Sono. Una. Pessima. Persona. http://25.media.tumblr.com/f1d9e8c0de51da47e65bcb11f1a208a2/tumblr_mje9du5Mp01s1ylkno1_500.jpg
L'avevo letta tutta, l'avevo letta praticamente in un giorno, e non ho nemmeno lasciato un "splendida"?
Mi sento veramente pessima.
Allora.
Ti ho già detto in separata sede qual'è il pezzo che più mi ricordo, più mi fa venire la tachicardia, e mi più fa pensare a questa storia; ma ripetersi non fa mai male.
E' il pezzo in cui Sherlock legge il messaggio. Perché era ansioso, averlo lì e vedere che Sherlock non lo leggeva, che andava in giro a pavoneggiarsi come al suo solito, che dava per scontato che John si fosse scusato (anche se era colpa sua) e quindi era un "messaggio che si poteva pure leggere più tardi" e invece un gigantesco VAFFANCULO (ma si può dire qui?!?) Sherlock! Perché devi imparare che John non è una cosa da dare per scontata, che potrebbe accadergli qualcosa (come infatti è successo) e che dovresti tenerlo un po' più da conto, perché per quanto siate amici (AHAHAHAH amici... *si asciuga una lacrima dalle risate*) non è giusto approfittarsi così della sua pazienza e del suo buon cuore. (Anche se ammette che gli secca litigare con John (aaaww), e per una volta, il suo esperimento non riguardava farsi della droga ma giusto passare il tempo, ma se sto stupido non parla, come pretende che John capisca?!?)
Bene, moralismi a parte, da quando Sherlock ha letto quel messaggio il mio cuore ha iniziato a galoppare -come se prime fosse stato calmo.. Ah!- perché volevo sapere cos'avrebbe fatto, come si sarebbe comportato e -Dio- quello che ha fatto era splendido, strabiliante, fantastico! *si sente molto John al momento* anche se era l'unica cosa che si potesse fare, perché John era lì sotto, e lui non poteva contemplare di rimanere là sopra inoperoso.
Comunque, riprendo dopo tutto il discorso, voglio passare un attimo a parlare dei tuoi personaggi OC.
Joy. Joy è fantastica sotto ogni aspetto. Mi è piaciuta la sua storia, mi è piaciuto tutto di lei (e muore, ma porca di quella...) ed era simpatica! Quando non si muoveva più e John si è fatto pure venire i sensi di colpa ç____ç Ma non avrebbe potuto fare niente (e poi pure lui con quella contusione... Dio, ero in apprensione per tutto. TUUUUTTOOOO!!!) e poi speravo tanto che riuscisse (Joy) a uscire da quella situazione, ad andare a parlare con chi voleva e... insomma ç_____ç
Alice. Quando è venuto fuori che sua mamma era morta... VA BEH. Ti devo dire qualcosa?? Non credo proprio. Eppure, dolce creatura, si è comportata benissimo, anche se aveva paura, anche se aveva capito che la mamma non si sarebbe più svegliata (e di nuovo: ç_____ç)
Edward, devo dire che mi stava un po' sulle palle inizialmente, non so spiegarti bene perché, ma era così. Poi però ha iniziato a guadagnare punti, e mi è diventato stranamente simpatico! XD Poi ci speravo in qualcosa tra lui e Joy (peccato che Joy avesse altri gusti. XD)
E poi Nick... wooooo, che cosa non era Nick? Cioè, molla la moglie, i figli (ma tienti la casa a Notting Hill) e sposati con me, perché ragazzo mio, io ti amo. Qui lo dico e qui non lo nego, è semplicemente troppo asjdhcgfdsio ho adorato quando ha incontrato Sherlock e lo ha giudicato male, uno che insomma, se ne andava sotto terra a dare semplicemente fastidio, perché non abituato a stare in situazioni del genere (falso LOL) e non era un vigile del fuoco. Ma non cambiare idea è da stupidi, e lui ha subito capito che Sherlock era un tipo scaltro, che si sapeva muovere, e hanno iniziato a parlare, a diventare... beh, non proprio amici, ma conoscenti, insomma, qualcosa di molto buono, diciamo! E l'ho adorato nel rapporto che aveva con la squadra (e ho adorato la squadra XD) e quando dava ordini e -a malincuore- quando ha fatto allontare Sherlock, alla fine. E dire che John era lì... mancava così poco... Sherlock ce l'aveva quasi fatta!
