sono rimasta compiaciuta di quanto tu conosca la scoietà inglese..la storia..si vede che hai fatto ricerche.beh,mi hai fatto proprio divertire!sarebbe bellissimo diventasse una sceneggiatura questa fic!

Recensore Master
05/04/12, ore 01:04

Ciao! Che dire, ho letto questa storia tutta d'un fiato e l'ho trovata meravigliosa. I personaggi sono stupendamente IC e ogni capitolo ti rapisce dalla prima all'ultima riga. Ieri sera leggendola ho riso, pianto, imprecato e sospirato tanto la storia mi aveva coinvolta. Bellissima, sul serio. Non ho potuto fare a meno di metterla subito tra le preferite! E il finale è veramente dolcissimo (specialmente il passaggio dell'ospedale, quando Sherlock dona a John il suo cuore... awwwwwwww....* sciolta sul letto*). Non so cos'altro dirti se non bravissima e complimenti per essere riuscita a creare un piccolo gioiello. Spero di leggere ancora qualche tua storia. Un bacio :) Irelin

Recensore Master
04/04/12, ore 17:36

E siamo giunti alla fine. Che non poteva essere migliore. Devo dire che sei stata bravissima a mantenere la l'atmosfera di tensione, sembrava proprio di essere in quella sala d'attesa con tutti i protagonisti. Hai reso benissimo, attraverso il suo silenzio attonito, lo stato emotivo di Sherlock e come, nonostante il suo carattere, lui sia comunque il fulcro della vita di molte persone, che vogliono anche molto bene a John (perché è impossibile non farlo, diciamocelo ^_^). La parte del limbo di John, pur essendo quella che mi ha convinto meno nel capitolo, è significativa soprattutto per il dottore, che finalmente, ad un passo dalla morte, realizza cose che per molto tempo si era negato. Mi è piaciuta la scena nella metro bianca, invece, perché esce l'umanità di John, che riesce ad essere empatico anche con un "fantasma" (passami il termine).
Mi ha colpito molto Sherlock che non vuole entrare nella stanza di John. Lo capisco, perché purtroppo so quanto può far male veder soffrire chi si ama. E per lui è anche più difficile, perché ha appena realizzato di avere un cuore. Il risveglio di John l'ho adorato! Mi sembrava di vederli. Mi piace che John sia l'unico che riesce a provocare emozione in Sherlock ed anche a dargli la pace che, sotto sotto, lui cerca. Per questo poteva finire solo in un modo, solo John può essere il custode di quel cuore troppo poco usato e, sì, fragile. Divertente, infine, l'epilogo, con uno Sherlock tornato se stesso ed un John felice e guarito.
Grazie per questa storia, che mi ha appassionato e tenuto in ansia, scritta benissimo e con un approfondimento dei personaggi molto raro nell'ambiente delle fanfiction. Di nuovo complimenti. A presto!
Sara

Recensore Veterano
04/04/12, ore 17:34

Prima di tutto: sospirone di sollievo, è finito tutto bene. Leggendo il capitolo ero tesa come una corda di violino, ti giuro! Perchè John non riesce a ricordare e, a un certo punto, sembra che sia tutto inutile. Ha qualche indizio, ma nulla più... fortuna che che c'è Joy-Es a ricordargli cos'è importnate. Poi, di nuovo, sul treno, quando si mette a parlare con quell'uomo ho pensato << NOOOOO! Sta a vedere che adesso si distrae e non riesce a scendere alla fermata giusta!!! >> *fiuu* menomale che sbaglia, ma stavo leggendo seduta sulla punta della sedia e praticamente abbracciata al monitor del pc!
Sherlock in attesa che John si riprenda, è svuotato, non ha più energie, è un po' come se fosse in un limbo anche lui.
"Non farlo mai più." La mia frase preferita ♥ riassume l'angoscia di Sherlock, ma anche il suo sollievo ora che tutto è finito - anzi, per loro due inizia tutto ^o^.
L'epilogo mi ha fatto impazzire, è bellissimo, sei riuscita a metterci dentro di tutto, pure un accenno ad Alice, Ed e al pupo di Nick, che bello!

