Recensioni per
All we can do (is keep breathing)
di Yoko Hogawa

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/12, ore 10:28

Aiuto che ansia... non so quanto riuscirò ad aspettare il prossimo capitolo, sono troppo agitata per John... E Sherlock che gli posa la fronte contro la sua... tenerezza, amore.. attendo la conclusione con trepidazione

Recensore Master
16/03/12, ore 00:00

Ohi, che angoscia mi fai venire! Le budella si strizzano a me, altroché! Cmq, sei bravissima per la tensione realistica che riesci a dare alla storia. La reazione emotiva di Sherlock, secondo me, è molto plausibile; penso che una persona come lui, che ha sempre rinnegato le emozioni, potrebbe veramente esserne travolto in una situazione simile. Ma è la situazione di John che mi procura ansia! Sono come Sherlock, via: io credo nelle fate! E aspetto il prossimo capitolo!
Scusami ancora per l'errore dell'altra volta, a presto!
Sara

Recensore Master
15/03/12, ore 22:18

Quando ho visto che stavi pubblicando una long mi sono fiondata a leggere. 
Sono una tua lettrice (ancora) silenziosa - ho adorato Castelli di Carte (dopo la 2x03 avevo una voglia di leggere qualche death fic su John) e Murphy's law of existence - ma ora una recensione devo lasciartela, anche se sono con l'iphone.
Partiamo dal presupposto che adoro Dottor House - e quelle due puntate sono state delle pugnalate al cuore.
Mescoliamo il tutto con uno stile impeccabile, dialoghi efficaci e descrizioni davvero dettagliate.  Aggiungiamo una storia sicuramente originale, ma che mantiene intatte le caratteristiche dei due personaggi - John è PERFETTO, Sherlock DI PIU' - , inserendoci anche degli OC nonGaryStueggianti e un Lestrade molto "carino".  Otteniamo All we can do (is keep breathing) - una storia che già dal titolo ti cattura - e che sono sicura mi stupirà ancora. 
Non so bene cosa aspettarmi dal prossimo aggiornamento, o dalla fine della long - un lieto fine, una morte, una qualsiasi altra cosa - ma so che comunque vadano le cose non mi deluderai. 
A presto.
Davvero complimenti.
Ray08

Recensore Veterano
15/03/12, ore 14:10

Ciao! Ho letto attentamente il capitolo ed al momento mi sento solo di chiederti di aggiornare! XD Sappi che non mi dispiacciono per nulla i capitolo lunghi, anzi. Quindi mettici tutto il tempo che ti occorre a scrivere e pubblicare, non scappiamo mica. Complimenti veri al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
15/03/12, ore 14:08

allora, premetto che leggendola sul bus mi sono sentita molto pirlona piangendo davanti ad altre mille persone pigiate come sardine ma passiamo ad altro... John non deve morire. questo è quello che ho pensato per praticamente tutto il tempo da quando gli ha fatto un pochino male il fianco tre capitoli fa e dovrebbe rendere l'idea di quanto stia diventando morbosa la mia cotta per il personaggio. Sherlock è praticamente nella sua versione più confusa e devo dire che hai reso meravigliosamente l'idea senza farlo sembrare una copia farlocca con la stessa faccia (inchino al tuo cospetto perchè io non sa gestire gli holmes) ed è di una tenera determinazione veramente tocante.
Devo dire che stai mantenendo bene la situazione ansiogena e claustrofobica, soprattutto dal punto di vista di sherlock che paradossalmente è stato quasi sempre in superficie.
John che pensa che lo deve rivedere prima di morire è veramente troppo lacrimevole e infatti ci ho pianto mezz'ora, sherlock che non riesce a concentrarsi è così paradossale che mi sembra tenero e lestrade merita un monumento per essere riuscito a capire/gestire la situazione.
Aspetto solo di sapere cosa succederà dalla parte della squadra dei soccorsi perchè non voglio pensare a cosa succederà a john nel giro di tre o quattro ore.
Complimenti per il lavoro che stai facendo, dovresti sceneggiare serie tv perchè io le guarderei. Baci baci.
 

