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Autore: DeAnna     08/12/2011    11 recensioni
Maria Sanchez e Jasper Cullen , una coppia bellissima, una coppia perfetta...una coppia con un orribile segreto.
Maria, disturbata e autolesionista, usa un coltello per spingere Jasper verso un abisso di dolore.
Jasper , innamorato e disorientato, cocciuto e spaventato si lascia trascinare in una spirale di guai.
Carlisle, Esme, Emmett ed Edward fanno di tutto per recuperare il figlio ed il fratello che rischiano di perdere.
Dalla storia, 2° cap:
Maria si fermò davanti a lui e lo osservò con un ghigno infernale dipinto sul viso, prima di calare la lama sul proprio braccio e tagliarsi .
Jasper osservò le minuscole gocce di sangue che uscivano dalla ferita, come piccole perle scarlatte sulla pelle bruna della ragazza , con un misto di orrore e curiosità.
Sentì la nausea serrargli lo stomaco, ma non riuscì a muoversi.
E ancora:, 10° cap:
“Quello è il mio posto”
Una voce cristallina interruppe il suo riposo.
Jasper sollevò lo sguardo, schermando gli occhi con la mano e vide una specie di folletto,magrissima , dai tratti molto delicati. I suoi capelli erano neri corvini, corti e scompigliati * .
“Prego???”
“Questo è il mio posto : io vengo sempre qui, a pranzo o durante le pause.....”
Jasper si alzò.
“ Io sono Mary Alice Brandon, ma puoi chiamarmi Alice” disse lei tendendogli la mano, amichevolmente.
“Io mi chiamo Jasper ”
Nella storia ci sono anche gli altri Cullen: Edward, Emmett, Esme Rose, Bella ... Tutti umani!
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Buongiornooo!!! Eccoci qui ragazzi/e!


Premetto che qui finisce “Hurricane Jasper” che è, in assoluto, la mia prima long fic portata a termine.


Sono emozionata, contenta e un po' malinconica, nel separarmene.


Ringrazio davvero, di nuovo, tutti:


. chi ha letto la storia


. chi l'ha seguita:  Alice Hale 89  - anna71 - CheyenneB - Cinzietta89  - cullengirl  - Doux_Ange  - Ely_91  - espa2009  - green eyes  - guku23  - HelenCullenkikiboomboom  - kyssy  - Lesley_Gore  - M e M s  - mariellina67  - martyhorse - Mary_Sophia_ Spurce - nitibotu- noraa  - Orsacchiotta Potta Potta  - petusina  - Princesstwilight - prudence_78 - RCIV22  - seallshadow_shinesofy96  - SSSmileee  - stefyadry  - tenerona  - titina10  - TollaCullen 


. chi l'ha ricordate: Doux_Ange - _Jilly


. inserita fra le preferite : BringerOfDevil – Camilla L – Feylon – Frego – Kikka Hale, Selene Krystal – Pandina_76


.chi ha recensito: Pudence78, BringerOfDevil, Orsacchiotta Potta Potta, Kikka Hale, Camilla L, Anna 71, Frego, Edvige 86, Mary Sophia, Spurce, Selene Krystal, Alice Hale 89, Feylon, MeMs.



Grazie a tutte/i!!! Spero che vi piaccia anche questo 25° capitolo, che, come sempre, mi facciata sapere che ne pensate e sappiate (x vostra fortuna? Sfortuna? Che il mio cervellino pazzo ha già partorito e appena postato una nuova Ff ( ODIO, AMORE, CHISSà...) che spero seguirete (e recensirete) con lo stesso affetto di questa.



Baci, DeAnna. 








CAPITOLO 25



Alice.


Alice non era mai stata a Casa Cullen, ma le indicazioni di Emmett ( e la sua insistenza! ) erano state chiare e precise per cui non ebbe grosse difficoltà a trovarla.:


Prendi la strada che porta fuori città. Oltrepassa il ponte sul fiume Calawah e prosegui lungo la strada verso nord. Supera le ultime case e ti troverai praticamente immersa nella foresta. Non devi avere paura: non c'è nessun pericolo, ma stai attenta perché devi svoltare in una strada sterrata non segnalata e poco visibile,perché è...nascosta tra i cespugli. Dopo aver percorso alcuni chilometri la foresta inizia a diradarsi e ti troverai in una piccola radura che sembrare quasi un grande giardino. Poi, però, la foresta sembrerà nuovamente scura, tranquilla: sono solo i rami dei cedri, che ombreggiano la veranda di casa...” le aveva detto.


Sebbene fosse stata molto indecisa la voglia di vedere Jasper aveva prevalso, spazzando via ogni dubbio (certo, anche l'incoraggiamento di Alice e Bella era stato determinante...)...