Recensore Junior
04/04/12, ore 15:32

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' una delle storie più belle, intense e ben scritte che ho finora letto su questo fandom. I personaggi, tutti, sono molto ben delineati, anche quelli di "contorno" non sono solo assolutamente funzionali alla storia ma interagiscono con quelli principali a tutto tondo e non come pretesti sullo sfondo della storia stessa ( a mio parere grande pregio in quest'ambito di scrittura). Che dire del "viaggio" che i due protagonisti intraprendono, attraverso il dramma, verso la consapevolezza del significato che hanno l'uno per l'altro? Assolutamente perfetta la descrizione del percorso,per ognuno con il proprio "carattere"; e soprattutto nessuna banalizzazione del sentimento che li lega e della fatica per riconoscerlo. E poi, e questa è forse una nota strettamente personale, della parte che riguarda il momento di John nel Limbo fino all'uscita nella luce ci si innamora.

Recensore Veterano
04/04/12, ore 15:05

Prima di iniziare a recensire il capitolo, vorrei precisare che tutto ciò che dico è sincero e se lo dico è perchè, a mio parere, ti meriti davvero queste parole. Quindi, non ti devi assolutamente preoccupare. Insomma, perchè dovrei perdere tempo a scrivere un papiro se non per piacere personale? Le tue parole mi smuovono sempre qualcosa  lì in fondo al cuore e mi fa piacere dimostrarti quanta emozione tu mi abbia regalato, davvero **
Detto questo, vediamo un po' da dove cominciare.
Commentare questo capitolo non è affatto facile, un po' perchè come al solito le emozioni che trasmetti sono troppo coinvolgenti e ti lasciano sempre col fiato sospeso, un po' perchè è l'ultimo capitolo e c'è sempre quel sottile senso di malinconia al pensiero che no, la storia non continua, almeno non per noi.
Vediamo di partire dall'inizio. Il modo in cui hai descritto l'attesa è perfetto sotto ogni punto di vista. Le descrizioni minuziose, oltre che a dipingere bene nella mente del lettore la scena che gli si presenta davanti, rallenta di molto la narrazione, regalando così proprio quel senso di attesa che non passa mai, del tempo che non scorre, dell'asia e della preoccupazione (perchè anche noi lettrici, ovviamente, eravamo preoccupate per John XD) e ci hai tenuto col fiato sospeso fino all'ultimo, sembrava quasi di essere lì con loro, in sala d'attesa. Grazie a Dio non ho mai avuto il dispiacere di provare una cosa del genere sulla mia pelle, ma devo dire che con le tue parole ho sentito molto vicina la sensazione. Anche se è ovvio che in una situazione reale starei molto peggio.
Comunque, tra tutte ho amato particolarmente la descrizione di Sherlock.