Nuovo recensore
15/03/12, ore 13:19

Ho scoperto un po' in ritardo questa ff (shame on me!) ma è assolutamente bellissima!!
Stanotte ho letto tutto d'un fiato i tre i capitoli (per questo comincio a recensire dal terzo...chiedo perdono!)
Beh, il tuo stile mi piace davvero molto è chiaro e mai noioso, è stato davvero godibile leggere tutti i capitoli insieme, cosa che non sempre riesce facile con le fanfiction.
Mi piace molto come stai rendendo John, sensibile ma forte, e non debole e troppo sentimentale! (e ne sono felice perchè io amo follemente John Watson! xD)
E poi tantissimi complimenti anche per come hai reso Sherlock, perchè sei riuscita a non sfociare nell'OOC e questo è davvero un grande traguardo in questa sezione!
In questo capitolo mi è piaciuto tantissimo trovare Mycroft.
La frase:
"Ma in quel momento, quell’unica parola divenne per Sherlock un imperativo categorico.
Trovalo.
E nella sua mente tornò la pace."
da brividi!
La storia inutile dirtelo è davvero coinvolgente, quindi spero davvero che pubblicherai al più presto.
Ovviamente è già messa tra le preferite e le seguite! :D
That's all.
(Recensione modificata il 15/03/2012 - 01:22 pm)

Recensore Master
15/03/12, ore 12:20

Inizio col dire che non ho più parole per esprimere quanto la tua storia mi stia piacendo e coinvolgendo, perchè sempre densa e piena di avvenimenti, o sul piano dell'azione o sul piano dei sentimenti, come quest'ultimo capitolo.
Prima di tutto: JAWN! T^T ahia! Non lo vedo affatto bene, quello ha tutta l'aria di essere un infido ematoma peritoneale, brutta roba. Però è davvero commovente vedere come decide di non dire niente ai suoi compagni di sventura per non allarmarli ulteriormente, specialmente la piccola Alice.
Un tocco di credibilità in più (casomai ce ne fosse bisogno) della tua storia è dato dal fatto che Ed non può ancora muovere il braccio lussato: spesso, anche nei film, si vedono persone che riprendono immediatamente ad usare le braccia come se nulla fosse, non appena gli sistemano la dislocazione dell'osso. E invece non è affatto così. Molto credibile anche l'ipotetico svolgimento della vita militare di John in Afghanistan.
La descrizione di Sherlock nel panico è fenomenale, sembra quasi di rivederlo sul tetto del Barts dopo che Moriarty si è sparato... un attimo di panico che incrina la sua perfetta lucidità razionale, che gli impedisce di ragionare come suo solito. E, giustamente, per recuperare la calma, si concentra su quello che fa di solito, sulla sua tranquillizzante routine di dedurre vita, morte e miracoli di chiunque partendo dai dettagli più insignificanti, perchè così facendo riesce a tenere a bada quella parte di sè, il cuore, che assolutamente non è in grado di gestire. L'ammissione a se stesso di quanto John gli sia diventato indispensabile arriva nel momento peggiore, proprio quando si rende conto che potrebbe perderlo. Mi è piaciuto tantissimo anche l'aiuto, discreto e sottile, che gli offre Lestrade in questo frangente. Il poliziotto, paradossalmente, è molto più abituato di Sherlock a gestire e controllare il coinvolgimento emotivo e riesce ad offrirgli un sostegno solido e concreto. E anche Mycroft: in fondo lo conosce proprio bene il fratellino ^^ basta una sola parola "Trovalo" per ridare determinazione a Sherlock.
Complimenti, al solito, anche per i personaggi di contorno: il capo dei vigili del fuoco è meraviglioso, mi è piaciuto un sacco!
L'ultima parte del capitolo mi ha sciolto, ti giuro! Come John parla di Sherlock, come pensi sempre a lui come prima cosa e Joy che gli fa notare che è innamorato perso. E non è più questione di essere gay o no: anche a Joy piace una vicina di casa. E allora?
Se sei innamorato, importa davvero così tanto se è un uomo o una donna?
No, importa solo rivedere Sherlock, e al più presto *_*

