Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: BlackPearl    09/10/2009    16 recensioni
[...] Durante il tragitto mi impongo di restare calma; keep calm, relax and breathe, non sarà niente di che, una stretta di mano e via. Forza.
< E' nervosa, Pen? Non muoia, quando lo incontrerà, mi raccomando.>
< Mh.>
< Suvvia, non è niente di che. Si tratterà di stargli premuta addosso, sussurrando parole al suo orecchio, seguendolo ovunque per..>
< Jon, la prego. E' già abbastanza difficile così.> [...]

Perchè essere l'interprete di Orlando Bloom non capita tutti i giorni.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 3
Curriculum vitae
Epilogo




Sei mesi dopo



Mi domando cosa abbia Ryan Seacrest da guardare così tanto. Ho qualcosa in faccia?
< Certo che caspita..> Dice scuotendo la testa, assorto, rivolto all'uomo seduto accanto a me. < Devo farti i complimenti. Magari trovassi anch'io una ragazza così bella!>
< No, voglio dire, guardala.. mica è una che incontri tutti i giorni. E sembra avere anche un bel caratterino> Continua,
senza dargli il tempo di replicare.
Lui si storce appena sullo sgabello. < Non è che per caso ci stai provando con la mia ragazza?> 
< Oh, no, no, mica.. no. Non preoccuparti.>
< Certo che mi preoccupo, ci ho messo un'eternità a conquistarla, e non ho la minima intenzione di lasciarla andare!>
< Eternità? Esagerato! Solo perchè non sono caduta ai tuoi piedi come tutte le altre> Mi intrometto io, schioccando la lingua.
< Ma se mi hai fatto tribolare!>
Sorrido tra me e me.
Oh, se l'ho fatto tribolare. Fossi stata in lui mi sarei mandata a quel paese da sola, probabilmente.
Non che avessi altra scelta, però. Voglio dire, in quattro settimane mi ero innamorata di un uomo credendo di essere almeno un minimo ricambiata, e invece mi sono ritrovata con tanta sofferenza e fiumi di lacrime.
Francamente non me la sentivo di ricominciare, subito. Con un altro attore, poi. Figuriamoci.
Se c'è una cosa che ho imparato, dall'esperienza con Orlando, è che in una relazione deve nascere prima la fiducia e poi l'amore. Non ha senso, altrimenti.
Viva l'istinto, certo, ma la razionalità ha un suo perchè. E' stato veramente difficile non saltare addosso a James quando ha provato a baciarmi, al terzo appuntamento. Anche se in verità era il quinto, se contiamo anche i due pranzi. Sì, lui è quello che possiamo senza dubbio definire uomo.
Se proprio devo dirla tutta sono stata un po' crudele, quella sera. Lui si è avvicinato e io mi sono spostata rischiando di affogare nel mio stesso imbarazzo, convinta che mi avrebbe lasciata per non richiamarmi mai più. E invece lui ha sorriso, mi ha sfiorato la punta del naso col dito ed è andato verso la macchina.
Poi è tornato indietro, si è premuto due dita sulle labbra e le ha posate delicatamente sulle mie. < Oh, dai, non potevo non darti il bacio della buonanotte.>
Sì, mi sono sciolta.
Una volta a casa, dopo aver affrontato Veronica che aveva seguito tutta la scena dalla finestra e che aveva serie intenzioni di strangolarmi, mi sono chiusa in camera e ho cominciato a ballare. Mi ci vedete che saltello per la stanza come una ballerina dell'American Ballet? Non ridete, però.
E' che ero felice. Felice che qualcuno mi avesse trattata come si deve. Felice di non essermi sbagliata, su di lui.
< E quindi fatemi ricordare, come vi siete conosciuti?> Chiede Ryan, riportandomi al presente.
< Beh.. l'ho visto la prima volta al party dopo la premiere di Sympathy for Delicious. Io ero al bar, aspettando.. ehm.. una persona>
< Orlando Bloom?> Mi interrompe Ryan.
Bastardo.
< Mh, lui. E comunque, James era seduto accanto a me e ha cominciato a parlare. Veramente flirtava.>
< No che non flirtavo, ma che dici?> James mi da di gomito, ridendo.