Hai fatto in modo che nel corso della storia il personaggio di Sherlock si evolvesse in modo del tutto naturale, senza mai uscire out of Character. Sherlock resta quella figura alta e imponente, quella persona a cui ciò che pensa la gente non gliene può fregar di meno. Eppure c'è qualcosa di nuovo, questo nuovo cuore appena nato che fa soltando male, che vorrebbe strapparsi dal petto e farlo smettere, perchè non può comprenderlo, perchè il cuore è talvolta irrazionale, è qualcosa che non si può controllare. Come dire, citando Pascal, "il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce". Sherlock, in una situazione tanto drammatica, si trova ad affrontare qualcosa di inconcepile, qualcosa che fino ad allora credeva di non avere, almeno nel senso metaforico del termine.
Quindi, Sherlock si siede al centro, il nucleo attorno al quale ruota ogni cosa (come l'attenzione di tutti gli altri e il silenzio dell'attesa), però è vuoto, perchè non c'è John, John che in realtà, più che stargli sotto, gli sta a fianco, sempre e comunque. John è il suo compagno, John è la meta di questo nucleo, la metà più piccola, ma pur sempre la metà senza la quale il nucleo, Sherlock, è incompleto e non serve a nulla.
Il dottore, scusami il termine, ma è stato davvero un gran bastardo. E' dillo subito che John è almeno vivo, invece che far venire un attacco di cuore ai presenti. Stavo quasi per urlargli contro (ed era l'una di notte ieri sera XD), ma poi ho avuto un pò di sollievo, anche se non totale.
L'ho detto, ci hai tenuto col fiato sospeso fino alla fine. John sembrava davvero stare sulla linea sottile che divide la morte dalla vita e noi con lui. Un momento lo credevi sul punto di tornare, e l'altro ti disperavi per la sua, all'apparenza inevitabile, dipartita. E' stato un sollievo "leggere" il suo risveglio. O meglio ancora, è stato un sollievo leggere la sua discesa dal treno.
Altra cosa che mi è piaciuta tantissimo. Forse un po' clichè, ma come dico sempre, ormai abbiamo spaziato le idee più disparate, trovare qualcosa di originale è quasi impossibile e poi cos'è davvero l'originalità? Io ho sempre ritenuto che una qualsiasi cosa, pur ripetuta cinquanta volte, può essere originale se sei in grado di renderla tale.E tu ci sei riuscita, rielaborando tutto nell'ambiente sherlockiano sei riuscita a rendere orginale e bellissimo questo "topos". Devo essere sincera, mi sono divertita un mondo a leggere di John che litiga con se stesso, con il suo alter ego. Le sue manie omicidie (suicide?) mi hanno fatto sbelliacare. Si, lo so che la situazione era grave, però non ho potuto farci niente, era troppo divertente. In particolare quando "Joy" gli ha dato dell'idiota perchè non capiva che se moriva lui moriva anche "lei" XD Dopo le risate, naturalmente, è arrivata una delle parti più dolci: La risposta alla domanda fatale:

"«Allora, John... »riprese Joy, alzandosi dalla poltrona e posizionandosi di fronte a lui: «...dove sei? »gli chiese.
Questa volta, Watson non ebbe dubbi: «221B di Baker Street. Casa mia. Casa nostra, mia e di Sherlock ».
Lei annuì. «E chi è Sherlock Holmes? »domandò di nuovo.
«La ragione per cui devo tornare »rispose lui, alzando lo sguardo.



Mi sono sciolta, davvero! La meraviglia, la dolcezze, l'amore, tutto concentrato in queste poche parole, bellissimo! Non so davvero più come dirtelo!
Vediamo, tornando a Sherlock. La sua indecisione ad entrare nella camera di John è stato un vero e proprio colpo di scena. Non uno di quelle da catastrofe imminente, ma uno di quelli che ti intoppano il respiro per qualche attimo e ti riempiono la testa di domande sul perchè abbia fatto così. Uno di quegli eventi che ti portano a guardare a fondo nel cuore di un personaggio e quello che ho visto è stato meravoglioso. Io adoro l'introspezione e Sherlock col suo carattere così particolare, così sfacettato, è pane per i miei denti. Ho solo bisogno di qualcuno che sappia impastarlo per bene ed eccoti qua!
Poi Harry è stata un altro piccolo gioiellino. Apparse in questo capitolo soltanto è già mi sembra di conoscerla da una vita. Già la amo in tutto e per tutto. Il rapporto che ha detto di avere con il fratello è speciale e bellissimo, brillante l'idea di rendere lei la "spinta" personificata che ha smosso Sherlock e lo ha fatto entrare nella stanza, finalmente.
Poi ci sono tanti di quei piccoli particolari. Il Mystrade appena accennato (se comincio a shippare quei due è colpa tua, sappilo! XD), Molly che nessuno prende in considerazione, l'unica che, insieme a John, riesce a capire un pò Sherlock e i suoi sentimenti. Non poteva essere altrimenti. Per amare una persona che ti tratta sempre male devi aver capito, visto qualcosa di nascosto che sfugge a tutti gli altri, altrimenti non potresti continuare ad amare quella persona.
Sherlock è quasi catatonica, si trova in un campo minato e non sa dove mettere i piedi. Con l'aiuto degli altri (di Molly insomma) riesce però ad arrivare a destinazione e qui ho iniziato di nuovo a sciogliermi. Lui che tocca la mano di John, che rischia quasi di morire disidratato (meno male che c'è Mycroft XD), che non distoglie lo sguardo, perchè lui non crede in un utopia, non crede alle futili parole, ma ha bisogno della certezza visiva che John sta bene, ha bisogno di vederlo svegliarsi e sorridergli. Ha bisogno che tutto torni come prima per respirare di nuovo.
E quando John si sveglia e lui non sa cosa fare. Poi John gli prende il lembo della camicia. Questo gesto, piccolissimo!, racchiude in sè ogni cosa. John sta bene e Sherlock può tornare se stesso, donando il proprio cuore neonato all'unica persona in grado di custodirlo. Altra parte che adoro, la donazione e le parole scambiate, una parfetta dichiarazione d'amore!
In fine abbiamo l'epilogo. L'epilogo sa di quotidianità e allo stesso tempo ha lo stesso sapore di un dono speciale, perchè in fondo era proprio la solita quotidianità che tutti aspettavano di riavere, anche se poi qualcosina è cambiata. Sherlock e John hanno dormito nello stesso letto, ho detto tutto XD
Tutto si conclude nei migliori dei modi, la piccola Alice in gita scolastica, Edward insieme alla futura sposa e l'invito al battesimo del piccolo John S. Ryley. Oooh, è stata una piccola perla quest'ultima parte. E i baci scambiato, o almeno dati da John, perchè ovvio che Sherlock più di così non si smuove, tutto l'amore e la dolcezza, mi hanno rasserenato il cuore e stanotte ho dormito davvero con il sorriso sulle labbra.
Io davvero non so più come dirtelo, ma ho amato ogni singola parola di questa storia, tutto tutto tutto. Stile e grammatica perfetti, lessico più che appropriato e tutto condito da piccoli particolari, quelle conoscenze che, anche se per licenza poetica, completano il tutto in modo perfetto.
Potrei stare qui a ripeterti tutte queste cose e a dirtene tante altre, ma dopo tutto questo papiro non mi rimane che farti i miei più sentiti e sinceri complimenti, sperando in un tuo futuro lavoro su questo fandom, il prima possibile. Ancora tantissimo complimenti, te li sei meritati e li meriti ancora tutti, fino all'ultima sillaba. Con la speranza di leggerti presto, Baci!

Recensore Junior
04/04/12, ore 14:59

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia mi ha conquistato sin dal primo capitolo.
Rappresenta alla perfezione i personaggi del telefilm, secondo me, mantenendoli anche in una situazione così difficile e diversa da quelle che si trovano nel capolavoro della BBC. alla fine si vede uno Sherlock preso dai sentimenti e il processo con cui c'è arrivato è perfettamente strutturato. la paura di perdere una persona cara fa sciogliere anche i cuori più gelidi e il consulente investigativo non ne può essere immune.
le emozioni che mi hai regalato con ogni tuo capitolo sono troppe e indescrivibili, dico sul serio.
Complimenti, complimenti, complimenti! ^^ ora me la rileggo tutta! u.u ^^
un bacio!