Parcheggiò la sua auto gialla nel vialetto d'ingresso e si fermò qualche minuto ad osservare la casa. Amava le belle cose e quella, decisamente, non era una casa!


Wow! Nessuno le aveva detto cosa avrebbe dovuto aspettarsi!


Lei, Bella e Charlie vivevano in una casa, Rose e la sua famiglia vivevano in una villetta...i Cullen vivevano in una signorilissima villa con il parco...



Era un'abitazione sicuramente lussuosa, ma anche perfettamente inserita nel paesaggio: alta tre piani, costruita in legno e pietra era una casa rettangolare e ben proporzionata; ciò che saltava immediatamente all'occhio erano le enormi vetrate.



Suonò il campanello ed attese.




Jasper


Jasper sentì un rumore lontano, ma fastidioso.


Provò a ignorarlo, infilando la testa sotto il piumino, ma non servì.


Il rumore continuava.



'Oh – pensò – è il campanello! Perché diavolo nessuno va ad aprire? '



Niente.


Quell'assurdo rumore persisteva.



Si alzò, sbuffando, e decise di andare lui stesso ad aprire.



Passando dalla cucina vide un biglietto di sua madre sul frigorifero “Amore sono andata a fare la spesa. Tornerò prima di cena. Papà è al lavoro



Prima di cena? Ma che ora era?



Diede un'occhiata veloce alla sveglia e vide che erano le quattro. Le quattro del pomeriggio?



Ma quanto aveva dormito?



Oh quell'odioso campanello!



Arrivò” gracchiò.



Auch....la gola gli faceva ancora male, nonostante la compressa che suo padre gli aveva dato quella mattina.




================================================




Alice stava per andar via, immaginando che in casa non ci fosse nessuno o che Jasper non avesse nessuna voglia di vederla, quando la porta si aprì e fu proprio lui che si trovò davanti.



Jasper:

I capelli arruffati , gli occhi lucidi e l'espressione stupita.


Jasper a piedi nudi e con indosso solo un paio di pantaloni blu ed una maglia grigia.



Scusa...io...non aspettavo visite” borbottò, non appena la vide, cercando di ravviarsi i capelli con le mani.



No, scusami tu. Posso tornare un'altra volta, se vuoi...” rispose lei, imbarazzata.



No, dai entra. Hai fatto un sacco di strada...” replicò lui e sorrise.

Un piccolo e adorabile sorriso storto che fece diventare le gambe di Alice di gelatina.




Accomodati...fai.....fai come se fossi a casa tua....Io vado a darmi una sistemata, se non ti dispiace...” disse lui, sparendo per le scale.




Alice si ritrovò sola nell'immenso salotto-soggiorno di casa.


Tutto, lì dentro, denotava gusto e semplicità, benché fosse un ambiente chiaramente lussuoso era anche caldo e accogliente.


Predominava il legno ed il colore bianco, in varie sfumature.



Ricordò che Bella una volta le aveva raccontato che la madre di Edward era un architetto.



'In questa casa, però, c'è molto più che talento e cura dei dettagli - pensò – c'è Amore. É evidente che non è stata progettata dall'architetto Cullen, ma dalla signora Cullen!”



Il ritorno di Jasper, qualche minuto dopo, interruppe le sue fantasie.


Era ancora scalzo e Alice pensò che la sensazione del parquet sotto i piedi dovesse essere piacevole.


Era evidente che aveva fatto la doccia perché i capelli ancora umidi e si era cambiato, indossando dei jeans ed una maglia blu.



Potevi toglierti il cappotto” le disse.



Non ci ho pensato. Mi sono persa ad ammirare questa casa, questa stanza” ammise lei, sinceramente.



Mia madre la adora. É la sua unica figlia...” scherzò Jasper.



Posso capirla. Ha tutto il diritto di esserne orgogliosa!” esclamò Alice.



Jasper non rispose; rimase in silenzio, per qualche secondo, con gli occhi bassi, poi si voltò verso di lei.



Alice riguardo quello che è successo ieri....io” borbottò, ma la ragazza lo interruppe

Non dobbiamo parlarne per forza, se non vuoi..”



Si che dobbiamo. Se c'è una cosa che ho imparato è che è sbagliato tenersi le cose dentro, credimi.” dichiarò lui



Ok, allora. Parliamo” rispose lei, facendo spallucce.



Jasper si accorse di non trovare le parole.

No, non era nemmeno esatto dire che non le trovava. Sapeva di non conoscere nessuna parola per descrivere il tornado di emozioni che gli si agitavano dentro.

Era quasi certo che non esistessero parole adatte!



E allora fece la sola cosa, l'unica, che non necessitava di alcuna parola.



Si avvicinò ad Alice e la baciò sulla bocca.



Lei ricambiò il suo bacio ed in un attimo i due si ritrovarono avvinghiati , stretti in una morsa di piacere che li spingeva a volere sempre di più.



