Dal suo posto dietro il bancone, Jonghyun si rigirava tra le dita quel vecchio bicchiere incrinato, considerando tra sé l’idea di gettarlo via senza dare troppo nell’occhio. Storse le labbra al pensiero che qualcuno lo potesse ancora utilizzare, perché lui avrebbe di gran lunga preferito baciare un sacchetto dell’immondizia che poggiare le propria bocca su qualcosa di così sudicio.

Avevo solo 13 anni la prima volta che lo vidi. Lo ricordo ancora, come se fosse impresso a fuoco nella mia mente. Era il suo concerto più grande, una stella fotografata su quel palco immerso da tante luci colorate. Ero ancora un ragazzino eppure, sentivo qualcosa nascere in me, debole ma selvaggio. Mentre cantava, in quel lago di scintille, mi sentii inutile a confronto con quell'idolo mascherato da stella. Volevo arrivare a lui, toccarlo e farlo mio, come nessun altro prima.

[2min] [Accenni JongKey-EunHae-Onew/Sorpresa]
Dal prologo:
-“Minho, lui è il tuo fratellino, da oggi..”
Aveva i capelli neri e lisci, all'apparenza, soffici, tanto quanto le guance paffute e leggermente imporporate per la sua timidezza. La testa leggermente china ed un sorriso appena accennato, ma che bastò per far impazzire il suo cuore, facendolo battere come un folle. Le labbra, rosate e carnose, venivano inumidite spesso, con quella sua lingua che appariva e spariva, dentro quella bocca che iniziava a desiderare.

[ Crossover SHINee + Nu'est • 2Min • JongKey • JRen • Warning!Multipairing • Warning!BrokenPairing ]
La psiche umana è un corridoio con troppe uscite: e non sai mai qual è quella corretta.
Forse, però, l'uscita peggiore è quella alla quale conduce la porta della paura. Da quella non si può fuggire, non c'è modo: quando ti attanaglia, non ti lascia andare più. Ed è la medesima porta che Kim Kibum ha aperto per vigliaccheria, in un momento di sconforto, è la stessa porta che ha fatto entrare il mostro chiamato "problemi" nella vita di Choi Minho e Lee Taemin, e questo stesso mostro ha un molteplice nome. Alcuni lo chiamano "mafia", impropriamente, altri lo chiamano "Kim Jonghyun". Ma quest'ultimo, detto in confidenza, preferisce chiamarlo: "Lee Jinki".
E Kim "JR" Jonghyun e Choi "Ren" Minki sanno bene cosa è capace di fare quell'uomo. Per questo hanno ceduto al Dio denaro ed hanno messo le loro spettacolari e geniali capacità al suo servizio - ma in verità, nessuno più di loro due può temere quell'uomo. Ma fra l'essere suoi nemici ed il soccombere, la scelta è molto più semplice di quanto non appaia.
Lee Taemin è in pericolo, ed è tutta colpa di Kim Kibum.

taemin ama jonghyun ma ora che ha rivelato i suoi sentimenti..cosa succederà?
p.s.: ho deciso di continuarla..spero che venga fuori qualcosa di buono !

[ Warning!OOC • TaeKey • 2Min • JongKey • Warning!BrokenPairings ]
« Dobbiamo stare qui ad osservarlo ancora a lungo? » Aveva chiesto Kim Kibum. [ ... ] Rimaneva immobile a fissare quei caratteri così grandi e così attraenti che, nella loro semplicità, dicevano:
"IL LAGO DEI CIGNI - Revisited
Con la partecipazione di
Kim Kibum e Lee Taemin
nel ruolo del Cigno Bianco e del Cigno Nero."
Non è che potessero farci poi granché. Il lavoro era lavoro.
Si erano dati al balletto insieme – per essere precisi, lo stesso anno e lo stesso giorno, con la stessa passione e partecipando ai provini per la stessa scuola di danza nella stessa aula, con le stesse mosse, la stessa musica di base e, ovviamente, nello stesso momento. Inutile dire che inizialmente fra i due non c'era certamente amicizia, ma una seria competizione che aveva dato del filo da torcere agli insegnanti che si erano susseguiti per il loro corso – erano tutti e due troppo talentuosi ed evidentemente interessati perché potessero separarli e, aveva detto Madame, insieme avrebbero fatto cose stupende. Ed infatti aveva ragione.

Le prime gocce scivolarono silenziose sul viso, infastidendolo. Sbuffò, mentre cercava rapidamente rifugio oltre l’uscio di quel vecchio stabile ubicato alla periferia di Seoul. Gli piaceva la pioggia, ma non quando i capelli gli si schiacciavano sulla fronte e sulle guance, donandogli un aspetto insicuro e trasandato. Aveva lasciato l’ombrello a casa prima di partire, ricordò con un pizzico di irritazione sul bel volto. Attraverso il fitto incedere del temporale osservò la sua nuova città. L’ultima pioggia. L’estate stava arrivando.

" Minho, ti prego, ti scongiuro...se mi ami veramente, va avanti nella vita e non piangere per sempre. "
JongHo

"Quelle ali bianche riflettevano la sua bellezza e la sua purezza. Se la morte fosse così, non avrei nessun rimpianto di andare tra le sue braccia."

Sappiamo tutti che il nostro amato leader è il Chicken Maniac per eccellenza. Ma...

“L'unica cosa che ero riuscito a pensare era di essermi innamorato a prima vista.”
Buon salve/?/ a tutti! Sono qui, sì, con una OnTae. [Ci sono anche accenni di JongKey]. E' a rating rosso, ma per i primi capitoli penso proprio che non succederà 'nulla di che'! Spero vi piaccia~

«Sai cosa farei, se tu mi dicessi “ti amo”?»
«Non succederà mai.»
«Ti abbraccerei forte.»
«Ma mi stai ascoltando?»
«E poi ti bacerei.»
«Lo prendo per un no.»
«E, infine, faremo l’amore.»

Gli occhi del rapper si allargarono dalla sorpresa: non stava dicendo sul serio, vero?
Le mani di Jonghyun lo stavano accarezzando sui fianchi, tracciando piccoli cerchi con le dita, mentre lo guardava con quello sguardo voglioso e serio, maledettamente serio.
Le spalle di Kibum erano attaccate ad un muro, avevano iniziato il loro “tempo assieme” nel bel mezzo del corridoio ed il più grande aveva pensato bene di sollevarlo e di appoggiarlo delicatamente alla parete. Tutto mentre lui avvinghiava le gambe alla vita del cantante.
Di tutte le cose che si aspettava, comunque, il desiderio di farlo sul tavolo della cucina (dove tutti mangiavano, accidenti!) era l’ultima cosa.
[JongKey]

{JongKey}{Accenni 2Min}
"Kim Jonghyun non si era ancora domandato perché continuasse ad incontrare regolarmente quella persona nel luogo in cui lavorava. Semplicemente la scorgeva in lontananza, senza dare peso all’accaduto, e continuava a vivere la sua vita mediocre senza preoccupazioni."

Per Aspera sic itur ad Astra. [ Cit. Seneca]
E' considerato un ragazzo straordinario, il migliore in qualsiasi cosa lui faccia: a scuola ha voti altissimi, un asso del calcio, senza disdegnare il Basket o l'Atletica. Fastidiosamente perfetto, sempre sorridente e di buon’umore. Stranamente, invece di essere nello spietato mirino dell'odio di tutti, non c'è anima viva che parli male di lui.(2민) 2Min