Nuovo recensore
04/04/12, ore 14:37

Hai presente quando nella tua testa compare un mini-te che grida come un forsennato per la gioia? Ecco.
Giusto per dirti che hai pubblicato esattamente un giorno dopo il mio compleanno, ed è stata una sorpresa/regalo (manco a farlo apposta! *^*). Stupendo.
Lasciando perdere attacchi da fangirl acuti (ieri sera, quando ho letto, ne stavo avendo uno, ma ero troppo rincitrullita per recensirti!), posso dire di essere morta.
Morta, stecchita, andata, gone, BAM! 
Se la parte angst in sé era qualcosa di klasdbjfclasdbjclasvb a livello di realismo e IC (che devo dire hai mantenuto abbastanza bene nel corso della fic!), l'ultimo capitolo mi ha stesa.
Quello che mi è piaciuto di più è stato l'incontro/dialogo con John/Joy. Qualcuno ha preso spunto da Harry Pooooooooooootter! (facendo una cosa molto bellina!). Solitamente il simbolismo (Si dice così? Non mi ricordo! D: ) nelle fic non mi piace molto, ma devo dire che hai saputo renderlo, sai? A me la battuta Joy/gioia ha fatto ridacchiare! ù.ù
Ma davvero, l'incontro e il dialogo è stato davvero fantastico e molto ben scritto, mi è davvero piaciuto! Così come Sherlock spaventato e devastato, e la comparsa di Harry... davvero belli, sìsì! 
Inutile dire che il finale mi ha lasciato soddisfattissima (no guarda, come se non si fosse capito!), e l'ho davvero adorato!
E non osare dire di non meritarti i nostri complimenti, altrimenti vengo lì (ovunque tu abiti) e per punizione io... io ti... ti costringo a mangiare otto scatole di cioccolatini tutte di fila! (che punizione, eh? Spaventerebbe chiunque! ;P).
E quindi niente bella, sappi solo che hai creato un piccolo capolavoro descrivibile soltanto con "kajsdnfasvbklsvblfbk", perché gli aggettivi sarebbero troppo poco. Gah. Sto sfociando nel bimbominkioso. Aiuto.
Niente, un bacione e ancora complimentissimi! <3

BB

Recensore Master
04/04/12, ore 13:45

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
TRAMA: In un tranquillo ed ordinario venerdì d’inizio marzo, John e Sherlock litigano pesantemente, a causa di uno dei soliti esperimenti pericolosi di quest’ultimo e il dottore esce di casa per sbollire la rabbia. Incassato il benservito dalla sua ultima fidanzata, decide comunque di far ritorno a Baker Street e prende la metropolitana.
Tutto risolto, quindi?
Niente affatto perchè, proprio quel giorno un impiegato dei trasporti londinesi, licenziato in tronco dopo anni di onorevole servizio, sceglie proprio quel giorno per suiccidarsi, causando più danni possibili e provocando uno spaventoso incidente nel quale viene coinvolto proprio il convoglio su cui viaggiava John.
Ed è Sherlock, ancora ignaro della sorte dell’amico, a risolvere velocemente il caso. Tutto il resto della storia si alterna narrando le vicende di John e altri tre passeggeri feriti e gli sforzi dei soccorritori e di Sherlock per salvarli.

CONSIDERAZIONI: Questa long fiction merita di rientrare tra le storie scelte per tutta una serie di ragioni:
- la trama originale, scorrevole e ben elaborata e coerente dall’inizio alla fine, una vera storia d’azione metropolitana che fa trattenere il fiato;
- l’italiano corretto e senza sbavature;
- lo stile accurato e dettagliato con cui l’autrice descrive avvenimenti, situazioni e condizioni mediche dei feriti dell’incidente;
- la presenza di numerosi original character, in ruoli marginali, ma perfettamente integrati nella storia, credibili, veri e discreti, non tolgono spazio ai protagonisti della storia (indimenticabile il pompiere Nick).
E poi ci sono loro al centro di tutto, Sherlock e John, il primo disperato, quasi nel panico all’idea di perdere il suo migliore amico e che inizia a rendersi conto di possedere cuore e sentimenti ed il dottore, buono, altruista, che fa di tutto per salvare i suoi compagni di sventura e che non manca mai di rivolgere un pensiero a Sherlock e che, forse, quei sentimenti li ha già compresi. Divisi da qualche metro di terra, cemento e lamiere contorte i due si pensano e si cercano in un'alternanza struggente.
C’è davvero di tutto in questa storia, che ha tutte le caratteristiche di un romanzo breve: azione, suspance, momenti drammatici e sentimenti.

