«E cosa dovrei fare? Stare a guardare mentre giovani cacciatori rischiano di perdere la vita a causa della loro inesperienza?»
«Lo so che vorresti proteggere tutti ma non puoi. Non in queste condizioni. Non sei immortale!»
«Non puoi chiedermi di stare lontano dal campo di battaglia solo per la tua paura di perdermi perché, che ti piaccia o no, succederà. Quindi dovresti cominciare ad abituarti all’idea di restare senza di me!» disse Alec con rabbia.
Magnus restò senza fiato davanti a quelle parole. Sapeva che quelle frasi erano state pronunciate a causa del nervosismo ma l’avevano ferito più di quanto pensasse. Si allontanò dal corpo del cacciatore, prese la giacca e si avviò verso la porta.
«Magnus…» lo richiamò Alec con un filo di voce.
Magnus alzò una mano per zittirlo. «Hai ragione. Devo abituarmi a stare senza di te. Comincerò da stasera. Non aspettarmi sveglio» mormorò per poi chiudersi la porta alle sue spalle.

Trama:
La battaglia continuava più violenta di quello che avevano previsto.
Erano preparati all’eventualità, ma non si aspettavano l’ingente numero di Dimenticati presenti nell’esercito avversario.
Inoltre, il fatto che la battaglia si svolgesse accanto ad un bosco era decisamente uno svantaggio, considerando il fatto che tra le file nemiche c’erano parecchie fate.
Tratto dalla storia:
" - Magnus… rispondimi… ti prego! – sussurrò Alec.
Magnus aprì a fatica gli occhi.
- Cos’è successo? – gracchiò.
- Non lo so. Ma andrà tutto bene. –
- Lo so. Ci sei tu adesso. – disse sorridendo debolmente prima di perdere ancora i sensi. "

Trama:
Ecco a voi i " 5 sensi di Malec ".
Un viaggio alla scoperta di Magnus & Alec, attraverso i 5 sensi...
Un viaggio che vi porterà a scoprire, nel dettaglio:
01 - Olfatto.
02 - Tatto.
03 - Vista.
04 - Gusto.
05 - Udito.
Di una delle coppie più belle e vere di sempre.
Magnus & Alec...
5 sensi per conoscersi. 5 sensi per innamorarsi. 5 sensi per essere lottare. 5 sensi per dirsi "Ti amo." 5 sensi per essere liberi.
" 5 sensi di Malec " per definire l' Amore... Semplicemente Magnus & Alec.
Tratto dal capitolo " 03. Vista. "
" - Nella mia lunga vita ho avuto una miriade di esperienze, ma non mi era mai successo di perdere la testa così velocemente con qualcuno, e la cosa mi rende così poco... me – confessò lievemente il nascosto.
- Non dirlo a me. Ho passato la mia vita convinto di amare il mio parabatai, che quando mi sono finalmente deciso a fare la cosa giusta e sposare una brava ragazza, sei arrivato tu ed hai stravolto tutte le mie certezze... E non potrei essere più felice di così. –
- Non lasciarmi! –
- Non lo farò. Combatteremo. –
- Insieme? -
- Insieme! - "

Trama:
Erano passati tre giorni dal quasi matrimonio di Alec e Magnus non aveva più avuto sue notizie. Se n’era andato da casa sua, con la promessa che si sarebbe fatto sentire dopo aver tentato di spiegare la situazione ai suoi genitori.
Sapeva che aveva bisogno di tempo e non voleva fargli pressioni, ma adesso cominciava seriamente a preoccuparsi.
Girò il cellulare tra le mani, indeciso sul da farsi. Poi aprì la schermata e inviò il messaggio.
Tratto dalla storia:
Gli scostò delicatamente i capelli corvini dalla fronte e si ritrovò a sorridere.
- Non fissarmi – piagnucolò Alec avvicinandosi al compagno e nascondendo il viso nell’incavo del collo.
- Perché? Ho un ragazzo bellissimo. Mi sembra il minimo fissarlo. –
La testa di Alec scattò per osservare il nascosto.
- Il tuo ragazzo? – chiese stupito
Magnus si prese mentalmente a schiaffi per paura di aver spaventato il giovane.
- Non ti va bene? Sto correndo troppo? – chiese perdendo parte della sua sicurezza.
- No, no... va... va benissimo. È che è così... strano. Tu sei così... e io son così... - tentò di spiegare tornando a nascondere il viso nel collo del compagno.
- Alexander tu sei perfetto, sei bellissimo, coraggioso, leale ed io non potrei chiedere di

Magnus se ne stava seduto sulla sua poltrona a sorseggiare l’ennesimo drink.
Perso nei suoi pensieri non si accorse del tramontare del sole.
Bussarono ancora insistentemente. Sbuffando decise di usare la magia.
Alzò gli occhi sull’ospite e rimase senza fiato...
Guardò le sue ampie spalle così forti e possenti,quelle mani, così gentili, che tenevano il suo arco e la sua faretra.
Aspetta! Perché aveva con se il suo arco e la sua faretra?