Recensore Veterano
14/03/12, ore 22:48

Lo so, finirò per ripetermi, ma non posso davvero fare a meno di ridirti e ridirti e ridirti fino a finire la voce che questa tua storia è meravigliosa! Anzi, no, non basta. Questa è arte, una vera e propria opera d'arte, una di quelle che dovrebbero restare esposta in un museo, perchè tutti devono leggerle, una che dovrebbe far parte del programma scolastico di ogni scuola, perchè non solo la storia è bellissima in tutte le sue sfacettatura, in tutta la sua drammaticità, ma anche lo stile, la forma, la correttezza grammaticale, il lessico, tutto è reso in modo perfetto! In realtà ho notato due errori di battitura, ma considerata la lunghezza del capitolo, fissarsi su due errori di battitura è come considerare una goccia d'olio che si dissolve nell'oceano ed è davvero una sciocchezza (magari se li ritrovo te li faccio notare, così li puoi correggere e rendere la tua fanfiction ancora più perfetta di come, in realtà, lo è già). E' incredibile il modo in cui riesci a far immedesimare il lettore in tutti i tuoi personaggi, dal più piccolo e insignificante (come uno dei tanti parenti al di là della linea rossa) a quelli principali (Sherlock e non solo, ma anche Lestrade, Mycroft e John). Le ho davvero sentite tutte le loro emozioni, lo shock di Sherlock, la speranza di Lestrade e quella sottile sensazione di fastidio e paura che fa capire a Mycroft che qualcosa non va.
Non so neanche da dove cominciare per dirti le parti che mi sono piaciute di più, forse perchè in realtà mi sono piaciute tutte. Più volte volevo annotarmi una frase per citarla nel commento, ma alla fine le frasi che mi sono piaciute di più sono davvero troppo e con questo sistema di efp quotare mi diventa assai difficile XD
Però, cercherò comunque di farti capire.
Quando parli di Sherlock, cioè, quando prendi il suo punto di vista, in qualche modo si capisce all'istante che sia lui, ancora prima di averne la conferma. La prima volta che hai assunto il suo punto di vista, infatti, non avevo bisogno di andare avanti per sapere con gli occhi di chi stavo leggendo. Il suo modo di ragionare, di pensare e provare emozioni si evince alla perfezione dalle parole che scrivi e non si tratta, poi, solo di Sherlock. La cosa è diversa con John, con Lestrade e con tutti gli altri. Non so se riesco a spiegarmi. Quando assumi il punto di vista di un personaggio, è come se le parole che scrivi si adeguano di conseguenza. Vediamo frasi brevi e concise, un ragionamento continuo per Sherlock, perchè pensare è l'unica cosa che ancora non lo ha fatto crollare nel panico. Frasi più dolci e luminose da parte di Lestrade, perchè c'è sempre la speranza che alberga nel suo cuore. E poi c'è John. John, uno dei personaggi più belli e ben riusciti nella serie. E' lui, è decisamente lui! Il soldato che tiene in mano la situazione, per quanto questa continui a scivolare dalla sua prese, il medico che prima della propria non può fare a meno di preoccuparsi della salute degli altri, l'amico, gentile e premuroso, e l'essere umano, che si intenerisce davanti all'innocenza di una bimba, che vuole salvarsi perchè no, non può morire prima di aver visto Sherlock almeno un'ultima volta, prima di aver compreso chiaramente i propri sentimenti e prima di aver fatto in modo che anche Sherlock ne sia a conoscenza. E' tutto troppo meraviglioso!
Un passaggio in particolare che mi è piaciuto è stato quando Lestrade ha detto a Sherlock di smettere di fingere che un cuore non l'abbia ancora trovato e poi Sherlock pensa che, trovato o no, si sente troppo vicino a perderlo. Mi è piaciuto da matti!
Oppure quando John pensa che, infondo, vuole solo vedere Sherlock. Vuole solo vederlo.
Sherlock è il primo dei suoi pensieri, è metà del suo io così come lui è metà dell'io di Sherlock. L'uno senza l'altro sono incompleti, quindi, per favore, non far morire nessuno dei due. Non so se potrei sopravvivere a una batosta del genere ç_ç
No, va be', se hai già la trama in mente vai avanti così come ti sei prefigurata. Odio quando gli autori sono portati dai fan a cambiare il progetto iniziale. Se c'è un'idea bisogna coltivarla senza lasciarsi influenzare.
Io comunque continuo a sperare nel lieto fine, o almeno un finale dove sono entrambi vivi, anche se malconci.
Anche per questo sono preoccupatissima per John. Quando ho letto per la prima volta "livido" ho tirato un sospiro di sollievo, non immaginavo fosse qualcosa di più grave, ma dopo tutte le considerazioni di John e la sua conclusione (è un'emmorragia interna, vero?) mi sono sentita sprofondare! Dio, portatelo subito in ospedale!
Ok, ok, mi ricompongo.
Allora, concludo il solito papiro con i miei più sinceri e ripetuti (perchè il troppo non stroppia, o era il contrario? XD) complimenti per la bellissima storia intensa oltre ogni limite che stai scrivendo, complimentissimi! Nella speranza di poter leggere al più presto il seguito, grazie e ci vediamo alla prossima, baci!
(Recensione modificata il 14/03/2012 - 10:50 pm)