Recensore Master
04/04/12, ore 13:43

Nemmeno a me è spiaciuto che tu abbia allungato la tua storia da tre a cinque capitoli; a dire il vero non mi hai mai dato l’impressione di averla “allungata” inutilmente: ogni paragrafo, ogni parola di questa fanfiction ha il suo peso e la sua importanza, non annoia mai, anzi coinvolge, quindi per me va benissimo così.
Di questo ultimo capitolo ho apprezzato tutti i piccoli particolari, a partire dal gruppetto di persone in attesa all’ospedale: gli accenni discreti di Mystrade, la sobria compostezza di Mrs.Hudson (è vero: per gli anziani presentarsi eleganti ed ordinati è una forma di rispetto che hanno verso gli altri, l’ho sempre pensato anch’io) e la tristezza trattenuta a fatica da Molly. Mi è piaciuta anche la tua descrizione di Harriet Watson: cocciuta, testarda, con tutti i difetti di questo mondo, se vuoi, ma anche con una sincerità schietta e spiazzante.
Sherlock è perfetto: la paura della perdita, del vuoto che lo aspetterebbe senza John è tale che il suo cervello reagisce con la consueta razionalità: non è da biasimare il detective, quando si ripete che John non è importante, che potrà trovare qualcun altro, è semplicemente un meccanismo di difesa dal panico e da un dolore che non sarebbe in grado di affrontare. Ma poi c’è il cuore, che gli ricorda quanti momenti semplici ma indimenticabili abbia vissuto col dottore, come la sua presenza abbia trasformato la sua vita: Sherlock ha già raggiunto e superato il punto di non-ritorno dei suoi sentimenti e lo sapevamo un po’ tutti, tranne lui, probabilmente.
Avevano ragione Lestrade e Mycroft: con John al suo fianco, Sherlock è diventato un uomo migliore, dal punto di vista umano.
E intanto si aspetta e si trattiente il fiato...
Un particolare molto bello e che mi ha colpito moltissimo è che sia Sherlock che John sono a piedi nudi: me li ha fatti percepire entrambi vulnerabili e messi a nudo. Si può camminare per strada a torso nudo, o con dei pantaloncini microscopici, ma ai piedi abbiamo sempre qualcosa, mentre una persona a piedi nuda mi dà sempre l’impressione di essere “esposta”.
E veniamo al limbo di John e ai suoi litigi interiori che hanno contribuito ad alleggerire l’atmosfera, ma senza snaturarla. Interessante lo spunto di Ego-Es-Spuer Ego, l’Ego di John è probabilmente quella parte di lui disciplinata e misurata e la stessa parte che si affanna a dire a tutti che lui e Sherlock non sono una coppia e quando vanno al ristorante assieme non è un appuntamento. L’Es invece è quella parte che ha già realizzato da tempo che Sherlock per lui è molto di più e deve fare un notevole sforzo per farsi capire! Ottimo, in questo senso, la scelta di farlo interpretare a Joy, che era molto energica.
Ma la realizzazione non è immediata: ci sono segnali sparsi nella coscienza di John: segnali “irritanti” come lo smile dove Sherlock sfoga la noia, il teschio dove nascondere le sigarette e altri segnali più “dolci” come il violino (bellissima l’osservazione che non è che gli piace ascoltare il violino, ma gli piace ascoltare LUI che suona: una sottile ma fondamentale differenza) e poi c’è quel nome, Sherlock, scolpito dentro di lui, una ragione sufficiente, fondamentale, per tornare indietro.
La scena del risveglio di John mi ha fatto sciogliere... mi ero trasformata in una massa gelatinosa di “awww....” davanti al computer: Sherlock è nel panico, non sa bene cosa farci con quel cuore e John è ben felice di custodirlo e proteggerlo *_*
L’epilogo, poi, è semplicemente per-fet-to! Anche se adesso sono diventati qualcosa di più che semplici coinquilini, la loro routine non è cambiata e, in fondo, perchè dovrebbe? Si sono sempre intesi alla perfezione fin dal primo momento, quindi va bene così.
John Sherlock Ryder: approvo, approvo decisamente!
In ultimo (e poi giuro che chiudo questo papiro) ho come sempre apprezzato il realismo delle tue descrizioni medico-scientifiche, in particolare quando, dopo un mese, John sente ancora dolore al fianco: ricordo che quando fui operata di appendicite (un taglietto da niente, in fondo) restai anchilosata e dolorante per tre settimane!