Jasper si staccò un secondo da Alice e vide un'espressione disperata nei suoi dolci occhioni.



Seguimi” le sussurrò, prendendola per mano.



Quasi volarono per le scale, fino a ritrovarsi in quella che Alice capì essere la camera di lui.



C'era un letto matrimoniale con lenzuola blu scure.



Ridendo lei lo precedette verso quel mare di stoffa.



Jasper la guardò come se vedesse il sole per la prima volta, poi il suo viso divenne triste.


Voglio che veda una cosa” le disse, sfilandosi la maglia.



Alice vide le cicatrici che gli attraversavano il dorso, le braccia e le braccia; la maggior parte erano talmente sottili da essere quasi invisibili sulla sua pelle chiara.

Conosceva la storia di quelle cicatrici e, sinceramente, non gliene importava nulla.


Non erano le sue cicatrici che voleva!



Sono un mostro... - sussurrò lui – che ci fai qui con me?”


Improvvisamente Alice capì. Capì che avrebbe dovuto essere lei a guidarlo, a sedurlo per poter far si che lui si fidasse, di nuovo, di se stesso, prima che di una donna.



No, ma che dici! Non sei un mostro. Ti voglio. Ti ho aspettato per troppo tempo Jasper e ora non ho nessuna intenzione di rinunciare a te!” dichiarò decisa, guardandolo dritto negli occhi, per dimostrargli che era sincera.



Prese le mani di lui fra le sue e lo tirò a sé...



Alice se....se cominciamo...io non sono certo di..... riuscire a fermarmi, dopo...” disse lui


Ti fermerai. Quando avremo finito” rispose lei, ridacchiando.



Il suono della risata di Alice confortò Jasper.



La guardò, con dolcezza. Lei non era Maria. Non impugnava coltelli.


Non c'era nessuno sguardo sprezzante, nessuna scenata isterica.


C'era solo Alice.


Alice che profumava di vaniglia e spezie.


Alice. Pelle bianca e morbida.


Alice con il seno piccolo, sodo e orgoglioso.


Alice che lo seguiva, che lo guidava in un ritmo sempre più incalzante.



Quando Jasper entrò in lei capì che quella era la sua prima volta: era la prima volta che faceva l'Amore.





~ Epilogo ~




Giugno.



Era giorno di Diploma alla Forks High School.


Il preside chiamò tutti i diplomandi per consegnare loro l'agognata pergamena.


Emmett avanzò spedito quando fu chiamato il suo nome, mentre Rose arrivò quasi a passo di danza fino al preside.



Entrambi sventolarono il diploma e sorrisero alle proprie famiglie e agli amici che erano lì per loro.



Poi il Preside chiamò Jessica Stanley, l'alunna che aveva ottenuto il punteggio più alto a tutti i test perché pronunciasse il tradizionale discorso di commiato.



Jessica, dapprima quasi sottovoce, poi via via sempre più spedita disse:


All'età di cinque anni ci chiedevano che cosa volevamo fare da grandi e noi rispondevamo cose tipo l'astronauta,presidente,o nel mio caso, principessa. Quando ce lo richiedevano a dieci anni,noi rispondevamo rock star,cowboy boy,o nel mio caso,medaglia d'oro olimpica? Ma ora siamo cresciuti,perciò ci chiedono una risposta seria,quindi noi rispondiamo:e chi cavolo lo sa? Questo non è il momento di prendere decisioni definitive,desso è il momento di sbagliare,di prendere il treno sbagliato e arrivare chissà' dove,di innamorarsi spesso,di prendere filosofia perché nessuno farà mai carriera con filosofia,di cambiare idea e poi ricambiarla perché niente è immutabile. Perciò fate più sbagli che potete,così quando ci chiederanno cosa vogliamo fare,non tireremo più ad indovinare,lo sapremo” 



Jasper strinse forte la mano di Alice fra le sue.


Era contento per Emmett e Rose, che si diplomavano.


Si, il suo fratellone-scimmione-impiccione gli sarebbe mancato moltissimo quando fosse partito per il college, ma …..in fin dei conti ci sarebbe stato Edward, ancora per un anno, e Alice...


Era stato un anno difficile, anche per lui.


Aveva preso il treno sbagliato, decisioni difficili, aveva rischiato la vita e fatto soffrire le persone che amava e che lo amavano, aveva cambiato idea e fatto mille cavolate, ma ora sapeva quello che voleva.


Si anche lui avrebbe sbagliato ancora, ma non avrebbe mai più fatto del male a se stesso o alle persone a cui teneva.


Voleva essere un bravo ragazzo, con una vita normale.


E voleva Alice con lui, stretta a sé, come in quel momento e come la prima volta che avevano fatto l'Amore, mesi prima.


La voleva, sempre e per sempre.




~ Fine ~



























  
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