Recensore Master
14/03/12, ore 19:51

Oh, ti assicuro che è del tutto inutile che tu ti lamenti della lunghezza dei capitoli: quando arrivo alla fine tutto quello che riesco a pensare è qualcosa come "già finito?" (Non saranno corti, ma non saranno nemmeno mai abbastanza lunghi, per me. .____.)
Comunque, non so più in che lingua dire che amo questa fanfic, davvero. Tutto quello che so è che il cuore mi parte a mille, quando vedo che hai aggiornato.
Mi piace che tu abbia mandato Sherlock lì sotto: non l'avrei riconosciuto se fosse rimasto lì fuori - idealmente dietro le transenne - con la folla. E penso che tu abbia descritto decisamente bene la sua reazione allo shock: IC, lo ripeto.
Per quanto riguarda John, mi fai preoccupare - cos'ha, quel pover'uomo? ;_____;
... Spero che tu aggiorni prima di "al più presto" (non che voglia metterti fretta, chiaro. Lo sto facendo? ... Funziona?). ... Ancora i miei complimenti e alla prossima! ;D <3

Recensore Veterano
09/03/12, ore 14:53

Ma ti prego! Devi pubblicare subito il seguito!
Hai uno stile molto scorrevole e superbamente descittivo, cosa che io amo molto, e le scene sono dinamiche e ben inquadrate. Il personaggio di Sherlock è reso molto bene.
Ora tutti DOBBIAMO sapere assolutamente come va avanti. Al lavoro, su!

Recensore Veterano
09/03/12, ore 13:03

Prima di tutto ti ringrazio per questa fic. Solo due capitoli pubblicati e io la trovo perfetta, non manca assolutamente nulla di quello che concerne le dinamiche tra John e Sherlock. Inutile dire che aspetterò con ansia il prossimo aggiornamento. A presto e complimenti Cristie.