E ora torniamo alla fic:
"« speciale? » suggerì.
Sherlock non rispose. Dentro di sé sapeva che quello era il termine più corretto, quello che stava cercando, quello che descriveva John alla perfezione. Ma decidere che per lui il dottore fosse “speciale” suonava troppo come un’ammissione di sentimento, cosa che al solo pensiero gli faceva venire l’orticaria. Poteva già sentirne il prurito sulla pelle." Sherlock; fidati che il prurito sulle spalle te lo faccio venire io con una bella spranga di ferro. Arrugginita pure, così ti passo pure il tetano!
"John. Il suo John. Non uno dei tanti John di Londra e del Regno Unito, no. Il suo John." Okay, niente spranga di ferro arrugginita, te la sei cavata di nuovo. "Il suo John" non puoi capire che effetto queste parole abbiano su di me. Soprattutto dette dal tuo Sherlock, perché -come detto qualche riga più su- Sherlock non è avvezzo ai sentimenti (e tu tratteggi questo lato benissimo, incredibilmente IC), non gli piace dimostrarli, non gli piace pensare di averne, e quindi catalogare John come "suo" è... pazzesco, bellissimo.
"“Voglio rivedere Sherlock” era l’unica e la prima frase che gli era venuta in mente non appena Joy aveva posto la domanda. Sherlock era sempre la prima persona a cui pensava.
Nei momenti in cui si svegliava e l’altro era in giro per Londra senza di lui, nei momenti in cui parlava ma l’altro era troppo occupato per starlo a sentire, nei momenti in cui passava le notti a leggere da solo in salotto.
C’era sempre Sherlock.
E forse era davvero troppo tardi, per accorgersi di quanto gli mancava in quegli attimi. Per accorgersi che avrebbe dovuto fare qualcosa prima. Qualsiasi cosa. Magari dirgli grazie. Magari semplicemente sorridergli un po’ di più, nella speranza di lasciare qualcosa dentro di lui, una piccola macchiolina che forse sarebbe sparita, ma che per qualche minuto sarebbe comunque rimasta dentro di lui, con lui." etooooo... Ho pianto. Sì... già... Perché pensare che John si senta così insignificante agli occhi di Sherlock, mi distrugge dentro. Già. John che pensa di essere uno dei tanti John, che se non ci fosse lui ci sarebbe un altro... Ehm... semplicemente nope. Perché è una cosa che fa così male che veramente mi fa piangere. Perché lui conosce Sherlock, e dovrebbe capire che lui per il detective, è qualcosa di più. Non parlo a livello amoroso, parlo proprio a livello mentale. Loro sono così... loro, sono come un'unica entità che è stata divisa in due e quindi non ci potrebbe essere nessun altro John. E John non lo sa. Questo pensiero mi ha perseguita per tutta la durata della fic, e alla fine, speravo veramente che Sherlock gli dicesse che no, lui era importante, che lui era John e il suo solo ed unico John. Alla fine non glielo dice a parole, ma glielo dice con i fatti. E allora mi va bene lo stesso.
"- Trovalo. MH" Myc, ti voglio bene, voglio che tu lo sappia! Perché ci tiene anche lui a John (siamo un attimo seri, chi non terrebbe a John?! Ma va beh!)
"Nicholas, ascoltando per l’ennesima volta il silenzio venutosi a creare fra loro, si convinse infine che questo medico doveva essere non solo una persona importante, per Sherlock Holmes, ma che addirittura rasentasse il limite della necessità, per quell’uomo." mi piace ribadire l'ovvio: amo Nicholas.
"Come se fosse dotato di nuova forza, il consulting detective scattò subito in piedi, seminando un Lestrade sorridente ed intento a ringraziare mentalmente un Dio in cui stentava a credere, per un lieto fine in cui aveva codardamente smesso di sperare.
Vide da lontano Sherlock chinarsi su di una barella appena fatta arrivare, accarezzare con una delicatezza di cui non lo credeva capace i capelli di un John incosciente; lo vide osservarlo con occhi pieni di preoccupazione e felicità mescolate insieme, guardarlo come se fosse una cosa preziosa che sembrava perduta e poi improvvisamente ritrovata.
Non aveva occhi che per John. Non aveva voce che per John. Non aveva cuore che per John.