< Ma sì! Dai, un po'!>
< Tu non mi avevi nemmeno riconosciuto, anzi, mi ignoravi totalmente. E mi hai pure risposto male.>
< Che ti aspettavi, io ero tutta presa.. mica potevo mettermi a pensare a te! In verità ti avevo riconosciuto, ma non credevo che uno come te attaccasse bottone con una come me.>
James gonfia il petto tutto orgoglioso: < Ciò dimostra che mi consideravi più importante di quel finocchietto da quattro soldi>
Io scuoto la testa. < No, non è vero. Ma che ne so. No, non c'entra proprio niente.>
< E poi cos'è successo?> Ryan cerca di riprendere il filo del discorso.
< Poi..> Uffa, ma perchè me lo deve far ricordare?! 
< Poi mi sono accorto che non avevo speranze, al momento, e ho lasciato perdere.> E' per questo che lo amo. Perchè mi salva sempre dai guai.
< Allora lo ammetti che ci volevi provare!> Gli punto il dito contro ridendo diabolicamente.
< Okay, va bene. Colpevole, vostro onore.> Alza le mani in segno di resa.
Ryan ci osserva divertito. < Ma come, il grande James Marsden si arrende davanti a Orlando Bloom?>
< No che non mi sono arreso. L'ho solo lasciata andare. Sono un cavaliere, modestamente. Avrei potuto farla capitolare in tre secondi, se avessi voluto> Mi guarda alzando un sopracciglio.
< Non ti pare di esagerare un filino, amore?> Gli poso una mano sulla gamba girandomi sullo sgabello. Che spasso questo coso. E' da mezz'ora che non faccio altro che girare a destra e sinistra.
Lui posa le mani sulla mia, si sporge un po' e sbatte le ciglia: < No>
Dio mio, secondo me lui e Kevin Doyle sono la stessa persona. Identici.
< Comunque.> Incalzo, proseguendo la narrazione. < Niente, ci siamo salutati, e poi vabbè, tutta la storia con Orlando.. e un giorno, in metropolitana lui mi chiama e mi chiede di vederci. E da lì, poi, abbiamo cominciato a uscire..>
Inizialmente credevo che mi avesse chiamata per lavoro. E in effetti era così, ma ho voluto subito chiarire le cose. Non avrei lavorato per un attore carino per un bel po', onde evitare altri guai. Lui aveva riso, e poi aveva puntato i suoi occhi blu nei miei: < Speravo tanto che rispondessi così. Adesso posso ufficialmente chiederti un appuntamento degno di questo nome.>
Io ero arrossita fino a sembrare appena uscita da un solarium, e poi lo avevo ascoltato continuare, serio, con una mano sul cuore: < Giuro solennemente che non ho fidanzate nascoste, nè mogli, nè figli. Che io sappia, almeno. Sono sano, bevo occasionalmente e fumo solo per lavoro. Ho una buona reputazione e di solito tutti mi vogliono bene, salvo mia sorella che è in perenne contrasto con me, ma lo è da quando avevamo il pannolino, quindi non hai di che preoccuparti.>
Scoppiai a ridere, felice come una pasqua. Era evidente fin dall'inizio che questa volta sarebbe stato diverso, se mai ci fosse stato qualcosa di serio. E' così è stato.
< Come hai reagito quando hai letto sui giornali la notizia del fidanzamento di Orlando?>
< Oh, no, ancora?> Sbuffo. Come ho reagito? Ah, si, ricordo. < Ho preso il giornale, acceso i fornelli e visto Orlando bruciare come una formica sotto una lente di ingrandimento.> Sorrido sadica.
Ryan scoppia a ridere, e io approfitto per proseguire. < Veramente io l'ho saputo prima di tutti. Scoperto, in realtà. Quindi non ero sorpresa più di tanto.>
< Capisco. Beh, magari sarai sorpresa ora, sapendo che hanno rotto.>
< Cosa? Come lo sai?>
< Ehi, sono Ryan Seacrest, mica Marcellino pane e vino!>
< Hai ragione. Sai anche perchè?> Non posso fare a meno di chiederlo.
< Lei lo tradiva con Lucas Haas. Da più di un anno.>
< E quando glielo dicevo io non mi credeva. Cretino.> Bofonchio irritata. Scuoto la testa e rispondo alla domanda iniziale.
< Beh, Ryan.. -faccio spallucce- come diceva il saggio Justin.. ciò che fai ti tornerà indietro.>