Recensore Veterano
08/03/12, ore 20:43

Non ho idea di come recensire questo capitolo, mi mancano davvero le parole!
Hai una straordinaria capacità di descrivere alla perfezione le scene e le situazioni, ma soprattutto i personaggi. Anche quelli secondari; in poche parole dai loro un'immagine che invece di risultare sterile è talmente ben fatta che non si può non avere l'impressione di conoscerli da sempre e un pò ti ci affezioni, come il pompiere Nick, davvero un bel personaggio; oppure i sopravvisuti ancora coscienti intorno a John, il soldato, la ragazza e la povera bambina, tutti è tre descritti che sono una meraviglia. Mi è piaciuta anche molto la scelta di lasciare morta la madre della bambina. Non per cattiveria, ci mancherebbe altro, ma solo per il fatto che in una situazione talmente drammatica, un fatto del genere comporta a rendere il tutto ancora più reale. Non è una favola quella che descrivi, dove spesso e volentieri le speranze di avverono, ma è una situazione critica e con quella frase, con il decreto di morte di quella povera donna, è come se ad una situazione tanto drammatica da apparire irreale tu invece ci avessi affissò un cartello enorme con su scritto "QUESTO E' REALE'!". E il tutto ti crea un senso di ansia e di angoscia che fa scorrere le parole con una velocità incredibile. Altro che capitolo lungo, quando è finito mi sono detta: e il resto?! XD
Ora, invece, parliamo di John.
Amo come lo hai descritto, la forza di quest'uomo è senza pari. E il personaggio è talmente IC che sembra davvero una storia scritta da Moffat o da Gatiss! Dovrebbero prendere anche te nel cast, sarebbe fantastico! In particolare mi è piaciuta tutta la parte dell'essere forte e il fatto che Sherlock non gliel'abbia mai detto, perchè in fondo non ce n'era bisogno: John è forte e non smetterà mai di esserlo.
Però, cavolo, sono preoccupata per quella "fitta" al fianco! Spero davvero che non sia nulla di grave, solo una brutta botta, vero?
Adesso, invece, Sherlock e Lestrade.
Io adoro Lestrade e mi piace molto come lo hai descritto in questo capitolo (fonte d'ispirazione per me XD), questo suo ricorrere costantemente a Sherlock e non fare mai caso ai suoi insulti, perchè seguire i suoi ragionamenti lo fa sentire un po' più intelligente. E lui ha capito tutto tra Sherlock e John, tutto!
Sherlock, poi, è lui! Proprio lui! E' stato straordinario vederlo aggirarsi sulla scena del crimine, leggere i suoi ragionamenti,descritti divinamente, e questa tendenza a chiamare gli altri per il nome di John. Non lo ammette, ma gli da fastidio litigare con il suo coinquilino, forse si sente anche in colpa ma non lo capisce.
E la fine mi ha stesa! Questa è stronzaggine pura! XD Per la prima volta nella sua vita Sherlock si trova davanti a qualcosa che non riesce a concepire e si rifiuta di credere che John possa essere morto. Sherlock è cervello, tutto quello che fa segue un filo logico e crede sempre e solo a ciò che può vedere, sentire, toccare, tutto ciò che è razionale. Ma se John c'è di mezzo, se la sua vita è in pericolo, Sherlock non può fare a meno di rifiutare quella sua stessa razionalità, perchè non può concepirlo.
Cavolo, voglio il seguito adesso! E pensare che non mi ero manco accorta dell'aggiornamento, quando l'ho visto mi sono maledita per non averlo notato!
Alla faccia del "non avere parole", ti ho fatto un papiro, scusa! XD
Non posso che concludere rifacendoti i miei più sinceri compiimenti, te li meriti tutti e non sono nemmeno abbastanza., Spero aggiornerai presto, Baci =)

Recensore Junior
08/03/12, ore 19:07

Voli IMMEDIATAMENTE nelle seguite. Intrigante come storia, hai anche una tipologia di scrivere molto intuitiva che non fatica ad essere letta anche dalla mente non molto abituata a leggere. Complimenti vivissimi. Il caso, è quello che mi ha colpito di più in tutta la storia (oltre all'uso magistrale dei personaggi, del loro carattere e il modo in cui descrivi le macerie e l'impatto), veramente ben fatto!