Il sorriso gli si addolcì quando Sherlock posò la fronte su quella del dottore, socchiudendo gli occhi. Muoveva le labbra, sembrava sussurrargli qualcosa... ma Greg era troppo lontano, e non si sarebbe nemmeno avvicinato per rispetto di quella scena rincuorante e allo stesso tempo intima, privata, un pezzo di vita solamente loro che condividevano con i presenti solo per puro caso." Non so nemmeno come recensirti questo splendore, perché non ci sono semplicemente parole. Sherlock... Non lo so, sono così devastata dai sentimenti che sinceramente posso solo che boccheggiare. Vedi cosa intendo quando parlo che tu sei capace di fluff? Di scrivere sentimenti talmente forti da lasciare una persona senza parole? Perché questo è. Non è il canonico fluff da arcobaleni e mini pony; è semplicemente MEGLIO. Perché sono loro. In tutto e per tutto, e si amano talmente tanto, e talmente forte, che tutto ciò che puoi pensare e capire sono questi sentimenti che traspaiono fuori da ogni riga. Quindi, sì Yoko, non solo ne sei capace, ma vai addirittura oltre a questa capacità.
E ora, parliamo dell'ultimo capitolo.
Un altra delle immagini che più mi rimane impressa di questa fic, è Sherlock seduto ad aspettare, ed aspettare, ed aspettare. E ha paura, e leggere di un Sherlock che non capisce nemmeno i propri sentimenti e ha paura, è devastante.
Poi un'ansia madornale in tutto il tempo che John se ne rimaneva in coma, sorpreso dal fantasma di Joy e quello di Harry e insomma. ANSIA, ANSIA, ANSIA. E che cos'è?!? Quando è salito sul treno poi, è stato pure PEGGIO, se possibile, perché avevo paura che quella persona non lo volesse fare scendere, che volesse parlargli per tenerlo su e fargli fare la sua stessa fine!!! E invece... invece *respira di nuovo* era una persona buona e gentile, e l'ha fatto scendere. Tutta la parte di dove John si risveglia e Sherlock è lì, è semplicemente troppo bella, troppo piena, troppo. Troppo. "« Non farlo mai più » soffiò il detective.
John continuò a guardarlo, impossibilitato a fare altro.
« Non farlo mai più... questo. Mai più. Tu non c’eri e io non sapevo cosa fare. Non farlo mai più » disse – ordinò.
Watson, socchiudendo gli occhi, annuì.
Dopotutto... era diventato un maestro nello scusarsi per cose che non aveva fatto." E Sherlock, che si mostra umano nella sua paura, nel suo tremore, nel suo parlare a scatti, è semplicemente splendido. E questo passaggio è meraviglioso.
"John chiuse gli occhi e negò con il capo. « Non farlo... » mormorò. « Dallo... dallo a me. Me ne prenderò cura per te » aggiunse, gli occhi incapaci di incontrare di nuovo quelli azzurri dell’altro.
Almeno finché la mano di Sherlock non raggiunse la sua, appoggiata ancora sul suo petto. Solo allora John alzò di nuovo gli occhi sull’altro, oceano nel ghiaccio, in attesa di una risposta che avrebbe potuto renderlo l’uomo più felice del mondo o un animale malmenato che si lecca le ferite in un angolo.
Sherlock strinse con la propria mano quella di John, intrecciando le dita a quelle del medico.
« È tuo » gli rispose.
John non poté far altro che sorridergli.
Poté quasi giurare, sentendolo con la mano, che il cuore di Sherlock – ora suo – avesse appena perso un battito." E questo è semplicemente troppo per il mio povero cuore, che è riuscito a saltare pure lui un battito perché è anche questo semplicemente troppo. E sarà ripetitiva ma telo dirò fino alla morte. STUPENDO. E la prossima volta che dirai che il fluff non lo sai scrivere, prenderò il primo treno e verrò a strangolarti di persona. SALLO. (ma prima di riempirò di Mini pony rosa la bacheca.)
E poi boh. E' finita (e con la storia, pure la mia recensione. XD Però ehi, almeno è una unica e non ti devi leggere capitolo per capitolo XD) e John deve trasferire la sua roba in camera di Sherlock perché "E' più grande". Beh, credo di verti detto per filo e per segno quanto mi sia piaciuta (amata) l'unica cosa, speravo che Sherlock si fosse sciolto un pochettino di più, ecco tutto >___> Un bacettino, insomma!!! Ma almeno dormono assieme, e ci pensa John per lui, ai baci e a tutto il resto, suppongo.
Amore per te Yoko (non odiarmi ti prego.)
-Nat |