Recensore Master
04/04/12, ore 12:44

Sono un po' stordita dal fatto che questo sia - a conti fatti - l'ultimo capitolo. Mi dispiacerà non aspettarne l'aggiornamento (Puoi anche leggere questa frase come: "spero che ne scriverai presto un'altra, su questo fandom!"). Poiché questo è davvero l'ultimo capitolo, mi sembra che tutto quello che posso riuscire a fare è ringraziarti. Davvero, grazie per questo splendido scritto - mi è piaciuto più di quanto io non riesca ad esprimere a parole. E l'ultimo capitolo è stata la giusta e perfetta conclusione.
La scena del risveglio di John è di una dolcezza unica - mai ooc. (tutto il contrario, naturalmente, ma non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo, a questo punto).
L'idea di un limbo bianco da cui riuscire ad uscire è tutt'altro che nuova, eppure gestita così bene che sembra esserlo. E poi è molto carina l'idea del treno: ironica e perfetta.
Ho apprezzato moltissimo il personaggio di Harry - l'ho trovata credibile e ben resa. La sua immagine vista attraverso gli occhi di Sherlock Holmes mi pare perfetta.
L'epilogo con quel pezzetto di quotidianità è adorabile - Oddei, la cartolina di Alice e la lettera di Edward! Comunque, divertente la scenetta dell'invito al battesimo! Adorabile, ecco.
Ancora tanti, tanti complimenti e - a costo di ripetermi - spero che scriverai ancora in questo fandom!

Recensore Master
04/04/12, ore 02:26

ho aspettato la fine per recensire... bhe che dire, bellissima storia mi ha appasionata dal primo capitolo facendomi attendere con ansia il seguito, scritta bene e in modo tale da far sentire tutte le emozioni descritte reali, o almeno questo è il mio modesto parere, complimenti, davvero. poi non posso non dire qualcosa sulla parte di jhon che decide di prendersi cura del cuore di sherlock... oddio trovata stupenda ed emozionante, fantastica!
grazie per avermi allietato con questa storia... :)

Recensore Junior
04/04/12, ore 01:17

Conosco la canzone, ancora prima di leggere l'ultimo capito avevo capito a cosa, o meglio dire a chi ti eri ispirata.
Dr.House è uno dei telefilm migliori che io abbia mai visto, e le ultime due puntete della quarta stagione "House's Head" e "Wilson's Heart" a mio parere hanno toccato l'apice della serie. Inutile aggiungere quanto adori Sherlock, mi sembra naturale, dopotutto entrambe le serie si sono ispirate allo stesso personaggio.
Complimenti per la caratterizzazione dei personaggi eseguita alla perfezione, niente di troppo eccessivo, solamente John e Sherlock.
Sei riuscita perfettamente a risvegliare le giuste emozioni, toccando i giusti tasti, forse.
Bravissima, decisamente da ricordare.
Ps: spero tu sia una ragazza, in caso contrario chiedo perdono.

Recensore Veterano
03/04/12, ore 23:39

Merita davvero di essere tra le scelte del sito!! ^_^
è un finale meraviglioso! Si, lo so, tendo a ripetermi... xD
Comunque in tutto il momento in cui John ha passato nel "limbo", mi hai fatto penare... ero tentatissima di saltare interi pezzi per andare a vedere come finiva...
Non l'ho fatto, mi sono trattenuta! ^_^
Comunque niente... oltre al fatto che li ho trovati così naturali, così IC che non mi sorprenderei di vedere una scena simile nella serie tv! 
Oltre aciò.. ti saluto! è stato un immenso piacere leggere la tua FF!
Alla prossima!
Rora

Recensore Master
03/04/12, ore 23:06

Tristezza che sia finita, ma tanta tanta gioia per l'happy ending, queste due meraviglie se lo meritavano proprio!