Se non posso sentire i suoni, posso sentire le vibrazioni col resto del corpo.
Posso sviluppare ogni altro senso e catturare l'emozione con il cuore.

Amici all'università, dividono lo stesso appartamento. Solo amici? "Tu mi piaci" [Kao]

Jonghyun ama Kibum da impazzire e spesso non sa come dirgli ciò che prova. Lo ama immensamente, più di qualsiasi altra cosa al mondo… per lui Kibum è semplicemente tutto. Qualsiasi cosa meravigliosa rappresenta Kibum, qualsiasi.
[JongKey]

Velocemente si porta un dito sulle labbra e poi… lo guarda. Si morde il labbro, e sorride. E a Tao smette di scorrere il sangue nelle vene.
Sei così sexy, sexy sexy
Ho bisogno del tuo amore, non ho bisogno di esitazione
Sei così sexy sexy.. sexy.. sexy
Ascoltami, è giunto il momento d’interrompere la conversazione
[Kao]

Ogni volta che succede qualcosa… lui è lì, pronto a sostenerlo. Lui si sente piccolo, indifeso, spesso e volentieri lo protegge, lo coccola… anche se magari è triste e… da bravo leader non pensa mai a sé stesso.
[On-Tae]

Sorrido a tutti, davanti a quella torta gigante con scritto il mio nome col cioccolato, quello al latte, quello che mi piace di più. Sorrido, perché per tutti, questa è una grande festa…
la mia festa, quella dei miei 20 anni.
Sorrido anche a loro, ai miei compagni, anche se loro sanno ciò che sento in realtà. Sanno che… questa è solo una maschera.
Minho non è qui con me.
[2min] ]accenni Jongkey]

Quando penso come...
alla fine mi hai ridotto tu
lo capisco "dove"
mi ci avresti sì portato tu...
Quando penso "a come"
mi hai preso in giro però
lo capisco come...
sia difficile sbagliare più
WARNING: BROKEN PAIRING (che sarà a vostra scelta)

Taemin era suo. Era il suo ragazzo e tutti dovevano saperlo e… dovevano girargli al largo. Sennò avrebbero passato un brutto quarto d’ora. Forse anche di più.

Hēi'àn Tao. Io ero il buio, buio come i miei sentimenti. Non provavo nulla. Niente di niente. Uccidevo senza problemi. Non me ne importava perché ero freddo, calcolatore. Ero stato addestrato così...
Guāng Kai. Lui era la luce, come i suoi sentimenti. Provava ogni tipo di emozione. Sentiva tutto, non faceva del male a nessuno, non era freddo come me, non era calcolatore. Lui amava tutto e…
[Kao]

Gli EXO-K e gli EXO-M sono partiti. Devono girare un nuovo video musicale e per farlo stavolta devono andare in una località montana. Non hanno idea di come sarà, ma gli hanno detto che dovranno girare sulla neve e ne sono estremamente entusiasti. Soprattutto perché gireranno tutti e dodici. Soprattutto perché si vedranno, dopo veramente molto tempo passato lontano. Si, perché cantando in due lingue differenti, vivono anche in paesi differenti. E non si vedono quasi mai. Pochissime volte all’anno. Questo è tristissimo per loro, perché sono come una grande famiglia. E se è una gioia immensa vedersi è anche un dolore profondo salutarsi.

E così lo sono anche oggi, all’ultimo anno di scuola superiore. Manca ormai poco agli esami di fine anno e loro sono anche abbastanza bravi. Ed oggi, come succede ogni giorno vanno a casa insieme e si ritrovano a studiare. Solo che Taemin non ne ha molta voglia.
Sono in camera di Jonghyun. Gli zaini li abbandonano sempre per terra, in un punto qualsiasi della stanza, tanto non fa differenza. E lo fanno sempre in malo modo, infatti le loro mamme si arrabbiano dicendo che non trattano i loro oggetti con la dovuta cura. Ma a loro non importa, loro se ne fregano e ridono come dei pazzi, perché sono pazzi.
[JongTae]

Era vero. Aveva ragione. Lui non era niente di Taemin e… gliel’avevano portato via. Lo aveva amato sin dal primo giorno che l’aveva visto. Ma non si era mai fatto avanti. Confusione? Paura? Rifiuto?
Probabilmente tutte quelle cose l’avevano fatto stare zitto, in un angolo, sperando che una qualsiasi cosa cambiasse da sola. Ma non era quello il modo per cambiare le cose. Se n’era reso conto troppo tardi. Leggendo quel messaggio.

Ma due braccia sottili si aggrapparono al suo collo, mentre le sottili mani si erano perse tra i suoi capelli. Il rapper si stava agitando, quel tocco, quell’abbraccio lo stava infuocando… da troppo tempo avrebbe voluto poter stringere così il suo piccolo maknae, ma la paura di essere respinto l’aveva sempre bloccato.

Kibum stava partecipando al musical “Catch me if you can”. Milioni di occhi lo avrebbero guardato e ammirato estasiati. Ma la cosa che lo faceva agitare era che avrebbe dovuto girare quella scena.

È scemo e sexy il mio Jjong. Mi fa impazzire ogni volta. E non solo quando lo tocco, anche quando lo guardo. Certe volte devo mordermi le labbra per scacciare certi pensieri.
Poi ad un tratto si era sbottonato il gilet. E tutto rimane aperto. E tutte vedono ciò che è mio!