***

Londra è magica, a Natale.
Tutte le strade illuminate, gioia e tripudio che aleggiano nell'aria, e tante coppiette felici che si rincorrono nella neve.
E quest'anno non resterò sola a guardarle chiedendomi perchè non posso essere come loro.
No, quest'anno tocca anche a me.
Mi stringo nel cappotto avvicinandomi di più a James. Camminiamo avvinghiati e innamorati senza meta, godendoci l'aria fresca e l'atmosfera serena.
Dire che sono felice è poco. Anzi, è niente.
Uhm. Questo posto mi è familiare. Mi guardo intorno alla ricerca di qualche indizio che mi faccia ricordare.
Non sopporto i deja-vu quando non scopro dove e quando avevo già visto, per l'appunto. Teoria contorta ma giusta, se ci pensate.
Il fatto è che non mi piacciono le cose irrisolte. Per questo adoro Cold Case.
< Ehi, Pen!> La voce di James mi distrae dai miei soliti scleri quotidiani. < Guarda, un Mc Donald's! Che dici, sequestriamo un paio di bambini e prendiamo due Happy Meal così completo la collezione dell'Era Glaciale 3?>
Giro la testa di novanta gradi con la stessa velocità di un automa fino a incrociare il blu oceano dei suoi occhi.
< Stai scherzando, spero.>
Il suo sorriso si apre gradualmente fino a mostrarmi pure i denti del giudizio, o quasi. Senza volerlo mi scopro a ridere pure io, incredula.
< Non mi dire! L'hai già fatto altre volte?>
< Non guardarmi così!> Si copre il viso con le mani. Poi ogni tanto allarga due dita, sbircia e le richiude subito dopo.
< Ma quanti anni hai, scusa? Me lo ricordi?> Scuoto la testa continuando a ridere. Quanto è dolce da uno a cento? Novemila?
< Trentasei, ma non è questo il punto.>
No, ma.. voglio dire, secondo me hanno sbagliato i conti all'anagrafe. Cioè, guardatelo. Mica li dimostra? Si saranno sicuramente sbagliati.
< A che stai pensando?> Ecco un'altra cosa che amo di lui. Non so come faccia, ma mi legge dentro. Si accorge di tutto. Ogni singolo cambiamento di espressione o di umore, sa quando qualcosa non mi va bene o quando invece muoio dalla gioia anche se non voglio farlo vedere.
Sembra conoscermi da secoli.
Il che magari non è proprio utile quando vuoi nascondergli qualcosa, ma non c'è motivo di farlo.
< Sto cercando di capire dov'è che nascondi l'elisir di lunga vita per restare così giovane e sexy. O, in alternativa, il quadro col tuo ritratto.>
E adoro anche la sua risata, sì. Sono completamente ipnotizzata da lui. Spesso mi domando come faccio a restare lucida in sua presenza. Poi mi rendo conto che io difficilmente sono davvero lucida.
< Magari sono un vampiro. Che ne pensi?>
< Nah, sei troppo bello per essere un vampiro.> Non storcete i nasi in quel modo. Sapete, non so se sarei d'accordo a vivere il resto della mia vita con un cadaverico, duro, gelido e statuario ragazzo eterno dagli occhi gialli. Preferisco di gran lunga quelli blu di James. E le sue mani morbide. E calde. E quelle labbra.. okay, basta.
< Va bene, lo ammetto. Dormo in una camera iperbarica.>
< Non sembrava una camera iperbarica, ieri notte.> Dico tutta sensuale sfiorandogli il petto con l'indice.
< Una camera iperbarica con baldacchino.>
Cerco di trattenere la risata ma gli sbuffi mi tradiscono, come al solito. Scoppio a ridere e lo spingo via. < Sei incorreggibile! Oh, che umiliazione!> Mi giro dandogli le spalle e incrocio le braccia al petto fingendomi offesa. < Ma daiii!> Mi abbraccia da dietro alternando risate a morsi sul collo.
E' in quel preciso istante che lo vedo.
A pochi metri da noi, all'ombra di un albero debolmente illuminato. Posa una mano su una panchina, che ora ricordo bene.
Come in un flash vedo me e lui ridere, coi nostri enormi Big Mac. E poi lui che si avvicina e morde la patatina tra le mie labbra.
Ma ora su quella panchina c'è solo lui. 