Aspetto con ansia il prossimo, e i prossimi, capitoli!

xoxo Bbbgster

Recensore Master
08/03/12, ore 18:35

Hm, questa storia è proprio appassionante! Spero che non farai soffrire troppo il nostro John, ma purtroppo mi aspetto catastrofi... Mi è piaciuto molto come hai descritto John in azione, la sua preparazione di medico militare gli è sicuramente necessaria in una situazione del genere, i suoi compagni sono stati fortunati, nella sfortuna (ovviamente). Bella anche la parte dell'indagine di Sherlock, molto OOC. E, nonostante non ci sia stata mostrata (se non da quelle struggentissime lacrime sul tetto del Barts), molto plausibile la reazione emotiva finale di Sherlock. John E' la sua parte emotiva, perderlo significherebbe perdere il suo cuore definitivamente. So che lotterà per tirarlo fuori. Aspetto il seguito!
Complimenti, a presto!
Sara

Recensore Master
08/03/12, ore 14:00

Intanto, dopo aver letto il capitolo, ho passato immediatamente la storia dalle "seguite" alle "preferite". Devo dirtelo, sembra davvero di seguire un film di azione, e di quelli avvincenti. In particolare, alcune tue descrizioni dei prigionieri intrappolati nel tunnel mi hanno ricordato il film "Daylight" con Sylvester Stallone. Sei brava, in particolare, a riprodurre quell'atmosfera di emergenza e di adrenalina che segue immediatamente un disastro, con John che si industria in ogni modo per aiutare chi gli sta attorno, con quel poco (o niente) che ha a disposizione, proprio come quando era sul campo di battaglia. E' vero che, a parte pochi secondi durante il primo episodio, non sappiamo molto di John e il suo periodo militare, ma attraverso le tue parole viene facile immaginarlo.
Una cosa che mi ha un pelo inquietato è quando John sente una fitta al fianco sinistro: la mia mente, modello Sherlock, ha passato in rassegna queste ipotesi:
- costola incrinata;
- costola rotta;
- danno alla pleura e/o al polmone;
- danno al fegato.
Good Lord, spero sia solo una botta molto forte '_'

Ottimi, ancora una volta, anche i personaggi di contorno, tipo Joy, ragazza un po' egoista? Beh, vista la situazione non possiamo certo biasimarla. E anche la piccola Alice, poverina T_T Belle anche le scene ambientate nel centro di controllo della metropolitana: hai descritto benissimo come Crew sia messo sotto pressione da questa situazione assurda. Insomma, hai messo in piedi una storia molto "corale" dove si vanno ad intrecciare le vite di tanti sconosciuti (tipo Nick, il pompiere: mi piace come in poche righe tratteggi il suo attaccamento al lavoro).
Convincente, infine, anche la spiegazione del deragliamento e la ricostruzione che ne fa Sherlock, è credibile e convincente. Quando il consulting detective è sul luogo del disastro, sembra di assistere ad una scena del telefilm, con lui che si guarda attorno velocemente, cataloga gli indizi, scarta quelli irrilevanti ed elabora una spiegazione (ti dirò... un episodio così non mi dispiacerebbe affatto!).
E poi, in sottofondo, ma sempre presenti, ci sono loro due: John e Sherlock. Stupenda la parte dove John riflette sull'essere forte e sul fatto che Sherlock non gli abbia mai rivolto quelle odiose parole. E anche Sherlock, talmente abituato alla presenza del dottore, da chiamare Lestrade con il suo nome, irritato perchè lui non è al suo fianco.

L'ultimo paragrafo mi ha quasi ucciso: "C'è un momento nella vita di ogni persona in cui il fiato viene semplicemente a mancare" : in mezzo a tutto il caos, il delirio, sembra quasi di vedere Sherlock che si muove a rallentatore, mentre in lui si fa spazio la realizzazione che quella terribile sciagura è capitata al SUO John! Quell'uomo speciale che si finge normale per il quale, volente o nolente, prova dei sentimenti.