You spend your nights
alone, and she never comes home
And every time you call her all you gets a busy tone
I heard you found out what she's doing to you
What you did to me, ain't that the way it goes?
You cheated man, my heart bleeds man
So it goes without saying "you left me feeling hurt"

Ora sai come mi sono sentita.
Sai cosa si prova a sapersi usati dalla persona che credevi di amare. Dalla persona che credevi ti amasse.


Just a classic case, it's a scenario
Tale as old as time, man you got what you deserved

Lo vedo infilarsi le mani in tasca, guardarmi per l'ultima volta e andare via.
What goes around comes back around, Orlando.
James sospira, alle mie spalle. < Se vuoi andare a salutarlo..>
Chiudo gli occhi. Speravo non se ne accorgesse. Mi volto, e prendo il suo viso tra le mani. < L'ho già salutato tempo fa. Il mio posto adesso è quì, con te, e anche se mi hai umiliata a morte e non ho intenzione di fartela passare liscia non c'è altro posto dove vorrei stare.>
Lui sorride, tenero. < Io invece conosco un posto dove mi piacerebbe tanto andare, adesso.> Guarda l'orologio, poi si avvicina malizioso. < Sai, tra un po' inizia la mia seduta nella camera iperbarica, e mi stavo chiedendo se ti andava di farmi compagnia. Mi farò perdonare, promesso.> Sussurra sulle mie labbra mentre sbottona il cappotto e comincia a esplorare la pelle calda sotto la mia maglia.
Mmm.. io non ho dubbi sul fatto che si farà perdonare, e voi?



JPO Blend





Ok, ora è veramente finita
.
La canzone è
What goes around comes around, di Justin Timberlake. Se non l'avete mai sentita, cliccate immediatamente. Non vi ho messo il video vero e proprio perchè non mi piace un granchè: uno, c'è Scarlett Johansson -che non sopporto- e due, è troppo brutta la fine. Lei muore. Mica doveva essere questo il senso della canzone?
Anyway, la adoro. E mi sembrava proprio azzeccata per questo epilogo.
Spero vi sia piaciuto. Ve l'avevo detto che era piccino, eh. Giusto per rendere il senso.
Niente sensi di colpa per Orlando, mi raccomando. ù_ù Ha fatto il cattivo e se lo è meritato.
Grazie a tutte quelle che mi hanno sostenuto, chi ha creduto in me e in questa storia.
Grazie a Something Special (mi hanno dovuta raccogliere col cucchiaino dopo la tua recensione <3) e a Christine_ (che in realtà poi mi segue perchè glielo ha detto la Fede xD Ma grazie comunque, cara) che hanno risposto al mio appello disperato XD
Grazie alla Fede, che mi venera e io non riesco a capire davvero perchè, alla Liz, che spero non si sia arrabbiata ora che il decerebrato è rimasto solo e Pen è fuggita con James XD, alla Chiù, che non sa quanto mi fa felice quando dice che riesce a immedesimarsi nelle mie creature, alla Ryry, che dispensa adorabili perle di saggezza, alla Marty <3 che spero ci delizi al più presto con un nuovo capitolo, e alla Angela, che adoro.
E anche alla Mogliah e alla Dod che mi hanno supportato e sopportato sempre e comunque.
Che farei senza di voi, eh? EH?
Comunque. Spero di tornare presto con qualcosa di nuovo, e con l'epilogo dell'altra.



Baci e W James Marsden,
Sara.


   
 
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